Lettera del 9 maggio 2001

 

Nei prossimi giorni inseriremo nel sito

http://web.tiscalinet.it/intifada2000/

il testo tradotto completo delle 80 tesi per un nuovo fronte pacifista israeliano proposte da Gush Shalom.


Ancora una petizione da firmare al sito http://www.petitionOnline.com La petizione e' promossa dall'Associazione di donne palestinesi The Women's Affairs Technical Committee e chiede: * Rilascio immediato di tutte le donne palestinesi prigioniere politiche. * Garanzia di condizioni sicure o almeno standard nelle carceri. * Separazione delle prigioniere politiche da prigioniere per crimini. * Fine di ogni forma di tortura fisica, ppsicologica o mentale.


Manifestazione contro l'espansione dell'insediamento di Ariel: Venerdi' 11 maggio ore 10.00 i residenti del villaggio di Deir Ishtya, vicino Salfit (Nablus) e il Land defence Committe hanno indetto una marcia dal villaggio di Deir Ishtya fino al sito dove sono state disposte nuove unita' abitative provvisorie per l'insediamento israeliano di Ariel (il piu' grande della Cisgiordania).


Nella lettera: - vi anticipiamo, aspettando che vengano inserite completamente nel sito, le tesi n. 79 e 80 delle 80 tesi per un nuovo fronte pacifista israeliano (diffuse dall'associazione pacifista israeliana Gush Shalom), ma vale davvero la pena leggerle tutte. - notizie da Gaza (7-9 magggio)


Attraverso una nuova lettura del passato e del presente, il nuovo fronte pacifista deve formulare un piano di pace basato sui seguenti principi: a) Uno stato palestinese indipendente e libero sara' creato ACCANTO A Israele. b) La Linea Verde costituira' il confine tra i due stati. Se i due stati sono d'accordo, saranno possibili MINIMI scambi territoriali. c) Le colonie israeliane saranno evacuate dai territori dello stato palestinese. d) Il confine tra i due stati sara' aperto al movimento di persone e MERCI, sottoposto agli accordi accettati da entrambe le parti. e) Gerusalemme sara' la capitale di entrambi gli stati. Gerusalemme Ovest la capitale di Israele e Gerusalemme Est dello stato palestinese. Lo stato palestinese avra' completa sovranita' su Gerusalemme EST, compreso Haram al-Sharif (la spianata delle moschee). Lo stato di Israele avra' completa sovranita' su Gerusalemme OVEST, compreso il Muro del Pianto e il quartiere ebraico. Entrambi gli STATI raggiungeranno un accordo sull'unita' fisica e amministrativa della citta'. f) Israele riconoscera', in linea di principio, il Diritto di Ritorno dei palestinesi come un diritto umano inalienabile. La soluzione pratica del problema sara' raggiunta attraverso un accordo basato su considerazioni ragionevoli, eque e di ordine pratico, che comprendano il ritorno nel territorio dello stato palestinese, il ritorno nello stato d'Israele e IL RISARCIMENTO. g) Le risorse idriche saranno amministrate congiuntamente e distribuite secondo accordi equi e giusti. h) Un accordo sulla sicurezza tra i due stati garantira' la sicurezza di entrambi e prendere in esame gli specifici bisogni di sicurezza di Israele cosi' come della Palestina. i) Israele e Palestina collaboreranno con GLI altri stati della regione per creare una comunita' del Medio Oriente sul modello dell'Unione Europea. 80. La firma di un Accordo di Pace e la sua realizzazione in buona fede portera' alla riconciliazione storica tra le due nazioni, sulla base dell'eguaglianza, cooperazione e rispetto reciproco.


Ancora un piccola vittima della violenza dell'occupazione israeliana nella Striscia di Gaza, Iman di soli 4 mesi e' morta all'istante. La madre e le piccole zie sono gravemente ferite, forse la madre perdera' una gamba. ci sono stai piu' di 20 feriti. I bombardamenti mattutini del campo profughi di Khan Yunis avvengono meno spesso se comparati a quelli orami "rituali" del pomeriggio e della notte. Numerosi testimoni ci hanno raccontato che la mattina del 7 maggio non era successo nulla in quella zona, era tutto "tranquillo". Alle 11.00 circa si e' scatenata la violenta rappresaglia israeliana, i carri armati hanno colpito molte case, riducendo ancora a macerie per quanto possibile, i resti del campo profughi. Il pretesto e' oramai il solito "colpi di mortaio palestinesi vengono sparati sul "terrritorio israeliano" (vale a dire i blocchi di colonie e insediamenti che dividono in quattro la Striscia di Gaza e ne occupano il 40%), ma la verita' e' che il ministero della difesa israeliano ha dato il via libera alle sue truppe dislocate nei territori ooccupati palestinesi, di entrare in zona A (palestinese) quando ritengono in pericolo la sicurezza nella zona. E cio' quanto e' arbitrario? ci sembra che lo sia FIN TROPPO. Ieri pomeriggio, durante i funerali della piccola cui hanno partecipato circa 10.000 persone, ci sono stati gravi scontri tra i soldati e i manifestanti con almeno 10 feriti palestinesi. La situazione e' esplosiva e si attendono nuove ritorsioni da un momento all'altro, dopo l'uccisione dei 2 adolescenti israeliani in Cisgiordania avvenuto ieri presso Tuqu'(est di Betlemme), altra zona strettamente presidiata dall'esercito per proteggere l'insediamento di Teqoa parte del grosso blocco di Gush Etzion. La violenza dell'occupazione e i diritti negati e violati dei palestinesi scatenano a loro volta violenza, odio e disperazione nei territori. La prima ritorsione e' gia' arrivata: oggi alle 12.30 un ennesimo raid degli elicotteri israeliani ha distrutto un edificio della polizia palestinese a Beit Hanoun, a nord di Gaza ed un'altra neonata e' stata ferita, ma per il momento non sappiamo altri particolari.


Complimenti a Marc Innaro per la fantasia!!!! Nel suo servizio passato ai TG del pomeriggio, ha continuato a paragonare la guerra in atto (anche se non apertamente dichiarata) nei territori palestinesi al conflitto libanese. Appare evidente che certa stampa non si voglia proprio interrogare su quali siano le cause e le ragioni all'origne di questo conflitto... e' piu' comodo far finta che sia la solita storia che si ripete in questa parte di mondo. Indagare e far emergere la verita' costa fatica, confondere acque e idee costa certo meno. Per restare in tema vogliamo menzionare anche l'agenzia stampa ADNKRONOS (omonimo sito web) che in uno dei suoi dispacci, ha definito "insediamento islamico" il "villaggio di Beit Jala", che storicamente e' una delle zone a maggioranza cattolica ed una cittadina da molti secoli.