Balsam
Lettera dei cooperanti italiani in Palestina del 31 maggio 2001

Il server di tiscalinet e' stato modificato. Ora il nostro sito e' ospitato a quest'indirizzo: http://web.tiscali.it/intifada2000/

In esso troverete - Appelli e petizioni da firmare - La Risoluzione del Parlamento Europeo sulla situazione in medio oriente - uno spazio dibattiti (per quanti volessero contribuire: inviare a cooperantipalestina@inwind.it)


Appuntamenti: Venerdi' 8 giugno 2001 - Le Donne in Nero in Italia e altre associazioni e gruppi manifesteranno congiuntamente in risposta all'Appello delle Donne della Coalizione per la Pace per una Campagna Internazionale - Stop all'occupazione israealiana 1967-2001, nelle citta' di: Roma, Napoli, Milano, Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Alba, Ivrea, Como, Firenze, Palermo, Venezia-Mestre, Spinea, Grosseto, La Spezia, Udine Per informazioni in Italia contattare l'Associazione per la Pace.


Cercate in libreria EMERGENZA PALESTINA, Diario della seconda intifada (PROSPETTIVA EDIZIONI), di Marco Grazia con una prefazione di Tano D'Amico. I primi cinque mesi di Intifada, raccontati da uno di noi. Lo trovate in tutte le librerie.

In questa lettera:- - E' morto Faisal Husseini - Chi professa l'odio? Libri di testo a confronto


FAISAL HUSSEINI, uno dei fondatori della lotta del popolo palestinese per l'autodeterminazione, ministro con delega per Gerusalemme per cui si e' costantemente battuto perche' fosse citta' di due popoli, capitale di due stati, citta' di pace, di culture e religioni e' morto per un infarto questa mattina in Kuwait dove si trovava allo scopo di riallacciare le relazioni dopo la guerra del golfo del '91. Per tre giorni i suoi compagni e tutto il popolo palestinese lo ricorderanno. Anche noi lo ricorderemo nella nostra lotta, nel nostro lavoro e nel nostro impegno perche' il suo sogno e i nostri sogni di un altro mondo giusto e possibile diventino realta'.


CHI PROFESSA L'ODIO ? Tempo fa e' stata avviata una campagna propagandistica contro i libri di testo delle scuole palestinesi, una campagna orchestrata dagli israeliani e in cui anche mass media italiani hanno fatto la loro parte. Ma nessuno ha mai prodotto le prove di cio' che si andava affermando, cioe' che i palestinesi "istillavano l'odio nei loro ragazzi". A parte che basterebbe vivere "solo" 34 anni sotto occupazione senza bisogno di altri libri perche' cio' possa accadere, noi vogliamo invece proporre la lettura dei libri di testo in uso nelle scuole israeliane secondo ricerche svolte da israeliani stessi, non dalla propaganda palestinese, e che confutano il luogo comune di Stato israeliano civile e democratico. Crediamo sia una buona lettura anche per il nostro Bonavolonta', tornato imperioso sugli schermi RAI, telegiornali e non. L'altra sera ad esempio si e' prodotto in un servizio per una trasmissione di RAI 1 che chiamare fazioso e' dir poco (come curiosita' a margine, c'era una responsabile dell'agenzia ONU per i rifugiati che ha detto " per calmare la rabbia dei profughi puo' bastare anche un pacco di riso, un po' di cibo..." ...che dire? anche dallo schermo arrivava il puzzo!!). Torniamo al servizio. Raccontava la storia di una studentessa israeliana che doveva andare tutti i giorni a scuola con il bus blindato, che aveva i sacchi di sabbia alla finestra e che sosteneva che tutti i palestinesi fossero assassini. Ebbene , il commento e' stato che se avessero intervistato un ragazzo palestinese le risposte sarebbero state identiche, e questa povera pace e' veramente lontana...sic!. Ora Bonavolonta' ha anche il dono della veggenza, senza domandare ha gia' le risposte, le SUE ! La non informazione invece e' stata che non ha mai detto che la ragazza israeliana viveva, per colpa dei suoi genitori, in una colonia costruita illegalmente in territorio occupato....certo, questo avrebbe tolto il tono propagandistico al racconto confezionato cosi' bene !!! Allora, dicevamo dei libri di testo nelle scuole israeliane. Le fonti : innanzitutto dirette, cioe' di israeliani ebrei che hanno fatto la scuola in Israele e che ci hanno fatto vedere anche i libri di matematica delle elementari israeliane dove il segno di addizione + non esiste. Non volevamo crederci ma invece e' vero, la croce - ci hanno detto - sembra che possa influenzare la sensibilita' religiosa dei bambini ! Quindi ce n'e' anche per i cattolici e cristiani in genere!! Altre fonti sono il professore Daniel Bar-Tal della Universita' di Tel Aviv; il dottor Eli Podeh, assistente nella Universita' Ebraica di Gerusalemme; Adir Cohen scrittore-ricercatore israeliano. A proposito, anche la giornalista-soldato (o soldato-giornalista) Fiamma Nirenstein dovrebbe leggerli, visto quello che ha scritto nel precedente numero del settimanale Panorama sulla civilta' israeliana. Il professore Bar Tal ha studiato il contenuto di 124 libri usati dalle elementari alle scuole superiori per la grammatica e letteratura ebraica,storia, geografia e educazione civica. La sua conclusione e' stata che i libri di testo presentano il punto di vista secondo cui gli ebrei sono coinvolti in una giustificata e anche umanitaria guerra contro il nemico arabo che rifiuta di accettare e riconoscere l'esistenza e i diritti degli ebrei in Israele. In questi testi ha trovato i seguenti aggettivi nei confronti degli arabi: assassini, sospetti, ribelli, sottosviluppati, non produttivi, nemici, ostili, immorali, crudeli,ladri, sanguinari, vogliosi di annientare Israele,inferiori,fatalisti, apatici,tribali, sudici. Invece gli ebrei sono industriosi, valorosi, determinati nell'affrontare le difficolta' per migliorare il paese, al contrario degli arabi incapaci di cio'. Il ricercatore Adir Cohen ha scritto un libro "Una brutta faccia allo specchio" in cui riporta una ricerca su 1700 libri per ragazzi stampati dopo il 1967. In 520 di questi ha trovato descrizioni umilianti e negative dei palestinesi. Il 60% descrive i palestinesi come violenti; per il 52% sono il diavolo;per il 37% bugiardi;31% avidi;28% imbroglioni; 27% traditori. In un campione di 89 libri Cohen ha trovato citate le seguenti descrizioni degli arabi: 21 volte assassini;9 volte sudici; 6 volte perfidi; 17 volte animali depravati;21 volte sanguinari; 17 volte guerrafondai ecc. Ma Cohen ha svolto anche una ricerca sugli studenti per verificare le conseguenze di cotanta cultura. Studenti tra i 10 e i 13 anni di scuole di Haifa. Il questionario proponeva 5 domande sulla loro attitudine verso gli arabi,come venivano riconosciuti e come si relazionavano con loro. Il 70 % ha risposto che "gli arabi sono assassini,criminali ,terroristi e rapiscono i bambini " (per la miseria, una volta si diceva che altri li mangiavano!!!); 80 % ha risposto che gli arabi sono sudici e con brutte facce; il 90 % ritiene che i palestinesi non abbiano diritti su Israele o Palestina. Eli Podeh invece afferma che anche se qualche cambiamento c'e' stato, la questione dell'identita' palestinese resta sconosciuta per i libri di testo.In particolare e' assente qualsiasi analisi sugli orientamenti dei palestinesi dei territori occupati. Il docente fa riferimento anche ad una lettera di uno studente di una scuola superiore di Gerusalemme inviata al Washington Report dove afferma che " i nostri libri ci dicono che tutto cio' che e' fatto dagli ebrei e' buono e legittimo mentre gli arabi sbagliano e vogliono sterminarci. Noi siamo abituati a sentire solo una voce. Invece di insegnare la tolleranza e la riconciliazione, i libri e vari docenti incrementano l'odio verso gli arabi". Per finire il coordinatore di Haifa del comitato arabo educativo in supporto ai consigli municipali ci ricorda che a fronte di una popolazione araba nel nord di Israele pari al 50%, solo il 20 % degli studenti dell'Universita' di Haifa sono arabi. Questo perche' non si mette a disposizione assistenza, borse di studio, collegamenti con il mondo del lavoro, convitti. Usando anche una giustificazione per cosi' dire legale : perche' gli arabi non fanno il servizio militare. Ci sono -conclude il signor Atamneh- molti modi formali per tenere gli arabi fuori delle Universita'. Questo e' quanto volevamo raccontarvi ricordandovi che occorre guardare sempre il retro delle veline che la propaganda israeliana passa al mondo..