BALSAM
Lettera dei cooperanti italiani in Palestina del 19 agosto2001

Abbiamo ricevuto gia' tradotto in italiano un comunicato dalla rappresentanza dell'Orient House che ritrasmettiamo. I riferimenti dove trovare il testo originale e altre notizie sono alla fine del testo. ========================================================================= Il significato dell'Orient House a Gerusalemme Simbolo delle sovranita' Palestinese, della pace, del dialogo e del sostegno alla comunita ' Breve informazione L'occupazione militare e la chiusura dell'Orient House, oltre la chiusura di altri setti istituti palestinesi, avvenuta a Gerusalemme Est il 10 agosto 2001 rappresentano un'azione programmata da tanto tempo. L'Arab Studies Society dislocata presso l'Orient House era stata gia' sottoposta ad una chiusura militare dal 1987 fino a quando e' stata riaperta nel 1992 con l'inizio della trattativa arabo israeliana a Madrid. Nel 1999, Netanyahu, l'ex primo ministro israeliano ha tentato di chiudere la Orient House. Il tentativo falli' grazie alla resistenza dei Palestinesi guidati da Mr. Faisal Husseini e alla sconfitta nelle elezione politiche. L'era di Barak ha visto un rallentamento della guerra contro l'Orient House, fino all' inizio della seconda Intifada il 29/09/2000 con la famosa visita di Sharon nella piazza della Moschea di Al-Aqsa ( in quella data era il leader della opposizione di destra), insieme ad oltre 500 soldati. Sharon, eletto primo ministro d'Israele nel mese di febbraio 2001, ha approfittato della morte di Faisal Husseini e dell'attentato suicida avvenuto a Gerusalemme per chiudere l'Orient House, che nulla aveva a che fare con quell'attentato. La chiusura forzata dell'Orient House, uno storico edificio costruito nel 1897 di proprieta' privata, non solo ha privato il settore piu' povero e emarginato della comunita' palestinese, che vive sotto occupazione da oltre 34 anni, degli aiuti umanitari e dai servizi di sostegno, ma ha anche posto la citta' sotto una oppressione politica ed economica. L'Orient House forniva ai settori piu' poveri aiuti economici e sostegni volti a coprire le necessita' di tipo sanitario, sociale, abitativo, oltre al sostegno rivolto verso lo sviluppo di tanti istituti della citta' come le scuole, asili, centri dei giovani ed altri centri culturali e sociali. L'Orient House era un punto d'incontro per il dialogo politico e diplomatico e figurava come centro d'informazioni per tante agenzie internazionali. L'Orient House rappresentava il simbolo piu' importante della sovranita' palestinese sulla citta' occupata nel 1967. Il personale dell'Orient House organizzava incontri regolari con i rappresentanti dei Consolati Generali e con altri rappresentanti di centri religiosi e politici, mettendoli al corrente della situazione politica, sociale e dell'andamento del processo di pace. L' Orient House ha sostenuto le ONG palestinesi per favorire il loro lavoro e per garantire il raggiungimento dei loro obiettivi. L'Orient House forniva informazioni sulle proprieta' palestinesi, nella citta' vecchia e fuori le mura, oltre a fornire rapporti e informazioni ai mass-media. Alcuni dei dipartimenti piu' importanti dislocati presso l'Orient House erano: il servizio cartografico, l'archivio delle foto, il servizio sociale, il servizio legale, il servizio per le attivita' giovanili, la pianificazione e la ricerca, l'ufficio stampa, la ristrutturazione edilizia oltre al dipartimento degli affari internazionale. Tutti questi dipartimenti sono stati chiusi. L'Orient House aveva anche aperto e conservato canali per il dialogo tra gruppi pacifisti palestinesi ed israeliani, cercando di costruire un ponte al fine di ridurre la distanza tra i due popoli, proponendo nuovi scenari per una Gerusalemme citta' aperta e non divisa. Cercava poi di garantire la sovranita' dei palestinesi su Gerusalemme est e sui siti religiosi islamici e cristiani ( santi per centinaia di milioni di musulmani e cristiani) e nello stesso tempo proteggere la cultura cristiana e islamica della citta', esistente fin dal primo e settimo secolo, rispettivamente. Centinaia di poliziotti e reparti delle forze speciali israeliane hanno attaccato ed occupato l'Orient House nelle prime ore di venerdi 10/8/2001, usando elicotteri, mezzi e armi pesanti, in presenza di 7 guardie disarmate. La polizia israeliana ha annunciato d' aver trovato armi dentro l'edificio, ma era facile per loro mettere le armi a fine propagandistico, perche' nessun testimone indipendente era presente per sostenere la verita'. Nell' incontro con il presidente americano Bush, Sharon ha sostenuto che i soldati israeliani hanno trovati armi nell'Orient House, ma questo fatto e' stato negato dal ministro degli affari esteri israeliani Shimon Peres. Rafforzando la loro azione illegale, l'autorita' militare israeliana ha messo sotto assedio le strade e i quartieri adiacenti all'Orient House impedendo ai palestinesi di raggiungere il loro posto di lavoro e ai fedeli musulmani e cristiani della West Bank e della Striscia di Gaza di raggiungere i luoghi santi per pregare. Hanno anche impedito ai turisti di raggiungere gli alberghi ed i ristoranti arabi, causando ulteriori effetti negativi al settore turistico, una volta il settore economico piu' importante per la citta ' di Gerusalemme. Adesso piu' che mai, dopo la morte di Faisal Husseini, fondatore degli uffici dell'Orient House, avvenuta alla fine di maggio 2001, la popolazione e le istituzioni presenti nella parte araba di Gerusalemme hanno bisogno del supporto diretto da parte delle associazioni internazionali. La chiusura dell'Orient House ha aggiunto un altro fattore di oppressione per la gente della citta' di Gerusalemme come per gli altri palestinesi della West Bank e della Striscia di Gaza. Per creare nuovi misure di pressione sui residenti palestinesi di Gerusalemme, forniti soltanto di una residenza permanente ( come la Green Card americana), anche se e' la loro citta' di nascita e quella dei loro genitori e nonni , l'autorita' israeliana ha minacciato chi si oppone alle azioni israeliane di privarli delle assicurazioni sanitarie e sociali, anche se i palestinesi continuano ad essere costretti a pagare le tasse, come le hanno pagate da oltre 30 anni. Le rappresentanze palestinesi hanno fondato un comitato di coordinamento per la difesa dell'Orient House. Questo comitato ha deciso di lanciare un'ampia campagna contro l'azione illegale che ha portato alla chiusura dell'Orient House e di altre sette ONG palestinesi, e di offrire sostegno con tutti i mezzi possibili ai cittadini e alle associazioni di Gerusalemme est colpiti dalla chiusura dell'Orient House e degli altri uffici. Per altre informazioni vi preghiamo di contattarci al nostro indirizzo : FreeOrientHouse@hotmail.com E di visitare il nostro sito internet: www.fejh.org 19 Agosto 2001