ASSEMBLEA DELLE DONNE PACIFISTE ISRAELIANE

3 dicembre a Tel Aviv

Giorno 3 dicembre si e’ svolta a Tel Aviv un assemblea , convocata da Naomi Chazan parlamentare della Knesset del Meretz e del direttivo del Jerusalem Link, Bat Shalom, dei diversi gruppi pacifisti di donne israeliane e palestinesi israeliane.Erano presenti altre parlamentari, tra le altre Yael Dayan (sinistra laburista) Tamar Gozansky

(comunista), le due ministre del governo Barak, e la figura storica del pacifismo israeliano Shulamit Aloni . La sala e’ stracolma di donne. Moltissimi e a ritmo serrato gli interventi. Incontriamo varie amiche. La nostra delegazione viene salutata dalla presidenza.

La riunione si svolge in ebraico, ma Debbie Lermann (donne in nero di Tel Aviv)si presta a tradurre per noi. Le due ministre sono molto contestate per la loro difesa dell’operato del governo. Molto applauditi gli interventi delle donne palestinesi di Israele. In alcuni interventi viene ripresa la nostra iniziativa . La proposta che poi verrà accolta e’ quella di organizzare una grande manifestazione di donne a Gerusalemme per il 29 dicembre, ma sono previste altre iniziative, un gruppo si organizza per andare a parlare con i coloni, continuano le manifestazioni del venerdi delle donne in nero in diverse città contro l’occupazione dei Territori, alcune si sono organizzate per gli aiuti d’emergenza ai palestinesi. I punti fondamentali del dibattito, quali la fine dell’occupazione, la costituzione di due stati sulla base dei confini del 67, il riconoscimento di Gerusalemme come capitale dei due stati, l’opposizione al militarismo che permea la societa’ israeliana, vengono ripresi dalle conclusioni tratte da Naomi Kazan.

Su altri punti, quali la protezione dei palestinesi da parte delle forze internazionali, la discussione e’ aperta, non tutte sono d’accordo e sulla questione del ritorno dei profughi è stata trovata una soluzione di compromesso. Ce ne andiamo dopo aver salutato e parlato con diverse di loro che Luisa ci ha presentato, tra di loro Shulamit Aloni, Naomi Chazan Tamar Gozansky e con molta emozione Shulamit Aloni, e altre donne di Haifa, di Nazareth e donne in nero delle diverse città. Abbiamo la forte impressione che l’assenza o lo sbigottimento dei primi tempi abbia lasciato il posto alla necessità di moltiplicare le iniziative, con la consapevolezza della gravità della situazione che può travolgere tutti.

La giornata di Tel Aviv è stata particolarmente significativa, prima dell’assemblea siamo state ad incontrare e portare la nostra solidarietà al Gruppo di Parenti che hanno avuto vittime causate dal conflitto e che hanno formato insieme ai parenti delle vittime palestinesi un legame comune per la pace. Iniziava quel giorno lo sciopero della fame al quale avrebbero dovuto partecipare anche alcuni famigliari di vittime palestinesi di Gaza, ma nessuno aveva potuto lasciare Gaza per arrivare a Tel Aviv. Ma di questo vi rimandiamo a quel che scrive Giuliana Sgrena sul Manifesto che era con noi per una parte del viaggio.

marinella, lalla, lara, luisa, gabriella, cecilia, patrizia

 

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