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Comunicato stampa

"Israele deve rifondere i danni all'UE delle distruzioni in territorio palestinese"

"Ue deve sospendere immediatamente accordo di Associazione con Israele per la violazione dell'art. 2 sul rispetto dei diritti umani".

Luisa Morgantini, parlamentare europea, indipendente nel gruppo Gue-Ngl ha dichiarato di: "valutare positivamente la sollecita risposta della Commissione Europea nella valutazione dei danni causati dagli attacchi israeliani alle infrastrutture palestinesi finanziate dall'Unione Europea, ma ha sottolineato nel contempo l'estrema urgenza di un intervento deciso da parte dell'UE, per cessare le aggressioni israeliane alla popolazione civile palestinese.

L'elenco dettagliato dei danni ad opere realizzate dagli Europei - Unione e Stati membri - è stata resa nota mercoledì 23 gennaio e comprende, tra gli altri, quelli inflitti all'aeroporto e al porto di Gaza, alla compagnia di diffusione palestinese e al comando di polizia palestinese, nonché a due scuole, un laboratorio di ricerca e una stazione di trattamento e pompaggio dell'acqua. -

Luisa Morgantini, Presidente della delegazione del Parlamento Europeo per i rapporti con il Consiglio Legislativo Palestinese, dopo avere richiesto, insieme ad altri deputati tale stima, dichiara di ritenere urgente una presa di posizione precisa da parte dell'Unione Europea per fermare Sharon e la politica israeliana, proponendo, in primo luogo, che Israele rifonda all'UE i 17 milioni di Euro di danni causati.

L'europarlamentare che si è dichiarata d'accordo con la posizione di Javier Solana, secondo il quale è difficile capire come la distruzione di infrastrutture civili finanziate da aiuti stranieri possa essere vista nel quadro della guerra al terrorismo, si chiede quando l'Unione Europea deciderà di agire più fermamente nei confronti dello Stato israeliano, perché venga rispettato il diritto internazionale, in particolare le risoluzioni 242 e 338 delle Nazioni Unite, e le Convenzioni di Ginevra.

"Le continua violazione della legalità internazionale e la politica disumana condotta dal governo Sharon pone in essere tutte le condizioni per richiedere l'immediata sospensione dell'Accordo di Associazione con Israele, soprattutto alla luce dell'articolo 2 che prevede che "le relazioni tra le parti si fondano sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici", principi che lo Stato israeliano ha dimostrato di non osservare."

Per quanto il fatto di rendere pubblica la lista dei danni causati da Israele sia già di per sé un chiaro messaggio politico, questo non può essere ritenuto sufficiente, ma deve accompagnarsi alle misure che ne sono consequenziali. Il fine è fermare la politica di Sharon, per porre fine all'occupazione militare, per non avere più vittime né palestinesi né israeliane ed anche per difendere gli interessi dei contribuenti dell'Unione Europea che hanno finanziato strutture ora distrutte dall'esercito israeliano.

Luisa Morgantini ha poi dichiarato: " L'Unione Europea ha enormi responsabilità, sopratutto perchè ognuno è consapevole della mancata realizzazione del processo di pace da parte di Israele. L'Autorità Palestinese non è certamente esente da colpe, ma è vergognoso che il Presidente Arafat, sia messo in condizioni di prigionia, per atti di terrorismo di alcuni gruppi palestinesi. Le responsabilità ricadono principalmente sui più forti, e sopratutto su chi occupa militarmente un altro popolo, uccidendo e distruggendo ogni giorno donne, uomini e natura. La pace è necessaria per palestinesi e israeliani, ma come dicono le Donne Israeliane riunite nella Coalizione per la Pace, "l'occupazione militare uccide tutti, fermare l'occupazione militare, fermare le rappresaglie, fermare le vendette".

info Parlamento Europeo

Chiara Ascari 0032-2-2847151