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13.03.2002

APPELLO URGENTE PER UN INTERVENTO INTERNAZIONALE PER TOGLIERE L'ASSEDIO ISRAELIANO SU AL-MAWASI, NEL SUD DELLA STRISCIA DI GAZA.

PCHR (Centro Palestinese per i Diritti Umani - Gaza - direttore Raj Sourani) è profondamente preoccupato che le forze di occupazione israeliane si avvantaggino dell'attenzione internazionale focalizzata sui suoi attacchi ai campi profughi palestinesi al fine di attuare una distruzione e confisca di terre su larga scala nell'area di al-Mawasi, nella striscia di Gaza meridionale. PCHR richiede alla comunità internazionale di intervenire immediatamente per assicurare che Israele tolga il soffocante assedio e coprifuoco imposto sull'area di al-Mawasi nel sud della striscia di Gaza per prevenire un disastro umanitario e per assicurare che la vita e le proprietà dei residenti di al-Mawasi siano rispettate in conformità al diritto umanitario internazionale.

Secondo numerosi agricoltori di al-Mawasi, le forze di occupazione israeliane hanno recentemente "rasato" gran parte di un'area di terra agricola lunga 3 km e larga 100-150m, ad ovest della strada principale dell'insediamento di Gush Katif nell'area di Tel Jinan/Tel Ridan di al-Mawasi. Inoltre, le forze di occupazione israeliane hanno attaccato e perquisito numerose case. Secondo i primi dati trasmessi dai proprietari delle terre distrutte, i bulldozer israeliani hanno rasato approssimativamente 139 donum (1000 m2) di terra agricola, tra cui 90 donum di campi di patate, 20 donum di guava e 20 donum di alberi di agrumi. Inoltre, sono stati anche distrutte palme, olivi e alberi di avocado. Ci sono stati pure danni estesi alle reti di irrigazione ed ai pozzi d'acqua.

Al-Mawasi è un'area costiera agricola nella parte meridionale della striscia di Gaza, tra Khan Yunis e Rafah ed è abitata da circa 8000 Palestinesi, per lo più agricoltori e pescatori. Sotto gli accordi di Oslo, al-Mawasi, che si trova sul bordo di un blocco di insediamenti israeliani costruiti su una terra occupata, in disaccordo con il diritto umanitario internazionale, è sotto il completo controllo militare israeliano. Dall'8 marzo 2002, al-Mawasi è stata messa sotto un completo coprifuoco imposto dall'esercito israeliano. I residenti non possono lasciare le loro case per andare al lavoro, a scuola, a ricevere cure mediche o per visitare altre aree della striscia di Gaza. Gli ordini militari israeliani che impongono il coprifuoco sembrano andare a beneficio dei coloni israeliani che vivono nella zona e che stanno confiscando terre palestinesi per futuri insediamenti.

Anche prima dell'ordine di coprifuoco, al-Mawasi si trovava quasi completamente sotto assedio e chiusa dallo scoppio dell'intifada di al-Aqsa nel settembre del 2000.I residenti potevano solamente entrare e uscire dall'area attraverso due checkpoint e solo durante limitate ore del giorno. Ai non residenti, inclusi i lavoratori nel campo dei diritti umani e i corpi medici di emergenza, non è permesso entrare. Alle automobili non è permesso di entrare o uscire dall'area e ai non residenti è completamente vietata l'entrata. A causa delle attese e delle perquisizioni ai checkpoint, un viaggio di cinque chilometri dal centro di al-Mawasi all'esterno, prima del coprifuoco, poteva prendere alle due alle cinque ore. Vari checkpoint all'interno dell'area restringono ulteriormente la capacità di movimento dei Palestinesi, mentre i residenti restano vulnerabili agli attacchi dei coloni israeliani sotto la protezione delle forze di occupazione israeliane.

Inoltre, le forze di occupazione hanno schedato i residenti di al-Mawasi con speciali numeri di identificazione; almeno 2000 Palestinesi che lavorano come contadini o pescatori nell'area non hanno ricevuto questo numero e sono quindi stati privati dei loro mezzi di sostentamento.

PCHR richiede alla comunità internazionale di adottare immediatamente delle misure per assicurare che le forze di occupazione israeliane rispettino il diritto umanitario internazionale e tolgano l'assedio e il coprifuoco imposto su al-Mawasi. PCHR nota che l'assedio imposto all'area, che impedisce l'accesso anche agli aiuti ed ai servizi umanitari, risulta in una punizione collettiva in violazione alla Quarta Convenzione di Ginevra. PCHR ricorda alla comunità internazionale che la Quarta Convenzione di Ginevra pone una responsabilità internazionale su tutte le Alte Parti Contraenti per assicurare che Israele rispetti la Convenzione in tutti i Territori Palestinesi Occupati.

PCHR sollecita gli Stati membri delle Nazioni Unite, come anche le sue agenzie specializzate e la Commissione Internazionale della Croce Rossa, affinché forniscano urgente assistenza medica e alimentare alla popolazione di al-Mawasi ed assicurino che le forze di occupazione israeliane non ostacolino l'accesso a tali aiuti.

(traduzione a cura di C. Ascari)

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