13 marzo 2002

PER I GIORNI DELLA MEMORIA!

A Tulkarem, l'esercito israeliano ha ordinato a tutti gli uomini di 14 a 40 anni di uscire dalle case e radunarsi.

I soldati israeliani hanno loro legato le mani e bendato gli occhi, meticolosamente, ad uno ad uno.

Erano 800, camminavano come ciechi verso una destinazione sconosciuta.

I soldati avevano un'aria umana : nessuno di loro gridava o picchiava; ciascuno di loro faceva il proprio "lavoro" coscienziosamente.

Lo stesso scenario si è riprodotto a Deheishe, a Qualqilya o a Wadi Saka

Cosa è successo dopo ?

Lo sappiamo da testimonianze di amici e dai giornali.

I prigionieri sono stati portati in una fabbrica che l'esercito aveva delimitato con filo spinato. I soldati israeliani hanno stampato, con un inchiostro difficilmente cancellabile, un numero personale sul braccio di ogni prigioniero.

Degli uomini dai 16 ai 40 anni sono stati spostati e radunati,semplicemente perchè appartenenti ad un gruppo identificato,numeri sull'avanbraccio,foto e films fatti dai soldati dell'esercito.

Mia madre, mia nonna e mio nonno sono stati nei campi di concentramento tedeschi per fatti di resistenza.

Cosa penserebbero se fossero ancora di questo mondo ?

Cosa ne pensate voi, voi I cui discorsi sono risonanti di parole come umanità, democrazia, diritti dell'Uomo o lotta contro il terrorismo ?

Accusatemi di cio' che volete, non m'importa : non voglio essere colpevole di aver taciuto quando era ancora possibile parlare.

Gli atti barbari restano barbari da ovunque essi vengano

Marianne Blume

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Donne in Nero

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traduzione di G. Pozzobon