PALESTINA - BALSAM
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Messaggi di "Palestina Libera"

SOLO I KILLER?

Monday, January 27, 2003

 

UNO. GAZA

DUE. NABLUS

TRE. Elezioni israeliane: vincono solo i killer (?)

QUATTRO. IL MURO (parte terza)

CINQUE. Il ricatto dell'antisemitismo

SEI. Votiamo?

SETTE. Forti e deboli di Amira Hass

OTTO. ELENCO E TESTO DEGLI EDITORIALI DI HAARETZ DI GIOVEDI' 24 GENNAIO 2003

NOVE. I seguenti verranno inviati a chi ne fara' richiesta a palestina_libera@libero.it:

1) Detruire la palestine, Tanya Reinhart

2) Elezioni israeliane, Nilla e Sirio

3) UNA NOTA DI PIPPO DEL BONO SULLA TOURNee IN PALESTINA E ISRAELE

4) TESTO DI WAR, Pippo del Bono

 

UNO. GAZA

"Gli israeliani hanno ucciso 24 palestinesi in 48 ore - una media di un palestinese ogni due ore -

senza alcuna obiezione dalla comunita' internazionale"...

http://www.palestinemonitor.org/updates/update_cover.htm

 

DUE. NABLUS

(The Palestine Monitor - A PNGO Information Clearinghouse - UPDATE)

La mattina del 22 gennaio, nei presso di un check point di Nablus, i militari israeliani hanno ucciso Suad Judala, 45 anni e Ayman Henawi, 27.

Suad era madre di quattro ragazzi.

http://www.palestinemonitor.org

 

TRE. Vincono solo i killers

Diversamente dagli altri paesi, in cui l'elezione di un candidato e' determinata dalla sua agenda politica ed economica, in Israele nessun candidato ha l'opportunita' di vincere a meno che non dimostri di essere pronto a versare piu' sangue arabo, ha affermato un analista politico ed esperto di opinion polls israeliano.

Quando vanno alle urne per eleggere un nuovo premier, gli israeliani sono irrimediabilmente sedotti dal "fascino del killer", ha affermato Haim Shlef, mentre si avvicinano le elezioni del nuovo primo ministro.

Analizzando l'inabilita' del leader laburista israeliano Amram Mitzna a tenere testa ad Ariel Sharon nei sondaggi elettorali, l'esperto israeliano ha affermato che Mitzna ha solo promesso, su consiglio del direttore della sua campagna elettorale, di "spaccare la faccia" ai palestinesi, mentre Sharon ne ha promesso l'assassinio.

Mitzna ha parlato di una chiara visione su come raggiungere la pace con i palestinesi, mentre la maggioranza degli israeliani vota solo chi dimostri di odiare i palestinesi, ha spiegato l'esperto.

Una persona che non sia pronta a piegare i palestinesi con il pugno di ferro non ha alcuna chance di diventare primo ministro in Israele, ha scritto in un articolo pubblicato dal quotidiano israeliano Ma'ariv il 31 dicembre scorso e raccolto dalla al-Quds Press news agency il 3 gennaio.

Quella che segue e' la versione tradotta dell'articolo:

"Amram Mitzna viene mostrato dai media come persona cauta, equilibrata ed intelligente. Diversamente da Sharon, egli ha un prospetto chiaro su come risolvere il conflitto con i palestinesi. Molto tempo fa, si riteneva che fosse in grado di rappresentare una minaccia reale per il Likud, alla luce della situazione di deterioramento sofferta dagli stati. Ci sono, naturalmente, molte ragioni per i differenti risultati dei laburisti nei sondaggi.

Sembra che il pubblico non ne abbia ancora abbastanza di punire i laburisti per "i crimini di Oslo".

O forse il pubblico non si e' ancora ripreso dallo shock della crisi di governo di Ehud Barak .

Puo' anche essere che la mancanza di carisma di Mitzna non dia entusiasmo nemmeno ai pochi che lo seguono.

Comunque, il carisma politico non e' mai stato una condizione necessaria per vincere le elezioni, e la prova e' il lungo periodo di potere di Yitzak Shamir, il quale mancava assolutamente di quella qualita'. 

Cio' che contraddistingueva Yitzak Shamir, e tutti i leaders che hanno vinto le elezioni negli ultimi 20 anni, e' il sangue iniettato negli occhi.

Il pubblico israeliano puo' anche essere disposto a "fare concessioni" pur di raggiungere un accordo con i palestinesi, ma vuole un leader che non la pensi cosi'.

L'esperienza accumulata nel corso degli anni dimostra che una persona che non abbia la capacita' di colpire i palestinesi non ha alcuna chance di vincere le elezioni per primo ministro.

Cio' avvenne con Rabin nel 1992. Non sarebbe mai stato eletto se non avesse dato ordine di spezzare le ossa ai giovani palestinesi dell'intifada.

Ed e' avvenuto ancora con Netanyahu nel 1996. Il suo odio per i palestinesi gli assicuro' la necessaria percentuale per vincere le elezioni.

Lo stesso si e' ripetuto con Ehud Barak nel 1999, quando la sua immagine di "liquidatore di palestinesi" gli fece ottenere una grande vittoria.

Ed ancora, con Sharon nel 2001 il quale, sin dall'infanzia, ha guardato i palestinesi attraverso il mirino del suo fucile.

La mancanza di "tendenze da killer" ci fornisce un'altra appropriata spiegazione per quello che concerne le ripetute sconfitte di Shimon Peres nelle battaglie elettorali degli ultimi due decenni. La maggioranza del pubblico israeliano conosce Peres per i suoi meriti politici ed amministrativi, ma cio' non lo aiuta, anche se, nel 1996, egli stesso vesti' la divisa militare e tempesto' il Libano di missili.

L'immagine di qualcuno che cerchi una soluzione, una riconciliazione o la coesistenza con i palestinesi non e' un'immagine vincente. Correre dietro al "killer" e' insito nella nostra natura. Non e' cominciato ne' con l'intifada ne' con l'ondata di attentati. "

(www.arabcomint.com)

 

QUATTRO. IL MURO (parte terza)

L'area intorno alle citta' di Tulkarem e Qalqiliya e' conosciuta come il

paniere palestinese dei vegetali (frutta e verdura), qui si producono circa

il 60% del fabbisogno di vegetali dell'intera West Bank, questa ragione e'

da noi meglio conosciuta come Samaria.

Il muro che circonda e attraversa la regione occupa 150 metri di terreno

in larghezza, ed e' alto circa otto metri, il risultato e' la nuova

erosione di altri 27.200 dunum = 2.720 ettari idi territorio coltivabile

palestinese.

A sud di Tilkarem hanno perso circa 2.000 ettari di terra, inghiottiti

dalla costruzione del muro insieme a quattro villaggi agricoli che

rimarranno tagliati fuori dai territori. Alcuni di questi villaggi hanno

perso tutta la loro terra coltivabile e le circa 30.000 persone che vi

abitano non hanno piu' mezzi per sopravvivere in quanto le attivita'

principali erano l'agricoltura e la pastorizia. In uno di questi villaggi

sono stati sradicati circa 12.000 alberi di ulivo.

Nell'area di Qalqiliya il muro ha sottratto circa 35.000 dunum = 3.500

ettari di terreno circondando completamente la citta' di Qalqiliya che

rimane accessibile da una solo strada. In questo modo le attivita' di

scambio mercantile dai villaggi agricoli verso la citta' e vice versa

saranno completamente strangolate.

Inoltre intorno a Qalqiliya ci sono circa 29 pozzi che attingono alla

falda acquifera piu' importante della West Bank, questa produce annualmente

circa 3.880.000 metri cubi di acqua potabile, ed ora sono sotto il completo

controllo degli israeliani.

Alla fine quando, verso l'anno 2006 dell'era di Cristo, il muro sara'

ultimato, avra' una lunghezza tripla di quella dell'ex muro di Berlino e

sara' alto circa il doppio. Complessivamente sottrarra' alla West Bank il

23% dei territori palestinesi rispetto ai confini prima della guerra del

1967, percentuale che si va ad aggiungere all'attuale 43% gia' sottratto

dagli insediamenti dei coloni e dalle by pass road che attraversano la West

Bank per collegare tra loro gli insediamenti.

E' chiaro inoltre che la parte sottratta e' sempre la piu' fertile e la

piu' appetibile per gli occupanti.

Si osserva quindi che gli scopi per la costruzione di questo muro sono

principalmente due.

il primo e' di sottrarre risorse alla sopravvivenza della popolazione

palestinese, come le falde acquifere, le terre coltivabili, i pascoli, i

mercati e le fabbriche che vengono demoliti o strangolati lentamente con la

pressione esercitata dai check points che controllano l'accesso alle citta'

e ai villaggi della West Bank.

La seconda ragione e' di stabilire una nuova linea di confine, con una

diversa mappatura dei territori, su cui basare eventuali nuovi negoziati.

In questo contesto non si rilevano ragioni fondate a sostenere la sicurezza

dello stato di Israele, ma al contrario, la sicurezza viene continuamente

messa in crisi dalle pressioni che le operazioni per la costruzione del

muro attuano sulla popolazione palestinese.

(continua)

curzio

berretti bianchi per la pace

(peacelink)

 

CINQUE. Il ricatto dell'antisemitismo.

Il Segretario del FPLP in sciopero della fame.

Su http://www.arcipelago.org

 

SEI. Votiamo?

http://digilander.libero.it/livuso/elezioni%20israeliane.htm

 

SETTE. Forti e deboli

Gli israeliani ignorano la portata dell'occupazione e i palestinesi non capiscono l'impatto del terrorismo. Per questo Sharon vincera'

http://www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=2634

 

OTTO. ELENCO E TESTO DEGLI EDITORIALI DI HAARETZ DI GIOVEDI' 24 GENNAIO 2003

a cura di alfredo tradardi                                    

sito http://www.haaretzdaily.com/

gli asterischi indicano un parere sindacabilissimo sull'interesse dell'articolo.

le sottolineature cercano di mettere in evidenza le affermazioni piu' significative degli articoli.

alla sintesi in inglese segue una sintesi in italiano a cura di alfredo tradardi.

questo lavoro sul quotidiano haaretz ha l'obiettivo di costituire il punto di partenza di un lavoro collettivo piu' generale di documentazione sistematica e strutturata sull'evolversi della situazione israelo-palestinese.

 

Ha'aretz Editorial 

Obstruction of the right to know  (*)                     

There was no justification for an investigation to discover the source of the leak: the issue under discussion is not a highly classified state secret, and the publication caused no harm to the national interest. The investigation to discover the leak was meant to please the prime minister.

La destra israeliana cerca di impedire che si conosca tutta la verita' sullo scandalo dei finanziamenti alla famiglia Sharon. Il procuratore generale indaga per scoprire il responsabile della fuga di notizie chiamando a comparire il giornalista baruch kra di haaretz, anche se non si tratta di un segreto di stato e se la pubblicazione non ha danneggiato l'interesse nazionale.

 

Economic unity, at least  (*)

By Avraham Tal

A narrow right wing-Haredi government will apparently be formed after the elections. Labor, Shinui and Meretz will be the main opposition parties. Will such a narrow government be able to properly deal with the economic crisis threatening us in 2003?

La crisi economica israeliana non potra' essere risolta da un governo di destra. anche il dollaro, come gia' per l'euro, sta per superare i cinque shekel, mentre la disoccupazione salira' sopra il 12%.

bisogna trasferire risorse dalle aree che non contribuiscono allo sviluppo a quelle che lo inducono, cominciando a limitare le risorse destinate agli insediamenti.

 

Mofaz believes Sharon  (**)

By Aluf Benn

Mofaz has no doubt that the prime minister will keep his public promise and let him stay on as defense minister even after the elections. Mofaz believes there will be a national unity government with Labor; in his opinion, there is no other realistic alternative.

Tutti aspettano la guerra all'iraq che portera' ad un nuovo ordine nel medio oriente e spianera' la strada a Israele per una vittoria su Arafat.

 

Its roots are not in the left (***) 

By Yisrael Harel

The difference today between Labor and Likud lies in no more than temperament and the sense of belonging to a particular camp or social milieu (and these loyalties and sense of belonging are the reason why Labor will not suffer an even greater defeat and humiliation).

Articolo molto interessante perche' sfata molte delle illusioni riposte in mitzna e nel labor.

Non c'e' sostanziale differenza tra il likud e il labor. si illudono gli intellettuali che cercano di sottolineare differenze che non trovano riscontro a livello delle decisioni politiche prese nel lontano e nel recente passato dal labor.

 

Just ask the Israeli media  (*)

By Ari Shavit

Another story is less known than the loan to the Sharon family. In early December 2002, correspondent Assaf Bergerfreund obtained the transcripts of investigations accompanying an indictment served against businessman Gad Zeevi in the matter of selling Bezeq shares.

La campagna elettorale e' contrassegnata dalla denuncia di scandali che indicano un livello di corruzione non  indifferente. nella vendita del 20% delle azioni della societa' di telecomunicazioni bezeq, yisrael savyon, uno dei principali sostenitori del candidato del labor mitzna, avrebbe ricevuto una mazzetta di 2,5 milioni di dollari. nell'affare sembra sia coinvolta anche la mafia russa.