PALESTINA - BALSAM
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Messaggi di "Palestina Libera"

Un abisso oscuro

Date: Friday, January 31, 2003

 

UNO. Attacco alle riserve idriche di Rafah, Gaza

DUE. Un abisso oscuro - Il diario di Amira Hass - Internazionale

TRE. SUBITO OSSERVATORI INTERNAZIONALI NEI TERRITORI OCCUPATI

QUATTRO. Tournee di Un Ponte per...- Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila - SCI

CINQUE. ELEZIONI - Risultati

SEI. Israel, poesia di un ebreo canadese (in inglese)

SETTE. Report Hebron (31 dicembre 2002)

OTTO. Operatori sociali  per minori vittime di situazioni di guerra e di conflitto

NOVE. SERATA A GENOVA: SOLIDARIETAŽ CON IL POPOLO PALESTINESE

DIECI. SERATA A MILANO: TEATRI DI PACE/PRATICHE DI DIALOGO

UNDICI. Sono disponibili i seguenti documenti:

1) Due nuove sezioni di "Detruire la palestine" di tanya reinhart

V - Ottobre 2000: "La seconda parte del 1948"

VI - Una pulizia etnica

2) Articoli del Tirreno su Pippo Del Bono

Potete farne richiesta a palestina_libera@libero.it

 

UNO. Attacco alle riserve idriche di Rafah, Gaza

La scorsa notte i militari israeliani hanno attaccato i depositi  idrici

di  Tel el-Sultan distruggendo con i bulldozers i due maggiori serbatoi

che riforniscono Rafah. Le risorse idriche sono cosiŽ diminuite del 50%.

http://www.palsolidarity.org

 

DUE. Un abisso oscuro - Il diario di Amira Hass - Internazionale

http://www.internazionale.it/home/primopiano.php?id=2687

 

TRE. "SUBITO OSSERVATORI INTERNAZIONALI NEI TERRITORI OCCUPATI"

Il Cairo, gennaio - All'indomani delle elezioni israeliane e a poche ore dalla

sospensione delle trattative interpalestinesi, in corso nella ...

http://www.arabmonitor.info/dettaglio.php?idnews=581

 

QUATTRO. Tournee di Un Ponte per...- Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila - SCI

Cari amici, vi mando una bozza di programma e alcuni dati sulla tournee che Un Ponte per...,

il Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila,

e il Servizio Civile Internazionale hanno organizzato. Si tratta di incontri con due palestinesi

rifugiate del campo di Chatila in Libano, Mouna e Jamile.

Durante gli incontri verra' proiettato il film di Mai Masri, di cui Mouna e' la protagonista per

la parte libanese. L'altra e' la direttrice del centro Beit Atfal Assomoud di Chatila.

La mattina ci saranno gli incontri con le scuole, che ovviamente non saranno pubblici, ma riservati

agli studenti delle stesse...

Carlo Pona

(Chi fosse interessato puo' richiedere la bozza e i dati a palestina_libera@libero.it)

 

CINQUE. ELEZIONI - Risultati

Di seguito riportiamo percentuali e seggi dei partiti che sono

entrati alla knesset (parlamento israeliano). tra parentesi

i seggi della passata legislatura. non abbiamo riportato

i partiti che non hanno superato il quorum

(fra l'altro trattandosi di proporzionale puro eŽ molto basso).

(Sirio Conte)

 

Labor 15,8% (26) 19

Likud 30,8% (19) 37

Shas 9,2% (17) 11

Meretz 5,0% (10) 6

National Union 5,9% (7) 7

Shinui 12,5% (6) 15

Yisrael b'Aliyah 1,7% (6) 2

National Religious Party 4,1% (5) 5

United Arab List 1,6% (5) 2

Hadash / Ta'al 3,3% (4) 4

United Torah Judaism 4,1% (4) 5

One Nation 3,3% (2) 4

Balad 2,5% (2)

 

SEI. Israel, poesia di un ebreo canadese

Israel, and you who call yourself Israel, the Church that calls itself

Israel, and the revolt that calls itself Israel, and every nation chosen to

be a nation - none of these lands is yours, all of you are thieves of

holiness, all of you are at war with Mercy.  Who will say it? Will America

say, We have stolen it, or France step down? Will Russia confess, or Poland

say; we have sinned?  All bloated on their scraps of destiny, all swaggering

in the immunity of superstition.  Ishmael, who was saved in the wilderness,

and given shade in the desert, and a deadly treasure under you: has Mercy

made you wise? Therefore the lands belong to none of you, the borders do not

hold, the Law will never serve the lawless. To every peole the land is given

on condition, Perceived or not, there is a Covenant, beyond the

constitution, beyond sovereign guarantee, beyond the nationŽs sweetest

dreams of itself.  The Covenant is broken, the condition is dishonoured,

have you not noticed that the world has been taken away?  You have no place,

you will wander through yourselves from generation to generation without a

thread.  Therefore you rule over chaos, you hoist your flags with no

authority, and the heart that is still alive hates you, and the remnant of

Mercy is ashamed to look at you.  You decompose behind your flimsy armour,

your stench alarms you, your panic strikes at love.   The land is not yours,

the land has been taken back, your shrines fall through empty air, your

tablets are quickly revised, and you bow down in hell beside your hired

torturers, and still you count your battalions and crank out your marching

songs.   Your righteous enemy is listening.  He hears your anthems full of

blood and vanity, and your children singing to themselves.  He has

overturned the vehicle of nationhood, he has spilled the precious cargo, and

every nation he has taken back.  Because you are swollen with your little

time.  Because you do not wrestle with your angel.  Because you dare to live

without G-d.  Because your cowardice has led you to believe that the victor

does not limp.

-ISRAEL by Leonard Cohen (Stranger Music) -

 

SETTE. Report Hebron (31 dicembre 2002)

Alcuni membri della delegazione italiana di un viaggio di solidarietaŽ in Israele e

Palestina promosso da alcune associazioni pacifiste si sono recati ad Hebron il 31 dicembre 2002.

Siamo stati accompagnati da Rich Meyer, coordinatore del Christian Peacemaker Team, un gruppo di pacifisti che lavora nel centro di Hebron (http://www.prairienet.org/cpt/hebron.php  email cptheb@palnet).

Hebron eŽ una cittaŽ a 20 km a sud di Gerusalemme, conta oltre centomila  abitanti arabi ed alcune centinaia di coloni ebrei. NellŽarea urbana sono presenti 16 insediamenti colonici ebraici, ciascuno dei quali protetto da postazioni militari. I coloni sono soprattutto nordamericani trasferitisi qui a partire dalla guerra e lŽoccupazione del `67; un primo e decisivo passo per lŽavvicinamento al centro eŽ stata la creazione dellŽinsediamento a Kiryat Arba (1972). Sono presenti numerosi militari per le strade e nelle zone del centro. Da circa due mesi vi eŽ il coprifuoco, con la conseguente chiusura del Suq (mercato) e lŽimpedimento ai palestinesi di transitare per  alcune vie, comprese quelle che portano alle scuole. Alcune case del centro, in particolare gli ultimi piani, sono state occupate dai coloni e la distanza con i palestinesi spesso si riduce a pochissimi metri. Alkhatab Street e Nasr ad-Din Street sono le vie del centro in cui la situazione eŽ piuŽ tesa.

Abbiamo registrato (personalmente e tramite le testimonianze del personale statunitense del CPT e i report di alcune  associazioni israeliane) alcune "attivitaŽ" dei coloni e dei militari volte allŽumiliazione dei palestinesi:

*           Inquinamento dei serbatoi condominiali con urine e feci

*           Occupazione/confisca di terreni arabi da parte delle colonie

*           Spari continui e indiscriminati su case di civili (compreso lŽappartamento del CPT) con conseguenti danni, ferimenti, uccisioni

*           Lancio, da parte dei coloni degli ultimi piani, di bombole del gas, televisori, scaldabagni, pentole, feci, acqua bollente

e spazzatura sul sottostante mercato arabo e sui passanti

*           Su alcune abitazioni arabe i coloni hanno disegnato la stella di David 

*           Distruzione di case storiche mammalucche ed ottomane del quartiere di Jaber e dei dintorni

*           Pestaggi ed uccisione (uno dei quali proprio alcune ore prima della nostra visita) di civili ed in particolare studenti che rompono il coprifuoco per recarsi a lavoro, a scuola, a casa.

Il presente documento non ha alcuna pretesa di esaustivitaŽ o pariteticitaŽ circa la complessa situazione di Hebron : lŽunico scopo eŽ

quello di evidenziare gli aspetti che i media italiani ignorano o comunque non riportano.

 

OTTO. Operatori sociali  per minori vittime di situazioni di guerra e di conflitto

Care amiche, cari amici,

l'Ufficio Formazione Professione del Comune di Roma (nello specifico Rita

Corneli e Maria Oddoni) ha organizzato un corso di formazione professionale

per "Operatori sociali  per minori vittime di situazioni di guerra e di

conflitto".

Un analogo corso, destinato agli insegnanti, si sta svolgendo in Palestina,

sempre grazie all'impegno di Rita Corneli e dell'Assessorato alle Politiche

per le Periferie, per lo Sviluppo Locale, per il Lavoro, del Comune di Roma.

Vi invio il bando (che scade il 10 febbraio) e i moduli che servono per

l'iscrizione.

Se conoscete persone che intendono lavorare nel settore sociale, o che giaŽ

vi operano a livello professionale o volontario, e che sono interessate ad

una formazione specifica per intervenire a livello psico-pedagogico su

minori vittime di conflitto, vi prego di girare loro l'informazione.

I requisiti per iscriversi al corso, oltre ad una buona dose di motivazione

personale, sono:

*      diploma superiore

*      esperienza nel settore del volontariato

*      buona conoscenza della lingua inglese

Un abbraccio Silvia

(Chi fosse interessato puo' richiedere i moduli a palestina_libera@libero.it)

 

NOVE. SERATA A GENOVA: SOLIDARIETAŽ CON IL POPOLO PALESTINESE

In occasione del rientro dalla Palestina di alcuni attivisti volontari

dello S.C.I (Servizio Civile Internazionale)

e dellŽI.S.M (International Solidarity Movement)

A B S P P

(Associazione Benefica di SolidarietaŽ con il Popolo Palestinese)

in collaborazione con

il  Circolo "Bianchini" di Rifondazione Comunista

organizza  una serata  di

SOLIDARIETAŽ CON IL POPOLO PALESTINESE

domenica 2 febbraio 2003

UnŽoccasione per sentire direttamente dalle persone che sono state in Palestina

 i racconti delle esperienze dŽinterposizione nei campi profughi della Cisgiordania e di Gaza

  Ore 20:00 CENA PALESTINESE

  Ore 21:00 " TENDE DELLA PACE ": 

proiezione di diapositive dai territori occupati (dic. 2002/gen. 2003);

dibattito aperto al pubblico con i volontari.

N.B. la cena vuole essere sia un momento di convivialitaŽ che di solidarietaŽ e per questo chiediamo una sottoscrizione a partire da 6 euro.

  Circolo "Bianchini" , Piazza Romagnoli, 3 canc., Marassi - autobus 12 , fermata della caserma dei

  carabinieri (prima dello stadio L. Ferraris)- Telefono: 010/877038

 

DIECI.  SERATA A MILANO: TEATRI DI PACE/PRATICHE DI DIALOGO

LUNEDIŽ 3 FEBBRAIO 2003 - ORE 21.00

CASA DELLA CULTURA

Via Borgogna, 3

Milano

TEATRI DI PACE/PRATICHE DI DIALOGO

LA COMPAGNIA PIPPO DELBONO

RACCONTA LA PROPRIA TOURNEŽE

IN PALESTINA E ISRAELE

Saranno presenti all'incontro

Pippo Del Bono e la sua Compagnia

Maria Nadotti

Franco Quadri

Akram Telawe

Dal 29 dicembre 2002 al 7 gennaio 2003 la Compagnia teatrale italiana

Pippo Del Bono ha portato in tourneŽe in Palestina e Israele lo spettacolo

Guerra, limpidissimo smascheramento e amorosa denuncia di ogni pratica violenta

e esclusiva di soluzione dei conflitti pubblici e privati.

 

Con questo gesto di 'vicinanza' - l'essere liŽ, con il proprio lavoro,

nonostante il clima di violenza, un'occupazione militare che impedisce

di vivere agli uni e non garantisce sicurezza agli altri, un deterioramento

evidente della capacitaŽ di immaginare la pace - la Compagnia ha voluto

sottolineare l'alta funzione civile del teatro e dell'arte, la loro

necessitaŽ, laŽ dove gli strumenti della politica sembrano destinati a

perpetuare la divisione, piuttosto che a ritessere un comune terreno di

convivenza.

 

Betlemme, Ramallah, Gerusalemme, Nazareth, Haifa. Sono queste le cittaŽ

dove la Compagnia ha portato il proprio spettacolo, nonostante le molte

difficoltaŽ logistiche e la complessitaŽ di riunire nelle sale teatrali

spettatori e spettatrici divisi da sospetti, paure, proiezioni

reciproche.

 

Vorremmo raccontarvi la storia di questa straordinaria avventura, il

nostro guardare e ascoltare e insieme l'essere visti, l'avvicinamento a quei

luoghi e alla loro sofferenza, il senso del lavoro artistico laŽ dove

tutto

preme verso l'assoluta negazione di cioŽ che non eŽ considerato bisogno

'primario'.