Dario Bandiera, classe '70, acquario, siciliano, già brillante
animatore nei villaggi Valtur, oggi vive a Roma ove svolge la sua professione
di "show man"; definizione certamente generica ma senza alcun dubbio la più
adatta per una personalità poliedrica come la sua.
Appassionato di arti marziali che pratica assiduamente, amante della fotografia,
scultura, pittura e di tutto ciò che è espressione artistica, si diletta anche
nella regia ed il montaggio di cortometraggi da lui stesso ideati; ed è dal
mix di tutti questi hobby, che pratica come hobby appunto ma con risultati da
"professionista", che trae spunto per modificare e migliorare continuamente
le sue capacità espressive di show man.
Molti lo ricorderanno come rumorista, tra i migliori al mondo fra l'altro, ma
questa è una denominazione fortemente riduttiva per uno che in principio, ha
si fatto dei rumori il suo cavallo di battaglia, ma che ha ben altro da dire.
Ad ogni modo la migliore sintesi della sua personalità artistica è assistere
ad una sua performance "live".
Bravo attore, ottimo cantante (eccezionale voce ), imitatore perfetto, inimitabile
rumorista, Dario può definirsi un illusionista della voce .Qualcuno penserà
che sto esagerando ma aspettate di vederlo di persona e vi accorgerete che esageravo
davvero per difetto, però.
La formula magica del successo di Dario è l'amore per quello che fa; Dario sul
palco si diverte e ne è la prova il fatto che i suoi spettacoli non hanno una
durata prestabilita perché quando ci si diverte il tempo, si sa, non conta.
E non solo chi ha avuto la fortuna (o sfortuna?) di trovarsi, come me, più volte
in vacanza, o nel tempo libero con lui, avrà assistito alla manifestazione della
"sindrome da microfono", di Dario.
Ovunque ci si trovi, per strada, in spiaggia, in locali seriosi, piano bar,
discoteche casinò, funerali (sto scherzando), presentazione di libri, comizi,
aste, chiese (sto scherzando), feste di piazza e di paese e chi più ne ha più
ne metta, Dario alla vista di un microfono si esalta.
Si avvicina timidamente al possessore del microfono, non si presenta per quello
che è, dice solo che sa fare qualcosa ed inizia a divertirsi, cioè ad esibirsi.
L'ho visto andare avanti per ore; ma che volete, questo è il suo lavoro ed il
suo divertimento; ed ecco la formula magica, la sua passione.
Lo show di Dario è un viaggio, un viaggio fantastico dove il pubblico ha un
ruolo fondamentale.
Da puro artista d'istinto quale egli è, Dario "sente" molto il suo pubblico
ed è anche per questo che su mille performance non ne troverete due uguali,
anche perché lui improvvisa.
Si tratta di un'improvvisazione intelligente con dei cardini e dei paletti ben
piazzati, ma dove tutto il resto dipende dalle sensazioni ed emozioni che il
pubblico gli trasmette e viceversa: e questo non è per niente usuale.
Dario prende per mano il suo pubblico e lo conduce in un viaggio, quindi, attraverso
l'infanzia, la musica, il cinema, la satira tagliente, il ridimensionamento
dei miti, l'abbattimento del senso del pudore, tutto orchestrato con una straordinaria
intelligenza artistica.
Lo immaginavo non si è capito niente.
Be', andatelo a trovare a casa sua, sul palco (già, quella è casa sua) non ve
ne pentirete.
Kikko Liistro