Curricula e occasioni di lavoro

Qui convergono tutti i curricula inviati dai nostri lettori. Chi cerca lavoro avra' a disposizione una piccola vetrina. Ma attenzione! I curricula saranno pubblicati solo dopo la vostra autorizzazione poiché essi contengono informazioni tutelate dalla legge sulla privacy. 
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21 Febbraio 2001 - Venti zucche per chi passa ai new media

Nella nuova legge sull'editoria, approvata ieri definitivamente e all'unanimità dal Senato, c'è una piccola sorpresa che riguarda i giornalisti professionisti della carta stampata (quotidiani, periodici e agenzie). Un aiuto da 20 milioni di lire per chi voglia darsi una mossa e riconvertire la propria preparazione professionale verso i "new media". Attenzione, però: per poter beneficiare di questa somma bisogna dimettersi dal giornale ed è necessario che quest'ultimo versi in stato di crisi.

Del fondo "c'è sempre speranza" si parla all'articolo 15 comma 4 della legge. I finanziamenti, per dirlo con le parole della legge, sono concessi per "progetti individuali dei giornalisti che intendano riqualificare la propria preparazione professionale per indirizzarsi all'attività formativa nel settore dei nuovi mass media. Il finanziamento per ogni progetto è contenuto nei limiti di lire 20 milioni".

A questo aiuto se ne possono aggiungere altri: 18 mensilità del minimo tabellare, se il giornalista ha i requisiti per il prepensionamento, (in questo caso ci vuole un progetto concordato fra l'impresa e la Fnsi) e 12 mensilità se, sempre d'accordo con il sindacato, il giornalista viene collocato all'esterno. Per finanziare l'articolo 15 vengono messi a disposizione 8 miliardi e mezzo l'anno, di qui al 2005.

Meglio non pensare, però, alle imprese in crisi. La gran parte di quelle in cui i colleghi lavorano, scoppiano invece di salute.  Piuttosto, come è avvenuto il miracolo di approvare una legge all'unanimità? Con un piccolo artifizio. Sul punto più controverso, lo sconto massimo del 10 per cento al prezzo dei libri (che resta libero) si istituirà un comitato, presieduto da Giuliano Amato, che di qui a un mese prenderà una decisione, da trasferire in un decreto legge.

Per il resto, gli applausi "bipartisan" (destra e sinistra, Fieg e Assostampa) vanno a una legge che in tre anni assegna 185 miliardi al nostro settore e che riforma radicalmente il concetto di "prodotto editoriale" rispetto alla legge precedente, datata 1981 e indirizzata con le sue provvidenze solo a quotidiani, periodici, agenzie di stampa. Ora tale "prodotto" include anche il libro, le reti televisive e radiofoniche e quelle di comunicazione in genere ("on line" compreso, naturalmente). Restano fuori della porta solo dischi e film. 

La legge prevede un Fondo per le agevolazioni creditizie, che riduce alla metà l'onere degli interessi sui mutui, di durata massima 10 anni, per progetti che riguardano la produzione distribuzione, commercializzazione del prodotto editoriale come sopra definito. Per evitare che i grossi si pappino tutto, il 5 per cento del Fondo è riservato a imprese con fatturato inferiore ai 5 miliardi e un altro 5 per cento alla diffusione della lettura, in Italia e all'estero. C'è poi il credito d'imposta, stavolta non sui progetti ma sugli investimenti in beni strumentali (immobili esclusi). Credito d'imposta anche per i programmi di ristrutturazione riguardanti l'intero ciclo industriale.  E tante altre disposizioni, che si snodano in 21 articoloni e cinque "capi".
Bds


21 Febbraio 2001 - Uffici stampa nella P.A. Fuori la Fnsi?

La scoperta è stata fatta da Franco Abruzzo, attivissimo presidente dell'Ordine regionale lombardo. Quando si dovrà discutere il contratto dei giornalisti assunti a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, per essere impiegati negli uffici stampa, il rischio è che la Fnsi venga tenuta fuori della porta.

Da una parte ci sarà infatti l'Aran, la Confindustria pubblica,  l'agenzia che tutela gli interessi del governo come datore di lavoro. Dall'altra, come controparte, i sindacati più rappresentativi del pubblico impiego, Cgil Cisl e Uil in testa.

Perché tutto questo? La spiegazione è un po' complicata, ma alla portata di tutti. La legge finanziaria del 2001 (n.388) ha escluso le cosiddette "aree di contrattazione speciale", nelle quali a rigor di bazzica sarebbero dovuti finire i giornalisti degli uffici stampa. Se tutto diventa "ordinario", allora alle trattative possono partecipare solo i sindacati che abbiano in quel comparto del pubblico impiego una rappresentanza di almeno il 5 per cento degli addetti (articolo 47-bis del Dlgs 29 del 1993).

Fuori, quindi, la Federazione della stampa, che pure ha chiesto all'Aran di avviare le trattative. Per ora, la Confindustria pubblica preferisce il silenzio.

E' ancora presto, del resto, per parlare di contratto. Vero che la legge 150 sulla comunicazione nella pubblica amministrazione è del giugno del 2000. Vero che il relativo regolamento, scritto in burocratese spinto (chi desidera scaricarlo dal sito del Barbiere della Sera, faccia un clic qui CON IL TASTO DESTRO DEL MOUSE. Il file e’ in formato Pdf e quindi leggibile con Acrobat Reader) è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 6 febbraio scorso. Ma questo documento deve passare ancora l'esame del Consiglio di Stato e tornare in Consiglio dei ministri, prima di essere operativo con la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: ci vorranno uno o due mesi, se non di più, prima che si veda il traguardo.

A proposito, cosa dice in pillole questa benedetta legge 150? Che per essere assunti a tempo indeterminato come capi ufficio stampa nella pubblica amministrazione, occorre essere iscritti all'Albo dei professionisti o a quello dei giornalisti, e avere in tasca il diploma di laurea, visto che si verrà inquadrati in una qualifica dirigenziale. L'assunzione in organico non può che avvenire per concorso, anche se la legge e il suo regolamento non lo dicono esplicitamente.

E chi sia già oggi nell'organico della Pubblica amministrazione, iscritto all'Albo dei giornalisti, ma privo di diploma di laurea? Potrà fare il capo ufficio stampa lo stesso, partecipando a dei corsi di formazione professionale organizzati dopo l'entrata in vigore del regolamento, corsi della durata minima di 90 ore e massima di 120.

Resta però il fatto che è sempre possibile prendere la scorciatoia e assumere i capi uffici stampa con contratto a tempo determinato. Lo prevede il decreto legislativo numero 29 del 1993, che la nuova legge si è guardata bene dall'abrogare e che è stato massicciamente impiegato negli ultimi otto anni per fare entrare consulenti nella pubblica amministrazione.

In questo caso, il capo ufficio stampa deve essere iscritto all'Albo dei professionisti o dei pubblicisti, ma non è affatto richiesto che sia laureato. Il contratto ha durata minima due anni e massima 7, e può essere retribuito in basse alle tabelle minime fissate dall'Ordine dei giornalisti: 55 milioni l'anno e spiccioli, che possono diventare il doppio per incarichi di particolare impegno. L'incarico deve essere affidato a "esperti di comprovata competenza" per esigenze alle quali "le amministrazioni pubbliche non possono far fronte con personale in servizio". (articolo 7 del decreto legislativo 29/93).
Don Basilio


8 Febbraio 2001 - Facciamo un portale sulla Libia?

La nostra società opera da 22 anni solo in Libia nei settori lavori meccanici, elettrici, petrolchimici, trattamento acque. Uno dei principali problemi in Libia è l'assenza di informazioni riguardanti in generale il paese. La comunità straniera in Libia nonchè le 15/20.000 persone fuori Libia che si interessano per motivi economici e commerciali a questo paese non hanno un punto di riferimento informativo. 

Dalla nascita della Rete la maggior parte di noi si è creata una propria rete di 100/200 "favoriti" da visitare periodicamente per cercare quà e là qualche informazione essenzialmente di carattere economico, politico. Inoltre abbiamo una banca dati con 20.000 potenziali "clienti". 

Noi abbiamo intenzione di sfruttare inizialmente questo piccolissimo patrimonio per organizzare un Portale Web con un Gazzettino che giornalmente raccoglie sistematicamente tutte le notizie Libia. Dal punto di vista tecnico organizzativo saremo pronti nel giro di poco tempo. Ci occorre un giornalista che sappia organizzare in modo professionale tutte le notizie. 

Il nostro scopo è di raccogliere  membri (soprattutto aziende ed enti stranieri) a pagamento e, successivamente, raccogliere la pubblicità (storicamente vietata in Libia).  Preghiamo farci sapere se interessato a collaborare. 
Saluti Arnaldo Guidotti TCA srl -Viareggio

tca.libya@inwind.it


7 Febbraio 2001 - Segretaria cercasi

Gruppo Omnia srl cerca segretaria amministrativa 20/27 anni, bella presenza, diplomata, dinamica con esperienza in stesura prima nota, fatturazione, contatti clienti/fornitori. Buona conoscenza word excel. Inviare curriculum n° fax 02/603785 oppure
e-mail
stefania.franchi@gruppomnia.it


5 Febbraio 2001 - Annuncio per giornalisti pugliesi

Tuttouniversità Bari, allegato in Puglia e Basilicata del mensile Campus web (Class editori), ricerca giornalisti operanti nelle sette provincie lucane e pugliesi per la scrittura di articoli riguardanti cronaca universitaria. 

Requisiti: iscrizione all'albo dei giornalisti; max 30 anni e conoscenza, almeno di base, del mondo dell'università; capacità di utilizzo di un qualsiasi word processor; accesso a Internet personale (no uffici, isole didattiche, ecc.) con relativa possibilità di facile consultazione e invio di posta elettronica. Tuttouniversità offre, a chi sarà selezionato, un regolare compenso per ogni articolo pubblicato. Per avanzare la propria candidatura inviare un'e-mail, accompagnata da un breve curriculum, a Marco Bonerba (coordinatore di redazione) all'indirizzo tuttouniversita@percom.it


5 Febbraio 2001 - E questo per chi scrive di cronaca bianca

Cercasi collaboratori giornalistici da Genova, Cagliari, Roma , Bari L'Aquila,  Campobasso, Potenza, Trento, Bolzano
per importante settimanale specializzato nei settori edilizia, industria delle costruzioni, urbanistica, infrastrutture e opere pubbliche, gestione del territorio, appartenente a gruppo editoriale leader in Italia per l'informazione economica, professionale e di servizio. 

Si richiede esperienza nella cronaca bianca (Comune, Regione) e una certa dimestichezza con tematiche amministrative ed economiche. Impegno regolare (servono segnalazioni di notizie) ma non eccessivamente gravoso (max uno o due pezzi a settimana). Si prega di inviare curriculum per fax allo 06-30226487 o per e-mail alessandro.arona@ilsole24ore.com


2 Gennaio 2001 - Concorso Rai: caccia alla cuccia

All'armi, all'armi !!!! E' uscito, e' uscito !!!!!
Cosa? Ma il bando per il concorso piu` atteso del nuovo anno ! No, non si tratta di Miss Italia 2001, bensi` di un posto nella cuccia calda di mamma RAI.

Il bando e`uscito quasi di soppiatto, e ancora non appare sui siti internet dell'azienda radiotelevisiva pubblica e dell'Usigrai. La comunicazione ufficiale pero` passa di mano in mano a Saxa Rubra dal pomeriggio di oggi, 2 gennaio, a colpi di fotocopie, perche` il tempo che separa dalla presentazione delle domande (il 15 febbraio) in fondo non e` poi tantissimo.

Si tratta di due paginette non aliene da sorprese. La prima e` che non vi e` alcuna promessa di assunzione, nel senso che nell'intestazione del bando si parla solo dell'esigenza di creare "un bacino di reperimento del personale giornalisti da assumere con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato". Come a dire che c'e' chi concorrerà persino per continuare a fare quello che già fa, e cioè il precario.

Come a dire anche che le quote di assunzioni sono state contrattate privatamente fra l'azienda e l'Usigrai. Si fa, ma non si dice.

Confermato il doppio binario, per gli esterni e per i precari RAI. Per gli esterni (che non necessariamente debbono essere disoccupati) serve la laurea o un titolo equivalente conseguito presso un ateneo di un altro paese dell'Unione Europea. Ma, attenzione e sorpresa: se qualcuno ha fatto una scuola riconosciuta dall'Ordine e non e' laureato, puo` concorrere egualmente.

Poi una incongruenza evidente: il concorso e' aperto a qualsiasi cittadino dell'unione Europea residente in Italia ed iscritto all'albo dei giornalisti professionisti. Peccato che per essere iscritti a tale albo sia necessario essere cittadini italiani.

L'aspirante mezzobusto deve avere l'ottima conoscenza di una lingua straniera e "costituira` titolo preferenziale l'ottima conoscenza di una seconda lingua straniera". Cosi` il rifornimento di aspiranti corrispondenti dall'estero sara` garantito per numerosi decenni, ma in cronaca non ci vorra` andare nessuno.

Per entrare in RAI dall'esterno la strada sara` in quattro tappe. La prima e` il temuto quizzone fantozziano di cultura generale a risposta multipla. La seconda una prova pratica articolata in svolgimento di una "telecronaca/conduzione", redazione di un testo e realizzazione di uno stand up, redazione di un "vivo/improvvisazione" su un tema, navigazione su Internet. I virgolettati vengono dal bando e sono tutti da capire. Terza tappa, l'orale su cultura generale e professione, lingua straniera e lettura di un'agenzia straniera (inglese o francese o spagnola).

Siamo quasi alla fine pero` l'ultimo passaggio e` una oscura "prova attitudinale di analisi del potenziale ai fini dell'inserimento aziendale".

Un po' piu` semplice lo slalom fra le prove per i precari storici. Chi negli anni fra il 1996 ed il 2000 ha piu` di 500 giorni saltera` il quizzone e non avra` bisogno di particolari requisiti per l'ammissione. 

Quest'ultimo sconto (di fatto sulla laurea e sulla lingua straniera) sara` praticato anche a chi possa vantare almeno 200 giorni di lavoro. Escluse, pare di capire, le figure ibride, come quei giornalisti professionisti (qualche decina) che svolgono la mansione di corrispondente da un capoluogo di provincia secondo l'articolo 35 del CCNL. Per loro nessuna speranza di schiodarsi dal loro destino di un milione al mese.

Ci sono contenti e scontenti dei criteri adottati dalla RAI. Il Singrai ha gia` aperto il fuoco parlando di beffa per un concorso che rischia di servire solo a conquistare il titolo di precario gia` acquisito sul campo. E si mormora di possibili ricorsi, o comunque di clamorose azioni di protesta. A Saxa Rubra e dintorni si preannunciano mesi di fuoco.
Topo Gigio


3 Gennaio 2001 - Ecco il famoso bando

SELEZIONE PER PERSONALE GIORNALISTICO

La Rai – Radiotelevisione Italiana effettuerà una selezione riservata a giornalisti professionisti, finalizzata alla creazione del bacino di reperimento del personale giornalistico da assumere con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, in qualità di redattore, per future esigenze, nelle redazioni nazionali e nelle redazioni regionali.

 1.Condizioni per l’ammissione alle prove selettive

Potranno partecipare alla selezione giornalisti professionisti in possesso, alla data di scadenza prevista per l’accettazione delle domande, dei seguenti requisiti:

- diploma di laurea conseguito presso università italiane – o titolo equivalente conseguito presso università di altri paesi aderenti all’Unione Europea – o dichiarazione di svolgimento e compimento della pratica giornalistica rilasciata da una delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti ai fini della prevista pratica professionale;

- cittadinanza italiana o di uno dei paesi rientranti nell’Unione Europea;

- residenza in Italia;

- iscrizione all’Albo dei Giornalisti, Elenco Professionisti;

- ottima conoscenza di una lingua straniera (con preferenza per la lingua inglese) che verrà valutata con apposite prove di merito. Costituirà titolo preferenziale l’ottima conoscenza di una seconda lingua straniera (ai cittadini stranieri sarà richiesta anche l’(ottima conoscenza della lingua italiana, scritta e parlata);

- buona capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti di informatica individuale (software applicativi in ambiente Windows e navigazione su Internet);

- assenza di carichi pendenti, di condanne e/o altre menzioni di rilevanza penale.

2.Commissione esaminatrice

I candidati saranno valutati da una Commissione Esaminatrice nominata dalla Rai.

3.Prove d’esame

 Le prove d’esame – che avranno luogo nella sede, nelle date e con le modalità che verranno tempestivamente comunicate ai candidati – consisteranno in:

 a) Prova scritta:

- test a risposta multipla (multiple choice) finalizzato alla verifica del livello di cultura generale;

 b) Prova pratica articolata su:

- svolgimento di attività di radio-telecronaca:conduzione;

- redazione di un testo e stand up;

- redazione di un vivo: improvvisazione su un tema;

- navigazione su Internet e utilizzo software applicativi in ambiente Windows;

 c) Prova orale articolata su:

- colloquio di cultura generale e sulle specifiche competenze professionali;

- lingua straniera;

- lettura di una agenzia straniera (inglese o francese e spagnolo);

 d) Prova attitudinale:

- analisi del potenziale ai fini dell’inserimento in azienda;

 Il giudizio di inidoneità conseguito in uno dei test o delle prove sopra indicate determinerà l’esclusione del candidato dal successivo test o prova.

 4.Personale già impegnato dalla Rai con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato

 a) Saranno ammessi alla selezione, direttamente a partire dalla fase della selezione di cui al precedente punto 3.b), indipendentemente dai requisiti richiesti per l’accesso, senza sostenere la prova scritta di cui al precedente punto 3.a), tutti i partecipanti alla selezione che nel periodo dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2000 abbiano collaborato con la Rai con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato regolati dall’art. 1 e dall’art. 2 del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico, per più di 500 giorni;

 b) Saranno ammessi alla selezione, a partire dalla fase di cui al precedente punto 3.a), indipendentemente dai requisiti richiesti per l’accesso, tutti i partecipanti alla selezione che nel periodo dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2000 abbiano collaborato con la Rai con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato regolati dall’art. 1 e dall’art. 2 del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico, per più di 200 giorni.

5.Domanda di ammissione

La domanda di ammissione dovrà contenere, a pena di inammissibilità, i seguenti elementi:

- cognome e nome;

- data di nascita;

- possesso della cittadinanza italiana o di altro paese aderente all’Unione Europea;

- residenza in Italia;

- indirizzo o recapito in Italia presso il quale far pervenire l’eventuale convocazione per le prove d’esame;

- facoltà che ha rilasciato il relativo diploma di laurea o il titolo equipollente, con indicazione del voto e dell’anno di conseguimento, e scuola di giornalismo riconosciuta che ha rilasciato la relativa dischiarazione di svolgimento e compimento della pratica giornalistica;

- indicazione delle lingue straniere conosciute;

- data di iscrizione nell’Albo dei Giornalisti, Elenco Professionisti;

- posizione nei riguardi degli obblighi militari;

- indicazione della sede di lavoro preferita;

- indicazione dell’eventuale possesso dei requisiti di cui al precedente punto 4);

- espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali (L. 675/96).

 Alla domanda potrà essere allegato un curriculum vitae indicativo delle principali esperienze di studio e professionali, eventualmente integrato da un supporto audio-visivo della durata massima di 10 minuti.

Le domande di ammissione alla selezione dovranno pervenire entro e non oltre il 15 febbraio 2001, a mezzo raccomandata A. R., al seguente recapito:

Casella n. 49/A – PIEMME S.p.a., Via Umberto Novaro n. 18 – 00195 Roma

Gli interessati dovranno specificare sulla busta e sulla domanda di ammissione il riferimento “Selezione Personale Giornalistico”.

Saranno considerate come non pervenute le domande di ammissione inoltrate con mezzi diversi dai servizi postali delle Poste Italiane S. p. a. od inoltrate ad un indirizzo differente da quello sopra specificato.

6.Disposizioni finali

L’eventuale assunzione degli idonei è subordinata alla presentazione di certificazioni attestanti il possesso dei requisiti dichiarati nonché all’accertamento dell’indispensabile idoneità fisica alla mansione.


12 Settembre 2000 - Se vuoi il curriculum in rete...
Avviso a tutti coloro che inviano il proprio curriculum al Barbiere della Sera. Nessun curriculum sara' pubblicato in assenza di una specifica autorizzzazione. Dovete quindi inviarci una mail cosi' concepita: 

Autorizzo espressamente il Barbiere della Sera a pubblicare in rete il mio curriculum e al trattamento dei miei dati personali ai sensi della legge sulla privacy.

E poi, mandate il curriculum scritto con semplicita' SENZA FORMATTAZIONE ALCUNA E CON TUTTE LE MAIUSCOLE AL POSTO GIUSTO. Se cominciate a metterci tabulazioni, box, trattini e fronzoletti vari, noi poi diventiamo matti per impaginarlo.

Chiaro? Grazie
Bds




     
ANDREA GIROLAMI,
pubblicista, 20 anni
   
FIONA W.PETITO,
27 anni
NICOLA MARIANI,
28 anni
SALVATORE ACCIARDI,
pubblicista, 34 anni
PAOLA CORTESE, 
professionista, 39 anni
ZORNITZA KRATCHMAROVA,
23 anni
ALESSANDRO AITA,
praticante, 30 anni
ALESSIO PEDIGLIERI,
professionista, 29 anni
STEFANO LORELLI,
professionista, 43 anni
MASSIMO DI PIETRANTONIO,
praticante 
SILVIA MOTTA,
25 anni
NICOLA DI MOLFETTA,
24 anni
ARIANNA BARRESI, 
24 anni
NICOLA MARCHESONI,
27 anni, pubblicista
LEONARDO MAZZONI,
25 anni
CARLO GUBITOSA,
29 anni
LEONARDO METALLI,
professionista, 34 anni
MICHELA MAZZALI,
professionista, 34 anni
ADRIANO GASPERETTI,
pubblicista, 26 anni
SERGIO CECCHINI,
27 anni
FRANCESCA FILIPPI,
professionista, 31 anni
EMANUELA COCCO,
26 anni
MASSIMO BONGIORNO,
pubblicista, 33 anni
PATRIZIA ANGELINI,
professionista, 32 anni
LAURA ZANCOLO',
pubblicista, 24 anni
FRANCESCA LANCINI,
25 anni
GAETANO SCIPPA.
26 anni
ELENA PANARELLA,
praticante, 31 anni
LORENZO IULIANO,
22 anni
GIOVANNI RUOTOLO,
pubblicista, 29 anni
FRANCESCA FEDELI,
29 anni
MAURIZIO COLANTONI,
professionista, 38 anni
CHIARA MORETTI,
27 anni
MORENA DOMENICHINI,
33 anni
ALBERTO DE FILIPPIS,
giornalista praticante
ANDREA CAUTI, 
professionista,31 anni
ELISA BILLATO, 
praticante, 26 anni
LUIGI MASSI,
professionista, 27 anni
CLELIA COPPONE, 
pubblicista, 24 anni
TOMMASO MIGLIACCIO,
pubblicista, 26 anni
GIUSEPPE VERNALEONE
conduttore Tv, 33 anni
DANIELA ESPOSITO, 
professionista, 31 anni
MARCO DOMIZIO,
28 anni
DOMENICO CLAUDIO IACONO,
professionista, 34 anni
DIMITRI BUFFA,
professionista, 40 anni
DOMENICO CACCIUNI,
pubblicista, 39 anni
LAURA RICCARDI,
pubblicista, 48 anni
ANTONELLO SACCHETTI
29 anni
FRANCESCO TAGLIALAVORO,
 professionista
 LUCIANO LUONGO,
professionista, 34 anni
 FERNANDO NAZARIO
professionista, 32 anni
 MARCO TALIANI DE MARCO,
aspirante giornalista
MARIANTONIETTA SORRENTINO
45 anni
 GENNARO PALMA
23 anni
 CLAUDIA FASCIA
praticante, 28 anni
ANDREA BUOSO,
pubblicista, 36 anni
FEDERICO UNGARO,
praticante, 29 anni
MARCO PAGANI
analista finanziario
GAETANO DELLA GATTA
giornalista pubblicista
SEBASTIANO MAZZARINO,
pubblicista, 33 anni
ANDREA MONTANARI,
28 anni
 ANDREA LAZZARI,
pubblicista 35 anni
LAURA CANDELORO,
pubblicista, 32 anni
MARIA CONTI,
pubblicista 43 anni
IDA CAPPIELLO,
professionista, 40 anni
ANNA ESPOSITO,
pubblicista, 33 anni
MASSIMILIANO BARBERIS,
professionista, 36 anni
ETTORE MARIA COLOMBO,
professionista, 32 anni
MAURIZIO ZOJA,
praticante, 28 anni
VINCENZO LA MANNA,
pubblicista, 25 anni
LAURA CORICELLI,
28 anni
SILVANA FERRANTE,
professionista 37 anni
FILIPPO COTALINI,
27 anni
MONICA LUONGO,
professionista, 38 anni
GIORGIO AMBROGI,
pubblicista, 30 anni
DARIO MALTESE,
23 anni
LIA ROMAGNO,
30 anni
FEDERICA RAMACCI
27 anni
MASSIMO TANTARDINI,
30 anni
FRANCESCO GIGLIOLI,
34 anni
ALESSIO ANZUINI,
pubblicista, 27 anni
PATRIZIA MENGHINI,
pubblicista, 31 anni

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