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19 Febbraio 2001- Per una
Tv digitale italiana |
Comunicato Stampa
Un piano per dare all'Italia la tv
digitale terrestre subito
La sezione "New Economy" de "Il Sole 24 Ore" di
venerdí 23 febbraio,2001 sará in
edicola con la proposta del giornalista massmediologo Dom Serafini, direttore di "Video Age" a New York, per lo
sviluppo della tv digitale terrestre
in Italia entro il 2002.
Lo spunto della proposta é arrivata dall'esperienza positiva della Gran
Bretagna, da tempo leader europea nella tv digitale terrestre, via cavo e
satellitare. La proposta che pubblicherá "Il Sole 24 Ore" é
pensata per soddisfare la realtá
italiana che, nonostante la nuova legge, si trova lontana anni luce da
un adeguato piano di sviluppo per la tv digitale terrestre. La proposta
é equilibrata sia a livello politico che tecnico che di
marketing.
D.S.
14 Febbraio 2001- Un
Barbieri per Com |
Debutta
oggi in edicola "Com", quotidiano interamente dedicato alla
comunicazione, disegnato dal guru della grafica Piergiorgio Maoloni e
diretto (oltreché ideato) da
un ex giornalista del "Sole 24 Ore", Marco Barbieri. Un
cognome, il suo, che a bottega ci ricorda qualcosa e dovrebbe essere, da solo,
garanzia di successo.
12 pagine a colori dal martedì al venerdì e un numero monotematico
di 16 pagine il sabato. Sei i redattori, oltre a Barbieri, e una schiera di
collaboratori. Primo punto di pareggio fissato a 6 mila copie, da
raggiungere entro tre mesi.
Si occuperà di editoria e di Internet, di radio e di televisione, di pubblicità
e di comunicazione politica. Ma i soldi, chi li mette? Presidente del
consiglio di amministrazione sarà Gianni Peci (fondatore di Nomisma assieme
a Romano Prodi), poi l'ex consigliere Rai Mauro Miccio, Gino Pennacchi,
rappresentante italiano del fondo Handerson e altri. Concessionaria di pubblicità
la Mcr, che finora ha raccolto un miliardo. In bocca al lupo dal Barbiere
della Sera.
Bds
6 Febbraio 2001- Come
muoiono i bambini |
LANCIO
DEL REPORT CARD NO. 2
Embargo Fino Alle ore 00:01 GMT
del 6 Febbraio 2001
Le morti infantili per incidente nei paesi ricchi: una
classifica
A partire dal 31 Gennaio
nella Sala stampa elettronica del Centro di Ricerca
Innocenti dell'UNICEF
http://www.unicef-icdc.org/presscentre/newsroom
solo per giornalisti accreditati sono disponibili on-line
Il testo del rapporto in anteprima
Il comunicato stampa.
Visitatela!
Per ulteriori informazioni contattare Patrick McCormick, IRC Communication Officer. tel:
0039-055-2033 354 email:
pmccormick@unicef.org
Patrizia Faustini, IRC Communication Assistant, tel. 0039
055 2033 253 email:
pfaustini@unicef.org
6 Febbraio 2001-
Provenzano, pentiti!!! |
LETTERA
APERTA DEL DIRETTORE DI ANTIMAFIA Duemila,
GIORGIO
BONGIOVANNI A FRANCESCO PAOLO E ANGELO PROVENZANO
E
PER CONOSCENZA ALLA SIGNORA SAVERIA BENEDETTA PALAZZOLO,
MOGLIE
DEL LATITANTE BERNARDO PROVENZANO.
S.Elpidio
a Mare, 29 gennaio 2001
Gentili
Angelo e Francesco Paolo, vi
scrivo di ritorno dal viaggio che mi ha portato nella
vostra città natale per presentare il libro del
procuratore Luca Tescaroli Perché fu ucciso Giovanni
Falcone.
Sono un siciliano che ama la propria terra e
vivo da dodici anni una profonda esperienza spirituale
molto simile a quella che visse Padre Pio, di cui sono
devoto.
Fino a qualche anno fa questa mia esperienza
mistica con le stigmate mi ha portato a girare il mondo
come un missionario. Ho visitato quasi tutte le nazioni
del nostro pianeta e ho visto e incontrato tantissima
gente sofferente.
Oggi mi sto dedicando alla lotta alla
mafia con la rivista ANTIMAFIA Duemila di cui sono
il direttore. Cosa Nostra e tutte le altre mafie
rappresentano infatti un problema gravissimo perché sono
costituite da pericolosissimi criminali e assassini. Mi
rivolgo a voi perché so che siete due giovani molto
intelligenti e ben educati. Sono certo che amate vostro
padre che è oggi il capo, o uno dei capi, di Cosa Nostra
ed è latitante da ben 37 anni. Per questo vi chiedo, in
nome di questo amore, di convincerlo, con il rispetto di
padre che gli è dovuto, a costituirsi alle
forze di polizia e magistratura. Egli è infatti imputato
di delitti orrendi ed è già stato condannato
all’ergastolo in via definitiva in diversi processi.
Vi
chiedo, vi prego, come cristiano cattolico, come padre di
famiglia e come cittadino di convincere vostro padre a collaborare
con la giustizia per giungere alla definitiva
sconfitta di questo male, la mafia, che mette in serio
pericolo la Democrazia del nostro Paese. Mi rendo conto
che parlando a voi rischio la disapprovazione e una dura
reazione di vostro padre e vostra madre, ma voglio
comunque tentare. E’ mio dovere farlo.
Per
correttezza vi informo che chiederò la pubblicazione
della presente lettera a tutti gli organi di stampa
nazionali, e spero che tutti i cittadini italiani, in
particolare gli abitanti di Corleone e i siciliani possano
unirsi alla richiesta che vi ho presentato.
Mi
auguro che possiate inviarmi una vostra risposta,
qualsiasi essa sia. Cordiali
Saluti
Giorgio
Bongiovanni
direttore
di ANTIMAFIA
Duemila
29 Gennaio 2001 - Il
nuovo numero di Comunicando |
Chiude il suo primo anno di vita la rivista
trimestrale "Comunicando", Osservatorio sull’informazione nel
Sud. Anche il quarto numero, di cento pagine, prosegue il discorso sul
rapporto tra media e territorio, tecnologia, istanze sociali e professionali,
nuove realtà, pregi e difetti di piccole e grandi imprese editoriali.
Filippo Veltri in "Quel Sud che non
viene mai raccontato", articolo-riflessione che apre la rivista, fa
un’argomentata critica sull’"informazione disinformante", che
penalizza, quando non distorce del tutto, dall’alluvione di Soverato ai
fatti di sangue, l’idea e l’immagine del Mezzogiorno.
Non poteva, poi, mancare un articolo sulle
novità più rilevanti. E "Le corazzate dell’informazione alla
conquista della Puglia" di Angelo Rossano racconta la terra di quotidiani
del momento, la regione pugliese appunto, dove hanno aperto le redazioni
"Repubblica" e "Corriere del Mezzogiorno" allegato al
"Corriere della Sera". Per "Nuova professione",
Comunicando pubblica interventi di Franco Nicastro, "Web e
informazione", e di Giancarlo Piraino, "Internet e globalizzazione:
valore aggiunto all’informazione locale".
Il
tema particolare scelto questa volta riguarda le donne: "Il secondo sesso
del giornalismo calabrese" di Concetta Guido e "Direttrice in
camicia nera" di Pantaleone Sergi, dedicato, quest’ultimo articolo, a
Dora Scerbo, primo direttore donna nella storia della stampa della regione
dello Stretto.
Com’è consuetudine, Comunicando dedica attenzione alla Sicilia, con "Anomalie siciliane: i direttori editori e Centonove in
controtendenza" di Gioia Sgarlata e alla Basilicata, pubblicando un
intervento del direttore editoriale della "Nuova" Mario Isoldi sulla
fragilità dell’informazione nella regione e pubblica gli interventi del
quarto forum dell’Assostampa Basilicata, "Bit Bit", che ha messo a
confronto giornalisti, editori e sindacato con gli scenari dell’evoluzione
tecnologica e gli interrogativi sulla professione
26 Gennaio 2001 - E'
uscita la nuova Agenda del Giornalista |
Il giornalismo tradizionale continua a
crescere, anche dopo il “boom” delle testate on line: ben 11 quotidiani,
infatti, stando all’Osservatorio Media del Centro di Documentazione
Giornalistica, sono nati nell’ultimo anno, e il “valzer delle
poltrone” dei direttori ha raggiunto quota 29.
L’universo dei periodici investe in Internet e l’Agenda del
Giornalista 2001, in distribuzione da oggi, registra un incremento del
18,4 per cento: dai 1196 presenti nel 2000 ai 1467 periodici cartacei che sono
approdati in rete nel 2001.
Nell’ultimo anno, sono aumentate anche le agenzie di stampa: ne sono
nate 5 e sono cambiati 6 direttori.
Stampa tradizionale, media on line e scuole continuano a partorire giornalisti:
nel 2000, l’incremento dei professionisti è stato di 699 unità
(+ 3,73%), per un totale di 18.714, mentre i pubblicisti aumentano
del 5,62% toccando quota 47.911 (+ 2695). Tocca dunque quota 66.625 secondo
i dati dell’Osservatorio Media, il numero dei giornalisti professionisti e
pubblicisti italiani.
E non basta. Gli editori di quotidiani adottano politiche diverse: c’è chi,
come per “Il Giornale”, si affida alla grande esperienza di Mario Cervi,
classe 1921, e chi invece punta sui più giovani, come per “Il Quotidiano
del Friuli”, diretto da Junior Mikol, di soli 23 anni.
Curiosando nell’elenco dei giornalisti d’Italia,
risulta che la palma del più longevo spetta al
99enne Riccardo Carducci Agostini e il più giovane “articolista” d’Italia
è Emanuele D’Adamo, di soli 18 anni.
La Pubblica Amministrazione investe sempre di più nelle strutture di
comunicazione: nella nuova edizione dell’Agenda del Giornalista le schede dettagliate su
ministeri e dipartimenti dimostrano come le istituzioni si organizzano
con siti internet, house organ, banche dati e apertura al pubblico delle
biblioteche. Vengono “fotografati” per la prima volta i “service”,
realtà importanti del mondo editoriale e di sostegno alla comunicazione
aziendale.
Non potevano mancare i riferimenti alla nuova
legge che regola l’accesso alla professione, che, almeno per i
professionisti, avverrà solo tramite percorsi universitari.
Per ulteriori informazioni si può contattare il Centro di Documentazione
Giornalistica allo 0669940143 o all’email: info@agendadelgiornalista.it.
L'agenda si puo' ordinare on line sul sito www.agendadelgiornalista.it
Centro di Documentazione
Giornalistica
00186 Roma, P.zza di
Pietra 26
Ufficio stampa: Clarida
Salvatori e Roberta Saladini
Tel.
0669940143-066791496-066798148
Fax: 066797492
www.agendadelgiornalista.it
e-mail: info@agendadelgiornalista.it
22 Gennaio 2001 - L'Urlo
in cerca di una mano |
Cari
colleghi cultori della rasatura irriverente, mi chiamo Giampaolo Milzi,
ho 37 anni e sono un giornalista professionista che dirige da sette anni
il "mensile di resistenza giovanile" Urlo, diffuso
gratuitamente nei
luoghi di aggregazione sociale della provincia di Ancona.
Dodici pagine dalla mirabolante veste grafica frutto dell' appassionante
fatica di una vittima della Tangentopoli marchigiana (il sottoscritto
lavorava alla Gazzetta di Ancona del "re delle strade
incompiute" Edoardo Longarini,
costruttore arrestato e plurinquisito per truffa ai danni dello Stato
nel'92) che ha messo su una redazione autogestita di giovani desiderosi
di colmare liberamente con contenuti e approfondimenti i crateri che,
nonostante il bombardamento di notize prodotto dai media, a nostro
avviso caratterizzano il lunare e lunatico mondo dell'informazione.
Il giornale (linea politica della serie: contribuiamo a cambiare in
meglio il mondo) si rivolge ad un target giovanile (ma non solo nel
senso anagrafico del termine) ed è molto apprezzato (nel settembre
scorso abbiamo vinto il "Premio Cento per una stampa libera").
Ma, e arriviamo al dente che fa male, si finanzia solo con la
raccolta
pubblicitaria autogestita. Questo perché in sette anni non siamo
riusciti ad ottenere l'attenzione di agenzie pubblicitarie o editori
(cosa che puzza un po' di boicottaggio, non è che per caso diamo
fastidio?). Poichè, di fatto, Urlo è diventato anche una piccola
palestra di giornalismo (la nostra redazione ha sfornato cinque giovani
pubblicisti) e costituisce una boccata di ossigeno per tutti quelli che
non hanno voce, lancio a nome della nostra combriccola un appello a
tutti coloro che, in qualsiasi modo, possono darci una mano (soprattutto
agenzie pubblicitarie e editori), magari per esportare la nostra
singolare esperienza in altre città (abbiamo già fatto un ottimo
esperimento per sei mesi a Bologna).
Se gradite una copia, magari da usare come rinfrescante dopobarba al
mattino prima delle calde fatiche quotidiane, contattateci presto.
Saluti resistenti dagli urlatori anconetani!
Contacts - Giampaolo Milzi, via Simeoni 6, 60124 Ancona/ tel.
071/2075836 -
0368.7149102/ e-mail: urloline@libero.it.
22 Gennaio 2001 - Una
campagna per la sicurezza |
Ospedali, elettrosmog, alimenti, frane, alluvioni, edifici, trasporti
ferroviari, pratica medica. Cittadinanzattiva lancia una campagna
nazionale sulla sicurezza
Ospedali, elettrosmog, alimenti, frane, alluvioni, edifici, trasporti
ferroviari, pratica medica. Questi gli ambiti della Campagna
nazionale che Cittadinanzattiva presenterà, il prossimo 25
gennaio 2001, in una conferenza stampa, presso la sede
nazionale a Roma, in Via Flaminia 53, alle ore 11:00.
Partendo dalla consolidata esperienza di “Ospedale Sicuro” e del Pit
Bus, i cittadini si mobiliteranno in tutta Italia per produrre una rilevazione complessa
sullo stato della sicurezza relativamente agli
otto ambiti sopra elencati
Parteciperanno alla conferenza stampa cittadini coinvolti nel programma,
protagonisti di episodi di cronaca, Alessio Terzi, responsabile della
Campagna Sicurezza, Giustino Trincia, Procuratore nazionale di
Cittadinanzattiva, Teresa Petrangolini, segretario nazionale del
Tribunale per i diritti del malato.
Cittadinanzattiva onlus - sede nazionale
Ufficio stampa
Alessandro Cossu 06.36718.302/ 0348-3347608
Vittorino Ferla 06.36718.303/ 0348 3147292
Gianfranco Geraci 06.36718.307
17 Gennaio 2001 -
Una mostra per Egisto |
Gli
articoli di Egisto Corradi, insieme a
foto, libri e altre testimonianze sulla sua attività giornalistica, in mostra
al Circolo della Stampa di Milano
(Corso Venezia, 16).
Inviato speciale del Corriere della Sera
e poi del Giornale nuovo di
Montanelli, Corradi (1914-1990) è stato appassionato testimone dei principali
conflitti militari e civili (Vietnam, Iran, Algeria), colpi di stato,
guerre di indipendenza (Israele, Budapest, Praga, Libano, Irlanda, Sud Africa)
dalla metà degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Settanta.
La
retrospettiva, voluta dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia,
l’Associazione Walter Tobagi e l’Ifg, è curata da Franco Malaguti,
Cinzia Brofferio ed Elisabetta Grandi. Resterà aperta
fino al 26 gennaio, ingresso gratuito (Ufficio stampa della mostra:
0333-2124641/0339-6445281).
16 Gennaio 2001 - Precari
Riuniti |
Caro
Bds, il Coordinamento dei giornalisti precari di tutte le testate Rai
comunica a Te e al resto del mondo che sulla rete è operativo il sito: http://members.xoom.it/precarirai.
Si tratta di un nuovo, indispensabile passo nella nostra battaglia, affinché la
comunicazione con tutti i colleghi sia più puntuale.
Il nostro link preferito resta immutabilmente la tua barberia, con cui
speriamo di poter avviare una collaborazione a "doppio canale" (e ogni
riferimento al concorsone non è affatto casuale...). Grazie di esistere.
Il Coordinamento dei giornalisti precari di tutte le testate Rai
15 Gennaio 2001 - I
terroristi non sfogliano l'Albo |
Caro
Barbiere, ti trasmetto il testo di un
comunicato stampa
dell' Ufficio del Garante
per la privacy:
"Garante per la protezione dei dati personali Comunicato stampa
del 22/07/97 Albi professionali. La legge 675/96 consente la
comunicazione e la diffusione a privati, ad enti pubblici economici, nonché ad altri enti pubblici e altri
ordini
professionali dei dati personali contenuti negli albi professionali, in quanto la materia è disciplinata
espressamente da norme, leggi e regolamenti che, opportunamente, prevedono la
pubblicità di tali
atti. Peraltro, gli ordini professionali potranno trattare dati
personali,
per la tenuta di tali albi e l'espletamento di altri compiti, ai
soli
fini dello svolgimento delle funzioni istituzionali".
Preciso che la legge professionale (e il suo regolamento di esecuzione)
prevedono espressamente la stampa di un annuario degli iscritti.
L'Annuario 2001 dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia è
stato recapitato per posta agli iscritti negli Albi proprio in questi giorni.
Sono finito nel mirino dei terroristi delle Formazioni comuniste
combattenti sul finire degli anni '70 (in compagnia di Walter
Tobagi e
Leo Valiani): ti assicuro che il mio nome e il mio
indirizzo non
erano
stati "scovati" nell'Albo. Cordiali saluti,
Franco Abruzzo
15 Gennaio 2001 -
Chiedetemelo per piacere |
Quanto
pubblicato
dal Barbiere della Sera (lettere di colleghi e colleghe una delle
quali peraltro, avendo parlato col presidente del proprio ordine
regionale ha avuto conferma della legittimità di quanto da noi
pubblicato) ci obbliga a qualche precisazione.
Da parte di alcuni, pochi in verità, è stata sollevata l’obiezione
di una nostra presunta violazione della legge sulla privacy.
Qualche dato. Negli ultimi quattro giorni abbiamo ricevuto circa 500
(497 per l’esattezza) fra e mail, fax o telefonate di colleghi che,
congratulandosi per l’iniziativa e augurandoci buon lavoro,
comunicavano il loro indirizzo di posta elettronica, segnalavano
variazioni di domicilio o altre inesattezze sui loro dati.
Solo sette hanno invocato (senza prendersi il disturbo di leggerla)
la legge sulla privacy pretendendo che il loro nominativo, in toto o in
parte venisse eliminato dall’archivio. Cinque l’hanno fatto
in termini molto civili e garbati, il sesto con una e mail
leggermente sopra le righe, la settima con una telefonata di
estrema villania. C’è stata anche un’ottava collega toscana
letteralmente inviperita ma solo perché, per un banale errore di
digitazione, le avevamo affibbiato sei anni in più di quanti realmente
ne avesse.
E dopo la
premessa passiamo al dunque. La legge 675/96 sulla privacy dice che “...
è consentita la comunicazione a privati, ad enti pubblici economici
nonché ad altri ordini professionali dei dati personali contenuti negli
albi professionali, in quanto la materia è disciplinata espressamente
da norme, leggi e regolamenti che prevedono la pubblicità di tali atti”.
Chi volesse verificarlo può telefonare all’Ufficio del garante
(diretto dell’ufficio stampa 06.69677713) o consultare la legge sopra
citata.
Ma passiamo al
buon senso. Diciassette ordini regionali su diciannove pubblicano
annualmente un loro albo in cui per gli iscritti vengono riportati nome,
cognome, indirizzo, residenza, luogo e data di nascita, data di
iscrizione all’albo. Ossia né più né meno di quanto contenuto nel
nostro archivio e in quella eccellente pubblicazione che è l’Agenda
del giornalista.
Ci sembra ovvio che se esiste violazione della privacy essa è indipendente dal supporto con il quale i dati vengono diffusi. È
ridicolo sostenere che la medesima informazione violi la privacy su
Internet e sia invece legittima su carta.
Chiunque può
presentarsi all’Ordine regionale al quale appartiene, ad esempio,
Indro Montanelli e chiedere il certificato d’iscrizione dello stesso.
Ma c’è di più. Chiunque può rivolgersi a una qualsivoglia
delegazione comunale, e con la semplice richiesta di un certificato (che
deve essergli consegnato in quanto, appunto, il dato è pubblico)
sapere quando e dove Montanelli è nato, dove abita, se è celibe,
coniugato, separato o divorziato, qual era il suo precedente domicilio,
quali e quanti familiari ha a carico. Tutto ciò appunto perché tali
dati sono pubblici.
E dopo legge e
buon senso diamo la parola alla civile convivenza.
Da parte della Edcom non c’è stata violazione
della legge sulla privacy, né diffusione di alcun dato
che non fosse già di pubblico dominio e la stessa ha tutti i diritti
di pubblicare l’archivio in questione.
Fermo restando
tutto ciò la Edcom è disponibile a depennare l’indirizzo privato
di tutti colo che lo richiederanno. E ciò, sia chiaro, solo per una
questione di cortesia e non perché obbligata a farlo.
Edcom
10 Gennaio 2001 -
Se cerchi un giornalista prova qui |
La Edcom, casa editrice specializzata in pubblicazioni
sul giornalismo e la comunicazione, ha già nel suo sito internet l’archivio
completo dei giornalisti professionisti italiani consultabile all’indirizzo www.edcom.it
Nei prossimi giorni (contiamo di ultimare il lavoro entro
febbraio) aggiungeremo ai dati esistenti che sono nome, cognome, indirizzo,
luogo e data di nascita anche la testata o struttura d’appartenenza,
la qualifica professionale, il settore di competenza ed l’indirizzo
di posta elettronica.
Invitiamo pertanto i colleghi professionisti
a:
a)
controllare l’esattezza dei dati che li riguardano e che sono stati
già inseriti;
b) a segnalarci la
testata d’appartenenza, la qualifica professionale,
il settore di competenza (ad es. cultura, sport, interni, etc.) e
l’indirizzo di posta elettronica.
c) Nel rispetto delle norme sulla
privacy depenneremo dal nostro elenco
coloro che lo desiderassero.
Per la trasmissione dei dati o per altre eventuali
comunicazioni vi preghiamo di contattarci al nostro indirizzo di posta
elettronica redaedcom@katamail.com
Edcom
4 Gennaio 2001 - E'
uscito Terre di Mezzo |
Comunicato:
e' in strada il numero di gennaio di
"Terre di mezzo"
La
morte in gabbia 59 suicidi in un anno nelle carceri italiane. La nostra
inchiesta Scommettere sul foglio rosa. Pochi lo sanno ma la "carta di
soggiorno" è ormai una realtà. Gli
immigrati tossicodipendenti. Un reportage di storie e numeri
Su
"Terre
di mezzo", il giornale di strada, questo mese: un suicidio alla
settimana, più
di 1000 tentativi all'anno di farla finita. Attraverso la storia di R., morto
suicida a S.Vittore, a fine ottobre "Terre" rilegge le tristi statistiche.
Chi si uccide in carcere? E che cosa si fa per prevenire i cosiddetti "atti
anticonservativi"? I dati sul carcere in un libro dell'associazione Antigone
e le parole di Sergio Segio, portavoce del gruppo Abele.
La carta di soggiorno
esiste? Chi può usufruire di questo fondamentale strumento di cittadinanza?
Sono migliaia gli stranieri che ce l'hanno già, 700 mila i potenziali
richiedenti. Tutti i documenti da produrre per ottenerla. Un disagio
crescente: lo denota il rapporto del Comune di Milano "Tossicodipendenza e
immigrazione a Milano", da cui "Terre" è partito per scoprire con
interviste sul campo a extracomunitari e operatori da quali sostanze dipendono
gli stranieri e quali sono le risposte fornite dai servizi pubblici. Scoprendo
che anche i clandestini dovrebbero poter ricevere il metadone.
Informazioni: 02-48.95.30.31 redazione@terre.it www.terre.it
2 Gennaio 2001 - Droghe e
Terzo Mondo |
Encod e Narcomafie con il
contributo della Commissione Europea-
Trafficanti di notizie?
Droghe e Paesi in via di sviluppo nella stampa europea-
Dibattito e presentazione del volume "The
good, the bad and the real truth"
Convegno – Venerdì 12 Gennaio 2001 - Corso
Trapani, 95/a, Torino
Quale immagine dei Paesi produttori di droghe emerge attraverso gli occhi della
stampa europea? A questa domanda cerca di rispondere il rapporto "The good, the bad and the real truth. Droghe e Paesi in via di sviluppo
nella stampa europea". La pubblicazione, risultato di uno studio
condotto da Narcomafie ed Encod, European
Council on Drugs and Development, e cofinanziato dalla Commissione Europea,
rivela un quadro poco esaltante, in cui ai toni enfatici raramente si accompagna
l’analisi delle cause alla radice del problema.
In
genere la stampa si affida unicamente a fonti di carattere istituzionale, mentre
pochissima attenzione viene riservata alle condizioni di vita dei coltivatori
di coca e oppio. Particolarmente interessante è il diverso atteggiamento
con cui vengono presentati i cittadini stranieri detenuti in Europa e i
cittadini europei incarcerati all’estero: "criminali" in un caso,
"vittime" nell’altro.
I
mezzi di informazione hanno il potere di trasformare le descrizioni in
spiegazioni e quindi in definizioni, specialmente quando si tratta di argomenti
per i quali i lettori non dispongono di fonti alternative. È per questo motivo
che all’interno del rapporto è presente una lista di fonti non
istituzionali, dedicate ai temi delle droghe e dei Paesi in via di sviluppo,
utile strumento al servizio di quanti si occupano di informazione su argomenti
così complessi.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
9,30 Introduzione del seminario - Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e
presidente di "Libera"
9,45 Presentazione del
rapporto "The good, the bad and the real truth" - Maurizio Veglio,
redazione di "Narcomafie"
10,15 La campagna stampa relativa al "Plan Colombia" - Martin Jelsma
del Transnational Institute of Amsterdam
10,45 ONG e stampa: un difficile rapporto - Anna Schiavoni, Cocis
11,15 Coffee break
11,45 Le fonti di informazioni non istituzionali - Alain Labrousse,
ricercatore OFDT, fondatore dell’Observatoire géopolitique des drogues
12,30 Buffet
14,30 Tavola rotonda a cui parteciperanno giornalisti internazionali: sono
stati invitati Mimmo Candito de "La Stampa", Pilar Lozano, inviata in
Colombia de "El País" e Jonathan Steel del "The Guardian".
Il dibattito sarà moderato da Francesco Silvestri, direttore editoriale di
"Narcomafie"
17,00 Conclusioni - Livio Pepino, presidente di Magistratura Democratica
Si prega di confermare la partecipazione al convegno
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Associazione Gruppo Abele Redazione
Narcomafie
Tel. 011/814.27.31 – Fax. 011/839.55.77
e-mail: redazione@narcomafie.it
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