Sempre meglio che lavorare?
|
Ah, che mestieraccio! Notti in bianco, famiglie che vanno a rotoli, le pressioni politiche, i raccomandati che ti fregano il posto, il direttore che non capisce niente. E i giornali poi, come si fanno al giorno d'oggi...Bene, discutiamone qui, ricordando sempre tuttavia l'eterno detto secondo cui fare il giornalista è sempre meglio che lavorare. Chi vuole, puo' lanciare qui il suo dibattito. |
Il corrispondente per la Rai da Gerusalemme scrive una
compromettente lettera all'Autorita' palestinese e ne nasce un putiferio. I
giornali non esitano a crocifiggerlo. Il Barbiere apre uno spazio di discussione
sul suo comportamento professionale.
Scioperi su scioperi. Scioperanti e crumiri. Una fetta
dell'informazione italiana non aderisce alle manifestazioni organizate dalla
Federazione Nazionale della Stampa in occasione del rinnovo del contratto di
lavoro. Perche'?
La Rai bandisce un concorso, dopo molti anni, per sistemare
almeno parte della valanga di precari che lavorano per l'azienda di viale
Mazzini. E' un concorso pulito? Vediamo di capirne qualcosa. E, soprattutto, e'
un concorso giusto?
Il vice direttore dell'Espresso Antonio
Padellaro ha scritto un libro: "Senza cuore. Diario cinico di una
generazione al potere" (Baldini e Castoldi). Un saggio amaro che mette a
nudo le logiche talvolta perverse che governano la scelta delle notizie nei
giornali. Il Barbiere ha
intervistato Padellaro, scatenando poi un accanito e interessantissimo
dibattito sulle sue tesi.
Entro il 30 agosto, ma spesso si slitta a settembre, i giornalisti
free lance e coloro che hanno collaborazioni esterne, debono versare i
contributi all'Inpgi 2, la cosiddetta "Gestione separata". C'e' chi si
lamenta, protesta, e sostiene che quei contributi servono solo a rimpinguare
le tasche di chi e' andato in pensione con i vecchi criteri, incamerando
un pacco di grana. Ecco le proteste dei giovani e le ragioni di chi difende
invece l'Inpgi 2.
Il sindaco di una grande citta' e' molto malato, ma i giornali, per
pudore, ipocrisia o calcolo politico tacciono la notizia. Che fare? E'
giusto che gli organi di informazione rivelino la verita' che, tra l'altro,
corre sulla bocca di tutti?
Cos'e' Striscia la Notizia? Un programma di informazione o un varieta'?
Ne discutono giornalisti della carta stampata e di Tg. Un intervento del
Gabibbo,
dell'inventore di Striscia Antonio
Ricci e perfino il parere delle Veline.
Come si fa a entrare in una scuola di giornalismo? I concorsi sono
davvero puliti o bisogna trovare sempre un calcione nel sedere per essere
ammessi? Le testimonianze di giovani giornalisti che hanno frequentato
le scuole riconosciute dall'Ordine.
La fretta, un po' di approssimazione, la potenza e l'influenza degli
uffici stampa delle case discografiche. possiamo davvero fidarci della
correttezzza dei critici musicali dei giornali? O la critica musicale e'
destinata a diventare la Cenerentola dell'informazione? |