LA NOSTRA STORIA

La nostra storia ha inizio ufficialmente nell’ormai lontano 1993, ma ha origini più lontane nel tempo, che affondano le loro radici nella passione di un gruppo di persone che, amando lo sport e la pallacanestro in particolare, volle che la città di Bari si entusiasmasse, ‘soffrisse’ e tifasse anche per altri sport che non fossero solo il calcio.

Da questo slancio passionale ed emozionale era nata nell’aprile del 1992, ad opera del dott. Enzo Patella, con l’aiuto di alcuni amici, tra cui Lorenzo Favia, Armando Bianchini e Nicola Scarcelli, come lui appassionati tifosi della pallacanestro, l’A.S. C.U.S. Bari Promobasket, un nome, forse, emblematico, ma appositamente scelto perché fosse immediatamente chiaro l’obiettivo dell’iniziativa: promuovere la pallacanestro barese, facendola diventare uno sport importante, non più di nicchia.

La grande opportunità fu offerta dal dott. Ignazio Lojacono, storico pilastro dello sport italiano e cittadino, che rese possibile la cooperazione con il C.U.S. Bari.

L’attività cestistica del C.U.S. Bari ebbe così un nuovo impulso e già nel giugno del 1993, davanti a un pubblico entusiasta, sul campo neutro del palazzetto dello Sport di Monopoli, ottenuta una duplice vittoria con Francavilla e Santeramo, la squadra, guidata dalla panchina da Carlo Serrano, grazie anche a Donato Ravelli, Maurizio Scalera, Patrizio Martiradonna e Massimo Prunotto, che si distinsero particolarmente, su compagni, pur agguerriti e determinati, per un’eccellente prestazione, conquista il passaggio alla serie C/1.

Nel frattempo, fedele all’impegno preso di potenziare questo settore sportivo, la Promobasket sviluppa l’attività del settore giovanile del C.U.S. e avvia una propria attività curando sia le nuove ‘leve’ che i seniores, con l’obiettivo di diffondere sempre più la passione per questo sport che inizia ad avere, nel frattempo, un risalto sempre maggiore in tutta la Provincia.

Si conquistano così vari titoli e si disputano finali giovanili a livello provinciale e regionale.

La squadra seniores, intanto, allenata da Lello Ivona, in virtù delle ottime prestazioni di tutti i giocatori e in particolare di Ninni Perchiazzi, Gigi Giuliani, Pasquale Balena e Antonio Palumbo, ottiene nel 1994 il passaggio dalla serie Promozione alla serie D e nel 1996, sempre giocando sul campo neutro di Monopoli e superando nello spareggio la Gioventù Biancazzura Brindisi, conquista il passaggio dalla serie D alla C/2, dove tuttora milita.

Nel frattempo il Cus si consolida in C/1.

L’attività giovanile e il mini - basket raggiungono livelli impensabili con oltre 250 tesserati, senza contare le collaborazioni esterne. Il successo ottenuto sollecita attenzione e interesse anche nei più scettici. Un po’ tutte le società sportive cominciano a credere che sia possibile risvegliare la città dal torpore in cui sembrava caduta nei vari settori dello sport e vedono la possibilità di dare nuovo impulso al basket.

Grazie alla preziosa collaborazione dello sponsor Firestone, industria leader del pneumatico, nella persona del suo Presidente e Amministratore Delegato , il Dottor. G.G. Bologni e di un gruppo di dirigenti, sensibili e attenti ai giovani e alla terra di Bari, su cui è installato l stabilimento, coinvolti in questa sfida da Enzo Patella, Direttore del Personale e dello Stabilimento, è possibile programmare il salto di qualità, che giunge finalmente il 3 giugno del 1997 quando, davanti al pubblico di ‘casa’, in un palazzetto stipato in ogni ordine di posti (oltre 2500 spettatori) la squadra biancorossa guidata da Piero Labate e con in campo tra gli altri Antonio Labate, Maurizio Lorusso, Beppe Natali e Gigi Delli Carri, batte nettamente il Collana Napoli e approda trionfalmente in B/2.

La nuova avventura viene intrapresa con entusiasmo e la squadra veleggia tranquillamente nei primi posti in classifica.

Improvvisamente, il destino, però, si fa beffe di tale entusiasmo : Enzo Patella, l’uomo senza il quale, molto probabilmente tutto questo non sarebbe mai avvenuto, viene a mancare il 27 dicembre del 1998.

Il seme da lui piantato dà ugualmente i suoi frutti. La squadra conclude il campionato al sesto posto conquistando i play - off, ma ottiene una seconda vittoria: il pubblico, ora, la segue con passione e riempie ogni domenica il palazzetto.

Altri amici si uniscono al sogno che era stato di Enzo Patella e del suo gruppo di amici e decidono di proseguire insieme il cammino, pur consapevoli delle difficoltà che avrebbero incontrato.

Il vuoto lasciato da Enzo Patella, Presidente della Promobasket, non era, infatti, solo affettivo, per un grande amico che era andato via, ma anche di sentimenti, generosità, volontà, smisurata passione per lo sport e la pallacanestro in particolare. Era inoltre convinto che lo sviluppo di questo settore avrebbe creato per i giovani un ulteriore spazio per incontrarsi, una ulteriore opportunità di crescita e di formazione.

Riprendere ‘le fila del discorso’ da dove era stato interrotto non è stato facile, ma tutti sono determinati a fare sì che quanto costruito non crolli, ma, al contrario, con il tempo possa ulteriormente svilupparsi.

Si cercano soluzioni alternative tra loro e si avviano nuovi programmi.

Nel giugno del 1999 si costituisce, per opera di un gruppo di vecchi e nuovi amici, la Cooperativa Baribasket, un nome non casuale, che vuole rappresentare la baresità dei suoi componenti e testimoniare il valore di patrimonio comune che ha per l’intero movimento cestistico barese il C.U.S. Bari.

I soci fondatori sono questa volta ben quattordici: Sandro Ambrosi, Pasquale Balena, Armando Bianchini, Enzo Bonerba, Nicola Bonerba, Luciana Bozzo, Michele Emiliano, Piero Ivona, Rosa Lorusso, Antonio Madaro, Patrizio Martiradonna, Dimitri Patella, Nicola Scarcelli, Gianluca Scarcelli.

Ben presto a loro si affianca molta altra gente, anche giocatori che hanno militato nelle fila del C.U.S., come Donato Ravelli .

Ciascuno dà il proprio contributo al basket barese.

L’avventura può così ricominciare.

L’obiettivo è consolidare la squadra ai vertici raggiunti, iniziare una politica più attiva sul territorio e presso i mass - media, rinforzare gli aspetti tecnici e organizzativi, coinvolgere sempre più persone, ricercare la collaborazione delle altre entità locali.

Il concetto di fondo è riproporre a livello organizzativo e gestionale la sostanza del gioco di squadra in cui per vincere la partita occorre che ognuno svolga il proprio ruolo con passione, ma anche con determinazione e competenza, con la convinzione che

per vincere sia importante un Assist quanto un Canestro