Vi sarà spesso capitato camminando per le strade di Montespaccato di sentire un tuono e alzando gli occhi, preoccupati dell'imminente pioggia in arrivo, di accorgervi con sorpresa che il cielo è assolutamente sgombro di nuvole; niente paura il vostro udito è perfetto avete appena sentito il rombo di un motore bicilindrico a L Desmodromico Ducati.
Bella descrizione vero?

Forse per i neofiti Desmodromico può sembrare una parolaccia ma per i più esperti e incalliti motociclisti rappresenta un mito un segno distintivo della moto italiana, come lo è alle loro orecchie l'inconfondibile rombo.

Io personalmente non capivo cosa significasse essere Ducatista, nella mia vita ho posseduto diverse moto, ma mai una Ducati;
la ghiotta occasione si presentò nell' estate 2000, sulle strade della Sardegna nei pressi di Isola Rossa.

Salito in sella alla belva, una bellissima SS600 affidatami dal suo proprietario Fabrizio il gestore del Bar Spuntin, girata la chiave e premuto il pulsante di accensione mi accorsi subito di non essere seduto su un oggetto qualsiasi, ma su un insieme di componenti che pulsano, dotati di vita propria, in quel momento un brivido mi percorse la schiena lasciandomi senza respiro, ripresomi dallo shock e incitato da Fabrizio, inserii deciso la prima, lasciai la frizione dando contemporaneamente gas (he he è cosi che si parte!!!!)

la moto si proiettò in avanti, spinta dal suo poderoso motore dal cuore Desmodromico trascinandomi con una tale energia che feci fatica a rimanere aggrappato al manubrio, forse avevo esagerato con la manetta e comunque era andata, stavo gia affrontando le prime curve tortuose dell'isola, molto impegnative con la macchina figuriamoci con la moto, la quale mi accorsi essere difficile da assecondare non riuscendo a trovare subito il giusto feeling, ma grazie ai consigli del mio amico nel giro di trenta minuti incominciai ad apprezzare quel gioiello della tecnica, che mi trasformò in un Ducatista purtroppo non ancora praticante.

Tutte queste emozioni le potete condividere frequentando il Bar Spuntin in un ambiente rilassante dove il motociclista purosangue tra un caffè e un aperitivo può intavolare discussioni che vanno dal motomondiale, al ultimo kit di potenziamento, alle marmitte in titanio.
A dimenticavo di dirvi "luci accese anche di giorno e casco in testa ben allacciato".

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F.B.

In ordine di apparizione nelle foto:

Fabrizio
Tiziana
Antonio