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LUNGHEZZA FUORI TUTTO

La lunghezza fuori tutto delle unità da diporto iscritte (sia marcate Ce che sprovviste) è quella annotata sulla licenza di navigazione. Per le imbarcazioni la lunghezza fuori tutto assume particolare rilevanza in quanto su di essa va calcolata la tassa di stazionamento. Poiché per le unità con marcatura CE c'è un pò di confusione, abbiamo chiesto chiarimenti ai funzionari dell'Amministrazione Marittima i quali ci hanno precisato quanto segue. 

1) Problema italiano dell'immatricolazione: il D.L. 14 agosto 1996, n. 436 al Capo II, Art. 11 , comma 1, recita "Le unità da diporto munite di marcatura CE di conformità, aventi uno scafo di lunghezza superiore a m 7,50 se a motore o a m 10 se a vela o a vela con motore ausiliario o motoveliero, sono iscritte nei registri delle imbarcazioni di cui all'articolo 5 della legge sulla nautica da diporto". 

Di fatto il Legislatore ha introdotto, non a caso, una nuova definizione di lunghezza legata volutamente allo stesso parametro, la lunghezza dello scafo, definita nella Direttiva Comunitaria. Ciò consente finalmente una definizione univoca di tale parametro "fiscale", non solo in ambito comunitario, ma a livello ISO, cioè internazionale. Tutto ciò che è strutturale fa parte della lunghezza dello scafo. Ciò che è smontabile, ad esempio aggiunto con imbullonatura, non viene considerato. 

2) Problema internazionale della definizione ISO della lunghezza: è di fatto un problema formale in quanto la Standard ISO/CD 8666 Small Craft Principal data, offre non solo la definizione della lunghezza dello scafo ma traccia alcuni schemi grafici utili alla comprensione univoca. Comunque, la lunghezza effettiva (Over All) è riportata per le unità con marcatura CE nella relativa certificazione