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REGOLARIZZAZIONE MOTORI DEPOTENZIATI

 

Com'è noto, il D.L. 16.6.94 n. 378, convertito con modificazioni in legge 8.8.94 n. 498, cercava di sanare la situazione che si era venuta a creare con il rilascio del certificato d'uso dei motori di potenza dichiarata di 25 HP, ma con cilindrata libera, che consentiva di erogare potenze notevolmente maggiori. Molti avevano poi modificato la cilindrata dichiarata e ottenuto potenze ancora superiori. Poiché si trattava di qualche decina di migliaia di motori, essenzialmente fuoribordo a miscela, praticamente fuori legge, si sanò la situazione elevando la potenza massima dei motori per comandare senza patente nautica a 40.8 HP, con 750 cc di cilindrata massima (vedi più avanti "Le nuove patenti nautiche"). Con la stessa legge fu stabilito che i contravventori, per sanare la loro posizione, dovevano presentare una domanda di riaccertamento della potenza all'ufficio provinciale della MCTC che aveva rilasciato il certificato d'uso del motore. 

Per agevolare i diportisti, fu stabilito che la domanda poteva essere presentata a qualsiasi ufficio della MCTC o Capitaneria, che avrebbero provveduto poi a inoltrare la richiesta all'ufficio MCTC competente. La norma stabiliva anche il pagamento di una sanatoria di L. 500.000, suddivise in quattro versamenti da 125.000 lire ciascuno, rispettivamente per gli anni finanziari '94, '95, '96, '97 da effettuarsi entro il 31 dicembre di ciascun anno. 

Ricordiamo a tutti i diportisti che la normativa è vigente tuttora e la sanatoria diventa obbligatoria soltanto al momento dell'uso del motore. Proprio nella prospettiva di un pagamento ritardato nel tempo, per il non uso di questi propulsori per i quali adesso è necessaria la patente, non sono stati previsti interessi di mora per il ritardato pagamento. Se è intervenuto un passaggio di proprietà, il nuovo proprietario deve non solo conservare le ricevute dei pagamenti già effettati dal venditore, ma completare gli eventuali versamenti residui a proprio nome. Non importa il nome di chi ha pagato, possono essere anche quattro nomi diversi, purché riferiti allo stesso motore, cioè al motore che si sta usando. E naturalmente deve essere stata presentata la domanda, al competente Ufficio Provinciale della MCTC, per il riaccertamento della potenza, alla quale andava allegata la documentazione che segue: 

  • dichiarazione di conformità rilasciata dalla casa costruttrice, in duplice copia; 
  • dichiarazione dell'interessato in duplice copia, in carta semplice, sull'eliminazione dei sistemi di depotenziamento; 
  • originale e copia autenticata del certificato d'uso in possesso, da rettificare; 
  • attestazione del pagamento delle quattro rate da 125.000 per '94, '95, '96 e '97 con quattro distinti versamenti; 
  • versamento di L. 20.000 sul c/c 9001 intestato alla Direzione Generale MCTC - Roma - Diritti per operazioni nautiche; 
  • attestazione del versamento di L. 20.000 sul c/c 4028, intestato alla Direzione Generale MCTC - Roma - Imposta di bollo per istanza. 

All'utente deve essere stato restituito l'originale del certificato d'uso con annotata la nuova potenza sia in Cv che in kW, unitamente alla copia della dichiarazione di conformità rilasciata dalla casa costruttrice, con la raccomandazione di mantenere sempre unite a tale documentazione le ricevute dei pagamenti effettuati. 

Essendo scaduta col 1997 la data ultima per effettuare il pagamento della sanatoria, confermiamo che le 500.000 lire vanno versate tutte insieme, ma con quattro bollettini distinti per ciascun anno finanziario '94, '95, '96, '97. I versamenti di L. 125.000 devono essere effettuati su bollettini Modello CH.8 quater intestati sul c.c.p. della Tesoreria Provinciale dello Stato competente per territorio con la causale: Capitolo 3570 "Entrate eventuali e diverse" del Ministero dei Trasporti e della Navigazione. 

L'ufficio restituirà all'utente, come sopra, il certificato d'uso corretto e copia della dichiarazione di conformità rilasciata dalla casa.