Domenico Spadafora, nacque a Randazzo nel 1450,
dalla nobilissima e antichissima famiglia Spadafora, oriunda di Costantinopoli,
così chiamata perché aveva la dignità di portare la spada sguainata davanti
all’Imperatore. Domenico, disprezzata ogni umana grandezza, deciso ad onorare e
servire il Signore dei Signori entrò nell’Ordine Domenicano, nel fiorentissimo
Convento di Santa Zita a Palermo, fondato da Pietro Geremia. Inviato allo
Studio di Padova per compiervi gli studi, se mirabili furono i suoi progressi
nella scienza, più mirabili furono quelli nell’acquisto delle solide virtù.
Conseguito il dottorato, e tornato in Patria, la sua santità e il suo sapere
non poterono restare nascosti e il Maestro Generale lo chiamò accanto a sé come
suo Socio. Frattanto gli abitanti di Monte Cerignone, nello Stato di Urbino,
avendo in grande venerazione in una cappelletta una miracolosa immagine della
Madonna, e desiderando innalzarle una chiesa con religiosi che la ufficiassero
e si dedicassero alla cura spirituale delle popolazioni circostanti, pensarono
ai Domenicani. Si rivolsero perciò al Maestro Generale per ottenere dei padri
che iniziassero l’opera si vantaggiosa alle anime per la gloria della Vergine,
a cui l’Ordine professa speciale devozione. La loro richiesta fu accolta, e per
la nuova fondazione fu scelto Domenico. Nel 1491 sorsero così la chiesa e il
Convento di cui egli fu guida sapiente fino alla morte. Nella fervente comunità
fiorirono le leggi e lo spirito dell’Ordine, con immensa edificazione dei
popoli circostanti. Da tutto il Montefeltro si ricorreva a Domenico come a un
santo, e come tale fu venerato dopo morte, avvenuta il 21 dicembre 1521.
Sepolto nella chiesa conventuale, il suo corpo, nel 1545, è stato trovato
incorrotto. Dal 1677 è venerato nella chiesa di Santa Maria in Reclauso a Monte
Cerignone. Papa Benedetto XV il 12 gennaio1921 ha confermato il
culto. Se ne fa memoria oggi anniversario della traslazione delle reliquie
avvenuta nel 1677.
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