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Salviamo le opere di Adalberto Libera-L’appello di Umberto Calabrese

Nel mondo, Adalberto Libera si studia proprio per i villini costruiti ad Ostia, per il concorso del 1934  indetto dalla Tirrena Immobiliare, per la villa di Capri che volle Curzio Malaparte, per le tipologie innovative delle case del tuscolano e anche per l’ufficio delle Poste di via Marmorata, o per il Villaggio Olimpico. Se la villa Malaparte di Capri è l’opera più espressiva del razionalismo italiano, i “villini di Ostia” progettati nel 1934 per il Concorso bandito dalla Società Immobiliare Tirrena, rappresentano l’emblema del razionalismo. A sostegno di ciò, la recente mostra retrospettiva sulle Opere dell’architetto Adalberto Libera a Parigi, dove per l’appunto, il manifesto della Mostra era una delle “palazzine gemelle di viale della vittoria di Ostia”. Adalberto Libera, nasceva a Trento il 16 Luglio del 1903, fra i padri dell'architettura del Novecento italiano e figura che ormai ha assunto una particolare importanza nel contesto culturale internazionale, Gli archivi personali di Adalberto Libera sono stati acquistati, alla sua morte, dal Centre Pompidou di Parigi, nel 1996 e comprendono un fondo di circa 2.500 pezzi, composti da fotografie, manoscritti disegni e calchi che illustrano l'insieme della sua opera. E dopo la mostra che il Centre Pompidou ha dedicato, per la prima volta in Francia, nel 2001, una parte significativa del fondo è arrivata in Italia per essere ospitato a Cagliari e per, poi, approdare in una grande mostra a Roma in autunno. Credo che concordiate con me, che opere di questa importanza storico - culturale, non possano essere abbandonate all’incuria del tempo, quindi vi sottopongo , il mio appello-petizione al quale hanno già aderito circa 800 intellettuali e cittadini fra cui: Vittorio Gregotti architetto, Carlo Forcolini Presidente ADI, Emanuele Soldini direttore Istituto Europeo di Design, sede di Milano, l’attore Edoardo Siravo, Il Prof. Giovanni Conso, l'arch. Renato Nicolini, la prof.ssa Nuzia Auletta, ex Presidente della CRI Maria Pia Garavaglia, Luigina Di Liegro vicepresidente della fondazione Di Liegro, i magistrati Simonetta Matone e Roberto Thomas, Avv. Ottavio Marotta, i giornalisti , Alessandro Fulloni Corriere della Sera, Jenny Gatta Il Messaggero, Marco Ravaglioli Tg UNO RAI, Gianni Loperfido, Giuseppe Pullara Giornalista Corriere della Sera, Carmen Plotino, grafica e giornalista della cronaca di Roma del Corriere, Giulio Mancini  giornalista Il Messaggero, Gianni Sepe  direttore del Giornale di Ostia, Fabio Torriero Giornalista direttore del periodico La Destra , Augusto Giordano GR Radio Rai,il Consiglio di Quartiere Axa, Maurizio Giandinoto, regista e sceneggiatore. Enzo Bianciardi Giornalista Il Tempo, Cosimo Suriano architetto, Simona Ciotoli architetto, Ennio Contorti registe-attore,  Beatrice Luzzi attrice condutrice linea verde rai uno, Prospero Richelmy Attore e Autore, Lino Patruno musicista, Pino Imperatore Giornalista e autore, gli editori Francesco Palombi e Lorenzo Paolini Il Presidente del CAR Vittorio Bocca, il Presidente della Net Sys Gamma Europa Alfredo Narducci, il Presidente nazionale Fiba Confesercenti ing. Renato Papagni, arch. Cosimo Suriano Presidente Assobalneari Lido di Roma il critico e storico dell’arte Barbara Martusciello, Valentina Aulenta storico dell'arte, l’attrice Stefania Castilion, Enrico Castrucci Presidente maratona Roma, l'On. Carla Mazzuca, il segretario regionale dell’UDEUR Simone Gargano, il Segretario Romano UDEUR Mauro De Bosi, i consiglieri del II Municipio Stefano Cuzzilla e Alessandro Tessier.