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Dall’ unità ai primi decenni del 900.
Dall’unità
d’Italia il “sito reale” passò a
casa Savoia. In seguito, fu residenza
di Vittorio Emanuele III e
dal 1906 divenne dimora ufficiale dei Duchi D’Aosta. Sotto i
Savoia il parco non
subì sostanziali trasformazioni e tornò ad
essere utilizzato
per battute di caccia. L’attenzione
dei reali fu rivolta
prevalentemente alle aree adiacenti alla reggia che ricevettero
un’impronta in parte ne configura l’aspetto odierno.
Lo “Spianato” fu nuovamente modificato soprattutto verso il belvedere,
dove fu creata una raggiera di viali con al centro una fontana in marmo
bianco. Sulla cosiddetta “Veduta di Napoli” fu realizzato anche un
piccolo belvedere ombreggiato da un leccio. Nella reggia fu allestita una Galleria d’Arte
Moderna.
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Palazzo Reale di Capodimonte. La cartolina d'epoca mostra il
prospetto ad origine della Reggia e la sistemazione dei giardini
adiacenti. |
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Palazzo Reale di Capodimonte, La Fontana del giardino, inizio
XX sec. La cartolina raffigura il belvedere con fontana e palme
circondate da fiori. Sullo sfondo un grande Leccio. |
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Napoli, Capodimonte, Porta
Grande, 1890. |
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Particolare di una miniatura
che incornicia la Pianta, raffigurante Porta di
Mezzo. | |