Il SVCD (Super Video Cd)......più DVD che XVCD:
guida alla realizzazione


 

INDICE
Introduzione: il formato SVCD
SVCD e i formati non standard: XSVCD e CVCD 

Il bitrate variabile 

Riflessioni sul bitrate dei SVCD

SVCD e parametri per la compressione: trucchi e suggerimenti

 

Possibili alternative al SVCD "standard"

Artefatti e definizione

SVCD o Mpeg2 su CDR-ISO

Sorgenti video e formati possibili

Da SVCD a DVD 

SVCD contenente video ottenuto dalla conversione di file Avi o Quick Time

 

SW da utilizzare e relativi link

Installazione

Procedimento

Creazione di SVCD tramite Premiere--->avisynth--->tmpeg

 

SVCD contenente video ottenuto dalla conversione di un film presente su DVD

 

Scelta della versione di Flaskmpeg

Dimensione delle immagini

Ridimensionamento e ritaglio con Flaskmpeg

Formati cinematografici: le conversioni possibili 

SW da utilizzare e relativi link

Installazione

Le 5 scelte: il software e il formato

Esempio

Il ripping

Caricamento del film

Parametri video e audio

Audio processing (versione 06) 

Avvio della conversione

Suddivisione del film in 2 o più parti

 

 

Divisione del film in parti: metodo 1

Divisione del film in parti: metodo 2

 

Trucchi vari e note
Creazione dei SVCD con Nero Burning 5 

     SVCD senza menu      

SVCD con menu

Links


Introduzione: il formato SVCD 

 

In questa guida troverete passo - passo come procedere alla realizzazione di un SVCD. Analizzerò due casi : la conversione di un film DVD in SVCD o la realizzazione di un SVCD contenente video digitalizzato e più in generale disponibile in formato AVI o Quick Time.

A chi non ha mai realizzato o visto un SVCD, magari è abituato al VCD o all'XVCD, e considera la qualità del DVD una chimera irrealizzabile, consiglio fortemente tale formato che , in molti casi si avvicina direi "pericolosamente" alla qualità del DVD.

La cosa che ritengo incredibile è che inserendo in un CDR praticamente gli stessi minuti di video possibili con l'XVCD (40-42 minuti nei SVCD standard ) si ottiene un video che per risoluzione e qualità è indiscutibilmente molto al di sopra del miglior XVCD: questo grazie alla risoluzione 2.7 volte superiore nel caso della risoluzione standard (480*576 rispetto alla 352*288 dell'XVCD),  alla migliore ottimizzazione dell'mpeg 2 e sopratutto grazie ai benefici effetti della compressione a bitrate variabile. Il secondo grosso vantaggio del SVCD è quello di riuscire a gestire le 576 righe orizzontali del PAL: è pertanto possibile inserire video interallacciato di provenienza tele/videocamera ( 50 semiquadri al secondo) senza perdere di fluidità come nel caso del XVCD 352*288, poichè le 576 righe gestiscono i 50 semiquadri al secondo, cosa al contrario impossibile con 288 righe.

Prima di descrivere il metodo per realizzare i SVCD ecco una breve introduzione al formato ed una serie di brevi informazioni spero utili.

Il Super Video CD (SVCD) è un miglioramento del Video CD ed è stato sviluppato da un comitato di produttori e ricercatori supportati dal governo Cinese, in parte per schivare i diritti d'autore della tecnologia DVD (una specie di protezionismo delle economie locali e di guerra alle grandi superpotenze della economia occidentale  ) e in parte per creare pressione alla ricerca di prezzi più bassi dei lettori e dei dischi DVD in Cina. Le specifiche finali del SVCD sono state comunicate nel settembre 1998, vincendo sul C-Cube's China Video CD (CVD) e sul HQ-VCD (degli sviluppatori del Video CD originario).

Il Super Video CD, nonostante il suo nome, è in realtà più figlio del DVD  che del VCD a  seguito dell'utilizzo del MPEG2 per il video.

Così come il CD-DA, il VCD e il DVD, il SVCD è uno standard internazionale brevettato e caratterizzato da precise specifiche (ordinabili pagando $200 alla Philips System Standard & Licensing) e da un logo.  Sample of the official "Super Video Compact Disc" logo

Attualmente titoli SVCD sono in vendita in China, Hong Kong, Taiwan, Malaysia, Thailand, Singapore e India: in Europa è possibile acquistarli ad esempio on line presso VCDGallery.com   ( http://www.vcdgallery.com/svcd.htm) : ogni film o video musicale è normalmente diviso su 3 CD (attualmente sono presenti una quarantina di titoli).

La Philips, proprietaria dei diritti sullo standard, sta cercando di spingere il più possibile tale formato in Europa: non è un caso che i suoi  più recenti DVD player sono perfettamente compatibili con il SVCD, mentre stranamente è "saltata" la compatibilità con gli XVCD.

Praticamente tutti i nuovi modelli dei DVD player Pioneer, Sony, Philips sono compatibili con il SVCD: si spera tra breve tutte le altre marche importanti possano garantire la compatibilità.

Il SVCD prevede la possibilità di creare una semplice struttura a menù con la quale accedere a contributi video diversi e eventualmente a fotografie: attualmente il metodo più semplice per farlo è l'utilizzo della nuovissima versione 5.5 di Nero Burning. 

Ecco le caratteristiche del SVCD:

Video
 MPEG2
Bitrate Massimo
 
video+ audio: 2746800 bits/s 
(=2746,8 kbits/s=2682.4Kbits/s) 
VBR (bit rate variabile)
Risoluzione  
 
480 X 576 pixel (Pal)   2/3 D1 
480 X 480 pixel (Ntsc) 2/3 D1 
Frame Rate  
25 fps (Pal)
 30 fps (Ntsc)
Audio
 MPEG layerII
max 2 lingue
Bitrate Massimo
384 kbits/sec
E' permesso il bitrate variabile
Sampling Freq.  
44100 Hz
Channel  
Stereo o 5.1
Supporto
 CD, CDR, CDRW
Modalità video
progressiva
 o interallaciata
Video anamorfico
si
sottotitoli
si

Il bit rate massimo possibile concesso dal SVCD standard sembra essere diventato una specie di terno al lotto: su ogni sito viene riportato un valore senza parlare ne di fonti o dare motivazioni.

Il documento ufficiale della Philips (lo trovate sul mio sito in formato Acrobat PDF, SVCD.pdf )  parla di SECTOR RATE=150 Hz. Cosa significa? Il formato utilizzato dal SVCD è il CDROM-XA mode2 che utilizza settori per i dati di dimensioni pari a 2352 bytes: al contrario il mode 1 utilizza settori di dati pari a 2048 e utilizza i rimanenti 304 byte per un ulteriore codice di identificazione e correzione degli errori (osservo come  l'algoritmo di identificazione e correzione degli errori, oltre che presente nel mode 1,  esiste ed è anche parecchio "robusto" per il formato mode2, usato dai SVCD e ad esempio dai CD audio: se così non fosse un qualsiasi graffio o impurità del CD creerebbe degli errori di visualizzazione o di ascolto cosa ASSOLUTAMENTE non vera).

SECTOR RATE=150 Hz corrisponde alla lettura 2X dei CD-rom mentre al contrario SECTOR RATE=75 Hz corrisponde alla lettura 1X. I conti sono banali: il bitrate massimo in lettura del SVCD è 150X2352X8=2822400 bits/s.

Dei 2822400 bits/s vengono  utilizzati 75600 bits/s per quello che è chiamato " multiplexing and pack alignment overhead ": sono una serie di bit che servono in fase di multiplexing a creare dei pacchetti audio/video compatibili con lo standard (multiplexing overhead) e altri bit (pack alignment overhead) che allineano il flusso audio video che per il SVCD è formato da blocchi di 2324 byte, nella dimensione del settore che come detto è di 2352 byte . Nel complesso per il SVCD sono concessi 2746800 bits/s per il flusso audio e video. 

I bitrate indicati in tabella (2746,8 kbits/s=2682.4Kbits/s) tengono conto della convenzione Kbits=1024 bit  (convenzione usata ad esempio dal Ligos LSX encoder con K maiuscolo) o kbits=1000 bit (convenzione utilizzata da tmpeg con k minuscolo).

Formato Sector rate Bitrate totale
 (bits/s)
Overhead 
 (bits/s)
 
Bitrate audio + video
 (bits/s)
esempio 
(bits/s)
SVCD 150 Hz (2X) 150X2352X8= 2822400  75600 2746800 2522800 (video) + 224000 (audio)
VCD 75 Hz (1X) 75X2352X8= 1411200  37800 1373400 1149400 (video) + 224000 (audio)

I valori visti per il SVCD sono riferiti al formato standard e sono i massimi teorici.

Il problema nasce dal fatto che a causa del bitrate variabile utilizzato nel SVCD, l'encoder dovrebbe essere in grado di garantire che il bitrate massimo imposto non venga mai superato: in caso contrario ci saranno una serie di istanti in cui i limiti dello standard sono superati e lettori DVD incapaci di gestire bitrate maggiori visualizzeranno il video con brevi scatti o addirittura interruzioni dell'audio. Nella pratica, per come è implementato il bitrate variabile nell'mpeg, gran parte degli encoder non rispettano il limite sul bitrate massimo, superandolo a volte di un 2-3 %.
E' pertanto inopportuno utilizzare negli encoder dei valori di massimo bitrate , pari a quello massimo teorico possibile, ma è buona regola diminuire tale valore di circa il 3%: ad esempio al posto di un bitrate video teorico massimo pari a 2522800 è opportuno inserire tra i parametri dell'encoder un max pari a 2450000.

Ecco una serie di combinazioni audio-video compatibili con lo standard, che sfruttano il massimo bitrate possibile mantenendo il margine del 3% consigliato.

bitrate teorico 
(bits/s)
bitrate reale da inserire nell'encoder
(bits/s)
bitrate video in kbits/s
 (es. in tmpeg)
bitrate video in Kbits/s
 (es. in LSX encoder)
2522800 (video) + 224000 (audio) 2450000 (video) + 224000 (audio) 2450 2392
2586800 (video) + 160000 (audio) 2512000 (video) + 160000(audio) 2512 2453
2618800 (video) + 128000 (audio) 2543000 (video) + 128000 (audio) 2543 2483

Osservo come diversamente dal VCD, il bitrate audio del SVCD non è fissato a 224 Kbit/s, ma è possibile  utilizzare uno dei seguenti bitrate:

Nel caso estremo di audio mono con bitrate pari 32 Kbit/s (la qualità è ovviamente meno che sufficiente), è possibile utilizzare un bitrate video massimo pari a 2714,8 kbit/s. Nel caso di audio stereo il minimo è 64 Kbit/s con il massimo bitrate video di 2682800 Kbit/s.

Riguardo il fantomatico audio mpeg2 5.1, 384 Kbit/s, attualmente non esistono encoder SW per PC: per ottenerlo si dovrebbe ricorrere ad un ultramilionario encoder Hw.

Ecco una tabella comparativa, presa dal documento ufficiale, già citato SVCD.pdf  


Come ho visto prima, e come indicato nella tabella, i lettori SVCD compatibili devono essere in grado di leggere i CD sino velocità 2X : a seguito della codifica video a bit rate variabile è possibile inserire in un cd 35-45 minuti di video  alla max qualità ed arrivare sino a 70-75 minuti se ci si accontenta di una qualità appena sufficiente.

Da osservare come la risoluzione 480X576, che visualizzata senza ridimensionamento è caratterizzata da immagini schiacciate orizzontalmente ( allungate in senso verticale), viene interpolata dal decoder ( il player) nella giusta proporzione 4/3 o 16/9: si parla in tal caso di pixel rettangolari. Non è una cosa tanto insolita per il video digitale: i noti formati 720*576, 704*576, 352*288 hanno infatti un rapporto pari rispettivamente a 1.25 e  1.22 che è diverso dal rapporto 1.333 = 4/3 dei TV 4:3. E' sempre il player, poi, a ridimensionare correttamente il video, nelle giuste proporzioni. 

Ecco 2 esempi in cui è evidente come , se video mpeg2 non è ridimensionato, DEVE necessariamente apparire  distorto.

Video in formato 4:3

SVCD mpeg2 480*576

 

------->

Visualizzazione corretta a seguito del 
ridimensionamento del SVCD player

i

Film 2.35:1 non anamorfico

SVCD mpeg2 480*576

 

------->

Visualizzazione corretta a seguito del 
ridimensionamento del SVCD player

Riguardo la eventuale struttura a menù realizzabile per i SVCD, diversamente da quanto si ritiene, con il SVCD è possibile creare delle strutture complesse che non hanno nulla da invidiare con quelle possibili nei DVD.

Ciascun SVCD può contenere uno o più dei seguenti contributi:

Sequenza (Sequence)

Contiene un contributo audio-video in formato mpeg . In ciascuna sequenza è possibile inserire sino a 99 Entry Point, 500 al massimo in tutto il disco. Un Entry Point non è altro che un puntatore ad un preciso istante del filmato, in perfetta analogia con i capitoli dei DVD. All'interno del singolo filmato è possibile posizionarsi nei punti marcati dagli entry point o tramite i tasti Next e Previous o i tasti numerici presenti sul telecomando reale o virtuale del lettore.

Il massimo numero di sequenze in un SVCD è pari a 99. E' impossibile creare delle sequenze formate da immagini fisse o soli contributi video.

 

Segmenti (Segment)

Anche se è possibile utilizzare un segment per creare dei contributi audio-video (il limite sul bitrate video scende a 2,33mbits/s) normalmente un segmento è formato da una o più immagini fisse con un eventuale contributo audio. E' possibile creare un segmento formato da una sola traccia audio.

I segmenti sono normalmente utilizzati per creare dei menù o delle fotografie: in un SVCD sono possibili al massimo 1980 segmenti.

 

Play List e Selection List

Le playlist descrivono una successione di segmenti o sequenze , in un certo ordine: la differenza tra play e selection list sta nel tipo di contributi della lista: ulteriori menù (selection list) o contributi video o audio (play list)

Grazie a sequenze, segmenti, entry point, play e selection list è possibile creare sia SVCD molto semplici (al limite un unico contributo video) e sia strutture a menù anche multilivello. Tramite il pacchetto software Philips SVCD ToolSet, funzionante in ambiente NT è possibile utilizzare tutte le caratteristiche elencate. 

Nel proseguo dell'articolo mi riferirò alle strutture più semplici realizzabili in maniera più o meno automatica con Nero Burnig Rom.

I DVD player commercializzati in Italia compatibili con il SVCD sono sempre più numerosi: vi rimando come al solito a Formati digitali e compatibilità con i player DVD  e http://www.vcdhelp.com/dvdplayers.htm  .

Attualmente l'unico player SW per PC in grado di visualizzare SVCD è il WinDVD2000 v2.0 e successive: al contrario con il Power DVD 3.0 è possibile visualizzare  i file AvseqXX.mpg presenti nella directory mpeg2 del SVCD. In pratica Power DVD 3.0, a meno del "fastidio" di dover caricare manualmente la lista dei AvseqXX.mpg e la impossibilità di utilizzare menù e slideshow, si possono visualizzare tranquillamente i SVCD, con una compatibilità totale con qualsiasi versione non standard, compatibile con il formato mpeg2. La qualità di decodifica è comunque inferiore rispetto a Windvd 2000. Stesso discorso per il Sw DVDExpress che si comporta come PowerDVD, mentre inutilizzabile l'AtiDVD (engine cinemaster) incompatibile anche con  i file AvseqXX.mpg presenti nella directory mpeg2 del SVCD.

WinDVD2000 è in grado di visualizzare anche gli slide show di immagini e strutture menu create da Nero Burning, anche se la compatibilità non è totale: alcune fotografie e menù vengono visualizzati , altri no, senza alcun apparente motivo.

Come alternativa freeware per la lettura dei SVCD c'è il  player Sthsdvd caratterizzato da una qualità video appena  sufficiente.

Per approfondimenti sul SVCD: http://www.uwasa.fi/~f76998/video/svcd/overview/  e Super Video CD FAQ


SVCD e i formati non standard: XSVCD e CVCD 

Esattamente come per il VCD che nelle versioni non standard (con parametri al di fuori delle specifiche) prende il nome di XVCD (Extended Video Cd), il SVCD si è "moltiplicato" in una serie di formati "fuori standard" caratterizzati ovviamente da compatibilità non garantita al 100% in fase di visualizzazione: tali versioni prendono il nome di XSVCD e CVCD.  Ecco le caratteristiche.

L' XSVCD (Extended Super Video CD) è un SVCD in cui si cerca di superare alcuni limiti dello standard operando su 2 fattori: risoluzione video e max bitrate.

1) Risoluzione video : Nel caso PAL si cerca di superare la  480*576 unica risoluzione accettata dal SVCD: le alternative da "provare" sono la 704*576 e la  720*576. Nella pratica la 720*576 è identica alla 704*576 per cui conviene utilizzare quest'ultima, visti la "carenza cronica" di bitrate video nel SVCD e una compatibilità leggermente superiore. 

Gran parte dei lettori compatibili con il SVCD standard sono in grado di riprodurre le risoluzioni 352*288 e la 352*576 che si candidano come altre possibili alternative. In realtà  non è molto appropriato parlare in questi casi di XSVCD: più che di SVCD esteso (X) si dovrebbe parlare di SVCD ridotto!!! (mi esimo dal coniare la sigla RSVCD)

Il mio consiglio è comunque quello di utilizzare la ottima 352*576 (che tra l'altro dovrebbe essere inclusa tra i formati possibili del DVD-RW o DVD+RW) nelle compressioni di materiale di origine VHS in cui i 480 punti per linea sono eccessivi (ne bastano 300-320), e in generale per materiale in formato 4:3 quando si è in presenza di limiti sul bitrate video e magari non è possibile superare i 2450-2500 Kbit/s previsti dallo standard insieme ad audio 224 Kbit/s. Analizzerò nel proseguo dell'articolo dettagliatamente i vari casi.

Per i lettori capaci di utilizzare bitrate uguali o superiori a 2800-3000 Kbit/s è possibile comprimere a 704*576 con ottimi risultati. La 352*288 va bene in tutti i casi in cui è prioritario inserire più di 40- 45 minuti di video su CD.

Riassumendo, le risoluzioni normalmente utilizzate per gli XSVCD e i SVCD nel caso PAL sono:

352 X 288 pixel    1/4  D1
352 X 576 pixel    1/2  D1  
480 X 576 pixel    2/3  D1 (risoluzione standard)

704 X 576 pixel       D1 (cropped)

720 X 576 pixel       D1

2) Bit rate video: il bitrate video massimo (video + audio: 2746800 bits/s  Max ) è il maggiore limite del SVCD standard quando diventa prioritaria la qualità del video. Con l'XSVCD si cerca di raggiungere bitrate superiori , tutto a beneficio della qualità del video in presenza di scene dinamiche (grazie al bitrate variabile l'encoder in seguito può risparmiare spazio prezioso utilizzando  bitrate video minori nelle scene più statiche e in genere in quelle scure).

Un buon numero dei player DVD compatibili con il SVCD non sono in grado di leggere SVCD con bitrate superiore al massimo consentito a causa della meccanica 2X del DVD-Rom in modalità CD-Rom

Discreto il numero dei lettori DVD che permettono di salire sino a 2800- 3000 Kbit/s, molti di meno quelli che garantiscono il funzionamento con bitrate superiori. Vi rimando al solito a Formati digitali e compatibilità con i player DVD per una lista aggiornata. Ecco una tabella riassuntiva delle caratteristiche dei  SVCD fuori standard.

Video
 MPEG2
Bitrate massimo video + audio
 
  superiore a 2746800 bits/s  Max
VBR (bit rate variabile)
Risoluzione 
352X288 pixel   1/4  D1
 352X576 pixel   1/2  D1
 480X576 pixel    2/3  D1
704X576 pixel D1 (cropped)
720X576 pixel       D1
Frame Rate  
25 fps (Pal)
 30 fps (Ntsc)
Audio
 MPEG layerII
max 2 lingue
Bitrate massimo
 
max 384 kbit/sec
Sampling Freq.  
44100 Hz
Channel  
Stereo o 5.1
Supporto
 CD, CDR, CDRW
Modalità video
progressiva
 o interallaciata
Video anamorfico
si
sottotitoli
si


Il 
CVCD nasce dal desiderio di inserire un film intero, di media durata, in un solo CDR, sfruttando la capacità di gran parte dei lettori DVD compatibili con il SVCD, di visualizzare correttamente la risoluzione 352*288: in pratica una specie di risposta con un formato "quasi standard" al DivX;-). Se la visualizzazione dei DivX;-) con i DVD Player da tavolo è assolutamente impossibile, al contrario molti dei lettori capaci di visualizzare i SVCD sono compatibili con i CVCD. 

In pratica il CVCD è un SVCD a tutti gli effetti ma con la risoluzione di 352*288: grazie alla libertà dei SVCD nell'impostare anche bassi bitrate audio e video si utilizza per l'audio un bitrate di 96-112-128 Kbit/s e per il video il bitrate massimo di 1150 Kbit/s. E' così possibile inserire circa 80-100 minuti di video in un solo CD: il bitrate variabile e il minore bitrate audio garantiscono il superamento dei 74 minuti massimi possibili con il VCD.

La qualità del CVCD è leggermente  inferiore al VCD e pertanto appena sufficiente. 

Il "promotore" di questo formato il cui simbolo è è il webmaster del noto sito spagnolo VCDSPAIN http://www.granavenida.com/vcdspain/vcdsp.html .

Personalmente considero tale formato una inutile caccia al risparmio: posso capire il desiderio di inserire un film in 2 CDR (con una scelta oculata dei parametri è possibile ottenere una qualità molto elevata), ma il forzare la compressione per un intero film su di un CDR, comporta un eccessivo compromesso sulla qualità. L' Mpeg 2 non è nato per compressioni molto spinte e con bitrate bassi si ottengono video pieni di artefatti. 

Al contrario ritengo molto interessante la possibilità di fare CVCD con bitrate massimi attorno a 2000-2100 Kbits/s: grazie alla compressione con bitrate variabile è possibile ottenere bitrate medi dell'ordine di 1700-1800 che garantiscono 48-50 minuti di video su CDR con una qualità più che buona; l'unica pecca rimane la risoluzione non molto elevata.

Riguardo la possibilità di fare dei SVCD non standard occorre fare dei test e verificare la eventuale compatibilità con i player disponibili: nel caso di visualizzazione tramite sw player per PC è possibile tranquillamente superare i limiti dello standard e ad esempio fare dei SVCD con risoluzione 704X576 e bit rate che può tranquillamente raggiungere i 5000-6000 Kbit/s. Nel caso di lettori DVD da tavolo compatibili con il SVCD a volte è possibile superare il limite sul bitrate (video + audio: 2728 kbit/s Max) e spingersi sino alla 702*576 o la 720*576: la compatibilità è comunque sempre limitata poiché si utilizza così un formato non standard.

Prima di procedere  vi consiglio la lettura dell'articolo che ho scritto sull' mpeg e sul sw tmpeg che consiglio per la compressione, e in particolare la parte che tratta i metodi di compressione con bitrate variabile: Metodi di gestione del Bit-rate. Una lista "garantita" dei lettori DVD compatibili con il SVCD la trovate su Formati digitali e compatibilità con i player DVD

Vi rimando agli altri articoli alla pagina digital video  per l'approfondimento sui procedimenti che vedremo in questa sede: in particolare troverete informazioni utili su La Babele dei formati: DVD, MiniDVD, MicroDVD,DivX;-) ,VCD, XVCD,SVCD,XSVCD, CVCD, CD-DA  , mentre sull'utilizzo di avisynth (che si utilizza per la conversione)  trovate informazioni su  Avisynth v0.3: l'incredibile sw che trasforma tutti gli mpeg encoder stand alone in Plug-in per Premiere e Flaskmpeg

 


Il bitrate variabile 

Il bitrate video variabile utilizzabile nel SVCD consiste nella gestione "intelligente" del bitrate utilizzato  per comprimere il video: l'encoder mpeg a solo scopo di risparmiare spazio (diminuire la dimensione del file mpeg creato e quindi i minuti di video in un CDR) utilizza più bit nelle scene dinamiche, ricche di dettagli e luminose e meno bit in quelle statiche, scure e meno dettagliate. E' "l'intelligenza" dell'encoder a scegliere il bitrate corretto ovviamente in base ad una serie di parametri indicati dall'utente: questi sono il bitrate massimo (fondamentale per mantenere la compatibilità), bitrate minimo (si fissa un valore non bassissimo per evitare che l'encoder comprima troppo alcune scene ritenute a torto adatte ad eccessiva compressione") il fattore di qualità che indica all'encoder il desiderio di aumentare o diminuire la qualità ovviamente a discapito dello spazio occupato.

La regola generale è sempre la stessa: maggiore compressione--> minore qualità--> maggior numero di minuti su CDR e al contrario  minore compressione--> maggiore qualità--> minor numero di minuti su CDR.

Il SVCD consente anche la compressione con bitrate costante: il mio consiglio è di utilizzarla tutte le volte in cui si vogliono realizzare SVCD standard e non ci sono problemi di spazio occupato su disco. Un esempio, che analizzerò in dettaglio, è la conversione di un film di 100 minuti su 3 SVCD. In tal caso anche utilizzando il bitrate costante pari a 2450 kbits/s, limite massimo permesso dallo standard con audio 224, si otterrà un mpeg che lascerà dello spazio vuoto nei 3 SVCD; non ha senso in tal caso utilizzare il bitrate variabile poichè non c'è nessun bisogno di risparmiare spazio; ovviamente la codifica con bitrate costante a 2450 è sempre superiore ad una codifica con bitrate variabile con massimo pari a 2450.

In tutti i SVCD in cui si utilizza la compressione con bitrate video variabile, diviene importante il valore del  bitrate video medio , valore che con il metodo che consiglio (codifica in modalità CQ, costant quality) è possibile solo stimare in base a test fatti in precedenza e che dipende dalla risoluzione video, dalle caratteristiche del video  e dai parametri  impostati nell'encoder, primo tra tutti il  bitrate max. 

Pertanto nel caso del SVCD con codifica a bit rate variabile non è possibile predire con esattezza il bitrate medio e quindi la dimensione del file, poiché fissati i parametri di codifica,  tale valore dipende dal video (scene più o meno statiche o luminose, presenza di bande nere nel caso di video cinematografico ); è solo possibile fare delle stime.

Un ruolo importante lo hanno le eventuali presenze di bande nere che sono presenti nel caso di compressione di film 1,66:1 e 1.85:1 non anamorfici o 2.35 :1  anamorfici o non ! Tali bande compresse con pochi bit favoriscono la gestione del bitrate e permettono un maggior risparmio nel bitrate medio : per questo motivo il mio consiglio nell'uso di risoluzioni 480*576 e conversioni di film, è di trasformare eventuali film 1.85:1 anamorfici in non anamorfici (vedremo dopo come fare ): al contrario per i film 2.35:1 poichè esistono bande nere anche nel caso anamorfico va bene lasciare il film nel formato anamorfico. Vedremo in dettaglio i diversi casi. 

Ad esempio nel caso di SVCD standard 480*576 con bitrate massimi compresi tra i  2300-2450 con i parametri che consiglio a garanzia di qualità (modalità CQ e quality compreso tra 73-78) nel caso di film in cui sono presenti bande nere si ottiene normalmente un bitrate medio 8-12% inferiore rispetto al max. (es 2350 max--->2100-2150 kbits/s il bitrate medio): al contrario se tali bande nere non esistono (filmati digitalizzati da Tv o videocamera, film in formato 1.33:1,....) il risparmio spesso non supera pochi punti percentuali. 

Nella sezione in cui analizzerò dettagliatamente il tipo di codifica a bitrate variabile riporto una tabella d'esempio per dare una idea dei guadagni possibili al variare del parametro quality: rimane sempre un margine di incertezza sul bitrate medio che si otterrà al termine della codifica.

L'unica maniera per imporre prima della compressione l'esatto bitrate video medio è quella di utilizzare o codifica a bitrate costante (si fissa il bitrate desiderato e basta) o di utilizzare la codifica a bitrate variabile , doppia passata.

Nel primo caso (la CBR, costant bit rate di Tmpeg settabile in configure/video/rate control mode) se ci sono problemi di spazio occupato, si ha una cattiva ottimizzazione poiché fissato il bitrate ( es. 2100Kbit/s) si avrà uno spreco di bitrate nelle scene più statiche in cui senza perdere in qualità sarebbero possibili codifiche con minore bitrate, e al contrario nelle scene più difficili non si potrebbero sfruttare i circa 2500 Kbit/s permessi dallo standard e pertanto ci si deve accontentare di una qualità inferiore.

La seconda possibilità è la 2 pass variable bitrate VBR (configure/video/rate control mode),  in cui ad una prima compressione virtuale che serve unicamente a valutare la complessità delle scene,  ne segue quella definitiva; se da un lato inserendo il bitrate medio e quello massimo, questi sono garantiti, come svantaggio ci sono i tempi di codifica esattamente doppi a cui si aggiunge la impossibilità di utilizzare flaskmpeg per la conversione dei DVD; esistono alcune versioni di flaskmpeg e di avisynth capaci di supportare la doppia passata, anche se attualmente in Beta e poco affidabili. Visti i tempi raddoppiati, considero tale soluzione inopportuna.

Con alcuni test fatti personalmente, e riportati nell'articolo sull'mpeg (confermati dal test presente su www.tecoltd.com/enctest/enctest.htm ) ho verificato tra l'altro che la compressione a doppia passata con Tmpeg, in realtà anche se garantisce il bitrate medio impostato compie una scelta della distribuzione del bitrate abbastanza insolita anche se i risultati appaiono in tutti i casi molto buoni: probabilmente l'algoritmo di analisi delle scene potrebbe essere migliorato, ma non condivido la eccessiva critica riportata nell'articolo appena segnalato che tra le altre cose inserisce i tempi di compressione, mischiando codifiche a singola e a doppia passata !!! Attenzione alla valutazione dei risultati riportati!!!

Ecco una tabella riassuntiva  dei minuti inseribili in un SVCD, noto il bitrate video medio, nel caso di audio con bitrate 224 kbits/s: i valori indicati mantengono un margine pari circa al 3% ( spazio libero che rimane sul CDR) , spazio utile vista l'imprevedibilità del bitrate medio.Tale margine garantisce l'inserimento di altri 50-70 secondi in più rispetto a quanto indicato: il mio consiglio rimane quello di ignorare tale margine che viene in aiuto nei casi in cui si ottengono bitrate medi leggermente diversi da quanto preventivato (vedi dopo) e tutte le volte in cui occorre dividere un mpeg in 2 o più SVCD. 

ATTENZIONE: nella tabella che segue e nel proseguo utilizzo la convenzione usata da Tmpeg in cui Kbits=1000 bits. Quindi 2450 kbits/s=2.450.000 bits/s; se si usa Tmpeg occorre inserire il bitrate 2450; al contrario se si usano altri Sw quali Lsx encoder che utilizzano la convenzione Kbits=1024 bits (K maiuscolo) occorre dividere i valori in tabella per 1.024; quindi 2450---->2450/1.024=2392.6 Kbits/s.

 

Bitrate Video medio 
(Kbits/s) 
con audio 224 Kbits/s
 Minuti: secondi 

CDR 74 minuti

 Minuti: secondi 

CDR 80 minuti

2450

37:08

40:00

2400

37:48

40:44

2350

38:31

41:30

2300

39:15

42:18

2250

40:00

43:07

2200

40:48

43:58

2100

42:30

45:47

2000

44:20

47:45

Per il calcolo  dei minuti che al max è possibile inserire in un SVCD noto il bitrate medio, sono state utilizzate le seguenti formule (si ottiene sempre il margine del 2,5 % visto nella tabella) :

CDR 

minuti di video possibili

74 minuti

  Minuti= 103000/(bitrate_video+324)  

80 minuti

  Minuti= 111000/(bitrate_video+324)  

ovviamente bitrate_video è il valore medio espresso in Kbits/s nel caso di codifica a bitrate variabile ed è il bitrate video costante nel caso di compressione a bitrate costante.

Il 324 deriva dai 224 kbits/s dell'audio e da 100 Kbits/s dovuti al multiplexing audio/video che comprendono anche un minimo margine che si deve sempre preventivare.

Nel caso più generale in cui il bitrate audio è diverso dal 224 Kbit/s le formule sono banalmente

CDR 

minuti di video possibili

74 minuti

  Minuti= 103000/(bitrate_video+bitrate_audio+100)  

80 minuti

  Minuti= 111000/(bitrate_video+bitrate_audio+100)  

103000 deriva dalla capienza di un cdr74 (circa 687 000 000 byte ), dal fattore 1.13 che si guadagna con il formato modo2/XA del VCD ( si sfruttano 2324  byte al posto di 2048, diminuendo i bit dedicati alla correzione degli errori). Ho che

103000 =circa  687000 * 8 bit * 1.13/60 sec (approssimato per difetto) 

111000 =circa 103000*80/74   

In tutti i casi le formule sono state ampiamente verificate con numerosissimi test che ne dimostrano la correttezza e il margine (circa il 3%).

Utili le formule che servono a calcolare il bitrate medio che si dovrebbe cercare di ottenere nel caso in cui è fissata la lunghezza del filmato (in minuti).

CDR 

bitrate_video medio

74 minuti

  bitrate_video= (103000/Minuti) - 100 - bitrate_audio 

80 minuti

bitrate_video= (111000/Minuti) - 100 - bitrate_audio

Scegliendo accuratamente i parametri di compressione, l'utilizzo della compressione mpeg 2 con bitrate variabile fa si che nelle scene più statiche il bitrate possa assestarsi attorno ai 1800-2000 Kbit/s: per video di lunga durata, nel caso di bitrate max di 2300-2350, ciò porta a bitrate medi attorno ai 2100-2200 Kbit/s con una qualità praticamente identica alla analoga codifica con bitrate costante pari al massimo impostato. Con tali bitrate è possibile inserire in un singolo SVCD (cdr 74 minuti) all'incirca 41-42 minuti di video. 

Da osservare che nel caso in cui a causa della imprevedibilità della codifica a bitrate variabile si è creato un video mpeg avente una dimensione eccessiva rispetto al massimo consentito dal SVCD è sempre possibile estrarne un pezzo, eliminando ad esempio gli ultimi secondi ( o addiritura minuti in caso di previsioni abbondantemente disattese !!) .
Il metodo è indicato nella sezione "
trucchi vari e note". 

Ultima osservazione: per Tmpeg il fattore k (minuscolo) con cui esprime il bitrate vale 1000 e non 1024: pertanto ad esempio il bitrate 2100 kbits/s corrisponde a 2100000 bit al secondo e non a 2150400 bit al secondo che avrei nel caso in cui K corrispondesse a 1024. La questione non è un inutile puntiglio ma è legata ai discorsi sui massimi bitrate teorici del SVCD. Al contrario software quali Ligos LSX-Mpeg Encoder considerano il K (maiuscolo) pari a 1024 e ad esempio il bitrate del VCD è posto pari a 1123 Kbits/s rispetto ai 1150 kbits/s di Tmpeg. In entrambi i casi il valore è pari a 1150000 bits/s.


Riflessioni sul bitrate dei SVCD 

Prima di proseguire mi preme sottolineare come nel caso di SVCD standard in cui il bitrate video massimo è 2522 kbit/s  (insieme con audio 224 Kbits/s), non si deve pensare di poter ottenere bitrate medi molto al di sotto di tale valore e contemporaneamente una buona qualità video: come già detto il bitrate variabile provoca normalmente dei risparmi sul bitrate medio attorno al 8-15 % senza visibili deterioramenti della qualità. Il motivo è semplice : nel caso di video 480*576 per ottenere delle compressioni senza artefatti evidenti  per le scene molto dinamiche occorrerebbe salire anche sopra i 2522 kbit/s concessi dallo standard (in certi casi servirebbero anche 3000-4000 kbit/s): ciò significa che il massimo concesso è appena sufficiente per garantire una qualità sufficiente nelle scene molto dinamiche e ricche di dettagli che nel caso del SVCD rimangono sempre leggermente costellate da blocchetti e artefatti causati dalla compressione mpeg (sono spesso visibili solo nei fermo immagini). Chiaramente sto parlando di artefatti che sono quasi sempre mascherati dalla televisione e dalla distanza da cui normalmente si visiona un film: niente a che fare con i blocchi sempre visibili nelle scene dinamiche dei VCD standard, e comunque  non molto superiori rispetto a quelli presenti in un film DVD male codificato.

Ben diverso è il discorso del bitrate variabile nel caso dei DVD; il bitrate massimo normalmente utilizzato nei DVD è fissato attorno a 7000-9800 Kbits/s, che in molte scene è sovrabbondante rispetto al reale bisogno. Il bitrate nelle scene più facili da comprimere può tranquillamente scendere a meno della metà del massimo disponibile (3-4000 Kbits/s) con il risultato di un bitrate medio spesso molto al di sotto del massimo impostato. Un ottimo DVD che utilizza un bitrate massimo di 9000, grazie al bitrate variabile può ottenere un bitrate medio attorno a 6500-7000 Kbits/s con risparmi anche del 30% sullo spazio occupato, più del doppio rispetto a quanto possibile con i SVCD.

Per chi non è convinto della relativa insufficienza dei 2522 Kbits/s nel caso di  video 480*576, basta pensare come il numero di pixel del SVCD è esattamente pari al 66% rispetto alla risoluzione del DVD: non a caso la 480*576 si chiama anche 2/3 D1, dove la 720*576 è la risoluzione D1. ( 480/720 = 2/3 = 0,666= 66.6% ). 
Nel caso dei DVD di qualità è buona norma utilizzare bitrate video medi di 4500-5000 Kbits/s e picchi di 7000-8000: in analogia per i SVCD occorrerebbero circa 3000 Kbits/s medi con picchi di circa 5000 Kbits/s; nella realtà i SVCD utilizzano normalmente bitrate medi di 2200-2300 Kbits/s e picchi di 2500 Kbits/s , parecchio al di sotto dei valori visti.

Ma allora perché i SVCD si vedono così bene? Il primo motivo è che, come vedrò in seguito, è buona regola NON UTILIZZARE, se possibile, il video anamorfico per le conversioni dei film; in tal caso si ottiene un'altro 25% di pixel in meno da comprimere a causa delle bande nere (il video è schiacciato del fattore 0.75 e il nero è codificato con pochissimi bit). L'ulteriore guadagno del 25%, sommato alla riduzione del 66% dei pixel crea un guadagno netto del 50% circa di pixel in meno da comprimere: in pratica un SVCD di un film non anamorfico contiene esattamente la metà dei pixel (contenenti video) rispetto all'analogo film anamorfico in DVD. Si perde un pò in risoluzione ma si guadagna parecchio in eliminazione di artefatti.

Riprendendo l'analogia con un buon DVD (bitrate video medio di 4500-5000 Kbits/s e picchi di 7000-8000 Kbits/s), a seguito del dimezzamento dei "pixel utili" da comprimere,  le richieste di un SVCD di qualità sono un bitrate medio di 2300-2500 e picchi di 3500-4000: nel SVCD standard, come bitrate medi ci siamo, mentre i bitrate massimi sono sottodimensionati: da qui deriva la difficoltà congenita dei SVCD di visualizzare correttamente scene molto dinamiche; in tutti i casi gli artefatti raramente danno un reale fastidio alla vista  grazie alla difficoltà dell'occhio a soffermarsi sui particolari in tutte le scene particolarmente dinamiche.

Al contrario nella compressione di video 4:3 full screen le specifiche del SVCD riguardo il bitrate sono sottodimensionate: o ci si rassegna ad una una leggera presenza di artefatti , in particolar modo nelle scene più dinamiche, o si utilizza la risoluzione 352*576: in tal caso i pixel da comprimere rimangano esattamente la metà rispetto alla risoluzione del DVD e i conti sul bitrate sono perfettamente analoghi al caso visto. Grazie alla presenza di tutte le righe di scansione a ai 352 pixel per riga, la risoluzione rimane tutt'altro che scarsa.

Il problema degli artefatti si aggrava nel caso di compressione di video rumoroso ( tipicamente vhs di provenienza televisiva): in tal caso gli artefatti sono molto più presenti e in realtà occorrerebbe una operazione di filtraggio antirumore video, prima della compressione: ciò è possibile con tmpeg, l'encoder che consiglio, anche se tale filtraggio pesa fortemente sui tempi di conversione che possono addirittura triplicarsi. (configure/advanced/noise reduction e selezione del filtro).

In conclusione, al di là del fatto che la qualità è sempre molto opinabile e relativa alle "abitudini" di che giudica, è  evidente come con i SVCD standard occorre accontentarsi di un buon compromesso e nessuno pretende la qualità dei DVD. La risoluzione scelta è veramente molto simile a quella del DVD e tranne in particolari scene dotate di dettagli molto fini la differenza è impercettibile: riguardo il discorso artefatti se nei fermo immagine e osservando lo schermo da vicino, nei SVCD sono evidenti, nella visione normale la qualità è sempre superiore alla sufficienza, molto meglio di quanto i numeri potrebbero suggerire. Ovviamente  sto considerando il caso di compressioni fatte con encoder di qualità, come tmpeg, tra i leader per qualità !. Ben diverso è il discorso degli XSVCD con bitrate video fuori standard: in tal caso la qualità è quella dei DVD sempre nelle ipotesi di bitrate massimi superiori a 5-7000 Kbits/s; al contrario il problema nasce dalla compatibilità certa solo con i  DVD player per PC. 

 


SVCD e parametri per la compressione: trucchi e suggerimenti 

I miei template 
Risoluzione del filmato
Bitrate video e parametri di gestione del bitrate variabile
Motion search accuracy
Il SVCD e il video anamorfico

Prima di tutto, nel proseguo dell'articolo mi riferirò alla creazione dei SVCD tramite l'encoder freeware Tmpeg e tramite la catena Flaskmpeg-->Avisynth--->Tmpeg per la conversione DVD--> SVCD. Le questioni trattate sono comunque generiche molte delle quali valide per compressioni realizzate con metodi diversi da quelli che propongo.

La compressione video mpeg risente tantissimo della qualità e delle caratteristiche del video in ingresso: se si cerca di comprimere con gli stessi parametri un video di qualità DVD o quello proveniente dalla digitalizzazione di un VHS si otterranno risultati completamente diversi. 

A seconda della sorgente video da comprimere è fondamentale una scelta accurata dei parametri: in un formato abbastanza elastico come il SVCD (e i formati non standard XSVCD e CVCD) ogni scelta sui parametri diventa importante e comporta una serie di vantaggi e svantaggi. Naturalmente se ci si distacca dallo standard c'è il rischio di incompatibilità con un certo numero di DVD Player. In questo paragrafo analizzerò alcuni dei casi più frequenti.

Riguardo l'encoder Tmpeg, mi riferirò alla versione  Beta12f, evidenziando eventuali differenze con le versioni precedenti. Come alternativa potete usare la " vecchia" Beta 12a. Le varie versioni , insieme con un certo numero di Template ( Presets di parametri)  da me scritti li trovate nel mio sito: vedi la sezione Links.

E' FORTEMENTE SCONSIGLIATO l'uso delle versioni  Beta 12c e Beta 12d a causa di un Bug presente nella creazione dei SVCD: con tali versioni il SVCD è visualizzato da alcuni DVD player (vedi i Pioneer DV 333 e 525) con l'immagine divisa in 2 pezzi aventi dimensioni pari a 1/3 e 2/3 di schermo. Vi rimando al suggerimento 5 dell'articolo I mille problemi dell'mpeg 1 e 2 : guida alle soluzioni per approfondimenti. 

I preset (template) scritti per la creazione dei SVCD che potete scaricare dal mio sito (vedi Links sezione Tmpeg)
suddivisi in diverse cartelle
La suddivisione è fatta in base alla risoluzione video (352X288, 352X576, 480X576) ed in base alla codifica interallacciata (per video di provenienza tele/videocamera) o progressiva (per la conversione dei film DVD e per tutto il materiale di provenienza telecine). 

SVCD standard 480 576 interallacciato Serie di template compatibili con il SVCD standard (bitrate video + audio: 2746800 bits/s Massimo). Ho utilizzato un margine del 3% sul bitrate video per assorbire i picchi di bitrate che in certi casi superano il bitrate massimo imposto: il bitrate video massimo (2522.8 kbits/s) teoricamente utilizzabile con audio 224, è stato sostituito con il 2450 Kbits/s; analizzandone i risultati si osserva come a volte vengono raggiunti dei picchi attorno a 2500-2520 Kbits/s, valori in tutti i casi consentiti.

E' utilizzato il bitrate variabile in  modalità CQ (massimo risparmio): ad esempio il template 
SVCD Benny 4 3 q75 2450-224.mcf indica la risoluzione 480*576, bitrate video variabile con bitrate massimo pari a 2450, parametro qualità pari a 75 e formato 4:3 (indicato per mpeg non anamorfico).

Poichè la compressione è fatta in modalità interallacciata , questi template sono utilizzabili per video interallacciato (origine video/telecamera,...): in tutti i casi, grazie all' "intelligenza" dell'mpeg2, nessun problema se il video originale è progressivo (film origine DVD,...).

Sacrificando un po'  la qualità dell'audio è tra gli altri disponibile il template SVCD Benny 4 3 q75 2546-128.mcf che permette il bitrate video di 2546 Kbits/s, più eventuali picchi, sempre compatibile con lo standard.

Sono inoltre disponibili alcuni template d'esempio con bitrate video costante (es. SVCD Benny 4 3 CBR 2450-224.mcf).

Nella sottodirectory 16 9 anamorfico sono presenti gli stessi template di prima, ma con l'opzione di ridimensionamento video nel formato 16:9: da utilizzare nelle codifiche di video anamorfico: il player che interpreta correttamente tale parametro trasforma il video da anamorfico in non anamorfico, schiacciandolo verticalmente del fattore 0.75 e inserendo 2 bande nere orizzontali.

SVCD standard 480 576 progressivo Stessi template presenti in SVCD standard 480 576 ma validi SOLO PER VIDEO NON INTERALLACCIATO, tipicamente film di provenienza DVD.  
SVCD alti bitrate 480 576 interallacciato Template compatibili con il SVCD standard riguardo la risoluzione (480*576) ma con bitrate superiore a quello concesso dallo standard (bitrate video + audio: 2746800 bits/s Massimo). Qualsiasi lettore avente una meccanica con lettura in modalità CD-Rom a velocità 2X è incompatibile con tali video.
E' utilizzato il bitrate variabile in  modalità CQ (massimo risparmio): ad esempio il template 
SVCD Benny 4 3 q75 3000-224.mcf indica la risoluzione 480*576, bitrate video variabile con bitrate massimo pari a 3000, parametro qualità pari a 75 e formato 4:3 (indicato per mpeg non anamorfico).

Sono presenti alcuni template (es. SVCD Benny 4 3 q75 2500-224.mcf) che molto probabilmente grazie alla bufferizzazione del flusso audio-video, funzionano ugualmente sui lettori compatibili con lo standard: i picchi di video che fanno superare il bitrate audio-video massimo (2746800 bits/s) sono quasi certamente  "assorbiti" dal buffer di memoria.
Nella sot
todirectory 16 9 anamorfico sono presenti gli stessi template di prima, ma con l'opzione di ridimensionamento video nel formato 16:9: da utilizzare nelle codifiche di video anamorfico: il player che interpreta correttamente tale parametro trasforma il video da anamorfico in non anamorfico, schiacciandolo verticalmente del fattore 0.75 e inserendo 2 bande nere orizzontali.

SVCD alti bitrate 480 576  progressivo Stessi template presenti in SVCD alti bitrate 480 576 ma validi SOLO PER VIDEO NON INTERALLACCIATO, tipicamente film di provenienza DVD.  
SVCD 352 576 interallacciato Template compatibili con il SVCD standard riguardo il bitrate (bitrate video + audio: 2746800 bits/s Massimo) ma con risoluzione 352*576: praticamente la totalità dei player compatibili con il SVCD non hanno alcun problema ad utilizzare tale risoluzione comunque non prevista dallo standard. Da utilizzare in tutti i casi in cui la risoluzione 480*576 con bitrate compatibili con lo standard crea eccessivi artefatti: particolarmente utile per la compressione di materiale VHS per il quale le 352 punti per riga sono più che sufficienti (ne basterebbero 300-320) e la presenza di 576 righe garantisce la gestione dei 50 semiquadri al secondo in modalità interallacciata. .

E' utilizzato il bitrate variabile in  modalità CQ (massimo risparmio): ad esempio il template 
SVCD Benny 4 3 q75 2450-224.mcf indica la risoluzione 352*576, bitrate video variabile con bitrate massimo pari a 2450, parametro qualità pari a 75 e formato 4:3 (indicato per mpeg non anamorfico).

Sono disponibili alcuni template d'esempio con bitrate video costante (es. SVCD Benny 4 3 CBR 2450-224.mcf).

Nella sottodirectory 16 9 anamorfico sono presenti gli stessi template , ma con l'opzione di ridimensionamento video nel formato 16:9: da utilizzare nelle codifiche di video anamorfico: il player che interpreta correttamente tale parametro trasforma il video da anamorfico in non anamorfico, schiacciandolo verticalmente del fattore 0.75 e inserendo 2 bande nere orizzontali.

SVCD 352 576 progressivo  Stessi template presenti in SVCD 352 576 interallacciato ma validi SOLO PER VIDEO NON INTERALLACCIATO, tipicamente film di provenienza DVD.  
SVCD 352 288 (CVCD) Template compatibili con il SVCD standard riguardo il bitrate (bitrate video + audio: 2746800 bits/s Massimo) ma con risoluzione 352*288: praticamente la totalità dei player compatibili con il SVCD non hanno alcun problema ad utilizzare tale risoluzione comunque non prevista dallo standard. Da utilizzare in tutti i casi in cui la risoluzione 352*288 è sufficiente (ad esempio materiale digitalizzato a tale risoluzione) e per tutte le situazioni in cui si desidera incrementare i minuti di video utilizzabili in un CDR. Grazie al bitrate variabile e alle caratteristiche dell' mpeg 2 si ottengono risultati pari o superiori ai corrispondenti XVCD 352*288.

Sono presenti, tra gli altri, alcuni template finalizzati al massimo risparmio del bitrate, per permettere l'inserimento di 80-90 minuti di video su CDR (il formato detto CVCD) con qualità ovviamente appena sufficiente e comparabile con i VCD: ad esempio il template CVCD Benny 4 3 q73 1150-128.mcf: risoluzione 352*288, bitrate video variabile con bitrate massimo pari a 1150, parametro qualità pari a 73 e bitrate audio 128 Kbits/s sono garantiti almeno 80 minuti su CDR-74.

SVCD 704 576 (XSVCD) Template compatibili con il SVCD standard riguardo il bitrate (bitrate video + audio: 2746800 bits/s Massimo) ma con risoluzione 704*576. Visti la elevata risoluzione e il basso bitrate è difficile avere buoni risultati, a meno di convertire video 2.35:1 non anamorfico.

Ad evitare una eccessiva presenza di template non ho inserito altri possibili casi facilmente ottenibili. E' possibile pertanto creare video 720*576 o con l'opzione 16/9 o con l'opzione progressiva, caricando uno dei template disponibili e in seguito il corrispondente  template parziale (imposta 720 576.mcfimposta progressivo .mcf o imposta 16 9.mcf.

Nella directory bitrate fuori standard sono presenti i template per risoluzione 704*576 che superano il bitrate concesso dallo standard: ci si garantisce qualità progressivamente migliori ma minore compatibilità: ad esempio il template 
SVCD Benny 4 3 q75 3500-224.mcf indica la risoluzione 704*576, bitrate video variabile con bitrate massimo pari a 3500, parametro qualità pari a 75 e formato 4:3 (indicato per mpeg non anamorfico): qualsiasi lettore avente una meccanica con lettura in modalità CD-Rom a velocità 2X è incompatibile con tale video.

Vale lo stesso discorso di prima se si desidera creare video 720*576 o con l'opzione 16/9 o con l'opzione progressiva.

Alcuni parametri presenti nei template sono immodificabili per forzare la conversione senza il rischio di creare un video incompatibile con il formato scelto: un esempio classico è quello della creazione di SVCD (risoluzione 480*576) a partire da materiale PAL 720*576. Se si carica prima un template SVCD con risoluzione 480*576 con parametri di risoluzione non bloccati, e dopo il video avi 720*576, i parametri della risoluzione dell'mpeg verranno automaticamente portati a 720*576. Un utente distratto potrebbe avviare la conversione creando così un mpeg 720*576 invece che 480*576. Al contrario un Template con parametri forzati (bloccati) a 480*576 di risoluzione, in tutti i casi mantiene tale risoluzione ridimensionando se c'è bisogno il video originale. Stesso discorso per altri parametri come quelli relativi alla frequenza di campionamento dell'audio (se l'originale è a 48000 Hz viene convertita automaticamente a 44100 Hz). 

Per poter rendere modificabili tutti i parametri basta caricare il template desiderato e in seguito il template "parametri accessibili.mcf": tutti i valori saranno mantenuti (non viene toccato nulla)  ma liberamente modificabili. Al contrario per creare nuovi  template e sbloccare i  parametri che appaiono "congelati" occorre editare il template con un editor di testo e sostituire al xxxxx_ReadOnly il valore False al posto di True.

Altra utilissima possibilità di tmpeg  sono i così detti "template parziali" che se caricati, modificano solo alcuni parametri lasciando inalterati gli altri: comodi per piccole modifiche ai template disponibili.

I template parziali disponibili nella mia distribuzione di template sono:

imposta 352 288.mcf

Risoluzione video 352*288

imposta 352 576.mcf

Risoluzione video 352*576

imposta 480 576.mcf

Risoluzione video 480*576

imposta 704 576.mcf

Risoluzione video 704*576

imposta 720 576.mcf

Risoluzione video 720*576 

parametri_accessibili.mcf

Tutti i parametri liberamente modificabili

parametri_bloccati.mcf

Tutti i parametri non modificabili

imposta interallacciato (mpeg2).mcf

Compressione mpeg2 in modalità interallacciata: attenzione a settare il parametro setting/advanced/video source type INTERLACE. Tale parametro non memorizzabile in nessun template garantisce il corretto ridimensionamento tutte le volte che questo è fatto da tmpeg. 

imposta progressivo (mpeg2).mcf

Compressione mpeg2 in modalità progressiva (non interallacciata): attenzione a settare il parametro setting/advanced/video source type NON INTERLACE. Tale parametro non memorizzabile in nessun template garantisce il corretto ridimensionamento tutte le volte che questo è fatto da tmpeg. 

solo video.mcf

Creazione di solo video mpeg1 o 2: l'audio è escluso. Utile , vedi dopo, per creare un filmato che contiene audio più una immagine fissa.

solo audio.mcf

Creazione di solo audio mpeg. Utile , vedi dopo, per creare un filmato che contiene audio più una immagine fissa.

imposta 4 3 (Mpeg2).mcf Ridimensionamento video nel formato 4:3: da utilizzare nelle codifiche di video non anamorfico in mpeg2 (SVCD, XSVCD, .....)
imposta 16 9.mcf

Ridimensionamento video nel formato 16:9: da utilizzare nelle codifiche di video anamorfico: il player che interpreta correttamente tale parametro trasforma il video da anamorfico in non anamorfico, schiacciandolo verticalmente del fattore 0.75 e inserendo 2 bande nere orizzontali.

Per poter padroneggiare sui parametri che influenzano la qualità  dei SVCD occorre saper modificare alcuni semplici parametri dell'mpeg : i più importanti , in riferimento a Tmpeg sono :

- Risoluzione del filmato
-
Bitrate video e parametri di gestione del bitrate variabile.
-
Video anamorfico o meno
-
Motion search accuracy

Per la risoluzione del filmato basta caricare il template relativo, la cui risoluzione è "bloccata": in tutti i casi la risoluzione la si sceglie in setting/video/Size ed è liberamente modificabile dopo aver sbloccato i parametri caricando il template "parametri accessibili.mcf.

Grazie ai template parziali 

imposta 352 288.mcf

imposta 352 576.mcf

imposta 480 576.mcf

imposta 704 576.mcf

imposta 720 576.mcf

e' possibile mantenere tutti gli altri parametri e forzare la risoluzione. 

Riguardo il bitrate video, con Tmpeg, che permette diversi metodi di compressione con bitrate variabile, consiglio l'utilizzo del metodo constant image quality CQ (configure/video/rate control mode) che è il metodo maggiormente indicato nei casi, come l'SVCD, in cui occorre ottimizzare al massimo la compressione per risparmiare prezioso spazio su disco. 
I parametri presenti nella versione B12a sono:

Quality= fattore di qualità (vedi dopo)

Maximum bit rate = bitrate video massimo

P/B frame degradation; conviene lasciare i valori in figura (indicano la quantità di peggioramento relativamente ai frame P e B) 

Dalla versione B12d è stata aggiunta in più la possibilità di fissare il bitrate minimo per limitare la compressione al di sotto di un certo valore: " l' intelligenza" di Tmpeg e  l'esigenza di cercare elevate compressioni dove possibile, consigliano di porre tale valore a 0 come trovate in tutti i miei template.

Nel caso in cui si desidera avere un bitrate medio il più possibile vicino a quello ipotizzato, senza il rischio di ottenere valori troppo bassi (con relativo spazio inutilizzato su CDR), è possibile utilizzare il minimum bitrate; se ad esempio si vuole ottenere un bitrate medio di 2200, impostando il bitrate massimo di 2450, non sarebbe cattiva idea quella di inserire un bitrate minimo di 2000. Attenzione comunque a non inserire bitrate minimi troppo elevati: si corre il rischio di trasformare la compressione in un metodo a bitrate costante, impedendo di guadagnare spazio nelle scene più scure e statiche ! Il mio consiglio rimane quello di porre a 0 il bitrate minimo e di lasciare a tmpeg la gestione di tale valore.

Riguardo l'importante parametro Qualità (quality) che regola il fattore di quantizzazione della DCT vi rimando all'articolo sull'mpeg per approfondimenti maggiori, in cui trovate numerosi diagrammi chiarificatori. 

In breve valori elevati di qualità tendono a creare un bitrate costante non producendo alcun risparmio di spazio occupato rispetto alla equivalente compressione a bitrate costante. Valori più bassi, producono un bitrate medio inferiore rispetto al massimo imposto, grazie alla maggiore compressione delle scene più statiche, scure e meno ricche di dettagli, tutte potenzialmente comprimibili in maniera maggiore senza artefatti visibili. Il diminuire del parametro quality ovviamente oltre che a diminuire il bitrate medio tende a creare artefatti sempre più visibili.

Schema del comportamento del parametro quality: mantenendo costante il bitrate massimo a 2450, aumentando la qualità si ottiene un bitrate medio sempre più vicino al massimo impostato e ovviamente una qualità migliore.

Bitrate massimo 2450, quality 60 

Bitrate massimo 2450, quality 78 

 

NELLA MODALITA' DI COMPRESSIONE A BITRATE VARIABILE  CQ, IL PARAMETRO QUALITY DELLE VERSIONI BETA 12a  E BETA12e-f, HA UN COMPORTAMENTO DIVERSO: IN BUONA APPROSSIMAZIONE PER OTTENERE GLI STESSI RISULTATI OCCORRE INCREMENTARE DI CIRCA 16-18 PUNTI IL VALORE DI QUALITY QUANDO SI PASSA DALLA B12A ALLA B12E-F.

Ad esempio per ottenere più o meno lo stesso video occorre utilizzare a parità di bitrate il parametro quality=60 per la b12a e quality=76-78 per la b12e-f. Al contrario se si utilizza quality=60 nella b12e-f si ottiene un video qualitativamente più scadente rispetto ad una analoga compressione con quality 60 fatta con la b12a

Non esiste un legame diretto tra i valori impostati (quality e bitrate massimo ) con il  bitrate medio che si viene a creare a seguito dei 2 parametri ; molto dipende dalla sorgente video e dalla sua risoluzione. Elevate risoluzioni video , assenza di bande nere e video "rumoroso" (tipicamante di provenienza VHS) nel filmato fanno tendere il bitrate medio al valore massimo a meno di porre bassi valori di quality, cosa che ovviamente incrementa tantissimo gli artefatti. Ad esempio se si utilizzano le risoluzioni elevate del XSVCD (704*576 e 720*576),  sorgenti video rumorose  prive di bande nere e si impostano bitrate massimi dell'ordine di 2300-2500 Kbits/s, l'encoder tenderà a raggiungere sempre il massimo possibile e ci sarà poco da risparmiare sul bitrate; ben diverso è il caso in cui sempre con bitrate massimo di 2300-2500 si comprime video 352*576: l'encoder dovendo comprimere solo un quarto dei pixel del caso precedente, riuscirà a diminuire se possibile il bitrate medio senza grossi artefatti visibili.

Nel momento in cui si fanno dei test sui parametri bitrate massimo e quality è utilissimo, oltre che didattico, settare la opzione "option/always save encode log to file automatically" che visualizza e memorizza per ogni conversione un file di testo in cui sono indicati i  Byte occupati da ogni fotogramma (di tipo I, P o B), i bitrate medi ottenuti per ogni GOP e al termine il bitrate medio ottenuto al termine della compressione. Dalla analisi di tale file è possibile osservare come viene gestito il bitrate al variare dei parametri immessi e al cambiare delle caratteristiche della scena compressa: video più o meno dinamico, scuro o chiaro, dettagliato o uniforme. Per visualizzare in tempo reale tali dati basta cliccare su option/display encode log.

frame= 3920 [I] compressed size= 42542

(dimensione del frame di tipo I)

frame= 3918 [B] compressed size= 6436  

(dimensione del frame di tipo B)

frame= 3919 [B] compressed size= 5428
frame= 3923 [P] compressed size= 18009
frame= 3921 [B] compressed size= 6236
frame= 3922 [B] compressed size= 5457
..............................
frame= 3930 [B] compressed size= 5145
frame= 3931 [B] compressed size= 5449
Current bitrate = 2304,32 kbps   (bitrate medio del Gop IBBPBBPBBPBBP formato dai fotogrammi 390-3931)
..............................
..............................
Number of encode frame = 3936 Al termine della compressione è indicato il numero dei fotogrammi compressi
Average bitrate of video = 2175,49 kbps Come ultima info c'è proprio il bitrate medio del video che si spera non 
si discosti molto rispetto al valore presunto

Per vedere nella pratica come il parametro quality influenza il bitrate medio, fissato quello massimo, ecco una tabella che CON BUONA APPROSSIMAZIONE nella modalità CQ indica i bitrate medi che è possibile ottenere in corrispondenza del massimo bitrate permesso dai SVCD standard : ovviamente essendo numerosissimi i casi possibili, tale tabella va interpretata solo come una indicazione generica. Ho utilizzato come video da comprimere in SVCD (480*576), spezzoni di film in modalità 1.78:1 non anamorfico, con un bitrate massimo pari a 2450 come richiesto dallo standard. In tale formato 144 delle 576 righe sono nere. Ho affiancato anche la compressione del medesimo video in formato non anamorfico, non contenente bande nere, per valutare la loro influenza sul bitrate medio.

Osservo come, per simulare il comportamento di film interi,  ho utilizzato spezzoni che contengono sia scene statiche che dinamiche; comprimere infatti scene solo statiche o dinamiche non porta a risultati particolarmente significativi, nell'ottica del bitrate medio di un intero film. Ciò che cambia tra i 3 video utilizzati è il livello medio di difficoltà dell'encoder a comprimere le scene e quindi a risparmiare sul bitrate medio; ho in pratica analizzato tipologie differenti di film più o meno esigenti in termini di bitrate video (a parità di qualità da ottenere)

Video Formato Bande nere Durata min:sec Caratteristiche
Jurassic park2 1.78:1 non anamorfico 144 righe 3:00 scene mediamente dinamiche, dettagliate e luminose.
Il grande Joe 1.78:1 non anamorfico 144 righe 5:10 scene mediamente statiche e poco dettagliate
Il grande Joe 1.78:1  anamorfico nessuna 5:10 stesso video del caso di prima, senza bande nere

Nella tabella indico il bitrate video medio ottenuto, il valore % rispetto a 2450 e i minuti inseribili su CDR 74 e 80, con tale Bitrate medio (ricordo come il calcolo dei minuti, come visto, mantiene un margine del 2,5% pari a circa 50-55 secondi teoricamente inseribili in più nel CDR, margine utile vista la imprevedibilità del bitrate)

Risoluzione 480*576
Bitrate video massimo
2450 Kbits/s  
Bitrate audio 224 Kbits/s
Versione Tmpeg beta 12e
  1 Jurassic park2 2 Il grande Joe non anamorf. 3 Il grande Joe  anamorf.
Quality Bitrate medio 
(% bitrate max)
min:sec 
 cd-r 74
min:sec 
 cd-r 80
Bitrate medio 
(% bitrate max)
min:sec 
 cd-r 74
min:sec 
 cd-r 80
Bitrate medio 
(% bitrate max)
min:sec 
 cd-r 74
min:sec 
 cd-r 80
100  2379 (97.1) 38:06 41:03 2302 (93.9) 39:13 42:26 2401 (98.0) 37:48 40:43
78  2364 (96.5) 38:18 41:17 2252 (91.9) 39:58 43:05 2389 (97.5) 37:57 40:54
77  2346 (95.7) 38:34 41:34 2230 (91.0) 40:19 43:28 2370 (96.7) 38:14 41:12
75  2319 (94.6) 38:58 42:00 2164 (88.3) 41:24 44:37 2318 (94.6) 38:58 42:00
70  2252 (91.9) 39:58 43:05 1970 (80.4) 44:53 48:23 2157 (88.0) 41:31 44:44
65  2120 (86.5) 42:08 45:24 1663 (67.9) 51:50 55:51 1914 (78.1) 46:01 50:00

ecco l'intervallo (minimo-massimo) dei valori ottenuti nei 3 esempi visti

Quality Bitrate medio:
 intervallo probabile 
% bitrate max: 
intervallo probabile 
min:sec  cd-r 74
intervallo probabile 
min:sec cd-r 80
intervallo probabile 
100  2302-2401   93.9 - 98.0 39:13 - 37:48 42:26 - 40:43
78  2252-2389  91.9 - 97.5 39:58 - 37:57 43:05 - 40:54
77  2230-2370  91.0 - 96.7 40:19 - 38:14 43:28 - 41:12
75  2164-2318  88.3 - 94.6 41:24 - 38:58 44:37 - 42:00
70  1970-2252 80.4 - 91.9 44:53 - 39:58 48:23 - 43:05
65  1663 -2120 67.9 - 86.5 51:50 - 42:08 55:51 - 45:24

La interpretazione dei risultati non è banale: 

Dal punto di vista della qualità ottenuta, è possibile dire che con una compressione CQ e valori di quality almeno pari a 73-75,si  mantiene una qualità molto simile  a quella che si otterrebbe con il bitrate costante pari al bitrate massimo impostato, ed è possibile risparmiare sul bitrate, a secondo della sorgente video, da pochi punti percentuali sino al 12-14 %

Nella determinazione del bitrate medio, il tipo di sorgente utilizzata è importante quanto il parametro quality: video con bande nere, non molto dinamici tenderanno a produrre bitrate medi più bassi (i valori verdi della tabella riassuntiva); video senza bande nere e/o particolarmente dinamici tenderanno a produrre bitrate medi più alti (i valori rossi della tabella riassuntiva).

Come regola generale è possibile dire che a parità di bitrate massimo e valore di quality, la presenza di bande nere (che ricordo si hanno in tutte le codifiche di  film 2.35:1 anamorfico o meno e 1.78:1 non anamorfico) abbassano il bitrate medio in maniera evidente, rispetto all'analogo video senza bande nere: la assenza di tali bande al contrario fa' si che  il bitrate medio tenda ad avvicinarsi al massimo impostato.  La quantità del risparmio ottenuto è molto variabile poiché molto dipende dal video (statico , dinamico....), dai parametri utilizzati e dalla  dimensione delle bande nere (che dipende dal formato cinematografico utilizzato). Per convincersene si può comprimere lo stesso spezzone video di un film 1.78:1 in anamorfico (144 righe circa di bande nere ) e poi non in  anamorfico e confrontare i bitrate medi, tramite l'opzione di log di tmpeg (option/display encode log).

NOTA OPERATIVA: sono molti i casi (vedi dopo la tabella relativa) in cui NOTO IL BITRATE MEDIO occorre scegliere il bitrate massimo e il fattore di qualità opportuno. Il metodo è semplice: fissato il valore di quality opportuno si legge il valore  %bitrate max visto nelle tabelle di sopra e si fa un banale calcolo del risparmio ottenuto :
es.
%bitrate max = 88.3% ----> risparmio =100-88,4=11.7% = 0,117 ---> bitrate massimo = bitrate medio *1,117 ; ad esempio se voglio un bitrate medio di 2300 il bitrate massimo da inserire è 2300*1.117=2569 Kbits/s.
es2.
% bitrate max = 92.0% ----> risparmio =100-92.0=8.0% = 0,08 ---> bitrate massimo = bitrate medio *1,08 ; ad esempio se voglio un bitrate medio di 2300 il bitrate massimo da inserire è 2300*1.08=2484 Kbits/s.

L'analisi dei risultati porta a concludere come un ottimo compromesso per la codifica di SVCD standard 480*576 di film con bande nere (formato 2.35:1 anamorfico o meno e 1.78:1 non anamorfico) è quello di utilizzare un fattore di quality pari a 75 o 77 e bitrate massimo pari a 2450. Con tali parametri ho eseguito un ulteriore test (Starship Troopers , 10 minuti) di scene tipiche di un film d'azione (mediamente difficili da comprimere). Ecco la tabella riassuntiva.

Risoluzione 480*576 
Bitrate video massimo
2450 Kbits/s  
Bitrate audio 224 Kbits/s
Formato 1.78:1 non anamorfico
  1 Jurassic park2(video mediamente dinamico) 2 Starship Troopers 2 Il grande Joe (video mediamente statico)
Quality Bitrate medio 
(% bitrate max)
min:sec 
 cd-r 74
min:sec 
 cd-r 80
Bitrate medio 
(% bitrate max)
min:sec 
 cd-r 74
min:sec 
 cd-r 80
Bitrate medio 
(% bitrate max)
min:sec 
 cd-r 74
min:sec 
 cd-r 80
77  2346 (95.7) 38:34 41:34 2254 (92.0) 39:57 43:03 2230 (91.0) 40:19 43:28
75  2319 (94.6) 38:58 42:00 2194 (89.5) 40:54 44:05 2164 (88.3) 41:24 44:37

In termini di bitrate massimo e bitrate medio si ottiene:

  1 Jurassic park2(video mediamente dinamico) 2 Starship Troopers 2 Il grande Joe (video mediamente statico)
Quality Bitrate medio 
(% bitrate max)
. Bitrate medio 
(% bitrate max)
. Bitrate medio 
(% bitrate max
)
.
77  2346 (95.7) bitrate max = bitrate medio*1,043 2254 (92.0) bitrate max = bitrate medio*1,08 2230 (91.0) bitrate max = bitrate medio*1,09
75  2319 (94.6) bitrate max = bitrate medio*1,054 2194 (89.5) bitrate max = bitrate medio*1,105 2164 (88.3) bitrate max = bitrate medio*1,117

 

Ovviamente il bitrate medio tende a stabilizzarsi all'incirca verso i valori che indico in tabella, dopo almeno 10-12 minuti di video: una codifica di pochi minuti al contrario è fortemente condizionata dalla scena utilizzata (statica, dinamica, scura, più o meno dettagliata,....) e non permette all'encoder di stabilizzare il bitrate grazie all'avvicendarsi di scene più o meno complesse.  

Per valori di quality superiori a 80, di fatto non ci sono variazioni rispetto al caso quality=80 ( c'è una saturazione delle ottimizzazioni possibili): con valori di quality inferiori a 55-60, al contrario si ottengono compressioni qualitativamente  insufficienti. 

Ecco una tabella riassuntiva sulla qualità ottenibile.

quality = 100 

La gestione del bitrate variabile è molto simile al bitrate costante con piccoli risparmi nelle scene più statiche e scure: la qualità è praticamente uguale a quella ottenibile con  bitrate costante pari al bitrate massimo;  il bitrate medio si assesta attorno al 94-98% del bitrate massimo con risparmi assolutamente contenuti. Scendendo con quality compresa tra 80-100 si ottengono praticamente gli stessi risultati. 

quality = 77 

E' il settaggio che consiglio per chi vuole il massimo della qualità (compatibilmente al bitrate massimo inserito), ma desidera se possibile risparmiare qualcosa sul bitrate: le differenze rispetto al caso quality=100 non sono visibili se non a fermo immagine. Per bitrate massimi non eccessivi, il bitrate medio si assesta tra il 91 e il 96% del bitrate massimo.

quality = 75 

Qualità molto simile al caso quality=77 con risparmi leggermente superiori. La qualità è ancora molto buona.

quality = 70 

Ottimo compromesso qualità-risparmio. Il bitrate medio si assesta tra l' 81% e il 92% del bitrate massimo. Consigliato in tutti quei casi in cui si è disposti a sacrificare leggermente la qualità pur di inserire qualche minuto in più di video (a parità di spazio occupato).

quality = 60-70 

E' l'intervallo che garantisce ancora qualità più che sufficiente, nonostante gli artefatti che tendono ad essere visibili e una resa cromatica non sempre al top. 

 

Nelle tabelle viste ho considerato il caso probabilmente più utile di analizzare, ovvero il SVCD standard in cui si è utilizzata la classica risoluzione 480*576 e il bitrate pari al massimo consentito dallo standard in presenza di audio 224 Kbits/s, ovvero 2450 Kbits/s per il video (come già detto non conviene inserire il valore 2522 Kbits/s per compensare eventuali picchi del 2-3% che l'encoder potrebbe inserire).

Come varia il bitrate medio nel caso di risoluzioni e bitrate massimi diversi da quelli visti? E' ovvio che non è umanamente possibile fare test sistematici vista l'infinità dei casi possibili; al contrario è possibile prevedere il comportamento. 

In pratica a parità di quality, più l'encoder è in difficoltà, tanto più difficile sarà per lui abbassare il bitrate : ciò significa che il bitrate tenderà sempre di più a raggiungere il massimo impostato (minori oscillazioni) e il bitrate medio tenderà a raggiungere tale massimo: la codifica tenderà sempre più ad essere simile alla compressione con bitrate costante pari al massimo imposto.

Al contrario sempre a parità di quality, meno l'encoder è in difficoltà, tanto più scenderà il bitrate medio rispetto al massimo impostato e si avranno risparmi percentuali maggiori: le oscillazioni sul bitrate aumenteranno.

Ovviamente per mettere in difficoltà l'encoder basta AUMENTARE LA RISOLUZIONE  E/O DIMINUIRE IL BITRATE ; al contrario per agevolare l'encoder basta DIMINUIRE LA RISOLUZIONE E/O AUMENTARE IL BITRATE MASSIMO

In pratica partendo dalle tabelle viste, se si diminuisce il bitrate massimo ad esempio da 2450 a 2300 i risparmi sul bitrate medio saranno minori poiché le scene per cui il bitrate 2300  è eccessivo rispetto alla qualità impostata  sono poche; al contrario con il massimo pari a 2450 Kbits/s le scene per cui tale bitrate è eccessivo sono qualcuna in più, con il risultato di una diminuzione percentuale maggiore.

Nella tabella che segue ecco un caso reale: passando da 2450 a 2300 si passa da un risparmio del 9% (bitrate medio pari al 90% del max), ad un risparmio minore pari al 6.6% (bitrate medio pari al 93.6 % del max)

  Il grande Joe non anamorf.

quality = 77

Bitrate medio 
(% bitrate max)

Bitrate max 2450

Bitrate medio 
(% bitrate max)

Bitrate max 2300

2230 (91.0) 2150 (93.4)

Segue uno schema di un caso ovviamente limite (non provate a comprimere un 480*576 con bitrate massimo a 1300 !!!!!!!)

Mantenendo costante il fattore qualità a 65 e la risoluzione di 480*576, se ad esempio si diminuisce il bitrate massimo da 2450 a 1300 le possibilità di "risparmio" sul bitrate medio sono quasi nulle e il bitrate medio tende pertanto ad essere uguale al massimo impostato: si ottiene praticamente una compressione a bitrate costante e una qualità comunque insufficiente.

Bitrate massimo 2450, quality 65 

Bitrate massimo 1300, quality 60 

Ho un comportamento analogo  nel caso in cui si mantiene il bitrate massimo (es 2450) ma si aumenta la risoluzione ad esempio da 480*576 a 704*576: l'encoder sempre con valori di quality ragionevolmente alti (oltre il 60-65) praticamente creerà un bitrate costante pari a 2450 a seguito del fatto che tale bitrate è sottodimensionato rispetto alla risoluzione di 704*576: la qualità ovviamente sarà quasi sempre insufficiente con artefatti sempre molto visibili.

Al contrario , per quanto detto, se si passa dal formato del test (480*576  2450 Kbits/s max) a risoluzioni minori (es. 352*576) e/o a bitrate superiori (es. 3000-3500 Kbits/s  chiaramente  fuori standard), l'encoder ha maggiori possibilità di risparmiare bitrate essendo il bitrate massimo eccessivo in un numero maggiore di scene : si ottengono così risparmi percentuali maggiori (bitrate medio anche 70-75% del massimo) .

 

Concludo questa sezione sul rapporto bitrate medio/bitrate massimo al variare del fattore quality, riportando i risultati che si ottengono con la "vecchia" versione B12a di Tmpeg: non a caso ho utilizzato i caratteri verdi; chi non è interessato a tali "raffronti" può saltare direttamente alla prossima sezione in azzurro. Attualmente non vedo alcun motivo per preferire tale versione alle nuove b12e e b12f, e pertanto riporto quanto avevo in precedenza trovato sopratutto per chi desidera verificare come in realtà sia diverso il comportamento del parametro quality.

Vediamo con un esempio come variano i bitrate medi a parità di di bitrate max e al variare del fattore di qualità: consideriamo come parametri il preset  SuperVcd Benny 16 9 q60 2350 presente nella cartella SVCD 480 576 interallacciato o progressivo: è un template  adatto per la creazione di SVCD diciamo "standard". Risoluzione 480*576, max bitrate video di 2350 kbit/s, audio stereo 44100 Hz mpeg layer 2 con bitrate 224 kbits/s.

Il filmato consiste in  8 minuti di video (un mix di scene statiche e dinamiche) il cui originale  è un film di provenienza DVD (Il quinto elemento): il film è in formato 2.35:1 anamorfico e contiene pertanto delle bande nere (circa 140 linee nere su 576) che agevolano la compressione e tendono a far diminuire il bitrate medio. Come parametri è stato utilizzato il preset  SuperVcd Benny 16 9 q60 2350 presente nella cartella SVCD 480 576 interallacciato o progressivo dei template scritti per la b12a e successivamente è stato variato il parametro quality.Osservo come per bitrate massimo è stato usato 2350 invece che il valore 2450 dei test 

480 X 576 . Film  in formato 2.35:1 anamorfico

Tmpeg Versione B12a

bitrate video max 

quality    bitrate video medio   % rispetto al max  minuti su cd-r 74
(audio 224kbit/s) 
 minuti su cd-r 80
(audio 224kbit/s) 

2350

65  2244 95.5 % 40 m : 07 s 43 m : 13 s

2350

62  2165 92.1 % 41 m : 23 s 44 m : 35 s

2350

60  2143 91.2 % 41 m : 45 s 45 m : 00 s

2350

58  2118 90.1 % 42 m : 10 s 45 m : 27 s

2350

55  2015 85.8 % 44 m : 02 s 47 m : 27 s

2350

53  1942 82.6 % 45 m : 27 s 49 m : 00 s

2350

50  1836 78.1 % 47 m : 40 s 51 m : 23 s

2350

48  1762 75.0 % 49 m : 22 s 53 m : 12 s

Riguardo la qualità del risultato per valori di quality uguali o superiori a 53 il video è dotato di buona qualità e artefatti parecchio contenuti: questo grazie alle indubbie qualità di tmpeg  ma anche grazie alla qualità del video originale (DVD). In un altro esempio,  la conversione di 40 minuti : 25 sec del film "Jurassic park : il mondo perduto", convertito in formato 1.85 :1 non anamorfico (da un originale anamorfico), utilizzando sempre il preset  SuperVcd Benny 4 3 q60 2350 ho ottenuto un bitrate medio di 2129, praticamente uguale al 2143  visto nell'esempio della tabella : facendo il calcolo avrei potuto inserire sino a 42 minuti di video.

A prova di quanto influisca la presenza delle bande nere e la qualità del video originale, ecco un caso diametralmente opposto: video 1.33:1 (4:3) non dotato pertanto di bande nere, ottenuto dalla digitalizzazione di un video abbastanza dinamico ripreso da una videocamera Hi-8: il formato è sempre 480*576.

480 X 576 . Video in formato 4:3
Tmpeg Versione B12a

bit rate video massimo

quality    bitrate video medio   % rispetto al max  minuti su cd-r 74
(audio 224kbit/s) 
 minuti su cd-r 80
(audio 224kbit/s) 

2350

60  2340 99.6 % 38 m : 39 s 41 m : 39 s

2350

48 2294 90.1 % 39 m : 23 s 42 m : 24 s

2350

45 2265 85.8 % 39 m : 47 s 42 m : 52 s

E' evidente come il bitrate medio tenda ad essere molto più vicino al valore max impostato: da non sottovalutare la presenza del tipico rumore dovuto al nastro, che tende a mettere in crisi la compensazione del moto e pertanto tende a incrementare il bitrate: il filtro de_noise di tmpeg potrebbe agevolare la compressione guadagnando in qualità e abbassando il bitrate di qualche punto percentuale.

Ecco le due tabelle affiancate: le differenze sono evidentissime

 formato 4:3 formato 2.35:1 anamorfico

bit rate video massimo

quality    bitrate video medio   % rispetto al max  bitrate video medio   % rispetto al max

2350

60  2340 99.6 % 2143 91.2 %

2350

48 2294 90.1 % 1762 75.0 %

2350

45 2265 85.8 %    

 

L'altro parametro importante all'interno di Tmpeg, è la possibilità di migliorare la qualità del video nelle scene più dinamiche, a parità di parametri impostati: per far ciò occorre far si che tmpeg impieghi più tempo per il delicato processo della compensazione del moto: il parametro da modificare è configure/ video/ motion search accuracy

migliore è la qualità impostata, maggiori i tempi di compressione. Considerando i già elevati tempi di conversione , spesso può bastare la "normal quality". Ovviamente se si vuole risparmiare qualcosa è possibile usare la "low o lowest quality" , che incrementano gli artefatti nelle scene più dinamiche.

Dalla versione Beta12b è presente la nuova modalità "Motion Estimate Search", che velocizza di circa il 20% la compressione, mediante un algoritmo diverso che con una certa intelligenza modifica il tempo di ricerca della similitudine tra macroblocchi, in base alle caratteristiche del video: con tale parametro i tempi di codifica sono molto legati alla presenza o meno di scene dinamiche ma in tutti i casi si ottengono tempi inferiori rispetto alla modalità normal di quantitativi tutt'altro che trascurabili. La qualità peggiora ma solo di poco e nelle scene particolarmente dinamiche; a prova di ciò tutti i template forniti dall'autore di tmpeg a partire dalla Beta12b utilizzano tale modalità.

Ecco una tabella che approssimativamente da l'idea delle variazioni dei tempi i codifica, ovviamente a parità degli altri parametri.

Motion search accuracy

tempi rispetto alla 
  normal quality

 hightest quality (la codifica più lenta) +343% (X 4.43)
 high quality +70% (X 1.70)
 normal quality 0% (X 1.00 )
 motion estimate search -20% (X 0.8)
 low quality -23% (X 0.77)
 lowest quality (la codifica più veloce) -28% (X 0.72)

In pratica un video che per essere compresso richiede 1 ora in normal quality richiede 4.43 ore in hightest quality e 0.72 ore = 43 minuti in lowest quality. 

Tra le varie modalità nei template ho inserito la Normal quality in grado di produrre risultati elevati: per chi desidera una qualità leggermente migliore, sopratutto nelle scene di più dinamiche, ed è dotato di processore dell'ultima generazione consiglio di evitare la hightest quality (i tempi di conversione diventano "biblici" ) ma di utilizzare la high quality che comunque arriva quasi a raddoppiare i tempi di codifica. Per le configurazioni un pò più datate rimane la possibilità  di usare la motion estimate search che velocizza di un buon 20% la compressione senza incrementare più di tanto gli artefatti.


Il SVCD e il video anamorfico 

Nella conversione di film da DVD in SVCD è importante scegliere se comprimere il video in anamorfico o meno in tutti quei casi in cui l'originale è in formato anamorfici. Un articolo che tratta dettagliatamente la questione del video anamorfico, lo trovate nell'articolo video anamorfico  in particolare nel paragrafo L'aspect-ratio negli mpeg-encoder.

In breve un video DVD in formato anamorfico è memorizzato nei 720*576 punti del DVD in maniera tale da sfruttare al massimo la risoluzione verticale: 

Un DVD anamorfico se visualizzato su un TV 4:3 o sul monitor del PC senza ridimensionamento apparirà distorto con il tipico effetto "volti allungati". (a destra un esempio nel caso di film 2.35:1 anamorfico)
Per la corretta visualizzazione nelle giuste proporzioni sul televisore ci sono 3 possibilità:

1) Il DVD player non modifica il frame decompresso e il video è visualizzato su di un TV 16/9: le proporzioni sono corrette grazie alla forma del cinescopio del TV 16:9.

2) Il DVD player non modifica il frame decompresso e il video è visualizzato su di un TV 4:3 in modalità 16/9: in tal caso il televisore in maniera analogica schiaccia l'immagine di un fattore 0.75 (il video viene ridimensionato all'interno di 432 righe rispetto alle 576 disponibili).

3) Il DVD tramite elaborazioni numeriche ridimensiona l'immagine schiacciandola del  fattore 0.75 e il video è visualizzato sul TV 4:3.

Nel caso dei DVD player il riconoscimento del video anamorfico e l'eventuale ridimensionamento viene fatto leggendo un particolare bit presente nell'mpeg.

Nel caso dei DVD player sw per PC in molti casi è possibile scegliere manualmente se ridimensionare o meno il video anamorfico.

Il formato SVCD non prevede il video anamorfico e quindi teoricamente tutti i video ottenuti convertendo  DVD anamorfici andrebbero convertiti in non anamorfico schiacciando il video del fattore 0.75 (vedremo dopo come fare) e compressi nel formato 480*576 in maniera non anamorfica. 

In realtà, se si desidera, è possibile creare il SVCD lasciando il video in modalità anamorfica ed inserendo nel flusso mpeg 2 il bit che comunica al player il ridimensionamento: nel caso molto probabile in cui il DVD player non riconosca tale bit ( cosa legittima perché non prevista dallo standard ) per la corretta visualizzazione occorrerà o visualizzare il SVCD su TV 16/9  o su TV 4:3 dotate della opzione 16/9 (tutti i modelli più recenti). Al contrario nel caso dei player per PC , se il bit non è riconosciuto, occorrerà  ridimensionare manualmente il video (cosa che occorre fare ad esempio con WinDVD 2000).

Con Tmpeg, per inserire nell'mpeg l'informazione che comunica al player di schiacciare il video del fattore 0.75 ed inserire bande nere orizzontali (nella speranza che il player lo interpreti correttamente) occorre settare il parametro configure/video/aspect ratio

 

Utilizzando i miei template, nel caso di creazione di SVCD non anamorfico occorre caricare un template di tipo tipo 4/3 (es. SVCD Benny 4 3 q75 2450-224.mcf) in cui il parametro configure/video/aspect ratio è fissato a 4:3. In perfetta analogia occorre utilizzare i template di tipo tipo 16/9 (es. SVCD Benny 16 9 q75 2450-224.mcf) per creare un  SVCD anamorfico.

ATTENZIONE: in Tmpeg, il parametro presente in configure/video/advanced, NON CENTRA NULLA con quanto visto (l'informazione da inserire nell'mpeg che comunica al player di schiacciare il video 16/9), ma serve solo nel caso in cui si desidera far ridimensionare a tmpeg il video prima di comprimerlo e viene considerato dall'encoder solo in quei casi in cui si è settato un video arrange Method con la dicitura "Keep aspect ratio" (mantieni le proporzioni impostate in Source aspect ratio) . Con il metodo che propongo tale funzione non la utilizzaremo MAI. 

Riguardo la convenienza o meno di usare video anamorfico nelle conversioni  la regola generale è che, secondo la mia opinione, nel caso di SVCD con risoluzione  480 * 576 e bitrate video massimo conforme con lo standard, conviene mantenere il video anamorfico solo nel caso di film anamorfici in formato 2.35 : 1 (sono in pratica il 40% dei film su DVD). In tutti gli altri casi conviene lasciare o convertire i film in non anamorfico.  Detto in altre parole occorre convertire da anamorfico a non anamorfico solo i film presenti in DVD in formato 1.85:1  16/9 anamorfico (in rosso nella tabella)

Ecco una tabella riassuntiva

formato 
film  DVD

 righe nere presenti
  nel video mpeg del DVD

formato da utilizzare
 per SVCD 480*576 

 righe nere presenti 
nel video mpeg SVCD

template da 
utilizzare

1.33 : 1   4/3 
non anamorfico
0

1.33 : 1   4/3 
non anamorfico

0 4/3
1.66 : 1   4/3 
non anamorfico
114 su 576

1.66 : 1   4/3 
  non anamorfico

114 su 576 4/3
1.85 : 1   4/3 
non anamorfico
161 su 576

1.85 : 1   4/3 
  non anamorfico

161 su 576 4/3
1.85 : 1   16/9
anamorfico
0

1.85 : 1   16/9
 
non anamorfico

161 su 576 4/3
2.35 : 1   4/3 
non anamorfico
249 su 576

2.35 : 1   4/3 
  non anamorfico

249 su 576 4/3
2.35 : 1   16/9
anamorfico
140 su 576

2.35 : 1   16/9
 anamorfico

140 su 576 16/9

Il motivo, già abbondantemente visto, è legato ai bassi bitrate a cui il SVCD deve ricorrere nel caso di video 480X576 o 704X576: il codificare in non anamorfico significa,  dove è possibile,  inserire nel flusso mpeg delle bande nere che saranno compresse con pochissimi bit: si perderà in risoluzione di un fattore 0.75 ma si guadagna nella qualità delle immagini (minori artefatti). Il fatto di lasciare video anamorfico per i film in formato 2.35:1 , deriva dal fatto che in tal caso già esistono delle bande nere nel film anamorfico (vedi le immagini d'esempio nell'articolo dell'articolo sul video anamorfico .

I parametri da utilizzare per i casi visti li ho tutti tabellati e li analizzerò in seguito.

Lo svantaggio dei SVCD con video anamorfico rimane sempre il fatto che quasi certamente l'informazione di ridimensionamento automatico sarà ignorata e pertanto occorrerà visualizzare il film o su TV 4:3 con modalità 16/9 o su TV 16/9. Con i player per PC , potrebbe essere necessario ridimensionare manualmente il video.

Il player per PC WinDVD2000, compatibile con i SVCD e attualmente alla versione 2.4, ignora l'informazione di ridimensionamento presente negli mpeg2 anamorfici e non ridimensiona correttamente il video: per procedere manualmente occorre cliccare su proprietà/visualizza e DESELEZIONARE blocca proporzioni.

In questa maniera nella visualizzazione a finestra (non a schermo intero) è possibile ridimensionare correttamente il video, schiacciandolo del fattore 0.75 (va fatto ad occhio). Poiché la visualizzazione è a finestra, è comodo creare delle bande nere in alto e in basso per coprire tutto ciò che non è il film: a tal scopo potete utilizzare il SW da me appositamente scritto per tale utilizzo che potete scaricare qui 16_9.zip.

Il player per PC PowerDVD 3  che  non riconosce i SVCD ma permette la loro visualizzazione in modalità file, al contrario riconosce correttamente l'informazione di ridimensionamento presente negli mpeg2 anamorfici e di conseguenza ridimensiona correttamente il video.

Concludo questa sezione relativa al video anamorfico sul caso , molto frequente, di film presenti su DVD in formato 2:35:1 anamorfico e creazione di SVCD con bitrate massimo concesso dallo standard: rimanendo valido il consiglio di creare un SVCD 480*576 in formato  ANAMORFICO, come valida alternativa è possibile utilizzare la risoluzione 704*576 e convertire il video in non anamorfico creando pertanto un SVCD 704*576 non anamorfico che non avrà gli eventuali problemi di ridimensionamento e una ottima compatibilità nel momento in cui gran parte dei DVD player compatibili con il SVCD non hanno alcun problema nel visualizzare la 704*576.

La motivazione di tale alternativa, sta nel numero di pixel non contenenti  bande nere molto simile nei due casi : 704*327 (circa 230 000 pixel) nel caso di SVCD 704*576 non anamorfico e 480*436 (circa 210 000) nel caso del SVCD 480*576 anamorfico. 

DVD: film in formato
 2:35:1 anamorfico
 

Conversione in ---->

SVCD 480*576 
anamorfico

SVCD 704*576 
non anamorfico

720*436 pixel non neri
(= 313 920 pixel)

480*436 pixel non neri
(= 209 280 pixel)

704*327 pixel non neri
(= 230 208 pixel)

I tempi di compressione, se si utilizza il ridimensionamento e ritaglio con Flaskmpeg e Tmpeg (vedi dopo) sono molto simili nei due casi visti con un leggero rallentamento nel caso di SVCD 704*576 non anamorfico.


Possibili alternative al SVCD "standard" 

Prima di analizzare i diversi tipi di video da convertire, vediamo in ordine di qualità, i possibili casi di SVCD, standard o meno, che è possibile realizzare. In tutti i casi mi riferisco a video di origina PAL, 25 fps. Come già detto il bitrate massimo all'interno di Tmpeg, utilizzando la compressione CQ, viene impostato con il parametro "maximum bitrate" mentre il valor medio non è selezionabile direttamente ma tramite l'opzione quality è possibile incrementarlo (alti valori di quality) o diminuirlo (bassi valori di quality) in coerenza con quanto prima analizzato. 

formato 

risoluzione   bitrate video medio
Kbits/s
 bitrate video massimo
Kbits/s

compatibilità

XSVCD 

704*576 o 720*576 4000-4500   9800

player per PC e pochissimi DVD player stand-alone.

E' un tipo di formato che, riguardo la qualità del video, è identico al DVD (720*576 max bitrate 9800 Kbits/s) anche se per l'audio è impossibile utilizzare l'ac3 ma occorre utilizzare quello permesso dallo standard SVCD . 

Tale formato viene incontro ai casi in cui è prioritaria la qualità del video e secondario il numero dei minuti da inserire in un cd: 20 minuti di video di qualità massima sono in molti casi da preferire a 40 minuti di video di qualità tra il buono e il discreto. Incrementando il bitrate si ottiene in proporzione un video migliore ma maggiore occupazione di spazio e quindi minore quantità di video memorizzabile su di un CD-R. 

Con tali bitrate è possibile inserire circa 18-22 minuti di video in un singolo CDR. Riguardo la compatibilità per la visualizzazione con i DVD player per PC (es.WinDVD2000) non c'è alcun problema, mentre al contrario DVD player stand alone che riescono a reggere SVCD con bitrate così elevati sono pochissimi nel momento in cui occorre un lettore in grado di gestire la velocità 8X in modalità CD-rom:  uno dei "gioiellini" in grado di arrivare a ciò è Mustek DVD-V300 ( questo almeno è detto sul sito http://www.vcdhelp.com/dvdplayers.php ). Si spera con il miglioramento delle meccaniche dei player, che tale compatibilità possa estendersi ad un numero sempre maggiore di player. Vi rimando ovviamente alla sezione del mio sito dedicata alla compatibilita DVD player-formati digitali ,per gli aggiornamenti.

Riguardo la scelta del bitrate massimo, fermo restante il limite dettato dalla compatibilità, è possibile ottenere ottimi risultati anche con bitrate massimi di 5500-6500 Kbits/s. I fattori con cui scegliere sono i soliti: per video di qualità e con bande nere è possibile abbassare il bitrate anche attorno a 5000, mentre al contrario con video full screen (4:3) ed eventualmente rumoroso è buona regola incrementare il bitrate massimo. Naturalmente il bitrate massimo influenzerà il bitrate medio come visto nelle analisi sul parametro Quality della codifica CQ. Il secondo fattore da considerare è lo spazio occupato: le formule  

da utilizzare sono quelle già discusse, che riporto per comodità:

CDR 

minuti di video possibili

74 minuti

  Minuti= 103000/(bitrate_video+bitrate_audio+100)  

80 minuti

  Minuti= 111000/(bitrate_video+bitrate_audio+100)  

 

CDR 

bitrate_video medio

74 minuti

  bitrate_video= (103000/Minuti) - 100 - bitrate_audio 

80 minuti

bitrate_video= (111000/Minuti) - 100 - bitrate_audio

Osservo come tramite semplici operazioni di demultiplexing e ricodifica della sola parte audio è possibile sfruttare lo stesso video del DVD senza ricorrere ad alcuna ricompressione del video.

Tra la 704*720 e la 720*576 non ci sono differenze qualitative: la scelta tra le due deve essere fatta in base alla compatibilità con il proprio lettore DVD, nel momento in cui esistono dei modelli compatibili con la 704*576 e incompatibili con la 720*576 (ad esempio alcuni DVD player della Pioneer) 

 

formato 

risoluzione   bitrate video medio
Kbits/s
 bitrate video massimo
Kbits/s

compatibilità

XSVCD 

704*576 o 720*576 3500-4000   4500-5000

player per PC e pochi DVD player stand-alone.

E' il minimo indispensabile per ottenere SVCD una video simile al DVD per risoluzione e qualità: esistono infatti in commercio un numero non trascurabile di DVD caratterizzati da un bitrate medio leggermente al di sotto dei 5000Kbits/s con picchi praticamente assenti. 

Con tali bitrate è possibile inserire circa 25-26 minuti di video in un singolo CDR: è un formato indicato per chi desidera avere una qualità mediamente molto elevata , ma è vincolato dal bitrate massimo del proprio player. Esistono infatti alcuni modelli (vedi il portatile Aiwa XD-DW1 , l' Apex AD-703 o,  l'Hitachi DV-P505 E) che forse a causa di una meccanica 4X in modalità CD-Rom hanno problemi solo per bitrate video superiori ai 5000-6000 Kbits/s.

Con bitrate massimi inferiori ai 4500 è ancora possibile utilizzare la 704*576 anche se è opportuno farlo solo in presenza di video di qualità e magari film con bande nere (formato 2.35:1 anamorfico o meno e 1.78:1 non anamorfico): in tutti casi con bitrate massimi inferiori a 3500 Kbits/s conviene utilizzare la 480*576.

Sono numerosi i DVD player compatibili con l' XSVCD 704*576 ma limitati dal bitrate concesso dallo standard (video + audio= 2746,8 kbits/s): l'unico caso  in cui può essere opportuno utilizzare la 704*576 e ad esempio bitrate video 2450 sono i film 2:35:1 non anamorfici (vedi Titanic, Armageddon...). In tal caso, a seguito delle bande nere, il video utile da comprimere è pari a 704*327 pixel, una quantità di pixel comprimibile con discreti risultati  anche con il bitrate "standard".

 

formato 

risoluzione   bitrate video medio
Kbits/s
 bitrate video massimo
Kbits/s

compatibilità

SVCD 

480*576  2300-4000   2550-5000

player per PC e alcuni DVD player stand-alone.

E' il classico formato indicato per ottenere video 480*576 di qualità, compatibilmente con la eventuale capacità del proprio lettore DVD di leggere SVCD con bitrate superiori rispetto allo standard. Ci sono alcuni modelli che permettono di superare il limite sul bitrate video massimo (che ricordo è tale da rispettare le specifiche video + audio= 2746,8 kbits/s ) di poche centinaia di bit (es 2800-3000 Kbits/s) ed altri che permettono di spingersi su valori maggiori. 

Utilizzando la codifica CQ con valori di quality pari a 75-78 (ottimo compromesso risparmio-qualità) è possibile risparmiare spazio ed ottenere bitrate medi pari al 80-90% del massimo impostato. 

Se è prioritaria la qualità con bitrate massimi poco sotto i 5000 Kbits/s è possibile comprimere anche video full screen eventualmente rumoroso (vedi provenienza VHS): con bitrate massimi sotto i 3500-4000 con tali video iniziano ad essere eccessivi gli artefatti mentre con video cinematografico con bande nere è ancora possibile ottenere una qualità molto elevata. Superare i 5000 Kbits/s di bitrate massimo con la risoluzione 480*576 è sconsigliabile non essendoci vantaggi apprezzabili sulla qualità:. con tali bitrate conviene utilizzare la 704 (720)*576 

La lista dei DVD player in grado di visualizzare SVCD con bitrate superiori rispetto allo standard si spera diventi sempre più numerosa: vi rimando alla sezione del mio sito per la lista aggiornata.

 

formato 

risoluzione   bitrate video medio
Kbits/s
 bitrate video massimo
Kbits/s

compatibilità

SVCD 

480*576  2100-2350   2450-2500

player per PC e numerosi DVD player stand-alone (praticamente tutti i recenti modelli Philips Sony e Pioneer).

E' il SVCD standard che permette una qualità tra il buono e l'ottimo con i film con bande nere (formato 2.35:1 anamorfico o meno e 1.78:1 non anamorfico) e discreta con video Full Screen di qualità (film DVD 4:3 o origine DV, Betacam....). Al contrario per video di origine rumorosa (vedi VHS) è consigliabile utilizzare la risoluzione 352*576 (vedi dopo).

Per guadagnare preziosi bit per la codifica video è ragionevole utilizzare audio a 160 o 128 Kbits/s e di conseguenza incrementare il bitrate video: a riguardo basta utilizzare uno dei template che ho realizzato a tale scopo.

 

formato 

risoluzione   bitrate video medio
Kbits/s
 bitrate video massimo
Kbits/s

compatibilità

SVCD 

352*576  2100-2350   2450-2500

player per PC e praticamente la totalità dei lettori compatibili con il SVCD standard

E' il tipo di formato da utilizzare  fondamentalmente in 2 casi. Il primo caso è quello di video Full screen, eventualmente rumoroso (VHS) per il quale la risoluzione standard 480*576 crea eccessivi artefatti; con  la 352*576 si perde leggermente in definizione ma diminuiscono gli artefatti grazie al  minor numero di pixel da convertire.

La 352*576 è la risoluzione ideale per il video di provenienza VHS che strutturalmente non contiene più di 300-320 punti di informazione utile per riga e per il quale la 480*576 è eccessiva: la presenza delle 576 righe orizzontali permette la corretta visualizzazione del video interallacciato di provenienza video/telecamera (50 semiquadri al secondo) senza la mancanza di fluidità che si otterrebbe con la risoluzione 352*288.

Il secondo caso per il quale può essere opportuno utilizzare la 352*576 è quello in cui si desidera inserire 40-50 minuti di video su CDR, caso che obbliga all'utilizzo di bitrate video medi (1700-2000 Kbits/s) come ricavabile da: 

CDR 

bitrate_video medio

74 minuti

  bitrate_video= (103000/Minuti) - 100 - bitrate_audio 

80 minuti

bitrate_video= (111000/Minuti) - 100 - bitrate_audio

Con tali bitrate medi utilizzando la 480*576 si ottengono artefatti eccessivi e pertanto rinunciando leggermente alla risoluzione conviene utilizzare la 352*576.

 

formato 

risoluzione   bitrate video medio
Kbits/s
 bitrate video massimo
Kbits/s

compatibilità

CVCD 

352*288 1600-1700   2000-2200

player per PC e praticamente la totalità dei lettori compatibili con il SVCD standard

E' il formato utilizzabile per video di provenienza cinematografica nel caso in cui diventa prioritario inserire più di 40-50 minuti di video per CDR: vista la scarsa risoluzione conviene se disponibile, lasciare il video anamorfico. 

Sconsiglio fortemente il bitrate di 1150Kbits/s come consigliato dal promotore del formato (http://www.granavenida.com/vcdspain/vcdsp.html ), ma al contrario ritengo sensato  utilizzare bitrate video massimi di 2000-2200 Kbits/s che con il metodo CQ garantiscono bitrate medi di 1600-1700 Kbit/s e permettono di inserire 52-55 minuti di video in un cd. Diventando prioritario il risparmio di bitrate può essere opportuno utilizzare un bitrate audio di 160- o 128 Kbits/s al posto del classico 224 kbits/s.  

La presenza di 288 righe orizzontali invece che 576 rendono inutilizzabile tale formato per video interallacciato di provenienza video/telecamera, che apparirebbe a scatti a causa della mancanza di uno dei 2 semiquadri: l'alternativa è quella di utilizzare video 352*576 e di ottenere il 352*288 deinterallacciarlo con uno dei filtri di tmpeg. I risultati anche se leggermente migliori rimangono solo sufficienti a seguito di una evidente innaturalità dell'immagine nelle scene in movimento. 

Ricordo che come alternativa al CVCD ( mpeg2 352*288) vi è il formato XVCD mpeg1 352*288 utilizzabile per tutti i lettori incompatibili con il SVCD e CVCD ma al contrario compatibili con l'XVCD (ne esistono di numerosi come alcuni modelli Sony): tra l' XVCD e CVCD se da un lato è trascurabile la migliore ottimizzazione della codifica mpeg2 rispetto all'mpeg 1, il vantaggio maggiore deriva dal bitrate variabile dell'mpeg2 che permette di ottimizzare al meglio lo spazio occupato dal file, codificando al meglio le scene dinamiche in cui viene raggiunto il bitrate max e risparmiando spazio prezioso nelle scene meno impegnative da comprimere. 

Come visto i casi possibili sono numerosi e solo avendo chiare tutte le possibilità è possibile trovare il miglior compromesso che , ci tengo a sottolineare, dipende dalle proprie esigenze e dai propri gusti. 

Ci sono alternative possibili le cui scelte sono assolutamente personali: 
c'è chi preferisce ad esempio qualche artefatto video in più ma detesta l'idea di suddividere un film in più di 2 CDR, mentre al contrario chi pur di avere il meglio della qualità preferisce utilizzare il massimo bitrate video possibile permesso dallo standard (2450 con bitrate costante) non preoccupandosi del fatto che tale scelta può obbligare all'utilizzo di 1 CD in più;
c'è chi è disposto a sacrificare un pò della qualità dell'audio, codificando a 128 Kbits/s al posto di 224 per incrementare così la qualità video e chi al contrario considera l'audio prioritario e non è disposto a compromessi sulla sua qualità; la lista può continuare molto a lungo.

Il mio consiglio rimane sempre quello di fare il maggior numero di test e prove e di decidere in base ai propri gusti, senza troppi pregiudizi.


Artefatti e definizione 

Solo due parole su una tipico caso per il quale nella scelta dei parametri è possibile scegliere tra 2 alternative: mi sto riferendo alla conversione di video Full screen, magari rumoroso (es. origine VHS), e la realizzazione di un SVCD , in cui il bitrate per motivi di compatibilità deve rimanere standard (video + audio= 2746,8 kbits/s). Fissato il bitrate, ad esempio 2450 Kbits/s ci sono 2 possibili alternative: la risoluzione 480*576 che inevitabilmente creerà nelle scene più dinamiche degli artefatti, e la 352*576 che sacrificando leggermente la definizione (26% in meno di pixel), introdurrà meno artefatti poiché il bitrate disponibile sarà distribuito per codificare meno pixel e pertanto ogni gruppo di pixel potrà essere descritto secondo la sintassi dell'mpeg on un maggior numero di bit. Tra artefatti e definizione cosa conviene scegliere?

Fermo restando che per materiale VHS come più volte detto consiglio la 352*576, negli altri casi ( video full screen di qualità) i fattori che possono aiutare a fare la scelta tra le due possibilità , al di là del gusto personale, sono :

- qualità del DVD player nel fare il ridimensionamento: uno dei problemi maggiori della 352*576 è la presenza di scalettature nei contorni  a seguito della inferiore risoluzione orizzontale rispetto alla verticale. Molti player per PC hanno difficoltà nell'eliminare tali discontinuità mentre al contrario i DVD player da tavolo, a secondo dei modelli, sono in grado di filtrare e, sopratutto i più costosi, riescono veramente a fare miracoli ! In questo secondo caso la 352*576 può essere la scelta migliore.

- capacità del DVD player di applicare filtraggi "antiartefatti": è la prerogativa dei DVD player più costosi che applicano dei filtri intelligenti capaci di attenuare, se presenti, gli artefatti. L'utilizzo di un player di questo induce a scegliere la risoluzione maggiore. 

- caratteristiche del video: in  presenza di un video molto dettagliato e mediamente statico  è preferibile utilizzare la 480*576, mentre al contrario con immagini molto mosse e dinamiche, magari poco dettagliate, conviene utilizzare la 352*576 evitando così artefatti che sarebbero necessariamente numerosi.  


SVCD o Mpeg2 su CDR-ISO 

Per chi non ha possibilità o necessità di visualizzare i SVCD con un player DVD "da tavolo" può sembrare inutile creare SVCD realizzando gli opportuni mpeg e poi masterizzando con l'opzione SVCD di Nero Burning ( vedi dopo) ma potrebbe sembrare più semplice masterizzare un normale cdr ISO, contenente il video mpeg,  con un qualsiasi software di masterizzazione (magari perché non si possiede Nero)

Le differenze tra i due casi sono le seguenti.

1) Creando un SVCD è possibile inserire circa il 13% di video in più rispetto alla semplice copia su cdr dello stesso file mpeg: ciò è dovuto al fatto che il SVCD utilizza una formattazione dei dati con una quantità minore  di bit di correzione di errori (si sfruttano settori adibiti ai dati di dimensione pari a 2324 invece che 2048  (2324/2048=1.135)).

Il motivo è semplice: un errore di un bit su un file eseguibile (una dll o un exe può produrre il blocco del programma quando eseguito); al contrario lo stesso errore su un file mpeg al massimo può creare un blocchetto video difettoso o una distorsione sull'audio di una frazione di secondo. Pertanto nel caso di file multimediali (il formato cd-audio, i SVCD i VCD e gli XVCD) si impiega un numero minore di bit di individuazione e correzione degli errori, ridondanza che in tutti i casi esiste ed è lo stesso molto funzionale ( non a caso i CD audio  pieni di polvere e graffi suonano tranquillamente poichè tutti gli errori di lettura sono tranquillamente individuati e corretti dal lettore cd)

Su di un CDR 74 minuti masterizzato normalmente come cdr ISO è possibile memorizzare un mpeg di circa 
688 000 000 byte (735 000 000 per un cdr-80): al contrario nel caso di creazione di SVCD è possibile inserire un mpeg2 di 780 000 000 byte per un cd (830 000 000 per un cdr-80)

2) Un DVD player da tavolo può solo leggere, se compatibile, un SVCD e non un banale cdr-ISO con all'interno degli mpeg: esistono solo delle rare eccezioni come ad esempio i lettori DVD  Apex AD serie 600-700.

3) Creando un SVCD è possibile realizzare più video e fotografie 704*576 in successione ( lo si fa banalmente con Nero Burning trascinando i diversi contributi, come vedrò in seguito) o crearsi una struttura con un menù e più contributi video . 


Sorgenti video e formati possibili 

Video 4:3 (full screen senza bande nere) di qualità

Video 4:3 di origine VHS o Hi8

Film in formato DVD

Come visto, uno dei vantaggi del formato SVCD , standard o meno , risiede nella varietà dei parametri che ne determinano qualità e le caratteristiche: risoluzione video, bitrate video massimo, fattore di qualità nella codifica CQ, bitrate audio. Seguono poi tutti le molteplici possibilità di filtraggi video da applicare prima della conversione, primi tra tutti, la correzione colori e  filtraggi de noise tutti facilmente utilizzabili tramite tmpeg (setting/advanced e doppio click sul filtro).

Se ho prima elencato una serie di possibili combinazioni di parametri, in questo paragrafo cercherò di suggerire, a secondo della sorgente video da comprimere, quali possono essere le combinazioni più adatte.

Analizzerò 3 casi:

- Video 4:3 (full screen senza bande nere) di qualità: riprese da videocamera in formato DV, Betacam (o simile), film DVD in formato 4:3, immagini di sintesi (computer grafica).

- Video 4:3 di origine VHS o Hi8

- Film in formato DVD

Video 4:3 (full screen senza bande nere) di qualità: riprese da videocamera in formato DV, Betacam (o simile), film DVD in formato 4:3, immagini di sintesi (computer grafica).

Risoluzione 
704*576  720*576

Con bitrate massimi attorno i 7-9000 Kbits/s si ottiene la massima qualità possibile (qualità DVD) ma compatibilità con i DVD player stand alone praticamente nulla (occorre utilizzare un player DVD per PC). E' possibile ottenere bitrate medi di 5-6000 Kbits/s con 17-20 minuti di video su CDR. L'ideale per conservare video di qualità in mpeg 2: la parte video può essere in seguito usata senza ulteriori ricompressioni per creare dei DVD-R/RW.
Diminuendo il bitrate massimo attorno ai 4-5000 Kbits/s è possibile visualizzare  tali SVCD
su alcuni DVD player da tavolo con una qualità ancora più che discreta. Scendendo sotto i 3000-3500 Kbits/s si ottiene una qualità solo sufficiente nelle scene più dinamiche, tale da consigliare l'uso di risoluzioni inferiori quali la 480*576.

Bitrate video massimo 3-9800 Kbits/s

 

Risoluzione 
480*576 

Per ottenere una qualità tra il buono e l'ottimo occorre utilizzare bitrate non permessi dallo standard, almeno 3000 Kbits/s: la compatibilità è in tal caso ridotta a pochi player. Utilizzando i 2450 "standard" si ottengono inevitabili artefatti nelle scene più dinamiche: in tal caso potrebbe essere una valida alternativa l'utilizzo della 352*576. Vi rimando qui per le osservazioni sul "clip frame".

Bitrate video massimo
2450-4500 Kbits/s

 

 

Risoluzione 
352*576 

La minore risoluzione rispetto la 480*576 (26% di pixel in meno) garantiscono artefatti ridotti e solo in particolari scene dinamiche: la perdita di risoluzione può essere poco evidente per video non dettagliati o grazie all'interpolazione di DVD player di qualità. 

Bitrate video massimo
2450 Kbits/s

 

 

Risoluzione 
352*288 

Risoluzione utilizzabile solo per video 4:3 non interallacciato (immagini di sintesi o film) vista la impossibilità di gestire i 50 semiquadri al secondo con 288 righe. Utile nelle conversioni in cui, rinunciando in parte alla risoluzione del video, occorre inserire in un solo CD 45-55 minuti di video (con valori di quality pari a 70-75 è possibile ottenere con bitrate massimi di 1900-2100, bitrate medi anche inferiori a 1700 Kbits/s.).

Per sorgente video interallacciata se si vuole ugualmente utilizzare la 352*288, nonostante i problemi che ne derivano in termine di fluidità, è possibile deinterallacciare tramite tmpeg (setting/advanced/deinterlacing) : come method conviene usare Double (effetto blend) o eventualmente le modalità "intelligenti"  Double adaptation o Double field adaptation. Il risultato è un video in cui ognuno dei 25 fotogrammi al secondo contiene l'informazione "mixata"  di 2 semiquadri (50 fps) successivi.

Bitrate video massimo
1900-2100 Kbits/s

 

Nel caso di video 4:3 full screen una comoda maniera per diminuire i pixel da comprimere e migliorare di conseguenza la qualità del video, è quello di sovrapporre delle bande nere orizzontali e verticali al video: se si utilizzano barre relativamente strette, grazie alle tarature dei televisori, che tendono a non visualizzare le prime e le ultime righe e colonne, non si noterà in fase di visualizzazione alcuna banda nera ! Tra l'altro gran parte del video digitalizzato in forma analogica da VHS o HI8 contiene all'interno delle ultime righe  rumore video dovuto a problemi di allineamento delle testine e di tracking.

Per far ciò si deve utilizzare il filtro clip frame (detto anche cropping) di tmpeg che trovate in configure/advanced selezionando clip frame: per editare i parametri basta un doppio click. Tmpeg permette di inserire bande nere a destra , a sinistra, in alto, e in basso. Riguardo la dimensione delle bande nere occorre ricordare che per come è strutturato l'mpeg bisogna cercare di creare delle bande nere che nel flusso mpeg abbiano multipli di 16: il calcolo è semplice poiché nel caso di video mpeg XXX*576 viene ridimensionata solo la risoluzione orizzontale. Osservo che il medesimo filtro nella versione b12a è chiamato crop video.

Il numero dei pixel da coprire con bande nere, con tmpeg DEVE ESSERE INDICATO RELATIVAMENTE ALLA DIMENSIONE DEL VIDEO ORIGINALE: in pratica se ad esempio si utilizza un video 720*576 per creare un SVCD 480*576, il numero di colonne nere devono essere indicate sul frame 720*576 (la prima colonna a sinistra della tabella che segue) e non relativamente al frame 480*576.

Ecco una tabella con i valori consigliati nel caso di SVCD 480*576 per garantirsi bande nere di 16 o 32 pixel. 

dimensione del video
 originale da comprimere

crop sulle righe (top/bottom) 
 da inserire tra i parametri di tmpeg
dimensione crop sulle colonne (left/right) 
 da inserire tra i parametri di tmpeg

768*576

16 o  32 26 o 52 
corrispondenti a 16 o 32 pixel nel frame 480*576

720*576
704*576

16 o  32 24 o  48 
corrispondenti a 16 o 32 pixel nel frame 480*576

480*576

16 o  32 16 o  32 

E' ovviamente possibile incrementare ancora di più le bande con valori multipli di quelli visti (16, 32, 48,64,... o 24,48,72,96,...) ma in tal caso saranno certamente visibili su qualsiasi televisore.

Ecco ad esempio i parametri da inserire in tmpeg nel caso di bande  di 16 pixel sui 4 lati (alto, basso, destra, sinistra) del frame originario 704*576.

Cliccando su Resized è possibile vedere come le bande nere appariranno sul frame 480*576. 

 originale 
 bande  di 16 pixel sui 4 lati
 bande  di 32 pixel sui 4 lati

 

Video 4:3 di origine VHS o Hi8

Anche se è difficile indicare esattamente la reale risoluzione di un VHS o Hi8, nel momento in cui molto deriva dalla qualità delle meccaniche e del nastro utilizzato, in buona approssimazione è possibile affermare che la risoluzione del VHS è circa 280*576-300*576, mentre quella dell' Hi8 qualcosina in più :310*576-330*576.

Per questo motivo la risoluzione più indicata per tale video è la 352*576.

Non è assolutamente vero che la risoluzione è pari a 280-300*288 (come spesso erroneamente indicato) per il semplice fatto che il video è memorizzato in forma interallacciata e pertanto sono memorizzate 576 righe suddivise ,come previsto dal Pal, in 2 semiquadri  di 288 righe, interallacciati. 

Le possibilità sono le seguenti (vi invito comunque alla lettura dell'articolo sul video Pal per approfondimenti):

Digitalizzazione 704(720 o 768)*576  e conversione in mpeg 704*576 o 720*576 A meno degli artefatti dovuti alla digitalizzazione e alla conversione non c'è alcuna perdita di qualità, anche se la risoluzione dell'mpeg è eccessiva rispetto al segnale originale.

L'utilizzo di queste risoluzioni "sovrabbondanti" comporta il  digitalizzare e comprimere solo del rumore video aggiuntivo, nel momento in cui la reale risoluzione è intrinsecamente limitata dalla banda passante del nastro.

Digitalizzazione 704(720 o 768)*576  e conversione in mpeg 352*576 Concettualmente corretto nonostante lo spreco di bitrate nella digitalizzazione dovuto alla risoluzione elevata rispetto alla banda passante del VHS/Hi8 e alla risoluzione seccessivadell'mpeg
Digitalizzazione 352(384)*576  e conversione in mpeg 352*576 Soluzione ideale.
Digitalizzazione 352(384)*576  e conversione in mpeg 352*288 Fattibile nel caso di video progressivo (film e in generale  origine cinematografica) in cui non c'è presenza di discontinuità tra i semiquadri (linee di interallaccio): è comunque più opportuno digitalizzare direttamente 352(384)*288 eliminando l'operazione di ridimensionamento e potendo così lavorare con avi meno ingombranti.
Se a seguito di problemi in fase di digitalizzazione relativi all'ordine dei campi, si digitalizza video progressivo e si ottiene un avi con linee di interallaccio , occorre utilizzare l'opzione di deinterallacciamento di tmpeg: setting/advanced/deinterlacing, doppio click e metod "even field o old field": in tal caso vengono eliminate dal filtro le linee pari o dispari inutili vista l'origine progressiva del video.
Se l'originale è un video interallacciato di provenienza video/telecamera, è fondamentale deinterallacciare tramite tmpeg (setting/advanced/deinterlacing) : come method è possibile usare Double (effetto blend) o eventualmente le modalità "intelligenti"  Double adaptation o Double field adaptation. Il risultato è un video in cui ognuno dei 25 fotogrammi al secondo contiene l'informazione "mixata"  di 2 semiquadri (50 fps) successivi.
Digitalizzazione 352(384)*288  e conversione in mpeg 352*288 Se il video originale è di origine cinematografica o in generale progressiva, tale combinazione riesce a rendere la totalità del segnale VHS, Hi8: consigliabile per la compressione di Film o Telefilm (prodotti su pellicola) disponibili su Videocassetta (uno tra tutti il mitico Spazio 1999). 

Se il video originale è di origine interallacciata essendo ignorato un semiquadro su 2, si ottiene un un video meno fluido, con il tipico effetto cinematografico visibile specialmente durante i rapidi movimenti di camera e nelle scene particolarmente dinamiche.

Fatta la distinzione dei casi possibili, torniamo ai parametri possibili del SVCD: 

 

Risoluzione 
704*576  720*576

Per quanto detto le risoluzioni 720(702)*576 sono eccessive rispetto alla Banda passante video del VHS/Hi8: conviene utilizzare risoluzioni orizzontali inferiori. 

Bitrate video massimo
 
3-9800 Kbits/s

 

Risoluzione 
480*576 

Ha senso utilizzare tale risoluzione solo per bitrate fuori standard, diciamo attorno a 3500-4000 Kbits/s: la natura tipicamente rumorosa del VHS e Hi8 mette in seria difficoltà l'encoder che non potendo utilizzare elevati bitrate tende a creare i noti blocchetti di artefatti.

Utilizzare la 480*576 , bitrate massimo 2450-2500Kbits/s come previsto dallo standard al contrario produce una qualità generalmente insufficiente: è possibile migliorare leggermente le cose inserendo delle leggere bande nere, come visto qui, e applicando i filtri antirumore che trovate in setting/advanced/noise reduction.

Il filtraggio antirumore, con il quale conviene fare dei test partendo dalle impostazioni di default, incrementa notevolmente i tempi di compressione (anche 2-3 volte più lenti) ma in tutti i casi riesce a migliorare notevolmente la qualità del video semplificando il compito dell'encoder che non è in grado di distinguere il rumore dalle alte frequenze del video (i piccoli dettagli). 

Considerando le caratteristiche audio del nastro e le richieste elevate in termini di bitrate video, può essere conveniente utilizzare uno dei template che, pur rispettando le specifiche dello standard, utilizzano un bitrate video massimo maggiore a discapito di quello audio: due esempi tra tutti SVCD Benny 4 3 q77 2546-128 e  SVCD Benny 4 3 q77 2514-160

Bitrate video massimo
2450-4500 Kbits/s

 

 

Risoluzione 
352*576 

E' come detto la risoluzione più indicata per tale video: l'ideale è utilizzare bitrate massimi di 3500-4000 Kbits/s (fuori standard) mentre è possibile ugualmente ottenere buoni risultati con il limite di 2450-2500.

Considerando le caratteristiche audio del nastro e le richieste elevate in termini di bitrate video, può essere conveniente utilizzare uno dei template che, pur rispettando le specifiche dello standard, utilizzano un bitrate video massimo maggiore a discapito di quello audio: due esempi tra tutti SVCD Benny 4 3 q77 2546-128 e  SVCD Benny 4 3 q77 2514-160.

Bitrate video massimo
2450-4000 Kbits/s

 
 

 

Risoluzione 
352*288 

Risoluzione utilizzabile con buoni risultati solo per video 4:3 non interallacciato (immagini di sintesi o film) vista la impossibilità di gestire i 50 semiquadri al secondo con 288 righe. Utile nelle conversioni in cui, rinunciando in parte alla risoluzione del video, occorre inserire in un solo CD 45-55 minuti di video (con valori di quality pari a 70-75 è possibile ottenere con bitrate massimi di 1900-2100, bitrate medi anche inferiori a 1700 Kbits/s.).

Per il video interallacciato conviene deinterallacciare, come visto prima.

 

Bitrate video massimo
1900-2100 Kbits/s

 

 

Film in formato DVD

Prima di analizzare i diversi casi possibili, ecco una utile tabella che indica i massimi bitrate medi (o bitrate costanti ) espressi in in kbits/s,  consentiti per inserire un certo numero di minuti di film in un fissato numero di CDR: è sottinteso il bitrate audio di 224 kbits/s. (la convenzione è quella di tmpeg kbits=1000; per sw quali LSX encoder occorre dividere i valori in tabella per 1.024, come visto prima) Ovviamente con bitrate audio inferiori è possibile incrementare il bitrate video esattamente di quanto si è risparmiato con l'audio 
(2450
vid+224aud --> 2514vid+160aud --> 2546vid+128aud). Potete scaricare qui la tabella in formato Excel in cui trovate elencato un numero maggiore di casi (durate del film variabile con incrementi di 1 minuto) e in cui è ovviamente possibile inserire manualmente i minuti da convertire : ho inoltre creato una immagine di tale tabella che potete scaricare ed eventualmente stampare cliccando sull' icona a destra

Le formule usate sono le solite

CDR 

bitrate_video medio

74 minuti

  bitrate_video= (N.di CD*103000/Minuti) - 324  

80 minuti

bitrate_video= (N.di CD*111000/Minuti) - 324

Vedremo nel dettaglio come utilizzare al meglio tale tabella: in breve 

 

 

- i bitrate in rosso rappresentano i bitrate medi (o costanti) ottenuti, quando sono superiori rispetto al massimo consentito dalla standard: in corrispondenza di tali casi se si vuole creare un SVCD 480*576 standard è possibile utilizzare il bitrate costante 2450 Kbits/s che certamente  garantisce la richiesta corrispondente (es. in un film di 100 minuti su 3 CDR 74 in cui è teoricamente utilizzabile il bitrate di 2766 Kbits/s, è possibile utilizzare il bitrate costante di 2450 Kbits/s e di conseguenza sui CDR rimarrà un certo spazio inutilizzato). Il template relativo è 
SVCD Benny 4 3 CBR 2450-224.mcf presente nelle directory SVCD standard 480*576
.
E' ovvio, ma lo ricordo, che una compressione con bitrate costante pari a 2450Kbits/s è qualitativamente sempre superiore rispetto a una compressione con bitrate variabile con massimo pari a 2450: non ha alcun senso risparmiare sul bitrate se si ha spazio sufficiente a disposizione. Al contrario se si utilizza il bitrate costante di 2766 Kbits/s si guadagnerà in qualità, ma si perde la compatibilità con i DVD player incapaci di sopportare tale bitrate: ovviamente tale SVCD sarà compatibile con i player Sw per Pc; l'ultima strada, per gli amanti delle sfide e in generale per "gli utenti esperti",  è quella di utilizzare un bitrate massimo superiore (es. 2900) e un fattore di qualità opportuno che garantisca tale bitrate medio (come visto in precedenza è possibile ad esempio con quality = 75, risparmiare 6-12 % sul bitrate e pertanto inserire un bitrate massimo che si ottiene moltiplicando il bitrate medio per 1.06-1.12 (2766* 1.10=2931 ;2766* 1.15=3097). Il problema è scegliere il bitrate massimo e il fattore di quality opportuni: vi rimando alla sezione in cui ho ampiamente trattato la questione. Ovviamente anche in questo caso, poiché il bitrate massimo supererà i 2450 dello standard, si perderà la compatibilità con molti DVD player da tavolo.  L'utilizzo corretto del bitrate variabile garantisce una migliore qualità nelle scene dinamiche, grazie al risparmio di bitrate  su quelle statiche, ma ha lo svantaggio che se si sbagliano le previsioni sul bitrate medio a causa della imprevedibilità dovuta al tipo di film si corre il rischio di non poter inserire tutto il film: in tutti i casi il rischio può essere quello di saltare gli ultimi 1 o 2 minuti di film che corrispondono comunque ai titoli di coda; niente di particolarmente grave.

Riguardo la codifica in anamorfico, nei casi in rosso , vale in generale quanto detto e tabellato prima: utilizzando il bitrate standard (2450) conviene mantenere il video anamorfico solo nel caso di film anamorfici in formato 2.35 : 1 (sono in pratica il 40% dei film su DVD). In tutti gli altri casi conviene lasciare o convertire i film in non anamorfico.  Detto in altre parole occorre convertire da anamorfico a non anamorfico solo i film presenti in DVD in formato 1.85 : 1  16/9 anamorfico.
Al contrario, se si utilizzano bitrate oltre lo standard, tanto maggiori sono i bitrate utilizzati , tanto più sarà opportuno lasciare in anamorfico anche i film 1.78:1 presenti in DVD in formato anamorfico.

Riguardo la risoluzione per quanto detto prima, per bitrate medi superiori a 3500 kbits/s è possibile utilizzare proficuamente al posto della 480*576, la 704*576 o la 720*576. Al contrario consiglio di usare la 704(720) *576 anche nel caso di film 2:35:1 presenti in DVD in formato non anamorfico e bitrate video standard (2450 kbits/s).

E' ovvio che i template da utilizzare vanno presi dalla directory SVCD 704 576 (XSVCD) e personalizzati modificando i valori di bitrate massimo e di quality.

 
- i bitrate in arancio rappresentano i bitrate medi (o costanti) ottenuti, quando ha ancora senso utilizzare la risoluzione 480*576 senza avere grossi compromessi sulla qualità. Ho inserito in arancio tutti i bitrate medi appartenenti all'intervallo 2150-2450. Infatti al di sopra di 2450 ho i casi in rosso per i quali come visto è possibile utilizzare la 2450 standard, mentre per bitrate inferiori a 2150 Kbits/s, in azzurro, è opportuno utilizzare le risoluzioni 352*576 o la 352*288. 

Riguardo la codifica in anamorfico, nei casi arancio, vale in generale quanto detto e tabellato prima: conviene mantenere il video anamorfico solo nel caso di film anamorfici in formato 2.35 : 1 (sono in pratica il 40% dei film su DVD). In tutti gli altri casi conviene lasciare o convertire i film in non anamorfico.  Detto in altre parole occorre convertire da anamorfico a non anamorfico solo i film presenti in DVD in formato 1.85 : 1  16/9 anamorfico.

Riguardo la risoluzione consiglio di usare la 704(720) *576 al posto della 480*576, nel caso di film 2:35:1 presenti in DVD in formato non anamorfico che contengono 249 linee orizzontali nere.. 

ATTENZIONE: se  i film in formato 1.85 : 1  16/9 anamorfico li si lascia come sono senza trasformarli in non anamorfico (aggiunta di 144 righe orizzontali nere, come vedremo in seguito) , con i parametri che tra breve elencherò, nel caso di codifica con bitrate variabile, si otterranno bitrate medi superiori a quanto in seguito riporto (in pratica il film occupa più spazio di quanto preventivato); il secondo svantaggio sarà un eccesso di artefatti nelle scene più dinamiche.

Riguardo il bitrate video, nei casi arancio ho 2 possibilità: 
-la prima è quella di utilizzare una compressione 480*576 con il bitrate costante pari al valore in tabella: ad esempio nel caso di un film di 119 minuti da dividere in 3 CD basta utilizzare un bitrate costante pari a 2273 Kbits/s. Lo svantaggio di tale metodo sta nella qualità inferiore a causa della mancata ottimizzazione del bitrate costante che, nell'esempio visto, potrebbe utilizzare il bitrate di 2450 nelle scene più dinamiche e meno di 2000 Kbits/s nelle scene statiche, così da garantire il bitrate medio di circa 2273. Tale problema è evidente nei casi della tabella in cui si hanno bitrate inferiori a 2200 Kbits/s , bitrate troppo basso che nelle scene dinamiche crea con la 480*576 eccessivi artefatti.
Il template relativo da utilizzare è SVCD Benny 4 3 CBR 2450-224.mcf presente nelle directory SVCD standard 480*576 in cui occorre modificare il bitrate ed inserire il valore in tabella

- la seconda possibilità è quella di scegliere sempre la risoluzione 480*576, ma una compressione a bitrate variabile, con il bitrate medio pari a quello indicato in tabella (2273Kbits/s nel caso dell'esempio). Il problema è il solito: che bitrate massimo e fattore di quality inserire nella codifica in modalità CQ? Ovviamente il bitrate massimo sarà un qualsiasi valore compreso tra il valore in tabella (2273 dell'esempio) e 2450 (occorre garantire la conformità con lo standard) mentre il valore di quality , per quanto visto dovrebbe essere almeno pari a  65 -70. 

Detto in altre parole, se si deve ottenere il bitrate medio di 2273 Kbits/s occorre inserire un bitrate massimo compreso tra 2273 e 2450 e un fattore di quality che dia dei risparmi tale che con quel bitrate massimo, si abbia il bitrate medio di 2273 Kbits/s.

La questione è stata abbondantemente trattata nel paragrafo relativo, e la ho appena rivista nel caso dei bitrate in rosso: fermo restando che molto dipende dal tipo di sorgente video ecco una rapida tabella con i valori consigliati: ovviamente facendo esperienza e analizzando i casi da me prima trattati, è possibile scegliere i parametri più opportuni in base al proprio gusto.  

Bitrate medio richiesto dalla tabella Bitrate massimo
 da impostare in modalità CQ
Fattore quality
 da impostare in modalità CQ
Note 

valori compresi
tra
 
2400
e 2450

2450 

100  Il massimo valore di quality (quality=100) permette di raggiungere bitrate medi così vicini al massimo di 2450 Kbits/s

valori compresi
tra
 
2350
e 2400

2450 

77-78 

 

valori compresi
 tra
 
2300
e 2350

2450 

77

Nei casi di film in formato 4:3 può essere opportuno inserire un valore di quality pari a 74-75 poichè si rischia di ottenere bitrate medi superiori a quanto preventivato. 

valori compresi
 tra
 
2250
e 2300

2450 

75

Nel caso di film  particolarmente d'azione potrebbe essere opportuno abbassare leggermente il fattore quality (73-74) e il bitrate massimo (2420-2430) sopratutto nei casi di bitrate medi attorno a 2250-2260; il rischio è il solito: superamento dei bitrate medi ipotizzati . Nei casi di film in formato 4:3 conviene  inserire un valore di quality pari a 70

valori compresi
 tra
 
2200
e 2250

2400 

74

Considerando i bitrate medi, per i film 4:3 full screen consiglio la risoluzione 352*576.

In tutti gli altri casi analogamente al caso di prima può convenire utilizzare un fattore di quality leggermente inferiore a 74 (72-73) per film particolarmente d'azione.

valori compresi tra 
2150
e 2200

2350 

70

Tali bitrate medi sono il limite al di sotto del quale non ha molto senso utilizzare la 480*576:come alternativa ai valori visti è possibile ridurre il formato a 352*576 per diminuire gli artefatti nelle scene più dinamiche e usare un fattore di quality leggermente superiore, ad esempio 72.

Per i film 4:3 full screen è necessario utilizzare la  352*576.

Nei casi visti basta utilizzare un template presente nella directory SVCD standard 480*576 e modificare il bitrate massimo e quality ad esempio del template SVCD Benny 4 3 q100 2450-224.mcf : nel caso di risoluzione 352*576 vale lo stesso discorso , in riferimento alla directory SVCD 352*576.

In tutti gli esempi visti è possibile, come sempre, diminuire il bitrate audio da 224 a 160 o 128 e incrementare il bitrate video massimo ( rispetto a quanto indicato in tabella) di quanto si è risparmiato, rispettivamente di 64 e 96: ad esempio al posto di 2400 kbits/s (video) + 224 kbits/s (audio) è possibile inserire 2464 (video) + 160 (audio) o 2496 (video) + 128 (audio)

 

- i bitrate in azzurro rappresentano i bitrate medi (o costanti) ottenuti, quando è necessario utilizzare le risoluzioni ridotte 352*576 e 352*288: al diminuire del bitrate medio diventa sempre più difficile ottenere video di qualità. Il limite al di sotto del quale non ha molto senso scendere è quello di 750-800 Kbits/s a cui corrisponde una qualità addirittura inferiore a quella del VCD. 

Anche in questo caso è possibile utilizzare la codifica a bitrate costante con il bitrate pari a quello in tabella: visti i bassi bitrate è fortemente consigliato utilizzare la codifica con bitrate variabile, con la quale è possibile risparmiare prezioso bitrate nelle scene più statiche e scure. E' opportuno, sopratutto per i bitrate video più bassi, utilizzare audio 160 o 128 Kbits/s e incrementare il bitrate video massimo risparmiato, rispettivamente di 64 e 96 Kbits/s rispetto al valore in tabella.

Mi è obbiettivamente difficile fare una tabella riassuntiva dei parametri da utilizzare in questi ultimi casi, vista la grossa libertà nella scelta dei parametri. I valori da decidere sono i soliti: risoluzione, bitrate video massimo e quality, tutti abbondantemente discussi  e "tabellati". Per dare un orientamento, ma niente di più, segue una tabella che deve essere utilizzata come punto di partenza per i propri test: il mio consiglio  è quello di fare dei test su spezzoni di 4-5 minuti e fare un pò di pratica con i parametri, prima di avventurarsi nella compressione di un intero film. Come già visto qui , in tmpeg è utilissimo settare la opzione "option/always save encode log to file automatically" che visualizza e memorizza per ogni conversione un file di testo in cui sono indicati i bitrate medi ottenuti per ogni GOP e al termine il bitrate medio ottenuto al termine della compressione. Per visualizzare in tempo reale tali dati basta cliccare su option/display encode log.

Bitrate medio richiesto dalla tabella

Bitrate massimo
 da impostare in modalità CQ

Fattore quality
 da impostare in modalità CQ

risoluzione 

Note 

 

valori compresi
 tra
 
1750 e 2150  

1.08*bitrate medio richiesto in tabella

77 

352*576 

Considerando i bitrate in gioco anche in questo caso conviene mantenere il video anamorfico solo nel caso di film anamorfici in formato 2.35 : 1 . In tutti gli altri casi conviene lasciare o convertire i film in non anamorfico.  (occorre pertanto convertire da anamorfico a non anamorfico solo i film presenti in DVD in formato 1.85 : 1  16/9 anamorfico)  la presenza di bande nere decrementa il numero degli artefatti e permette il risparmio ipotizzato in termini di bitrate medio.

Riguardo la scelta del bitrate massimo e del fattore qualità, ho inserito le 3 formule indicate a sinistra  in coerenza con quanto riscontrato nei test e in precedenza discusso. Se, ad esempio, occorre ottenere un bitrate medio pari a 2000 è possibile utilizzare quality=77 e bitrate_massimo=1.08*2000=2160 Kbits/s; come alternativa è ad esempio possibile utilizzare quality=70 e bitrate_massimo=1.13*2000=2260 Kbits/s. 

La differenza sta nel fatto che con quality 77 ottenendo un bitrate massimo più basso si favoriranno le scene più statiche (meno risparmio e meno artefatti) rispetto alle dinamiche; al contrario con quality 70, ottenendo un bitrate massimo maggiore si otterranno scene dinamiche leggermente meno compresse e al contrario saranno sacrificate maggiormente le scene più statiche a seguito del fattore più basso di quality . 

1.1*bitrate medio richiesto in tabella

74 

1.13*bitrate medio richiesto in tabella

70 

valori compresi
 tra
 
1400 e 1750  

1.08*bitrate medio richiesto in tabella
77 352*288 Diversamente dagli altri casi è opportuno lasciare sempre, se disponibile, il film in modalità ANAMORFICA: infatti considerando la risoluzione ridotta, i bitrate disponibili e i vantaggi della  codifica a bitrate variabile si ottengono risultati più che sufficienti. Può essere utile, come già detto, utilizzare audio a 160 o 128Kbits/s , incrementando di conseguenza i bitrate massimi rispetto a quanto calcolato, rispettivamente di 64 e 96 Kbits/s.
1.1*bitrate medio richiesto in tabella 74
1.13*bitrate medio richiesto in tabella 70 

valori compresi
 tra
 
750 e 1400  

1.08*bitrate medio richiesto in tabella
77 352*288 Considerando i bassi bitrate a disposizione è direi obbligatorio comportarsi come nel caso di SVCD standard: mantenere il video anamorfico solo nel caso di film anamorfici in formato 2.35 : 1 . In tutti gli altri casi conviene lasciare o convertire i film in non anamorfico.

Il motivo è il solito: le bande nere aiutano la compressione visti i bassi bitrate disponibili.

1.1*bitrate medio richiesto in tabella 74
1.13*bitrate medio richiesto in tabella 70 

 

 

Nella pratica come scegliere? Ovviamente molto dipende dalla durata del film da convertire. La prima scelta da fare è se fare SVCD fuori standard o meno. Con i SVCD fuori standard (tutti i bitrate in rosso) si ha come vantaggio la qualità e per svantaggio la mancata compatibilità con molti lettori DVD da tavolo che nella maggioranza dei casi non vanno altre il bitrate video previsto dallo standard (audio +video 2746.8 kbits/s). Ovviamente a secondo della durata del film, della qualità richiesta e della compatibilità desiderata, occorre scegliere la codifica in 3-4 o 5 CDR (2 solo per film di massimo 80 minuti).

La seconda possibilità è quella che credo interesserà il 90% di chi sta leggendo questo articolo: la creazione di SVCD standard (massima garanzia di compatibilità) con la massima qualità possibile.

In questo caso, fissata la riga della tabella (i minuti del film) occorre fermarsi al "primo arancio o rosso" che si trova.
Consideriamo il caso di film di 110 minuti su CDR74: il primo rosso che si trova è
2485 kbits/s relativo alla conversione su 3 CDR: basta allora settare la codifica 2450 con bitrate costante e iniziare la conversione. Nel caso di film di 112 minuti, si trova invece l'arancio 2435 e consultando quanto detto prima basterà utilizzare la modalità a bitrate variabile CQ con quality=100 e bitrate max 2450.

Altro caso interessante è la codifica di un film di 119 minuti: come è evidente, il "primo arancio o rosso" che si trova è il 2273: se il valore , non elevato, lo si considera sufficiente, basta utilizzare quanto suggerito nella tabella: codifica con bitrate variabile CQ con quality=100 e bitrate max 2450 ( per film d'azione è suggerito il max bitrate di 2420 e quality 73-74 ). Se il bitrate di 2273 non è ritenuto sufficiente sono possibili delle alternative

- la prima alternativa è quella di ricorrere all' utilizzo di 4 CDR74: si ha a disposizione il massimo di 3138 e pertanto rimanendo nello standard è conveniente utilizzare la 2450 con bitrate costante: ovviamente nell'ultimo disco ci sarà tantissimo spazio inutilizzato.

- la seconda alternativa, è il taglio dei titoli di coda che normalmente durano 5 minuti ( basta verificare la durata con il DVD player): in tal caso si passa da 119 a 114 minuti (basta visualizzare il Film con un player per vedere la durata dei titoli di coda e pertanto il risparmio possibile): dalla tabella si ricava il bitrate 2387  ottenibile con bitrate max = 2450 e quality= 77-78.

- la terza alternativa è quella di utilizzare 3 CDR 80
 si ottiene il bitrate 2474 che consente la conversione standard migliore possibile, con bitrate costante pari a 2450. Lo svantaggio dei CDR-80 sta nel fatto che occorre preventivamente accertarsi della compatibilità con il proprio player (la maggior parte dei DVD player non hanno problemi a riguardo).

Una brevissima nota sul trattamento dei titoli di coda: potrebbe essere opportuno, al posto del brusco taglio di questi, creare un filmato che contenga una sola immagine fissa e l'intero audio: per far ciò occorre

- all'interno di Tmpeg caricare un template di SVCD (es il SVCD Benny 4 3 q75 2450-224.mcf), successivamente il template solo video.mcf e una singola immagine in video source (formato bmp, jpeg,...): avviata la compressione si ottiene un video di pochi byte che contiene una sola immagine fissa.

- sempre all'interno di Tmpeg caricare  il template solo audio.mcf e procedere (vedi dopo) alla creazione di un file contenete solo audio (vale il bitrate del template "completo" caricato prima; 224 o 160 o 128).

- occorre multiplexare l'audio e il video per creare un flusso audio video compatibile con il SVCD: sempre in Tmpeg basta andare in file/mpeg tools (conviene usare la versione b12f poiché le b,c,d hanno problemi sul multiplexing ) selezionare  type mpeg2/SVCD , caricare i due contributi audio e video , selezionare il nome del file da creare (output) e click su Run.

In fase di masterizzazione con Nero burning, occorrerà ovviamente inserire il contributo creato al termine del film, con una pausa di questo pari a 0 secondi.

Riguardo lo spazio occupato facendo un breve calcolo è facile vedere che una traccia audio a 224 Kbits/s occupa un ottavo dello spazio occupato da un video a 2450 Kbits/s. Infatti (224+100)/(224+100+2450)=324/2774= circa 1/8 . In pratica occorre considerare con buona approssimazione che una serie di titoli di coda di 8 minuti così codificati, occupa lo stesso spazio di un video di 1 minuto; poichè la durata media dei titoli di coda è di 5-6 minuti, utilizzando questo metodo per la durata complessiva del film basta considerare la durata del film senza titoli di coda aggiungere 1 minuto e ovviamente andare alla riga corrispondente della tabella.

Rimane l'ultima possibilità da analizzare che è quella che predilige il risparmio sacrificando la qualità: è il caso del film su 2 CD a tutti i costi e la compressione dei film brevi su di un solo CDR: mi riferisco ai bitrate in azzurro, e per quanto detto almeno superiori a 750 Kbits/s. Con i bitrate più bassi, come già detto, è opportuno utilizzare l'audio a 128 Kbits/s incrementando di conseguenza il bitrate video; super consigliato l'utilizzo dei CDR-80 compatibili con la quasi totalità dei player da tavolo.

 

 


Da SVCD a DVD 

L'ultima questione che vorrei chiarire è la possibilità in futuro di recuperare i video SVCD per masterizzarli  su DVD-R in formato DVD. Riguardo la risoluzione video  il DVD è incompatibile con la 480*576 e pertanto in tal caso non è possibile recuperare nulla ma occorre riconvertire il video da 480*576 a 704*576 ad esempio tramite flaskmpeg (vedi dopo).

Al contrario le 704*576, 720*576 , 352*576 e la 352*288 sono compatibile con il DVD: il problema è che l'audio del DVD deve necessariamente essere a 48 Khz, mentre quello del SVCD a 44.1 Khz. Per recuperare gli mpeg del SVCD, con tali risoluzioni, si deve:

1) Demultiplexare il flusso audio-video ottenendo separatamente i due file audio video (tramite gli mpeg tools di tmpeg, file/ mpegtools/ basic demultiplex)

2) Convertire l'mpeg audio layer 2 da 44.1 a 48 Khz : per far ciò basta caricare ad esempio il template DVD Benny 4 3 4500 q55.mcf e successivamente il template "parziale" solo audio.mcf . In audio source andrà inserito il file audio da convertire. 

( è fondamentale non inserire nulla in video source; lo si fa semplicemente cancellando eventuali nomi presenti in tale casella: in caso contrario viene considerata valida la lunghezza del video e ci si ritrova con un mpeg audio ad esempio pieno di minuti di silenzio) 

Dopo le due operazioni viste si avranno a disposizione separatamente video mpeg 2 compatibile con i DVD e audio mpeg layer 2 48Khz anche lui compatibile con i DVD: per creare poi il DVD-R occorrerà affidarsi al sw di authoring che dai file audio e video creerà il file vob e la struttura del DVD. Nulla cambia se si vogliono realizzare dei MiniDVD su cdr, che però a causa del mancato risparmio del 13%  a seguito della correzione degli errori dovrà necessariamente contenere meno video rispetto all'equivalente SVCD.


SVCD contenente video ottenuto dalla conversione di file Avi o Quick Time 

Vediamo adesso come creare SVCD partendo da video disponibile in formato AVI o Quick Time: vedremo successivamente come fare la conversione DVD--->SVCD.


SW da utilizzare e relativi link 

Iniziamo con il sw da utilizzare per le conversioni AVI, Quick time--> SVCD. 

  1. - Avisynth, freeware  che trovate nel mio sito Avisynth.zip (60K) ,necessario solo per la conversione fatte utilizzando come SW di montaggio non lineare Premiere 5 o 6 

  2. - Tmpeg beta12f,  freeware che trovate nel mio sito con i relativi template (preset) aggiornati: i links per scaricarli li trovate nella sezione relativa.  Per le nuove versioni vi rimando al sito ufficiale  http://www.tmpgenc.com/

  3. - Sw di masterizzazione Nero Burning ROM Versione 5 o 5.5 ( lo si trova allegato a molti masterizzatori: gli aggiornamenti gratuiti li si possono scaricare sul sito  http://www.nero.com/download.htm

  4. - Premiere 5.X o 6 se si vuole montare i file avi e convertirli direttamente in mpeg con il sw tmpeg.


Installazione 

Iniziamo con la installazione del software.

Per avisynth occorre decompattare il file in una directory , copiare il file  avisynth.dll in Windows/system ed eseguire poi il file install.reg: avrete avisynth installato nel sistema. Per usare Avisynth con Premiere occorre copiare IM-Avisynth.prm e CM-Avisynth.prm ( che trovate sempre in  Avisynth.zip ) nella directory plug-in di Premiere.

Per installare tmpeg occorre  decomprimere il vari files in una directory  ed eseguire TmpegEncVFP_install.bat. I template aggiornati vanno scompattati copiandoli possibilmente nella directory di tmpeg ( per comodità) 

E' possibile installare e utilizzare diverse versioni di Tmpeg, semplicemente installandole in directory diverse: attenzione a non confondere i template delle versioni B12a e b12f per le differenze viste prima qui

Nel proseguo dell'articolo, mi riferirò  a Tmpeg versione Beta12f o successiva ,  da utilizzare con i relativi template (scaricabili dalla sezione links) . Dove ci sono, segnalerò le differenze rispetto alla "vecchia" B12a che è possibile utilizzare insieme con i vecchi template : non esiste comunque alcun motivo per utilizzare tale versione da ritenersi ormai superata. 

Procedimento 

Ogni SVCD contiene uno o più contributi video ed eventualmente una o più fotografie visualizzabili o in successione (saltando eventualmente al capitolo precedente e/o successivo tramite Next e Previous del telecomando reale per i player HW e  virtuale per i player SW) o tramite una semplice struttura a menù.  

In fase di creazione del SVCD con Nero Burning Rom, il SW di masterizzazione che suggerisco, è possibile in tutti i casi fissare un intervallo di tempo che deve trascorrere tra la fine di un contributo e il successivo: se tale intervallo è fissato pari a "infinito", l'unica maniera per avanzare al capitolo successivo è quella di utilizzare il telecomando del player; utilissimo nella creazione di slide show di immagini.

Con tale possibilità è possibile ad esempio creare un SVCD con uno o più filmati a cui segue o è intramezzata la successione di alcune fotografie : lo spazio occupato da queste è ridotto a 307 000 byte per immagine, più o meno lo spazio occupato da un secondo di filmato; in pratica per ogni minuto in meno di video è possibile inserire circa 55 fotografie, oltre 2000 in tutto il SVCD !! . Un'altra possibilità è quella di  inserire alcune foto all'inizio ( la presentazione ) a cui seguono uno o più filmati.

Voglio solo osservare come anche inserendo 0 secondi di pausa tra un video e il successivo ci sarà sempre una pausa più o meno lunga (normalmente un paio di secondi) dovuta al fatto che il lettore deve caricare un file fisicamente distinto ( cosa che non succede per la gestione dei capitoli di un DVD che sono tutti presenti sullo stesso VOB). Tale pausa sconsiglia l'uso di tale caratteristica per dividere un film in più capitoli, codificando i capitoli singolarmente.

Riguardo le fotografie eventualmente  da inserire, se utilizzate la versione 5.0 di Nero Burning, consiglio di utilizzare immagini jpeg 704*576 poichè per risoluzioni diverse Nero cerca di ridimensionarle a 704*576, creando a volte degli evidenti errori nelle proporzioni (immagini più o meno allungate e distorte, praticamente inguardabili): al contrario la 5.5 ha risolto tale Bug. Come già detto il Sw Windvd2000 ha delle difficoltà nel visualizzare correttamente gli slide show di fotografie , al contrario del sw SthSDVD che invece decomprime i filmati in maniera poco più che sufficiente.

La possibilità di creare dei Menù è una prerogativa della versione 5.5 di Nero Burning, anche se è tutta da verificare la compatibilità con i DVD player da tavolo. Con i SVCD con menù, Windvd2000 si comporta esattamente come per le foto (qualche immagine o menù viene semplicemente saltata) mentre SthSDVD non riesce a visualizzare il disco.

Indipendentemente da come verrà poi strutturato il SVCD, occorre crearsi i file mpeg audio-video compatibili con lo standard. Vediamo come fare.

La prima cosa da fare è procurarsi i file avi o Quicktime che devono essere convertiti con tmpeg nei rispettivi file mpeg: l'operazione è banale.

La prima cosa è ovviamente ottenere i file Avi o Quick time: questi possono essere già disponibili (vedi Avi presenti su CD-rom, Internet,...), possono essere ottenuti mediante immagini di sintesi o elaborazione col computer (Grafica 3d, compositing video,....) o digitalizzati tramite una scheda di acquisizione (normalmente i formati utilizzati sono Mjpeg o DV).

Riguardo le tecniche e i codec di digitalizzazione, occorrerebbe un articolo intero per vagliare le diverse possibilità: ecco solo alcuni suggerimenti: 

- riguardo la risoluzione con cui crearsi gli avi, vale la regola che, se possibile con il proprio HW, conviene utilizzare una risoluzione uguale  a quella del SVCD che si desidera creare, a meno che occorre poi utilizzare l'avi per altri scopi: in pratica non ha senso digitalizzare a 768*576 se si dovrà creare un SVCD a 352*576 (vedi  materiale VHS/Hi8) ma se la propria scheda lo permette basta usare la 352*576. Sempre nel caso di digitalizzazione VHS/Hi8, se si deve  creare un SVCD 352*288, ha senso digitalizzare un avi a 576 righe (es 352*576) solo se si vuole tramite deinterallacciamento (vedi qui ) simulare i 50 semiquadri al secondo al posto dei 25 frame disponibili. Se non si deinterallaccia ha senso digitalizzare 352*288.
Riguardo i SVCD 480*576, se si utilizza una sorgente video di qualità (vedi Betacam, DV) se la propria scheda lo permette va bene digitalizzare 480*576: in caso contrario si deve ricorrere alle classiche 704(720)*576 o se non disponibili alla 768*576.

Nel caso di AVI ottenuti mediante immagini di sintesi, se non devono essere utilizzati per altri scopi in cui occorrono risoluzioni  superiori, conviene renderizzare alla stessa risoluzione del SVCD che si vuole creare: per SVCD 480*576 fare dei rendering 3D a 480*576 invece che a 704*576 significa risparmiare  anche parecchie ore di calcolo....chi lavora con il 3D sa bene quanto siano lenti i processi di calcolo !!! .

- riguardo al formato da utilizzare in fase di digitalizzazione, i codec possibili sono innumerevoli: il mio consiglio è di utilizzare, nei limiti del sistema e della capienza dell'HD, codec con il formato colore YUV 4:2:0 usato dal SVCD, che comprimono con un rapporto di compressione di circa 1:5, 1:6 così da ottenere : 

Risoluzione Bitrate  (Mbits/s) Bitrate  (MByte/s)
352*288 9 - 11 1,1 - 1,4
352*576 12 - 17 1,5 - 2,1
480*576 15 - 22 1,9 - 2,7
720*576 20 - 30 2,5 - 3,8

I codec video che permettono compressioni 1: 5-6  sono Mpeg2 I frame, DV, o Mjpeg tutti molto simili tra loro e basati sulla compressione intra frame (senza il calcolo delle differenze tra frame successivi) tramite DCT (Discrete Cosine Trasform), matrici di quantizzazione e codifica matematica.  Ricordo come il formato mpeg IPB (quello usato dal SVCD), è molto sensibile alla qualità del video da comprimere proprio per come è strutturata la sua sintassi: il difficile compito della compensazione del moto (ricerca in fotogrammi successivi di blocchi 16*16 simili tra loro), è messo fortemente in crisi dagli artefatti presenti nel video originale. Meno compresso è l'avi, minori artefatti saranno presenti nel video d'origine e migliore sarà la compressione in mpeg.

I valori riportati in tabella sono ottenibili per le risoluzioni 352*288 e 352*576 con i processori dell'ultima generazione anche mediante compressione in Mjpeg o Mpeg I frame, fatta via software insieme con schede video dotate di ingresso TV: con la 480 e la 720*576 occorre utilizzare un processore con frequenze di clock almeno pari a 1 Ghz insieme con schede video di qualità (Marvel G450, Ati Radeon All in Wonder...). Al contrario se si utilizza una scheda di digitalizzazione che comprime in HW (Matrox Marvel G200-400, Pinnacle DC 10/30+...) va benissimo un qualsiasi sistema Con CPU anche a 300-400 Mhz.

Ottenuto il file Avi o Quick time da comprimere e caricato Tmpeg, ecco come avviare la compressione in mpeg 

- Cliccare su Video/Browse 
e caricare il file avi: se questo contiene l'audio automaticamente compare lo stesso file in audio source, in caso contrario è anche possibile utilizzare una sorgente audio diversa. 
- Selezionare load e caricare il template (preset) desiderato. b12e o successivo occorre utilizzare i  

Ricordo come i template che ho scritto forzano automaticamente la risoluzione a quella indicata: ad esempio il template SVCD Benny 4 3 q75 2450-224.mcf fa si che il video d'ingrsso, qualunque sia la risoluzione , venga ridimensionato a 480*576. Con i template parziali (ad esempio imposta 352 288.mcf ) è possibile, come visto, utilizzare il template precedentemente caricato, forzandolo alla risoluzione indicata. 




Ho abbondantemente discusso su come scegliere i parametri più importanti per la compressione, con i vantaggi e svantaggi di ogni soluzione: risoluzione, gestione del bitrate video (costante o variabile con i relativi parametri di bitrate massimo e quality), bitrate audio, motion search accuracy, opportunità di aggiungere bande nere per favorire la compressione.

Riguardo i parametri setting/advanced che ricordo, NON SONO MEMORIZZATI NEI TEMPLATE esattamente come tutti gli altri parametri presenti nella sezione advanced, i parametri da settare sono:

Video source type: interallacciata (interlaced) o non interallacciata (non interlaced-progressive). Tale parametro non influenza la modalità di compressione interallacciata o meno prevista dalla sintassi dell'mpeg 2 (tale parametro è modificabile in setting/video ) ma interviene mantenendo correttamente i semicampi pari e dispari tutte le volte in cui tmpeg ridimensiona in verticale il video (ad esempio 540--->576 righe). In tal caso per materiale interallacciato (provenienza tele/videocamera, formato DV) occorre settare interlaced. Un esempio è il caso in cui si utilizza un avi 720x540 digitalizzato con la DC-10/30, con video di provenienza interallacciata, come discusso nella FAQ 12.

Per chiarire la differenza tra video interallacciato o progressivo e compressione in mpeg2 interallacciata o meno, vi rimando al punto 3 dell'articolo dedicato ai Tips per l'mpeg

Field order: tale parametro è fondamentale tutte le volte in cui si deve comprimere video interallacciato (provenienza TV, video/telecamera, formato DV) e pertanto occorre necessariamente settare la modalità mpeg2 interallacciata: setting/video/encode mode/ interlaced o utilizzando uno dei template presenti in una delle directory SVCD......interallacciato. Occorre scegliere il Field order A o B a secondo della scheda digitalizzatrice usata: in caso di dubbi occorre fare un breve test: se si invertono A o B si otterrà un mpeg che riprodotto sul televisore produrrà evidenti scatti sugli oggetti in movimento e immagini sdoppiate. Vi rimando, come già detto, al punto 3 dell'articolo dedicato ai Tips per l'mpeg, in cui ho approfondito le peculiarità di tale parametro; troverete tra l'altro un modo semplice per verificare direttamente il field (A o B) corretto.

Video arrange method: determina come il video d'origine verrà ridimensionato nei frame mpeg. Considero 2 casi possibili.

- caso in cui il video d'origine è un AVI (Quick time) in formato 4:3 full screen: sono gli avi prodotti dalle digitalizzazioni fatte tramite schede di acquisizione video, video in formato DV e qualsiasi altro materiale in cui non è stata compiuta nessuna alcuna operazione di cropping (vedi dopo): normalmente gli avi in formato 4:3 full screen prodotti da digitalizzazione  hanno risoluzione 768*576, 720*576, 704*576, 352*576, 352*288, mentre esistono avi, frutto di precedenti elaborazioni che hanno risoluzioni quali 640*480, 320*240, 228*172, 176*144 (sono risoluzioni utilizzati in CD-rom interattivi, o presenti su internet caratterizzati da un rapporto altezza/larghezza pari a circa 1,33). 
In tutti questi casi occorre utilizzare 

Video arrange method= Full screen

(nella  "vecchia" versione di tmpeg B12a tale parametro è chiamato " Image position method = Fit to frame"). Con tale metodo il video d'origine viene ridimensionato  sino a riempire del tutto , in orizzontale e verticale, il frame mpeg. Ricordo come nel caso ad esempio di SVCD 480*576, il video nel frame mpeg sarà schiacciato orizzontalmente; è il player poi a ridimensionare tale video nelle corrette proporzoni . 



- caso in cui il video d'origine è un AVI (Quick time) in formato "cropped (ritaglio)": sono tutti i video d'origine cinematografica in cui le bande nere sono state ritagliate ottenendo così avi o Q.Time rettangolari (allungati orizzontalmente) e senza bande nere. A questa casistica fanno parte i trailer cinematografici presenti su Internet quasi sempre in Q.Time e i film in formato DivX;-) "cropped" e quindi tutte le conversioni DivX;-) cropped --->SVCD . 

Utilizzando la modalità Full screen si otterrebbe un video distorto nelle proporzioni nel momento in cui il video sorgente non ha il rapporto larghezza/altezza pari a 1.33:1. Occorre sfruttare la funzione presente in setting/advanced

Video arrange method= center (custom size)

grazie alla quale è possibile inserire all'interno del frame mpeg qualsiasi finestra di video, nelle dimensioni indicate in basso:: la parte rimanente del frame mpeg sarà poi riempita di bande nere (o del colore indicato in setting/advanced/clip frame/mask color/ edit color).

Riguardo la dimensione da inserire occorre tener conto del fatto che il SVCD nella  risoluzione 480*576 utilizza una risoluzione orizzontale ridotta del fattore 1.5 e che occorre compensare le differenze tra la risoluzione PAL (768/576=1.33:1) e quella utilizzata dall'mpeg del SVCD (480*576 ridimensionata a 720*576--->720/576=1.25:1). Per compensare tale differenza occorre  utilizzare il fattore di conversione 1.064 (1.33/1.25=1.066) stesso valore che si  utilizza per non distorcere i DivX;-) (vedi il relativo articolo). Sto ipotizzando ovviamente che i filmati da convertire siano stati compressi mantenendo correttamente le proporzioni e tenendo conto di quanto detto: in tutti i casi la eventuale distorsione (errore) di un fattore pari 1.064 è trascurabile essendo in percentuale pari a 6.4%, valore non molto lontano dalle approssimazioni sulle tarature dei televisori. Ecco i valori da utilizzare:

 

  Video d'origine 

Valori da inserire in video arrange method 

  Risoluzione 
orizzontale
Risoluzione 
verticale  

Risoluzione 
orizzontale 

Risoluzione 
verticale  

SVCD 352*288

x

y

352

384 * y / x

SVCD 352*576

x

y

352

768 * y / x

SVCD 480*576

x

y

480

768 * y / x

SVCD 704*576

x

y

704

768 * y / x

SVCD 720*576

x

y

720

768 * y / x

768 deriva dal prodotto dei fattori di conversione 480*1.5*1.066. 
Es DivX;-) 416*240--->SVCD 480*576: occorre inserire in video arrange method  i valori 480 e 443 (768*240/416=443)
Es trailer 480*260---> SVCD 480*576: occorre inserire in video arrange method  i valori 480 e 416 (768*260/480=416)

 

Vi rimando all'articolo I mille problemi dell'mpeg 1 e 2 : guida alle soluzioni per ulteriori importanti suggerimenti: trovate tra l'altro:

- come poter convertire i file in formato Quick Time 4; ( suggerimento 6). Il plug-in da utilizzare lo trovate sul mio sito QTReader.zip
- come leggere e convertire correttamente gli avi in formato DivX;-) ( suggerimento 7):
se non vengono configurati correttamente i parametri come descritto (tutt'altro che intuitivo),  la conversione DivX;-) --->SVCD sarà effettuata ma con risultati qualitativi insufficienti.
- come convertire avi apparentemente non riconosciuti da Tmpeg ( suggerimento 7);
- come riconoscere
l'ordine dei campi (field a o b) della propria scheda digitalizzatrice. 

 

IMPORTANTE: per vedere quale video all'interno di tmpeg, dopo l'eventuale elaborazione tramite  i filtri e ridimensionamento in base ai parametri immessi, viene inviato all'algoritmo di compressione mpeg è buona regola utilizzare la comodissima  opzione di tmpeg file/preview. Ciò che appare è in grado di evidenziare eventuali problemi nei settaggi di elaborazione del video da convertire. Il filmato visualizzato è in formato RGB non compresso, da visualizzare con profondità di colore del desktop a 24 o 32 bit: tale video è l'esatta sorgente che verrà convertita in mpeg, algoritmo che ovviamente introdurrà i tipici artefatti, più o meno visibili a secondo del livello di compressione scelto.

Molto utile la possibilità di zoomare fino a 4X (click destro sull'immagine) e la possibilità di valutare la velocità massima con cui tmpeg elabora il video prima di comprimerlo: basta un click su H (high speed) e sarà visualizzato il frame rate in alto a sinistra. Tale velocità dipende dal tempo che il processore impiega per decodificare il video d'ingresso (avi normalmente compresso, mpeg, Q.time,....) e dal tempo impiegato per gli eventuale filtraggi filtraggi e ridimensionamento.

Grazie a tale opzione è banale valutare ad esempio l'impatto sulle prestazioni dovute all'intervento dei filtri video  (setting/advanced) di tmpeg: basta infatti cliccare su per vedere le variazioni del frame rate in modalità H (high speed). Si vede ad esempio come le varie elaborazioni sul colore pesano pochissimo sulle prestazioni di visualizzazione e quindi sulla compressione, diversamente dal filtraggio antirumore video, vero divoratore di potenza di calcolo. 

Per iniziare la conversione basta cliccare su START (Encode nella "vecchia" B12a). 

E' importante osservare come tmpeg quando appare l'indicazione progress 100% NON HA TERMINATO LA COMPRESSIONE ! ! !: segue infatti un periodo che per lunghe conversioni (es. file di 600-700 Megabytes)  può durare anche 10-12 minuti, in cui viene riletto l'mpeg prodotto e, presumibilmente, viene modificato qualcosa !!  Cosa faccia tmpeg durante tale periodo lo ignoro,  anche se è ipotizzabile che venga rivisto in qualche maniera il multiplexing e forse sono corretti eventuali irregolarità di sintassi: la cosa certa è che l'hard disk è fortemente sollecitato come si può banalmente verificare con un qualsiasi sw che misura il transfert rate in lettura e in scrittura: pertanto durante tale periodo TMPEG NON SI E' BLOCCATO ma occorre aspettare con pazienza il termine di tale operazione.

Per vedere come creare il SVCD con Nero Burning cliccate qui 

Il limite del metodo visto deriva dal fatto che gli avi sono limitati dalla dimensione di 2GB, che per risoluzioni 704*576 compresse 1:5-6 significa video di durata massima pari a circa 10 minuti: nel caso di avi in formato DV tale limite coincide con il limite di 9:24 minuti ad esempio utilizzando la Pinnacle DV500 e 9:40 utilizzando la Matrox RT2000. 
Esistono comunque dei SW quali Virtual Dub (
http://www186.pair.com/vdub/ http://www.geocities.com/virtualdub/ ) che digitalizzano in avi conformi allo standard AVI OpenDML 1.02 : in pratica il video  digitalizzato viene spezzettato in più avi ciascuno lungo sino a 2Gb: ciascun avi è comunque indipendente dagli altri e può essere utilizzato singolarmente ad esempio  nei programmi di montaggio video. Tmpeg è in grado di leggere tale formato e in questa maniera è possibile superare il limite dei 2 GB. Rimangono comunque dei casi in cui superato il limite di 2 GB, compaiono ugualmente dei difetti (perdita di sincronismo, freeze di fotogrammi,....).
Osservo inoltre come
con le schede digitalizzatrici più economiche (vedi le Marvel della Matrox), per digitalizzazioni lunghe (oltre 8 -10 minuti, appaiono spesso asincronismi audio-video dovuti al fatto che per l'audio viene utilizzata la scheda audio del pc, la cui frequenze di campionamento spesso oscilla attorno alle 44100 o 48000 teoriche provocando tali asincronismi: è necessario in tal caso utilizzare sw quali Virtual dub, in grado di compensare tali problemi in fase di digitalizzazione (vengono inseriti o saltati dei fotogrammi ogni volta che è necessario, normalmente una volta ogni 2-3 secondi).

Se si desidera superare il limite dei 2 GB e pertanto inserire video più lunghi in un SVCD video ci sono 3 possibilità:

- creare i diversi contributi video mpeg2 ciascuno proveniente dalla conversione di un avi e utilizzare la possibilità dei SVCD, sfruttabile con Nero Burning Rom (vedi dopo ), di visualizzare più file mpeg in successione; lo svantaggio di tale metodo sta nella pausa di 2-3 secondi che si ha nel passaggio tra un video e il successivo.

- creare i diversi contributi video mpeg2 e unirli (join) tramite Sw specifici , creando un unico  mpeg2 che li contiene in successione (ovviamente i file d'origine devono avere la stesse risoluzioni e normalmente stessi bitrate audio e video): tra i programmi in grado di unire più mpeg c'è Tmpeg, un po' spartano ma freeware (file/mpeg tools/merge e cut) e i pacchetti commerciali  Womble Multimedia MPEG-VCR e M2 edit pro.

- assemblare i diversi avi all'interno di Premiere 5 o 6 e tramite la catena Premiere--->avisynth--->tmpeg creare il file mpeg: è il metodo che mi appresto a descrivere.


Creazione di SVCD tramite Premiere--->avisynth--->tmpeg 

Il metodo che consiglio per creare SVCD assemblando diversi contributi video disponibili in Avi o Q.Time i è quello di utilizzare Premiere 5.X o 6 e creare la catena Premiere--->avisynth--->tmpeg.

In pratica all'interno di Premiere 5.X si procede normalmente nell'assemblaggio e nel montaggio degli avi eventualmente utilizzando transizioni, filtri audio-video,....: senza poi creare su HD il file avi del montaggio si crea il video mpeg tramite  Tmpeg opportunemente collegato a Premiere, come se a tutti gli effetti Tmpeg fosse un plug-in. In assoluta trasparenza nei confronti dell'utente, con tale metodo Premiere quando richiesto invia tramite la memoria del computer i fotogrammi eventualmente rielaborati a Tmpeg in modalità RGB non compressa e Tmpeg procede normalmente alla conversione.

Il metodo funziona senza alcun problema con Premiere 5.0 - 5.1 e 6.0 (la fantomatica versione 5.5 in realtà è una tipica leggenda metropolitana e non è mai stata prodotta dalla Adobe): al contrario NON E' POSSIBILE UTILIZZARE TMPEG ALL'INTERNO DI MEDIASTUDIO PRO 5 E 6. Da tempo si parla della possibilità di creare una versione di avisynth compatibile con Mediastudio, ma attualmente nessun programmatore si è avventurato nella cosa, teoricamente possibile.

Come funziona avisynth e cosa è la catena Premiere--->avisynth--->tmpeg lo trovate dettagliatamente spiegato nell'articolo Avisynth v0.3: l'incredibile sw che trasforma tutti gli mpeg encoder stand alone in Plug-in per Premiere e Flaskmpeg 

Ecco come fare:

Prima di tutto si deve installare avisynth Avisynth.zip :come già detto corre copiare il file  avisynth.dll in Windows/system ed eseguire poi il file install.reg: avrete avisynth installato nel sistema.

Per usare Avisynth con Premiere occorre copiare IM-Avisynth.prm e CM-Avisynth.prm ( che trovate sempre in  Avisynth.zip ) nella directory plug-in di Premiere.

Vediamo come procedere per creare la catena (Premiere--->avisynth---->tmpeg) e quindi per fare la conversione diretta del montaggio di premiere in mpeg.

Caricate Premiere e realizzate il progetto liberamente (filmati, transizioni, filtri,...) settando la risoluzione video di lavoro desiderata: ricordo come la risoluzione con cui Premiere lavora per il calcolo delle transizioni e il preview del montaggio si setta in project/project setting/video. E' buona regola, nota agli utenti di Premiere, di settare lo stesso formato e risoluzione degli avi che si stanno utilizzando, ad esempio 704(720)*576 . 

ATTENZIONE Nel momento in cui si utilizza la catena Premiere--->avisynth---> tmpeg, tutte le transizioni e i filtraggi durante la creazione dell'mpeg saranno nuovamente ricalcolate da Premiere anche se in precedenza erano state memorizzate a seguito dei preview: pertanto le regolazioni presenti in project/project setting non influenzano in nessun caso la conversione ma servono solo per le operazioni di preview. Per questo motivo massima libertà nella scelta di tali parametri.

Dopo aver preparato il montaggio,  occorre settare i parametri con cui verranno inviati i dati a tmpeg : in questo caso, come vedremo,  si deve inserire la risoluzione  pari a quella del SVCD che si desidera creare: 480*576 per SVCD standard, 704*576 per XSVCD,....... 

Per far ciò, e in generale per settare tutti i parametri relativi al video che sarà trasferito, tramite RAM, da Premiere a Tmpeg occorre avere la finestra timeline attiva e andare su File/export/movie (cntr-M)/setting nel caso di Premiere 5 e  File/export timeline /movie (cntr-M)/setting se si utilizza Premiere 6: per comodità indico File/export(timeline)/movie/setting con tale opzione per ricordare la differenza tra premiere 5 e 6.

General (General setting in Premiere 5): file type = Link to avisynh

 

Video setting: come visto con tale parametro si sceglie la risoluzione con cui i l video verrà inviato a Tmpeg: a meno di casi particolare conviene indicare la risoluzione che si utilizzerà per il SVCD: 352*288 (CVCD), 352*576, 480*576 (SVCD standard), 704*576, 720*576 (XSVCD). 

E' importante non confondere come le varie risoluzioni sono gestite dalla catena: Premiere elabora gli Avi o Quicktime presenti nel progetto (che possono avere anche risoluzione diversa) nella risoluzione scelta in project/project setting/video. Tali parametri determinano come verranno create le transizioni e la dimensione massima della finestra di preview. Nel momento in cui si avvia la conversione in mpeg, premiere invia il filmato come successione di immagini non compresse tramite avisynth a Tmpeg, nella risoluzione indicata in File/export(timeline)/movie/setting /video setting/frame size (immagine a destra). Come detto, sempre e in tutti i casi i vari,  filtraggi e transizioni vengono ricalcolate da Premiere ovviamente a tale risoluzione.

Tmpeg, legge l'avi virtuale nella maniera appena descritta e ovviamente lo interpreta come un avi non compresso avente la risoluzione indicata nei video setting di Premiere (immagine a destra). A questo punto, tmpeg procede come fa normalmente per gli avi: confronta la risoluzione dell'avi di ingresso con la risoluzione dell'mpeg che deve creare e in base ai setting/advanced in figura
(setting descritti prima qui ) esegue eventualmente il ridimensionamento. 

Noto il funzionamento è facile immaginare cosa succede al variare dei parametri visti.

Come esempio, vediamo il caso della creazione di un SVCD 480*576 a partire da avi 720*576: il modo più semplice di procedere è di utilizzare la 720*576 per le operazioni di previsualizzazione di premiere (project/project setting/video), il frame size 480*576 come dimensione di uscita (File/export (timeline)/movie/setting /video setting/frame size , immagine a destra) e naturalamente con Tmpeg caricare un Template 480*576 e utilizzare Video arrange Method = Full screen.

Come alternativa è possibile utilizzare risoluzione di uscita di premiere (File/export (timeline)/movie/setting /video setting/frame size) pari a 720*576 e lasciare immutati i parametri di tmpeg (Template 480*576 e utilizzare Video arrange Method = Full screen). La differenza sta nel fatto che Premiere calcolerà i suoi effetti ad una risoluzione maggiore (720*576 invece che 480*576) , con un leggero rallentamento dell'operazione e che l'operazione di ridimensionamento 720-->480 verrà fatta da Tmpeg. Con una impostazione del genere si ricava teoricamente una qualità video superiore poichè le elaborazioni (filtraggi, transizioni...) sono fatte ad una risoluzione maggiore (720 pixel per riga) e solo dopo viene ridimensionato il video, tra l'altro con l'algoritmo utilizzato da tmpeg, decisamente di qualità: lo svantaggio sta nel fatto che per montaggi con numerosi effetti e transizioni i tempi di compressione possono aumentare in maniera evidente: grossa libertà quindi nella scelta di chi effettua il ridimensionamento.

Frame Rate: 25 fps per il video PAL

Audio: 44100 Hz 16 bit stereo o mono come richiesto dalle specifiche del SVCD ,che obbliga i 44100 Hz ma lascia eventualmente la possibilità di utilizzare audio mono: l'audio viene inviato ad avisynth automaticamente in modalità PCM non compressa
Field: è fondamentale selezionare i valori corretti, nel momento in cui tali settaggi condizionano l'eventuale ridimensionamento fatto da Premiere e il calcolo delle transizioni in cui vengono utilizzati o meno i semiquadri creando così transizioni 25 fps progressive o 50 fps interallacciate.

Upper o Lower Field First, vanno utilizzati per filmati interallacciati (576 righe e provenienza tele/videocamera) mentre No field nel caso di video progressivo. Per la scelta del valore upper o lower, valgono ovviamente le stesse osservazioni viste prima per i parametri di field di Tmpeg (descritti prima qui ).

Nel caso di CVCD, ovvero risoluzione 352*288, occorre inserire No Field, nel momento in cui per la gestione del video interallacciato occorrono 576 righe.

E' ovvio che utilizzando la modalità interallacciata è fondamentale utilizzare un template SVCD di tipo interallacciato; al contrario nel caso di video progressivo (no field), è solo più opportuno utilizzare un template SVCD di tipo progressivo poichè un template di tipo interallacciato va bene ugualmente grazie alla capacità dell'mpeg 2 di gestire video progressivo con la modalità di compressione interallacciata (cosa che succede normalmente nei film in formato DVD). La questione la ho discussa sommariamente al punto 3 dell'articolo dedicato ai Tips per l'mpeg e ampiamente nell' articolo sull'mpeg.

Terminata l'immissione dei parametri, basta cliccare su OK

A questo punto occorre avviare il frame serving, ovvero la capacità che ha premiere di inviare i suoi dati ( audio e video non compresso) a chi li richiede, nel nostro caso Tmpeg. Per far ciò...............

.......inserite 1 in nome file e cliccate su Salva (o schiacciate invio). La lista della directory che compare è assolutamente ininfluente poiché non si memorizza alcun file.

Attenzione: è fondamentale scrivere 1, come in figura se si desidera utilizzare il file carica.avs che ho inserito in  Avisynth.zip (vedi dopo)

Sull'HD non viene memorizzato nulla ma appare la scritta IPCSource("1") all'interno di una finestra,  a prova del fatto che il l'avi virtuale è pronto per essere utilizzato.

 

Da quel momento in poi qualunque applicazione potrà accedere, all'avi virtuale. Ovviamente se volete interrompere il tutto basta premere stop serving. Per gli amanti della tastiera dopo che avete fatto quanto detto una volta, per esportare l'avi virtuale banalmente occorre premere in successione  CTRL-M , 1, Invio . E' quello il motivo per cui  il file virtuale lo ho chiamato semplicemente 1: se lo avessi chiamato es pippo  avrei  ovviamente trovato IPCSource("Pippo") e avrei dovuto immettere CTRL-M , Pippo, Invio.

Non rimane che comprimere l'avi virtuale in mpeg : per far ciò , mantenendo Premiere in funzione, si deve  caricare tmpeg (sempre se non è già attivo)

- Cliccare su Video/Browse 
- Selezionare tipo file/ All files 

-  caricare il file carica.avs che trovate nella directory in cui avete scompattato il file avisynth_03.zip . E' consigliabile copiare il file carica.avs in una  directory di facile accesso , per ovvi motivi di comodità.

ATTENZIONE: il file carica.avs contiene il riferimento all'avi virtuale chiamato "1": è questo il motivo per cui occorre scegliere tale nome all'interno di flaskmpeg.

In Output File è possibile scegliere il nome e la directory dell' mpeg che si vuole creare.

Per il resto si procede esattamente nella stessa maniera vista per la compressione diretta di avi o file Q.time

- Selezionare load e caricare il template (preset) desiderato.
- Modificare eventualmente i parametri di codifica
come ampiamente discusso 
- Verificare i parametri presenti in
configure/advanced che come già detto non sono memorizzati nei template. Vi rimando alla sezione in cui ne ho parlato.

Normalmente si utilizzarà Premiere per elaborare video 4:3 Full screen e pertanto ,come visto, occorre utilizzare 

Video arrange method= Full screen

(nella  "vecchia" versione di tmpeg B12a tale parametro è chiamato " Image position method = Fit to frame")




Osservo come, anche in presenza della catena premiere-->avisynth-->Tmpeg, il preview di tmpeg (file/preview) funziona correttamente ed è pertanto possibile ad esempio valutare la velocità con cui Premiere calcola le transizioni e i filtraggi: come visto basta per far ciò basta cliccare su H (high speed) . 

Per iniziare la conversione in mpeg, basta cliccare all'interno di Tmpeg su START (Encode nella "vecchia" versione B12a): naturalmente occorre mantenere attivo Premiere durante tutta la conversione. 

E' importante osservare come tmpeg quando appare l'indicazione progress 100% NON HA TERMINATO LA COMPRESSIONE ! ! !: segue infatti un periodo che per lunghe conversioni (es. file di 600-700 Megabytes)  può durare anche 10-12 minuti, in cui viene riletto l'mpeg prodotto e, presumibilmente, viene modificato qualcosa !!  Cosa faccia tmpeg durante tale periodo lo ignoro,  anche se è ipotizzabile che venga rivisto in qualche maniera il multiplexing e forse sono corretti eventuali irregolarità di sintassi: la cosa certa è che l'hard disk è fortemente sollecitato come si può banalmente verificare con un qualsiasi sw che misura il transfert rate in lettura e in scrittura: pertanto durante tale periodo TMPEG NON SI E' BLOCCATO ma occorre aspettare con pazienza il termine di tale operazione.

Per vedere come creare il SVCD con Nero Burning cliccate qui 

 


  1. SVCD contenente video ottenuto dalla conversione di un film presente su DVD 

  2.  

Per creare dei SVCD partendo da film o in generale contributi video presenti su DVD occorre utilizzare

- un software in grado di decomprimere i filmati presenti su DVD e di passarli ad un encoder mpeg 2: nella guida che segue utilizzerò flaskmpeg (in alternativa il SW DVD2AVI come descritto nell'articolo dedicato a tale sw) entrambi collegabili all'encoder Tmpeg.
- un encoder compatibile con il formato mpeg2 SVCD, tmpeg  nella guida che state leggendo
- uno o più software da utilizzare eventualmente per tagliare, risincronizzare o unire diversi spezzoni mpeg , per la creazione di un unico contributo video da inserire in un CDR

Naturalmente non esiste una sola maniera di procedere: il metodo che mi appresto a descrivere utilizza la catena Flaskmpeg-->avisynth--> tmpeg, tutti software freeware, e garantisce risultati qualitativamente insuperabili, fermo restante i limiti del formato e la corretta scelta dei parametri che come visto è legata a numerosissimi fattori, non ultimo il gusto e le preferenze dell'utente.


Scelta della versione di Flaskmpeg 

Prima di analizzare il metodo, occorre scegliere quale delle numerose  versioni di flaskmpeg utilizzare: vediamo le possibili alternative.

Prima di tutto è doveroso un breve accenno alla questione della decriptazione di un film su HD (ripping in inglese): per approfondimenti vi rimando all'articolo  Il Css e il ripping dei DVD su Hard Disk: possibili applicazioni 
In breve il 99% dei film su DVD sono protetti secondo il metodo di criptatura CSS (Content Scrambling System): qualsiasi sw per accedervi deve essere in grado di decriptarlo. 
Poiché la licenza che permette legalmente ad un software la visualizzazione e in generale l'accesso a DVD decriptati è assegnata solo dietro numerose garanzie, la totalità dei sw freeware che accedono ai DVD decriptati, non sono in grado di visualizzarli. Il metodo di criptatura CSS è stato violato da un Hacker nell'ottobre del 1999 e in generale tutti i software capaci di superare la protezione CSS con tale metodo , ovviamente illegale, prendono il nome di SW dotati di capacità Decss.

Per tutta la prima metà del 2000 i SW Decss sono stati considerati altamente illegali e gli ideatori del Css, fortemente imbarazzati , hanno cercato in tutti i modi di bloccarne la distribuzione, minacciando legalmente i siti da cui era possibile scaricare sw Decss o che addirittura contenevano solo links ad altri siti contenenti tali sw. Oggi, con la capillare presenza di sw Decss sulla rete e con la "collaborazione" di alcuni tribunali Americani che hanno di fatto bloccato  ogni causa o ingiunzione, la presenza di programmi di decriptazione di DVD sul Web è considerata  pratica comune. A prova di ciò, lo studio di come il CSS è stato violato, è diventato interessante argomento di discussione su noti siti "specialistici", tutt'altro che illegali, sui quali è possibile trovare dettagli tecnici sui vari metodi di Decss: è recente la presenza di un algoritmo Decss super ottimizzato, che è tanto breve da essere stato stampato su di una maglietta, liberamente acquistabile tramite internet.  Vi rimando all'articolo sul CSS per ulteriori approfondimenti , curiosità e links. 

Nel caso di conversioni da DVD con Flaskmpeg esistono 2 possibilità: 
- la prima è quella di copiare l'intero DVD su HD (o alcune sue parti se si desidera una conversione parziale)  tramite alcuni sw che eliminano la protezione CSS e contemporaneamente copiano i file dei DVD su HD. I sw più noti capaci di fare questa decriptazione e copia sono
DVD Decripter e Smart Ripper. Una volta copiato il DVD su HD, qualsiasi versione di Flaskmpeg sarà in grado di accedervi, considerandolo a tutti gli effetti come un DVD.
- la seconda è quella di utilizzare una versione di Flaskmpeg dotata di capacità Decss, ovvero capace di accedere direttamente ai DVD su DVD-Rom senza alcun bisogno di eseguire una copia su HD.

Due parole sulla questione che interessa un po' tutti: la conversione fatta, grazie alle capacità di Decss, direttamente da DVD-Rom danneggia il lettore?. Su molti siti ho trovato affermazioni esagerate sulla questione; la conversione eseguita in tale maniera ridurrebbe drasticamente la vita dei lettori DVD-Rom, "condannati" a rapida rottura dopo poche conversioni.

In realtà durante la conversione diretta, il DVD-Rom non viene sollecitato diversamente da quanto non accada durante la riproduzione dei film: il lettore in entrambi i casi legge pacchetti di dati dal DVD alla massima velocità possibile di dimensione pari alla propria cache interna: appena questa è svuotata a seguito delle richieste del sw, procede alla lettura di altri dati nella stessa modalità. A causa del bitrate variabile dell'mpeg 2 la lettura fatta dal  DVD-Rom non è mai continua neanche durante la visualizzazione del film eventualmente a velocità 1X: per questo motivo la continua accensione e spegnimento del laser non è assolutamente una prerogativa della conversione diretta e quindi non è assolutamente dannosa. L'unica sollecitazione particolare è dovuta dal funzionamento continuo del DVD-Rom, a causa di conversioni di durata spesso "biblica". Chiaramente come qualsiasi componente meccanico, la "vita media" prima della rottura è un dato normalmente fisso e pertanto un maggior uso non può che diminuirne la durata: i lettori DVD, visto il loro uso, sono progettati per avere un numero di ore di funzionamento prima della rottura elevato e pertanto ritengo abbastanza esagerate le affermazioni allarmistiche viste. L'alternativa è acquistare un lettore DVD-ROM e non utilizzarlo mai.... vantandosi dopo 15 anni della sua resistenza infinita !! 

Il mio consiglio è di fare il ripping  ogni qual volta che lo spazio su HD lo consente e nel caso di lunghe conversioni: per fare dei test o nel caso non si dispone dello spazio necessario su HD, la conversione diretta è una ottima alternativa ; chiaramente se si decide di fare conversioni in continuazione è ovvio che la "vita" del lettore non può che abbreviarsi, ma ciò NON significa che dopo 200-300 ore di conversione si dovrà sostituire il lettore!!!! Forse dopo 3-4 anni di "sforzi continui" potrebbe avvicinarsi il momento di mandarlo in pensione, ma niente di certo o matematico!!! Il mio consiglio è quello di preoccuparsi maggiormente della qualità del modello da acquistare, spendendo 30-40000 lire in più e procurandosi un lettore di marca in grado di durare nel tempo: un lettore mal progettato e costruito "al risparmio" è sempre una vera e propria bomba ad orologeria.

Chiusa questa breve parentesi sul Css, passiamo brevemente ad esaminare le numerose versioni di Flaskmpeg, presenti sulla rete, le cui caratteristiche sono analizzate dettagliatamente nell'articolo Le diverse versioni di FlaskMPEG: velocità reali, opzioni iDCT, errori, caratteristiche e confronto con i metodi alternativi. a cui rimando per approfondimenti.

Riassumere in poche righe un articolo di numerose pagine, diagrammi,schemi,... è cosa assai ardua. In breve è possibile classificare le numerose versioni di flaskmpeg in 

1) Versioni dotate o meno di capacità Decss : quelle dotate di tale capacità permettono le conversioni, nel nostro caso in SVCD, leggendo il film direttamente dal lettore DVD-Rom. Lo svantaggio di tali versioni sta nel fatto che in casi abbastanza rari, sono incompatibili con alcuni film che se convertiti creano immagini piene di artefatti (normalmente  l'immagine è costellata di blocchi verdi) o in certi casi si bloccano inaspettatamente durante la compressione. Il vantaggio sta nel fatto che non occorre Decriptare e copiare l'intero film su HD ( tramite DVD Decripter o Smart Ripper), cosa che comporterebbe una certa perdita di tempo (sino ad un ora nei sistemi più lenti e per film che occupano un intero DVD9 ) e una occupazione di spazio su HD (da circa 4 sino a 9 Gigabyte) che potrebbe non essere disponibile.

Al contrario le versioni non dotate di capacità Decss per essere utilizzate richiedono , come visto, la  preventiva decriptazione e copia su HD del DVD con la conseguente occupazione di spazio su HD e perdita di tempo. 

2) Versioni più o meno veloci . Esistono delle versioni di Flaskmpeg che permettono risparmi sui tempi di conversione DVD--> SVCD che vanno da pochi punti percentuali (XSVCD 704*576) sino a oltre il 25% per le risoluzioni inferiori (CVCD 352*288). Lo svantaggio di alcune di queste (quelle della famiglia PX3) sta nella impossibilità di convertire DVD a partire da un punto diverso dall'inizio pena un blocco del programma. 

In pratica per la scelta della versione occorre prima di tutto valutare se si desidera decriptare e copiare il DVD da convertire su HD o meno; nel caso non si possiede lo spazio sufficiente su HD pari alla dimensione del Film (dai 4 agli 8 GB) + quella del file da creare, si dovrà necessariamente ricorrere ad una versione dotata di Decss. 

Di versioni di FlaskMPEG con capacità di DeCss ne esistono di due tipi: quella in cui la ricerca della chiave di decriptatura è automatica ( in pratica la decriptazione è fatta in maniera trasparente all'utente che può convertire direttamente  da DVD come se questo fosse non protetto da Css), e quelle in cui la chiave di decriptazione, ricavata  ad esempio da Smart Ripper o DVD Decripter, deve essere inserita manualmente.

In tal caso all'interno di Flaskmpeg dopo aver indicato il filmato da convertire sarà richiesta la chiave, come appare in figura (vedi dopo).

In entrambi i casi prima di utilizzare flaskmpeg occorre autenticare il drive DVD o utilizzando per qualche attimo un player sw (WinDVD 2000, Cinemaster, Power DVD .....) o avviando un programma di Ripping ( DVD Decripter va benissimo)

Le versioni di flaskmpeg dotate di funzioni di Decss sono:

Flaskmpeg v.0593 Decss  Decriptazione  automatica
Flaskmpeg v.0594 Decss  Decriptazione  automatica
Flaskmpeg v.0594 PX3 s2v3 css  Decriptazione con  inserimento della key
Flaskmpeg v.0594 h2 PRE3 Decriptazione con  inserimento della key
Flaskmpeg v.06 preview 
+ plug-in css.mism.flask e Miha.idct.flask 
Decriptazione con  inserimento della key
o automatica a secondo del plug-in 
css.mism.flask utilizzato

Tra le 5 versioni il mio consiglio è di utilizzare la 06 preview , tra le più veloci e capace di ottimizzare la decodifica dell'audio. Se si desidera la massima velocità a tutti i costi, è consigliabile la 0594 PX3 s2v3 Decss leggermente più veloce ma con alcuni problemi tipici delle versioni PX3: impossibilità di fare una  conversione partendo da un punto diverso da quello iniziale, piccola interruzione audio e artefatti nei fotogrammi a cavallo tra il cambio di capitolo: con tale versione occorre convertire l'intero film senza interruzioni, operazione che può richiedere a secondo della configurazione sino a 12-13 volte la durata del film (1 ora--> 12 ore). Le ultime 3 possibilità ( h2 pre3, 0593 Decss, 0594 Decss ) sono delle vere e proprie "riserve"  identiche tra loro per la velocità, da usare se la 06 preview fallisce nella conversione. La h2 pre3 ha in più la possibilità di settare i parametri relativi all'audio, utile come vedremo, per incrementare il volume dell'audio.

Per semplicità di scrittura, quando mi riferisco alla versione 06 preview-Miha sto intendendo la versione 06 preview a cui sono stati aggiunti i plug-in css.mism.flask e Miha.idct.flask (vedremo dopo come fare).

OSSERVAZIONE IMPORTANTE: esistono alcuni Film che non vengono convertiti correttamente dalle versioni Decss  di flaskmpeg (crash di sistema, immagini a scatto, .... ) a causa della incapacità di tali versioni nel realizzare un corretto decriptaggio. Il classico esempio sono quei film in cui la chiave di criptatura cambia, all'interno del film stesso (vedi al passaggio tra un capitolo e il successivo): in tal caso flaskmpeg nel punto in cui cambia la chiave, va in crash.

In tutti i questi casi occorre procedere al metodo di decriptazione su HD. Stesso discorso tutte quelle volte in cui la conversione si blocca magari dopo un paio di ore,  a causa di configurazioni  non particolarmente stabili o a causa della presenza di programmi residenti legati al DVD-Rom, che vanno in conflitto con l'operazione di conversione (che può durare anche parecchie ore).  

Operativamente per le versioni con inserimento key , dopo aver indicato all'interno di Flaskmpeg il file *.ifo da decriptare occorre inserire nella finestra  che appare, la chiave relativa a tale disco.
Osservo come la chiave contiene valori numerici esadecimali, 0,1,2,...9,A,B,C,D,E,F e pertanto attenzione a non confondere la cifra 0 (zero) con la lettera o che ovviamente non centra niente!!  

Per ricavare la chiave il più semplice e diretto lo si ha utilizzando il sw DVD Decripter (vedi dopo per i links) cliccando con il tasto destro sul vob relativo al film da decriptare e click su "find key".

Voglio ricordare come esistono alcuni DVD non protetti da CSS che possono essere decodificati direttamente da DVD-Rom anche dalle versioni di flaskmpeg non dotate di Decss: tra questi voglio ricordare i film "Al di là dei sogni", "Die Hard 3 : duri a morire " e "Casper il film", i film allegati alla rivista DVD World (Le stagioni dell'aquila, Est Ovest amore liberà", gli allegati a Tutto DVD (i documentari sugli Squali, Dinosauri,....) i film allegati a DVD Magazine (Totò truffa 62, il segreto dell'isola di Roan, Febbre a 90"; il film "Dune" distibuito in Edicola. Sono questi film dei candidati ad essere usati come test per tutte le diverse versioni di flaskMpeg. 

Se si è deciso di copiare il DVD su HD (ripping) tra le tante versioni disponibili ci sono, in ordine di velocità:

0594 PX3 s2v3 Miha La più veloce in assoluto; consente però la decodifica solo a partire dall'inizio del video e ad ogni cambio di capitolo vengono introdotti alcuni frames con leggeri artefatti e una brevissima interruzione dell'audio.
0594 PX3 004e Leggermente più lenta della PX3 s2v3 Miha ma in grado di decodificare senza problemi a partire da qualsiasi punto del video. Come riconosciuto dall'autore è consigliabile chiudere e riavviare il programma dopo aver fatto ogni conversione.
06 preview- Miha Essendo una beta può dare dei problemi di stabilità: leggermente più lenta della  PX3 004e. E' dotata di funzionalità di decodifica audio più evolute . E' la versione che consiglio.
0594  Miha La più stabile (è di fatto identica alla 0594 originale e ottimizzata nelle IDCT ) ma leggermente più lenta rispetto alla  06 preview
0594 h2 PRE3 Lenta quanto la versione 0594 originale ma dotata di funzionalità di decodifica audio più evolute. 

Ecco la tabella delle velocità di codifica in fotogrammi al (per) secondo (fps); le versioni più veloci sono quelle che producono il fps maggiore: le versioni evidenziate in rosa sono quelle dotate di funzionalità Decss (non richiedono la copia del DVD su HD) mentre le versioni in giallino consentono la conversione solo a partire dall'inizio del video e ad ogni cambio di capitolo introducono alcuni frames con leggeri artefatti e una brevissima interruzione dell'audio.

I dati numerici  e un ampio commento sui risultati di tale confronto lo trovate nell'articolo sulle varie versioni di Flaskmpeg: riguardo i tempi di compressione i benefici di una maggiore velocità di flaskmpeg sono minimi nel caso di SVCD standard (480*576) o addirittura XSVCD, in cui il collo di bottiglia è la compressione di Tmpeg; al contrario una  maggiore velocità di Flaskmpeg inizia ad essere significativa nei SVCD 352*576 e ancora di più nei CVCD 352*288. Nel diagramma i tempi relativi all' XVCD 352*288 sono identici a quelli del CVCD 352*288, poichè Tmpeg impiega praticamente lo stesso tempo per comprimere in Mpeg 1 o 2. I test sono stati effetuati con un Pentium2 400 Mhz e con motion search accuracy = normal.

software

 sola decodifica
 vob 720*576 
sola decodifica 
vob ridimensionato
 a 352*288 
DivX;-) 
352*288
1000Kbit/s
DivX;-) 
480*288
1200Kbit/s
XVCD mpeg1
 352*288
2100Kbit/s 
(tempi analoghi ad un CVCD 352*288)
DivX;-) 
704*432
1600Kbit/s
SVCD mpeg2
 480*576
2500Kbit/s max
Flaskmpeg v.0594 PX3 s2v3 Miha   11.7 fps (+65%) 14.1fps
 (+78%)
8.2 fps
 (+49%)
7.0 fps
 
(+43%)
4.31 fps
(+26%)
4.5 fps
 
(+25%)
2.10 fps
(+13 %)
Flaskmpeg v.0594 PX3 004e  10,5 fps
(+48%)
12.4 fps
(+57%)
7.4 fps
(+35%)
6.6 fps
 (+34%)
3.96 fps
(+15.8%)
4.4 fps
(+22%)
1.98 fps
(+6.5 %)
Flaskmpeg v.06 preview-Miha 10.0 fps
(+41%)
12.0 fps
(+52%)
6.9 fps
(+26%)
6.3 fps
 
(+29%)
3.96 fps
(+15.8%)
4.3 fps
(+20%)
1.98 fps
(+6.5 %)
Flaskmpeg v.0594 originale 7,1 fps 7.9 fps 5.5 fps 4.9 fps 3.42 fps 3.6 fps 1.86 fps

 

In conclusione ecco una carrellata delle versioni più importanti, ciascuna con i propri vantaggi e svantaggi: 

Flaskmpeg v.06 preview + css plug-in (css.mism.flask) + iDCT Miha Plug-in (Miha.idct.flask) 
VERSIONE CONSIGLIATA

vantaggi  -non occorre la copia e decriptazione del DVD su HD essendo dotata di capacità Decss
- grazie all'inserimento manuale della chiave di decodifica è possibile utilizzare direttamente  DVD- Rom DVD non decriptati correttamente da
Flaskmpeg v.0593 Decss e Flaskmpeg v.0594 Decss
- possibilità di modificare il volume dei singoli canali del flusso ac3 o il volume generale dell'audio decodificato
- migliore interfaccia grafica nella sezione player
- buona velocità di decodifica: 16% circa più veloce (rispetto alla "classica" 0594) per CVCD 352*288 e attorno al 6% per SVCD 480*576. 
- IDCT implementate come plug-in: presto disponibili (si spera) versioni più rapide; ci sono ancora leggeri margini di miglioramento.   
svantaggi  - è una Beta e pertanto potenzialmente instabile 
Note  Le 3 versioni di Idct inserite dal plug-in Miha.idct.flask sono quelle in rosso: tra tutte le IDCT la più veloce e super consigliata è la OPTIMIZED MMX IDCT Vederemo in seguito come settare tale opzione.

 

Flaskmpeg v.0593 Decss e Flaskmpeg v.0594 Decss

vantaggi  - non occorre la copia e decriptazione del DVD su HD essendo dotata di capacità Decss
- le capacità Decss sono automatiche (non occorre inserire la chiave di decriptazione)
- versioni parecchio stabili essendo identiche alle versioni originali
svantaggi  - la velocità di decodifica è (relativamente) lenta quanto le versioni  0594-0595 originali
- basano le capacità Decss (ricerca della chiave e decriptazione) su di un algoritmo che non funziona con alcuni film

 

Flaskmpeg v.0594 h2 PRE3

vantaggi  -non occorre la copia e decriptazione del DVD su HD essendo dotata di capacità Decss
- possibilità di modificare il volume dei singoli canali del flusso ac3 o il volume generale dell'audio decodificato
- grazie all'inserimento manuale della chiave di decodifica è possibile utilizzare direttamente  DVD- Rom DVD non decriptati correttamente da
Flaskmpeg v.0593 Decss e Flaskmpeg v.0594 Decss
svantaggi  - la velocità di decodifica è (relativamente) lenta quanto la versione originale 0594
- occorre inserire manualmente la chiave di decodifica, da ricavare ad esempio con
DVD Decripter e Smart Ripper

 

Flaskmpeg v.0594 PX3 s2v3 css 

vantaggi  -non occorre la copia e decriptazione del DVD su HD essendo dotata di capacità Decss
- è tra le versioni più veloci (praticamente quasi quanto la più veloce in assoluto, la
Flaskmpeg v.0594 PX3 s2v3 miha)
- grazie all'inserimento manuale della chiave di decodifica è possibile utilizzare direttamente da DVD- Rom DVD non decriptati correttamente da
Flaskmpeg v.0593 Decss e Flaskmpeg v.0594 Decss
svantaggi  - occorre inserire manualmente la chiave di decodifica, da ricavare ad esempio con DVD Decripter e Smart Ripper
-
consente la decodifica e quindi le conversioni  solo a partire dall'inizio del video e ad ogni cambio di capitolo vengono introdotti alcuni frames con leggeri artefatti e una brevissima interruzione dell'audio.

note 

Con certe CPU la modalità IDCT non MMX è leggermente più rapida della IDCT MMX: è consigliabile un test 

 

0594 PX3 s2v3 Miha

vantaggi  - è la versione più veloce in assoluto: 26% circa più veloce (rispetto alla "classica" versione 0594) per la creazione CVCD 352*288 e circa il 10% per SVCD 480*576 . 
svantaggi  - non è dotata di capacità Decss e pertanto per essere utilizzata occorre la copia e decriptazione del DVD su HD 
-
consente la decodifica e quindi le conversioni  solo a partire dall'inizio del video e ad ogni cambio di capitolo vengono introdotti alcuni frames con leggeri artefatti e una brevissima interruzione dell'audio.
note  Con certe CPU la modalità IDCT non MMX è leggermente più rapida della IDCT MMX: è consigliabile un test 

 

0594 PX3 004e

vantaggi  - abbastanza veloce, praticamente quanto la 06 Preview .
svantaggi  - non è dotata di capacità Decss e pertanto per essere utilizzata occorre la copia e decriptazione del DVD su HD 
-
consente la decodifica e quindi le conversioni  solo a partire dall'inizio del video e ad ogni cambio di capitolo vengono introdotti alcuni frames con leggeri artefatti e una brevissima interruzione dell'audio.
note  Con certe CPU la modalità IDCT non MMX è leggermente più rapida della IDCT MMX: è consigliabile un test 

 

0594  Miha

vantaggi  - abbastanza veloce, quasi quanto la 06 Preview .
- è la versione in assoluto più stabile poichè di fatto identica alla 0594 originale, tranne nella implementazione della IDCT che permette un incremento evidente della  velocità.
svantaggi  - non è dotata di capacità Decss e pertanto per essere utilizzata occorre la copia e decriptazione del DVD su HD. 

 


Dimensione delle immagini 

Nella conversione di film in formato DVD in SVCD è importante avere chiare le idee sulle dimensioni della immagine nelle diverse fasi della conversione: nella creazione di  SVCD ottenuti utilizzando Flaskmpeg, la cosa diventa ancora più complicata poichè la versione 06 preview, distorce l'immagine ogni volta in cui viene ridimensionato il video in un formato non "rispettoso delle proporzioni originali" come il 480*576 o 352*576 utilizzati per il SVCD. Il problema, non presente nelle versioni  0593/4, si va a sommare al fatto che il metodo automatico di riconoscimento del tipo di formato anamorfico o meno, delle volte sbaglia clamorosamente, cosa che succede per tutte le versioni di flask e sopratutto ogni qual volta in cui viene  convertito uno spezzone di VOB, magari estratto con dei SW di Ripping quali il citato Smart Ripper.

La soluzione che mi appresto a descrivere rende possibile ogni tipo di conversione DVD--> SVCD grazie alle capacità congiunte di flaskmpeg e Tmpeg. 

Osservo che, per chi utilizza altri encoder collegati a Flaskmpeg e funzionanti come plug-in (Cinema Craft, BBmpeg, Lsx plug-in...),  con la versione 06 preview è impossibile creare SVCD non anamorfici di film presenti in DVD in formato anamorfico (diciamo il 90% dei film), ma si è obbligati a creare SVCD anamorfici: per ovviare alla cosa è necessario utilizzare una versione modificata della 06 preview detta 0.60 preview 1.1 (sito doom 9 sezione download). In pratica per creare SVCD non anamorfici occorre utilizzare la  0.60 preview 1.1 mentre per i SVCD anamorfici occorre utilizzare la 0.6 preview deselezionando "mantieni rapporto altezza/larghezza" : in entrambi i casi NON VA RITAGLIATO il video.
Per creare SVCD non anamorfici con tali plug-in, è sempre possibile utilizzare una delle versioni di flaskmpeg  0594/3, ridimensionare con
flaskmpeg il video alle dimensioni del SVCD (352*576, 480*576) e selezionare mantieni rapporto altezza/larghezza. 

Il metodo che suggerisco, tiene conto di tutti i casi possibili che ho tabellato: basta copiare i valori indicati e avviare la conversione. Ritengo comunque interessante soffermarmi a descrivere brevemente i vari passaggi da fare. Prima di tutto se siete "saltati" tra queste righe senza aver letto quanto detto prima, è importante avere chiaro ciò che è scritto nella sezione SVCD e video anamorfico, a cui vi rimando.

Ipotizziamo il caso più semplice: la conversione di un film 4:3 full screen in SVCD 480*576 (per quanto detto conviene, se possibile utilizzare bitrate superiori a quelli concessi dallo standard o in caso contrario ricorrere alla 352*576).

Il filmato è presente nel DVD alla risoluzione 720*576: nell'immagine 1 (vedi sotto) è evidente come le proporzioni sono corrette essendo il video in formato non anamorfico; il cerchio è come Giotto lo ha sempre disegnato, senza alcuna distorsioni. L'immagine è decodificata da flaskmpeg e tramite il ridimensionamento (resize) sempre fatto da Flaskmpeg, deve essere distorta orizzontalmente da 720*576 a 480*576. E' l'immagine 2 in figura in cui la "compressione" orizzontale trasforma il cerchio in un ovale. A questo punto flaskmpeg passa l'immagine 480*576 tramite avisynth a tmpeg che la riceve in modalità RGB non compressa. Tmpeg deve inserire l'immagine nel frame mpeg del SVCD che ha le dimensioni 480*576, come indicato in setting/video/Size con la modalità indicata in configure/advanced/Video arrange Method.   In questo caso la questione è molto semplice poichè Tmpeg non deve far altro che inserire una immagine 480*576 in un frame avente la stessa dimensione (480*576 pixel). Basta utilizzare la modalità Full Screen per ottenere un frame mpeg esattamente uguale in risoluzione, a quanto inviato da flaskmpeg (figura 3). Tmpeg con il metodo Video arrange Method= Full screen (nelle vecchie versioni dette fit to frame) non fa altro che copiare il video se il video in ingresso e il frame mpeg d'uscita hanno stessa risoluzione, mentre nel caso di risoluzioni diverse, ridimensiona il video d'ingresso nel frame mpeg d'uscita riempiendolo completamente. Osservo come nel caso visto va benissimo utilizzare anche la modalità Video arrange Method= Center: infatti nel caso di ingresso e uscita con stessa risoluzione il video viene semplicemente ricopiato come nel caso full screen; al contrario se la risoluzione d'uscita è minore di quella del video di ingresso, questo SENZA ALCUN RIDIMENSIONAMENTO è piazzato esattamente al centro del frame mpeg aggiungendo dove serve bande nere. Tra breve vedremo come in certi casi, grazie alla modalità Center sarà possibile velocizzare la conversione e superare il bug presente nella versione 06 di Flask.
L'ultimo passaggio che permette la visualizzazione corretta del video su monitor o Tv, è il ridimensionamento fatto dal player SVCD che ridimensiona il video 480*576 nelle giuste proporzioni 4:3, allargando il frame orizzontalmente. Il cerchio ritorna ad apparire come Giotto lo ha sempre disegnato.
 

Da DVD 4:3 full screen (non anamorfico) a SVCD 480*576
1 2 3 4
Frame originale 
720*576 del DVD
Frame ridimensionato da
 Flaskmpeg a 480*576
Frame mpeg2 480*576
creato da Tmpeg
Video ridimensionato 
dal SVCD player

Vediamo il secondo caso (schema qui sotto), in cui si converte un film in formato 2.35:1 anamorfico in un SVCD 480*576 non anamorfico: per quanto visto con bitrate standard tale conversione anamorfico--> non anamorfico non è necessaria grazie alla presenza di bande nere nel video originale che favoriscono la gestione del bitrate e che suggeriscono pertanto di creare un SVCD anche lui anamorfico.

Rispetto al caso appena visto, la prima differenza sta nel ridimensionamento da fare all'interno di flaskmpeg:
720*576-->480*576 nei casi (come quello visto prima) in cui non si converte video anamorfico in video non anamorfico;
720*576-->480*432 in tutti i casi  in cui
si converte video anamorfico in video non anamorfico; 
il ridimensionamento verticale 576-->432 righe deriva dal fattore 0.75 (75%) di conversione tra video anamorfico e non anamorfico (4:3/16:9=0.75) 576*0.75=432.

Ritornando allo schema di sotto si vede come il frame 720*576 presente nel DVD, poiché rappresenta un film memorizzato in anamorfico, è allargato verticalmente così che il cerchio è memorizzato come un ovale "in piedi"; il ridimensionamento 720*576--> 480*432 non fa altro che distorcere ancora di più l'immagine originale a seguito dello schiacciamento orizzontale. Come è ovvio sia lo schiacciamento orizzontale che l'allargamento verticale trasformano un cerchio in un uovo.... messo "in piedi". Flaskmpeg passa il fotogramma 480*432 a Tmpeg tramite avisynth. Lo scopo di Tmpeg è quello costruire correttamente il frame 480*576, appiccicando al centro l'immagine ricevuta, e riempiendo il rimanente 25% di spazio con righe orizzontali nere come si vede in figura 3. Per far ciò è indispensabile utilizzare all'interno di tmpeg il parametro Video arrange Method= Center. Per la visualizzazione  su TV o monitor il film nelle giuste proporzioni  (figura 5) il player allarga il frame orizzontalmente secondo il rapporto 4:3 e finalmente il cerchio ritorna ad essere visualizzato come era stato ripreso: da osservare come  in nessuno dei passaggi visti  (fig. 1,2,3) l'immagine è memorizzata nelle giuste proporzioni; occorre aspettare il ridimensionamento del SVCD player per ottenere le proporzioni corrette (fig. 4). I volti dell'esempio (Star Trek: primo contatto) sono sempre allungati tranne che in fig 4.

Da DVD 2.35:1 anamorfico a SVCD 480*576 non anamorfico
1 2 3 4
Frame originale 
720*576 del DVD
Frame ridimensionato da
 Flaskmpeg a 480*432
Frame mpeg2 480*576
creato da Tmpeg
Video ridimensionato 
dal SVCD player


Ovviamente dopo aver inserito correttamente i parametri di conversione, le 3 operazioni di ridimensionamento saranno effettuate in un unico passaggio durante la creazione dell'mpeg, in maniera del tutto trasparente all'utente: non occorre pertanto fare conversioni intermedie ( ci mancherebbe altro !!!) .

Osservo come tale metodo ha il vantaggio non indifferente di velocizzare la conversione, grazie al fatto che Flaskmpeg elabora il 25 % di punti in meno (480*432 invece che 480*576) rispetto al caso, possibile con la 0593/4 , in cui flaskmpeg tramite l'opzione mantieni rapporto altezza/larghezza, ridimensiona il video da anamorfico a non anamorfico, aggiunge le bande nere e costruisce il corretto frame 480*576 (in pratica è il caso in cui l'immagine 3 è creata da flask e non da tmpeg) 

Sul mio sistema la conversione è velocizzata del 15-16%: tale guadagno dipende dal fatto che avisynth utilizza dati in formato colore RGB non compresso, e pertanto l'onerosa conversione YUV-->RGB che flaskmpeg effettua viene fatta sul 25 % di punti in meno (Flask mpeg decodifica l'mpeg che è in formato YUV): stesso discorso per i pixel che tmpeg riconverte da RGB-->YUV. Guadagnare il 15% di tempo significa risparmiare circa un'ora ogni 7 ore di conversione, certamente un vantaggio considerevole visto come con il metodo descritto non c'è alcun degrado qualitativo.


Ridimensionamento e ritaglio con Flaskmpeg 

Per velocizzare le conversioni il più possibile, conviene sfruttare la capacità di flaskmpeg, di ritagliare delle sezioni rettangolari di video che non contengono immagini, ma bande nere: ciò è possibile farlo in tutti i film in cui nel frame mpeg 720*576 del DVD sono presenti delle bande nere orizzontali: 2.35:1 (anamorfici o meno) e 1.78:1 o 1.66 non anamorfici. 

Il metodo è sempre lo stesso (vediamo il caso di SVCD 480*576): 

1) Ridimensionare con flaskmpeg il frame da 720*576---->480*576 quando si deve lasciare il video in anamorfico o nel caso di DVD non anamorfici; ridimensionare 720*576---->480*432 per le conversioni DVD anamorfici--> Svcd non anamorfici
2) Eliminare le bande nere orizzontali mediante l'opzione
di ritaglio di Flaskmpeg
3)
Creazione del corretto frame 480*576 con tmpeg grazie al Video arrange Method= Center.

Ritornando all'esempio di prima (da DVD 2.35:1 anamorfico a SVCD 480*576 non anamorfico), si aggiunge l'operazione di ritaglio (fig 3) che elimina le bande nere rimanenti ritagliando un frame 480*336: è poi Tmpeg a ricostruire il frame 480*576 correttamente.

Da DVD 2.35:1 anamorfico a SVCD 480*576 non anamorfico

1

2 3 4 4

Frame originale 
720*576 del DVD

Frame ridimensionato da
 Flaskmpeg a 480*432
Frame ritagliato da
 Flaskmpeg a 480*336
Frame mpeg2 480*576
creato da Tmpeg
Video ridimensionato 
dal SVCD player

Il vantaggio in termini di pixel neri ignorati, grazie al metodo di ridimensionamento e ritaglio, è massimo nei SVCD con film 2.35:1 non anamorfici: si passa da 480*576 pixel a 480*336 utilizzati, con il 58.3% di pixel in meno: ciò significa un numero quasi dimezzato di conversioni YUV-->RGB  e RGB-->YUV che rispettivamente Flaskmpeg e Tmpeg  evitano di compiere. In tal caso si velocizza la compressione fino a quasi il 20%.

Vediamo nella pratica come settare ridimensionamento e ritaglio in Flaskmpeg.

Poichè la versione 06 di flaskmpeg ha inserito delle piccole novità nell'interfaccia grafica, indicherò con la scritta eventuali schermate diverse,  relative a tale versione.

In Flaskmpeg è possibile inserire tali parametri utilizzando una intefaccia grafica o inserendoli in maniera numerica. In entrambi i casi occorre andare in Opzioni/opzioni globali progetto (settaggio film)/video.

Per operare in modalità grafica basta cliccare su  ed apparirà la finestra

Ipotizziamo di voler selezionare il ridimensionamento e ritaglio di un film 2.35:1 anamorfico da convertire in SVCD 480*576 non anamorfico come visto nell'esempio di prima : ridimensionamento da 720*576 a 480*432 e ritaglio delle due bande nere in alto e in basso ottenendo il frame 480*336.

1

2 3

Frame originale 
720*576 del DVD

Frame ridimensionato da
 Flaskmpeg a 480*432
Frame ritagliato da
 Flaskmpeg a 480*336

Graficamente si procede così:

1) Deselezionare nella finestra "post processing"  

L'opzione "mantieni rapporto altezza/larghezza" va DESELEZIONATA SEMPRE per qualsiasi tipo di video anamorfico o meno (i valori che ho inserito nelle tabelle che seguono sono state calcolati con tale ipotesi). Il vantaggio di questa scelta sta nel fatto che ci si SVINCOLA dal riconoscimento automatico di flaskmpeg del formato video anamorfico o meno, nel momento in cui in certi casi Flaskmpeg sbaglia tale riconoscimento ; inoltre si supera il  problema della versione 06 preview.

I valori numerici che vedete in figura sono ininfluenti poichè verranno reimpostati graficamente. 

2) Click su 
3) Apparsa la

click su "ripristina settaggio"; apparirà in basso la risoluzione e i valori di ritaglio e offset sono azzerati: ho ristabilito le dimensioni originali del DVD.
L'azzeramento è utile poichè è buona regola procedere nell'ordine: prima ridimensionamento e poi ritaglio. Nel caso di confusione conviene sempre ripartire dal "ripristino settaggio".

Nella è presente l'opzione che va  DESELEZIONATA come in figura.

4) Ridimensionare il video tramite

e selezionare le dimensioni 480*432: in basso appare la attuale dimensione dell'immagione.

Nella appare la scritta che indica il rapporto altezza/larghezza selezionato: tale valore nel nostro caso non ha alcuna utilità pratica (è stato pensato per le codifiche in avi o DivX;-) in cui il player mantiene le proporzioni di ingresso)

5) Dopo aver immesso i valori indicati, si è  ottenuto..... 

il frame ridimensionato 
a 480*432;

Dopo di ciò occorre ritagliare le due bande nere e ricavare il 

frame  480*336
(risoluzione d'uscita di flaskmpeg)

Se per ridimensionare il frame si usano così da ottenere l'immagine che nello schema che segue è in verde, per ritagliare l'immagine, ovvero per avere solo la parte che nello schema sotto è "rosa pallido" occorre in ordine:

1) Selezionare "ritaglio", regolare il parametro "altezza"  e in seguito il corrispondente Offset verticale (il + e - in alto, all'interno del rettangolo rosso)
2) Regolare la larghezza (ritaglio) e il corrispondente offset orizzontale (il + e - in al centro).

Nelle creazioni dei SVCD modificheremo solo i parametri relativi al ritaglio dell'altezza e pertanto i valori da modificare sono quelli cerchiati dal rettangolo in rosso. 
In pratica si deve solo settare l'altezza (ritaglio) al valore stabilito (336 nell'esempio) e incrementare l'offset sino a eliminare le bande nere (48 pixel nell'esempio): nella versione 0594 apparirà in basso la scritta dove  480*336 è la dimensione finale del ritaglio che flaskmpeg passerà a Tmpeg; nella versione 06 apparirà una scritta leggermente diversa

Esempio ritaglio 480*432--->480*336 


I valori relativi al ridimensionamento e ritaglio li ho tabellati (vedi dopo) a secondo del tipo di film ad esempio in questa maniera:

Formato
SVCD 

Dimensioni di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento

 480*576  Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza offset
  verticale
altezza offset
 orizzontale
larghezza
480 432 48 336 480 336 480 432 48 336 0 480

Riassumendo,  se si decide di procedere graficamente dopo aver deselezionato e aperto il pannello di uscita basta cliccare su "repristina settaggio", (nella occorre in più deselezionare ), ridimensionare il frame con così da ottenere i primi 2 valori della tabella (480, 432) , selezionare ritaglio e i valori di altezza (336) e offset sopra la scritta altezza (48). In basso apparirà  la risoluzione finale dell' immagine creata da flaskmpeg e inviata a tmpeg  (o nella 06) che deve coincidere con i 2 valori della tabella in rosso.

Se invece di procedere in maniera grafica, si desidera immettere numericamente le dimensioni di ridimensionamento e ritaglio, occorre riferirsi ai 6 valori in azzurro della tabella e procedere così: 

Video 

Post Trattamento

Larghezza  Altezza offset
  verticale
altezza offset
 orizzontale
larghezza
480 432 48 336 0 480

 

Come PRIMA COSA occorre inserirei primi due valori  
che coincideono con la dimensione del frame ridimensionato; poi si inseriscono i 4 successivi
nella finestra "post processing"  . Anche in questo caso occorre deselezionare Mantieni rapporto altezza/larghezza come in figura.

Da notare come, dopo aver inserito i valori, per renderli attivi,occorre cliccare su OK o cambiare finestra (video, audio, post trattamento...); se al contrario dopo aver inserito manualmente i valori si seleziona subito , i valori immessi saranno ignorati e di conseguenza i parametri andranno reinseriti. 

E' importante non invertire l'ordine delle operazioni: se si inseriscono prima i valori di ritaglio e poi quelli di ridimensionamento in alcuni casi apparirà un messaggio che indica la presenza di valori non corretti.

Ecco graficamente le corrispondenze tra la tabella e i settaggi di flaskmpeg 

 

Come già visto i valori in arancio, vanno utilizzati per la modalità ridimensionamento - ritaglio in modalità grafica con i valori impostati cliccando su

Per l'inserimento dei valori di ridimensionamento e ritaglio, diventa indispensabile ricavare dall'etichetta del DVD il formato esatto: la presenza di video anamorfico è indicata normalmente dalla scritta 

"anamorfico, anamorfico 16:9, anamorphic, anamorfico Widescreen" o dalla scritta 16:9

Da osservare come i primi DVD anamorfici della Columbia sottintendevano la scritta "anamorfico 16:9 " come ad esempio nei film quali Jumanji, DragonHeart, Anaconda,... in cui la scritta "schermo panoramico" sottintendeva la presenza di video anamorfico.

 Columbia prime emissioini   Columbia ... oggi  

Il rapporto larghezza / altezza ( 1.33:1, 1.85:1 , 2.35:1,.....) lo si ricava sempre dall'etichetta.

Graficamente per capire se il video del DVD è in anamorfico o meno, basta visualizzarlo con flaskmpeg alla risoluzione 720*576, deselezionando il parametro opzioni/opzioni globali progetto (settaggio film)/video
Il video è anamorfico se le immagini appariranno allungate in senso verticale (cioè compresse orizzontalmente); non anamorfico se le proporzioni saranno corrette. 

Prima di elencare le tabelle dei diversi casi possibili in breve ecco riassunti i valori da utilizzare.

La prima cosa da fare è deselezionare e ridimensionare il video: con i  film presenti in DVD in formato anamorfico, per creare SVCD non anamorfici e quindi fare una conversione anamorfico---> non anamorfico  occorre ridimensionare il video secondo la seguente tabella :

Formato
SVCD (CVCD, XSVCD)

Ridimensionamento 
con flaskmpeg

Larghezza Altezza
352*288   352 224
352*576  352 432
480*576   480 432
704*576   704 432
720*576   720 432

In tutti gli altri casi (film presenti in DVD in modalità non anamorfica e film anamorfici da lasciare in anamorfico su SVCD), occorre ridimensionare il video secondo la seguente tabella :

Formato
SVCD
(CVCD, XSVCD)

Ridimensionamento 
con flaskmpeg

Larghezza Altezza
352*288   352 288
352*576  352 576
480*576   480 576
704*576   704 576
720*576   720 576

La seconda cosa da fare è l'eventuale ritaglio delle bande nere orizzontali fattibile graficamente: per quanto detto il ritaglio serve a velocizzare la conversione ma non influisce sulla qualità o le dimensioni dell' mpeg prodotto. Se si procede graficamente, magari ignorando i valori delle tabelle, è sempre possibile lasciare qualche piccola banda nera orizzontale senza nessuna preoccupazione, poichè il metodo utilizzato (valori di ridimensionamento visti e compressione con Tmpeg mediante Video arrange Method= Center  garantisce sempre risultati corretti.

Osservo come nei film in cui ci sono delle bande nere verticali (vedi Tarzan della Disney o Blade Runner) è facolativamente possibile eliminarle mediante il ritaglio verticale; naturalmente si avrà solo un minimo vantaggio in termini di velocità di compressione e come in tutti gli altri casi sarà Tmpeg a rimettere tali bande, indispensabili per le proporzioni, nell'mpeg del SVCD.


Formati cinematografici: le conversioni possibili 

Ecco le tabelle relative ai diversi formati possibili: per i film presenti su DVD in anamorfico ho inserito i valori nei casi in cui si desidera creare un SVCD non anamorfico (in giallo) o un SVCD anamorfico (in azzurro chiaro).
Nel caso di film presenti su DVD in formato non anamorfico, ovviamente è indicato solo il caso di SVCD non anamorfico
(in giallo).
Riguardo l'opportunità o meno dei diversi casi, cosa che come detto dipende fortemente dalla durata dei film e dal numero di Cd che si desidera utilizzare per la conversione, vi rimando alla sezione in cui ne ho parlato.

Ricordo che all'interno di Tmpeg è fondamentale settare setting/advanced/ Video arrange Method= Center  per garantire sempre risultati corretti.

 

DVD in formato 2.35:1 Anamorfico (Star Trek l'insurrezione, Matrix, Il gladiatore.....)
 

Formato SVCD  

Dimensioni 
di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento

Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza offset
  verticale
altezza offset
 orizzontale
larghezza
non 
anamorfico
352*288   352 224 24 176 352 176 352 224 24 176 0 352
352*576  352 432 48 336 352 336 352 432 48 336 0 352
480*576   480 432 48 336 480 336 480 432 48 336 0 480
704*576   704 432 48 336 704 336 704 432 48 336 0 704
720*576   720 432 48 336 720 336 720 432 48 336 0 720
Formato SVCD   .
anamorfico
352*288   352 288 32 224 352 224 352 288 32 224 0 352
352*576   352 576 64 448 352 448 352 576 64 448 0 352
480*576   480 576 64 448 480 448 480 576 64 448 0 480
704*576   704 576 64 448 704 448 704 576 64 448 0 704
720*576   720 576 64 448 720 448 720 576 64 448 0 720

 

Ricordo come nel caso di SVCD aventi bitrate standard, sono altrettanto valide le due alternative 
SVCD 480*576 anamorfico
e SVCD 704*576 non anamorfico (vedi qui)

DVD: film in formato
  2:35:1 anamorfico
 

Conversione in ---->

SVCD 480*576 
anamorfico

SVCD 704*576 
non anamorfico

720*436 pixel non neri
(= 313 920 pixel)

480*436 pixel non neri
(= 209 280 pixel)

704*327 pixel non neri
(= 230 208 pixel)

 

DVD in formato 2.35:1 non anamorfico (Armageddon, Titanic, The Abyss...)

Formato SVCD  

Dimensioni 
di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento

Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza offset
  verticale
altezza offset
 orizzontale
larghezza
non 
anamorfico
352*288   352 288 56 176 352 176 352 288 56 176 0 352
352*576  352 576 120 336 352 336 352 576 120 336 0 352
480*576   480 576 120 336 480 336 480 576 120 336 0 480
704*576   704 576 120 336 704 336 704 576 120 336 0 704
720*576   720 576 120 336 720 336 720 576 120 336 0 720

 

DVD in Formato 1,78 : 1 Anamorfico (Jurassic Park2, Nirvana, La vita è Bella,...)
 

Formato SVCD  

Dimensioni 
di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento

Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza Nessun ritaglio 
non 
anamorfico
352*288   352 224 Nessun
ritaglio 
352 224 352 224
352*576  352 432 352 432 352 432
480*576   480 432 480 432 480 432
704*576   704 432 704 432 704 432
720*576   720 432 720 432 720 432
Formato SVCD   .
anamorfico
352*288   352 288 Nessun 
ritaglio 
352 288 352 288
352*576   352 576 352 576 352 576
480*576   480 576 480 576 480 576
704*576   704 576 704 576 704 576
720*576   720 576 720 576 720 576

 

 

DVD in Formato 1,78 : 1 non anamorfico (Die Hard, Totò Truffa 62, ....)

Formato SVCD  

Dimensioni 
di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento

Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza offset
  verticale
altezza offset
 orizzontale
larghezza
non 
anamorfico
352*288   352 288 40 208 352 208 352 288 40 208 0 352
352*576  352 576 80 416 352 416 352 576 80 416 0 352
480*576   480 576 80 416 480 416 480 576 80 416 0 480
704*576   704 576 80 416 704 416 704 576 80 416 0 704
720*576   720 576 80 416 720 416 720 576 80 416 0 720

 

DVD in Formato 1,33 : 1 ( Fantasia, La carica dei 101, Flubber, )

Formato SVCD  

Dimensioni 
di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento
Nessun ritaglio 

Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza
non 
anamorfico
352*288   352 288 Nessun
  ritaglio 
352 288 352 288
352*576  352 576 352 576 352 576
480*576   480 576 480 576 480 576
704*576   704 576 704 576 704 576
720*576   720 576 720 576 720 576

 


aSW da utilizzare e relativi link 

 

Iniziamo con il sw da utilizzare 

- Avisynth, freeware  che trovate nel mio sito Avisynth.zip (60K)
- Tmpeg beta12f,  freeware che trovate nel mio sito con i relativi template
(preset) aggiornati: i links per scaricarli li trovate nella sezione relativa.  Per le nuove versioni vi rimando al sito ufficiale  http://www.tmpgenc.com/
- Sw di masterizzazione Nero Burning ROM Versione 5 o 5.5 (lo si trova allegato a molti masterizzatori: gli aggiornamenti gratuiti li si possono scaricare sul sito
http://www.nero.com/download.htm
- Riguardo la versione di Flaskmpeg vi rimando alla sezione
Links.
-
DVD Decripter 2.4 e Smart Ripper 2.27, da utilizzare eventualmente per le operazioni di Decss, li trovate  su 
Digital Video  DVD_Decripter.zip   SRipper.zip
Geocities   DVD_Decripter.zip  SRipper.zip 

 


Installazione 

Iniziamo con la installazione del software.

Per avisynth dopo aver scaricato dal mio sito Avisynth.zip (63K) occorre decompattare il file in una directory , copiare il file  avisynth.dll in Windows/system ed eseguire poi il file install.reg: avrete avisynth installato nel sistema. 

Come seconda operazione occorre copiare il file Avisynth.cm.flask  nella directory in cui c'è Flaskmpeg.exe (le distribuzioni di flaskmpeg che sono presenti sul mio sito, contengono già tale file e non occorre pertanto copiarlo)

Osservo come esiste una nuova versione di avisynth, la 1.0 Beta 31a che sconsiglio perchè leggermente più lenta (6-7%) e non apporta nessun vantaggio al metodo che sto descrivendo.

Per installare tmpeg occorre  decomprimere il vari files in una directory  ed eseguire TmpegEncVFP_install.bat. I template aggiornati vanno scompattati copiandoli possibilmente nella directory di tmpeg ( per comodità) 

E' possibile installare e utilizzare diverse versioni di Tmpeg, semplicemente installandole in directory diverse: attenzione a non confondere i template delle versioni B12a e b12f per le differenze viste prima qui

Nel proseguo del metodo, mi riferirò  a Tmpeg versione Beta12f o successiva, da utilizzare con i relativi template (scaricabili dalla sezione links) . Dove ci sono, segnalerò le differenze rispetto alla "vecchia" B12a che è possibile utilizzare insieme con i vecchi template : non esiste comunque alcun motivo per utilizzare tale versione da ritenersi ormai superata. 

Vediamo come installare Flaskmpeg.

Nel caso in cui si utilizza una versione di Flaskmpeg della famiglia 0593-0594, non occorre una vera e propria installazione: basta scaricare una versione completa , decomprimere il file ed eseguire il programma. I links per scaricare le diverse versioni li trovate qui

Nel momento in cui si desidera utilizzare diverse versioni 0593-0594 contemporaneamente occorre procedere così:
- installare una  versione "completa": tra queste consiglio la
0594 originale o dal mio sito la  0593 Decss che tra l'altro contiene all'interno il plug-in BBmpeg .
- scaricare una versione alternativa (ad esempio la 0594 PX3 s2v3), decomprimerla in una directory di appoggio e rinominare l'eseguibile, che probabilmente si chiamerà semplicemente Flaskmpeg(.exe), con un nome  diverso ad esempio flaskmpeg_px3_s2v3(.exe). Come ultima cosa basta copiare dalla directory di appoggio SOLO l'eseguibile con il nome appena modificato nella stessa directory di flaskmpeg dove è presente la prima versione installata.

Procedendo analogamente è possibile avere contemporaneamente diverse versioni, ciascuna con un nome caratteristico,  che condivideranno i medesimi plug-in.

Riguardo la 06 preview, il metodo più semplice è quello di scaricare la versione presente nel mio sito Flaskmpeg 06 preview decss e in seguito di copiare il tutto in una directory diversa da quella in cui sono presenti le eventuali versioni 0594.

Per l'installazione del plug-in css.mism.flask, indispensabili per la conversione diretta dei film da DVD-rom, come già detto esistono 2 versioni, aventi lo stesso nome: la versione dell'11-3-2001 (135168 byte) in cui occorre inserire manualmente la chiave Decss e la più recente versione del 21-04-2001 (143360 byte) in cui la chiave è cercata automaticamente. Il plug-in deve essere presente nella stessa directory in cui c'è flaskmpeg.exe. 
Scaricando la versione
Flaskmpeg 06 preview  decss dal mio sito trovate inserita nella stessa directory di flaskmpeg la versione in cui la chiave deve essere inserita manualmente. Per utilizzare alternativamente una delle due versioni di css.mism.flask, basta copiare quella desiderata nella directory in cui c'è flaskmpeg.exe, sovrascrivendo l'altra. Le due versioni le trovate nelle cartelle "css automatico" e "css manuale".

Quale delle due conviene usare? La versione "automatica" è ovviamente più comoda da usare ma ha lo svantaggio che in una versione precedente a causa di un problema sulla cache utilizzata rallentava vistosamente la decodifica in maniera ciclica (almeno sul mio sistema): la nuova versione, che trovate nella distribuzione presente sul mio sito Flaskmpeg 06 preview  decss , con il  mio sistema ( Creative PC-DVD 5X) ha risolto il problema, ma non posso garantire per le altre configurazioni. L'autore parla di una futura versione che dovrebbe ottimizzare l'uso della cache tramite un test interno.
Per quanto visto basta fare due brevi test con entrambe le versioni e scegliere eventualmente la versione "manuale" se la "automatica" crea rallentamenti: ovviamente prima di sostituire la versione occorre chiudere flaskmpeg se è in esecuzione.

Nell'ipotesi in cui volete procedere con l'installazione di una versione scaricata altrove (ad esempio la versione presente sul sito  Doom 9 FlaskMpeg 0.60 preview ) , cosa che magari è già stata fatta,  in fase di installazione quando richiesto, conviene scegliere una directory diversa da quella in cui sono installate le varie 0594 ad evitare conflitti tra le varie versioni: ovviamente si dovranno ricopiare, se disponibili sul proprio PC, gli altri  plug-in di uscita non forniti con Flask (avisynth, LSX , panasonic, CCE,..) 

Dopo aver installato il sw occorre copiare nella directory in cui è presente flaskmpeg.exe, uno dei due plug-in css.mism.flask  che trovate zippati sul mio sito mism1.zip  : vale ovviamente quello appena detto per la scelta della versione automatica o manuale.

Come seconda operazione occorre verificare se nella directory in cui c'è flaskmpeg.exe sono presenti  uno o più dei seguenti plug-in  (dipende dalla versione scaricata)

decss.mism.flask  ( 135.168)
thunder.mism.flask  ( 163.840)
dvd.mism.flask  ( 159.744)

In caso affermativo questi andranno cancellati poichè sono delle versioni meno recenti della css.mism.flask

Verificate che nella directory in cui c'è flaskmpeg.exe, tra i diversi plug-in installati del tipo  nome.mism.flask  siano presenti contemporaneamente solo i due plug-in css.mism.flask e null.mism.flask

Come ultima operazione occorre copiare sempre nella directory di Flaskmpeg il plug-in Miha.idct.flask che trovate sul sito Doom9 (IDCT plugin for FlaskMpeg 0.60) o sul sito di Miha ( IDCT plug-in for FlaskMPEG 0.600 ).

NOTA: su certe configurazioni, dopo aver installato la 06 preview, nell'uso di alcune delle precedenti versioni di flaskmpeg v.0594,  apparentemente sembra impossibile selezionare opzioni/opzioni globali Progetto/generali/ tempo di compilazione. In realtà NON FUNZIONA L'INSERIMENTO  DEL TEMPO IN SECONDI: occorre pertanto o esprimere il tempo in immagini o selezionare "compila l'intero file".

Per ultimo, riguardo i sw di decriptazione dei DVD su HD (DVD Decripter 2.4 e Smart Ripper 2.27 ) entrambi non necessitano di  una vera e propria installazione: basta scaricarli e decomprimere gli zip in  una directory; è tra l'altro possibile inserirli nella stessa directory senza alcun problema. 
Le loro caratteristiche sono state discusse sull'articolo
"Il Css e il ripping dei DVD su Hard Disk: possibili applicazioni": funzionano entrambi bene e la scelta tra i due dipende dai gusti personali: Smart Ripper è consigliato per gli "smanettoni" !!! 

Digital Video  DVD_Decripter.zip   SRipper.zip
Geocities   DVD_Decripter.zip  SRipper.zip 

 


Le 5 scelte: il software e il formato 

Prima di iniziare la conversione DVD-->SVCD la prima scelta da fare è la versione di flaskmpeg da utilizzare come discusso nel capitolo relativo: se si sceglie una versione non dotata di caratteristiche Decss occorrerà necessariamente decriptare e copiare il DVD su HD ad esempio tramite DVD Decripter o Smart Ripper come descritto nell'articolo  Il Css e il ripping dei DVD su Hard Disk: possibili applicazioni e come brevemente indicato dopo: ovviamente se si utilizza una versione dotata di capacità Decss, come la 06 preview, è possibile convertire il DVD sia direttamente da DVD rom sia da HD dopo il ripping. . 

Se si sceglie in tutti i casi di Decriptare su HD il DVD (o parte di esso) è possibile utilizzare una qualsiasi versione di flaskmpeg.

Le prime due scelte da fare sono quindi:

1) Versione di FlaskMPEG da utilizzare
2) Decriptazione o meno dei contributi da convertire su HD 

Riguardo la decriptazione del DVD su HD, se da un lato ha il vantaggio di "stressare " meno la meccanica del DVD-rom e in certi casi garantisce la conversione di film più ostici, in cui la decriptazione automatica fallisce, come svantaggio c'è il tempo aggiuntivo del ripping (anche 1 ora nel caso di film lunghi e sistemi più lenti) e non ultimo l'occupazione di spazio su HD, che potrebbe non essere in grado di contenere un intero DVD (da 4 a 9 GByte a secondo dei film).

Segue la scelta più importante:   

3) Scelta  del numero dei CD su cui dividere il film (1,2,3......): tale valore, come visto, è strettamente legato alla lunghezza del film e alla qualità/compatibilità che si desidera ottenere, fattori legati al bitrate video ( massimo e medio) che si decide di utilizzare. La tabella da consultare è quella vista prima

4) Scelta dei parametri del SVCD che si vuole creare:

- Risoluzione del SVCD (352*288, 352*576, 480*576, 704*576, 720*576)
- Codifica in un SVCD anamorfico o meno
- Scelta dei parametri di gestione del bitrate video: bitrate costante (bitrate da utilizzare) o bitrate variabile CQ (bitrate massimo e fattore di quality)
- Scelta del bitrate audio (normalmente 224 Kbits/s  a meno delle eccezioni  viste)

Come  abbondantemente discusso, tutti i parametri indicati sono collegati tra loro e alle scelte fatte nel punto 3 (n. di CD, durata del film e compatibilità che si vuole ottenere).

5) Scelta della durata in secondi del video da comprimere e della posizione di inizio conversione.

Tale parametro dipende dal tipo di conversione che si desidera realizzare: 
-
la prima alternativa è quella in cui si converte in mpeg l'intero film e in seguito si suddivide l'mpeg ottenuto da Tmpeg in 2, 3 o più parti, ciascuna da masterizzare in formato SVCD in un CD-R/RW; in tal caso ovviamente la durata del video da convertire è la durata totale del film e il punto di inizio è l'inizio del film.
-
la seconda alternativa consiste nel fare 2, 3 o più  conversioni parziali ottenendo direttamente i diversi mpeg ciascuno da masterizzare in formato SVCD sul rispettivo CD-R/RW. Nel caso ad esempio di un film di 120 minuti da inserire in 3 CDR, il modo più semplice per procedere consiste nel fare 3 conversioni, di parti successive del film, con l'accortezza di ripetere una manciata di secondi del pezzo precedente, per ovvi motivi di continuità nella visione.
In pratica ciascuna conversione sarà fatta ad esempio su 40 minuti e 10 secondi di film se si decide di utilizzare 10 secondi come parte comune.

 

Nell'esempio ( ho utilizzato il formato minuti: secondi):

  Posizione inizio conversione  Durata conversione 
Prima conversione  inizio film (00:00) 2410 sec
Seconda conversione  40:00  2410 sec
Terza conversione  80:00  2400 sec

Osservo come la possibilità di utilizzare 10 secondi di video in più, deriva dai margini di spazio esistenti nelle tabelle analizzate che consentono di inserire anche il 2-3% di video in più, pari a 40-60 secondi per ogni SVCD. Come sarà discusso oltre, tali margini in realtà devono riuscire ad "assorbire" anche altre variabili imprevedibili, prima tra tutte il bitrate medio nel caso di codifica con bitrate variabile.

In realtà esistono numerose modalità con cui procedere con i due metodi visti di divisione del film in più parti, operazione tutt'altro che banale se si desidera scegliere dei buoni punti di "cambio disco" ; per tali metodi , che analizzerò in dettaglio, vi rimando al capitolo relativo.

Riguardo l'aspetto numerico della questione, occorre fare alcuni banali conti: facciamo un esempio numericamente meno banale di quello appena visto: la divisione in 3 parti di un film avente durata pari a 1:38:47, con la sovrapposizione di 10 secondi come nell'esempio . Come vedremo tra breve, occorre conoscere la posizione iniziale nel formato ore:minuti:secondi (hh:mm:ss) e la durata della conversione in secondi.

La divisione conviene farla operando con i secondi mediante la nota formula

Secondi = (ore*3600) + (minuti*60) + secondi 

Nell'esempio, il film avente durata 1:38:47 

Secondi = (1*3600) + (38*60) + 47 = 5927 

equivale a 5927 secondi. In tal caso la eventuale divisione in 3 parti sarà

  Posizione inizio conversione  Durata conversione 
Prima conversione  inizio film  1986 sec ( 5927 sec/3 + 10 sec)
Seconda conversione  1976 sec. (5927 sec / 3) 1986 sec ( 5927 sec/3 + 10 sec)
Terza conversione  3952 sec. (1976 sec *2) 1976 sec ( 5927 sec /3 )

Rimane da convertire le posizioni iniziali nel formato hh:mm:ss: converto ad esempio l'istante 3952 sec in hh:mm:ss 

formula 

esempio 

ore=secondi_tot/3600 (il valore deve essere troncato)   3952/3600=1,09= 1 ora
minuti=(secondi_tot-(ore*3600))/60 (il valore deve essere troncato)   (3952-1*3600)/60=352/60= 5,86= 5 minuti
secondi= parte decimale della ultima divisione (in rosso)*60   0.86*60=52 secondi

La posizione 3952 sec corrisponde all'istante 01:05:52

Analogamente la posizione 1976 sec corrisponde all'istante 00:32:56 . La tabella "definitiva" è

  Posizione inizio conversione  Durata conversione  Fine conversione 
(=inizio conversione successiva + 10 sec)  
Prima conversione  inizio film  1986 sec 00:33:06
Seconda conversione  00:32:56 1986 sec  01:06:02
Terza conversione  01:05:52 1976 sec  fine film 

Ovviamente è possibile ricavare i valori visti in tantissimi altri modi !!!


Esempio   

Prima di proseguire ricordo come il ragionamento che segue è già stato fatto nella sezione relativa alla conversione dei DVD, a cui vi rimando: l'esempio è naturalmente un'ulteriore applicazione di tutte le questioni fin qui trattate.

Procediamo nell'esempio accennato: più precisamente considero il caso in cui  in cui vogliamo convertire un film di 120 minuti in presente su DVD in formato anamorfico. Decido di  soddisfare le specifiche dello standard SVCD, con la risoluzione pari a 480*576 e con il bitrate massimo  non dovrà superiore ai 2450 Kbits/s (ricordo ancora una volta che sto ipotizzando di usare un bitrate audio di 224 Kbits/s e che mi mantengo al di sotto del 2522 per prevenire problemi causati dai picchi sul bitrate introdotti dall'encoder). Ipotizzo che il film sia memorizzato su DVD in formato 2.35:1 anamorfico.

La prima cosa da fare è scegliere il numero dei CDR su cui dividere il film: la tabella non contiene la riga 120 minuti e pertanto mi riferisco alla tabella esterna da cui deduco 2 possibilità (escludo i CDR 80 per garantire la massima compatibilità con tutti i player stand alone):

1) Divisione del film in 4 cdr 74 ; il bitrate concesso è 3109 Kbits/s, che potrei sfruttare per SVCD non standard; optando per lo standard dovrei  utilizzare il massimo concesso (2450 Kbits/s) ovviamente con una compressione con bitrate costante (CBR) pari a tale valore. Naturalmente mi ritroverei il quarto disco semivuoto poichè 2450 è ben al di sotto dei 3109 Kbits/s

2) Divisione del film in 3 cdr 74; il bitrate  medio concesso è 2251 Kbits/s, valore non particolarmente elevato ma in tutti i casi sufficiente per una buona conversione.

Opto ad esempio per la seconda ipotesi: 3 CDR 74 e bitrate video medio pari a 2251 kbits/s: ricordo , come già detto che sarebbe possibile rinunciare ai titoli di coda del film per incrementare la qualità complessiva. In tal caso avrei, per esempio, 115 minuti di film, a cui (vedi tabella) corrisponde il bitrate video medio di 2363 kbits/s, valore in grado di garantire una qualità leggermente superiore quasi pari al massimo concesso dallo standard (2450 e bitrate costante). Altra possibilità, che nel proseguo dell'esempio scarto , è quella di utilizzare il bitrate audio pari a 160 Kbits/s che mi permette un risparmio di 64 Kbits/s e pertanto un bitrate medio che passa da 2251-->2251+64=2315 Kbits/s.

Quindi, film 2.35:1 anamorfico di 120 minuti da dividere in 3 CDR, bitrate medio da ottenere pari a 2251 kbits/s e audio a 224 Kbits/s: naturalmente NON è l'unico tipo di conversione possibile, ma quella che deriva dalle scelte fatte e quindi dal gusto di chi realizza la conversione.

A questo punto occorre scegliere i parametri per la compressione video: lo scopo è quello di ottenere il miglior video possibile, con un bitrate medio che non deve superare i 2251 Kbits/s (al limite può farlo di 10-20 Kbits/s grazie ai margini presenti nelle tabelle). Osservo come nel caso ottengo un  mpeg che supera in dimensione quanto concesso dalla capienza dei SVCD, posso sempre "tagliare" l'ultima parte dei titoli di coda (è certamente meglio che ripetere tutta la conversione !!!).

 Utilizzando un bitrate arancio, trovo nel riquadro relativo del capitolo film in formato DVD i parametri consigliati;Le possibilità sono:

- codifica con bitrate video costante pari a 2251 kbits/s, ipotesi che scarto essendo un bitrate troppo basso per la risoluzione 480*576 che penalizzerebbe troppo le scene più dinamiche. Al contrario scelgo la codifica a bitrate variabile, modalità CQ (come sempre per il SVCD) , bitrate massimo 2400 e fattore di qualità 74 (sono a cavallo tra i due intervalli esaminati 2250-2300 e 2200-2250 e pertanto potrei anche utilizzare il fattore di qualità 75 insieme al bitrate massimo di 2400 kbits/s.

- conversione in modalità 480*576 anamorfica o meno: come visto i film memorizzati su DVD in formato 2.35:1 anamorfico sono gli unici candidati ad essere lasciati in anamorfico, grazie alla presenza delle bande nere, anche nel caso di risoluzione 480*576 e bitrate video vicini al max concesso dallo standard. Scelgo pertanto di creare il SVCD 480*576 ANAMORFICO; il rischio di tale codifica sta nel fatto che se visualizzato su di un TV 4:3 e con un player non in grado di ridimensionare correttamente il formato, occorre selezionare sul TV la modalità 16:9 se disponibile. Riguardo la visualizzazione con i player per PC vi rimando a quanto detto prima qui

In conclusione nell'esempio che sto analizzando, scelgo quindi di convertire il film presente su DVD in formato anamorfico in  un SVCD 480*576 mantenendo il video in anamorfico, con bitrate variabile, modalità CQ, bitrate video massimo 2400 kbits/s e quality=75

. I parametri da inserire all'interno di flaskmpeg sono quelli relativi alla tabella  "DVD 2:35 anamorfico" e SVCD anamorfico che ho isolato nella tabella che segue :

 

Dimensioni 
di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento

Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza offset
  verticale
altezza offset
 orizzontale
larghezza
Formato SVCD   .
anamorfico
 
480*576   480 576 64 448 480 448 480 576 64 448 0 480
 

 


Il ripping 

Come detto, la prima operazione da fare è il ripping del DVD su HD: se si è deciso di convertire il DVD direttamente da DVD-rom, magari per carenza di spazio su HD, utilizzando ovviamente una versione di flask dotata di capacità Decss, occorre saltare questa sezione e passare alla successiva.

Dovendo fare il ripping del DVD su HD, tra DVD Decripter e Smart Ripper il mio suggerimento è di usare Smart Ripper che è molto stabile e possiede una interfaccia che permette facilmente elaborazioni e ripping "mirati" come descritto nell'articolo sul CSS e sul Ripping.

Eseguito Smart Ripper e cliccando su source/input appare, come in figura, il vts (vts_01 o vts_02,....) in cui è memorizzato il film, normalmente vts_01 come nell'esempio (ci sono parecchie eccezioni come ad esempio vts_23 nel film "Il sesto senso" )

Dalla durata del video ( 1:38:47 nell'esempio in figura) è facile riconoscere il tipo di contenuto (film, trailer, dietro le quinte,....). Ovviamente sto ipotizzando di convertire il film, ma nulla cambia se sono interessato ad esempio a convertire un trailer o un servizio speciale: dalla indicazione della durata è possibile risalire al VTS che lo contiene (ad esempio un trailer dura mediamente un paio di minuti).

Dopo aver identificato il VTS da "rippare" , (vts_01 nell'esempio ) occorre
cliccare su  e selezionare tutti i file che iniziano per vts_01, come in figura:
attenzione a non dimenticare il file  *.ifo che va selezionato (vts_01_0.ifo nell'esempio)

Se c'è sufficiente spazio libero nell'HD (nell'esempio 6444 MB=6.29 GByte)  apparirà l'icona e inizierà il ripping, la cui durata a secondo della dimensione dei file da copiare e dalla velocità del sistema potrà impiegare anche 30-60 minuti). I file saranno memorizzati nella directory selezionata in Target:

Se si desidera convertire solo il film è inutile copiare anche i Vob relativi a servizi speciali, trailer,...., ma basta copiare  il file *.ifo relativo al film e i corrispondenti vob. Ovviamente nulla cambia se si decripta l'intero DVD su HD, spazio permettendo, inserendo così anche i vari servizi speciali: in tal caso è ad esempio anche possibile visualizzare l'intero  DVD dall'HD con un player SW. Vi rimando all'articolo  Css e ripping....., per approfondimenti .


Caricamento del film 

 

Se si deve convertire il DVD direttamente da DVD-Rom, utilizzando una versione di flaskmpeg dotata di capacità Decss (06 preview, v.0593 Decss, v.0594 Decss ,v.0594 PX3, v.0594 h2 PRE3 s2v3 css,.... ) ,  la prima cosa da fare è autenticare il DVD: se la cosa non è già stata fatta dall'accensione del computer, basta eseguire DVD Decripter o Smart Ripper ( in alternativa basta visualizzare anche solo per un secondo il DVD da decodificare con un player software.) 

Terminata l'autenticazione occorre eseguire FlasKMPEG

..e con open dvd file....

.....occorre andare nella directory Video_ts,  selezionare il file ifo relativo al film (gli altri sono relativi ai servizi speciali, menù animati, trailer,....). Ricordo come il file è normalmente vts_01_0.ifo (ad eccezione di alcuni film in cui è l'ultimo disponibele. es vts_23_0.ifo nel film "Il sesto senso") ed è nel 99% dei casi il file ifo avente maggiore dimensione. 

Se si sta utilizzando la versione 06 non si troverà "Open DVD file" ma si deve cliccare su ;per visualizzare solo i file ifo (comodo visto il numero a volte esagerato di vob presenti nei DVD) basta inserire *.ifo in  e Invio.

Da qui si ha la conferma di aver selezionato l'ifo giusto grazie alla indicazione della durata del filmato. In caso contrario occorre ripetere l'operazione vista con un altro file ifo e in caso di dubbio farsi aiutare dal software  Smart Ripper che visualizza la esatta struttura del DVD
Si sceglie la lingua che si vuole convertire ed eventualmente, se si desidera, anche i sottotitoli (che in tal caso sarebbero impressi nel filmato senza poterli più eliminare)

 

Dopo aver cliccato su Flask this DVD, nel caso delle versioni dotate di ricerca automatica della chiave (v.0593 Decss, v.0594 Decss o 06 preview con plugin Decss"automatico") basta aspettare qualche secondo in cui il SW ricerca la chiave di decriptazione : negli altri casi (06 preview,0594 PX3, 0594 h2 PRE3 s2v3 css) comparirà 

la finestra  che richiede la chiave relativa al film da decodificare. Come ricavare la chiave è stato descritto prima qui.
Osservo come la chiave contiene valori numerici esadecimali, 0,1,2,...9,A,B,C,D,E,F e pertanto attenzione a non confondere la cifra 0 (zero) con la lettera o che ovviamente non centra niente!!  

Se si sta convertendo un DVD precedentemente decriptato e copiato su HD si procede in perfetta analogia a quanto visto; ovviamente in tal caso è possibile usare una qualsiasi versione di Flaskmpeg. 
In questo caso non occorre autenticare il DVD e naturalmente non sarà chiesta nessuna chiave essendo il DVD già decriptato: ovviamente si dovrà caricare il file VTS_0x_0.ifo  dalla directory dell'HD in cui si è  "rippato" il film e procedere con la scelta della lingua.

Per le versioni di flaskmpeg dotate di Decss, alla finestra DVD option vista prima, occorre ovviamente selezionare "Unscrambled Vob File" poichè il DVD rippato su HD è privo di protezione Css.


Parametri video e audio 


Vediamo come inserire all'interno di flaskmpeg i parametri visti: 

Dimensioni 
di uscita 

Ritaglio Dimensione
output flaskmpeg 
Video 

Post Trattamento

Larghezza  Altezza offset Altezza Larghezza  Altezza Larghezza  Altezza offset
  verticale
altezza offset
 orizzontale
larghezza
480 576 64 448 480 448 480 576 64 448 0 480

Il DVD dovrà quindi essere ridimensionamento a  480*576 e tramite il ritaglio delle bande nere si deve ottenere la dimensione pari a 480*448.

Per settare i parametri relativi a ridimensionamento e ritaglio basta andare in opzioni/opzioni globali progetto e procedere come visto nel capitolo ridimensionamento e ritaglio con flaskmpeg : se si utilizza la versione 06 è possibile ovviamente memorizzare dei profili e riutilizzarli.

I parametri da inserire sono nel caso dell'esempio:

 

Riguardo le opzioni IDCT, per approfondimenti vi rimando all'articolo sulle varie versioni di flaskmpeg, in cui è dettagliatamente analizzata la questione. 
Utilizzando la versione 06 tra le opzioni iDCT conviene utilizzare Auto select, che tra le  IDCT disponibili utilizza quella compatibile con le IEEE 1180 e contemporaneamente più veloce. A chi non si fida consiglio di selezionare manualmente (iDCT select) la (è la versione MMX di Miha, la più veloce anche lei compatibile IEEE 1180)

Per chi utilizza una versione della famiglio 0593 - 0594 occorre selezionare manualmente tale versione:
Naturalmente, se il ridimensionamento e il ritaglio è stato impostato graficamente in "mostra il pannello di uscita", occorrerà solo verificare che i valori numerici di larghezza e altezza siano quelli corretti: in caso contrario vanno inseriti in base al valore in tabella (480*576 nell'esempio).

Una osservazione sull'opzione "deinterlace output": tale opzione va sempre DESELEZIONATA ad eccezione del caso in cui si utilizza la risoluzione 352*288, convertendo filmati presenti sul DVD in formato interallacciato. In tutti gli altri casi la eventuale presenza di video interallacciato viene gestito tranquillamente dalle 576 righe del SVCD; naturalmente  occorre selezionare un template per tmpeg di tipo interallacciato. 

I casi in cui il video su DVD (formato PAL) è interallacciato sono :

1) Video di origine televisiva quali Documentari o video musicali .
2) Servizi speciali molto spesso ottenuti convertendo video NTSC di provenienza interallacciata o 3:2 Pull-down in PAL
3) Film PAL compressi erroneamente con l'ordine dei semiquadri scalati: in pratica ogni frame MPEG2 contiene i 2 semiquadri provenienti da fotogrammi successivi (un clamoroso esempio è il film Indipendence Day, in molte delle sue scene).

Al contrario il 99 % dei film su DVD (formato PAL) sono non interallacciati (progressivi).

Il modo più semplice per valutare se il video è interallacciato è quello di visualizzarlo con flaskmpeg alla risoluzione 720*576:  se sono visibili le discontinuità orizzontali tra semiquadri successivi,  in tal caso il video è interallacciato: nel caso contrario è non iterallacciato (progressivo)

Solo se si utilizza la risoluzione 352*288 (CVCD) e se il video è interallacciato (uno dei 3 casi visti) occorre selezionare Deinterlace output come in figura
 . 
I valori in figura quelli che consiglio . L'opzione Blend è stata ampiamente discussa nell'articolo sul
video PAL  e produce immagini più naturali a discapito di un leggero effetto scia sui soggetti in movimento : il valore di Threshold , consigliato a 20, indica  per valori bassi la tendenza ad interpolare qualsiasi discontinuità vista tra semiquadri successivi, mentre per valori alti flaskmpeg tende a non deinterallacciare discontinuità dubbie, lasciando spesso le linee di interallaccio. Da osservare che quando il video viene ridimensionato le linee di interallaccio, se non eliminate con il deinterallacciamento,  producono vere e proprie bande orizzontali che danneggiano tantissimo la qualità del video che diventa in certi casi inguardabile.

Consiglio di selezionare 44100 Hz come frequenza di campionamento di uscita dell'audio: inserendo la 48000, la conversione DVD--->SVCD sarà ugualmente corretta, grazie al fatto che  sarà tmpeg a convertire la frequenza di campionamento da 48000--->441000 richiesto dal SVCD (occorre naturalmente utilizzare uno dei miei template perTmpg).
Riguardo l'opzione di ridimensionamento , il mio consiglio è di utilizzare l'opzione Filtraggio bilineare, ottimo compromesso tempo di elaborazione - qualità.

I filtraggi bicubici producono dei miglioramenti trascurabili, ma al contrario aumentano i tempi di codifica: ovviamente grossa libertà di scelta sopratutto per chi utilizza processori dell'ultimissima generazione.

Riguardo i valori  di ritaglio, come già detto se si inseriscono manualmente occorre farlo dopo aver inserito i valori di ridimensionamento (video/dimensione della cornice): in caso contrario può apparire un messaggio di errore. Inoltre dopo averli inseriti non va cliccato subito su mostra pannello di uscita (in tal caso i valori immessi andrebbero persi) ma basta ad esempio cliccare sulla finestra adiacente (Files  o Audio). 

Nel caso si procede graficamente nella immissione del ridimensionamento e ritaglio (mostra pannello di uscita), ovviamente conviene verificare che i valori numerici di ritaglio sono corretti.
Attenzione a DESELEZIONARE mantieni rapporto altezza/larghezza. 

Come nome del file in uscita occorre scrivere semplicemente 1 : il motivo sta nel particolare collegamento flaskmpeg---> avisynth--> tmpeg . 

Attenzione: è fondamentale scrivere 1, come in figura se si desidera utilizzare con tmpeg il file carica.avs che ho inserito in  Avisynth.zip (vedi dopo)

In "Tempo di compilazione "occorre inserire i minuti di film che si desidera convertire:  la posizione da cui iniziare la conversione va settata in un'altra finestra (vedi dopo).

Nel caso in cui si converte in un unico passaggio l'intero film, occorre inserire la durata del film che si può ricavare da Smart Ripper, e per conferma dal valore indicato da flaskmpeg quando, appena dopo aver caricati il file ifo, si sceglie la lingua audio.

Nel caso visto, in cui desidero fare 3 conversioni successive
Posizione inizio conversione  Durata conversione 
Prima conversione  inizio film (00:00) 2410 sec
Seconda conversione  2400 sec. (40:00)  2410 sec
Terza conversione  4800 sec. (80:00)  2400 sec

il valore da immettere sarà 2410 secondi nelle prime 2 conversioni e 2400 nella terza.

Nel caso di conversione di un intero film, sconsiglio l'uso di "compila l'intero file" che molto spesso comunica a Tmpeg valori completamente errati. 

Ricordo le note formule di conversione  ore: minuti: secondi--->secondi

Secondi =(ore*3600)+(minuti*60)+secondi 

esempio 1:38:47

Secondi =(1*3600)+(38*60)+47= 5927 

 



 

Per la selezione del formato d'uscita (opzioni/seleziona formato d'uscita) selezionare Link to AVISYNTH.

Se tale opzione non è disponibile è perché nella directory di flaskmpeg non è stato copiato il file Avisynth.cm.flask presente in Avisynth.zip


Audio processing (versione 06) 

Se si utilizza la  versione Flaskmpeg 06 è possibile  regolare i volumi dell'audio, cosa utile sopratutto nelle conversioni di  film in formato ac3 5.1 caratterizzati sempre da una forte variazione di dinamica : si passa spesso dai pianissimi ( il classico dialogo a bassa voce che impegna il solo canale centrale)  sino ai momenti in cui tutti i 6 canali sono attivi a volumi sostenuti. 

Con le versioni 0593-0594, a causa di una scelta matematicamente corretta, ma "conservativa" da parte del sw, si ottengono spesso dei volumi bassi, sopratutto sui dialoghi presenti sul canale centrale. Il problema è abbastanza marcato nel momento in cui l'audio viene convertito in mpeg 1 layer 2, codec ottimizzato per volumi relativamente elevati (lo scopo primario è quello di comprimere musica di provenienza CD, tipicamente ottimizzata sui livelli medio-alti) che produce distorsioni indesiderate quando comprime audio avente basso volume. Il tipico effetto introdotto da queste distorsioni è una specie di ronzio fastidiosissimo che compare nei momenti di maggior silenzio. 

Nella finestra audio player, per cercare di ridurre tali effetti indesiderati, occorre aumentare il volume dell'audio ovviamente senza introdurre distorsioni che compaono  appena i livelli globali superano i valori concessi dal formato WAV 16 bit. In tale finestra  è possibile tramite play e stop ascoltare l'audio e in tempo reale modificare i seguenti parametri.

- regolazione del " Dinamic Range Compression". Metodo di amplificazione "intelligente", una specie di compressore di dinamica che aumenta il volume nei punti in cui è basso e lo attenua quando è forte. Non conviene mai eccedere nei livelli ( il cursore deve essere posto verso il basso) poiché è facile introdurre delle distorsioni e in tutti i casi si ha un appiattimento della dinamica. Nel dubbio è meglio lasciare disattivata tale opzione.

- regolazione dei volumi del canale centrale , dei frontali e dei posteriori. L'ampiezza è espressa in dB:

ampiezza in dB  amplificazione 
+1 dB 1.12 (+12%)
+2 dB 1.26 (+26%)
+3 dB 1.41 (+41%)
+4 dB 1.58 (+58%)
+6 dB 2 (+100%)
+10 dB 3.1 (+210%)
+12 dB 4 (+300%)

Consiglio di aumentare leggermente il volume dei dialoghi: basta  amplificare di 1,5- 2 dB il canale centrale ottenendo così un incremento del 16-25 % del suo volume . 
- amplificazione globale:
è possibile inserire manualmente un valore (100%= lascia il volume originario, 200% raddoppia il volume totale,.....) o tramite "ricerca automatica" far calcolare il volume massimo che non introduce distorsioni (Search) .

Ovviamente una amplificazione eccessiva crea distorsioni e in generale  non conviene superare il 200%. Le eventuali  regolazioni dei singoli canali e il dinamic range compression influenzano il volume generale e pertanto il valore ricercato. Nel caso si seleziona un dinamic range compression eccessivo, la ricerca automatica (Search) si blocca con l'indicazione 100% che indica l'insorgere di distorsioni. Per un Bug del SW se si applica la ricerca dopo aver selezionato e poi deselezionato "dinamic range compression" e/o "multichannel volumes" si ottengono risultati errati: tutte quelle volte in cui "Search" non funziona basta comunque uscire dalla sezione audio player e poi ritornarci per riattivare correttamente il "search" automatico.

La ricerca automatica (Search) può arrivare ad impiegare anche più di mezz'ora per esaminare tutto il DVD; il mio consiglio è di lasciarlo lavorare per  9 - 10 minuti massimo, e inserire un fattore di amplificazione leggermente più basso; 170 se è indicato 180, 150 se è indicato 140.....
Il motivo è semplice: gran parte dei film contengono delle scene "rumorose" (quelle che limitano l'amplificazione possibile) all'inizio e in tutti i casi 9-10 minuti di analisi coprono una discreta percentuale del film (20-30 % a secondo dei casi e della configurazione HW in possesso) .

Per chi non vuole perdere tempo nella ricerca, consiglio valori compresi tra 150- 180 che per alcuni  test fatti,   mantenendo disattivate le altre regolazioni non introducono distorsioni; se si incrementa il centrale di un paio di dB, occorre diminuire tali valori di 10-15 %.   Ci sono comunque alcuni film per i quali è possibile salire anche attorno al 250-300% e ovviamente tutto dipende dalle scelte fatte da chi ha creato la traccia ac3.

- compatibilità : se selezionata l'audio ac3 5.1 sarà convertito in audio stereo con codifica matriciale  a 4 canali Dolby Sourround.

L'opzione Dolby Surround Downmix va settata nel momento in cui si possiede un amplificatore compatibile Dolby Sourround- Dolby Pro-Logic, (uno tra tutti il Creative Desktop Theatre Dtt2500), poichè un audio creato con Dolby Surround Downmix ascoltato con un normale amplificatore stereo appare qualitativamente inferiore.

Ricordo come la codifica  Dolby Surround inserisce 4 canali distinti nel normale flusso stereo che se amplificato con un decoder compatibile Dolby Pro-Logic ricrea i 4 flussi distinti (ovviamente con una separazione non perfetta come succede nel caso delle codifiche non matriciali come l'ac3)

Con l'opzione deselezionata il wav stereo è creato così (cost1 e cost2 sono due numeri costanti, L' e R' sono i canali stereo che sono creati, mentre L,R,C,Ls,Rs sono i 5 canali discreti dell'ac3)

5 Canali discreti --> stereo 
L' = L + cost1*C + cost2*Ls
R' =
R + cost1*C + cost2*Rs

Con l'opzione selezionata 

5 Canali discreti --> audio stereo contenente 4 canali con codifica matriciale Dolby Surround 
S = Ls + Rs filtrati con un passa basso avente freq. di taglio 7KHz
L' =
L + cost1*C - cost2*S
R' =
R + cost1*C + cost2*S

In fase di decodifica l'amplificatore Pro-Logic ricostruisce i 4 canali L, R, C, S elaborando l'audio stereo così codificato.

Il modo più banale di inserire i coefficienti è il seguente:
per la creazione del flusso stereo con codifica matriciale Dolby Surround

S = Ls + Rs filtrati con un passa basso avente freq. di taglio 7KHz
L' =
L + C -S
R' =
R +C +S

In fase di ricostruzione l'amplificatore Pro-Logic elaborando L' e R' può ricavare i 4 canali L1, R2,C1, S1
L1 = L'
R1 = R'
C1= 0,5*(R'+L')=
C+ 0,5 L+ 0,5 R ( sul centrale appaiono attenuati del fattore 0,5 i canali R e L)
S1= 0,5*(R'-L')=
S- 0,5 L+ 0,5 R ( sul canale surround appaiono attenuati del fattore 0,5 i canali R e L)

Nella pratica l'amplificatore Pro-Logic realizza una decodifica "più intelligente" analizzando le caratteristiche del canale stereo; concettualmente parte sempre dalle operazioni viste.  Come ultima cosa per creare un effetto sourround soddisfacente invia il flusso surround S1 ai 2 canali posteriori in maniera sfasata di 180 gradi.

Osservo come nella versione attuale il canale LFE (il segnale a bassissima frequenza) viene semplicemente ignorato: se fosse utilizzato la formula sarebbe 

5.1 Canali discreti --> stereo 
L' = L + cost1*C + cost2*Ls+ cost3*LFE
R' =
R + cost1*C + cost2*Rs+ cost3*LFE

Fermo restando l'impossibilità di fissare dei parametri universalmente validi (molto dipende dal film), la impostazione che consiglio come partenza di ulteriori test è 
 

Terminate le regolazioni click su OK per renderle attive.

Ricordo come la versione  Flaskmpeg v.0594 h2 PRE3 dotata tra l'altro di capacità Decss contiene al suo interno capacità simili a quelle viste: una breve guida all'uso è presente nell'articolo sulle diverse versioni di flaskmpeg.


Avvio della conversione 

Terminato l'inserimento dei parametri visti, rimane da selezionare la posizione del video DA CUI inizierà la conversione: ricordo come  la durata del video da convertire è stata inserita in opzioni\opzioni globali progetto\ generali\tempo di compilazione.

Nel nostro caso, come visto,  la posizione da cui iniziare la codifica è o l'inizio del film, o uno dei punti visti in tabella Posizione inizio conversione 

Posizione inizio conversione  Durata conversione 
Prima conversione  inizio film (00:00) 2410 sec
Seconda conversione  2400 sec. (40:00)  2410 sec
Terza conversione  4800 sec. (80:00)  2400 sec

Nelle versioni 0593-4 la posizione di inizio conversione la si inserisce tramite esegui/lettore.

Per selezionare l'inizio film, basta cliccare su SeeK first/ Exit. 

Nei casi in cui si deve selezionare una posizione di inizio conversione diversa, dopo aver cliccato su play ci si deve spostare sul cursore nel punto desiderato e Stop/ Exit.  

Se si utilizza la versione 06 la scelta della posizione iniziale e finale del video da convertire è selezionabile in maniera leggermente diversa. Il Flaskmpeg player della 0593/4è stato ribattezzato "Flaskmpeg/control panel".

Nel control panel è possibile spostarsi facilmente all'interno del video sia tramite il cursore orizzontale 


che con i pulsanti. .

Per fissare il segmento video da convertire,  occorre prima di tutto cancellare la selezione corrente con  ; poi dopo essersi posizionati sui punti di interesse si seleziona il punto di inizio e fine tramite (tali posizioni possono essere raggiunte cliccando su ).

Il video selezionato è evidenziato dal colore diverso e sarà convertito per intero solo se il parametro opzioni\opzioni globali progetto\ generali\tempo di compilazione è pari a "compila l'intero file" o contiene un valore MAGGIORE della durata della sezione selezionata. In caso contrario il video sarà convertito a partire dall'inizio sezione, ma solo per la durata indicata.
L'ultima operazione da fare è confermare l'intervallo scelto cliccando su .

Apro una breve parentesi :  vediamo nel caso più generale i 3 diversi modi di procedere nella scelta  della sezione di video da convertire:

1) Conversione dell'intero filmato

Prima di tutto occorre settare in opzioni\opzioni globali progetto\ generali\tempo di compilazione: compila l'intero file.
Come seconda operazione occorre verificare che sia selezionato tutto il video ( ), opzione inserita automaticamente dopo il caricamento del video.

In caso contrario in cui è già stato selezionato un pezzo di video, ( es. ) occorre:
- cancellare la selezione corrente con  
- posizionarsi sui punti di inizio e fine del film e marcarli rispettivamente con   : si evidenzierà del tutto la barra in alto.
- click su

 

2) Conversione di un pezzo di video in cui la posizione iniziale e finale sono impostate manualmente

Prima di tutto occorre settare in opzioni\opzioni globali progetto\ generali\tempo di compilazione: compila l'intero file. 
- cancellare la selezione corrente con  
- posizionarsi sui punti di inizio e fine desiderati marcandoli con   
- click su

Osservo come, mediante il play del video, è indicata la posizione in ore:minuti:secondi. E pertanto possibile, anche se non immediato, selezionare il video da convertire in base al tempo complessivo desiderato. In tal caso consiglio il metodo che segue. 

 

3) Conversione di un pezzo di video in cui la posizione iniziale è impostate manualmente e la finale è ottenuta inserendo la durata di conversione

Diversamente dai primi due casi occorre settare in opzioni\opzioni globali progetto\ generali\tempo di compilazione i secondi (o i fotogrammi) che si desiderano convertire (in figura 2410 sec.) ovviamente deselezionando "compila l'intero file" 

- cancellare la selezione corrente con  
- posizionarsi sul punto di inizio conversione e marcarlo con

- posizionarsi alla fine del film e marcare tale posizione con
- click su

Osservo come tale metodo è utile in tutti i casi in cui è fissata la durata di conversione ed è comodo immettere in forma numerica tale durata senza cercare manualmente, calcolatore alla mano, la posizione finale. 

E' importante osservare come i secondi o fotogrammi da convertire presenti in opzioni/opzioni globali progetto/generali indicano il video da convertire a partite dal punto d'inizio selezionato; SE SI INDICA COMPILA L'INTERO FILE, verrà convertito il video selezionato e quindi non necessariamente tutto il video.

Ritornando all'esempio, se devo convertire l'intero film in un unico passaggio occorre procedere come visto nel primo caso "Conversione dell'intero filmato" : se al contrario occorre convertire solo una parte il mio consiglio è di procedere come nel caso 3 " Conversione di un pezzo di video in cui la posizione iniziale è impostate manualmente e la finale è ottenuta inserendo la durata di conversione ". Ho già analizzato come calcolarsi numericamente le durate (in secondi) e posizioni (in hh:mm:ss)

La conversione sia con la versione 0593-4 che con la 06 , la si avvia tramite esegui/inizia la conversione. Con la 06 è possibile avviarla anche cliccando su presente su FlasKMPEG Control Panel

Apparirà la finestra 
che indica come flaskmpeg è pronto a inviare i dati  (video e audio non compresso) al Sw che li richiede, tramite avisynth; è avviato ciò che è chiamato "frame serving".

E' importante verificare che ci sia la scritta IPCSource ("1"), dove 1 è il nome che ho inserito all'interno di flaskmpeg (opzioni/opzioni globali progetto/files/video file in uscita)

Nel nostro caso dobbiamo inviare i dati a tmpeg, che si incaricherà di convertirli in Mpeg.

Per far ciò , mantenendo Flaskmpeg in funzione, si deve  caricare tmpeg (sempre se non è già attivo) e 

- Cliccare su Video/Browse 
- Selezionare tipo file/ All files 

-  caricare il file carica.avs che trovate nella directory in cui avete scompattato il file avisynth_03.zip . E' consigliabile copiare il file carica.avs in una  directory di facile accesso , per ovvi motivi di comodità.

ATTENZIONE: il file carica.avs contiene il riferimento all'avi virtuale chiamato "1" : è questo il motivo per cui occorre scegliere tale nome all'interno di flaskmpeg.

In Output File è possibile scegliere il nome e la directory dell' mpeg che si vuole creare.

Per il resto si procede esattamente nella stessa maniera vista per la compressione diretta di avi o file Q.time

- Selezionare load e caricare il template (preset) desiderato (nel nostro caso ad esempio SVCD Benny 16 9 q75 2450-224.mcf presente nella cartella SVCD standard 480 576 interallacciato/16 9 anamorfico. Osservo come utilizzo il template 16:9 poichè sto creando un SVCD anamorfico)
- Modificare eventualmente i parametri di codifica
come ampiamente discusso (nel nostro caso si devono modificare il bitrate video massimo portandolo da 2450 del template a 2400 kbits/s)
- Verificare la correttezza dei parametri presenti in
configure/advanced che come già detto non sono memorizzati nei template. Vi rimando alla sezione in cui ne ho parlato.

E' importante, come visto, settare setting/advanced/  

Video arrange method= Center

ATTENZIONE a non inserire center (custom size) o center (Keep aspect ratio) che pasticciano le dimensioni.




Per iniziare la conversione in mpeg, basta cliccare all'interno di Tmpeg su START: naturalmente occorre mantenere attivo Flaskmpeg durante tutta la conversione. 

E' importante osservare come quando appare l'indicazione progress 100%, tmpeg NON HA TERMINATO LA COMPRESSIONE ! ! !: segue infatti un periodo che per lunghe conversioni (es. file di 600-700 Megabytes)  può durare anche 15 minuti, in cui viene riletto l'mpeg prodotto e, presumibilmente, viene modificato qualcosa !!  Cosa faccia tmpeg durante tale periodo lo ignoro,  anche se è ipotizzabile che venga rivisto in qualche maniera il multiplexing e forse sono corretti eventuali irregolarità di sintassi: la cosa certa è che l'hard disk è fortemente sollecitato come si può banalmente verificare con un qualsiasi sw che misura il transfert rate in lettura e in scrittura: pertanto durante tale periodo TMPEG NON SI E' BLOCCATO ma occorre aspettare con pazienza il termine di tale operazione.

Se per un qualsiasi motivo, si deve interrompere la conversione  occorre semplicemente cliccare prima su STOP all'interno di Tmpeg e poi su " Stop Serving" nella finestra di avisynth. Se si invertono le operazioni si otterranno una serie di fotogrammi neri al termine dell'mpeg (dovuti al periodo di conversione in cui Flaskmpeg ha smesso di fornire dati). 

Osservazione :

Il metodo visto per la conversione DVD--->SVCD tramite Flaskmpeg-->avisynth-->Tmpeg, risente dell'ordine con cui sono eseguite le varie operazioni. In base a quanto descritto l'ordine visto è: 

1) Caricamento del DVD con flaskmpeg e settaggio dei parametri  di decodifica (ridimensionamento, durata conversione, ....)
2) Avvio del frame serving cliccando su
: compare
3) Caricamento all'interno di
tmpeg del file carica.avs e settaggio dei parametri di tmpeg.
4) Avvio della conversione su Tmpeg (START)

L'inconveniente di tale procedura, in realtà trascurabile, è che durante la conversione l'audio sarà ritardato di 40 ms (il tempo di un fotogramma), poiché caricando file carica.avs tmpeg preleva da Flaskmpeg i primo 40 ms dell'audio oltre che il primo fotogramma video. Appena viene avviata la conversione, per un bug presente nel plug-in, il video viene correttamente convertito dal primo fotogramma mentre l'audio non viene reinizializzato, ma sono saltati i primi 40 ms.

Osservo come di per sè 40 ms sono trascurabili (è veramente difficine accorgersene), anche se un eventuale leggero asincronismo già presente nel DVD, può rendere tale ritardo più evidente.  

Il problema della perdita di sincronismo è evidente ad esempio facendo delle operazioni di preview all'interno di Tmpeg (file/preview) e poi avviando la compressione: si ottiene un mpeg con  un audio completamente sfasato.

Per ovviare al problema il mio consiglio è di procedere con il seguente ordine:

1) Caricamento del DVD con flaskmpeg e settaggio dei parametri  di decodifica (ridimensionamento, durata conversione, ....)
2) Avvio del frame serving cliccando su
: compare
3) Caricamento all'interno di
tmpeg del file carica.avs e settaggio dei parametri di tmpeg (è possibile fare liberamente il preview, modificare il volume dell'audio, fare dei test sui filtri,......)
4) Click su STOP serving nella finestra Avisynth Premiere plug-in
5) Riavvio del frame serving all'interno di flaskmpeg cliccando su
 

6) Avvio della conversione su Tmpeg (START)

In questa maniera , non caricando il file carica.avs (se non la prima volta) si evita la perdita del sincronismo che si ha in concomitanza del caricamento del file.

Creato il/i file mpeg è possibile masterizzare il SVCD come descritto nel capitolo relativo.

 


Suddivisione del film in 2 o più parti 

Ci tengo a sottolineare come l'operazione di divisione del film in più parti, ciascuna da inserire su di un CDR-RW, è tutt'altro che banale e l'esito dipende tantissimo dall'esperienza , dal gusto e dal tempo che si è disposti a dedicare: nelle note che seguono cercherò di segnalare alcune possibili alternative lasciando grossa libertà alla procedura da utilizzare.

Come visto esistono fondamentalmente due alternative:

 -la prima alternativa è quella in cui si converte in mpeg l'intero film e in seguito si suddivide l'mpeg ottenuto da Tmpeg in 2, 3 o più parti, ciascuna da masterizzare in formato SVCD in un CD-R/RW;
-
la seconda alternativa consiste nel fare 2, 3 o più  conversioni parziali ottenendo direttamente i diversi mpeg ciascuno da masterizzare in formato SVCD sul rispettivo CD-R/RW. 

I due metodi saranno discussi rispettivamente nei capitoli Divisione del film in parti: metodo 1 e Divisione del film in parti: metodo 1 : analizzo ora alcuni importanti aspetti legati a tali operazioni. 

La prima cosa da chiarire sono le dimensioni dei file con cui si deve operare: il limite deriva naturalmente dalla capienza del SVCD che varia a secondo se si utilizza un CDR 74 o CDR 80; questi ultimi sono normalmente leggibili dai DVD player compatibili con i SVCD, anche se ci possono essere delle eccezioni.  

In base ad una serie di test, che tengono conto delle trasformazioni fatte Da Nero Burning sull' mpeg nella masterizzazione del SVCD e dell'impiego ulteriori 3 MB dovuti al file system Iso 9660 del SVCD e presente in una traccia "nascosta", 

la massima dimensione dell'mpeg che è possibile inserire in un CDR 74 in formato SVCD è pari a 775 000 000 byte= 756 836 Kbyte = 739,098 MByte; 
per i CDR 80 tale dimensione passa a 832 000 000 byte = 812 500 Kbyte= 793,457 Mbyte

Chiaramente se si ottengono degli mpeg solo leggermente più grossi (1 o 2 mega in più) quasi certamente sarà ugualmente  possibile masterizzarli senza problemi poichè i valori visti li ho ricavati considerato i casi peggiori (CDR meno capienti, trasformazione con Nero Burning conservativa,.......); rimane come ultima possibilità quella di ricorrere ad un leggero overburning di un paio di mega, normalmente possibile senza grossi problemi.

Osservo come una volta masterizzato nel SVCD, l'mpeg a causa della minore correzione di errori (Mode 2 XA), apparirà con una dimensione minore di un fattore circa pari a 1.135. Ad esempio un mpeg che sull' HD ha una dimensione di 775 077 230 byte apparirà come avente dimensione di 683 354 000 Byte (sono valori relativi ad un caso reale). Naturalmente l'mpeg è lo stesso (a meno di modifiche sulla pacchettizzazione dei dati, che non toccano minimamente il flusso mpeg audio-video): la differenza sta nella minore correzione di errori nel SVCD, che per una semplice convenzione del "file system" fa apparire il file come avente dimensione inferiore.

L'esigenza primaria della divisione in CDR è pertanto quello di creare file mpeg NON superiori alle dimensioni viste ma in tutti i casi di avvicinarsi a tali valori poichè se si spreca troppo spazio c'è il rischio di non riuscire ad inserire l'ultimo mpeg nell'ultimo SVCD. Se ciò avvenisse si dovrebbe o tagliare il finale, eliminando magari parte dei titoli di coda (sempre se sono stati compressi), o ricorrere ad un cdr 80 se era preventivato un cdr 74; nel caso peggiore si deve ricorrere ad un disco in più che rimarrebbe quasi completamente vuoto !!

La seconda esigenza è quella, se possibile, di dividere il film in punti "artisticamente" validi (cambi scena, interruzione di dialogo...); per far ciò  
- la prima possibilità è quella di mantenere un certo numero di secondi di video in comune (ad esempio 10 sec)
ignorando "la artisticità" del punto in cui si effettua la divisione. Nell'esempio che ho visto, per procedere occorre fare un pò di calcoli per poi ottenere la tabella che nell'esempio del film di durata 1:38:47 in 3 CDR 74,  porta ad ottenere  

  Posizione inizio conversione  Durata conversione  Fine conversione 
(=inizio conversione successiva + 10 sec)  
Prima conversione  inizio film  1986 sec 00:33:06
Seconda conversione  00:32:56 1986 sec  01:06:02
Terza conversione  01:05:52 1976 sec  fine film 

- la seconda possibilità è quella di identificare dei "cambi scena" evitando così interruzioni di dialogo (della serie "Ti..." nel primo SVCD e ripetizione più il relativo "....amo " nel secondo disco. In tal caso si può evitare di inserire gli ultimi secondi di un SVCD nel successivo (i 10 secondi dell'esempio) . Lo svantaggio sta nella difficoltà di trovare "cambi di scena" nelle vicinanze del punto in cui si è calcolato di inserire il "taglio": se ci si sposta troppo c'è infatti il rischio di sballare tutti i conti e di superare il limite di spazio del SVCD ( analizzerò in dettaglio la questione in seguito).

Nel caso dell'esempio, i punti attorno a cui con un certo margine si deve creare l'interruzione sono ovviamente 

  Posizione teorica dell'interruzione 
Prima conversione  -
Seconda conversione  00:32:56
Terza conversione  01:05:52

Ecco uno schema nel caso di film di 120 minuti in cui si trovano dei cambi scena senza bisogno di ripetizioni nel SVCD successivo

Vediamo gli "strumenti di lavoro" che si hanno a disposizione; combinandoli in base alla propria capacità, fantasia e ...pazienza è possibile portare a termine il delicato compito della divisione del film in parti. Osservo come  i tempi di ciascuna operazione sono tutt'altro che brevi: prelevare un pezzo di un file mpeg (cut, taglio) o incollare due mpeg in successione (unione, join) nonostante sono operazioni che non richiedono la ricompressione in mpeg (..... e ci mancherebbe!!!), sono pur sempre operazioni abbastanza lente. Infatti i software capaci di operare direttamente sull'mpeg , che nel nostro caso operano su file aventi grosse dimensioni (dalle centinaia di MByte sino ad un paio di Giga) devono gestire i flussi audio e video che vanno trattati a pacchetti di dimensione variabile vista la complicata sintassi dell'mpeg: asincronismi e problemi nei punti di taglio o giuntura sono il rischio che si cela in ognuna di queste operazioni a volte imprevedibili negli esiti; la divisione dell'mpeg video in GOP e la successione di fotogrammi di tipo IB, rendono ancora più complicato il "lavoro" dei software. 

I due software freeware con cui è possibile operare sugli mpeg sono BBmpeg e gli Mpeg tools di Tmpeg.

Con Tmpeg è possibile sia tagliare un mpeg (cut) scegliendo le posizioni di inizio e fine video e sia unire più Mpeg (join) che naturalmente devono avere le stesse caratteristiche. Lo svantaggio di tmpeg sta nella assoluta impossibilità di avere dei riferimenti sulle dimensioni dei file: è impossibile ad esempio tagliare un mpeg fissando la dimensione massima che si è disposti a ottenere. Nei casi visti infatti servirebbe limitare le dimensioni dei file a 739,098 MByte (SVCD su cdr 74) o 793,457 Mbyte (SVCD su cdr 80).

Con BBmpeg è possibile tagliare l'mpeg (cut) sia mediante l'indicazione delle posizioni di inizio e fine taglio e sia mediante la dimensione massima che si è disposti a creare : 739 e 793 MB che per "prudenza" conviene fissare a 738 MB (SVCD su cdr 74) o 792 MB (SVCD su cdr 74). Lo svantaggio di BBmpeg sta nel fatto che non è in grado di operare direttamente sull'mpeg audio-video creato ad esempio da tmpeg, ma al contrario occorre fornirgli separatamente il file video e audio: in pratica occorre preventivamente demultiplexare l'mpeg creato, ad esempio utilizzando gli mpegtools di Tmpeg, operazione semplice ma non velocissima se si opera su file molto grossi. Naturalmente occorre avere spazio sufficiente su HD nel momento in cui con il demultiplexing si ottengono 2 file la cui dimensione totale è quasi pari all'mpeg originale, che naturalmente non viene cancellato.

Le 3 possibilità che analizzo, ovvero i nostri "strumenti di lavoro" per la divisione dell'mpeg in più parti , sono

Taglio di un file mpeg2 SVCD con Tmpeg (mpeg tools)

Unione di più file mpeg2 SVCD con Tmpeg (mpeg tools)

Divisione di un file mpeg2 SVCD con BBmpeg

 


Taglio di un file mpeg2 SVCD con Tmpeg (mpeg tools) 

La premessa da fare è che Tmpeg permette la visualizzazione dell'mpeg da tagliare per la scelta della posizione dei punti di inizio e fine taglio appoggiandosi sugli eventuali driver DirectX di decodifica mpeg2 presenti nel PC, che sono automaticamente inseriti nel sistema quando viene installato un Sw player DVD quali Windvd2000 o PowerDvd.

E' importante osservare come la visualizzazione del video per la scelta dei punti di taglio NON E' NE' INDISPENSABILE E NE' DETERMINANTE  nel momento in cui Tmpeg considera validi i  loro valori numerici (nel formato minuti:secondi,centesimi di secondi) INDIPENDENTEMENTE da ciò che è visualizzato nella finestra di preview: tali valori numerici possono essere inseriti anche manualmente.

Ciò significa prima di tutto che se nel sistema non è installato nessun driver, le operazioni di taglio possono essere eseguite ugualmente, rinunciando al preview dei punti di taglio: la seconda conseguenza è che se i driver DirectX mpeg2 installati non mostrano correttamente il video in corrispondenza di una data posizione, è possibile ottenere tagli in punti diversi da quanto visualizzato: in tal caso la "colpa" è dei driver di visualizzazione e non di tmpeg. 

Detto in altre parole se si fissano i punti di taglio come in figura (vediamo tra breve come fare)  Tmpeg preleverà il video compreso tra istanti 1 min.: 8 sec.  e 1 min.: 23 sec. indipendentemente da ciò che i driver visualizzano in quegli istanti. Per questo motivo se i driver installati sono precisi si otterrà il taglio esattamente nei punti visualizzati: in caso contrario, si avrà in punti diversi ma corrispondenti agli istanti indicati.

E' importante considerare tale potenziale causa di problemi nel momento in cui, su molti sistemi, la installazione di diversi DVD player SW in relazione alle librerie DirectX installate possono creare una combinazione di driver che hanno difficoltà nel sincronizzare i flussi mpeg e che pertanto visualizzano gli mpeg in posizioni sfasate rispetto a quanto indicato.

Attualmente con Win98SE, DirectX 8 e i driver mpeg di Windvd2000 v2.4 ottengo dei risultati perfettamente coerenti con ciò che è visualizzato negli mpegtools di Tmpeg Beta12f.

LE VERSIONI DI TMPEG PRECEDENTI LA BETA12f hanno alcuni problemi nel taglio degli mpeg: è praticamente indispensabile ricorrere alla versione Beta12f o successive .

Vediamo come procedere:  

Caricato Tmpeg, occorre cliccare su File/mpeg tools/ Merge & Cut e selezionare il formato in  type MPEG2 Super Video CD (VBR)
- click su Add per caricare l' mpeg da tagliare
- click su  Browse a destra di Output per indicare il nome del file da creare 
- Doppio click sul file per scegliere i punti di inizio e fine taglio.
Appare la finestra in figura: al centro se sono stati installati dei driver per la visualizzazione dell'mpeg2 apparirà il filmato da tagliare.

La prima cosa da fare è cliccare su Play : se al contrario si muove lo slider in basso o si modificano subito i valori di Range, quasi certamente il programma si blocca (è un problema che stranamente l'autore di tmpeg non ha ancora corretto).

Dopo aver premuto su play è possibile selezionare i punti di inizio o fine taglio : è possibile farlo sia con il player in pausa che durante il play.

La selezione può essere fatta o cliccando su o inserendo i valori numerici in Range: come detto il formato è minuti:secondi, centesimi di secondo.

Nell' esempio 00:10,00 corrisponde alla posizione 10 secondi; 
18:30,00 a 18 minuti e 30 secondi.

Come visto può non essere opportuno affidarsi alla visualizzazione che dipende dei driver DirectX mpeg 2 installati nel sistema: per questo motivo in certi casi o per conferma è conveniente individuare i punti di taglio con un player esterno. Basta infatti caricare lo stesso filmato da tagliare in sw quali Windvd2000 e appuntarsi gli istanti che vanno poi inseriti manualmente in Tmpeg. Ovviamente è possibile aprire tali sw esterni contemporaneamente senza problemi: un ottimo SW freeware con cui effettuare la visualizzazione dell'mpeg e identificare i punti di taglio è l'ottimo DVD2AVI: caricato l'mpeg per visualizzare il tempo basta selezionare STATISTIC (F6) e leggerlo nella finestra relativa mentre si muove il cursore in basso o si esegue il preview (F5). Il vantaggio di DVD2AVI, che è freeware, sta nel fatto che è indipendente dalle librerie mpeg2 DirectX: in pratica funziona correttamente su ogni configurazione.

Scelti i punti di taglio basta cliccare su OK e ritornando alla finestra precedente cliccare su RUN.

Osservo come anche in questo caso, esattamente come per la compressione in mpeg2, al termine dell'operazione Tmpeg impiega un certo quantitativo di tempo in cui sembra bloccato, per ricontrollare e probabilmente modificare il file creato: tale operazione può durare anche parecchi muniti.

Come già detto il vantaggio di tmpeg sta nel fatto di poter tagliare direttamente gli mpeg senza alcuna operazione preventiva di demultiplexing: lo svantaggio sta nella incapacità di limitare la dimensione massima a 738 MB (SVCD su cdr 74) o 792 MB (SVCD su cdr 80). Se tali dimensioni sono superate occorre effettuare un nuovo taglio per eliminare la parte in eccesso.

Unione di più file mpeg2 SVCD con Tmpeg (mpeg tools) 

L'unione (Join) di più file mpeg aventi le stesse caratteristiche, la si effettua in maniera analoga a quanto visto prima.

Per ciascuno dei pezzi da unire è possibile scegliere se utilizzare l'intero file o una sua porzione e in questo caso i punti di inizio e fine sono selezionati nella stessa maniera vista per il taglio. 

Per scegliere i 2 o più mpeg da unire basta semplicemente cliccare su ADD per ogni mpeg da aggiungere. L'unica differenza con il metodo di taglio sta nel fatto che si vogliono unire in successione 2 o più mpeg completi non occorre doppio cliccare sul file e selezionare i punti di inizio e fine video. Tramite trascinamento è anche possibile modificare la successione degli mpeg da unire.

Caricato Tmpeg, occorre cliccare su File/mpeg tools/ Merge & Cut e selezionare il formato in  type MPEG2 Super Video CD (VBR)
- Click su Add per caricare in successione i 2 o più mpeg da unire.
- Doppio click sul file per scegliere eventualmente i punti di inizio e fine taglio che si desidera inserire (vale tutto ciò che è stato detto per le operazioni di taglio). 
- Click su  Browse a destra di Output per indicare il nome del file da creare 
- Doppio click sul file per scegliere i punti di inizio e fine taglio.

Dopo aver caricato i diversi contributi è anche possibile , tramite trascinamento, modificarne la successione con cui vanno uniti spostando il file da unire nella giusta posizione.

L'opzione Correct serve semplicemente ad eliminare dall'unione, file non dello stesso formato: in pratica se si cerca di unire ad esempio più Mpeg di risoluzioni diverse, cliccando  su Correct è possibile eliminare il contributo sbagliato; è un modo rapido per verificare di non aver inserito nella lista mpeg diversi, evitando così una segnalazione di errore durante la operazione di unione.

Per avviare l'unione basta cliccare su cliccare su RUN: anche in questo caso al termine dell'operazione di unione Tmpeg impiega un certo quantitativo di tempo in cui sembra bloccato, per ricontrollare e probabilmente modificare il file creato: tale operazione può durare anche parecchi muniti.

Alcune osservazioni:

- come per il taglio, anche per l'unione conviene utilizzare la versione Beta12f o successiva: ad esempio la B12e crea nel caso dei SVCD degli mpeg incompatibili.
- grazie alla possibilità di Nero Burning di inserire diversi contributi video (file mpeg) da visualizzare in successione nel SVCD, l'operazione di unione appena vista, in certi casi può essere pertanto evitata e sostituita con tale possibilità. Il vantaggio dell'unione realizzata con Tmpeg sta nel fatto che nel passaggio tra uno spezzone e il successivo normalmente non ci sono   particolari problemi; spesso c'è solo una breve interruzione dell'audio (qualche decimo di secondo) un brevissimo "bip" ed eventualmente qualche artefatto video nell'arco dei GOP adiacenti (qualche fotogramma). Se invece si opta nell' inserire i 2 o più contributi in successione nel SVCD con Nero burning, senza creare con Tmpeg un unico file c'è l'ovvio vantaggio del risparmio di tempo (si evita l'unione) e in più è possibile inserire in successione contributi video aventi caratteristiche anche diverse (ad esempio nel caso di problemi di spazio è possibile inserire i titoli di coda del film con una qualità video inferiore) . Lo svantaggio sta nel fatto che nel passaggio tra un contributo e il successivo occorre preventivare almeno una pausa di un paio di sec dovuta al tempo che il lettore impiega per passare dalla lettura di un file al successivo : tale pausa può non essere avvertibile in un cambio scena ma diventa evidente e fastidiosa negli altri casi.

- a causa della sintassi dell'mpeg è impossibile ottenere con Tmpeg delle unioni perfette senza artefatti nel passaggio tra i pezzi che sono stati uniti. Il motivo sta nel fatto che Tmpeg quando realizza le unioni, a cavallo del punto di taglio, non opera alcuna ricompressione del video e dell'audio ma posiziona in successione pacchetti audio e video provenienti da codifiche diverse. Poichè i pacchetti audio-video presenti nel flusso mpeg hanno durata pari a circa una decina di fotogrammi per il video e qualche decimo di secondo per l'audio, l'unione non potrà mai essere particolarmente precisa: al contrario l'unica maniera per ottenere unioni virtualmente corrette, è quella di decomprimere audio e video a cavallo del punto di unione, creare un brevissimo crossfade per l'audio (evitando così discontinuità e pertanto fastidiosi click) e ricomprimere nuovamente in mpeg tale porzione audio-video. Ci sono software quali MPEG-VCR della Womble Multimedia, Inc  che realizzano le unioni in tale maniera; lo svantaggio sta nel fatto che spesso vengono modificati  i parametri relativi al multiplexing audio-video e occorre verificare la compatibilità dei SVCD così prodotti. 
- Riguardo la possibilità di unire mpeg aventi caratteristiche diverse, fermo restando che nel caso di mpeg prodotti dallo stesso template  non ci sono ovviamente problemi compatibilità ,
è ad esempio possibile unire 2 Mpeg con bitrate audio o video diversi: al contrario è  impossibile unire mpeg con risoluzioni diverse o mpeg interallacciati con progressivi. Voglio osservare come tale caratteristica  può essere utilizzata in maniera creativa per ottimizzare il bitrate audio-video nella conversione di film in cui ci sono problemi di spazio. 

Divisione di un file mpeg2 SVCD con BBmpeg 

Due parole sul Sw BBmpeg che è un programma freeware capace sia di comprimere nei formati mpeg1 e 2 (e pertanto anche in SVCD) e sia di realizzare multiplexing e tagli di file mpeg. E' ovviamente naturale fare il confronto con Tmpeg: in breve è possibile dire come dal punto di vista velocistico utilizzando i parametri "standard" per la compensazione del moto, BBmpeg è all'incirca dal 20 al 30% più lento di Tmpeg producendo un video di qualità indubbiamente elevata anche se leggermente inferiore. 
Una delle caratteristiche di BBmpeg che al contrario non si ritrovano con Tmpeg, sta nel fatto che può essere utilizzato direttamente come plug-in di Flaskmpeg senza ricorrere ad avisynth; inoltre BBmpeg è frutto di un progetto comunitario in cui chiunque può accedere ai listati liberamente scaricabili  e in comune accordo con l'autore apportare modifiche e miglioramenti al codice. Una impostazione di questo genere sta apportando numerosi frutti: le nuove versioni si stanno avvicinando per qualità e velocità a Tmpeg superando in certi casi noti e costosi encoder commerciali.

Riguardo la capacità di BBmpeg di operare sugli mpeg , diversamente da Tmpeg è in grado di tagliare gli mpeg (cut) ma non di operare delle unioni (join). 

Lo svantaggio di BBmpeg sta nel fatto che non è in grado di operare direttamente sull'mpeg ma al contrario occorre fornirgli separatamente il file video e audio: in pratica occorre preventivamente demultiplexare l'mpeg creato, ad esempio utilizzando gli mpegtools di Tmpeg, operazione semplice ma non velocissima se si opera su file molto grossi. Naturalmente occorre avere spazio sufficiente su HD nel momento in cui con il demultiplexing si ottengono 2 file la cui dimensione totale è quasi pari all'mpeg originale.

Il secondo grosso svantaggio sta nel fatto che BBmpeg amplia la dimensione dell'mpeg pur senza modificarne la qualità: infatti

IMPORTANTE: BBmpeg crea un multiplexing in maniera diversa da Tmpeg incrementando la dimensione dell'mpeg di circa lo 0,65%; ciò significa che si prende un mpeg creato da tmpeg, lo si demultiplexa nelle parti audio e video e lo si rimultiplexa senza tagliare nulla , si ottiene un mpeg con 
Dimensioni_file_bbmpeg = dimensioni_file_tmpeg * 1,0065 

Il circa 0,65% corrisponde a circa 5 MByte in più per ogni SVCD (738 * 0,0065= 4,8 MByte)

Il vantaggio di BBmpeg al contrario sta nella varietà dei parametri che è possibile gestire non ultimo la possibilità di eliminare eventuali ritardi o anticipi dell'audio rispetto al video (asincronismi) e la possibilità, già citata, di porre dei vincoli sulla dimensione massima del file creato.

Con BBMPEG è impossibile visionare gli mpeg da elaborare: per la scelta dei punti di taglio, che andranno immessi numericamente, può essere opportuno utilizzare un player esterno (WinDVD 2000, PpowerDVD,...) o l'ottimo freeware DVD2AVI.

Prima di vedere in pratica come operare, analizziamo i 3 principali parametri da settare; dopo aver indicato i file video e audio mpeg ottenuti eventualmente demultiplexando un mpeg audio-video, vengono creati uno o più mpeg audio-video a secondo dei seguenti parametri:

Start second : la posizione espressa in secondi da cui iniziare a creare l'mpeg. 
0 coincide con l'inizio del video

Naturalmente nota la posizione in ore:min:sec 

Secondi = (ore*3600) + (minuti*60) + secondi 

 

End second : la posizione espressa in secondi in cui terminare la creazione del'mpeg. Se Start ed End second sono entrambi posti a 0, viene multiplexato l'intero video (audio e video sono ricongiunti in un unico mpeg) ed è eventualmente tagliato in pezzi aventi ciascuno la dimensione pari a Max size.
Max size: se settto a 0 non vengono posti limiti sulle dimensioni del file da creare e viene creato pertanto sempre un solo mpeg compreso tra gli istanti Start e End.

Se Max size è posto ad un valore diverso da zero, vengono creati uno o più mpeg in base ai parametri Start e End con la condizione che ogni qual volta viene eventualmente raggiunta la dimensione MAX Size, viene spezzato l'mpeg  creando cosi 2 o più file (es. test01.mpg, test02.mpg,test03.mpg,.....). Naturalmente l'ultimo pezzo avrà dimensioni inferiori al massimo indicato a meno di multipli perfetti di Max size.

Osservo come Max size è espresso in Mega Byte dove

1MB =1024 KByte=1 048 576 byte (=1024*1024 byte)

Naturalmente il taglio è fatto rispettando la sintassi dell'mpeg (pacchetti audio-video la cui cella minima è il GOP) così che la dimensione massima non è mai esattamente pari al valore massimo impostato ma normalmente 200-300 Kbyte in meno.

Come visto considerando la capienza massima di un SVCD è consigliabile inserire i valori 738 MB (SVCD su cdr 74) o 792 MB (SVCD su cdr 80)

Ecco alcuni esempi dell'utilizzo delle operazioni di taglio con BBmpeg.

 Esempio 1

Creazione del secondo SVCD di un film di 200 minuti da dividere in 3 SVCD 74. I 10 secondi in più servono per creare continuità tra parti successive. Ecco i valori da inserire:
.................... Start second = 2400 (40:00) ..................
End second = 4810 (80:10)
Max size = 738 

Nel caso in cui l'mpeg compreso tra 2400 e 4810 ha una dimensione inferiore a 738 MB, BBmpeg crea un solo file come in figura. 

Nel caso in cui l'mpeg compreso tra 2400 e 4810 ha una dimensione superiore a 738 MB BBmpeg crea un primo mpeg di 738 MB da inserire nel SVCD e il pezzo rimanente in un secondo mpeg: naturalmente nella fase successiva (creazione del terzo SVCD) occorre tener conto del pezzo non inserito e iniziare la nuova divisione in modo da recuperare tale pezzo, iniziando nell'esempio in figura dall'istante precedente di qualche secondo (video in comune) all' istante 4740.

 

 

 Esempio 2

Divisione in 3 parti di un film di 120 minuti da inserire rispettivamente in 3 SVCD 74 min.

.................... Start second = 0  ..................
End second = 0 (va anche bene 7200 =120 min*60 sec)
Max size = 738 

Nel caso in cui la dimensione totale dell'mpeg è inferiore a circa 2228 MB (738 MB *3 dischi *1,0065) si ottengono 3 mpeg come in figura: osservo come il taglio è fatto in modo tale che NON esistono parti in comune, cosa abbastanza fastidiosa per la visione del film. E' il metodo più rapido ma meno "artistico" del taglio: per la legge di Murphy si otterrà con ottima probabilità il "ti.." in un SVCD e "...amo" nel successivo; come ricorda il buon Murphy la probabilità che il taglio vada a finire in un cambio di scena è pari a ZERO!!!!!! (scherzi a parte senza scomodare la statistica è molto probabile di ottenere un taglio nel ben mezzo di un dialogo)

Nel caso in cui la dimensione totale dell'mpeg è superiore a 2228 MB (738 MB *3 dischi *1,0065) si ottengono 4 mpeg ad esempio come in figura: può essere ad esempio il caso in cui  sono stati superati i valori ipotizzati nelle tabelle a causa ad esempio di una compressione con il bitrate variabile che ha creato un bitrate medio superiore a quanto preventivato. 
 

Vediamo come operare il taglio con BBmpeg. 

La prima operazione da fare è demultiplexare l'mpeg creato da Tmpeg, cioè creare 2 distinti file, uno contenente il video e l'altro l'audio mpeg.

Per il demultiplexing basta caricare Tmpeg, in file/MPEG Tool selezionare  Simple De-multiplex e scegliere il file da elaborare in Input/ Browse.

Click su RUN per avviare l'operazione: è necessario disporre di uno spazio libero su HD pari alla dimensione dell' mpeg originario che non viene minimamente modificato.

 

Per la creazione dell'mpeg occorre eseguire avi2mpg2.exe (uno degli eseguibili distribuiti con il pacchetto di BBmpeg),  click su , poi su e successivamente su  input and output file.

Open PS (program stream) per scrivere il nome del nuovo file da creare 
Open VS (video stream) per caricare il flusso video  creato da tmpeg
Open AS1 (audio stream) per caricare il flusso audio creato da tmpeg

Osservo come è possibile inserire 2 flussi audio come previsto dal SVCD, grazie alla Open AS2. 

Attenzione alle estensioni dei flussi audio e video: eventualmente basta ricorrere ad "All file *.* " per selezionare quello creato da tmpeg.

 

In program stream setting occorre prima di tutto indicare il tipo di formato che si sta utilizzando.

Per i SVCD occorre selezionare ovviamente SVCD e non modificare i valori che vengono automaticamente settati.

Nel caso di SVCD fuori standard (352*288, 352*576) o XSVCD (SVCD fuori standard con risoluzione 704*576 o 720*576) va ancora bene SVCD


Per selezionare i parametri  che ho appena commentato basta selezionare General Setting. E' importante selezionare prima il valore di END e poi eventualmente modificare quello di START: in caso contrario  appare un messaggio di errore.

Le tre opzioni di sotto (reset.., set.., write..) vanno selezionate solo se start è diverso da zero.

Occorre inoltre verificare che sono selezionati i parametri

BBmpeg permette anche di risistemare il sincronismo audio-video cosa che può essere utile in tutte le situazioni in cui l'audio è costantemente in ritardo o in anticipo rispetto al video. Riguardo la scelta dei valori da inserire per risistemare il sincronismo, occorre intervenire su Startup delays (ms); in figura a destra ci sono i valori da inserire nel caso non si desidera fare alcuna modifica sul sincronismo.  

I due valori eventualmente da modificare sono il ritardo in millisecondi per il Video (di defoult 180) e per l'audio 1 (di defoult 180): Pack va lasciato a 0 (indica un buffer aggiuntivo da inserire, cosa che serve solo per il VCD standard, unico caso in cui va messo il valore 400). Sia per video che per l'audio, a causa della bufferizzazione dei flussi audio-video in pacchetti occorre eventualmente aumentare e non diminuire tali valori.

Audio 2 è utilizzabile nel caso di mpeg con doppio audio, opzione peraltro prevista nel formato SVCD.

Osservo come nel sistema PAL a 25 fps, ogni fotogramma corrisponde a 40 ms e normalmente asincronismi di 3- 4 fotogrammi (120-160 ms) sono difficilmente percepibili sopratutto nel caso di film doppiati.

Nel caso di audio in anticipo rispetto al video (prima si ascoltano le parole e in seguito si muovono le labbra del personaggio che le ha pronunciate) per compensare l'anticipo occorre incrementare i valori relativi ad audio1 delay: 180-->220-->260-->300--->340-->380.....

Nel caso di audio in ritardo rispetto al video (prima  si muovono le labbra del personaggio e in seguito si ascoltano le parole) per compensare il ritardo  occorre incrementare i valori relativi a video delay: 180-->220-->260-->300--->340-->380.....

 

Per iniziare la conversione click su OK e poi su Start.

Poiché il video non è ricompresso, la velocità dell'operazione dipende da quella dell'HD, che è il collo di bottiglia. In tutti i casi la velocità è elevata (sul mio sistema circa 15 minuti per ogni mpeg di 738 MB).


Divisione del film in parti: metodo 1 

Vediamo come utilizzare le funzionalità di taglio e unione appena viste per la divisione del film in più parti.

Consideriamo il primo metodo che è quello in cui si crea l' mpeg dell'intero film in una unica compressione e in seguito si suddivide l'mpeg ottenuto dalla conversione in 2, 3 o più parti, ciascuna da masterizzare in formato SVCD in un CD-R/RW.

Dalle dimensioni del file mpeg ottenuto, è possibile ricavare delle preziose informazioni. 

La prima cosa da valutare è se l'mpeg ottenuto ha rispettato i valori di bitrate video medi preventivati, cosa che nel caso di mpeg video con bitrate variabile potrebbe non essere vero. 
In pratica se l'mpeg ottenuto supera la massima dimensione che può essere inserita nel numero di SVCD ipotizzati, vuol dire che la previsione è stata disattesa : pertanto o si deve rinunciare all'ultimo pezzo del film (cosa non particolarmente grave se sono gli ultimi istanti dei titoli di coda) o si deve necessariamente utilizzare un SVCD in più che ovviamente rimarrà semivuoto. 

Al contrario  nell'ipotesi in cui si è ottenuto un mpeg avente dimensioni tali da permettere la suddivisione nei SVCD come preventivato, l'analisi della dimensione ottenuta permette di capire con quale margine è possibile effettuare il taglio: se ad esempio si ottiene un mpeg inferiore di numerosi megabyte rispetto a quanto è possibile inserire nei SVCD, in tal caso non occorrerà dividere l'mpeg con particolare attenzione poichè anche mettendo in comune un numero eccessivo di secondi tra SVCD successivi o spostando i punti di taglio di qualche secondo alla ricerca del "cambio scena" non si rischia di dover ricorrere ad un SVCD in più a causa di tali scelte; al contrario se l'mpeg ottenuto ha una dimensione solo pochi megabyte  inferiore rispetto allo spazio disponibile sui SVCD, occorre prestare parecchia attenzione alla divisione.

Per quanto visto  

la massima dimensione dell'mpeg che è possibile inserire in un CDR 74 in formato SVCD è pari a 775 000 000 byte= 756 836 Kbyte = 739,098 MByte; 
per i CDR 80 tale dimensione passa a 832 000 000 byte = 812 500 Kbyte= 793,457 Mbyte

Ciò implica che se procedo ad una unica conversione dell'intero film in mpeg le dimensioni massime che posso avere, prima della suddivisione  sono:

 

Film in 1 CD

Film in 2 CD

Film in 3 CD

Film in 4 CD

Film in 5 CD

Note

CDR 74 775 000 000 1 550 000 000 2 325 000 000 3 100 000 000 3 875 000 000

Valori espressi 
in Byte 

CDR 80 832 000 000 1 664 000 000 2 496 000 000 3 328 000 000 4 160 000 000

 

 

Film in 1 CD

Film in 2 CD

Film in 3 CD

Film in 4 CD

Film in 5 CD

Note

CDR 74 756 836 1 513 672 2 270 508 3 027 344 3 784 180

Valori espressi 
in KByte 

CDR 80 812 500 1 625 000 2 437 500 3 250 000 4 062 500

Per comodità mi riferisco ai Kbyte (ricordo 1 Kbyte =1024 byte e le conversioni le si fanno ovviamente moltiplicando o dividendo per 1024). Come già detto i valori visti consentono il margine di almeno un paio di megabyte (2000 Kbyte circa)  a disco: grazie alla diversa capienza dei CDR in vendita e grazie alla possibilità di ricorrere a leggerissimi overburning è pertanto possibile inserire senza problemi tali valori in più; è comunque un'ultima possibilità che non conviene sfruttare se non in caso di necessità. Osservo come approssimativamente c'è il seguente legame tra la dimensione e la durata dell'mpeg 

SVCD bitrate standard  (video 2450 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 3 secondi di video (340 Kbyte/s)
SVCD bassi bitrate (video 1700 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 4 secondi di video (250 Kbyte/s)
SVCD alti bitrate (video 3700 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 2 secondi di video (500 Kbyte/s)

Consideriamo il caso in cui desidero dividere un film di 120 minuti in 3 SVCD su CDR 74: la dimensione massima che posso disporre è pertanto (vedi tabella)
2 270 508 Kbyte ( 812 500 Kbyte * 3 dischi). 

Eseguo la conversione tramite flaskmpeg-->avisynth-->tmpeg e ipotizzo alcuni casi. 

Il caso limite è quello in cui si riesce ad ottenere esattamente un file di 2270508 Kbyte: è un caso che, se sono stati inseriti i parametri delle tabelle, non si dovrebbe verificare. Infatti  visti i margini che ho considerato si dovrebbe ottenere un file avente dimensione circa 1-2 % inferiore cioè 25 000 - 50 000 Kbyte in meno .

Nell'ipotesi limite dell'mpeg avente esattamente la capienza massima disponibile (2270508 Kbyte ) l'unica divisione possibile è quella nello schema che segue, cioè con il taglio brusco senza alcuna parte in comune. 

Per ottenere una divisione del genere conviene utilizzare gli mpeg tools di Tmpeg facendo 3 operazioni separate di taglio: 00.00-40:00 ; 40.00-80:00; 80.00-120:00.  Nel caso in cui il SVCD è stato creato con il bitrate costante si ottengono esattamente 3 file di circa 738 MByte ciascuno (anche se tale valore è superato di un paio di megabyte, come visto,  dovrebbe essere  ugualmente possibile masterizzare il SVCD senza ricorrere all'overburning). 
Nel caso in cui è stato utilizzato il bitrate variabile c'è il rischio che a causa della distribuzione del bitrate si ottenga ad esempio un mpeg di 750 Mbyte e i rimanenti di 732; in tal caso occorre procedere con un pò di buon senso ad esempio inserendo il primo mpeg in un SVCD 80 minuti o tagliandolo con una nuova operazione (tagliare 750-738 =12 MByte  significa per quanto visto eliminare circa 12*3=36 secondi di video ).

Utilizzando BBmpeg l'operazione diventa impossibile a causa del fatto che BBmpeg incrementa la dimensione di circa il 0,65%, pari a circa 5 MByte per SVCD: facendo i 3 tagli separati (00.00-40:00 ; 40.00-80:00; 80.00-120:00) anche con bitrate video costanti si otterrebbero mpeg di 743 invece che 738 Mbyte, da masterizzare necessariamente su CDR 80 invece che 74.Pertanto nel caso in cui si opera con BBmpeg facendo il taglio in una sola operazione
con i parametri 

Start second = 0;  End second = 0; Max size = 738 

si ottiene la spiacevole sorpresa che verrà creato un quarto pezzo di circa 15 megabyte ( 45 secondi) eventualmente da scartare se si tratta di titoli di coda e ovviamente da inserire in un quarto SVCD se si tratta del finale del film !!!!!!.

Visto il caso limite, utile per comprendere i pro e i contro delle diverse possibilità,  vediamo degli esempi  "reali" in cui dopo la conversione  naturalmente è nota la dimensione dell'mpeg ottenuto. Ipotizziamo sempre il caso di un film in 3 SVCD su CDR74 che mi garantiscono  2 270 508 Kbyte disponibili

Dimensione Mpeg  rispetto ai 2270508 disponibili (Kbyte)

Note 

 

2 040 000

Ipotizzo di avere ottenuto un mpeg circa 230 Mbyte inferiore rispetto allo spazio che ho disponibile nei 3 SVCD: è il classico esempio di una conversione SVCD standard (480*576 e bitrate costante =2450) in cui nella tabella ci si ritrova con un bitrate in rosso ; per mantenere la compatibilità si utilizza il bitrate 2450 costante rispetto al 2766 possibile; la differenza (2766-2450=316 Kbits/s) è la responsabile dei 230 MByte di spazio libero.
Creando 3 SVCD standard lo spazio in eccesso corrisponde a circa 230 Mbyte * 3 sec= 690 sec = 
11 minuti
I 3 secondi derivano dalla
tabella di conversione MByte-->sec .

Ciò significa che se utilizzassi  BBmpeg con i parametri 

Start second = 0;  End second = 0; Max size = 738 

otterrei i 3 mpeg da masterizzare,  ma avrei  una divisione assolutamente poco ottimizzata: tagli in punti casuali 738 MB nei primi due SVCD e quasi 230 MB di spazio vuoto sul terzo SVCD. E' il metodo più rapido ma qualitativamente peggiore.  

Naturalmente la maniera migliore nel fare il taglio è quella di sfruttare lo spazio a disposizione per scegliere punti di taglio il più "artistici" possibili.

In pratica, prima di tutto si calcolano  i punti che dividerebbero il film in 3 parti uguali senza sovrapposizioni: le formule le ho già viste, e nel nostro caso (100 minuti in 3 parti)  corrispondono agli istanti 33:20 e 66:40. Con un player  (va bene anche DVD2avi) occorre andare a vedere la scena presente in corrispondenza di tali istanti. Poi  occorre proseguire con un pò di logica e un pezzo di carta: si deve andare alla ricerca dei punti in cui è più opportuno fare il taglio spostandosi prima e dopo i punti "incriminati" (33:20 e 66:40).

Il problema è,  di quanto è possibile spostarsi ? Naturalmente tutto dipende dallo spazio libero a disposizione che nel nostro caso è nel complesso pari a 11 minuti, cioè a 3 minuti e mezzo per SVCD.

I vincoli da seguire sono, sempre nell'esempio, i seguenti:

1) Per ciascun punto è possibile spostarsi di massimo 3 minuti e mezzo (03:30) prima o dopo i punti preventivati.
2) Ciascun pezzo può avere come massima durata quella preventivata (100 min/3= 33:20 ) più i 3:30 di margine: superato tale valore non è più possibile inserire l'mpeg prodotto in un SVCD.

E' ovvio come più ci si sposta dai punti preventivati (33:20 e 66:40), tanto maggiore è il rischio di superare la dimensione massima o di non riuscire a inserire l'ultimo pezzo nel terzo SVCD. Sarebbe buona regola non sfruttare completamente il margine, evitando di raggiungere il limite dei 3:30 disponibili. 
Nei casi tutt'altro che rari in cui il margine scende dai 3:30 dell'esempio a pochi secondi, diventa al contrario molto rischioso spostarsi da tali punti.
E' inoltre sempre possibile inserire dei secondi in comune tra spezzoni successivi, sfruttando ulteriormente lo spazio libero a disposizione.

Le difficoltà crescono nel caso in cui il bitrate video è variabile in cui a causa della imprevedibilità del bitrate occorre limitarsi maggiormente negli spostamenti. 

Ben lontano dall'analizzare tutti i casi, penso come il metodo dato sia un buon punto di partenza: i parametri in gioco sono sempre gli stessi e se si hanno le idee chiare, un pezzo di carta e un pò di passione, la scelta dei punti di divisione può diventare una ottima sfida con se stessi.... e l'mpeg. 

Scelti i punti di divisione il metodo è sempre lo stesso: indicazione dei punti di inizio e fine taglio o con tmpeg o con BBmpeg: conviene utilizzare tmpeg se in base ai punti scelti, non ci sono rischi sulla dimensione massima: in caso contrario può essere utile utilizzare BBmpeg con la indicazione dei punti di taglio e in più l'opzione Max size = 738: lo svantaggio è quello di perdere quasi 5 MB di spazio per disco, margini che in certi casi non è possibile avere.

 

2 225 000

Consideriamo il caso in cui si ottiene un mpeg coerente con quanto preventivato dalle tabelle, cioè avente una dimensione ad esempio circa il 2% inferiore rispetto a quanto disponibile su 3 SVCD (le tabelle sono state calcolate con un margine del 3 % e pertanto è plausibile ottenere un margine del genere).

Sia il caso  del film di 120 minuti in 3 SVCD 74: a causa del margine del 2% ipotizzo di ottenere 45 MByte di spazio libero da gestire (2 270 508 * 0.02= 45 MB): l'mpeg creato da Tmpeg è di 2225000 KB rispetto ai  2 270 508 KB disponibili.

Il modo di procedere è analogo al caso visto con la differenza che i margini di spazio saranno inferiori e che la codifica con bitrate variabile crea ulteriori possibili problemi a causa della imprevedibilità con cui tale bitrate è suddiviso durante il film. 

45 Mbyte corrispondono in base alla tabella di conversione a circa 45 Mbyte * 3 sec= 135 sec di spazio libero teoricamente disponibile ; per ciascun SVCD tale margine scende a circa 45 secondi (135sec/3=45sec) ovvero 15 MB (45 MB/3).

Quindi nell'ipotesi in cui il bitrate fosse costante, se si facesse una divisione nei punti 40:00 e 80:00 e si utilizzasse Tmpeg in ogni SVCD ci sarebbero 45 secondi di spazio libero che è il margine disponibile. Se al contrario si utilizzasse  BBmpeg per il taglio si perderebbero per ogni SVCD 5 MB circa pari a 15 secondi: il margine scenderebbe da 45 secondi a 30.

I vincoli da seguire per il taglio, utilizzando Tmpeg  sono:

1) Per ciascun punto è possibile spostarsi  di massimo 45 secondi (00:45) prima o dopo i punti preventivati.
2) Ciascun pezzo può avere come massima durata quella preventivata (120 min/3= 40:00 ) più i 45 secondi di margine.

Anche e direi sopratutto in casi come questi, in cui i margini sono dell'ordine dei secondi piuttosto che dei minuti, ciascuno pò liberamente scegliere di sfruttare quasi del tutto i 45 secondi scegliendo ad esempio di tagliare ad un cambio scena all'istante 40:42 con tutti i rischi che ne conseguono (dimensioni superiori allo spazio disponibile nel SVCD), o al contrario utilizzare punti presenti nei margini verdi ma più vicini a 40:00 e 80:00 come nello schema di sotto in cui i punti di taglio sono solo 7 sec e 3 sec distanti da tali punti . 

Naturalmente se non si riescono a trovare cambi scena è sempre buona cosa utilizzare il buon metodo dei 5-10 secondi ripetuti e taglio agli istanti preventivati o lì vicino.

Grande libertà quindi: è bene ricordare che in tutti i casi con operazioni di tagli successivi ed eventuali unioni è sempre possibile ottenere ciò che si desidera: il limite è ovviamente il tempo (le operazioni sono tutt'altro che rapide) e il fatto che ciascuna modifica è potenzialmente rischiosa per il sincronismo audio video che comunque può sempre essere risistemato con BBmpeg.

E' ovvio che tanto minore è lo spazio libero da gestire, tanto più sarà difficile spostarsi dai punti di divisione : avere 45 Mbyte da gestire è un ottimo valore: al contrario se si hanno a disposizione solo pochi Mbyte (5-6) le operazioni diventano abbastanza "delicate" sopratutto se è stato utilizzato un bitrate video variabile.

>2270508

L'ultimo caso che considero è quello in cui è stato superato lo spazio a disposizione dei SVCD, nel nostro caso 2 270 000 Kbyte (3 SVCD su CDR 74).

In base a quanto si è superato tale spazio è possibile :

- utilizzare un SVCD in più, 4 SVCD su cdr 74 al posto di 3 con uno spreco di spazio evidente che permette una agevole divisione del film in parti. Si procede ovviamente come nel primo caso visto con uno spazio libero che può essere anche di 500-600 MByte !!!!!

- utilizzare 3 SVCD su CDR 80 al posto di CDR 74 

 

Film in 3 CD

CDR 74 2 270 508
CDR 80 2 437 500

E' ovvio che se si ottiene un mpeg avente dimensioni minori di 2 437 500 Kbyte è possibile  fare agevolmente tale divisione. Ricordo come la maggior parte di player compatibili con i SVCD leggono tranquillamente i CDR80 a meno di rare eccezioni.

- tagliare il finale: la cosa è possibile ovviamente se sono stati convertiti i titoli di coda e se non si considera "imperdonabile" un abuso del genere. Ho già visto come è teoricamente possibile eliminare i titoli di coda e reinserirli riconvertendoli con un bitrate minore o addirittura con una immagine fissa e la sola musica.

Termino osservando che, se si supera lo spazio disponibile di pochi megabyte (diciamo al massimo 10) è sempre possibile provare a fare la divisione con Tmpeg (non con BBmpeg che ne aggiungerebbe altri 15 !!!) sfruttando il fatto che i valori che ho indicato come massima capienza dei SVCD sono stati leggermente sottodimensionati a causa di alcuni margini che devono tener conto della marca dei CDR (alcuni sono meno capienti di altri) e dalla elaborazione che Nero burning fa sui SVCD che a causa di una certa imprevedibilità mi ha portato a considerare per prudenza il caso peggiore.

Concludo osservando come ho analizzato il caso di film su 3 SVCD: ovviamente nulla cambia se si utilizza un numero diverso di dischi, ad esempio 2. Occorre semplicemente dividere il tempo totale di spazio libero per 2 invece che per 3: nei due esempi visti occorre dividere pertanto gli 11 minuti e i 135 secondi diviso 2, ricavando così gli intervallini che nello schema sono in verde.

 

Divisione del film in parti: metodo 2 

 

Consideriamo la seconda alternativa che consiste nel fare 2, 3 o più  conversioni parziali (dvd-->Avisynth-->Tmpeg) ottenendo direttamente i diversi mpeg ciascuno da masterizzare in formato SVCD sul rispettivo CD-R/RW.

La prima differenza di tale metodo rispetto al primo sta nel fatto che non è possibile lasciare il computer al lavoro magari per una intera giornata ( una bella domenica passata al mare.... e il lunedì bello e pronto l'mpeg del film, ovviamente da dividere con i metodi visti) ma al contrario occorre al termine di ogni conversione (che per le macchine veloci può durare anche "solo" poche  ore) visionare l'mpeg prodotto e procedere di conseguenza alla conversione successiva.

Il grosso vantaggio di tale metodo deriva dal fatto che al termine di ogni conversione è possibile in maniera "interattiva" modificare i parametri della successiva conversione ottenendo nel complesso una divisione in parti e una conversione ottimizzata: sta ovviamente nella "intelligenza" e nella esperienza dell'utente sfruttare tale possibilità. E' assolutamente impossibile elencare tutti i possibili casi, ma ne accenno solo qualcuno.

Tanto per capire cosa intendo per "modifica interattiva" dei parametri, basta un banale esempio: divisione del film di 120 minuti in 3 parti su SVCD ( CDR 74)  e al termine della prima in cui si sono convertiti i minuti 00:00- 40:00, ci si accorge che l'mpeg prodotto supera i  739 Mbyte disponibili, magari a causa del bitrate variabile che non rispetta i valori preventivati; sarebbe da "perfetti idioti" iniziare la conversione successiva all'istante 40:00, ma naturalmente occorre tagliare correttamente il primo mpeg e in base a ciò scegliere il punto di inizio della seconda compressione.

Il secondo vantaggio del metodo visto sta nel fatto che le eventuali operazione di taglio sono fatte su file più piccoli e pertanto risultano più veloci. 

Il metodo da utilizzare consiste fondamentalmente in una prima scelta dei punti in cui avverrà il taglio, con la consapevolezza che in base ai risultati della conversione è poi possibile modificarli.

Le due possibilità sono le solite:

- la prima possibilità è quella di mantenere un certo numero di secondi di video in comune (ad esempio 10 sec)
non preoccupandosi della "artisticità" dal punto in cui si effettua la divisione. Si fanno i calcoli dei punti di taglio (divisione del film in parti uguali) e si avviano le conversioni. Nell'esempio i punti sono i soliti 40:00 e 80:00.

- la seconda possibilità è quella di identificare dei "cambi scena" o punti in cui ha senso tagliare la scena, naturalmente sul DVD originale poichè tale operazione va fatta prima della conversione. In tal caso si può evitare di inserire gli ultimi secondi di un SVCD nel successivo (i 10 secondi dell'esempio) . Lo svantaggio sta nella difficoltà di trovare "cambi di scena" nelle vicinanze del punto in cui si è calcolato di inserire il "taglio": se ci si sposta troppo c'è infatti il rischio di sballare tutti i conti e di superare il limite di spazio del SVCD. Anche in questo caso vedremo di quanto ha senso spostarsi rispetto ai punti calcolati dividendo il film in parti uguali. Nell'esempio di sotto ci si sposta solo di 7 e 3 secondi (40:07 e 79:57 rispetto ai 40:00 e 80:00).

Vediamo come procedere.

Dopo aver scelto il numero dei SVCD da utilizzare e in base ai valori della tabella i parametri della decodifica (risoluzione, codifica a bitrate fisso o variabile, bitrate video....), la prima operazione da fare è scegliere la durata della prima conversione.

Per fare ciò occorre intanto trovare i punti che dividono il film in parti uguali creando, come visto, la tabellina : nel caso del film  di durata 1:38:47 su 3 SVCD

  Posizione inizio conversione  Durata conversione  Fine conversione 
(=inizio conversione successiva + 10 sec)  
Prima conversione  inizio film  1986 sec 00:33:06
Seconda conversione  00:32:56 1986 sec  01:06:02
Terza conversione  01:05:52 1976 sec  fine film 

Nel caso del film di due ore, 2:00:00 (120:00) naturalmente si ha

  Posizione inizio conversione  Durata conversione  Fine conversione 
(=inizio conversione successiva + 10 sec)  
Prima conversione  inizio film  2410 sec 00:40:10
Seconda conversione  00:40:00 2410 sec  00:80:10
Terza conversione  00:80:00 2400 sec  fine film 

A questo punto il metodo più semplice è quello di non preoccuparsi di scegliere punti "artisticamente corretti" ma ovviare al taglio con i 5-10 secondi in comune:

si effettuano le 3 conversioni , si verifica che per ciascuna non sono superate le dimensioni massime  

CDR 74 75 000 000 byte= 756 836 Kbyte = 739,098 MByte 
CDR 80 832 000 000 byte = 812 500 Kbyte= 793,457 Mbyte

e si masterizzano i 3 SVCD.

Naturalmente se le dimensioni del primo SVCD sono sovrabbondanti occorre eliminare la parte in più (taglio con Tmpeg o BBMpeg) e iniziare la nuova conversione qualche istante prima del punto in cui e terminata la prima.

Se ad esempio si termina la prima conversione e si ottiene  un mpeg di 750 MByte  invece che di 739,098 MByte come procedere? La prima possibilità è quella di usare un CDR 80 perdendo leggermente in compatibilità. Se si desidera utilizzare il CDR74 , il metodo più semplice è quello di usare BBmpeg con i parametri  

Start second = 0;  End second = 0; Max size = 738 

Il primo pezzo che si ottiene si inserisce nel SVCD, il secondo pezzo (circa 12-13 Mbyte) lo si elimina e si procede alla conversione successiva in cui il punto di inizio è naturalmente qualche secondo prima rispetto al termine dell'mpeg appena tagliato. Lo svantaggio del taglio di BBmpeg è la perdita di circa 5 Mbyte dovuta al suo particolare modo di fare il multiplexing; la cosa può creare problemi di spazio nelle successive conversioni. 
E' possibile sfruttare a proprio vantaggio la situazione descritta: se ci si accorge che lo spazio ipotizzato è stato superato (i 750 MByte al posto dei 739) è evidente che i parametri sul bitrate video sono eccessivi; di conseguenza è possibile diminuirli leggermente nella conversione successiva. Se si è superato il limite dei 739 MB di qulche megabyte, può bastare diminuire il bitrate max video di 30-50 Kbits/s o il fattore qualità di 4-5 punti.
La seconda possibilità è quella di fare il taglio con Tmpeg: poichè Tmpeg non prevede indicazioni sullo spazio occupato, come procedere nella scelta del punto di fine taglio? Le formule da utilizzare sonolquelle viste nel primo caso:

SVCD bitrate standard  (video 2450 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 3 secondi di video (340 Kbyte/s)
SVCD bassi bitrate (video 1700 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 4 secondi di video (250 Kbyte/s)
SVCD alti bitrate (video 3700 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 2 secondi di video (500 Kbyte/s)

Se pertanto si deve tagliare l'mpeg eliminando 11 Mbyte (750-739 MByte nell'esempio) occorre tagliare gli ultimi 11*3sec = 33sec di video. Sempre nel caso dell'esempio va caricato l'mpeg ( 00:00- 40:10 , 750 MB) e va tagliato nel punto 39:37. Si otterrà un mpeg (00:00- 39:37) di circa 739 MB da masterizzare su CDR 74. La seconda conversione partirà naturalmente qualche secondo prima, ad esempio nell'istante 39:30.

In maniera perfettamente analoga si procede per gli altri pezzi: se tutto è stato eseguito correttamente (vedi anche la eventuale correzione dei parametri di conversione), si dovrebbe ottenere l'ultimo mpeg con dimensione minore di 739 MByte. In caso contrario non rimane che fare quanto visto: o utilizzare il CDR 80, o tagliare gli ultimi istanti se sono stati compressi i titoli di coda, o ad esempio riconvertire i titoli di coda con bitrate inferiori o con il video fisso.

Rimane da considerare l'ultimo metodo, con il quale è possibile ottenere la migliore suddivisione: la scelta dei punti di taglio  "artisticamente" validi. Il problema sta nella scelta della famosa "finestra di tempo" attorno alla quale è possibile scegliere il punto di taglio, quella che nello schema dell'esempio è in verde.

Nel primo metodo visto, quello in cui il taglio viene fatto sull' mpeg prodotto dalla conversione dell'intero film, l'intervallo in verde dipendeva dalla dimensione dell'mpeg prodotto; nel metodo che sto analizzando, in cui i punti di taglio devono essere decisi prima della conversione, tale intervallo dipende dal bitrate video scelto e nel caso di compressione con il bitrate variabile è possibile solamente stimarlo a causa della imprevedibilità della distribuzione del bitrate. 

Vediamo alcuni casi possibili.

1) Conversione in cui si utilizza un bitrate video costante pari al valore indicato in tabella: . Nel caso del film di 120 minuti è il caso della conversione fatta con bitrate video costante pari a 2251 Kbits/s con la divisione in 3 SVCD su CDR 74 (è comunque una scelta poco felice nel caso di risoluzione 480*576 per la quale,  per ricavare un valore medio di 2251 conviene utilizzare il bitrate variabile ). L'altra possibile alternativa è quella di utilizzare un bitrate audio inferiore ad esempio 2347 Kbits/s costante + audio 128 Kbits/s.
Se si desidera la divisione su 4 SVCD, mi sto riferendo al caso di bitrate video costante pari a 3109 Kbits/s: si ottiene chiaramente un SVCD fuori standard.

In tutti questi casi, se si effettuassero le 3 conversioni dividendo in parti perfettamente uguali il video (nello schema il caso di 3 SVCD) 
   

lo spazio libero che otterrei in ciascun SVCD sarebbe pari a circa 15 MB. Tale valore nasce dal fatto che le tabelle utilizzate mantengono un margine pari circa al 3% che per prudenza considero uguale al 2%: il 2 % di 739 MB è circa 15 MB, per cdr 80 qualcosina in più. Considerando le tabelle 

SVCD bitrate standard  (video 2450 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 3 secondi di video (340 Kbyte/s)
SVCD bassi bitrate (video 1700 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 4 secondi di video (250 Kbyte/s)
SVCD alti bitrate (video 3700 Kbits/s ) 1 MByte = 1024 KByte -----> 2 secondi di video (500 Kbyte/s)

posso concludere dicendo che se viene utilizzato un bitrate video costante  pari a quello indicato nelle tabelle, nel caso di bitrate vicini a quello standard (2450 Kbits/s circa) i possibili istanti in cui dividere la conversione sono al massimo 45 secondi prima o dopo i punti di divisione del film in parti uguali. 45 secondi derivano ovviamente da 15 Mbyte * 3 sec.  

Tali valori si incrementano per bitrate più bassi (60 sec con bitrate video di 1700 kbits/s, 15 MB*4sec ) e aumentano per bitrate maggiori (30 sec con bitrate video di 3700 kbits/s, 15 MB*2sec ).

Pertanto nell'esempio visto, dopo aver calcolato i punti di divisione "esatti" ( banalmente 40:00 e 80:00) per la scelta del punto in cui terminare la prima conversione, è conveniente tramite un DVD player visualizzare il film e cercare nelle vicinanze di 40:00 (tra 39:15 e 40:45 nel caso di bitrate più o meno standard) il punto in cui effettuare il passaggio tra un SVCD e il successivo. Naturalmente più ci si allontana dall'istante 40:00 più aumentano i rischi: se ci si sposta troppo a destra, ad esempio superando l'istante 40:45 c'è il rischio di superare la capienza massima del SVCD e di dover ricorrere ad un taglio dell'mpeg ottenuto; se ci si sposta troppo a sinistra c'è il rischio di avere tale problema nell'ultimo SVCD, il terzo.

Considerando come in realtà i margini di spazio sono leggermente superiori rispetto ai valori che ho indicato, il limite visto (15 MB--> 45 sec) può essere in teoria anche leggermente superiore: probabilmente estendendo la "zona verde" a 1 minuto non ci dovrebbero essere particolari "rischi".

Ipotizziamo di aver trovato un buon punto nell'istante 40:20; è possibile avviare la prima conversione 00:00 - 40:20. Con Flaskmpeg basta settare come  punto iniziale l'inizio film e il tempo di conversione pari a 40*60+20 sec = 2420 sec. e iniziare la compressione. A secondo del punto di taglio scelto può essere opportuno o meno iniziare la seconda conversione dal punto 40:20 o inserire qualche secondo in comune, iniziando un po' prima.

Per le conversioni successive si procede in maniera analoga.

2) Conversione in cui si utilizza un bitrate video variabile cercando ovviamente di raggiungere un valore medio pari al valore indicato in tabella:

In questo caso c'è veramente poco da dire: se sono eseguiti i suggerimenti che ho indicato non dovrebbero esserci "grosse sorprese": il bitrate video medio dovrebbe attestarsi sui valori preventivati o anche qualcosa di meno: naturalmente non avendo la macchina del tempo è impossibile "profetizzare" il bitrate che si otterrà e quindi lo spazio occupato.
Rimane il fatto che è poi sempre possibile tagliare un eventuale video in eccesso.

In pratica come operare? Se sono stati immessi dei valori di bitrate massimo e quality abbastanza prudenti è possibile comportarsi come nel caso appena visto, supponendo 15 MB di margine pari a 45 secondi nel caso di bitrate più o meno standard. Si procede come nel caso di bitrate costante.

Se al contrario sono stati immessi dei valori più a rischio, nella scelta del punto di cambio disco può essere opportuno mantenersi con margini di pochi secondi o in tutti i casi  ricorrere al metodo dei secondi in comune tra un SVCD e il successivo. 

3) Conversione in cui si utilizza un bitrate video pari a 2450 Kbits/s in corrispondenza di un valore "rosso" in tabella 

E' il caso in cui si opta per il massimo  bitrate consentito dallo standard (2450 kbits/s) per mantenere la massima compatibilità dei SVCD, nonostante lo spazio libero a disposizione permette un bitrate maggiore. E' come visto il caso in cui i tabella si ottiene un valore in rosso.

Ipotizzo di comprimere il film in 3 parti e di utilizzare il bitrate pari a 2450 al posto di 2766 potenzialmente utilizzabili. La differenza (2766-2450=316 Kbits/s) è la responsabile dell'aumento dello spazio libero presente nei SVCD che diventa superiore rispetto ai circa 45 MB totali visti : lo spazio libero può anche in questo caso essere gestito per una scelta migliore dei punti di  cambio disco.

Che margine si riesce ad ottenere? In questo caso basta sfruttare una semplice formula:

MByte_liberi= 45 + ( 7,5 * Minuti _film * Differenza/1024) 

 

Minuti_film= durata del film (100 minuti nell'esempio)

Differenza = bitrate in tabella - 2450 (2766-2450=316 Kbits/s nell'esempio)

Nell'esempio ottengo 45 + (7,5 * 100 * 316 / 1024) = 45 + 231 =276 MByte

Utilizzando un bitrate costante pari a 2450 si ottiene un margine complessivo (per i 3 SVCD) pari a 276 Mbyte che trasformato in secondi coincide (vedi tabella) a 276MB*3sec = 828 secondi.

Per ogni SVCD si ottengono 828/3 = 276 sec = 4:36, quattro minuti e mezzo circa di spazio, limite massimo da utilizzare per la scelta dei punti in cui dividere il film. La massima durata di ogni conversione è di 37:56, 4:36 in più della durata che avrei se dividessi in film di 100 minuti in 3 parti uguali.

 

 


Trucchi vari e note 

-Conversione più rapida

Come noto, la conversione DVD--> SVCD è normalmente abbastanza lenta: fissata la risoluzione desiderata, è possibile velocizzare la conversione?

Prima di tutto osservo come l'utilizzo del metodo che propongo (ridimensionamento ed eventuale ritaglio, come indicato nelle tabelle), rispetto al metodo alternativo che consisterebbe nell'inviare in tutti i casi a Tmpeg il frame nelle dimensioni pari a quelle del SVCD e pertanto già pieno di bande nere, incrementa la velocità di conversione dal 7 sino al 10-12%: il motivo sta nel numero ridotto di conversioni colore (YUV-->RGB e RGB-->YUV) fatte rispettivamente da Flaskmpeg e Tmpeg. Con il mio Pentium 2 400, a secondo del tipo di formato del film sono passato per un SVCD standard da 2 fps sino a 2,2 fps circa, misurando in certi casi un incremento di velocità netto del 10%: per di una conversione ad esempio di 10 ore, significa in tal caso risparmiare circa 1 ora 

Se si desidera velocizzare ulteriormente la conversione è possibile diminuire il tempo che tmpeg dedica alla compensazione del moto, utilizzando l'opzione setting/video/Motion Search accuracy = motion estimate search al posto di normal quality. Si ottiene una ulteriore velocizzazione, che a secondo del tipo di formato varia tra il 13 e il 20% circa: per ogni 10 ore di conversione da 1 ora e venti sino a 2 ore di risparmio !!!

Lo "scotto" da pagare sta nel leggero peggioramento della qualità del video, in molto casi realmente difficile da notare: grande libertà nella scelta di tale opzione. Ancora una volta il mio consiglio è di fare dei test, procedendo alla compressione dello stesso spezzone video con  normal quality o estimate search, cercando di valutare le differenze, sopratutto nelle scene più dinamiche. Ricordo come i nuovi template forniti dall'autore di tmpeg utilizzano tale metodo più veloce, a prova della efficienza del nuovo algoritmo: i miei template al contrario utilizzano la modalità normal quality come defoult.

Una ultima possibilità di velocizzare la conversione è quella di eliminare la visualizzazione del video durante la codifica: lo si fa in tmpeg con option/output preview mode/ none e in flaskmpeg nella finestra flaskmpeg progress deselezionando display output. Ovviamente si guadagnano  solo piccolissime percentuali sui tempi di conversione e non ci sono controindicazioni (in qualsiasi momento è possibile "curiosare" riattivando la visualizzazione e mai ci sono perdite di qualità).

Riguardo la velocità di conversione DVD--> SVCD, non posso ovviamente fornire dati attendibili (almeno fino a quando possederò 5-6 computer, ognuno con un processore diverso, cioè MAI). I parametri in gioco sono comunque numerosi: in ordine di importanza ciò che condiziona maggiormente la velocità di conversione è il tipo di processore e naturalmente la sua frequenza di clock: seguono, un pò a distanza, l'accoppiata scheda madre-memoria (è consigliato avere 128 MB) e per ultimo lettore DVD,  HD e scheda video.

Per quello che ho trovato sulla rete e in base ad alcuni "calcoli incrociati", ecco le velocità che è legittimo attendersi.

SVCD 480*576
Processore Fotogrammi al secondo
 (min-max)
Realtime  
(min-max)
Pentium IV  1,7 GHz 8,1 - 8,8 3,08 - 2,84
Pentium IV  1,5 GHz 7,3 - 8,0 3,41 - 3,14
Athlon 1,3 GHz 6,6 - 7,1 3,80 - 3,50
Athlon 1,2 GHz 6,1 - 6,6 4,12 - 3,80
Pentium III 1 GHz 4,7 - 5,1 5,27 - 4,86
Pentium III 700 MHz 3,3 - 3,6 7,52 - 6,94
Pentium II 400 MHz 2,0 - 2,2 12,53 - 11,56

 

CVCD 352*288
Processore Fotogrammi al secondo
 (min-max)
Realtime  
(min-max)
Pentium IV  1,7 GHz 15,3 - 16,6 1,63 - 1,51
Pentium IV  1,5 GHz 13,8 - 15,0 1,81 - 1,67
Athlon 1,3 GHz 12,4 - 13,5 2,01 - 1,86
Athlon 1,2 GHz 11,4 - 12,4 2,19 - 2,02
Pentium III 1 GHz 9,0 - 9,7 2,79 - 2,58
Pentium III 700 MHz 6,3 - 6,8 3,99 - 3,68
Pentium II 400 MHz 3,8 - 4,1 6,65 - 6,13

"Realtime" rappresenta il fattore da moltiplicare per ricavare il tempo che occorre per comprimere un dato spezzone video. Il Realtime lo si ricava tramite la seguente formula:

Realtime = 25/fps (25 sono i fps del video PAL che suppongo di convertire) 
es. fps=3,8---> Realtime=25/3,8= 6,58  1 minuto di video è compresso in 6.58 minuti pari a 6 minuti e 35 secondi (60*0,58=35sec);  1 ora di video in 6 ore e 35 minuti,......

Naturalmente i valori sono assolutamente indicativi anche se abbastanza attendibili: sono sottintese le memorie RDRAM pc 800 per il Pentium IV e le 133 MHz DDR per le CPU Athlon , standard per tali CPU. Il metodo utilizzato è quello che ho indicato: con altri settaggi le velocità possono cambiare anche di parecchi punti percentuali. In particolare Motion Search accuracy è supposto pari a normal quality.

Voglio osservare come il Pentium IV, in notevoli difficoltà nei calcoli che sfruttano la FPU, grazie all'utilizzo quasi esclusivo delle istruzioni intere e MMX in Flaskmpeg e Tmpeg, rimane fortemente competitivo.

 

-Incremento del volume nell'audio

La nuova versione 06 preview di flaskmpeg, come visto, risolve il problema del volume dell'audio, troppo basso, presente nelle versioni 0593/4: se invece si utilizza una di queste è possibile ugualmente incrementare il volume grazie ai filtri presenti in Tmpeg. Basta doppio cliccare su in setting/advanced/Audio Effect 

(nella versione b12a di tmpeg tale opzione è chiamata audio Amplitude Processing) 

Selezionare "change volume" e settare Change volume a 200%, che indica un raddoppio del volume 

Uscendo occorre verificare che tale elaborazione sia selezionata (X a sinistra di Audio effect). 
Riguardo il fattore di moltiplicazione per i test che ho fatto con 200% non si corre il rischio di distorsioni: in perfetta analogia con quello che è possibile fare con la 06 preview nella finestra audio player, normalization, se si utilizza una versione 0593/4 si può identificare il massimo fattore di moltiplicazione (change volume) che non introduce distorsioni utilizzando la catena con Tmpeg: basta scegliere all'interno di flaskmpeg lo spezzone audio/video da analizzare settando ad esempio 4-5 minuti di video (opzioni globali progetto/ generali/tempo di compilazione) e graficamente il punto di inzio: occorre  poi avviare con flaskmpeg il frame serving (esegui/inizia la conversione) e all'interno di tmpeg setting/advanced/Audio effect /click su normalize. Apparirà una finestra in cui occorre inserire 100 (il massimo volume prima della distorsione) e cliccare OK. In maniera abbastanza rapida ( il video non viene decodificato), flaskmpeg invia l'audio e tmpeg determina il fattore massimo di amplificazione che viene automaticamente inserito all'interno di change volume. 

Se si ottiene ad esempio 200% (fattore 2 di amplificazione) , vuol dire che flaskmpeg raggiunge come picco la metà (1/2) rispetto al massimo consentito: se si ottiene 400% (fattore 4 di amplificazione), vuol dire che flaskmpeg raggiunge come picco un quarto del massimo......: se si ottiene 100% vuol dire che Flaskmpeg ha raggiunto il massimo possibile  o che addirittura sono state create delle distorsioni. 

Naturalmente è possibile analizzare l'intero film, cosa che non ha molto senso visto il tempo che comporta: conviene al contrario fare il test sulla parte più "chiassosa" del video spesso presente all'inizio a al termine del film.   

Osservo come il metodo visto può tranquillamente essere usato con la 06 preview, valutando così i livelli raggiunti. Il vantaggio sta nella possibilità di selezionare con flaskmpeg l'esatto spezzone da analizzare, cosa al contrario impossibile all'interno dell' audio player della 06 (Normalization/search) che cerca sempre .

In pratica si settano in flaskmpeg 6 i valori desiderati (ad esempio 

e scelta la parte più "chiassosa" del video, si procede come visto:

Se si ottiene con Tmpeg un valore maggiore di 100 (il massimo non è stato raggiunto), o si lascia il valore trovato, o si incrementa ad esempio il valore di normalization di FlasKmpeg; al contrario se Tmpeg si ferma a 100, vuol dire che il massimo è stato raggiunto e pertanto ci saranno delle distorsioni. Conviene in tal caso diminuire il valore di normalization di flaskmpeg.

Utilizzando l'opzione vista, naturalmente vale il discorso della perdita del  sincronismo che si risolve come già visto (Stop serving, esegui/inizia la conversione in Flask/ e Start in Tmpeg).


Creazione dei SVCD con Nero Burning 

     SVCD senza menu      

SVCD con menu

Prima di usare Nero consiglio il caricamento degli ultimi aggiornamenti gratuiti e del file che traduce i menù  e fornisce l'Help in Italiano: la continua evoluzione del SW fa si che quasi ogni mese viene rilasciato un nuovo aggiornamento.

L'indirizzo da cui è possibile scaricare gli aggiornamenti sia della versione 5 che della 5.5 è  http://www.nero.com/download.htm .
Riguardo l'aggiornamento in italiano per la versione 5 occorre copiare i file relativi (dopo averli scompattati in una cartella di appoggio) nella directory in cui c'è Nero. Dopo aver caricato il SW, per rendere operativa la lingua italiana occorre chiudere tutte le finestre aperte all'interno di Nero e selezionare file/preference/language  e italiano.

A partire dalla versione 5.5, l'aggiornamento in italiano è invece automatico: basta eseguire il file di aggiornamento ad esempio n5523ita.exe per la versione 5.5.23 .

Come visto, la struttura del SVCD consente grazie a sequenze, segmenti, entry point, play e selection list la possibilità di creare sia SVCD molto semplici (al limite un unico contributo video) e sia strutture a menù anche multilivello.

Con Nero Burning gran parte di tali possibilità non sono utilizzabili, ma al contrario è possibile realizzare abbastanza velocemente delle strutture predefinite ma parecchio flessibili: SVCD senza menù (versione 5.0 e successive) e SVCD con menù ad un solo livello (Versione 5.5).

   SVCD senza menu 

E' possibile creare un SVCD senza menù sia con Nero Burning 5 che con la 5.5: i vari contributi sono organizzati secondo la seguente struttura.

Appena è inserito il SVCD, viene eseguito il contributo 1 che può essere o un filmato o una immagine: al termine il player va in pausa per un certo numero di secondi, a secondo del valore inserito dall'utente in fase di creazione del disco relativamente a quel contributo: terminata la pausa, viene eseguito il contributo 2. Se la pausa è pari a  0, in tutti i casi occorre attendere un paio di secondi , tempo necessario affinché il lettore legga il file relativo. Se la pausa è pari a  infinito, occorre necessariamente utilizzare i tasti Next e Previous per accedere al nuovo contributo.

In qualsiasi momento tramite i tasti Next e Previous è possibile visualizzare il contributo precedente o seguente; anche in tal caso occorre attendere il tempo necessario al lettore per agganciare la traccia (come detto un paio di secondi).

I contributi video sono inseriti da Nero Burning nella directory mpeg2 del SVCD e chiamati Avseq01.mpg, Avseq02.mpg, Avseq03.mpg........: al contrario le eventuali immagini fisse sono inserite nella directory Segment e chiamate Item0001.mpg, Item0002.mpg,......

Vediamo come ottenere la struttura vista con Nero Burning 5.0

Come già detto, la versione 5.0 ha parecchi problemi nel ridimensionare le eventuali immagini fisse: il mio consiglio è di preparare tali immagini in formato jpeg ( la massima qualità) e ridimensionate a 704*576.

Dopo aver preparato i file mpeg e le eventuali fotografie
 jpeg  704*576 occorre caricare 
Nero Burning e iniziare un nuovo progetto 
tramite new compilation (CNTR - N)  cliccando su 
Super Video CD.
A partire dalla versione 5.0.24 di Nero, è possibile scegliere il nome della directory  in cui saranno memorizzati i filmati nel SVCD.

Gran parte dei DVD player accettano il nome mpeg2, mentre pare che esistano dei casi in cui occorre dare il nome mpegav.

Superfluo dire che se il SVCD non funziona con un nome è opportuno provare con l'altro.

Tra i parametri "opzioni file " conviene lasciare quelli standard.

Per iniziare a inserire i file mpeg e le eventuali immagini jpeg basta cliccare su nuovo in alto a destra.

Per creare la lista dei contributi che saranno visualizzati basta trascinare gli mpeg e gli eventuali  jpeg nella finestra in figura.

E' possibile variare l'ordine dei contributi tramite banale trascinamento di questi con il mouse dalla vecchia alla nuova posizione.

Un doppio click  permette la scelta della durata della pausa tra il contributo selezionato e il successivo.

Pausa infinita impone l'uso del telecomando (next) per la visualizzazione del video o della foto successiva.

L'ordine con cui saranno disposti i vari contributi sul SVCD è ovviamente dall'alto verso il basso della lista indipendentemente dal fatto che il contributo è un video o una immagine fissa.

Nero Burning, considera standard solo i video avente risoluzione 480*576: negli altri casi (352*288, 352*576, 702*576, 720*576) appare il seguente messaggio

Basta cliccare su SI e procedere normalmente: il SVCD sarà ovviamente non standard, ma perfettamente compatibile con i player che lo supportano. 

Terminato il settaggio dei parametri è possibile iniziare la masterizzazione.

Vediamo adesso come ottenere la medesima struttura con Nero Burning 5.5

La prima cosa da fare è preparare i vari contributi, filmati o fotografie: i video ovviamente devono essere nel formato SVCD, standard o meno; le fotografie nella versione 5.5 possono essere in formato jpg, bmp, ljp, pbm, pcx, png, tga, tif e wmf e saranno automaticamente ridimensionate da Nero Burning alla risoluzione 704*576. 

Caricato Nero Burning Rom 5.5, è possibile iniziare 
un nuovo progetto  tramite 
new compilation (CNTR - N): per creare un 
SVCD basta cliccare su 
Super Video CD.
A destra i parametri da utilizzare:

Con la nuova versione 5.5 è possibile creare una directory nel SVCD in cui vengono copiati gli originali delle eventuali immagini fisse utilizzate per il SVCD: naturalmente queste occupano spazio che viene sottratto a quello disponibile nel SVCD. In questa maniera il lettore SVCD visualizzerà tali immagini ridimensionate a 704*576, come previsto dallo standard; al contrario gli originali possono essere utilizzati tramite un qualsiasi PC. Per tale opzione basta selezionare "salva immagini origine in.."

Cliccando su Compatibility è possibile modificare alcuni parametri, nel caso di problemi di compatibilità con alcuni player: conviene lasciare quelli standard 

.

 

Per non creare la struttura con i menù basta mantenere deselezionata l'opzione come in figura:
Riguardo la sezione iso conviene utilizzare le opzioni in figura.

Per iniziare a inserire i file mpeg e le eventuali immagini jpeg basta cliccare su " nuovo" in alto a destra.

Per creare la lista dei contributi che saranno utilizzati basta trascinare gli mpeg e gli eventuali  jpeg nella finestra in figura. Nell'esempio ho utilizzato 13 contributi, 11 foto e 2 filmati.

Le foto sono numerate come traccia 1/X: le tracce successive sono i filmati.

Tramite trascinamento è possibile modificare l'ordine dei contributi.

Con un doppio click è possibile modificare la durata della pausa tra il contributo selezionato e il successivo: pausa infinita impone l'uso del telecomando (next) per la visualizzazione del video o della foto successiva.

Cliccando su è possibile avere un preview dell'immagine (sconsiglio l'uso di tale opzione per i filmati: spesso il programma si blocca) . 

L'ordine con cui saranno disposti i vari contributi sul SVCD è ovviamente dall'alto verso il basso della lista indipendentemente dal fatto che il contributo è un video o una immagine fissa.

 

Nero Burning, considera standard solo i video avente risoluzione 480*576: negli altri casi (352*288, 352*576, 702*576, 720*576) appare il seguente messaggio

Basta cliccare su "Disattiva consenso standard e continua" e procedere normalmente: il SVCD sarà ovviamente non standard, ma perfettamente compatibile con i player che lo supportano. 

 

Terminato il settaggio dei parametri è possibile avviare la masterizzazione.

 

   SVCD con menu 

 

Vediamo come vengono creati i menù con Nero Burning 5.5. Un menù altro non è che una immagine fissa da cui accedere ad un certo numero di contributi, fotografie o video. Con Nero  il numero di contributi direttamente selezionabili dal ogni menù deve essere necessariamente  6, 8, 9, 12 o 15 . All'utente è lasciata ovviamente la libertà di utilizzare un numero qualsiasi di contributi che saranno così raggruppati  automaticamente da Nero in gruppi. Nero in base ad alcuni parametri e presets, creerà automaticamente l'immagine relativa al menù. Fondamentalmente esistono 2 possibilità: la prima è quella in cui un menù contiene delle miniature relative ai contributi; la seconda possibilità è quella di scrivere nei menù solo il titolo di ogni contributo.

Nell'esempio che segue ho considerato il caso di 13 contributi, raggruppati a gruppi di 6: in maniera automatica Nero crea i 3 menù, con la gerarchia presente in figura.

 

Appena è inserito il SVCD, viene eseguito il menù 1; tramite Next e Previous è possibile selezionare e quindi visualizzare gli altri menù.

Per passare dal menù ad uno dei contributi a cui è possibile accedere (6 nell'esempio), scendendo così al livello più basso,  occorre selezionare con i tasti numerici presenti sul telecomando reale o virtuale del lettore, il numero relativo (con WinDVD2000 è possibile farlo sul telecomando virtuale cliccando poi su ; come alternativa click destro sull'immagine e selezione capitolo).

Per passare da uno dei contributi al proprio menù (dal livello in basso a quello in alto) basta selezionare sul telecomando,  menù principale; al contrario in qualsiasi momento, se si sta visualizzando un contributo ,esattamente come nella struttura senza menù, è possibile passare da un contributo al successivo tramite Next e Previous .

Terminato un contributo il player va in pausa per un certo numero di secondi, a secondo del valore inserito dall'utente in fase di creazione del disco relativamente a tale contributo: terminata la pausa viene eseguito il contributo successivo. Se la pausa è pari a  0, in tutti i casi occorre attendere un paio di secondi , tempo necessario affinché il lettore legga il file relativo. Se la pausa è pari a  infinito, occorre necessariamente utilizzare i tasti Next e Previous per accedere al nuovo contributo

Osservo come una struttura del genere è realizzabile anche per la creazione di XVCD o VCD: naturalmente i contributi video dovranno essere diversi (mpeg 1 per il VCD-XVCD e mpeg 2 per il SVCD): purtroppo WinDVD2000, versione 3.0 compresa, non visualizza correttamente i diversi menù dei SVCD, ma in maniera più o meno casuale mostra delle schermate nere al posto di alcuni menù o immagini fisse. La cosa curiosa è che la medesima struttura è visualizzata correttamente se realizzata per i VCD-XVcd. 

Come detto, tantissime delle possibilità offerte dai SVCD, non sono utilizzate da Nero, prima tra tutte la possibilità di creare degli entry pointer, normalmente un capitolo, relativamente ad un filmato.

Vediamo come procedere a realizzare, ad esempio la struttura vista: 13 contributi raggruppati in gruppi di 6.

La prima cosa da fare è preparare i 13 contributi, filmati o fotografie: i video ovviamente devono essere nel formato SVCD, standard o meno; le fotografie nella versione 5.5 possono essere in formato jpg, bmp, ljp, pbm, pcx, png, tga, tif e wmf e saranno automaticamente ridimensionate da Nero Burning alla risoluzione 704*576.

 

Caricato Nero Burning Rom 5.5, è possibile iniziare 
un nuovo progetto tramite 
new compilation (CNTR - N): per creare un 
SVCD basta cliccare su 
Super Video CD.
A destra i parametri da utilizzare:

Con la nuova versione 5.5 è possibile creare una directory nel SVCD in cui vengono copiati gli originali delle eventuali immagini fisse utilizzate per il SVCD: naturalmente queste occupano spazio che viene sottratto a quello disponibile nel SVCD. In questa maniera il lettore SVCD visualizzerà tali immagini ridimensionate a 704*576, come previsto dallo standard; al contrario gli originali possono essere utilizzati tramite un qualsiasi PC. Per tale opzione basta selezionare "salva immagini origine in.."

Cliccando su Compatibility è possibile modificare alcuni parametri, nel caso di problemi di compatibilità con alcuni player: conviene lasciare quelli standard 

.

Riguardo la sezione iso conviene utilizzare le opzioni in figura.

Per iniziare a inserire i file mpeg e le eventuali immagini jpeg basta cliccare su "nuovo" in alto a destra.

Per creare la lista dei contributi che saranno utilizzati basta trascinare gli mpeg e gli eventuali  jpeg nella finestra in figura. Nell'esempio ho utilizzato 13 contributi, 11 foto e 2 filmati.

Le foto sono numerate come traccia 1/X: le tracce successive sono i filmati.

Tramite trascinamento è possibile modificare l'ordine dei contributi.

Con un doppio click è possibile modificare la durata della pausa tra il contributo selezionato e il successivo: pausa infinita impone l'uso del telecomando (next) per la visualizzazione del video o della foto successiva.

Cliccando su è possibile avere un preview dell'immagine (sconsiglio l'uso di tale opzione per i filmati: spesso il programma si blocca) . 

L'ordine con cui saranno disposti i vari contributi sul SVCD è ovviamente dall'alto verso il basso della lista indipendentemente dal fatto che il contributo è un video o una immagine fissa.

 

Nero Burning, considera standard solo i video avente risoluzione 480*576: negli altri casi (352*288, 352*576, 702*576, 720*576) appare ad esempio il seguente messaggio 

Basta cliccare su "Disattiva consenso standard e continua" e procedere normalmente: il SVCD sarà ovviamente non standard, ma perfettamente compatibile con i player che lo supportano. 

 

Per creare i menù basta ritornare alla sezione menu: per far ciò basta ad esempio un click destro sull'icona del SVCD ("NUOVO" in figura) . La prima cosa da fare è selezionare menu/attiva menu : utilissima la funzione che apre una finestra ridimensionabile che in tempo reale visualizza il primo dei menu creati: conviene ingrandire tale finestra a circa 704*576 punti, la reale dimensione con cui saranno creati i menu.

In "struttura" è possibile scegliere il tipo di grafica con cui saranno creati i menu: . Fondamentalmente è possibile utilizzare delle miniature o un semplice elenco dei contributi. Ecco due esempi

6 miniature

9 elementi diagonali

A secondo dei parametri scelti saranno creati i diversi menù che appariranno come delle semplici tracce aggiuntive

Osservo come a secondo della dimensione dei caratteri, Nero in maniera automatica modifica la grafica, prendendosi spesso delle licenze a volte incomprensibili: nell'esempio in figura la dimensione del carattere modifica il numero dei contributi raggruppati in un menu (7 al posto dei 9, in breve 7di 9  ..... battutaccia degno del peggiore treker!!!).

E' possibile modificare i parametri in figura e grazie alla  si visualizza in tempo reale, l'effetto di ogni modifica.

Il mio consiglio è di evitare le ombre (molto spartane) e di utilizzare caratteri abbastanza grossi: la scarsa risoluzione del formato (704*576) rende difficile la lettura di scritte piccole. Tra le altre cose è possibile utilizzare delle immagini di sfondo che con un pò di creatività possono rendere i menù leggermente meno spartani.

Osservo come il nome di ciascun contributo lo si modifica con un doppio click sulla traccia relativa:

Appare la seguente finestra da cui è possibile variare il nome  o anche modificare la durata della pausa associata al contributo. 

Per visualizzare ciascun menù, nella esatta dimensione con cui è creato (704*576) basta selezionarlo e cliccare su

Terminato il settaggio dei parametri è possibile avviare la masterizzazione.


Links 

 

 

Le varie versioni di Flaskmpeg

http://go.to/flaskmpeg  http://flaskmpeg.sourceforge.net

Il sito ufficiale di Flaskmpeg da cui scaricare la 06 preview.

http://go.to/doom9 
http://doom9.org/ 
http://doom9.net/

Nella pagina http://doom9.50megs.com/old-flask.htm trovate le seguenti versioni che ho analizzato nell'articolo 

Nome indicato nel sito (e scaricabile) Nome indicato nel mio articolo
FlaskMpeg Decss 0.594 0594 Decss
FlaskMpeg 0.594 0594 originale
FlaskMpeg 0.594 PX3 0.004 2nd strike v3

0594 PX3 s2v3 

FlaskMpeg 0.594 PX3 CSS 0594 PX3 s2v3 Decss
FlaskMpeg 0.594h2pre3 0594 h2 PRE3
FlaskMpeg 0.594 Intel 0594 Intel version
FlaskMpeg 0.594  Miha 0594  Miha 
FlaskMpeg 0.594 PX3 Miha 0594 PX3 s2v3 Miha 
FlaskMpeg Vulture 0594 Vulture 

Nella sezione Download trovate la versione 06 preview

Nella sezione Forum trovate tra le altre cose, un interessante forum in inglese dedicato a flaskmpeg.

Digital Video

Nel mio sito trovate la 0593 Decss e la  nuovissima Flaskmpeg 06 preview  decss in cui  sono compresi i plug-in css.mism.flask (lettura della struttura ifo dei DVD con decriptazione) , Miha.idct.flask (le implementazioni IDCT più veloci ) e l'encoder freeware BBMPEG v1.24 beta16.

http://www.granavenida.com/vcdspain/

Sezione Download/ encoders/ versiones flaskmpeg

www.digital-digest.com/dvd
/downloads/flaskmpeg.html

Sono presenti quasi tutte le versioni più importanti

http://apachez.has.it   
http://apachez.yi.org/

Sezione Tools: trovate tra le altre versioni, la 0594 DVB

http://www.media-video.com/ 

Sezione Outils de création 

http://www.ultimate-world.de/dvd/index.html 
http://www.q-berts.net/dvd/index.html

Sezione download1/encoders: trovate tra le altre versioni la 0594 DVB e la 0594 PX3 004e

 

 

Tmpeg e Template

Tmpeg_B12f

Versione Beta 12f: sito ufficiale http://www.tmpgenc.com/

Da utilizzare con i template Template B12f : 478 in tutto.

Tmpeg_B12e

Versione precedente alla B12f; da utilizzare solo se quest'ultima presenta bug o problemi.
Contiene un bug che impedisce il corretto utilizzo degli mpeg tool cut/join con mpeg nel formato SVCD: il bug è stato risolto nella versione successiva

Tmpeg B12a

La "vecchia" versione di Tmpeg Beta12a : superata in tutto dalle nuove versioni, da utilizzare con i Template_B12e

 

BBmpeg

BBmpeg v1.24 B18

BBmpeg versione 1.24 beta 18: ottimo encoder freeware mpeg 1 e 2 . Capacità di cut (taglio) di mpeg. Compatibilità formati vcd, XVCD, SVCD, DVD. Sito ufficiale members.home.net/beyeler/bbmpeg.html 

 

Smart Ripper e DVD decripter

Per i links e le guide all'uso, riferirsi all'articolo "Il Css e il ripping dei DVD su Hard Disk: possibili applicazioni"

Digital Video  DVD_Decripter.zip   SRipper.zip
Geocities   DVD_Decripter.zip  SRipper.zip 

 

 

Come al solito  per qualsiasi commento e parere potete contattarmi al mio indirizzo di posta elettronica
benedettodue@tiscalinet.it .

8 novembre 2000

ultimo aggiornamento 26 Giugno 2001

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