Opera dell'architetto Rosario
Gagliardi, il Duomo di San Giorgio a Ibla rappresenta una delle più splendide
realizzazioni del Barocco siciliano del Settecento.
Costruita tra il 1744, come
dimostra un disegno originale conservato gelosamente in sacrestia, e il 1775, la
chiesa, che maestosa si staglia nella piazza omonima, fu completata nel 1820 con
l'aggiunta della cupola neoclassica, opera di Carmelo Cutraro.
La posizione urbanistica
e la pianta del duomo ubicato leggermente di scorcio rispetto alla piazza ornata
dalle palme, rendono assai suggestiva l'intera costruzione, arricchita, tra
l'altro, da una imponente cancellata in ferro battuto, che delimita la scalinata
d'accesso e modula il movimento ascensionale dell'intero prospetto.
Realizzato
per prendere il posto della vecchia chiesa di San Giorgio - della quale a
seguito del terremoto del 1693 resta solo uno
splendido portale - il Duomo attesta
l'abilità del Gagliardi nell'adattarsi allo spazio urbanistico a disposizione.
La torre campanaria convessa e situata al centro - allo stesso modo del Duomo di
Modica - conferisce slancio e dinamismo alla facciata.
La ricchezza decorativa
dell'insieme è rafforzata dal portale inquadrato da una cornice che racchiude
esuberanti sculture di festoni e putti.
L'interno del tempio è a croce
latina a tre navate; vi sono pilastri in pietra con lesene corinzie su basi di
marmo nero.
Nel duomo si conservano la statua del bel San Giorgio a Cavallo
raffigurato nel momento di uccidere il drago e un' urna argentea contenente
reliquie di santi.
I simulacri vengono portati in processione alla fine del mese
di maggio di tutti gli anni nell'ambito dei festeggiamenti
in onore di San Giorgio, co-patrono di Ibla. |