Fortuna
e attualità del Don Chisciotte della Mancia
Incontro e dibattito allo storico Caffè Tommaseo
Martedì alle 18, allo storico
Caffè Tommaseo (piazza Tommaseo, 4/C, tel. 040362666), Edoardo
Kanzian promuove per le associazioni no-profit «Iniziativa Europea»
e «Il pane e le rose» un ricordo del libro di Miguel De Cervantes
(1547-1616) «Don Chisciotte della Mancia», a 400 anni dalla sua
pubblicazione, 16 gennaio 1605 a Madrid. Nel suo celebre saggio
«Dulcinea incantata», Erik Auerbach scrive: «A me sembra un gioco
sereno condotto su molti livelli stilistici, e specialmente su
quello del realismo quotidiano».
Intervengono all’incontro: Stefano Sodaro (teologo), Ester Pacor
(storica), Augusto Debernardi (sociologo), Emiliano Bazzanella
(filosofo), Marino Vocci (operatore culturale), Lorenzo Galluzzo de
Fin (architetto), Fabio Malusà (programmista Rai), Liliana Saetti
(attrice), Vortici/Teatro (Beppe
De Francesco, Ariella Gracco, Luciana Wild), gli
scrittori Carla Carloni-Mocavero, Gianfranco Sodomaco, Laura Moniz,
Luciano Comida, i poeti Claudio Grisancich, Marina Moretti, Roberto
Dedenaro, Graziella Atzori, Giuliano De Mattia, Sergio Penco, Mario
Cuk, i musicisti Giuseppe Signorelli, Riccardo Morpurgo, Fabio
Zoratti, Alfredo Lacosegliaz.«Il Chisciotte è un classico proprio
perché è un libro vivo, perché continua ad appassionarci, perché ha
superato con successo l’esame del critico più severo, il tempo. È il
romanzo più divertente, più saggio, più nobile, più ribelle, più
emozionante, di cui si abbia notizia», ha detto Javier Cercas.
Ingresso libero.
( "il Piccolo" - 16 gennaio 2005 pagina 24 - sezione: TRIESTE )