I nazisti triestini «riciclati» Domani dibattito al Knulp

   Esattamente sessant’anni fa i nazisti fuggirono da Trieste. Per la città, che con l’Adriatisches Kustenland era stata annessa al Terzo Reich, anche se altre occupazioni erano in agguato, fu la fine di un incubo. Ma da dove venivano i nazisti, da Berlino e da Monaco? O non si celavano piuttosto anche tra i nostri vicini di casa? Odilo Lotario Globocnik, comandante in città delle Ss era triestino e tornò qui per allestire il lager della Risiera dopo aver mandato a morte a Treblinka 900 mila ebrei. Erik Rajakovich, consulente legale di Adolf Eichmann il ministro della soluzione finale della questione ebraica, e deportatore anche del gruppo di ebrei olandesi tra i quali c’era Anna Frank, era triestino. Dove finirono Globocnik e Eichmann? Uccisi? Processati a Norimberga? No. Globocnik visse a lungo ricco e indisturbato negli Stati Uniti facendo il mercante d’arte. Rajakovich si comprò una villa con piscina a Graz. Il primo fu salvato dalla Cia, il secondo collaborò poi con il Kgb. Qualche nazista rimase addirittura nascosto a Trieste anche dopo la fine della guerra. Soprattutto del riciclaggio dei criminali nazisti e del collaborazionismo dei triestini su cui mai forse si è indagato a fondo si parlerà domani sera alle 20 al Knulp in via Madonna del Mare 7/a in un incontro organizzato da Edoardo Kanzian sul tema «Adriatisches Kustenland kaputt», a sessant’anni dalla fine del Litorale Adriatico. Interverranno gli storici Fulvio Salimbeni, Silva Bon, Marco Coslovich, Ester Pacor e Vincenzo Cerceo, il giornalista Silvio Maranzana, il presidente della Comunità ebraica Andrea Mariani, il musicista Fabio Zoratti, Vortici/Teatro con Beppe De Francesco, Ariella Gracco, Luciana Wild, musiche di Piero Purini. Sarà proiettato il video «La Risiera di San Sabba» di Alessio Zerial.

("IL PICCOLO" - 20 aprile 2005,  pagina 22 sezione TRIESTE)

(Forno alla Risiera)