Rieccomi alle prese con una nuova installazione di RedHat sul mio Asus A1360...
Procediamo dunque - dopo il backup,ovviamente - al riavvio del sistema inserendo il CD di installazione RedHat. Il CD e' bootabile, quindi se il bios e' stato correttamente
impostato, dovremo vedere la prima schermata di installazione: se cosi' non fosse, basta ri-riavviare il computer, premere F2 per intrare nel Setup del bios, stabilire l'ordine
di lettura dei drive in partenza. Questo e' l'ordine che ho impostato nel mio portatile:
Ricordatevi che terminata l'installazione di RedHat Linux dovete modificare nuovamente questo setup spostando la voce "Hard Disk" per prima: in questo modo i bad guys non potranno fare avviare il computer da un floppy o da un cd bootabile per tentare di accedere al vostro disco fisso...e ai vostri dati.
Alla prima schermata in modalita' testo basta premere Enter per avviare la vera e propria installazione: possiamo tranquillamente iniziare con la modalita' grafica perche' sembra che questo sistema supporti meglio la scheda SiS630. Infatti subito viene cambiata la modalita' grafica in vesa-framebuffer e si vedono scorrere allegramente a video i rassicuranti messaggi di boot. Al termine del boot appare la classica schermata con il cappello rosso: da notare che il mouse usb che avevo precedentemente lasciato attaccato al portatile funziona gia'!!! Naturalmente il kernel di questa versione (2.4.2) ha il supporto per il mouse usb e durante l'installazione potremo utilizzarlo senza problemi. Da notare che nel primo menu' testuale ci sono diversi modi di avviare l'installazione, e c'è una voce che permette di avviare il tutto senza la modalita' vesa-framebuffer: non provate ad avviare l'installazione in questo modo!!!
Procediamo ora con i vari passaggi:
Non e' che questa sia la migliore partizione in assoluto: voi potete sicuramente fare di meglio. La cosa importante da sapere e' che installando un sistema Linux - in particolare se si
tratta di un server che rimarra' attaccato alla rete per diverso tempo - bisogna SEMPRE partizionare l'hard disk. Non vorrete mica che un hacker si intrufoli nel
vostro bel sistema e riempia di spazzatura il disco fisso fino all'ultimo byte?
Dispositivo
cil. inizio
cil. fine
Blocchi
Sistema
Mount
/dev/hda1
1
588
4445248
Win95 FAT32
windows
/dev/hda2
589
927
2562840
Linux
/ (root)
/dev/hda3
928
2584
12526920
Estesa
(partizione estesa)
/dev/hda5
928
1659
5533888
Linux
/usr
/dev/hda6
1660
2201
4097488
Linux
/home
/dev/hda7
2202
2499
2252848
Linux
/usr/local
/dev/hda8
2500
2584
642568
Swap
partizione swap
In particolare noterete la mancanza di una partizione /var, che avrebbe dovuto contenere tutti i file di log, e il troppo spazio concesso alla directory / (root).....ma
in fondo io sto installando linux in un portatile, mica in un server! Continuiamo pure con l'installazione
L'installazione del SO e' ben curata e non presenta bug ad eccezione della scheda SiS non supportata. Qusto e' comunque un problema risolto nella sezione Video.
boot=/dev/hda map=/boot/map install=/boot/boot.b prompt timeout=40 message=/boot/message linear default=linux image=/boot/vmlinuz-2.4.2-2 label=linux vga=791 read-only root=/dev/hda2 image=/boot/vmlinuz-2.4.2-2 label=prelinux read-only root=/dev/hda2 other=/dev/hda1 optional label=dosInserendo "linux" al prossimo riavvio, saremo in grado di fare funzionare il nostro video in modalita' vesa-framebuffer; in caso di problemi pero' potremo riavviare il computer in modalita' testo digitando "prelinux" al boot.
# cd /etc/X11 # rm X # ln -s /usr/X11R6/bin/XFree86 XAdesso possiamo anche cancellare il file /etc/X11/XF86Config visto che e' il file di configurazione per la versione 3.3.6 del server grafico. Potete lanciare xf86config per la creazione di un nuovo file di configurazione, oppure ricopiate il seguente testo cosi' com'è:
# /etc/X11/XF86Config Section "Module" Load "dbe" # Double buffer extension SubSection "extmod" Option "omit xfree86-dga" # don't initialise the DGA extension EndSubSection Load "type1" Load "freetype" EndSection Section "Files" RgbPath "/usr/X11R6/lib/X11/rgb" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/local/" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc/" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi/:unscaled" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi/:unscaled" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Type1/" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Speedo/" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/75dpi/" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/100dpi/" EndSection Section "ServerFlags" EndSection Section "InputDevice" Identifier "Keyboard1" Driver "Keyboard" Option "AutoRepeat" "500 30" Option "XkbRules" "xfree86" Option "XkbModel" "pc101" Option "XkbLayout" "it" EndSection Section "InputDevice" Identifier "Mouse1" Driver "mouse" Option "Protocol" "PS/2" Option "Device" "/dev/psaux" Option "Emulate3Buttons" "off" EndSection Section "InputDevice" Identifier "Mouse2" Driver "mouse" Option "Protocol" "IMPS/2" Option "Device" "/dev/input/mice" Option "Emulate3Buttons" "off" Option "ZAxisMapping" "4 5" EndSection Section "Monitor" Identifier "monitor" HorizSync 31.5 - 56.6 VertRefresh 40-70 EndSection Section "Device" Identifier "videocard" Driver "vesa" VideoRam 8192 EndSection Section "Screen" Identifier "Screen 1" Device "videocard" Monitor "monitor" DefaultDepth 16 Subsection "Display" Depth 16 Modes "1024x768" ViewPort 0 0 EndSubsection EndSection Section "ServerLayout" Identifier "XF86 configuration" Screen "Screen 1" InputDevice "Mouse1" "CorePointer" InputDevice "Mouse2" "AlwaysCore" InputDevice "Keyboard1" "CoreKeyboard" EndSectionDate un'occhiata alla sezione "InputDevice" e alla sezione "ServerLayout": sono stati impostati per potere usare contemporaneamente il mouse USB e il touchpad o il mouse PS/2. Per maggiori informazioni leggete le paginetta man di XF86Config
id:3:initdefault:con la riga
id:5:initdefault:
Se effettuate questa modifica, anche la procedura di login verra' effettuata in modalita' grafica: in fondo, che necessita' abbiamo della modalita' testo se basta cliccare sull' icona del terminale posta nel desktop per avere accesso alla shell ? Direte che sono pigro, ma non mi piace scrivere "shutdown -h now" per spegnere il portatile: preferisco schiacciare un pulsante nella schermata di login....
Per i piu' curiosi ho preparato alcuni listati:
Potreste anche voler caricare i driver della scheda come modulo, anche se questo comporta del lavoro in piu': per praticita' dovreste crearvi un file di script che attivi il modulo sis900.o e poi lo configuri secondo le vostre esigenze usando ifconfig e route.
In breve: lasciate pure che il programmino di installazione di RedHat vi configuri la scheda automaticamente e vi risparmierete molti grattacapi.
La prima cosa da fare e' ricompilare il kernel attivando i moduli per la porta infrarossi: potete dare un'occhiata alla mia impostazione del kernel. Una volta riavviato il sistema, ho caricato i moduli che supportano la porta IrDA: (da notare che questi moduli vanno caricati OGNI volta che riavviate il computer)
insmod irda (se non avete caricato il supporto IrDA nel kernel) insmod irport insmod ircomm insmod ircomm-ttyI pacchetti rpm contenenti i programmi per fare funzionare la porta dovrebbero essere gia' stati caricati: per verificarne l'installazione, provate a digitare il comando "irdadump". Se la shell vi dice di non essere in grado di trovare il programma, cercate nel cd di installazione i sorgenti e installateli.
La comunicazione con il telefonino attraverso la porta IrDA funziona in questo modo: viene prima effettuato un collegamento tra la porta infrarossi e una porta seriale libera in modo da poter usare i comuni programmi per porte seriali per dialogare con il telefonino. Successivamente si "attacca" la porta infrarossi al dispositivo esterno attraverso il comando "irattach", a questo punto si puo' andare nel menu del nostro telefonino per attivare il collegamento infrarossi e possiamo posizionare lo stesso davanti alla porta del notebook. Dobbiamo creare dei file per il collegamento con il nostro ISP e verificarne il funzionamento.
Ma procediamo con ordine: dopo avere attivato i moduli, "attacco" la porta IrDA alla seriale:
irattach /dev/ttyS0In questo modo creo un collegamento tra la porta ttyS0 e quella infrarossi. Non utilizzo la ttyS2 perche' mi serve per collegarci la scheda PCMCIA... Posso verificare il funzionamento di questo comando digitando "cat /var/log/messages". Il risultato deve essere del tipo:
... asus kernel: IrDA: Registered device irda0 asus irattach: Starting device irda0 asus irattach: executing: 'echo asus > /proc/sys/net/irda/devname'Usando minicom posso verificare il funzionamento del "modem"... devo prima settarlo con il comando
minicom -sCon questo comando mi appare il menu di settaggio di minicom:
[configuration] Filenames and paths File transfer protocols Serial port setup Modem and dialing Screen and keyboard Save setup as dfl Save setup as.. Exit Exit from MinicomScelgo l'opzione "Serial port setup" e imposto i parametri come segue:
A - Serial Device : /dev/ircomm0 B - Lockfile Location : /var/lock C - Callin Program : D - Callout Program : E - Bps/Par/Bits : 38400 8N1 F - Hardware Flow Control : No G - Software Flow Control : No Change which setting?a questo punto salvo il settaggio scegliendo dal menu principale "Save setup as dfl", riavvio minicom e magicamente.....mi connette con il mio cellulare !!!!!!!!!!!! Adesso posso usare i soliti comandi AT, ATZ, ATDT per dialogare come se il cellulare fosse un modem.
Il prossimo passo e' preparare un link simbolico al dispositivo irda con il comando
# cd /dev # ln -s /dev/ircomm0 /dev/modemAdesso che abbiamo verificato il funzionamento del dispositivo e creato il symbolic link, possiamo passare a kde e configurare una nuova connessione con il comando "Connessione a internet" . Avremo cura di indicare come modem il device /dev/modem, il nome utente, password e numero di telefono sono quelli usati nelle normali connessioni.
Sono uno dei molti utenti che e' stato contagiato dalla "febbre" di Linux, ma che non riesce ancora a staccarsi dal mondo Windows per diversi motivi, vedi certi programmi
per l'ufficio che - manco a dirlo - per essere commerciabili si appoggiano su un sistema operativo di massa, o il supporto per le stampanti che non siano Epson o HP...
Credo comunque che sia solo una questione di tempo: diverse persone incuriosite mi stanno chiedendo informazioni in merito a Linux e alle possibilita' che
puo' offrire anche nei piccoli uffici, senza contare la facilita' di gestione dei server aziendali e la proverbiale sicurezza offerta ai computer nei quale viene installato.
Quando verra' offerta la piena compatibilita' tra i pacchetti office e una semplice,parsimoniosa ed efficace interfaccia grafica, allora sicuramente molti degli utenti abituati
ad usare il sistema di Redmond si convertiranno a Linux, dandogli ulteriore slancio.
Se sei interessato anche all'installazione di RedHat 6.2 su questo portatile, nel menu "Linux sui notebook Asus" c'e' una paginetta web che forse ti puo' aiutare...
Una dritta per rendere piu' sicuro il vostro pinguino!!! Per la sicurezza del vostro portatile - questo vale anche per i desktop - un piccolo ma utile suggerimento: nel bios del sistema togliete la possibilita' di avviare il sistema con un floppy o un cd bootabile. Meglio disabilitare queste opzioni (lasciando solo 1-HARD DISK) e inserire alcune righe aggiuntive nel vostro file /etc/lilo.conf:
... password=stringaditesto ... image=/boot/vmlinuz ..... restricted other=/dev/hda1 optional label=dos other=/dev/fd0 label=floppy unsafeQuando avete finito di modificare il file, cambiate i permessi di accesso in questo modo:
# chown root.root /etc/lilo.conf # chmod 600 /etc/lilo.conf # /bin/liloIn questo modo, al prossimo boot nessuno potra' accedere al sistema usando la partizione Windows o con un floppy di avvio, a meno che non conosca la password inserita nella sezione global del file lilo.conf, e parimenti nessuno potra' accedere alla shell monoutente di linux utilizzando dei parametri (come linux 1, linux init=/bin/sh, linux s) visto che e' impostata l'opzione restricted.
Ho avuto tra le mani la nuova versione di Linux Slackware e la curiosita' ha avuto il sopravvento: ho ricavato dello spazio nel mio hard disk e mi sono creato una
nuova partizione da circa 500 MB, quindi ho installato i servizi di base di questa bellissima versione di linux.
Anche con questa distribuzione sono riuscito ad entrare ed uscire dal modo grafico partendo dalla modalita' vesa-framebuffer; il server X usato e' la versione 4.1.0.
Come al solito Slackware si e' rivelata una delle migliori distribuzioni, mettendo a disposizione dell'utente l'ultima versione STABILE di tutti i pacchetti: l'unica nota -
se si puo' dire - negativa e' che bisogna imparare la "logistica" dei file di configurazione, molto diversa dalla RedHat. Da notare anche la diversa gestione della stampante.
Prossimamente scrivero' qualcosa su questa bellissima versione del pinguino :-)))