Masterizzatore IoMega 24x10x40 USB e Linux Slackware 8.0
Introduzione
La configurazione in Linux
Creare un cd
Cd multisessione
Cd riscrivibili
Aggiornato il 23-07-2002
Un saluto a tutti i colleghi linuxiani in ascolto! Finalmente trovo un po' di tempo per scrivere qualcosa di nuovo su queste pagine...allora, si tratta dell'ultimo
acquisto di mio fratello, un masterizzatore esterno su porta usb della IoMega, il 24x16x40. Il prodotto e' piuttosto ingombrante visto sopra un tavolo, ma
abbastanza piacevole da vedere e da maneggiare, in piu' da una vaga sensazione di robustezza che non guasta mai.
Come mai ha scelto questo masterizzatore? prima di tutto per il prezzo, molto contenuto rispetto alla concorrenza, e poi per la casa costruttrice - io possiedo gia' un
lettore Zip 100 parallelo che finora non mi ha mai dato grane...un grazie alla IoMega!
Devo dire che da tempo ero interessato ad un masterizzatore esterno da utilizzare nel tempo libero, e finora ho sfruttato il masterizzatore interno del computer che uso
in ufficio. Una vera seccatura non potere subito incidere su disco i brani mp3 e programmi vari quando si scaricano da casa...ma finora non ho acquistato nulla
per via del prezzo: nei negozi ai quali mi sono rivolto si superava abbondantemente il mezzo milione in vecchie lire...
Adesso che possiedo questo nuovo giocattolo, perche' non testarlo con il nostro Linux? all'opera dunque!
Prima di tutto consiglio vivamente di scaricare il CD-Writing-HOWTO presente nel sito www.pluto.linux.it.
Anche se l'ultima revisione e' del luglio 2000,
ci sono molte cose interessanti da leggere...ovviamente non troverete nulla che riguarda la porta usb, perche' all'epoca non esisteva un decente supporto per
questa porta...
Come al solito, per avere informazioni sul supporto usb ho dovuto spulciare molte pagine web fornite dai motori di ricerca, ma alla fine sono riuscito a trovare tutto
cio' che serve per usare il masterizzatore con Linux.
La prima cosa da fare e' procurarsi l'ultima versione dei sorgenti del kernel (io sto ancora usando la 2.4.18), configurare il tutto ricordandosi di attivare
queste voci:
- supporto per USB (CONFIG_USB=m|y)
- supporto per UHCI oppure OHCI (CONFIG_USB_UHCI=y oppure CONFIG_USB_OHCI=y)
- supporto per la connessione di dispositivi mass-storage usb (CONFIG_USB_STORAGE=m|y)
- debug per la connessione di dispositivi mass-storage (CONFIG_USB_STORAGE_DEBUG=y)
- supporto per periferiche SCSI (CONFIG_SCSI=y)
- supporto generico per SCSI (CONFIG_CHR_DEV_SG=m|y)
Oltre alle modifiche del kernel, dobbiamo procurarci (se non gia' presenti nel sistema, cosa alquanto improbabile) i tools per la masterizzazione:
A questo punto possiamo procedere...caricate gli eventuali moduli che avete compilato, attaccate il masterizzatore al portatile e iniziate scrivendo
dalla shell il comando:
# cdrecord -scanbus
Come risultato dovreste ottenere una lista di masterizzatori e cdrom attaccati al computer: nel mio caso cio' che appare a video e':
Dopo aver verificato che Linux riconosce il nostro dispositivo, osserviamo meglio l'output sopra riportato: la riga piu' interessante e' "scanbus0: 0,0,0"
che ci indica i numeri del device che dobbiamo usare.
Adesso siamo veramente pronti per creare il nostro primo cd con Linux...
Come riportato dal CD-Writing-HOWTO, il processo di masterizzazione si divide in due fasi: la creazione del file immagine e la masterizzazione sul supporto fisico.
Per la creazione dell'immagine ci serviremo del programma mkisofs: dopo avere messo in una directory tutti i file che vogliamo incidere su cd, possiamo dare il
comando:
# mkisofs -J -r -o /tmp/cd.iso /home/user/backup/masterizzare/
In questo caso tutti i file da registrare sono presenti nella directory /home/user/backup/masterizzare: notate che la directory "masterizzare" diventa la directory
root per il cd-rom che verra' creato. In altre parole, se create un file ./masterizzare/miofile.txt, nel cdrom vedrete solamente il file ./miofile.txt perche'
e' stato messo nella directory principale del cd. Da notare anche l'opzione -J che impone a mkisofs di reare un cdrom di tipo Joilet.
Possiamo ora procedere con la registrazione vera e propria: inserite un supporto nuovo nel masterizzatore e digitate:
# cdrecord -v -eject -dev=0,0,0 speed=4 -data /tmp/cd.iso
In questo modo si crea un nuovo cdrom usando il device "0,0,0" a velocita' x4, partendo dal file precedentemente creato cd.iso ; l'opzione -v (verbose) ci permette
di apprezzare l'avanzamento dei lavori del nostro dispositivo...
Alla fine del processo di masterizzazione, il cd verra' espulso e potremo leggerlo sia con Linux che con Windows...
Con la procedura sopra riportata verremo a creare in un colpo solo un nuovo cdrom con i dati contenuti nel file cd.iso (o qualsiasi nome vogliate), e alla fine
il cd verra' chiuso impedendo
la memorizzazione di altri dati. Nella realta' e' molto piu' frequente che si debbano creare dei cd di backup, che vengono riempiti progressivamente giorno per
giorno, per poi essere chiusi solamente quando ci si avvicina alla capacita' massima del supporto.
In questo caso bisogna usare la tecnica dei cd multisessione: alla prima traccia registrata ne viene accodata una seconda, poi una terza e cosi' via, senza chiudere
il disco e lasciando sempre leggibili le tracce precedenti.
Con il programma cdrecord la cosa e' piuttosto semplice: basta usare l'opzione "-multi". Supponiamo di avere una directory da masterizzare, diciamo
/home/backup/primaiso
Andremo a reare il solito file cd1.iso che poi masterizzeremo nella prima traccia:
# mkisofs -R -J -o cd1.iso /home/bakup/primaiso
...
# cdrecord -v -eject -multi -dev=0,0,0 speed=8 -data cd1.iso
...
Se montiamo il cdrom cosi' creato, vedremo gia' i dati contenuti nella prima traccia. Supponiamo ora di avere altri dati da masterizzare nella directory
/home/backup/secondaiso
Ricaviamo prima i due valori relativi alle sessioni gia' scritte nel cdrom che ci serviranno per la compilazione della seconda immagine:
# cdrecord -dev=0,0,0 -msinfo
xx,yy
Compiliamo la seconda immagine e scriviamola sul cdrom:
# mkisofs -R -J -C [xx],[yy] -M 0,0,0 -o cd2.iso /home/bakup/secondaiso
...
# cdrecord -v -eject -multi -dev=0,0,0 speed=8 -data cd2.iso
...
In questo modo i dati contenuti in cd2.iso verranno accodati alla traccia cd1.iso; se vogliamo aggiungere una terza traccia dovremo solamente ripetere i passaggi
precedenti, se vogliamo chiudere definitivamente il cdrom basta omettere l'opzione -multi nell'ultima istruzione.
I cd riscrivibili si comportano come un normale cd-r, ma con l'opportunita' di sovrascrivere tracce gia' presenti oppure di cancellare l'intero
contenuto del disco. Con cdrecord possiamo cancellare tutte le tracce presenti in un sol colpo:
# cdrecord -v -dev=0,0,0 speed=8 -blank=all
Per le altre opzioni che riguardano la cancellazione di dati dai cd riscrivibili, potete digitare il comando cdrecord -blank=help...
Personalmente sono contrario all'uso di cd riscrivibili per un paio di ragioni:
- alcuni cd riscrivibili da me usati all'improvviso si sono rovinati, perdendo tutti i dati contenuti
- i cd-r sono piu' sicuri perche' i dati una volta incisi non possono piu' essere cancellati (a meno che non tagliate il cd con una forbice...)
- se avete bisogno di scrivere e cancellare dati in supporti che non siano il vostro hard disk, meglio rivolgersi a prodotti tipo drive Zip o hard disk esterni
- i cd-r sono molto piu' economici dei cd riscrivibili, permettendo di registrare una gran quantita' di dati ad un costo irrisorio
In poche parole, considero l'affidabilita' dei cd-riscrivibili paragonabile a quella dei floppy disk...