Itinerario 2

 

Località di partenza: Parcheggio antistante il bocciodromo in fraz. Roletti (Zubiena)

Tempo di percorrenza: ore 1.30 (soste escluse)

Difficoltà: D (percorso privo di segnaletica – bussola necessaria)

Periodo consigliato: da Dicembre a Febbraio

 

Alla scoperta dei "recinti", tra le più interessanti ed enigmatiche strutture murarie della Bessa. Percorso inagibile in estate, su sentieri non sempre individuabili con facilità  . Paesaggio prevalentemente vegetato alternato a cumuli di ciottoli di modesta elevazione.

 

La descrizione delle strutture A, B, C e D è contenuta nel capitolo: Strutture murarie.

Dal parcheggio attraversare la strada e scendere lungo lo sterrato che in breve si inoltra nel bosco, percorre una curva verso sinistra e continua fino ad un incrocio a T con una carrareccia che costituisce uno degli assi di attraversamento del Terrazzo della Bessa. Prendere a sinistra e costeggiare una zona caratterizzata da piccoli appezzamenti dotati di spessi muri di recinzione. Molto si è detto a proposito di questo tipo di strutture assegnandole in genere al lavoro di contadini che in epoche recenti avrebbero bonificato il terreno per coltivarlo. Tuttavia la logica suggerirebbe una più probabile origine al momento dei lavori minerari (pur con ovvii successivi riutilizzi) quando, essendovi oltre cinquemila bocche da sfamare, si doveva utilizzare tutto il terreno agricolo disponibile. Al termine delle murature a secco, in corrispondenza di una curva a sinistra, immettersi a destra in una evidente traccia e dopo circa quaranta metri deviare a sinistra in uno stradino. In breve si giunge all’ingresso del recinto D che segue i contorni irregolari del terreno. In alto, al centro, domina un grande masso erratico a superficie piana. Pochi metri a destra, a contatto con la recinzione, si osserva un masso utilizzato in insediamento e poco oltre un “fondo di capanna” in buono stato di conservazione. A sinistra dell’ingresso altre strutture affossate ed una delle nicchie circolari del recinto. Ritornare al bivio e continuare verso sinistra (nord) fino ad una radura erbosa. Prendere il sentiero di destra, seguirlo costeggiando un muro a secco, un affioramento di ciottoli con due sorgenti attrezzate contigue , e raggiungere l’ingresso del recinto A che delimita (circa 250 m. di circonferenza) un terreno pianeggiante attualmente occupato da un bosco di robinie. Ritornare all’altezza delle sorgenti ed attraversare verso sinistra (est) ed entrare nel recinto B, a forma di scudo, attraverso uno sfondamento del muro frutto di un recente riutilizzo. Al centro del muro di destra vi è la nicchia rettangolare con gradino e canalizzazione in ciottoli piatti. Uscire dall’ingresso originale (sud est) in parte crollato, ma ancora ben riconoscibile e dirigersi a sinistra su sentiero al bordo di una stratificazione di ciottoli. Dopo circa 50 m. si incontra a destra un gruppo di “fondi di capanna” dalle forme irregolari e muri profondi poche decimetri che dovettero avere un consistente alzato ligneo. Scendere nel vallone sottostante (sud est), seguirlo verso sinistra, destreggiandosi tra cespugli e rami, fino ad un masso situato in zona non vegetata contenente sulla superficie superiore alcune coppelle poco profonde dai bordi arrotondati. Attraversare verso destra i ciottoli ed entrare in una superficie pianeggiante rettilinea lunga circa 250 m. interamente orlata da muri di contenimento, probabile resto di una vasca di accumulo dell’acqua per il lavaggio delle sabbie aurifere. Uscire dalla “vasca” lungo uno stradino situato poco a monte (destra) del punto di discesa, ma sul lato opposto, oltrepassare un grosso masso, girare a destra lungo una traccia ed entrare in un ampio recinto delimitato da ciottoli ammucchiati. All’interno, alcuni grandi massi sono stati utilizzati  come insediamento mediante chiusure in muratura a secco e scavo del terreno sottostante. Ritornare allo stradino, proseguire a destra e dopo alcune decine di metri raggiungere, a sinistra, lo stretto corridoio d'ingresso del piccolo recinto ovale C, mimetizzato al bordo di un cumulo di ciottoli ed anch'esso dotato di nicchia rettangolare. Proseguire fino alla carrareccia situata pochi metri a sud e girare a destra. Al successivo incrocio, continuare verso sinistra lungo l’itinerario di andata fino al parcheggio.

 

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