Itinerario 3
Località di partenza: Parcheggio antistante il bocciodromo
in fraz. Roletti (Zubiena)
Dal parcheggio attraversare la
strada e scendere lungo lo sterrato che in breve si inoltra nel bosco. Circa 30
metri dopo la prima curva si nota a destra un masso erratico di grandi
dimensioni detto “Roch d’la volp” (roccia della volpe). La superficie inclinata verso Sud Ovest
ospita, prevalentemente nella parte superiore, numerose coppelle generalmente
larghe e basse, parte delle quali con rozzi canaletti. Sembra di vedere qui una
fase arcaica dei collegamenti che in fasi più mature (o tecnicamente meglio
eseguiti) sono presenti nella parte più alta di questo stesso masso con
coppelle e canaletti levigati che
formano una composizione a “griglia” orientata verso il tramonto del solstizio
d’estate. Proseguire sul sentiero per un centinaio di metri poi prendere una
deviazione a destra (prima di un
incrocio a T) e seguirla senza tenere conto di deviazioni, in parte ingombre di
vegetazione. Giunti ad una biforcazione (a volte poco visibile) continuare
ancora a destra verso le pietraie per circa 50 metri fino all’inizio di un
muretto a secco in prossimità di un piccolo masso erratico a forma piramidale.
Scendere a sinistra in una conca dalla quale si risale per pochi metri al Roch
d’la Sguia (vedi il capitolo: Arte rupestre). La salita alla parte sommitale
del masso, su cui sono incise una trentina di coppelle, può essere pericolosa
se la superficie è umida. Ridiscendere alla conca, attraversarla e risalire in
breve ad un grande masso a superficie pianeggiante (vedi il capitolo: Arte
rupestre – masso n.5). Continuare fuori sentiero verso Nord Ovest, attraversare
dopo pochi metri resti di uno stradino delimitato da muri e raggiungere una
tavola di pietra a superficie regolarizzata artificialmente probabilmente
connessa all’ insediamento di cui si notano evidenti tracce. Attraversare verso
Sud fino al cumulo di ciottoli che si segue a sinistra fino a ritrovare il
sentiero che scende ai due massi incisi descritti. Proseguire a destra fino al masso piramidale e ritornare
per il sentiero di andata fino al parcheggio.
(Deviazione verso la “vasca di
accumulo” ed il masso n.14 – Itinerario circolare con ritorno al parcheggio via
fraz.Riviera)
Dal masso piramidale
continuare verso Sud attraverso il bosco, su terreno ciottoloso, tenendosi
paralleli ad un muretto a secco. Al termine di questo contornare verso sinistra
un dosso, attraversare un secondo muretto e scendere verso Sud Est fino ad una
grande spianata che si raggiunge attraversando una fascia di rovi (circa 100 m.
dal masso piramidale). Questo piano a forma trapezioidale, cinto da muri di
contenimento ed adibito ad uso agricolo fino a pochi anni orsono, era con
grande probabilità una “vasca di accumulo” dell’acqua per il lavaggio delle
sabbie aurifere poiché si
restringe progressivamente ad imbuto fino a dar origine ad un canale che, dopo
un percorso di circa duecento metri, termina in un conoide antropico.
Attraversare il piano sul lato destro (Sud) e raggiungere un evidente sentiero
che si percorre verso destra per circa 150 m. fino ad un masso a superficie
triangolare (vedi capitolo: Arte rupestre – masso n.14). Dopo 150 m. si arriva ad
una strada asfaltata che si segue a destra in salita fino alla Provinciale
lungo la quale, ancora a destra per altri 300 m., si raggiunge il parcheggio.
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