Neemia
Capitolo 1
1Parole di Neemia figlio di Akalia'. Nel
mese di Casleu dell'anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa,
2Canani, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini
arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei che erano
rimpatriati, superstiti della deportazione, e riguardo a Gerusalemme. 3Essi
mi dissero: "I superstiti della deportazione sono la', nella
provincia, in grande miseria e abbattimento; le mura di Gerusalemme
restano piene di brecce e le sue porte consumate dal fuoco". 4Udite
queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni,
digiunando e pregando davanti al Dio del cielo. 5E dissi:
"Signore, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni
l'alleanza e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi
comandi, 6siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti
per ascoltare la preghiera del tuo servo; io prego ora davanti a te
giorno e notte per gli Israeliti, tuoi servi, confessando i peccati, che
noi Israeliti abbiamo commesso contro di te; anch'io e la casa di mio
padre abbiamo peccato. 7Ci siamo comportati male con te e non
abbiamo osservato i comandi, le leggi e le decisioni che tu hai dato a
Mose' tuo servo. 8Ricordati della parola che hai affidato a
Mose' tuo servo: Se sarete infedeli, io vi disperdero' fra i popoli; 9ma
se tornerete a me e osserverete i miei comandi e li eseguirete, anche se
i vostri esiliati si trovassero all'estremita' dell'orizzonte, io di la'
li raccogliero' e li ricondurro' al luogo che ho scelto per farvi
dimorare il mio nome. 10Ora questi sono tuoi servi e tuo
popolo; tu li hai redenti con grande potenza e con mano forte. 11Signore,
siano i tuoi orecchi attenti alla preghiera del tuo servo e alla
preghiera dei tuoi servi, che desiderano temere il tuo nome; concedi
oggi buon successo al tuo servo e fagli trovare benevolenza davanti a
questo uomo".
Io allora ero coppiere del re.
Capitolo 2
1Nel mese di Nisan dell'anno ventesimo del
re Artaserse, appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e
glielo versai. Ora io non ero mai stato triste in sua presenza. 2Percio'
il re mi disse: "Perche' hai l'aspetto triste? Eppure non sei
malato; non puo' esser altro che un'afflizione del cuore". Allora
io ebbi grande timore 3e dissi al re: "Viva il re per
sempre! Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la citta'
dove sono i sepolcri dei miei padri e' in rovina e le sue porte sono
consumate dal fuoco?". 4Il re mi disse: "Che cosa
domandi?". Allora io pregai il Dio del cielo, 5e poi
risposi al re: "Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia
ai suoi occhi, mandami in Giudea, nella citta' dove sono i sepolcri dei
miei padri, perche' io possa ricostruirla". 6Il re, che
aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: "Quanto durera' il
tuo viaggio? Quando ritornerai?". Io gli indicai un termine di
tempo. La cosa piacque al re; mi lascio' andare. 7Poi dissi
al re: "Se piace al re, mi si diano le lettere per i governatori
dell'Oltrefiume, perche' mi lascino passare ed entrare in Giudea, 8e
una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perche' mi dia il
legname per costruire le porte della cittadella presso il tempio, per le
mura della citta' e per la casa che io abitero'". Il re mi diede le
lettere perche' la mano benefica del mio Dio era su di me.
9Giunsi presso i governatori dell'Oltrefiume e diedi loro le
lettere del re. Il re aveva mandato con me una scorta di capi
dell'esercito e di cavalieri. 10Ma quando Sanballat il
Coronita e Tobia lo schiavo ammonita furono informati del mio arrivo,
ebbero gran dispiacere che fosse venuto un uomo a procurare il bene
degli Israeliti.
11Giunto a Gerusalemme, vi rimasi tre giorni. 12Poi
mi alzai di notte e presi con me pochi uomini senza dir nulla ad alcuno
di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme e
senza aver altro giumento oltre quello che io cavalcavo. 13Uscii
di notte per la porta della Valle e andai verso la fonte del Drago e
alla porta del Letame, osservando le mura di Gerusalemme, come erano
piene di brecce e come le sue porte erano consumate dal fuoco. 14Mi
spinsi verso la porta della Fonte e la piscina del re, ma non vi era
posto per cui potesse passare il giumento che cavalcavo. 15Allora
risalii di notte la valle, sempre osservando le mura; poi, rientrato per
la porta della Valle, tornai a casa.
16I magistrati non sapevano ne' dove io fossi andato ne' che
cosa facessi. Fino a quel momento non avevo detto nulla ne' ai Giudei
ne' ai sacerdoti, ne' ai notabili, ne' ai magistrati ne' ad alcuno di
quelli che si occupavano dei lavori. 17Allora io dissi loro:
"Voi vedete la miseria nella quale ci troviamo; Gerusalemme e' in
rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco. Venite, ricostruiamo le
mura di Gerusalemme e non saremo piu' insultati!". 18Narrai
loro come la mano benefica del mio Dio era stata su di me e anche le
parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: "Alziamoci e
costruiamo!". E misero mano vigorosamente alla buona impresa.
19Ma quando Sanballat il Coronita e Tobia lo schiavo
ammonita, e Ghesem l'Arabo seppero la cosa, ci schernirono e ci derisero
dicendo: "Che state facendo? Volete forse ribellarvi al re?". 20Allora
io risposi loro: "Il Dio del cielo ci dara' successo. Noi, suoi
servi, ci metteremo a costruire; ma voi non avete ne' parte ne' diritto
ne' ricordo in Gerusalemme".
Capitolo 3
1Eliasib, sommo sacerdote, con i suoi
fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore; la
consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla
torre di Mea, che poi consacrarono, e fino alla torre di Cananeel. 2Accanto
a Eliasib lavoravano gli uomini di Gerico e accanto a loro lavorava
Zaccur figlio di Imri. 3I figli di Senaa' costruirono la
porta dei Pesci, ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le
serrature e le sbarre. 4Accanto a loro lavorava alle
riparazioni Meremot figlio di Uria, figlio di Akkoz; accanto a loro
lavorava alle riparazioni Mesullam, figlio di Berechia figlio di
Mesezabeel; accanto a loro lavorava alle riparazioni Zadok figlio di
Baana; 5accanto a loro lavoravano alle riparazioni quelli di
Tekoa; ma i loro notabili non piegarono il collo a lavorare all'opera
del loro Signore. 6Ioiada' figlio di Paseach e Mesullam
figlio di Besodia, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero
l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. 7Accanto
a loro lavoravano alle riparazioni Melatia il Gabaonita, Iadon il
Meronotita, e gli uomini di Gabaon e di Mizpa', alle dipendenze della
sede del governatore dell'Oltrefiume; 8accanto a loro
lavorava alle riparazioni Uzziel figlio di Caraia tra gli orefici e
accanto a lui lavorava Anania tra i profumieri. Essi hanno rinforzato
Gerusalemme fino al Muro Largo; 9accanto a loro lavorava alle
riparazioni Refaia figlio di Cur, capo della meta' del distretto di
Gerusalemme. 10Accanto a loro lavorava alle riparazioni, di
fronte alla sua casa, Iedaia figlio di Carumaf e accanto a lui lavorava
Cattus figlio di Casabnia'. 11Malchia figlio di Carim e
Cassub figlio di Pacat-Moab restaurarono la parte successiva di mura e
la torre dei Forni. 12Accanto a loro lavorava alle
riparazioni insieme con le figlie, Sallum figlio di Alloches, capo
della meta' del distretto di Gerusalemme. 13Canun e gli
abitanti di Zanoach restaurarono la porta della Valle; la
ricostruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero
inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame. 14Malchia
figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Kerem, restauro' la porta
del Letame; la ricostrui', vi pose i battenti, le serrature e le sbarre.
15Sallum figlio di Col-Coze, capo del distretto di Mizpa',
restauro' la porta della Fonte; la ricostrui', la copri', vi pose i
battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina
di Siloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si
scende dalla citta' di Davide. 16Dopo di lui Neemia figlio di
Azbuk, capo della meta' del distretto di Bet-Zur, lavoro' alle
riparazioni fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina
artificiale e fino alla casa dei Prodi. 17Dopo di lui
lavoravano alle riparazioni i leviti, sotto Recum figlio di Bani;
accanto a lui lavorava per il suo distretto Casabia', capo della meta'
del distretto di Keila'. 18Dopo di lui lavoravano alle
riparazioni i loro fratelli, sotto Binnui figlio di Chenadad, capo
dell'altra meta' del distretto di Keila'; 19accanto a lui
Ezer figlio di Giosue', capo di Mizpa', restaurava un'altra parte delle
mura, di fronte alla salita dell'arsenale, all'angolo. 20Dopo
di lui Baruch figlio di Zaccai ne restaurava con ardore un'altra parte
dall'angolo fino alla porta della casa di Eliasib sommo sacerdote. 21Dopo
di lui Meremot figlio di Uria, figlio di Akkoz, ne restaurava un'altra
parte, dalla porta della casa di Eliasib fino all'estremita' della casa
di Eliasib. 22Dopo di lui lavoravano i sacerdoti che
abitavano la periferia. 23Dopo di loro Beniamino e Cassub
lavoravano di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria figlio di
Maaseia, figlio di Anania, lavorava presso la sua casa. 24Dopo
di lui Binnui figlio di Chenadad restauro' un'altra parte delle mura,
dalla casa di Azaria fino alla svolta, cioe' all'angolo. 25Palal
figlio di Uzai lavoro' di fronte alla svolta e alla torre sporgente dal
piano di sopra della reggia, che da' sul cortile della prigione dopo di
lui lavorava Pedaia figlio di Pareos. 26Gli oblati che
abitavano sull'Ofel, lavoravano fin davanti alla porta delle Acque,
verso oriente, e di fronte alla torre sporgente. 27Dopo di
loro quelli di Tekoa ne restaurarono un'altra parte, di fronte alla
gran torre sporgente e fino al muro dell'Ofel. 28I sacerdoti
lavoravano alle riparazioni sopra la porta dei Cavalli, ciascuno di
fronte alla sua casa. 29Dopo di loro Zadok figlio di Immer
lavorava di fronte alla sua casa. Dopo di lui lavorava Semaia figlio di
Secania, custode della porta d'oriente. 30Dopo di lui Anania
figlio di Selemia e Canun sesto figlio di Zalaf restaurarono un'altra
parte delle mura. Dopo di loro Mesullam figlio di Berechia lavorava di
fronte alla sua stanza. 31Dopo di lui Malchia, uno degli
orefici, lavorava fino alla casa degli oblati e dei mercanti, di fronte
alla porta della Rassegna e fino al piano di sopra dell'angolo. 32Gli
orefici e i mercanti lavorarono alle riparazioni fra il piano di sopra
dell'angolo e la porta delle Pecore.
33Quando Sanballat seppe che noi edificavamo le mura, si
adiro', si indigno' molto, si fece beffe dei Giudei 34e disse
in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: "Che
vogliono fare questi miserabili Giudei? Rifarsi le mura e farvi subito
sacrifici? Vogliono finire in un giorno? Vogliono far rivivere pietre
sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?". 35Tobia
l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: "Edifichino pure! Se una
volpe vi salta su, fara' crollare il loro muro di pietra!".
36Ascolta, Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa' ricadere
sul loro capo il loro dileggio e abbandonali al saccheggio in un paese
di schiavitu'! 37Non coprire la loro iniquita' e non sia
cancellato dalla tua vista il loro peccato, perche' hanno offeso i
costruttori.
38Noi dunque andavamo ricostruendo le mura che furono
dappertutto portate fino a meta' altezza; il popolo aveva preso a cuore
il lavoro.
Capitolo 4
1Ma quando Sanballat, Tobia, gli Arabi,
gli Ammoniti e gli Asdoditi seppero che la riparazione delle mura di
Gerusalemme progrediva e che le brecce cominciavano a chiudersi, si
adirarono molto 2e tutti assieme congiurarono di venire ad
attaccare Gerusalemme e crearvi confusione. 3Allora noi
pregammo il nostro Dio e contro di loro mettemmo sentinelle di giorno e
di notte per difenderci dai loro attacchi. 4Quelli di Giuda
dicevano: "Le forze dei portatori vengono meno e le macerie sono
molte; noi non potremo costruire le mura!". 5I nostri
avversari dicevano: "Senza che s'accorgano di nulla, noi piomberemo
in mezzo a loro, li uccideremo e faremo cessare i lavori". 6Poiche'
i Giudei che dimoravano vicino a loro vennero a riferirci dieci volte:
"Da tutti i luoghi ai quali vi volgete, essi saranno contro di
noi", 7io, nelle parti sottostanti a ciascun posto oltre
le mura, in luoghi scoperti, disposi il popolo per famiglie, con le loro
spade, le loro lance, i loro archi. 8Dopo aver considerato la
cosa, mi alzai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo:
"Non li temete! Ricordatevi del Signore grande e tremendo;
combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e le vostre figlie,
per le vostre mogli e per le vostre case!". 9Quando i
nostri nemici vennero a sapere che eravamo informati della cosa, Dio
fece fallire il loro disegno e noi tutti tornammo alle mura, ognuno al
suo lavoro. 10Da quel giorno la meta' dei miei giovani
lavorava e l'altra meta' stava armata di lance, di scudi, di archi, di
corazze; i capi erano dietro tutta la casa di Giuda. 11Quelli
che costruivano le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi, con
una mano lavoravano e con l'altra tenevano la loro arma; 12tutti
i costruttori, lavorando, portavano ciascuno la spada cinta ai fianchi.
Il trombettiere stava accanto a me. 13Dissi allora ai
notabili, ai magistrati e al resto del popolo: "L'opera e' grande
ed estesa e noi siamo sparsi sulle mura e distanti l'uno dall'altro. 14Dovunque
udirete il suono della tromba, raccoglietevi presso di noi; il nostro
Dio combattera' per noi". 15Cosi' continuavamo i lavori,
mentre la meta' della mia gente teneva impugnata la lancia,
dall'apparire dell'alba allo spuntar delle stelle. 16Anche in
quell'occasione dissi al popolo: "Ognuno con il suo aiutante passi
la notte dentro Gerusalemme, per far con noi la guardia durante la notte
e riprendere il lavoro di giorno". 17Io poi, i miei
fratelli, i miei servi e gli uomini di guardia che mi seguivano, non ci
togliemmo mai le vesti; ognuno teneva l'arma a portata di mano.
Capitolo 5
1Si alzo' un gran lamento da parte della
gente del popolo e delle loro mogli contro i loro fratelli Giudei. 2Alcuni
dicevano: "Noi, i nostri figli e le nostre figlie siamo numerosi;
ci si dia il grano perche' possiamo mangiare e vivere!". 3Altri
dicevano: "Dobbiamo impegnare i nostri campi, le nostre vigne e le
nostre case per assicurarci il grano durante la carestia!". 4Altri
ancora dicevano: "Abbiamo preso denaro a prestito sui nostri campi
e sulle nostre vigne per pagare il tributo del re. 5La nostra
carne e' come la carne dei nostri fratelli, i nostri figli sono come i
loro figli; ecco dobbiamo sottoporre i nostri figli e le nostre figlie
alla schiavitu' e alcune delle nostre figlie sono gia' state ridotte
schiave; noi non abbiamo via d'uscita, perche' i nostri campi e le
nostre vigne sono in mano d'altri". 6Quando udii i loro
lamenti e queste parole, ne fui molto indignato. 7Dopo aver
riflettuto dentro di me, ripresi duramente i notabili e i magistrati e
dissi loro: "Dunque voi esigete un interesse da usuraio dai nostri
fratelli?". Convocai contro di loro una grande assemblea 8e
dissi loro: "Noi, secondo la nostra possibilita', abbiamo
riscattato i nostri fratelli Giudei che si erano venduti agli stranieri
e voi stessi vendereste i vostri fratelli ed essi si venderebbero a
noi?". Allora quelli tacquero e non seppero che rispondere. 9Io
dissi: "Quello che voi fate non e' ben fatto. Non dovreste voi
camminare nel timore del nostro Dio per non essere scherniti dagli
stranieri nostri nemici? 10Anch'io, i miei fratelli e i miei
servi abbiamo dato loro in prestito denaro e grano. Ebbene, condoniamo
loro questo debito! 11Rendete loro oggi stesso i loro campi,
le loro vigne, i loro oliveti e le loro case e l'interesse del denaro
del grano, del vino e dell'olio di cui siete creditori nei loro
riguardi". 12Quelli risposero: "Restituiremo e non
esigeremo piu' nulla da loro; faremo come tu dici". Allora chiamai
i sacerdoti e in loro presenza li feci giurare che avrebbero mantenuto
la promessa. 13Poi scossi la piega anteriore del mio mantello
e dissi: "Cosi' Dio scuota dalla sua casa e dai suoi beni chiunque
non avra' mantenuto questa promessa e cosi' sia egli scosso e vuotato di
tutto!". Tutta l'assemblea disse: "Amen" e lodarono il
Signore. Il popolo mantenne la promessa.
14Di piu', da quando il re mi aveva stabilito loro
governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo
anno del re Artaserse, durante dodici anni, ne' io ne' i miei fratelli
mangiammo la provvista assegnata al governatore. 15I
governatori che mi avevano preceduto, avevano gravato il popolo,
ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i
loro servi angariavano il popolo, ma io non ho fatto cosi', poiche' ho
avuto timore di Dio. 16Anzi ho messo mano ai lavori di queste
mura e non abbiamo comperato alcun podere. Tutti i miei giovani erano
raccolti la' a lavorare. 17Avevo alla mia tavola
centocinquanta uomini, Giudei e magistrati, oltre a quelli che venivano
a noi dalle nazioni vicine. 18Quel che si preparava a mie
spese ogni giorno era un bue, sei capi scelti di bestiame minuto e
cacciagione; ogni dieci giorni vino per tutti in abbondanza. Tuttavia
non ho mai chiesto la provvista assegnata al governatore, perche' il
popolo era gia' gravato abbastanza a causa dei lavori. 19Mio
Dio, ricordati in mio favore per quanto ho fatto a questo popolo.
Capitolo 6
1Quando Sanballat e Tobia e Ghesem l'Arabo
e gli altri nostri nemici seppero che io avevo riedificato le mura e che
non vi era piu' rimasta alcuna breccia, sebbene ancora io non avessi
messo i battenti alle porte, 2Sanballat e Ghesem mi
mandarono a dire: "Vieni e troviamoci insieme a Chefirim, nella
valle di Oni". Essi pensavano di farmi del male. 3Ma io
inviai loro messaggeri a dire: "Sto facendo un gran lavoro e non
posso scendere: perche' dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo
lascio per scendere da voi?". 4Essi mandarono quattro
volte a dirmi la stessa cosa e io risposi nello stesso modo.
5Allora Sanballat mi mando' a dire la stessa cosa la quinta
volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta, 6nella
quale stava scritto: "Si sente dire fra queste nazioni, e Gasmu' lo
afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi e percio' tu
ricostruisci le mura e, secondo queste voci, tu diventeresti loro re 7e
avresti inoltre stabilito profeti per far questa proclamazione a
Gerusalemme: Vi e' un re in Giuda! Or questi discorsi saranno riferiti
al re. Vieni dunque e consultiamoci assieme". 8Ma io gli
feci rispondere: "Le cose non stanno come tu dici, ma tu
inventi!". 9Tutta quella gente infatti ci voleva
impaurire e diceva: "Le loro mani desisteranno e il lavoro non si
fara'". Ora invece si sono irrobustite le mie mani!
10Io andai a casa di Semaia figlio di Delaia, figlio di
Meetabeel, che si era rinchiuso la' dentro; egli mi disse:
"Troviamoci insieme nel tempio, dentro il santuario, e chiudiamo le
porte del santuario, perche' verranno ad ucciderti, di notte verranno ad
ucciderti". 11Ma io risposi: "Un uomo come me puo'
darsi alla fuga? Un uomo della mia condizione potrebbe entrare nel
santuario per salvare la vita? No, io non entrero'". 12Compresi
che non era mandato da Dio, ma aveva pronunziato quella profezia a mio
danno, perche' Tobia e Sanballat l'avevano prezzolato. 13Era
stato pagato per impaurirmi e indurmi ad agire in quel modo e a peccare,
per farmi una cattiva fama ed espormi al disonore. 14Mio Dio,
ricordati di Tobia e di Sanballat, per queste loro opere; anche della
profetessa Noadia e degli altri profeti che cercavano di spaventarmi!
15Le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno
di Elul, in cinquantadue giorni. 16Quando tutti i nostri
nemici lo seppero, tutte le nazioni che stavano intorno a noi furono
prese da timore e restarono molto sorprese alla vista e dovettero
riconoscere che quest'opera si era compiuta per l'intervento del nostro
Dio. 17In quei giorni i notabili di Giuda mandavano frequenti
lettere a Tobia e da Tobia ne ricevevano; 18infatti molti in
Giuda erano suoi alleati, perche' egli era genero di Secania figlio di
Arach e suo figlio Giovanni aveva sposato la figlia di Mesullam figlio
di Berechia. 19Anche in mia presenza parlavano bene di lui e
gli riferivano le mie parole. Anche Tobia mandava lettere per
intimorirmi.
Capitolo 7
1Quando le mura furono riedificate e io
ebbi messo a posto le porte e i portinai, i cantori e i leviti furono
stabiliti nei loro uffici, 2diedi il governo di Gerusalemme a
Canani mio fratello e ad Anania comandante della cittadella, perche'
era un uomo fedele e temeva Dio piu' di tanti altri. 3Ordinai
loro: "Le porte di Gerusalemme non si aprano finche' il sole non
comincia a scaldare e si chiudano e si sbarrino le porte mentre i
cittadini sono ancora in piedi; si stabiliscano delle guardie prese fra
gli abitanti di Gerusalemme, ognuno al suo turno e ognuno davanti alla
propria casa".
4La citta' era spaziosa e grande; ma dentro vi era poca gente
e non si costruivano case. 5Il mio Dio mi ispiro' di radunare
i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento.
Trovai il registro genealogico di quelli che erano tornati dall'esilio
la prima volta e vi trovai scritto quanto segue:
6Questi sono gli abitanti della provincia che sono tornati
dall'esilio: quelli che Nabucodonosor re di Babilonia aveva deportati e
che erano tornati in Gerusalemme e in Giudea, ognuno nella sua citta'. 7Essi
erano tornati con Zorobabele, Giosue', Neemia, Azaria, Raamia, Nahamani,
Mardocheo, Bilsan, Misperet, Bigvai, Necum e Baana.
Computo degli uomini del popolo d'Israele:
8Figli di Pareos: duemilacentosettantadue.
9Figli di Sefatia: trecentosettantadue.
10Figli di Arach: seicentocinquantadue.
11Figli di Paat-Moab, cioe' i figli di Giosue' e di Ioab:
duemilaottocentodiciotto.
12Figli di Elam: milleduecentocinquantaquattro.
13Figli di Zattu: ottocentoquarantacinque.
14Figli di Zaccai: settecentosessanta.
15Figli di Binnui: seicentoquarantotto.
16Figli di Bebai: seicentoventotto.
17Figli di Azgad: duemilatrecentoventidue.
18Figli di Adonikam: seicentosessantasette.
19Figli di Bigvai: duemilasessantasette.
20Figli di Adin: seicentocinquantacinque.
21Figli di Ater, cioe' di Ezechia: novantotto.
22Figli di Casum: trecentoventotto.
23Figli di Bezai: trecentoventiquattro.
24Figli di Carif: centododici.
25Figli di Gabaon: novantacinque.
26Uomini di Betlemme e di Netofa: centottantotto.
27Uomini di Anatot: centoventotto.
28Uomini di Bet-Azmavet: quarantadue.
29Uomini di Kiriat-Iearim, di Chefira e di Beerot:
settecentoquarantatre'.
30Uomini di Rama e di Gheba: seicentoventuno.
31Uomini di Micmas: centoventidue.
32Uomini di Betel e di Ai: centoventitre'.
33Uomini di un altro Nebo: cinquantadue.
34Figli di un altro Elam: milleduecentocinquantaquattro.
35Figli di Carim: trecentoventi.
36Figli di Gerico: trecentoquarantacinque.
37Figli di Lod, di Cadid e di Ono: settecentoventuno.
38Figli di Senaa': tremilanovecentotrenta.
39I sacerdoti: figli di Iedaia della casa di Giosue':
novecentosessantatre'.
40Figli di Immer: millecinquantadue.
41Figli di Pascur: milleduecentoquarantasette.
42Figli di Carim: millediciassette.
43I leviti: figli di Giosue', cioe' di Kadmiel, di Binnui e
di Odeva': settantaquattro.
44I cantori: figli di Asaf: centoquarantotto.
45I portieri: figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub,
figli di Catita', figli di Sobai: centotrentotto.
46Gli oblati: figli di Zica, figli di Casufa,
figli di Tabbaot, 47figli di Keros,
figli di Sia, figli di Padon,
48figli di Lebana, figli di Agaba',
figli di Salmai, 49figli di Canan,
figli di Ghiddel, figli di Gacar,
50figli di Reaia, figli di Rezin,
figli di Nekoda, 51figli di Gazzam,
figli di Uzza, figli di Paseach,
52figli di Besai, figli dei Meunim, figli dei Nefisesim,
53figli di Bakbuk, figli di Cakufa.
figli di Carcur, 54figli di Baslit,
figli di Mechida, figli di Carsa,
55figli di Barkos, figli di Sisara,
figli di Temach, 56figli di Neziach,
figli di Catifa.
57Discendenti dei servi di Salomone: figli di Sotai, figli di
Sofe'ret, figli di Perida, 58figli di Iaala, figli di Darkon,
figli di Ghiddel, 59figli di Sefatia, figli di Cattil, figli
di Pocheret-Azzebaim, figli di Amon.
60Totale degli oblati e dei discendenti dei servi di
Salomone: trecentonovantadue.
61Ecco quelli che tornarono da Tel-Melach, da Tel-Carsa, da
Cherub-Addon e da Immer e che non avevano potuto stabilire il loro
casato per dimostrare che erano della stirpe di Israele: 62figli
di Delaia, figli di Tobia, figli di Nekoda: seicentoquarantadue.
63Tra i sacerdoti: figli di Cobaia, figli di Akkos, figli di
Barzillai, il quale aveva sposato una delle figlie di Barzillai il
Galaadita e fu chiamato con il loro nome. 64Questi cercarono
il loro registro genealogico, ma non lo trovarono e furono quindi
esclusi dal sacerdozio; 65il governatore ordino' loro di non
mangiare cose santissime finche' non si presentasse un sacerdote con Urim
e Tummim.
66La comunita' nel suo totale era di
quarantaduemilatrecentosessanta persone, 67oltre ai loro
schiavi e alle loro schiave in numero di settemilatrecentotrentasette.
Avevano anche duecentoquarantacinque cantori e cantanti. 68Avevano
settecentotrentasei cavalli, duecentoquarantacinque muli, 69quattrocentotrentacinque
cammelli, seimilasettecentoventi asini. 70Alcuni dei
capifamiglia offrirono doni per la fabbrica. Il governatore diede al
tesoro mille dracme d'oro, cinquanta coppe, cinquecentotrenta vesti
sacerdotali. 71Alcuni capifamiglia diedero al tesoro della
fabbrica ventimila dracme d'oro e duemiladuecento mine d'argento. 72Il
resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e
sessantanove vesti sacerdotali. 73aI sacerdoti, i leviti, i
portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti
si stabilirono nelle loro citta'.
73bCome giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle
loro citta'.
Capitolo 8
1Allora tutto il popolo si raduno' come un
solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra
lo scriba di portare il libro della legge di Mose' che il Signore aveva
dato a Israele. 2Il primo giorno del settimo mese, il
sacerdote Esdra porto' la legge davanti all'assemblea degli uomini,
delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
3Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque,
dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini,
delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo
porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. 4Esdra lo
scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per
l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia,
Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum,
Casbadda'na, Zaccaria e Mesullam.
5Esdra apri' il libro in presenza di tutto il popolo, poiche'
stava piu' in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto
il popolo si alzo' in piedi. 6Esdra benedisse il Signore Dio
grande e tutto il popolo rispose: "Amen, amen", alzando le
mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi
al Signore. 7Giosue', Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetai,
Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabad, Canan, Pelaia, leviti,
spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.
8Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti
e con spiegazioni del senso e cosi' facevano comprendere la lettura. 9Neemia,
che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che
ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: "Questo giorno
e' consacrato al Signore vostro Dio; non fate lutto e non
piangete!". Perche' tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le
parole della legge. 10Poi Neemia disse loro: "Andate,
mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli
che nulla hanno di preparato, perche' questo giorno e' consacrato al
Signore nostro; non vi rattristate, perche' la gioia del Signore e' la
vostra forza". 11I leviti calmavano tutto il popolo
dicendo: "Tacete, perche' questo giorno e' santo; non vi
rattristate!". 12Tutto il popolo ando' a mangiare, a
bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perche' avevano
compreso le parole che erano state loro proclamate.
13Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i
sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare
le parole della legge. 14Trovarono scritto nella legge data
dal Signore per mezzo di Mose', che gli Israeliti dovevano dimorare in
capanne durante la festa del settimo mese. 15Allora fecero
sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro citta' e in
Gerusalemme: "Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di
olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per
fare capanne, come sta scritto". 16Allora il popolo
ando' fuori, porto' i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto
della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio,
sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Èfraim.
17Cosi' tutta la comunita' di coloro che erano tornati dalla
deportazione si fece capanne e dimoro' nelle capanne. Dal tempo di
Giosue' figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano piu'
fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. 18Esdra fece
la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo
all'ultimo; la festa si celebro' durante sette giorni e l'ottavo vi fu
una solenne assemblea secondo il rito.
Capitolo 9
1Il ventiquattro dello stesso mese, gli
Israeliti si radunarono per un digiuno, vestiti di sacco e coperti di
polvere. 2Quelli che appartenevano alla stirpe d'Israele si
separarono da tutti gli stranieri, si presentarono dinanzi a Dio e
confessarono i loro peccati e le iniquita' dei loro padri. 3Poi
si alzarono in piedi nel posto dove si trovavano e fu fatta la lettura
del libro della legge del Signore loro Dio, per un quarto della
giornata; per un altro quarto essi fecero la confessione dei peccati e
si prostrarono davanti al Signore loro Dio. 4Giosue', Bani,
Kadmiel, Sebania, Bunni, Serebia, Bani e Kenani si alzarono sulla pedana
dei leviti e invocarono a gran voce il Signore loro Dio. 5I
leviti Giosue', Kadmiel, Bani, Casabnia, Serebia, Odia, Sebania e
Petachia dissero: "Alzatevi e benedite il Signore vostro Dio ora e
sempre! Si benedica il tuo nome glorioso che e' esaltato al di sopra di
ogni benedizione e di ogni lode! 6Tu, tu solo sei il Signore,
tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutte le loro schiere, la
terra e quanto sta su di essa, i mari e quanto e' in essi; tu fai vivere
tutte queste cose e l'esercito dei cieli ti adora. 7Tu sei il
Signore, il Dio che hai scelto Abram, lo hai fatto uscire da Ur dei
Caldei e lo hai chiamato Abramo. 8Tu hai trovato il suo cuore
fedele davanti a te e hai stabilito con lui un'alleanza, promettendogli
di dare alla sua discendenza il paese dei Cananei, degli Hittiti, degli
Amorrei, dei Perizziti, dei Gebusei e dei Gergesei; tu hai mantenuto la
tua parola, perche' sei giusto. 9Tu hai visto l'afflizione
dei nostri padri in Egitto e hai ascoltato il loro grido presso il Mare
Rosso; 10hai operato segni e prodigi contro il faraone,
contro tutti i suoi servi, contro tutto il popolo del suo paese, perche'
sapevi che essi avevano trattato i nostri padri con durezza; ti sei
fatto un nome fino ad oggi. 11Hai aperto il mare davanti a
loro, ed essi sono passati in mezzo al mare sull'asciutto; quelli che li
inseguivano tu li hai precipitati nell'abisso, come una pietra in fondo
alle acque impetuose.
12Li hai guidati di giorno con una colonna di nube e di notte
con una colonna di fuoco, per rischiarare loro la strada su cui
camminare. 13Sei sceso sul monte Sinai e hai parlato con loro
dal cielo e hai dato loro decreti giusti e leggi di verita', buoni
statuti e buoni comandi; 14hai fatto loro conoscere il tuo
santo sabato e hai dato loro comandi, decreti e una legge per mezzo di
Mose' tuo servo. 15Hai dato loro pane del cielo quando erano
affamati e hai fatto scaturire acqua dalla rupe quando erano assetati e
hai comandato loro che andassero a prendere in possesso il paese che
avevi giurato di dare loro.
16Ma essi, i nostri padri, si sono comportati con superbia,
hanno indurito la loro cervice e non hanno obbedito ai tuoi comandi; 17si
sono rifiutati di obbedire e non si sono ricordati dei miracoli che tu
avevi operato in loro favore; hanno indurito la loro cervice e nella
loro ribellione si sono dati un capo per tornare alla loro schiavitu'.
Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, pietoso e misericordioso, lento
all'ira e di grande benevolenza e non li hai abbandonati. 18Anche
quando si sono fatti un vitello di metallo fuso e hanno detto: Ecco il
tuo Dio che ti ha fatto uscire dall'Egitto! e ti hanno insultato
gravemente, 19tu nella tua misericordia non li hai
abbandonati nel deserto: la colonna di nube che stava su di loro non ha
cessato di guidarli durante il giorno per il loro cammino e la colonna
di fuoco non ha cessato di rischiarar loro la strada su cui camminavano
di notte. 20Hai concesso loro il tuo spirito buono per
istruirli e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche e hai dato
loro l'acqua quando erano assetati. 21Per quarant'anni li hai
nutriti nel deserto e non e' mancato loro nulla; le loro vesti non si
sono logorate e i loro piedi non si sono gonfiati. 22Poi hai
dato loro regni e popoli e li hai spartiti fra di loro come un
sovrappiu'; essi hanno posseduto il paese di Sicon, cioe' il paese del
re di Chesbon e il paese di Og re di Basan.
23Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo e li
hai introdotti nel paese in cui avevi promesso ai loro padri di farli
entrare per possederlo. 24I loro figli vi sono entrati e
hanno preso in possesso il paese; tu hai umiliato dinanzi a loro i
Cananei che abitavano il paese e li hai messi nelle loro mani con i loro
re e con i popoli del paese, perche' ne disponessero a loro piacere. 25Essi
si sono impadroniti di fortezze, di una terra grassa, e hanno posseduto
case piene d'ogni bene, cisterne scavate, vigne, oliveti, alberi da
frutto in abbondanza; hanno mangiato e si sono saziati e si sono
ingrassati e hanno vissuto in delizie per la tua grande bonta'. 26Ma
poi sono stati disobbedienti, si sono ribellati contro di te, si sono
gettati la tua legge dietro le spalle, hanno ucciso i tuoi profeti che
li scongiuravano di tornare a te, e ti hanno offeso gravemente. 27Percio'
tu li hai messi nelle mani dei loro nemici, che li hanno oppressi. Ma al
tempo della loro angoscia essi hanno gridato a te e tu li hai ascoltati
dal cielo e, nella tua grande misericordia, tu hai dato loro liberatori,
che li hanno strappati dalle mani dei loro nemici. 28Ma
quando avevano pace, ritornavano a fare il male dinanzi a te, percio' tu
li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, che li opprimevano; poi
quando ricominciavano a gridare a te, tu li esaudivi dal cielo; cosi'
nella tua misericordia piu' volte li hai salvati. 29Tu li
ammonivi per farli tornare alla tua legge; ma essi si mostravano superbi
e non obbedivano ai tuoi comandi; peccavano contro i tuoi decreti, che
fanno vivere chi li mette in pratica; la loro spalla rifiutava il giogo,
indurivano la loro cervice e non obbedivano. 30Hai pazientato
con loro molti anni e li hai scongiurati per mezzo del tuo spirito e per
bocca dei tuoi profeti; ma essi non hanno voluto prestare orecchio.
Allora li hai messi nelle mani dei popoli dei paesi stranieri. 31Pero'
nella tua molteplice compassione, tu non li hai sterminati del tutto e
non li hai abbandonati perche' sei un Dio clemente e misericordioso. 32Ora,
Dio nostro, Dio grande, potente e tremendo, che mantieni l'alleanza e la
misericordia, non sembri poca cosa ai tuoi occhi tutta la sventura che
e' piombata su di noi, sui nostri re, sui nostri capi, sui nostri
sacerdoti, sui nostri profeti, sui nostri padri, su tutto il tuo popolo,
dal tempo dei re d'Assiria fino ad oggi.
33Tu sei stato giusto in tutto quello che ci e' avvenuto,
poiche' tu hai agito fedelmente, mentre noi ci siamo comportati con
empieta'. 34I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i
nostri padri non hanno messo in pratica la tua legge e non hanno
obbedito ne' ai comandi ne' agli ammonimenti con i quali tu li
scongiuravi. 35Essi mentre godevano del loro regno, del
grande benessere che tu largivi loro e del paese vasto e fertile che tu
avevi messo a loro disposizione, non ti hanno servito e non hanno
abbandonato le loro azioni malvage. 36Oggi eccoci schiavi nel
paese che tu hai concesso ai nostri padri perche' ne mangiassero i
frutti e ne godessero i beni. I suoi prodotti abbondanti sono dei re ai
quali tu ci hai sottoposti a causa dei nostri peccati e che sono padroni
dei nostri corpi e del nostro bestiame a loro piacere, e noi siamo in
grande angoscia".
Capitolo 10
1"A causa di tutto questo noi vogliamo
sancire un impegno stabile e lo mettiamo in iscritto. Sul documento
sigillato vi siano le firme dei nostri capi, dei nostri leviti e dei
nostri sacerdoti".
2Sul documento sigillato firmarono Neemia il governatore,
figlio di Akalia', e Sedecia, 3Seraia, Azaria, Geremia, 4Pascur,
Amaria, Malchia, 5Cattus, Sebania, Malluch, 6Carim,
Meremot, Abdia, 7Daniele, Ghinneton, Baruch, 8Mesullam,
Abia, Miamin, 9Maazia, Bilgai, Semaia; questi sono i
sacerdoti. 10Leviti: Giosue', figlio di Azania, Binnui dei
figli di Chenadad, Kadmiel, 11e i loro fratelli Sebania,
Odia, Kelita, Pelaia, Canan, 12Mica, Recob, Casaoia', 13Zaccur,
Serebia, Sebania, 14Odia, Bani, Beninu. 15Capi del
popolo: Pareos, Pacat-Moab, Elam, Zattu, Bani, 16Bunni, Azgad,
Bebai, 17Adonia, Bigvai, Adin, 18Ater, Ezechia,
Azzur, 19Odia, Casum, Bezai, 20Carif, Anatot,
Nebai, 21Magpias, Mesullam, Chezir, 22Mesezabeel,
Zadok, Iaddua, 23Pelatia, Canan, Anaia, 24Osea,
Anania, Cassub, 25Alloches, Pilca, Sobek, 26Recum,
Casabna, Maaseia, 27Achia, Canan, Anan, 28Malluch,
Carim, Baana.
29Il resto del popolo, i sacerdoti, i leviti, i portieri, i
cantori, gli oblati e quanti si erano preparati dai popoli dei paesi
stranieri per aderire alla legge di Dio, le loro mogli, i loro figli e
le loro figlie, quanti avevano conoscenza e intelligenza, 30si
unirono ai loro fratelli piu' ragguardevoli e si impegnarono con
giuramento a camminare nella legge di Dio, data per mezzo di Mose',
servo di Dio, ad osservare e mettere in pratica tutti i comandi del
Signore, Dio nostro, le sue decisioni e le sue leggi. 31E in
particolare: a non dare le nostre figlie agli abitanti del paese e a non
prendere le loro figlie per i nostri figli; 32a non comprar
nulla in giorno di sabato o in altro giorno sacro dai popoli che
portassero a vendere in giorno di sabato qualunque genere di merci o di
derrate; a lasciare in riposo la terra ogni settimo anno e a rinunziare
a ogni credito. 33Ci siamo anche imposto per legge di dare
ogni anno il terzo di un siclo per il servizio della casa del nostro
Dio: 34per i pani dell'offerta, per il sacrificio continuo,
per l'olocausto perenne, per i sacrifici dei sabati, dei noviluni, delle
feste, per le offerte sacre, per i sacrifici espiatori in favore di
Israele e per ogni lavoro della casa del nostro Dio. 35Tirando
a sorte, noi sacerdoti, leviti e popolo abbiamo deciso circa l'offerta
della legna da portare alla casa del nostro Dio, secondo i nostri casati
paterni, a tempi fissi, anno per anno, perche' sia bruciata sull'altare
del Signore nostro Dio, come sta scritto nella legge. 36Ci
siamo impegnati a portare ogni anno nel tempio le primizie del nostro
suolo e le primizie di ogni frutto di qualunque pianta, 37come
anche i primogeniti dei nostri figli e del nostro bestiame, secondo
quanto sta scritto nella legge, e i primi parti del nostro bestiame
grosso e minuto, per presentarli nella casa del nostro Dio ai sacerdoti
che prestano servizio nella casa del nostro Dio. 38Ci siamo
anche impegnati a portare ai sacerdoti nelle stanze della casa del
nostro Dio le primizie della nostra pasta, le nostre offerte prelevate,
cioe' le primizie dei frutti di qualunque albero, del vino e dell'olio,
e a dare la decima delle rendite del nostro suolo ai leviti. I leviti
stessi preleveranno queste decime in tutti i luoghi da noi coltivati. 39Un
sacerdote, figlio di Aronne, sara' con i leviti quando preleveranno le
decime; i leviti porteranno un decimo della decima alla casa del nostro
Dio nelle stanze del tesoro; 40perche' in quelle stanze i
figli d'Israele e i figli di Levi devono portare l'offerta prelevata sul
frumento, sul vino e sull'olio; in quel luogo stanno gli arredi del
santuario, i sacerdoti che prestano il servizio, i portieri e i cantori.
Ci siamo impegnati cosi' a non trascurare la casa del nostro Dio.
Capitolo 11
1I capi del popolo si sono stabiliti a
Gerusalemme; il resto del popolo ha tirato a sorte per far venire uno su
dieci a popolare Gerusalemme, la citta' santa; gli altri nove potevano
rimanere nelle altre citta'. 2Il popolo benedisse quanti si
erano offerti spontaneamente per abitare in Gerusalemme. 3Ecco
i capi della provincia che si sono stabiliti a Gerusalemme, mentre nelle
citta' di Giuda ognuno si e' stabilito nella sua proprieta', nella sua
citta': Israeliti, sacerdoti, leviti, oblati e i discendenti dei servi
di Salomone.
4A Gerusalemme si sono stabiliti i figli di Giuda e i figli
di Beniamino.
Dei figli di Giuda: Ataia, figlio di Uzzia, figlio di Zaccaria, figlio
di Amaria, figlio di Sefatia, figlio di Macalaleel, dei figli di Perez:
5Maaseia figlio di Baruch, figlio di Col-Coze, figlio di
Cazaia, figlio di Adaia, figlio di Ioiarib, figlio di Zaccaria, figlio
della famiglia Selanita. 6Totale dei figli di Perez che si
sono stabiliti a Gerusalemme: quattrocentosessantotto uomini valorosi.
7Questi sono i figli di Beniamino: Sallu figlio di Mesullam,
figlio di Ioed, figlio di Pedaia, figlio di Kolaia, figlio di Maaseia,
figlio di Itiel, figlio di Isaia; 8dopo di lui, Gabbai,
Sallai: in tutto, novecentoventotto. 9Gioele figlio di Zicri';
era loro capo e Giuda figlio di Assenua era il secondo capo della
citta'.
10Dei sacerdoti: Iedaia, Ioiarib, Iachin, 11Seraia
figlio di Chelkia, figlio di Mesullam, figlio di Zadok, figlio di
Meraiot, figlio di Achitub, capo del tempio, 12e i loro
fratelli addetti al lavoro del tempio, in numero di ottocentoventidue;
Adaia figlio di Ierocam, figlio di Pelalia, figlio di Amsi, figlio di
Zaccaria, figlio di Pascur, figlio di Malchia, 13e i suoi
fratelli, capi delle casate, in numero di duecentoquarantadue; Amasai
figlio di Azareel, figlio di Aczai, figlio di Mesillemot, figlio di
Immer, 14e i loro fratelli uomini valorosi, in numero di
centoventotto; Zabdiel figlio di Ghedolim era loro capo.
15Dei leviti: Semaia figlio di Cassub, figlio di Azrikam,
figlio di Casabia', figlio di Bunni; 16Sabbetai e Iozabad,
preposti al servizio esterno del tempio, fra i capi dei leviti; 17Mattania
figlio di Mica, figlio di Zabdi, figlio di Asaf, il capo della salmodia,
che intonava le lodi durante la preghiera; Bakbukia che gli veniva
secondo tra i suoi fratelli; Abda figlio di Sammua, figlio di Galal,
figlio di Ieditun. 18Totale dei leviti nella citta' santa:
duecentottantaquattro.
19I portieri: Akkub, Talmon e i loro fratelli, custodi delle
porte: centosettantadue.
20Il resto d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti si e'
stabilito in tutte le citta' di Giuda, ognuno nella sua proprieta'.
21Gli oblati si sono stabiliti sull'Ofel e Zica e Ghispa
erano a capo degli oblati. 22Il capo dei leviti a Gerusalemme
era Uzzi figlio di Bani, figlio di Casabia', figlio di Mattania, figlio
di Mica, dei figli di Asaf, che erano i cantori addetti al servizio del
tempio; 23poiche' vi era un ordine del re che riguardava i
cantori e vi era una provvista assicurata loro ogni giorno.
24Petachia figlio di Mesezabeel, dei figli di Zerach, figlio
di Giuda, suppliva il re per tutti gli affari del popolo.
25Quanto ai villaggi con le loro campagne, alcuni figli di
Giuda si sono stabiliti in Kiriat-Arba e nei villaggi dipendenti, in
Dibon e nei suoi villaggi, in Iekabseel e nei suoi villaggi, 26in
Iesua', in Molada, in Bet-Pelet, 27in Cazar-Sual, in Bersabea
e nei suoi villaggi, 28in Ziklag, in Mecona e nei suoi
villaggi, 29in En-Rimmon, in Zorea, in Iarmut, 30in
Zanoach, in Adullam e nei suoi villaggi, in Lachis e nei suoi villaggi,
in Azeka e nei suoi villaggi. Si sono stabiliti da Bersabea fino alla
valle di Hinnom. 31I figli di Beniamino si sono stabiliti a
Gheba, Micmas, Ai, Betel e nei luoghi che ne dipendevano; 32ad
Anatot, Nob, Anania, 33a Cazor, Rama, Ghittaim, 34Cadid,
Zeboim, Neballat, 35e Lod e Ono, nella valle degli Artigiani.
36Dei leviti parte si e' stabilita con Giuda, parte con
Beniamino.
Capitolo 12
1Questi sono i sacerdoti e i leviti che
sono tornati con Zorobabele figlio di Sealtiel, e con Giosue': Seraia,
Geremia, Esdra, 2Amaria, Malluch, Cattus, 3Secania,
Recum, Meremo't, 4Iddo, Ghinneton, Abia, 5Miamin,
Maadia, Bilga, 6Semaia, Ioiarib, Iedaia, 7Sallu,
Amok, Chelkia, Iedaia. Questi erano i capi dei sacerdoti e dei loro
fratelli al tempo di Giosue'.
8Leviti: Giosue', Binnui, Kadmiel, Serebia, Giuda, Mattania,
che con i suoi fratelli era preposto al canto degli inni di lode. 9Bakbukia
e Unni, loro fratelli, stavano di fronte a loro secondo i loro turni di
servizio.
10Giosue' genero' Ioiachim; Ioiachim genero' Eliasib; Eliasib genero' Ioiada'; 11Ioiada' genero'
Gionata; Gionata
genero' Iaddua.
12Al tempo di Ioiachim i sacerdoti che erano i capi delle
casate sacerdotali erano i seguenti: del casato di Seraia, Meraia; di
quello di Geremia, Anania; 13di quello di Esdra, Mesullam;
di quello di Amaria, Giovanni; 14di quello di Malluk, Gionata;
di quello di Sebania, Giuseppe; 15di quello di Carim, Adna;
di quello di Meraiot, Chelkai; 16di quello di Iddo,
Zaccaria; di quello di Ghinneton, Mesullam; 17di quello di
Abia, Zicri'; di quello di Miniamin...; di quello di Moadia, Piltai; 18di
quello di Bilga, Sammua; di quello di Semaia, Gio'nata; 19di
quello di Ioiarib, Mattenai; di quello di Iedaia, Uzzi; 20di
quello di Sallu, Kallai; di quello di Amok, Eber; 21di
quello di Chelkia, Casabia'; di quello di Iedaia, Netaneel. 22I
leviti furono registrati, quanto ai capi casato, al tempo di Eliasib,
di Ioiada', di Giovanni e di Iaddua; e i sacerdoti sotto il regno di
Dario, il Persiano. 23I capi dei casati levitici sono
registrati nel libro delle Cronache fino al tempo di Giovanni, figlio di
Eliasib. 24I capi dei leviti Casabia', Serebia, Giosue',
figlio di Kadmiel, insieme con i loro fratelli, che stavano di fronte a
loro, dovevano cantare inni e lodi a turni alternati, secondo l'ordine
di Davide, uomo di Dio. 25Mattania, Bakbukia, Abdia, Mesullam,
Talmon, Akkub erano portieri e facevano la guardia ai magazzini delle
porte. 26Questi vivevano al tempo di Ioiachim figlio di
Giosue', figlio di Iozadak e al tempo di Neemia il governatore e di
Esdra sacerdote e scriba.
27Per la dedicazione delle mura di Gerusalemme si mandarono a
cercare i leviti da tutti i luoghi dove si trovavano, per farli venire a
Gerusalemme, perche' la dedicazione si celebrasse con gioia, con inni e
cantici e suono di cembali, salteri e cetre. 28Gli
appartenenti al corpo dei cantori si radunarono dal distretto intorno a
Gerusalemme, dai villaggi dei Netofatiti, 29da Bet-Galgala e
dal territorio di Gheba e d'Azmavet; poiche' i cantori si erano
edificati villaggi nei dintorni di Gerusalemme. 30I sacerdoti
e i leviti si purificarono e purificarono il popolo, le porte e le mura.
31Allora io feci salire sulle mura i capi di Giuda e formai
due grandi cori. Il primo s'incammino' dal lato destro, sulle mura,
verso la porta del Letame; 32dietro questo coro camminavano
Osea, meta' dei capi di Giuda, 33Azaria, Esdra, Mesullam, 34Giuda,
Beniamino, Semaia, Geremia, 35appartenenti al coro dei
sacerdoti con le trombe; Zaccaria figlio di Gionata, figlio di Semaia,
figlio di Mattania, figlio di Michea, figlio di Zaccur, figlio di Asaf, 36e
i suoi fratelli Semaia, Azareel, Milalai, Ghilalai, Maai, Netaneel,
Giuda, Canani, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di Dio; Esdra
lo scriba camminava alla loro testa. 37Giunti alla porta
della Fonte, salirono davanti a loro per la scalinata della citta' di
Davide sulle mura in salita, oltre la casa di Davide, fino alla porta
delle Acque, a oriente. 38Il secondo coro si incammino' a
sinistra e io lo seguivo, con l'altra meta' del popolo, sopra le mura.
Passando oltre la torre dei Forni, esso ando' fino al muro Largo, 39poi
oltre la porta di Èfraim, la porta Vecchia, la porta dei Pesci, la
torre di Cananeel, la torre di Mea, giunse fino alla porta delle
Pecore; il coro si fermo' alla porta della Prigione. 40I due
cori si fermarono nella casa di Dio; cosi' feci io, con la meta' dei
magistrati che si trovavano con me, 41e i sacerdoti Eliakim,
Maaseia, Miniamin, Michea, Elioenai, Zaccaria, Anania con le trombe 42e
Maaseia, Semaia, Eleazaro, Uzzi, Giovanni, Malchia, Elam, Ezer. I
cantori facevano sentire la voce e Izrachia ne era il direttore. 43In
quel giorno il popolo offri' numerosi sacrifici e si allieto', perche'
Dio gli aveva concesso una grande gioia. Anche le donne e i fanciulli si
rallegrarono e la gioia di Gerusalemme si sentiva di lontano.
44In quel tempo, alcuni uomini furono preposti alle stanze
che servivano da magazzini delle offerte, delle primizie, delle decime,
perche' vi raccogliessero dalle campagne dipendenti dalla citta' le
parti assegnate dalla legge ai sacerdoti e ai leviti; perche' i Giudei
gioivano vedendo i sacerdoti e i leviti ai loro posti. 45Questi
osservavano cio' che si riferiva al servizio del loro Dio e alle
purificazioni; come facevano, dal canto loro, i cantori e i portieri,
secondo l'ordine di Davide e di Salomone suo figlio. 46Poiche'
gia' anticamente, al tempo di Davide e di Asaf, vi erano capi cantori e
venivano innalzati canti di lode e di ringraziamento a Dio. 47Tutto
Israele, al tempo di Zorobabele e di Neemia, dava ogni giorno le
porzioni assegnate ai cantori e ai portieri; dava ai leviti le cose
consacrate e i leviti davano ai figli di Aronne le cose consacrate che
loro spettavano.
Capitolo 13
1In quel tempo si lesse in presenza del
popolo il libro di Mose' e vi si trovo' scritto che l'Ammonita e il
Moabita non dovevano mai entrare nella comunita' di Dio, 2perche'
non erano venuti incontro agli Israeliti con il pane e l'acqua e perche'
avevano prezzolato contro di loro Balaam per maledirli, sebbene il
nostro Dio avesse mutato la maledizione in benedizione. 3Quando
ebbero udito la legge, separarono da Israele tutto l'elemento straniero
che vi si trovava mescolato.
4Prima di questo il sacerdote Eliasib, che era preposto alle
stanze della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia, 5aveva
messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande dove, prima di
allora, si riponevano le offerte, l'incenso, gli arredi, la decima del
grano, del vino e dell'olio, quanto spettava per legge ai leviti, ai
cantori, ai portieri, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti. 6Quando
si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perche' nell'anno
trentaduesimo di Artaserse re di Babilonia ero tornato presso il re; ma
dopo qualche tempo, ottenuta una licenza dal re, 7tornai a
Gerusalemme e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto in favore di
Tobia, mettendo a sua disposizione una stanza nei cortili del tempio. 8La
cosa mi dispiacque molto e feci gettare fuori dalla stanza tutte le
masserizie appartenenti a Tobia; 9poi ordinai che si
purificassero quelle camere e vi feci ricollocare gli arredi del tempio,
le offerte e l'incenso.
10Seppi anche che le porzioni dovute ai leviti non erano
state date e che i leviti e i cantori, incaricati del servizio, erano
fuggiti ognuno al suo paese. 11Allora rimproverai i
magistrati e dissi loro: "Perche' la casa di Dio e' stata
abbandonata?". Poi radunai i leviti e i cantori e li ristabilii nei
loro uffici. 12Allora tutto Giuda porto' ai magazzini le
decime del frumento, del vino e dell'olio; 13affidai la
sorveglianza dei magazzini al sacerdote Selemia, allo scriba Zadok, e a
Pedaia, uno dei leviti; ai quali aggiunsi Canan figlio di Zaccur, figlio
di Mattania, perche' erano reputati uomini fedeli. Il loro ufficio era
di fare le ripartizioni tra i loro fratelli.
14Ricordati per questo di me, Dio mio, e non cancellare le
opere di pieta' che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo
servizio!
15In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei
tini in giorno di sabato, altri che trasportavano i covoni e li
caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di
carichi, che introducevano a Gerusalemme in giorno di sabato; io
protestai a causa del giorno in cui vendevano le derrate. 16C'erano
anche alcuni di Tiro stabiliti a Gerusalemme che importavano pesce e
ogni sorta di merci e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato
e in Gerusalemme. 17Allora io rimproverai i notabili di Giuda
e dissi loro: "Che cosa e' mai questo male che fate, profanando il
giorno di sabato? 18I nostri padri non hanno fatto cosi'? Il
nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa citta' tutti
questi mali. Voi accrescete l'ira accesa contro Israele, profanando il
sabato!". 19Non appena le porte di Gerusalemme
cominciarono a essere nell'ombra della sera, prima del sabato, io
ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fino dopo
il sabato; collocai alcuni miei servi alle porte, perche' nessun carico
entrasse in citta' durante il sabato. 20Cosi' i mercanti e i
venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di
Gerusalemme. 21Allora io protestai contro di loro e dissi:
"Perche' passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un'altra
volta, vi faro' arrestare". Da quel momento non vennero piu' in
giorno di sabato. 22Ordinai ai leviti che si purificassero e
venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato.
Anche per questo ricordati di me, mio Dio, e abbi pieta' di me secondo
la tua grande misericordia!
23In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano
ammogliati con donne di Asdod, di Ammon e di Moab; 24la
meta' dei loro figli parlava l'asdodeo, conosceva soltanto la lingua di
questo o quest'altro popolo, non sapeva parlare giudaico. 25Io
li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i
capelli e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro
figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso come mogli le figlie di
quelli per i loro figli ne' per se stessi. 26Dissi:
"Salomone, re d'Israele, non ha forse peccato appunto in questo?
Certo fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui; era amato dal
suo Dio e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne
straniere fecero peccare anche lui. 27Si dovra' dunque dire
di voi che commettete questo grande male, che siete infedeli al nostro
Dio, prendendo mogli straniere?". 28Uno dei figli di
Ioiada' figlio di Eliasib, il sommo sacerdote, era genero di Sanballat
il Coronita; io lo cacciai via da me. 29Ricordati di loro,
mio Dio, poiche' hanno profanato il sacerdozio e l'alleanza dei
sacerdoti e dei leviti. 30Cosi' li purificai da ogni
consuetudine straniera e ristabilii i servizi dei sacerdoti e dei
leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro. 31Diedi anche
disposizioni circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti, e circa le
primizie.
32Ricordati di me, mio Dio, per il mio bene! |