GiudittaCapitolo 11Nell'anno decimosecondo del regno di
Nabucodonosor, che regnava sugli Assiri nella grande citta' di Ninive,
Arpacsad regnava sui Medi in Ecbatana. 2Questi edifico'
intorno a Ecbatana mura con pietre tagliate nella misura di tre cubiti
di larghezza e sei cubiti di lunghezza, portando l'altezza del muro a
settanta cubiti e la larghezza a cinquanta cubiti. 3Costrui'
alle porte della citta' le torri murali alte cento cubiti e larghe alla
base sessanta cubiti; 4costrui' le porte portandole fino
all'altezza di settanta cubiti: la larghezza di ciascuna era di quaranta
cubiti, per il passaggio dell'esercito dei suoi forti e l'uscita in
parata dei suoi fanti. 5In quel periodo di tempo il re
Nabucodonosor mosse guerra al re Arpacsad nella grande pianura, cioe'
nella piana che si trova nel territorio di Ragau. 6Ma si
schierarono a fianco di costui tutti gli abitanti delle montagne e
quelli della zona dell'Eufrate, del Tigri e dell'Idaspe e gli abitanti
della pianura di Arioch, re degli Elamiti. Cosi' molte genti si
trovarono adunate in aiuto ai figli di Cheleud. 7Allora
Nabucodonosor re degli Assiri spedi' messaggeri a tutti gli abitanti
della Persia e a tutti gli abitanti delle regioni occidentali: a quelli
della Cilicia e di Damasco, del Libano e dell'Antilibano e a tutti gli
abitanti della fascia litoranea 8e a quelli che appartenevano
alle popolazioni del Carmelo e di Galaad, della Galilea superiore e
della grande pianura di Esdrelon; 9a tutti gli abitanti della
Samaria e delle sue citta', a quelli che stavano oltre il Giordano fino
a Gerusalemme, Batane, Chelus e Cades e al torrente d'Egitto, nonche' a
Tafni, a Ramesse e a tutto il paese di Gessen, 10fino a
comprendere la regione al di sopra di Tanis e Menfi, e ancora a tutti
gli abitanti dell'Egitto sino ai confini dell'Etiopia. 11Ma
gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodonosor
re degli Assiri e non lo seguirono nella guerra, perche' non avevano
alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque.
Essi respinsero i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore. 12Allora
Nabucodonosor si accese di sdegno terribile contro tutte queste regioni
e giuro' per il suo trono e per il suo regno che avrebbe fatto sicura
vendetta, devastando con la spada i paesi della Cilicia, di Damasco e
della Siria, tutte le popolazioni della terra di Moab, gli Ammoniti,
tutta la Giudea e tutti gli abitanti dell'Egitto fino al limite dei due
mari. Capitolo 21Nell'anno decimottavo, il giorno ventidue
del primo mese, nel palazzo di Nabucodonosor re degli Assiri, fu
discusso un piano di vendetta contro tutta la terra, come aveva
annunziato. 2Raduno' tutti i suoi ministri e i suoi
dignitari, tenne con loro consiglio segreto ed espose compiutamente con
la sua parola tutta la perfidia di quelle regioni. 3Essi
decisero che si dovesse punire con la distruzione chiunque non si era
allineato con l'ordine da lui emanato. 4Quando ebbe finito la
consultazione, Nabucodonosor re degli Assiri chiamo' Oloferne, generale
supremo del suo esercito, che teneva il secondo posto dopo di lui, e gli
disse: 5"Questo dice il gran re, il signore di tutta la
terra: Ecco tu uscirai come mio luogotenente e prenderai con te uomini
valorosi: centoventimila fanti e un contingente di dodicimila cavalli
con i loro cavalieri; 6quindi muoverai contro tutti i paesi
di occidente, perche' quelle regioni hanno disobbedito al mio comando. 7A
costoro ordinerai di preparare la terra e l'acqua, perche' con collera
piombero' su di loro e copriro' la terra con i piedi del mio esercito e
li mettero' in suo potere per il saccheggio. 8Quelli di loro
che cadranno colpiti riempiranno le loro valli e ogni torrente e fiume
sara' pieno dei loro cadaveri fino a straripare; 9i loro
prigionieri li spingero' fino agli estremi di tutta la terra. 10Tu
dunque va' e occupa per me tutto il loro paese e, quando si saranno
arresi a te, li terrai a mia disposizione fino al giorno del loro
castigo. 11Quanto ai ribelli, non abbia il tuo occhio
compassione di destinarli alla morte e alla devastazione in tutto il
territorio. 12Come e' vero che vivo io e vive la potenza del
mio regno, questo ho detto e questo faro' di mia mano. 13Da
parte tua bada di non trasgredire alcuna parola del tuo signore, ma
eseguisci esattamente cio' che ti ho comandato e non indugiare a
tradurre in atto i comandi". 14Oloferne usci' dalla
corte del suo signore e convoco' i comandanti, gli strateghi e gli
ufficiali dell'esercito assiro; 15quindi scelse e conto' gli
uomini per le sue formazioni, come gli aveva comandato il suo signore,
in numero di centoventimila, piu' dodicimila arcieri a cavallo, 16e
li ordino' come si usa inquadrare la truppa per la guerra. 17Prese
poi cammelli e asini e muli in dotazione alle truppe, in numero
grandissimo, e ancora pecore e buoi e capre in quantita' innumerevole
per il loro vettovagliamento. 18Provvide ancora razioni in
abbondanza per ciascun uomo e gran rifornimento d'oro e d'argento dal
tesoro del re. 19Partirono dunque lui e tutte le sue truppe
per iniziare la spedizione e precedere il re Nabucodonosor e ricoprire
la terra occidentale con i loro carri e i cavalieri e la fanteria
scelta. 20Si uni' anche a loro una moltitudine varia,
numerosa come le cavallette e come la polvere del suolo, che non si
poteva affatto contare per la grande quantita'. Capitolo 31Percio' gli inviarono messaggeri con proposte di pace: 2"Ecco, ci mettiamo davanti a te noi, figli del gran re Nabucodonosor; fa' di noi quanto ti piacera'. 3Ecco le nostre case e tutto il nostro territorio e tutti i campi di grano, i greggi e gli armenti e tutto il bestiame dei nostri attendamenti sono a tua disposizione perche' tu ne faccia quel che vuoi. 4Anche le nostre citta' e quanti vi abitano, ecco sono tuoi servi, vieni e trattale come ti piacera'". 5Si presentarono di fatto ad Oloferne quegli uomini e si espressero con lui su questo tono. 6Egli scese allora con il suo esercito lungo la costa e pose presidï nelle fortezze, poi prelevo' da esse uomini scelti come ausiliari. 7Quelle popolazioni con tutto il paese circostante lo accolsero con corone e danze e suono di timpani. 8Ma egli demoli' tutti i loro templi e taglio' i boschi sacri, perche' aveva ordine di distruggere tutti gli dei della terra, in modo che tutti i popoli adorassero solo Nabucodo'nosor e tutte le lingue e le tribu' lo acclamassero come dio. 9Poi giunse in vista di Esdrelon, vicino a Dotain, che e' di fronte alle grandi montagne della Giudea. 10Essi si accamparono fra Gebe e Scitopoli e Oloferne rimase la' un mese intero per raccogliere tutto il bottino delle sue truppe. Capitolo 41Quando gli Israeliti che abitavano in
tutta la Giudea sentirono per fama quanto Oloferne, il comandante
supremo di Nabucodonosor, aveva fatto agli altri popoli e come aveva
messo a sacco tutti i loro templi e li aveva votati allo sterminio, 2furono
presi da indescrivibile terrore all'avanzarsi di lui e furono costernati
a causa di Gerusalemme e del tempio del Signore, loro Dio. 3Oltre
tutto, essi erano tornati da poco dalla prigionia e di recente tutto il
popolo si era radunato in Giudea; erano stati consacrati gli arredi
sacri e l'altare e il tempio dopo la profanazione. 4Percio'
spedirono messaggeri in tutto il territorio della Samaria, a Kona, a
Bet-Coron, a Belmain, a Gerico e ancora a Choba, ad Aisora e alle
strette di Salem, 5e disposero di occupare in anticipo le
cime dei monti piu' alti, di circondare di mura i villaggi di quelle
zone e di raccogliere vettovaglie in preparazione alla guerra, tanto
piu' che nelle loro campagne era appena terminata la mietitura. 6Inoltre
Ioakim, sommo sacerdote in Gerusalemme in quel periodo di tempo,
scrisse agli abitanti di Betulia e Betomestaim, situata di fronte a
Esdrelon all'imbocco della pianura che si stende vicino a Dotain, 7ordinando
loro di occupare i valichi dei monti, perche' di la' si apriva la via
d'ingresso alla Giudea e sarebbe stato facile arrestarli al valico, dove
erano obbligati per la strettezza del passaggio a procedere tutti a due
a due. 8Gli Israeliti fecero come aveva loro ordinato il
sommo sacerdote Ioakim e il consiglio degli anziani di tutto il popolo
d'Israele, che si trovava a Gerusalemme. Capitolo 51Fu riferito intanto ad Oloferne,
comandante supremo dell'esercito di Assur, che gli Israeliti si
preparavano alla guerra e avevano bloccato i passi montani, avevano
fortificato tutte le sommita' dei monti e avevano disposto ostacoli
nelle pianure. 2Egli monto' in gran furore e convoco' tutti i
capi di Moab e gli strateghi di Ammon e tutti i satrapi delle regioni
marittime, 3e disse loro: "Spiegatemi un po', voi figli
di Canaan, che popolo e' questo che dimora sui monti e come sono le
citta' che egli abita, quanti sono gli effettivi del suo esercito, dove
risiede la loro forza e il loro vigore, chi si e' messo alla loro testa
come re e condottiero del loro esercito 4e perche' hanno
rifiutato di venire incontro a me a differenza di tutte le popolazioni
dell'occidente". Capitolo 61Quando si fu calmata l'agitazione degli
uomini che presenziavano tutt'intorno al convegno, parlo' Oloferne,
comandante supremo dell'esercito di Assur, rivolgendosi ad Achior alla
presenza di tutta quell'assemblea di stranieri e a tutti i Moabiti: 2"Chi
sei tu, Achior, e i mercenari di Èfraim, per profetare in mezzo a noi
come hai fatto oggi e suggerire di non combattere il popolo d'Israele,
perche' il loro Dio li proteggera' dall'alto? E che altro dio c'e' se
non Nabucodonosor? Questi inviera' la sua forza e li sterminera' dalla
terra, ne' servira' il loro Dio a liberarli. 3Saremo noi suoi
servi a spazzarli via come un sol uomo, perche' non potranno sostenere
l'impeto dei nostri cavalli. 4Li bruceremo in casa loro, i
loro monti s'inebrieranno del loro sangue, i loro campi si colmeranno
dei loro cadaveri, ne' potra' resistere la pianta dei loro piedi davanti
a noi, ma saranno tutti distrutti. Questo dice Nabucodonosor, il
signore di tutta la terra: cosi' ha parlato e le sue parole non potranno
essere smentite. 5Quanto a te, Achior, mercenario di Ammon,
che hai detto queste cose nel giorno della tua sventura, non vedrai piu'
la mia faccia da oggi fino a quando faro' vendetta di questa razza che
viene dall'Egitto. 6Allora il ferro dei miei soldati e la
numerosa schiera dei miei ministri trapassera' i tuoi fianchi e tu
cadrai fra i loro cadaveri, quando io tornero' a vederti. 7I
miei servi ora ti esporranno sulla montagna e ti porranno in una delle
citta' sul percorso; 8non morirai finche' non sarai
sterminato con loro. 9Ma se speri in cuor tuo che essi non
saranno presi, non sia il tuo aspetto cosi' depresso. Ho detto: nessuna
mia parola andra' a vuoto". Capitolo 71Il giorno dopo, Oloferne diede ordine a
tutto l'esercito e a tutta la moltitudine di coloro che erano venuti
come suoi alleati, di iniziare l'azione contro Betulia, occupando le vie
d'accesso alla montagna e attaccando battaglia contro gli Israeliti. 2In
quel giorno effettivamente ogni uomo valido fra loro si pose in marcia.
Il loro esercito si componeva di centosettantamila fanti e dodicimila
cavalieri, senza contare gli addetti ai servizi e molti altri uomini che
erano a piedi con loro, in numero ingente. 3Essi si
accamparono nella valle vicina a Betulia oltre la sorgente, allargandosi
dalla zona sopra Dotain fino a Belbaim ed estendendosi da Betulia fino a
Kiamon, che e' di fronte a Esdrelon. 4Gli Israeliti, quando
videro la loro moltitudine, rimasero molto costernati e si dicevano l'un
l'altro: "Ora costoro inghiottiranno tutta la terra, ne' i monti
piu' alti, ne' le valli profonde, ne' i colli potranno resistere al loro
peso". 5Ognuno prese la sua armatura e, accesi i fuochi
sulle torri, stettero in guardia tutta quella notte. 6Il
giorno seguente Oloferne fece uscire tutta la cavalleria contro il
fronte degli Israeliti che erano in Betulia, 7osservo' le vie
di accesso alla loro citta', ispeziono' le sorgenti d'acqua e le occupo'
e, dopo avervi posto attorno guarnigioni di uomini armati, fece ritorno
tra la sua gente. 8Allora gli si avvicinarono tutti gli
Idumei e tutti i capi del popolo di Moab e gli strateghi della costa e
gli dissero: 9"Voglia ascoltare il signor nostro una
parola, perche' siano evitati inconvenienti nel tuo esercito. 10Questo
popolo non si affida alle sue lance, ma all'altezza dei monti, sui quali
essi si sono appostati, e certo non e' facile arrivare sulle creste dei
loro monti. 11Quindi, signore, non attaccare costoro come si
usa nella battaglia campale e non cadra' un sol uomo del tuo esercito. 12Rimani
fermo nel tuo accampamento avendo buona cura di ogni uomo del tuo
esercito: intanto i tuoi gregari vadano ad occupare la sorgente
dell'acqua che sgorga alla radice del monte, 13perche' di la'
attingono tutti gli abitanti di Betulia; vedrai che la sete li fara'
morire e verranno alla resa della loro citta'. Noi e la nostra gente
saliremo sulle vicine alture dei monti e ci apposteremo su di esse e
staremo a guardia per non lasciare uscire dalla citta' alcun uomo. 14Cosi'
cadranno sfiniti dalla fame essi, le loro donne, i loro figli e, prima
che la spada arrivi su di loro, saranno stesi sulle piazze fra le loro
case. 15Avrai cosi' reso loro un terribile contraccambio
perche' si sono ribellati e non hanno voluto venire incontro a te con
intenzioni pacifiche". 16Piacque questo discorso ad
Oloferne e a tutti i suoi ministri e diede ordine che si facesse come
avevano proposto. 17Si mosse quindi il reparto dei Moabiti e
cinquemila Assiri con loro, si accamparono nella valle e occuparono gli
acquedotti e le sorgenti d'acqua degli Israeliti. 18A loro
volta gli Idumei e gli Ammoniti, con dodicimila Assiri, salirono e si
appostarono sulla montagna di fronte a Dotain. Spinsero anche
contingenti dei loro a meridione e a oriente di fronte a Egrebel, che si
trova vicino a Chus, situata sul torrente Mochmur. Il rimanente esercito
degli Assiri resto' accampato nella pianura ricoprendo tutta
l'estensione del terreno. Le tende e gli equipaggiamenti costituivano
una massa imponente, perche' essi erano in realta' una turba immensa. Capitolo 81In quei giorni venne a conoscenza della
situazione Giuditta figlia di Merari, figlio di Oks, figlio di Giuseppe,
figlio di Oziel, figlio di Elkia, figlio di Anania, figlio di Gedeone,
figlio di Rafain, figlio di Achitob, figlio di Elia, figlio di Chelkia,
figlio di Eliab, figlio di Natanael, figlio di Salamiel, figlio di
Sarasadai, figlio di Israele. 2Suo marito era stato Manasse,
della stessa tribu' e famiglia di lei; egli era morto al tempo della
mietitura dell'orzo. 3Mentre stava sorvegliando quelli che
legavano i covoni nella campagna, il suo capo fu colpito da insolazione.
Dovette mettersi a letto e mori' in Betulia sua citta' e lo seppellirono
con i suoi padri nel campo che sta tra Dotain e Balamon. 4Giuditta
era rimasta nella sua casa in stato di vedovanza ed erano passati gia'
tre anni e quattro mesi. 5Si era fatta preparare una tenda
sul terrazzo della sua casa, si era cinta i fianchi di sacco e portava
le vesti delle vedove. 6Da quando era vedova digiunava tutti
i giorni, eccetto le vigilie dei sabati e i sabati, le vigilie dei
noviluni e i noviluni, le feste e i giorni di gioia per Israele. 7Era
bella d'aspetto e molto avvenente nella persona; inoltre suo marito
Manasse le aveva lasciato oro e argento, schiavi e schiave, armenti e
terreni ed essa era rimasta padrona di tutto. 8Ne' alcuno
poteva dire una parola maligna a suo riguardo, perche' temeva molto Dio. Capitolo 91Allora Giuditta cadde con la faccia a terra e sparse cenere sul capo e mise allo scoperto il sacco di cui sotto era rivestita e, nell'ora in cui veniva offerto nel tempio di Dio in Gerusalemme l'incenso della sera, Giuditta supplico' a gran voce il Signore: 2"Signore, Dio del padre mio Simeone, tu hai messo nella sua mano la spada della vendetta contro gli stranieri, contro coloro che avevano sciolto a ignominia la cintura d'una vergine, ne avevano denudato i fianchi a vergogna e ne avevano contaminato il grembo a infamia. Tu avevi detto: non si deve fare tal cosa! ma essi l'hanno fatta. 3Per questo hai consegnato alla morte i loro capi e al sangue quel loro giaciglio, macchiato del loro inganno, ripagato con l'inganno; hai abbattuto i servi con i loro capi e i capi sui loro troni. 4Hai destinato le loro mogli alla preda, le loro figlie alla schiavitu', tutte le loro spoglie alla divisione tra i tuoi figli diletti, perche' costoro, accesi del tuo zelo, erano rimasti inorriditi della profanazione del loro sangue e a te avevano gridato chiamandoti in aiuto. Dio, Dio mio, ascolta anche me che sono vedova. 5Tu hai preordinato cio' che precedette quei fatti e i fatti stessi e cio' che segui'. Tu hai disposto le cose presenti e le future e quello che tu hai pensato si e' compiuto. 6Le cose da te deliberate si sono presentate e hanno detto: Ecco ci siamo; perche' tutte le tue vie sono preparate e i tuoi giudizi sono preordinati. 7Or ecco gli Assiri hanno aumentato la moltitudine dei loro eserciti, vanno in superbia per i loro cavalli e i cavalieri, si vantano della forza dei loro fanti, poggiano la loro speranza sugli scudi e sulle lance, sugli archi e sulle fionde e ignorano che tu sei il Signore che disperdi le guerre; 8Signore e' il tuo nome. Abbatti la loro forza con la tua potenza e rovescia la loro violenza con la tua ira: fanno conto di profanare il tuo santuario, di contaminare la Dimora ove riposa il tuo nome e la tua gloria, di abbattere con il ferro il corno del tuo altare. 9Guarda la loro superbia, fa' scendere la tua ira sulle loro teste; infondi a questa vedova la forza di fare quello che ho deciso. 10Con l'inganno delle mie labbra abbatti il servo con il suo padrone e il padrone con il suo ministro; spezza la loro alterigia per mezzo di una donna. 11Perche' la tua forza non sta nel numero, ne' sugli armati si regge il tuo regno: tu sei invece il Dio degli umili, sei il soccorritore dei derelitti, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati, il salvatore dei disperati. 12Si', si', Dio del padre mio e di Israele tua eredita', Signore del cielo e della terra, creatore delle acque, re di tutte le tue creature, ascolta la mia preghiera; 13fa' che la mia parola e l'inganno diventino piaga e flagello di costoro, che fanno progetti crudeli contro la tua alleanza e il tuo tempio consacrato, contro il monte elevato di Sion e la sede dei tuoi figli. 14Da' a tutto il tuo popolo e ad ogni tribu' la prova che sei tu il Signore, il Dio d'ogni potere e d'ogni forza e non c'e' altri fuori di te, che possa proteggere la stirpe d'Israele". Capitolo 101Quando Giuditta ebbe cessato di supplicare il Dio di Israele ed ebbe terminato di pronunziare tutte queste parole, 2si alzo' dalla prostrazione, chiamo' la sua ancella particolare e scese nella casa, dove usava passare i giorni dei sabati e le sue feste. 3Qui si tolse il sacco di cui era rivestita, depose le vesti di vedova, poi lavo' con acqua il corpo e lo unse con profumo denso; sparti' i capelli del capo e vi impose il diadema. Poi si mise gli abiti da festa, che aveva usati quando era vivo suo marito Manasse. 4Si mise i sandali ai piedi, cinse le collane e infilo' i braccialetti, gli anelli e gli orecchini e ogni altro ornamento che aveva e si rese molto affascinante agli sguardi di qualunque uomo che l'avesse vista. 5Poi affido' alla sua ancella un otre di vino, un'ampolla di olio; riempi' anche una bisaccia di farina tostata, di fichi secchi e di pani puri e, fatto un involto di tutti questi recipienti, glielo mise sulle spalle. 6Allora uscirono verso la porta della citta' di Betulia e trovarono pronti sul luogo Ozia e gli anziani della citta', Cabri e Carmi. 7Costoro, quando la videro trasformata nell'aspetto e con gli abiti mutati, restarono molto ammirati della sua bellezza e le dissero: "8Il Dio dei padri nostri ti conceda di trovar favore e di portare a termine quello che hai stabilito di fare, a vanto degli Israeliti e ad esaltazione di Gerusalemme". 9Essa si chino' ad adorare Dio e rispose loro: "Fatemi aprire la porta della citta' e io usciro' per dar compimento alle parole augurali che mi avete rivolto". Quelli diedero ordine ai giovani di guardia di aprirle come aveva chiesto. 10Cosi' fecero e Giuditta usci': essa sola e l'ancella che aveva con se'. Dalla citta' gli uomini la seguirono con gli sguardi mentre scendeva il monte, finche' attraverso' la vallata e non poterono piu' scorgerla. 11Esse andavano avanti diritte per la valle, quando si fecero loro incontro le sentinelle assire. 12La presero e la interrogarono: "Di qual popolo sei, donde vieni e dove vai?". Essa rispose: "Sono figlia degli Ebrei e fuggo da loro, perche' stanno per essere consegnati in vostra balia. 13Io quindi vengo alla presenza di Oloferne, comandante supremo dei vostri eserciti, per rivolgergli parole di verita' e mettergli sotto gli occhi la strada per cui potra' passare e impadronirsi di tutti questi monti senza che perisca uno solo dei suoi uomini". 14Quegli uomini, quando sentirono queste parole e considerarono l'aspetto di lei, che appariva loro come un miracolo di bellezza, le dissero: 15"Hai messo in salvo la tua vita, scendendo in fretta e venendo alla presenza del nostro signore. Vieni dunque alla tenda di lui; alcuni di noi ti accompagneranno, finche' non ti abbiano affidato alle sue mani. 16Quando poi sarai alla sua presenza, non tremare dentro di te, ma riferisci a lui quanto ci hai detto ed egli ti trattera' bene". 17Scelsero pertanto cento uomini tra di loro, i quali si affiancarono a lei e alla sua ancella e le condussero alla tenda di Oloferne. 18In tutto il campo ci fu un grande accorrere, essendosi sparsa la voce della sua venuta tra gli attendamenti. La circondarono in massa mentre era fuori della tenda di Oloferne, in attesa che gliela annunziassero. 19Erano ammirati della bellezza di lei e ammirati degli Israeliti a causa di lei e si dicevano l'un l'altro: "Chi disprezzera' un popolo che possiede tali donne? Sara' bene non lasciarne sopravvivere alcun uomo, perche', liberi, potrebbero far perdere la testa a tutto il mondo". 20Venne fuori la guardia del corpo di Oloferne e tutti gli inservienti e la introdussero nella tenda. 21Oloferne era adagiato sul suo divano sotto un baldacchino, che era di porpora ricamata d'oro, di smeraldo e di pietre preziose. 22Gli annunziarono la presenza di lei ed egli usci' nel recinto d'ingresso, preceduto da fiaccole d'argento. 23Quando Giuditta avanzo' alla presenza di lui e dei suoi ministri, stupirono tutti per la bellezza del suo aspetto. Essa si prostro' con la faccia a terra per riverirlo, ma i servi la fecero rialzare. Capitolo 111Allora Oloferne le rivolse la parola:
"Sta' tranquilla, o donna, il tuo cuore non abbia timore, perche'
io non ho mai fatto male ad alcun uomo che abbia accettato di servire
Nabucodonosor, re di tutta la terra. 2Quanto al tuo popolo
che abita su questi monti, se non mi avessero disprezzato, non avrei
alzato la lancia contro di loro; essi stessi si sono procurati tutto
questo. 3Ma ora dimmi per qual motivo sei fuggita da loro e
sei venuta da noi. Certamente sei venuta per trovar salvezza. Fatti
animo: resterai viva questa notte e in seguito. 4Nessuno ti
puo' fare un torto, ma ti useranno ogni riguardo, come si fa con i servi
del mio signore, il re Nabucodonosor". Capitolo 121Ordino' poi che la conducessero dove aveva
disposto le sue argenterie e prescrisse pure che le preparassero la
tavola con i cibi approntati per lui e le dessero da bere il suo vino. 2Ma
disse Giuditta: "Io non tocchero' questi cibi, perche' non ne venga
qualche contaminazione, ma mi saranno serviti quelli che ho portato con
me". 3Oloferne le fece osservare: "Quando verra' a
mancare quello che hai con te, dove andremo a rifornirci di cibi uguali
per darteli? In mezzo a noi non c'e' nessuno della tua gente". 4Ma
Giuditta rispose: "Per la tua vita, mio signore, ti assicuro che
io, tua serva, non finiro' le riserve che ho con me, prima che il
Signore abbia compiuto per mano mia quello che ha stabilito". 5Cosi'
i servi di Oloferne la condussero alla tenda ed essa riposo' fino a
mezzanotte; poi si alzo' all'ora della veglia del mattino. 6Essa
fece dire ad Oloferne: "Comandi il mio signore che lascino uscire
la tua serva per la preghiera". 7Oloferne comando' alla
guardia del corpo di non impedirla. Rimase cosi' al campo tre giorni:
usciva di notte nella valle sotto Betulia e si lavava nella zona
dell'accampamento alla sorgente d'acqua. 8Risalita dal
lavacro, pregava il Signore Dio di Israele di dirigere la sua impresa
volta a ristabilire i figli del suo popolo. 9Rientrando
purificata, rimaneva nella sua tenda, finche', verso sera, non le si
apprestava il cibo. Capitolo 131Quando si fece buio, i suoi servi si
affrettarono a ritirarsi. Bagoa chiuse dal di fuori la tenda e
allontano' le guardie dalla vista del suo signore e ognuno ando' al
proprio giaciglio; in realta' erano tutti fiaccati, perche' il bere era
stato eccessivo. 2Rimase solo Giuditta nella tenda e Oloferne
buttato sul divano, ubriaco fradicio. 3Allora Giuditta
ordino' all'ancella di stare fuori della sua tenda e di aspettare che
uscisse, come aveva fatto ogni giorno; aveva detto infatti che sarebbe
uscita per la sua preghiera e anche con Bagoa aveva parlato in questo
senso. 4Si erano allontanati tutti dalla loro presenza e
nessuno, piccolo o grande, era rimasto nella parte piu' interna della
tenda; Giuditta, fermatasi presso il divano di lui, disse in cuor suo:
"Signore, Dio d'ogni potenza, guarda propizio in quest'ora
all'opera delle mie mani per l'esaltazione di Gerusalemme. 5È
venuto il momento di pensare alla tua eredita' e di far riuscire il mio
piano per la rovina dei nemici che sono insorti contro di noi". 6Avvicinatasi
alla colonna del letto che era dalla parte del capo di Oloferne, ne
stacco' la scimitarra di lui; 7poi, accostatasi al letto,
afferro' la testa di lui per la chioma e disse: "Dammi forza,
Signore Dio d'Israele, in questo momento". 8E con tutta
la forza di cui era capace lo colpi' due volte al collo e gli stacco' la
testa. 9Indi ne fece rotolare il corpo giu' dal giaciglio e
strappo' via le cortine dai sostegni. Poco dopo usci' e consegno' la
testa di Oloferne alla sua ancella, 10la quale la mise nella
bisaccia dei viveri e uscirono tutt'e due, secondo il loro uso, per la
preghiera; attraversarono il campo, fecero un giro nella valle, poi
salirono sul monte verso Betulia e giunsero alle porte della citta'. Capitolo 141Giuditta rispose loro: "Ascoltatemi
bene, fratelli: prendete questa testa e appendetela sugli spalti delle
vostre mura. 2Attendete poi che sia apparsa la luce del
mattino e sia sorto il sole sulla terra: allora, ognuno prenda
l'armatura da guerra e ogni uomo valido esca dalla citta'. Quindi, date
inizio all'azione contro di loro come se voleste scendere al piano
contro le prime difese degli Assiri, ma in realta' non scenderete. 3Quelli
prenderanno le loro armi e correranno entro il loro accampamento a
svegliare i capi dell'esercito assiro. Poi si raduneranno insieme
davanti alla tenda di Oloferne, ma non lo troveranno e cosi' si
lasceranno prendere dal terrore e fuggiranno davanti a voi. 4Allora
inseguiteli voi e quanti abitano l'intero territorio d'Israele e
abbatteteli nella loro fuga. 5Ma, prima di far questo,
chiamatemi Achior l'Ammonita, perche' venga a vedere e riconoscere colui
che ha disprezzato la casa d'Israele e che l'ha inviato qui tra noi come
per votarlo alla morte". 6Chiamarono subito Achior dalla
casa di Ozia ed egli appena giunse e vide la testa di Oloferne in mano
ad un uomo in mezzo al popolo radunato, cadde a terra e rimase senza
fiato. 7Quando l'ebbero sollevato, si getto' ai piedi di
Giuditta pieno di riverenza per la sua persona e disse: "Benedetta
sei tu in tutto l'accampamento di Giuda e in mezzo a tutti i popoli:
quanti udranno il tuo nome si sentiranno scossi. 8Ma ora
raccontami quanto hai fatto in questi giorni". Giuditta gli narro'
in mezzo al popolo quanto aveva compiuto dal giorno in cui era partita
fino al momento in cui parlava. 9Quando fini' di parlare, il
popolo scoppio' in alte grida di giubilo e riempi' la citta' di voci
festose. 10Allora Achior, vedendo quanto aveva fatto il Dio
di Israele, credette fermamente in Dio, si fece circoncidere e fu
aggregato definitivamente alla casa d'Israele. Capitolo 151Tutti gli altri che erano nelle tende,
appena seppero dell'accaduto, restarono allibiti 2e furono
presi dal panico e nessuno volle piu' restare vicino al compagno, ma
tutti si sparsero in fuga in ogni senso nella pianura e su per i monti. 3Anche
quelli accampati sulle montagne intorno a Betulia si diedero alla fuga.
A questo punto gli Israeliti, cioe' quanti tra di loro erano atti alle
armi, si buttarono su di essi. 4Ozia mando' subito a
Betomastaim, a Bebai, a Cobai, a Cola e in tutti i territori d'Israele
messaggeri ad annunziare l'accaduto e a invitare tutti a gettarsi sui
nemici e annientarli. 5Appena gli Israeliti udirono cio',
tutti compatti piombarono su di loro e li fecero a pezzi arrivando fino
a Coba. Scesero in campo anche quelli di Gerusalemme e di tutta la zona
montuosa, perche' anche a loro avevano riferito i casi successi
nell'accampamento dei loro nemici. Quelli che abitavano in Galaad e
nella Galilea li colpirono terribilmente aggirandoli, arrivando fino a
Damasco e al suo territorio. 6I cittadini rimasti in Betulia
si gettarono sul campo degli Assiri, si impadronirono delle loro spoglie
e ne trassero ingente ricchezza. 7Gli Israeliti tornati dalla
strage si impadronirono del resto e le borgate e i villaggi del monte e
del piano vennero in possesso di grande bottino, poiche' ve n'era in
grandissima quantita'. Capitolo 161Giuditta disse: "Lodate il mio Dio con i timpani, 18Quando giunsero a Gerusalemme si
prostrarono ad adorare Dio e, appena il popolo fu purificato, offrirono
i loro olocausti e le offerte spontanee e i doni. 19Giuditta
dedico' tutti gli oggetti di Oloferne, che il popolo le aveva dati, e
anche la cortina che aveva presa direttamente dal letto di lui, come
offerta consacrata a Dio. 20Il popolo continuo' a far festa
in Gerusalemme vicino al tempio per tre mesi e Giuditta rimase con loro. |