Geremia
Capitolo 1
1Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno
dei sacerdoti che dimoravano in Anatot, nel territorio di Beniamino. 2A
lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon,
re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, 3e quindi
anche al tempo di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine
dell'anno undecimo di Sedecia figlio di Giosia, re di Giuda, cioe'
fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese.
4Mi fu rivolta la parola del Signore:
5"Prima di formarti nel grembo
materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni".
6Risposi: "Ahime', Signore Dio, ecco io non so parlare,
perche' sono giovane".
7Ma il Signore mi disse: "Non dire: Sono giovane,
ma va' da coloro a cui ti mandero'
e annunzia cio' che io ti ordinero'.
8Non temerli,
perche' io sono con te per proteggerti".
Oracolo del Signore.
9Il Signore stese la mano, mi tocco' la bocca
e il Signore mi disse:
"Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca.
10Ecco, oggi ti costituisco
sopra i popoli e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare".
11Mi fu rivolta questa parola del Signore:
"Che cosa vedi, Geremia?". Risposi: "Vedo un ramo di
mandorlo". 12Il Signore soggiunse: "Hai visto bene,
poiche' io vigilo sulla mia parola per realizzarla". 13Quindi
mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: "Che cosa
vedi?". Risposi: "Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso
settentrione".
14Il Signore mi disse:
"Dal settentrione si rovescera' la sventura
su tutti gli abitanti del paese.
15Poiche', ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno e ognuno porra' il trono
davanti alle porte di Gerusalemme,
contro tutte le sue mura
e contro tutte le citta' di Giuda.
16Allora pronunziero' i miei giudizi contro di loro,
per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi,
per sacrificare ad altri Dei
e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani.
17Tu, poi, cingiti i fianchi,
alzati e di' loro tutto cio' che ti ordinero';
non spaventarti alla loro vista,
altrimenti ti faro' temere davanti a loro.
18Ed ecco oggi io faccio di te
come una fortezza,
come un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
19Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,
perche' io sono con te per salvarti".
Oracolo del Signore.
Capitolo 2
1Mi fu rivolta questa parola del Signore:
2"Va' e grida agli orecchi di Gerusalamme:
Cosi' dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza.
dell'amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,
in una terra non seminata.
3Israele era cosa sacra al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti ne mangiavano dovevano pagarla,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
4Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte della casa di Israele!
5Cosi' dice il Signore:
Quale ingiustizia trovano in me i vostri padri,
per allontanarsi da me?
Essi seguirono cio' ch'e' vano,
diventarono loro stessi vanita'
6e non si domandarono: Dov'e' il Signore
che ci fece uscire dal paese d'Egitto,
ci guido' nel deserto,
per una terra di steppe e di frane,
per una terra arida e tenebrosa,
per una terra che nessuno attraversava
e dove nessuno dimora?
7Io vi ho condotti in una terra da giardino,
perche' ne mangiaste i frutti e i prodotti.
Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso il mio possesso un abominio.
8Neppure i sacerdoti si domandarono:
Dov'e' il Signore?
I detentori della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi si sono ribellati,
i profeti hanno predetto nel nome di Baal
e hanno seguito esseri inutili.
9Per questo intentero' ancora un processo
contro di voi,
- oracolo del Signore -
e faro' causa ai vostri nipoti.
10Recatevi nelle isole dei Kittim e osservate,
mandate pure a Kedar e considerate bene;
vedete se la' e' mai accaduta una cosa simile.
11Ha mai un popolo cambiato Dei?
Eppure quelli non sono Dei!
Ma il mio popolo ha cambiato colui che e' la sua gloria
con un essere inutile e vano.
12Stupitene, o cieli;
inorridite come non mai.
Oracolo del Signore.
13Perche' il mio popolo ha commesso due iniquita':
essi hanno abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne,
cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.
14Israele e' forse uno schiavo
o un servo nato in casa?
Perche' allora e' diventato una preda?
15Contro di lui ruggiscono i leoni,
fanno udire i loro urli.
La sua terra e' ridotta a deserto,
le sue citta' sono state bruciate e nessuno vi abita.
16Perfino i figli di Menfi e di Tafni
ti hanno raso la testa.
17Tutto cio' forse non ti accade
perche' hai abbandonato il Signore tuo Dio?
18E ora perche' corri verso l'Egitto
a bere le acque del Nilo?
Perche' corri verso l'Assiria
a bere le acque dell'Eufrate?
19La tua stessa malvagita' ti castiga
e le tue ribellioni ti puniscono.
Riconosci e vedi quanto e' cosa cattiva a amara
l'aver abbandonato il Signore tuo Dio
e il non aver piu' timore di me.
Oracolo del Signore degli eserciti.
20Poiche' gia' da tempo hai infranto il tuo giogo,
hai spezzato i tuoi legami
e hai detto: Non ti serviro'!
Infatti sopra ogni colle elevato
e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
21Io ti avevo piantato come vigna scelta,
tutta di vitigni genuini;
in tralci degeneri di vigna bastarda?
22Anche se ti lavassi con la soda
e usassi molta potassa,
davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquita'.
Oracolo del Signore.
23Perche' osi dire: Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal?
Considera i tuoi passi la' nella valle,
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda,
24asina selvatica abituata al deserto:
nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria;
chi puo' frenare la sua brama?
Quanti la cercano non dovono stancarsi:
la troveranno sempre nel suo mese.
25Bada che il tuo piede non resti scalzo
e che la tua gola non si inaridisca!
Ma tu rispondi: No. È inutile,
perche' io amo gli stranieri,
voglio seguirli.
26Come si vergogna un ladro preso in flagrante
cosi' restano svergognati quelli della casa d'Israele,
essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
27Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre,
e a una pietra: Tu mi hai generato.
A me essi voltan le spalle
e non la fronte;
ma al tempo della sventura invocano:
Alzati, salvaci!
28E dove sono gli Dei che ti sei costruiti?
Si alzino, se posson salvarti
nel tempo della tua sventura;
poiche' numerosi come le tue citta'
sono, o Giuda, i tuoi Dei!
29Perche' vi lamentate con me?
Tutti voi mi siete stati infedeli.
Oracolo del Signore.
30Invano ho colpito i vostri figli,
voi non avete imparato la lezione.
La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
31O generazione!
Proprio voi badate alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra di tenebre densissime?
Perche' il mio popolo dice: Ci siamo emancipati,
piu' non faremo ritorno a te?
32Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti,
una sposa della sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
per giorni innumerevoli.
33Come sai ben scegliere la tua via
in cerca di amore!
Per questo hai insegnato i tuoi costumi
anche alle donne peggiori.
34Perfino sugli orli delle tue vesti si trova
il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi nell'atto di scassinare,
ma presso ogni quercia.
35Eppure protesti: Io sono innocente,
la sua ira e' gia' lontana da me.
Eccomi pronto a entrare in giudizio con te,
perche' hai detto: Non ho peccato!
36Perche' ti sei ridotta cosi' vile
nel cambiare la strada?
Anche dall'Egitto sarai delusa
come fosti delusa dall'Assiria.
37Anche di la' tornerai con le mani sul capo,
perche' il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi;
da loro non avrai alcun vantaggio.
Capitolo 3
1Se un uomo ripudia la moglie
ed essa, allontanatasi da lui,
si sposa con un altro uomo,
tornera' il primo ancora da lei?
Forse una simile donna non e' tutta contaminata?
Tu ti sei disonorata con molti amanti
e osi tornare da me? Oracolo del Signore.
2Alza gli occhi sui colli e osserva:
dove non ti sei disonorata?
Tu sedevi sulle vie aspettandoli,
come fa l'Arabo nel deserto.
Cosi' anche la terra hai contaminato
con impudicizia e perversita'.
3Per questo sono state fermate le piogge
e gli scrosci di primavera non sono venuti.
Sfrontatezza di prostituta e' la tua,
ma tu non vuoi arrossire.
4E ora forse non gridi verso di me: Padre mio,
amico della mia giovinezza tu sei!
5Serbera' egli rancore per sempre?
Conservera' in eterno la sua ira?
Cosi' parli, ma intanto ti ostini
a commettere il male che puoi".
6Il Signore mi disse al tempo del re Giosia:
"Hai visto cio' che ha fatto Israele, la ribelle? Si e' recata su
ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7E
io pensavo: Dopo che avra' fatto tutto questo tornera' a me, ma essa non
e' ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto cio', 8ha
visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi
adulteri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda
sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa e' andata a
prostituirsi; 9e con il clamore delle sue prostituzioni ha
contaminato il paese; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al
legno. 10Cio' nonostante, la perfida Giuda sua sorella non e'
ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna".
Parola del Signore. 11Allora il Signore mi disse:
"Israele ribelle si e' dimostrata piu' giusta della perfida Giuda. 12Va'
e grida tali cose verso il settentrione dicendo:
Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.
Non ti mostrero' la faccia sdegnata,
perche' io sono pietoso, dice il Signore.
Non conservero' l'ira per sempre.
13Su, riconosci la tua colpa,
perche' sei stata infedele al Signore tuo Dio;
hai profuso l'amore agli stranieri
sotto ogni albero verde
e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore.
14Ritornate, figli traviati - dice il
Signore - perche' io sono il vostro padrone. Io vi prendero' uno da ogni
citta' e due da ciascuna famiglia e vi condurro' a Sion. 15Vi
daro' pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e
intelligenza. 16Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete
stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non si
parlera' piu' dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci pensera'
ne' se ne ricordera'; essa non sara' rimpianta ne' rifatta. 17In
quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi
si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno piu' la caparbieta'
del loro cuore malvagio. 18In quei giorni la casa di Giuda
andra' verso la casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla
regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredita' ai loro
padri.
19Io pensavo:
Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile,
un'eredita' che sia l'ornamento piu' prezioso dei popoli!
Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio,
e non tralascerete di seguirmi.
20Ma come una donna e' infedele al suo amante,
cosi' voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me".
Oracolo del Signore.
21Sui colli si ode una voce,
pianto e gemiti degli Israeliti,
perche' hanno reso tortuose le loro vie,
si sono dimenticati del Signore loro Dio.
22"Ritornate, figli traviati,
io risanero' le vostre ribellioni".
"Ecco, noi veniamo a te
perche' tu sei il Signore nostro Dio.
23In realta', menzogna sono le colline,
come anche il clamore sui monti;
davvero nel Signore nostro Dio
e' la salvezza di Israele.
24L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza
il frutto delle fatiche dei nostri padri,
i loro greggi e i loro armenti,
i loro figli e le loro figlie.
25Avvolgiamoci nella nostra vergogna,
la nostra confusione ci ricopra,
perche' abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio,
noi e i nostri padri,
dalla nostra giovinezza fino ad oggi;
non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio".
Capitolo 4
1"Se vuoi ritornare, o Israele - dice
il Signore -
a me dovrai ritornare.
Se rigetterai i tuoi abomini,
non dovrai piu' vagare lontano da me.
2Il tuo giuramento sara': Per la vita del Signore,
con verita', rettitudine e giustizia.
Allora i popoli si diranno benedetti da te
e di te si vanteranno".
3Dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
"Dissodatevi un terreno incolto
e non seminate fra le spine.
4Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perche' la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.
5Annunziatelo in Giuda,
fatelo udire a Gerusalemme;
suonate la tromba nel paese,
gridate a piena voce e dite:
Radunatevi ed entriamo
nelle citta' fortificate.
6Alzate un segnale verso Sion;
fuggite, non indugiate,
perche' io mando da settentrione una sventura
e una grande rovina.
7Il leone e' balzato dalla boscaglia,
il distruttore di nazioni
si e' mosso dalla sua dimora
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue citta' saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
8Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perche' non si e' allontanata
l'ira ardente del Signore da noi.
9E in quel giorno
- dice il Signore -
verra' meno il coraggio del re
e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti resteranno stupiti.
10Essi diranno: Ah, Signore Dio,
hai dunque del tutto ingannato
questo popolo e Gerusalemme,
quando dicevi: Voi avrete pace,
mentre una spada giunge fino alla gola".
11In quel tempo si dira':
a questo popolo e a Gerusalemme:
"Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, ne' per mondare il grano.
12Un vento minaccioso si alza al mio ordine.
Ora, anch'io voglio pronunziare
contro di essi la condanna".
13Ecco, egli sale come nubi
e come un turbine sono i suoi carri,
i suoi cavalli sono piu' veloci delle aquile.
Guai a noi che siamo perduti!
14Purifica il tuo cuore dalla malvagita', Gerusalemme,
perche' possa uscirne salva.
Fino a quando albergheranno in te
pensieri d'iniquita'?
15Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim.
16Annunziatelo alle genti,
fatelo sapere a Gerusalemme.
Gli assedianti vengono da una terra lontana,
mandano urla contro le citta' di Giuda.
17Come custodi d'un campo l'anno circondata,
perche' si e' ribellata contro di me. Oracolo del Signore.
18La tua condotta e le tue azioni
ti hanno causato tutto cio'.
Questo il guadagno della tua malvagita'; com'e' amaro!
Ora ti penetra fino al cuore.
19Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato.
Le pareti del mio cuore!
Il cuore mi batte forte;
non riesco a tacere,
perche' ho udito uno squillo di tromba,
un fragore di guerra.
20Si annunzia rovina sopra rovina:
tutto il paese e' devastato.
A un tratto sono distrutte le mie tende,
in un attimo i miei padiglioni.
21Fino a quando dovro' vedere segnali
e udire squilli di tromba?
22"Stolto e' il mio popolo:
non mi conoscono,
sono figli insipienti,
senza intelligenza;
sono esperti nel fare il male,
ma non sanno compiere il bene".
23Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto,
i cieli, e non v'era luce.
24Guardai i monti ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano.
25Guardai ed ecco non c'era nessuno
e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via.
26Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto
e tutte le sue citta' erano state distrutte
dal Signore e dalla sua ira ardente.
27Poiche' dice il Signore:
"Devastato sara' tutto il paese;
io compiro' uno sterminio.
28Pertanto la terra sara' in lutto
e i cieli lassu' si oscureranno,
perche' io l'ho detto e non me ne pento,
l'ho stabilito e non ritrattero'".
29Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
ogni citta' e' in fuga,
vanno nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni citta' e' abbandonata,
non c'e' rimasto un sol uomo.
30E tu, devastata, che farai?
Anche se ti vestissi di scarlatto,
ti adornassi di fregi d'oro
e ti facessi gli occhi grandi con il bistro,
invano ti faresti bella.
I tuoi amanti ti disprezzano;
essi vogliono la tua vita.
31Sento un grido come di donna nei dolori,
un urlo come di donna al primo parto,
e' il grido della figlia di Sion,
che spasima e tende le mani:
"Guai a me! Sono affranta,
affranta per tutti gli uccisi".
Capitolo 5
1Percorrete le vie di Gerusalemme,
osservate bene e informatevi,
cercate nelle sue piazze
se trovate un uomo,
uno solo che agisca giustamente
e cerchi di mantenersi fedele,
e io le perdonero', dice il Signore.
2Anche quando esclamano: "Per la vita del
Signore!",
certo giurano il falso.
3Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedelta'?
Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore;
li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione.
Hanno indurito la faccia piu' di una rupe,
non vogliono convertirsi.
4Io pensavo: "Certo, sono di bassa condizione,
agiscono da stolti,
perche' non conoscono le vie del signore,
il diritto del loro Dio.
5Mi rivolgero' ai grandi
e parlero' loro.
Certo, essi conoscono la via del Signore,
il diritto del loro Dio".
Ahime', anche questi hanno rotto il giogo,
hanno spezzato i legami!
6Per questo li azzanna il leone della foresta,
il lupo delle steppe ne fa scempio,
il leopardo sta in agguato vicino alle loro citta',
quanti ne escono saranno sbranati;
perche' si sono moltiplicati i loro peccati,
sono aumentate le loro ribellioni.
7"Perche' ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
hanno giurato per chi non e' Dio.
Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio,
si affollano nelle case di prostituzione.
8Sono come stalloni ben pasciuti e focosi:
ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.
9Non dovrei forse punirli per questo?
Oracolo del Signore.
E di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
10Salite sui suoi filari e distruggeteli,
compite uno sterminio;
strappatene i tralci,
perche' non sono del Signore.
11Poiche', certo, mi si sono ribellate
la casa d'Israele e la casa di Giuda".
Oracolo del Signore.
12Hanno rinnegato il Signore,
hanno proclamato: "Non e' lui!
Non verra' sopra di noi la sventura,
non vedremo ne' spada ne' fame.
13I profeti sono come il vento,
la sua parola non e' in essi".
14Percio' dice il Signore,
Dio degli eserciti:
"Questo sara' fatto loro,
poiche' hanno pronunziato questo discorso:
Ecco io faro' delle mie parole
come un fuoco sulla tua bocca.
Questo popolo sara' la legna che esso divorera'.
15Ecco mandero' contro di voi
una nazione da lontano, o casa di Israele.
Oracolo del Signore.
È una nazione valorosa,
e' una nazione antica!
Una nazione di cui non conosci la lingua
e non comprendi che cosa dice.
16La sua faretra e' come un sepolcro aperto.
Essi sono tutti prodi.
17Divorera' le tue messi e il tuo pane;
divorera' i tuoi figli e le tue figlie;
divorera' i greggi e gli armenti;
divorera' le tue vigne e i tuoi fichi;
distruggera' le citta' fortificate
nelle quali riponevi la fiducia.
18Ma anche in quei giorni, dice il Signore,
non faro' di voi uno sterminio".
19Allora, se diranno: "Perche' il
Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?", tu risponderai:
"Come voi avete abbandonato il Signore e avete servito divinita'
straniere nel vostro paese, cosi' servirete gli stranieri in un paese
non vostro".
20Annunziatelo nella casa di Giacobbe,
fatelo udire in Giuda dicendo:
21"Questo dunque ascoltate,
o popolo stolto e privo di senno,
che ha occhi ma non vede,
che ha orecchi ma non ode.
22Voi non mi temerete? Oracolo del Signore.
Non tremerete dinanzi a me,
che ho posto la sabbia per confine al mare,
come barriera perenne che esso non varchera'?
Le sue onde si agitano ma non prevalgono,
rumoreggiano ma non l'oltrepassano".
23Ma questo popolo ha un cuore
indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno,
24e non dicono in cuor loro:
"Temiamo il Signore nostro Dio
che elargisce la pioggia d'autunno
e quella di primavera a suo tempo,
ha fissato le settimane per la messe
e ce le mantiene costanti".
25Le vostre iniquita' hanno sconvolto queste cose
e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere;
26poiche' tra il mio popolo vi sono malvagi
che spiano come cacciatori in agguato,
pongono trappole
per prendere uomini.
27Come una gabbia piena di uccelli,
cosi' le loro case sono piene di inganni;
percio' diventano grandi e ricchi.
28Sono grassi e pingui,
oltrepassano i limiti del male;
non difendono la giustizia,
non si curano della causa dell'orfano,
non fanno giustizia ai poveri.
29Non dovrei forse punire queste colpe?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
30Cose spaventose e orribili
avvengono nel paese.
31I profeti predicono in nome della menzogna
e i sacerdoti governano al loro cenno;
eppure il mio popolo e' contento di questo.
Che farete quando verra' la fine?
Capitolo 6
1Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme.
In Tekoa date fiato alle trombe;
innalzate segnali su Bet-Cherem,
perche' dal settentrione si affaccia una sventura
e una grande rovina.
2È forse simile a un tenero prato
la figlia di Sion?
3Verso di essa muovono pastori
con i loro greggi;
le fissano le tende tutto intorno,
ognuno di loro pascola la sua parte.
4"Ingaggiate la santa battaglia contro di essa;
su, assaliamola in pieno giorno.
Noi sventurati! Gia' il giorno declina,
gia' si allungano le ombre della sera.
5Su, allora assaliamola di notte,
distruggiamo i suoi palazzi".
6Perche' cosi' dice il Signore degli eserciti:
"Tagliate i suoi alberi,
costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme.
Essa e' la citta' della menzogna,
in essa tutto e' oppressione.
7Come una sorgente fa scorrere l'acqua,
cosi' essa fa scorrere la sua iniquita'.
Violenza e oppressione risuonano in essa,
dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe.
8Lasciati correggere, o Gerusalemme,
perche' io non mi allontani da te
e non ti riduca a un deserto,
a una regione disabitata".
9Cosi' dice il Signore degli eserciti:
"Racimolate, racimolate come una vigna
il resto di Israele;
stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore
verso i suoi tralci".
10A chi parlero'
a chi scongiurero' perche' mi ascoltino?
Ecco, il loro orecchio non e' circonciso,
sono incapaci di prestare attenzione.
Ecco, la parola del Signore e' per loro
oggetto di scherno; non la gustano.
11Io percio' sono pieno dell'ira del Signore,
non posso piu' contenerla.
"Riversala sui bambini nella strada,
e anche sull'adunanza dei giovani,
perche' saranno presi insieme uomini e donne,
l'anziano e il decrepito.
12Le loro case passeranno a stranieri,
anche i loro campi e le donne,
perche' io stendero' la mano
sugli abitanti di questo paese".
Oracolo del Signore.
13Perche' dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
14Essi curano la ferita del mio popolo,
ma solo alla leggera, dicendo:
"Bene, bene!" ma bene non va,
15Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
"Per questo cadranno con le altre vittime,
nell'ora del castigo saranno prostrati", dice il Signore.
16Cosi' dice il Signore:
"Fermatevi nelle strade e guardate,
informatevi circa i sentieri del passato,
dove sta la strada buona e prendetela,
cosi' troverete pace per le anime vostre".
Ma essi risposero: "Non la prenderemo!".
17Io ho posto sentinelle presso di voi:
"Fate attenzione allo squillo di tromba".
Essi hanno risposto: "Non ci baderemo!".
18Per questo ascoltate, o popoli,
e sappi, o assemblea, cio' che avverra' di loro.
19Ascolta, o terra!
"Ecco, io mando contro questo popolo la sventura,
il frutto dei loro pensieri,
perche' non hanno prestato attenzione alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.
20Perche' mi offrite incenso portato da Saba
e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi
e non mi piacciono i vostri sacrifici".
21Percio' dice il Signore:
"Ecco, io porro' per questo popolo
pietre di inciampo,
in esse inciamperanno insieme padri e figli;
vicini e amici periranno".
22Cosi' dice il Signore:
"Ecco, un popolo viene da un paese del settentrione,
una grande nazione si muove dall'estremita' della terra.
23Impugnano archi e lance;
sono crudeli, senza pieta'.
Il loro clamore e' quello di un mare agitato;
essi montano cavalli:
sono pronti come un solo guerriero alla battaglia
contro di te, figlia di Sion".
24"Abbiamo udito la loro fama,
ci sono cadute le braccia;
l'angoscia si e' impadronita di noi,
come spasimo di partoriente".
25Non uscite nei campi
e non camminate per le strade,
perche' la spada nemica
e il terrore sono tutt'intorno.
26Figlia del mio popolo, vestiti di sacco
e rotolati nella polvere.
Fa' lutto come per un figlio unico,
lamentati amaramente,
perche' piombera' improvviso
il distruttore su di noi!
27Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo,
perche' tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.
28Essi sono tutti ribelli,
spargono calunnie,
tutti sono corrotti.
29Il mantice soffia con forza,
il piombo e' consumato dal fuoco;
invano si vuol raffinarlo a ogni costo,
le scorie non si separano.
30Scoria di argento si chiamano,
perche' il Signore li ha rigettati.
Capitolo 7
1Questa e' la parola che fu rivolta dal
Signore a Geremia: 2"Fermati alla porta del tempio del
Signore e la' pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del
Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi
al Signore. 3Cosi' dice il Signore degli eserciti, Dio di
Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi faro'
abitare in questo luogo. 4Pertanto non confidate nelle parole
menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore,
tempio del Signore e' questo!
5Poiche', se veramente emenderete la vostra condotta e le
vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e
il suo avversario; 6se non opprimerete lo straniero, l'orfano
e la vedova, se non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se
non seguirete per vostra disgrazia altri Dei, 7io vi faro'
abitare in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri padri da lungo
tempo e per sempre. 8Ma voi confidate in parole false e cio'
non vi giovera': 9rubare, uccidere, commettere adulterio,
giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri Dei che non
conoscevate. 10Poi venite e vi presentate alla mia presenza
in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo salvi! per poi
compiere tutti questi abomini. 11Forse e' una spelonca di
ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io,
ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. 12Andate,
dunque, nella mia dimora che era in Silo, dove avevo da principio posto
il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della
malvagita' di Israele, mio popolo. 13Ora, poiche' avete
compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho
parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho
chiamato, non mi avete risposto, 14io trattero' questo tempio
che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho
concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo.
15Vi scaccero' davanti a me come ho scacciato tutti i vostri
fratelli, tutta la discendenza di Èfraim.
16Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per
esso suppliche e preghiere ne' insistere presso di me, perche' non ti
ascoltero'. 17Non vedi che cosa fanno nelle citta' di Giuda e
nelle strade di Gerusalemme? 18I figli raccolgono la legna, i
padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare
focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri Dei
per offendermi. 19Ma forse costoro offendono me - oracolo del
Signore - o non piuttosto se stessi a loro vergogna?". 20Pertanto,
dice il Signore Dio: "Ecco il mio furore, la mia ira si riversa su
questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui
frutti della terra e brucera' senza estinguersi".
21Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:
"Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e
mangiatene la carne! 22In verita' io non parlai ne' diedi
comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci
uscire dal paese d'Egitto. 23Ma questo comandai loro:
Ascoltate la mia voce! Allora io saro' il vostro Dio e voi sarete il mio
popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescrivero', perche'
siate felici. 24Ma essi non ascoltarono ne' prestarono
orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore
malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle, 25da
quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai
a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre; 26eppure
essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro
nuca, divennero peggiori dei loro padri. 27Tu dirai loro
tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti
risponderanno. 28Allora dirai loro: Questo e' il popolo che
non ascolta la voce del Signore suo Dio ne' accetta la correzione. La
fedelta' e' sparita, e' stata bandita dalla loro bocca.
29Taglia la tua chioma e gettala via
e intona sulle alture un canto lugubre,
perche' il Signore ha rigettato e abbandonato
la generazione che e' oggetto della sua ira.
30Perche' i figli di Giuda hanno commesso
cio' che e' male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto i loro
abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. 31Hanno
costruito l'altare di Tofet, nella valle di Ben-Hinnon, per bruciare
nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che
non mi e' mai venuta in mente. 32Percio' verranno giorni -
oracolo del Signore - nei quali non si chiamera' piu' Tofet ne' valle di
Ben-Hinnon, ma valle della Strage. Allora si seppellira' in Tofet,
perche' non ci sara' altro luogo. 33I cadaveri di questo
popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e
nessuno li scaccera'. 34Io faro' cessare nelle citta' di
Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce
dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiche' il paese sara'
ridotto un deserto".
Capitolo 8
1"In quel tempo - oracolo del Signore
- si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei
suoi capi, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. 2Esse
saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta la milizia del
cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono.
Non saranno piu' raccolte ne' sepolte, ma rimarranno come letame sulla
terra. 3Allora la morte sara' preferibile alla vita per tutti
quelli che resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li
avro' dispersi". Oracolo del Signore degli eserciti.
4Tu dirai loro: "Cosi' dice il
Signore:
Forse chi cade non si rialza
e chi perde la strada non torna indietro?
5Perche' allora questo popolo
si ribella con continua ribellione?
Persistono nella malafede,
rifiutano di convertirsi.
6Ho fatto attenzione e ho ascoltato;
essi non parlano come dovrebbero.
Nessuno si pente della sua malizia,
dicendo: Che ho fatto?
Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa
come un cavallo che si lanci nella battaglia.
7Anche la cicogna nel cielo
conosce i suoi tempi;
la tortora, la rondinella e la gru
osservano la data del loro ritorno;
il mio popolo, invece, non conosce
il comando del Signore.
8Come potete dire: Noi siamo saggi,
la legge del Signore e' con noi?
A menzogna l'ha ridotta
la penna menzognera degli scribi!
9I saggi saranno confusi,
sconcertati e presi come in un laccio.
Essi hanno rigettato la parola del Signore,
quale sapienza possono avere?
10Per questo daro' le loro donne ad altri,
i loro campi ai conquistatori,
perche', dal piccolo al grande,
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote,
tutti praticano la menzogna.
11Essi curano la ferita del mio popolo
ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene!
ma bene non va.
12Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
Per questo cadranno con le altre vittime,
nell'ora del castigo saranno prostrati" dice il Signore.
13"Li mieto e li anniento,
dice il Signore,
non c'e' piu' uva nella vigna
ne' frutti sui fichi;
anche le foglie son avvizzite.
Ho procurato per loro degli invasori".
14"Perche' ce ne stiamo seduti?
Riunitevi, entriamo nelle fortezze
e moriamo in esse,
poiche' il Signore nostro Dio ci fa perire.
Egli ci fa bere acque avvelenate,
perche' abbiamo peccato contro di lui.
15Aspettavamo la pace, ma non c'e' alcun bene;
l'ora della salvezza, ed ecco il terrore".
16Da Dan si sente
lo sbuffare dei suoi cavalli;
al rumore dei nitriti dei suoi destrieri
trema tutta la terra.
Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova,
la citta' e i suoi abitanti.
17"Ecco, io sto per mandarvi
serpenti velenosi
contro i quali non esiste incantesimo,
ed essi vi morderanno"
dice il Signore.
18Cercai di rasserenarmi, superando il mio
dolore,
ma il mio cuore vien meno.
19Ecco odo le grida della figlia del mio popolo
da una terra lunga e larga:
"Forse il Signore non si trova in Sion,
il suo re non vi abita piu'?".
Perche' mi hanno provocato all'ira con i loro idoli
e con queste nullita' straniere?
20È passata la stagione della messe, e' finita l'estate
e noi non siamo stati soccorsi.
21Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto,
sono costernato, l'orrore mi ha preso.
22Non v'e' forse balsamo in Galaad?
Non c'e' piu' nessun medico?
Perche' non si cicatrizza
la ferita della figlia del mio popolo?
23Chi fara' del mio capo una fonte di acqua,
dei miei occhi una sorgente di lacrime,
perche' pianga giorno e notte
gli uccisi della figlia del mio popolo?
Capitolo 9
1Chi mi dara' nel deserto un rifugio per
viandanti?
Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui,
perche' sono tutti adulteri, una massa di traditori.
2Tendono la loro lingua come un arco;
la menzogna e non la verita'
domina nel paese.
Passano da un delitto all'altro
e non conoscono il Signore.
3Ognuno si guardi dal suo amico,
non fidatevi neppure del fratello,
poiche' ogni fratello inganna il fratello,
e ogni amico va spargendo calunnie.
4Ognuno si beffa del suo prossimo,
nessuno dice la verita'.
Hanno abituato la lingua a dire menzogne,
operano l'iniquita', incapaci di convertirsi.
5Angheria sopra angheria, inganno su inganno;
rifiutano di conoscere il Signore.
6Percio' dice il Signore degli eserciti:
"Ecco li raffinero' al crogiuolo e li saggero';
come dovrei comportarmi con il mio popolo?
7Una saetta micidiale e' la loro lingua,
inganno le parole della loro bocca.
Ognuno parla di pace con il prossimo,
mentre nell'intimo gli ordisce un tranello
8Non dovrei forse punirli per tali cose?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi?".
9Sui monti alzero' gemiti e lamenti,
un pianto di lutto sui pascoli della steppa,
perche' sono riarsi, nessuno piu' vi passa,
ne' piu' si ode il grido del bestiame.
Dagli uccelli dell'aria alle bestie
tutti sono fuggiti, scomparsi.
10"Ridurro' Gerusalemme un cumulo di rovine,
rifugio di sciacalli;
le citta di Giuda ridurro' alla desolazione,
senza abitanti".
11Chi e' tanto saggio da comprendere questo?
A chi la bocca del Signore ha parlato perche' lo annunzi?
Perche' il paese e' devastato,
desolato come un deserto senza passanti?
12Ha detto il Signore: "È perche'
hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno
ascoltato la mia voce e non l'hanno seguita, 13ma han seguito
la caparbieta' del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto
loro conoscere". 14Pertanto cosi' dice il Signore degli
eserciti, Dio di Israele: "Ecco, daro' loro in cibo assenzio, faro'
loro bere acque avvelenate; 15li disperdero' in mezzo a
popoli che ne' loro ne' i loro padri hanno conosciuto e mandero' dietro
a loro la spada finche' non li abbia sterminati".
Cosi' dice il Signore degli eserciti:
16Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!
Fate venire le piu' brave!
Accorrano
17e facciano presto, per intonare su di noi un lamento.
Sgorghino lacrime dai nostri occhi,
il pianto scorra dalle nostre ciglia,
18perche' una voce di lamento si ode da Sion:
"Come siamo rovinati,
come profondamente confusi,
poiche' dobbiamo abbandonare il paese,
lasciare le nostre abitazioni".
19Udite, dunque, o donne, la parola del Signore;
i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.
Insegnate alle vostre figlie il lamento,
l'una all'altra un canto di lutto:
20"La morte e' entrata per le nostre finestre,
si e' introdotta nei nostri palazzi,
abbattendo i fanciulli nella via
e i giovani nelle piazze.
21I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore -
come letame sui campi,
come covoni dietro il mietitore
e nessuno li raccoglie".
22Cosi' dice il Signore:
"Non si vanti il saggio della sua saggezza
e non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco delle sue ricchezze.
23Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,
perche' io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio".
Parola del Signore.
24"Ecco, giorni verranno - oracolo del
Signore - nei quali puniro' tutti i circoncisi che rimangono non
circoncisi: 25l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti
e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremita' delle tempie, i
quali abitano nel deserto, perche' tutte queste nazioni e tutta la casa
di Israele sono incirconcisi nel cuore".
Capitolo 10
1Ascoltate la parola che il Signore vi
rivolge,
casa di Israele.
2Cosi' dice il Signore:
"Non imitate la condotta delle genti
e non abbiate paura dei segni del cielo,
perche' le genti hanno paura di essi.
3Poiche' cio' che e' il terrore dei popoli e' un nulla,
non e' che un legno tagliato nel bosco,
opera delle mani di chi lavora con l'ascia.
4È ornato di argento e di oro,
e' fissato con chiodi e con martelli,
perche' non si muova.
5Gli idoli sono come uno spauracchio
in un campo di cocomeri,
non sanno parlare,
bisogna portarli, perche' non camminano.
Non temeteli, perche' non fanno alcun male,
come non e' loro potere fare il bene".
6Non sono come te, Signore;
tu sei grande
e grande la potenza del tuo nome.
7Chi non ti temera', re delle nazioni?
Questo ti conviene,
poiche' fra tutti i saggi delle nazioni
e in tutti i loro regni
nessuno e' simile a te.
8Sono allo stesso tempo stolti e testardi;
vana la loro dottrina, come un legno.
9Argento battuto e laminato portato da Tarsis
e oro di Ofir,
lavoro di artista e di mano di orafo,
di porpora e di scarlatto e' la loro veste:
tutti lavori di abili artisti.
10Il Signore, invece, e' il vero Dio,
egli e' Dio vivente e re eterno;
al suo sdegno trema la terra,
i popoli non resistono al suo furore.
11Direte loro:
"Gli Dei che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno
dalla terra e sotto il cielo".
12Egli ha formato la terra con potenza,
ha fissato il mondo con sapienza,
con intelligenza ha disteso i cieli.
13Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.
Egli fa salire le nubi dall'estremita' della terra,
produce lampi per la pioggia
e manda fuori il vento dalle sue riserve.
14Rimane inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orafo per i suoi idoli,
poiche' e' menzogna cio' che ha fuso
e non ha soffio vitale.
15Essi sono vanita', opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno.
16Non e' tale l'eredita' di Giacobbe,
perche' egli ha formato ogni cosa.
Israele e' la tribu' della sua eredita',
Signore degli eserciti e' il suo nome.
17Raccogli il tuo fardello fuori dal paese,
tu che sei cinta d'assedio,
18poiche' dice il Signore:
"Ecco, questa volta, caccero' lontano
gli abitanti del paese;
li ridurro' alle strette, perche' mi ritrovino".
19Guai a me a causa della mia ferita;
la mia piaga e' incurabile.
Eppure io avevo pensato:
"È solo un dolore che io posso sopportare".
20La mia tenda e' sfasciata
tutte le mie corde sono rotte.
I miei figli si sono allontanati da me e piu' non sono.
Nessuno pianta ancora la mia tenda
e stende i miei teli.
21I pastori sono diventati insensati,
non hanno ricercato piu' il Signore;
per questo non hanno avuto successo,
anzi e' disperso tutto il loro gregge.
22Si ode un rumore che avanza
e un grande frastuono giunge da settentrione,
per ridurre le citta' di Giuda un deserto,
un rifugio di sciacalli.
23"Lo so, Signore, che l'uomo non e' padrone della sua
via,
non e' in potere di chi cammina il dirigere i suoi passi.
24Correggimi, Signore, ma con giusta misura,
non secondo la tua ira, per non farmi vacillare".
25Riversa la tua collera sui popoli
che non ti conoscono
e sulle stirpi
che non invocano il tuo nome,
poiche' hanno divorato Giacobbe
l'hanno divorato e consumato,
e hanno distrutto la sua dimora.
Capitolo 11
1Questa la parola che fu rivolta a Geremia
da parte del Signore: 2"Ascolta le parole di questa
alleanza e tu riferiscile agli uomini di Giuda e agli abitanti di
Gerusalemme. 3Dirai loro: Dice il Signore Dio di Israele:
Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questa alleanza, 4che
io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto, dal
crogiuolo di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi
ho comandato; allora voi sarete il mio popolo e io saro' il vostro Dio, 5cosi'
che io possa mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro
una terra dove scorrono latte e miele, come oggi possedete". Io
risposi: "Cosi' sia, Signore!". 6E il Signore mi
disse: "Proclama tutte queste parole nelle citta' di Giuda e nelle
strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza e
mettetele in pratica! 7Poiche' io ho piu' volte scongiurato i
vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto e fino ad oggi,
ammonendoli premurosamente ogni giorno: Ascoltate la mia voce! 8Ma
essi non ascoltarono ne' prestarono orecchio; ognuno segui' la
caparbieta' del suo cuore malvagio. Percio' ho attuato nei loro riguardi
tutte le parole di questa alleanza che avevo ordinato loro di osservare
e non osservarono".
9Il Signore mi disse: "Si e' formata una congiura fra
gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; 10sono
ritornati alle iniquita' dei loro primi padri che avevano rifiutato di
ascoltare le mie parole, anch'essi hanno seguito altri Dei per servirli.
La casa di Israele e la casa di Giuda hanno violato l'alleanza che io
avevo concluso con i loro padri. 11Percio' dice il Signore:
Ecco mandero' su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire.
Allora leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascoltero'; 12allora
le citta' di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida di
aiuto agli Dei ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non
li salveranno nel tempo della loro sciagura. 13Perche'
numerosi come le tue citta' sono i tuoi Dei, o Giuda; numerosi come le
strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto all'idolo, altari per
bruciare incenso a Baal.
14Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare
per esso suppliche e preghiere, perche' non ascoltero' quando mi
invocheranno nel tempo della loro sventura".
15Che ha da fare il mio diletto nella mia
casa,
con la sua perversa condotta?
Voti e carne di sacrifici allontanano forse
da te la tua sventura,
e cosi' potrai ancora schiamazzare di gioia?
16Ulivo verde, maestoso,
era il nome che il Signore ti aveva imposto.
Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie,
i suoi rami si sono bruciati.
17Il Signore degli eserciti che ti ha
piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagita'
che hanno commesso a loro danno la casa di Israele e la casa di Giuda
irritandomi con il bruciare incenso a Baal.
18Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho
saputo;
allora ha aperto i miei occhi sui loro intrighi.
19Ero come un agnello mansueto che viene
portato al macello, non sapevo che essi tramavano contro di me, dicendo:
"Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei
viventi; il suo nome non sia piu' ricordato".
20Ora, Signore degli eserciti, giusto
giudice,
che scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiche' a te ho affidato la mia causa.
21Percio' dice il Signore riguardo agli
uomini di Anatot che attentano alla mia vita dicendo: "Non
profetare nel nome del Signore, se no morirai per mano nostra"; 22cosi'
dunque dice il Signore degli eserciti: "Ecco, li puniro'. I loro
giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di
fame. 23Non rimarra' di loro alcun superstite, perche'
mandero' la sventura contro gli uomini di Anatot nell'anno del loro
castigo".
Capitolo 12
1Tu sei troppo giusto, Signore,
perche' io possa discutere con te;
ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia.
Perche' le cose degli empi prosperano?
Perche' tutti i traditori sono tranquilli?
2Tu li hai piantati ed essi hanno messo radici,
crescono e producono frutto;
tu sei vicino alla loro bocca,
ma lontano dai loro cuori.
3Ma tu, Signore, mi conosci, mi vedi,
tu provi che il mio cuore e' con te.
Strappali via come pecore per il macello,
riservali per il giorno dell'uccisione.
4Fino a quando sara' in lutto la terra
e secchera' tutta l'erba dei campi?
Per la malvagita' dei suoi abitanti
le fiere e gli uccelli periscono,
poiche' essi dicono: "Dio non vede i nostri passi".
5"Se, correndo con i pedoni, ti stanchi,
come potrai gareggiare con i cavalli?
Se non ti senti al sicuro in una regione pacifica,
che farai nella boscaglia del Giordano?
6Perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre,
perfino loro sono sleali con te;
anch'essi ti gridano dietro a piena voce;
non fidarti di loro quando ti dicono buone parole.
7Io ho abbandonato la mia casa,
ho ripudiato la mia eredita';
ho consegnato cio' che ho di piu' caro
nelle mani dei suoi nemici.
8La mia eredita' e' divenuta per me
come un leone nella foresta;
ha ruggito contro di me,
percio' ho cominciato a odiarla.
9La mia eredita' e' forse per me come un uccello
screziato?
Gli uccelli rapaci l'assalgono da ogni parte.
Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche,
venite a divorare.
10Molti pastori hanno devastato la mia vigna,
hanno calpestato il mio campo.
Hanno fatto del mio campo prediletto
un deserto desolato,
11lo hanno ridotto una landa deserta,
in uno stato deplorevole;
sta desolato dinanzi a me.
È devastato tutto il paese,
e nessuno se ne da' pensiero.
12Su tutte le alture del deserto giungono devastatori,
poiche' il Signore ha una spada che divora,
da un estremo all'altro della terra;
non c'e' scampo per nessuno.
13Essi hanno seminato grano e mietuto spine,
si sono stancati senz'alcun vantaggio;
restano confusi per il loro raccolto
a causa dell'ira ardente del Signore".
14Cosi' dice il Signore: "Sradichero'
dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che han messo le mani
sull'eredita' da me data in possesso al mio popolo Israele, come anche
strappero' la casa di Giuda di mezzo a loro. 15Allora, dopo
averli strappati, avro' di nuovo compassione di loro e faro' tornare
ognuno al suo possesso e ognuno al suo paese. 16Se
impareranno accuratamente le usanze del mio popolo si' da giurare nel
mio nome: Per la vita del Signore, come hanno insegnato al mio popolo a
giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. 17Se
invece non ascoltano, estirpero' tutto questo popolo ed esso perira'".
Oracolo del Signore.
Capitolo 13
1Il Signore mi parlo' cosi': "Va' a
comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla
nell'acqua". 2Io comprai la cintura secondo il comando
del Signore e me la misi ai fianchi.
3Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: 4"Prendi
la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e va' subito verso
l'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra". 5Io
andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi aveva comandato il Signore.
6Ora, dopo molto tempo, il Signore mi disse: "Alzati,
va' all'Eufrate e prendi di la' la cintura che ti avevo comandato di
nascondervi". 7Io andai verso l'Eufrate, cercai e presi
la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era
marcita, non era piu' buona a nulla.
8Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Dice
il Signore: In questo modo ridurro' in marciume la grande gloria di
Giuda e di Gerusalemme. 10Questo popolo malvagio, che rifiuta
di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbieta' del
suo cuore e segue altri Dei per servirli e per adorarli, diventera' come
questa cintura, che non e' piu' buona a nulla. 11Poiche',
come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, cosi' io volli che
aderisse a me tutta la casa di Israele e tutta la casa di Giuda - parola
del Signore - perche' fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia
gloria, ma non mi ascoltarono.
12Ora, tu riferirai a questo popolo: Cosi'
dice il Signore Dio di Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Se
essi ti diranno: Forse non sappiamo che ogni boccale va riempito di
vino? 13tu risponderai loro : Cosi' parla il Signore: Ecco io
rendero' tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono
sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di
Gerusalemme. 14Poi fracassero', gli uni contro gli altri, i
padri e i figli insieme - dice il Signore -; non avro' pieta', non li
risparmiero' ne' usero' misericordia nel distruggerli".
15Ascoltate e porgete l'orecchio, non
montate in superbia,
perche' il Signore parla.
16Date gloria al Signore vostro Dio,
prima che venga l'oscurita'
e prima che inciampino i vostri piedi
sui monti, al cadere della notte.
Voi aspettate la luce, ma egli la ridurra' in tenebre
e la mutera' in densa oscurita'!
17Se voi non ascolterete,
io piangero' in segreto
dinanzi alla vostra superbia;
il mio occhio si sciogliera' in lacrime,
perche' sara' deportato il gregge del Signore.
18Dite al re e alla regina madre:
"Sedete giu' in basso,
poiche' vi e' caduta dalla testa
la vostra preziosa corona".
19Le citta' del mezzogiorno sono bloccate,
nessuno le libera.
Tutto Giuda e' stato deportato
con una deportazione totale.
20Alza gli occhi e osserva
coloro che vengono dal settentrione;
dov'e' il gregge che ti e' stato consegnato,
le tue pecore magnifiche?
21Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi
coloro che tu stessa hai abituato
a essere tuoi amici?
Non ti prenderanno forse i dolori
come una partoriente?
22Se dirai in cuor tuo:
"Perche' mi capita tutto cio'?".
Per l'enormita' delle tue iniquita'
sono stati strappati i lembi della tua veste,
il tuo corpo ha subito violenza.
23Cambia forse un Etiope la sua pelle
o un leopardo la sua picchiettatura?
Allo stesso modo, potrete fare il bene
anche voi abituati a fare il male?
24Percio' vi disperdero' come paglia
portata via dal vento del deserto.
25Questa e' la tua sorte,
la parte che ti e' destinata da me
- oracolo del Signore -
perche' mi hai dimenticato
e hai confidato nella menzogna.
26Anch'io sollevero' le tue vesti fino al volto,
cosi' si vedra' la tua vergogna,
27i tuoi adulteri e i tuoi richiami d'amore,
l'ignominia della tua prostituzione!
Sulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori.
Guai a te, Gerusalemme, perche' non ti purifichi!
Per quanto tempo ancora?
Capitolo 14
1Parola che il Signore rivolse a Geremia in
occasione della siccita':
2Giuda e' in lutto,
le sue citta' languiscono,
sono a terra nello squallore;
il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
3I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua;
essi si recano ai pozzi,
ma non ve la trovano
e tornano con i recipienti vuoti.
Sono delusi e confusi e si coprono il capo.
4Per il terreno screpolato,
perche' non cade pioggia nel paese,
gli agricoltori sono delusi e confusi
e si coprono il capo.
5La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto,
perche' non c'e' erba.
6Gli onagri si fermano sui luoghi elevati
e aspirano l'aria come sciacalli;
i loro occhi languiscono,
perche' non si trovano erbaggi.
7"Se le nostre iniquita' testimoniano contro di noi,
Signore, agisci per il tuo nome!
Certo, sono molte le nostre infedelta',
abbiamo peccato contro di te.
8O speranza di Israele,
suo salvatore al tempo della sventura,
perche' vuoi essere come un forestiero nel paese
e come un viandante che si ferma solo una notte?
9Perche' vuoi essere come un uomo sbigottito,
come un forte incapace di aiutare?
Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore,
e noi siamo chiamati con il tuo nome,
non abbandonarci!".
10Cosi' dice il Signore di questo popolo:
"Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi". Per
questo il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquita' e
punisce i loro peccati.
11Il Signore mi ha detto: "Non intercedere a favore di
questo popolo, per il suo benessere. 12Anche se digiuneranno,
non ascoltero' la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici,
non li gradiro'; ma li distruggero' con la spada, la fame e la
peste". 13Allora ho soggiunto: "Ahime', Signore
Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma
vi concedero' una pace perfetta in questo luogo". 14Il
Signore mi ha detto: "I profeti hanno predetto menzogne in mio
nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini ne' ho loro parlato. Vi
annunziano visioni false, oracoli vani e suggestioni della loro
mente". 15Percio' cosi' dice il Signore: "I profeti
che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano:
Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di
spada e di fame. 16Gli uomini ai quali essi predicono saranno
gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e
nessuno seppellira' loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie.
Io rovescero' su di essi la loro malvagita'".
17Tu riferirai questa parola:
"I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perche' da grande calamita'
e' stata colpita la figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
18Se esco in aperta campagna,
ecco i trafitti di spada;
se percorro la citta',
ecco gli orrori della fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.
19Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perche' ci hai colpito, e non c'e' rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c'e' alcun bene,
l'ora della salvezza ed ecco il terrore!
20Riconosciamo, Signore, la nostra iniquita',
l'iniquita' dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te.
21Ma per il tuo nome non abbandonarci,
non render spregevole il trono della tua gloria.
Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.
22Forse fra i vani idoli delle nazioni c'e' chi fa
piovere?
O forse i cieli mandan rovesci da se'?
Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio?
In te abbiamo fiducia,
perche' tu hai fatto tutte queste cose".
Capitolo 15
1Il Signore mi disse: "Anche se Mose'
e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso
questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!" 2Se ti
domanderanno: "Dove andremo?" dirai loro: Cosi' dice il
Signore:
Chi e' destinato alla peste, alla peste,
Chi alla spada, alla spada,
chi alla fame, alla fame,
chi alla schiavitu', alla schiavitu'.
3Io mandero' contro di loro quattro specie
di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per
sbranarli, gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e
distruggerli. 4Li rendero' oggetto di spavento per tutti i
regni della terra a causa di Mana'sse figlio di Ezechia, re di Giuda,
per cio' che egli ha fatto in Gerusalemme.
5Chi avra' pieta' di te, Gerusalemme,
chi ti compiangera'?
Chi si voltera'
per domandarti come stai?
6Tu mi hai respinto,
dice il Signore,
mi hai voltato le spalle
e io ho steso la mano su di te per annientarti;
sono stanco di avere pieta'.
7Io li ho dispersi al vento con la pala
nelle citta' della contrada.
Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,
perche' non abbandonarono le loro abitudini.
8Le loro vedove sono diventate
piu' numerose della sabbia del mare.
Ho mandato sulle madri e sui giovani
un devastatore in pieno giorno;
d'un tratto ho fatto piombare su di loro
turbamento e spavento.
9È abbattuta la madre di sette figli,
esala il suo respiro;
il suo sole tramonta quando e' ancor giorno,
e' coperta di vergogna e confusa.
Io consegnero' i loro superstiti alla spada,
in preda ai loro nemici". Oracolo del Signore.
10Me infelice, madre mia, che mi hai
partorito
oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese!
Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno,
eppure tutti mi maledicono.
11Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio,
non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,
nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia?
12Potra' forse il ferro spezzare
il ferro del settentrione e il bronzo?
13"I tuoi averi e i tuoi tesori
li abbandonero' al saccheggio,
non come pagamento, per tutti i peccati
che hai commessi in tutti i tuoi territori.
14Ti rendero' schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perche' si e' acceso il fuoco della mia ira,
che ardera' contro di voi".
15Tu lo sai, Signore,
ricordati di me e aiutami,
vendicati per me dei miei persecutori.
Nella tua clemenza non lasciarmi perire,
sappi che io sopporto insulti per te.
16Quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidita';
la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,
perche' io portavo il tuo nome,
Signore, Dio degli eserciti.
17Non mi sono seduto per divertirmi
nelle brigate di buontemponi,
ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,
poiche' mi avevi riempito di sdegno.
18Perche' il mio dolore e' senza fine
e la mia piaga incurabile non vuol guarire?
Tu sei diventato per me un torrente infido,
dalle acque incostanti.
19Ha risposto allora il Signore:
"Se tu ritornerai a me, io ti riprendero'
e starai alla mia presenza;
se saprai distinguere cio' che e' prezioso
da cio' che e' vile,
sarai come la mia bocca.
Essi torneranno a te,
mentre tu non dovrai tornare a loro,
20ed io, per questo popolo, ti rendero'
come un muro durissimo di bronzo;
combatteranno contro di te
ma non potranno prevalere,
perche' io saro' con te
per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
21Ti liberero' dalle mani dei malvagi
e ti riscattero' dalle mani dei violenti".
Capitolo 16
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Non
prendere moglie, non aver figli ne' figlie in questo luogo, 3perche'
dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo
luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai padri che li
generano in questo paese: 4Moriranno di malattie strazianti,
non saranno rimpianti ne' sepolti, ma saranno come letame sulla terra.
Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli
uccelli dell'aria e delle bestie della terra". 5Poiche'
cosi' dice il Signore: "Non entrare in una casa dove si fa un
banchetto funebre, non piangere con loro ne' commiserarli, perche' io ho
ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia
benevolenza e la mia compassione.
6Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno
sepolti ne' si fara' lamento per essi; nessuno si fara' incisioni ne' si
tagliera' i capelli. 7Non si spezzera' il pane all'afflitto
per consolarlo del morto e non gli si dara' da bere il calice della
consolazione per suo padre e per sua madre. 8Non entrare
nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere
con loro, 9poiche' cosi' dice il Signore degli eserciti, Dio
di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni faro' cessare
da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e
della sposa.
10Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti
diranno: Perche' il Signore ha decretato contro di noi questa sventura
cosi' grande? Quali iniquita' e quali peccati abbiamo commesso contro il
Signore nostro Dio? 11Tu allora risponderai loro: Perche' i
vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri
Dei, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non
osservarono la mia legge. 12Voi pero' avete agito peggio dei
vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbieta' del suo cuore
malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. 13Percio' vi scaccero'
da questo paese verso un paese che ne' voi ne' i vostri padri avete
conosciuto e la' servirete divinita' straniere giorno e notte, poiche'
io non vi usero' piu' misericordia.
14Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo
del Signore - nei quali non si dira' piu': Per la vita del Signore che
ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; 15ma
piuttosto si dira': Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli
Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva
dispersi. E io li ricondurro' nel loro paese che avevo concesso ai loro
padri.
16Ecco, io inviero' numerosi pescatori -
dice il Signore - che li pescheranno; quindi inviero' numerosi
cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e
nelle fessure delle rocce; 17poiche' i miei occhi osservano
le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, ne' si puo'
occultare la loro iniquita' davanti ai miei occhi. 18Innanzi
tutto ripaghero' due volte la loro iniquita' e il loro peccato, perche'
hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno
riempito la mia eredita' con i loro abomini".
19Signore, mia forza e mia difesa,
mio rifugio nel giorno della tribolazione,
a te verranno i popoli
dalle estremita' della terra e diranno:
"I nostri padri ereditarono soltanto menzogna,
vanita' che non giovano a nulla".
20Puo' forse l'uomo fabbricarsi Dei?
Ma questi non sono Dei!
21Percio', ecco io mostrero' loro,
rivolgero' loro questa volta
la mia mano e la mia forza.
Essi sapranno che il mio nome e' Signore.
Capitolo 17
1Il peccato di Giuda e' scritto
con uno stilo di ferro,
con una punta di diamante
e' inciso sulla tavola del loro cuore
e sugli angoli dei loro altari,
2come per ricordare ai loro figli
i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi,
sui colli elevati,
3sui monti e in aperta campagna.
"I tuoi averi e tutti i tuoi tesori
li abbandonero' al saccheggio,
a motivo di tutti i peccati
che hai commessi in tutti i tuoi territori.
4Tu dovrai ritirare la mano dall'eredita'
che ti avevo data;
ti faro' schiavo dei tuoi nemici
in un paese che non conosci,
perche' avete acceso il fuoco della mia ira,
che ardera' sempre".
Cosi' dice il Signore:
5"Maledetto l'uomo che confida
nell'uomo,
che pone nella carne il suo sostegno
e il cui cuore si allontana dal Signore.
6Egli sara' come un tamerisco nella steppa,
quando viene il bene non lo vede;
dimorera' in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno puo' vivere.
7Benedetto l'uomo che confida nel Signore
e il Signore e' sua fiducia.
8Egli e' come un albero piantato lungo l'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell'anno della siccita' non intristisce,
non smette di produrre i suoi frutti.
9Piu' fallace di ogni altra cosa
e' il cuore e difficilmente guaribile;
chi lo puo' conoscere?
10Io, il Signore, scruto la mente
e saggio i cuori,
per rendere a ciascuno secondo la sua condotta,
secondo il frutto delle sue azioni.
11Come una pernice che cova uova da lei non deposte
e' chi accumula ricchezze, ma senza giustizia.
A meta' dei suoi giorni dovra' lasciarle
e alla sua fine apparira' uno stolto".
12Trono di gloria, eccelso fin dal
principio,
e' il luogo del nostro santuario!
13O speranza di Israele, Signore,
quanti ti abbandonano resteranno confusi;
quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,
perche' hanno abbandonato
la fonte di acqua viva, il Signore.
14Guariscimi, Signore, e io saro' guarito,
salvami e io saro' salvato,
poiche' tu sei il mio vanto.
15Ecco, essi mi dicono:
"Dov'e' la parola del Signore?
Si compia finalmente!".
16Io non ho insistito presso di te nella sventura
ne' ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai.
Cio' che e' uscito dalla mia bocca e' innanzi a te.
17Non essere per me causa di spavento,
tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.
18Siano confusi i miei avversari ma non io,
si spaventino essi, ma non io.
Manda contro di loro il giorno della sventura,
distruggili, distruggili per sempre.
19Il Signore mi disse: "Va' a metterti
alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di
Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. 20Dirai loro:
Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e
abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. 21Cosi'
dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal trasportare
un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di
Gerusalemme. 22Non portate alcun peso fuori dalle vostre case
in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di
sabato, come io ho comandato ai vostri padri. 23Ma essi non
vollero ascoltare ne' prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice
per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. 24Ora, se
mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non introdurrete nessun
peso entro le porte di questa citta' in giorno di sabato e
santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun lavoro, 25entreranno
per le porte di questa citta' i re, che siederanno sul trono di Davide,
su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e
gli abitanti di Gerusalemme. Questa citta' sara' abitata per sempre. 26Verranno
dalle citta' di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di
Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione presentando
olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio
del Signore. 27Ma se non ascolterete il mio comando di
santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non
introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io
accendero' un fuoco alle sue porte; esso divorera' i palazzi di
Gerusalemme e mai si estinguera'".
Capitolo 18
1Questa parola fu rivolta a Geremia da
parte del Signore: 2"Prendi e scendi nella bottega del
vasaio; la' ti faro' udire la mia parola". 3Io sono
sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. 4Ora,
se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la
creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai
suoi occhi pareva giusto.
5Allora mi fu rivolta la parola del Signore: 6"Forse
non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo
del Signore. Ecco, come l'argilla e' nelle mani del vasaio, cosi' voi
siete nelle mie mani, casa di Israele. 7Talvolta nei riguardi
di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di
distruggere; 8ma se questo popolo, contro il quale avevo
parlato, si converte dalla sua malvagita', io mi pento del male che
avevo pensato di fargli. 9Altra volta nei riguardi di un
popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; 10ma
se esso compie cio' che e' male ai miei occhi non ascoltando la mia
voce, io mi pentiro' del bene che avevo promesso di fargli.
11Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti
di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro di voi una
calamita' e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra
condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre
azioni". 12Ma essi diranno: "È inutile, noi
vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agira' secondo la
caparbieta' del suo cuore malvagio".
13Percio' cosi' dice il Signore:
"Informatevi tra le nazioni:
chi ha mai udito cose simili?
Enormi, orribili cose ha commesso
la vergine di Israele.
14Scompare forse dalle alte rocce
la neve del Libano?
Forse si inaridiscono
le acque delle montagne
che scorrono gelide?
15Eppure il mio popolo mi ha dimenticato;
essi offrono incenso a un idolo vano.
Cosi' hanno inciampato nelle loro strade,
nei sentieri di una volta,
per camminare su viottoli,
per una via non appianata.
16Il loro paese e' una desolazione,
un oggetto di scherno perenne.
Chiunque passa ne rimarra' stupito
e scuotera' il capo.
17Come fa il vento d'oriente io li disperdero'
davanti al loro nemico.
Mostrero' loro le spalle e non il volto
nel giorno della loro rovina".
18Ora essi dissero: "Venite e tramiamo
insidie contro Geremia, perche' la legge non verra' meno ai sacerdoti,
ne' il consiglio ai saggi, ne' l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo
per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole".
19Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce dei miei avversari.
20Si rende forse male per bene?
Poiche' essi hanno scavato una fossa alla mia vita.
Ricordati quando mi presentavo a te,
per parlare in loro favore,
per stornare da loro la tua ira.
21Abbandona percio' i loro figli alla fame,
gettali in potere della spada;
le loro donne restino senza figli e vedove,
i loro uomini siano colpiti dalla morte
e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia.
22Si odano grida dalle loro case,
quando improvvisa tu farai piombare su di loro
una torma di briganti,
poiche' hanno scavato una fossa per catturarmi
e hanno teso lacci ai miei piedi.
23Ma tu conosci, Signore,
ogni loro progetto di morte contro di me;
non lasciare impunita la loro iniquita'
e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza.
Inciampino alla tua presenza;
al momento del tuo sdegno agisci contro di essi!
Capitolo 19
1Cosi' disse il Signore a Geremia:
"Va' a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani
del popolo e alcuni sacerdoti con te 2ed esci nella valle di
Ben-Hinnon, che e' all'ingresso della Porta dei cocci. La' proclamerai
le parole che io ti diro'. 3Riferirai: Ascoltate la parola
del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Cosi' dice il
Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io mandero' su questo luogo
una sventura tale che risuonera' negli orecchi di chiunque la udra', 4poiche'
mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per
sacrificarvi ad altri Dei, che ne' essi ne' i loro padri ne' i re di
Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente;
5hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro
figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato, non ne ho mai
parlato, non mi e' mai venuto in mente.
6Percio', ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali
questo luogo non si chiamera' piu' Tofet e valle di Ben-Hinnon, ma
piuttosto valle della Strage. 7Io rendero' vani i piani di
Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li faro' cadere di spada davanti
ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e
daro' i loro cadaveri in pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie
selvatiche. 8Ridurro' questa citta' a una desolazione e a
oggetto di scherno; quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e
fischieranno davanti a tutte le sue ferite. 9Faro' loro
mangiare la carne dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra
di loro durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i nemici e
quanti attentano alla loro vita.
10Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini
che saranno venuti con te 11e riferirai loro: Cosi' dice il
Signore degli eserciti: Spezzero' questo popolo e questa citta', cosi'
come si spezza un vaso di terracotta, che non si puo' piu' accomodare.
Allora si seppellira' perfino in Tofet, perche' non ci sara' piu' spazio
per seppellire. 12Cosi' faro' - dice il Signore - riguardo a
questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa citta' come Tofet. 13Le
case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il
luogo di Tofet; cioe' tutte le case, sui tetti delle quali essi
bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad
altri Dei".
14Quando Geremia torno' da Tofet dove il Signore lo aveva
mandato a profetizzare, si fermo' nell'atrio del tempio del Signore e
disse a tutto il popolo: 15"Dice il Signore degli
eserciti, Dio di Israele: Ecco io mandero' su questa citta' e su tutte
le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perche' essi si
sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole".
Capitolo 20
1Pascur figlio di Immer, sacerdote e
sovrintendente-capo del tempio, udi' Geremia predire tutte queste cose. 2Pascur
fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella
prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel
tempio del Signore. 3Quando poi il giorno dopo Pascur fece
liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: "Il Signore non ti
chiama piu' Pascur, ma Terrore all'intorno".
4Perche' cosi' dice il Signore: "Ecco io daro' in preda
al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro
nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Mettero' tutto Giuda nelle mani del
re di Babilonia, il quale li deportera' a Babilonia e li colpira' di
spada. 5Consegnero' tutte le ricchezze di questa citta' e
tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei
re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li
prenderanno e li trasporteranno a Babilonia. 6Tu, Pascur, e
tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitu'; andrai a
Babilonia, la' morirai e la' sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai
quali hai predetto menzogne".
7Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono
lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me.
8Quando parlo, devo gridare,
devo proclamare: "Violenza! Oppressione!".
Cosi' la parola del Signore e' diventata per me
motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
9Mi dicevo: "Non pensero' piu' a lui,
non parlero' piu' in suo nome!".
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.
10Sentivo le insinuazioni di molti:
"Terrore all'intorno!
Denunciatelo e lo denunceremo".
Tutti i miei amici spiavano la mia caduta:
"Forse si lascera' trarre in inganno,
cosi' noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta".
11Ma il Signore e' al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori
cadranno e non potranno prevalere;
saranno molto confusi perche' non riusciranno,
la loro vergogna sara' eterna e incancellabile.
12Signore degli eserciti, che provi il giusto
e scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di essi;
poiche' a te ho affidato la mia causa!
13Cantate inni al Signore, lodate il Signore,
perche' ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.
14Maledetto il giorno in cui nacqui;
il giorno in cui mia madre mi diede alla luce
non sia mai benedetto.
15Maledetto l'uomo che porto' la notizia
a mio padre, dicendo:
"Ti e' nato un figlio maschio", colmandolo di gioia.
16Quell'uomo sia come le citta'
che il Signore ha demolito senza compassione.
Ascolti grida al mattino
e rumori di guerra a mezzogiorno,
17perche' non mi fece morire nel grembo materno;
mia madre sarebbe stata la mia tomba
e il suo grembo gravido per sempre.
18Perche' mai sono uscito dal seno materno
per vedere tormenti e dolore
e per finire i miei giorni nella vergogna?
Capitolo 21
1Questa parola fu rivolta a Geremia dal
Signore quando il re Sedecia gli mando' il sacerdote Pascur figlio di
Malchia, e Sofonia figlio di Maasia, per dirgli: 2"Intercedi
per noi presso il Signore perche' Nabucodonosor re di Babilonia ci
muove guerra; forse il Signore compira' a nostro vantaggio qualcuno dei
suoi tanti prodigi, cosi' che egli si allontani da noi". 3Geremia
rispose loro: "Riferite a Sedecia: 4Cosi' dice il
Signore, Dio di Israele: Ecco io faro' rientrare le armi di guerra, che
sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Babilonia e i
Caldei che vi assediano fuori delle mura e le radunero' in mezzo a
questa citta'. 5Io stesso combattero' contro di voi con mano
tesa e con braccio potente, con ira, furore e grande sdegno. 6Percuotero'
gli abitanti di questa citta', uomini e bestie; essi moriranno di una
grave peste. 7Dopo cio' - dice il Signore - io consegnero'
Sedecia, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che saranno scampati
in questa citta' dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di
Nabucodonosor, re di Babilonia, in potere dei loro nemici e in potere
di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passera' a fil di spada;
non avra' pieta' di loro, non li perdonera' ne' risparmiera'.
8Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi
metto davanti la via della vita e la via della morte. 9Chi
rimane in questa citta' morira' di spada, di fame e di peste; chi
uscira' e si consegnera' ai Caldei che vi cingono d'assedio, vivra' e
gli sara' lasciata la vita come suo bottino. 10Poiche' io ho
volto la faccia contro questa citta' a suo danno e non a suo bene.
Oracolo del Signore. Essa sara' messa nelle mani del re di Babilonia, il
quale la brucera' con il fuoco".
11Alla casa del re di Giuda dirai:
"Ascoltate la parola del Signore!
12Casa di Davide, cosi' dice il Signore:
Amministrate la giustizia ogni mattina
e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore,
se no la mia ira divampera' come fuoco,
si accendera' e nessuno potra' spegnerla,
a causa della malvagita' delle vostre azioni.
13Eccomi a te, o abitatrice della valle,
roccia nella pianura, dice il Signore.
Voi che dite: Chi scendera' contro di noi?
Chi entrera' nelle nostre dimore?
14Io vi puniro' come meritano le vostre opere
- dice il Signore -
e accendero' il fuoco nel suo bosco,
che divorera' tutti i suoi dintorni".
Capitolo 22
1Cosi' dice il Signore: "Scendi nella
casa del re di Giuda e la' proclama questo messaggio. 2Tu
dirai: Ascolta la parola del Signore, o re di Giuda che siedi sul trono
di Davide, tu, i tuoi ministri e il tuo popolo, che entrano per queste
porte. 3Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia,
liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate violenza e non
opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue
innocente in questo luogo. 4Se osserverete lealmente
quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che
siederanno sul trono di Davide, montati su carri e cavalli, essi, i loro
ministri e il loro popolo. 5Ma se non ascolterete queste
parole, io lo giuro per me stesso - parola del Signore - questa casa
diventera' una rovina.
6Poiche' cosi' dice il Signore
riguardo alla casa del re di Giuda:
Come Galaad eri per me,
come le vette del Libano;
ma io ti ridurro' a deserto, a citta' disabitata.
7Io preparero' contro di te i distruttori,
ognuno con le armi.
Essi abbatteranno i migliori dei tuoi cedri,
li getteranno nel fuoco.
8Molte genti passeranno su questa citta' e
si diranno l'un l'altro: Perche' il Signore ha trattato cosi' questa
grande citta'? 9E risponderanno: Perche' essi hanno
abbandonato l'alleanza del Signore, loro Dio, hanno adorato altri Dei e
li hanno serviti".
10Non piangete sul morto e non fate lamenti
per lui,
ma piangete amaramente su chi parte,
perche' non tornera' piu',
non rivedra' il paese natio.
11Poiche' dice il Signore riguardo a Sallum
figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo padre:
"Chi esce da questo luogo non vi fara' piu' ritorno, 12ma
morira' nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non rivedra' piu'
questo paese".
13Guai a chi costruisce la casa senza
giustizia
e il piano di sopra senza equita',
che fa lavorare il suo prossimo per nulla,
senza dargli la paga,
14e dice: "Mi costruiro' una casa grande
con spazioso piano di sopra"
e vi apre finestre
e la riveste di tavolati di cedro
e la dipinge di rosso.
15Forse tu agisci da re
perche' ostenti passione per il cedro?
Forse tuo padre non mangiava e beveva?
Ma egli praticava il diritto e la giustizia
e tutto andava bene.
16Egli tutelava la causa del povero e del misero
e tutto andava bene;
questo non significa infatti conoscermi?
Oracolo del Signore.
17I tuoi occhi e il tuo cuore,
invece, non badano che al tuo interesse,
a spargere sangue innocente,
a commettere violenza e angherie.
18Per questo cosi' dice il Signore su
Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda:
"Non faranno il lamento per lui, dicendo:
Ahi, fratello mio! Ahi, sorella!
Non faranno il lamento per lui, dicendo:
Ahi, signore! Ahi, maesta'!
19Sara' sepolto come si seppellisce un asino,
lo trascineranno e lo getteranno
al di la' delle porte di Gerusalemme".
20Sali sul Libano e grida
e sul Basan alza la voce;
grida dagli Abarim,
perche' tutti i tuoi amanti sono abbattuti.
21Ti parlai al tempo della tua tranquilla prosperita',
ma tu dicesti: "Io non voglio ascoltare".
Tale e' stata la tua condotta fin dalla giovinezza:
non hai ascoltato la mia voce.
22Tutti i tuoi pastori saranno pascolo del vento
e i tuoi amanti andranno schiavi.
Allora ti dovrai vergognare ed essere confusa,
a causa di tutte le tue iniquita'.
23Tu che dimori sul Libano,
che ti sei fatta il nido tra i cedri,
come gemerai quando ti coglieranno le doglie,
dolori come di partoriente!
24"Per la mia vita - oracolo del
Signore - anche se Conia figlio di Ioiakim, re di Giuda, fosse un
anello da sigillo nella mia destra, io me lo strapperei. 25Ti
mettero' nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro
che tu temi, nelle mani di Nabucodonosor re di Babilonia e nelle mani
dei Caldei. 26 Sbalzero' te e tua madre che ti ha generato in
un paese dove non siete nati e la' morirete. 27Ma nel paese
in cui brameranno tornare, la' non torneranno. 28È forse
questo Conia un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace
piu' a nessuno? Perche' sono dunque scacciati, egli e la sua
discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?".
29Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! 30Dice
il Signore: "Registrate quest'uomo come uno senza figli, un uomo
che non ha successo nella sua vita, perche' nessuno della sua stirpe
avra' la fortuna di sedere sul trono di Davide ne' di regnare ancora su
Giuda".
Capitolo 23
1"Guai ai pastori che fanno perire e
disperdono il gregge del mio pascolo". Oracolo del Signore. 2Percio'
dice il Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il
mio popolo: "Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e
non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occupero' di voi e della
malvagita' delle vostre azioni. Oracolo del Signore. 3Radunero'
io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho
lasciate scacciare e le faro' tornare ai loro pascoli; saranno feconde e
si moltiplicheranno. 4Costituiro' sopra di esse pastori che
le faranno pascolare, cosi' che non dovranno piu' temere ne'
sgomentarsi; di esse non ne manchera' neppure una". Oracolo del
Signore.
5"Ecco, verranno giorni - dice il
Signore -
nei quali suscitero' a Davide un germoglio giusto,
che regnera' da vero re e sara' saggio
ed esercitera' il diritto e la giustizia sulla terra.
6Nei suoi giorni Giuda sara' salvato
e Israele stara' sicuro nella sua dimora;
questo sara' il nome con cui lo chiameranno:
Signore-nostra-giustizia.
7Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il
Signore - nei quali non si dira' piu': Per la vita del Signore che ha
fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, 8ma piuttosto:
Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la
discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da
tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro dimoreranno nella
propria terra".
9Contro i profeti.
Mi si spezza il cuore nel petto,
tremano tutte le mie membra,
sono come un ubriaco
e come chi e' inebetito dal vino,
a causa del Signore e a causa delle sue sante parole.
10"Poiche' il paese e' pieno di adulteri;
a causa della maledizione tutto il paese e' in lutto,
si sono inariditi i pascoli della steppa.
Il loro fine e' il male
e la loro forza e' l'ingiustizia.
11Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi,
perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagita'.
Oracolo del Signore.
12Percio' la loro strada sara' per essi
come sentiero sdrucciolevole,
saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse,
poiche' io mandero' su di essi la sventura,
nell'anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
13Tra i profeti di Samaria
io ho visto cose stolte.
Essi profetavano in nome di Baal
e traviavano il mio popolo Israele.
14Ma tra i profeti di Gerusalemme
ho visto cose nefande:
commettono adulteri e praticano la menzogna,
danno mano ai malfattori,
si' che nessuno si converte dalla sua malvagita';
per me sono tutti come Sodoma
e i suoi abitanti come Gomorra".
15Percio' dice il Signore degli eserciti contro i
profeti:
"Ecco faro' loro ingoiare assenzio
e bere acque avvelenate,
perche' dai profeti di Gerusalemme
l'empieta' si e' sparsa su tutto il paese".
16Cosi' dice il Signore degli eserciti:
"Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi
vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non
quanto viene dalla bocca del Signore.
17Essi dicono a coloro
che disprezzano la parola del Signore:
Voi avrete la pace!
e a quanti seguono la caparbieta' del loro cuore
dicono: Non vi cogliera' la sventura.
18Ma chi ha assistito al consiglio del
Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la
sua parola e vi ha obbedito?
19Ecco la tempesta del Signore, il suo
furore si scatena,
una tempesta travolgente
si abbatte sul capo dei malvagi.
20Non cessera' l'ira del Signore,
finche' non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni comprenderete tutto!
21Io non ho inviato questi profeti
ed essi corrono;
non ho parlato a loro
ed essi profetizzano.
22Se hanno assistito al mio consiglio,
facciano udire le mie parole al mio popolo
e li distolgano dalla loro condotta perversa
e dalla malvagita' delle loro azioni.
23Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore -
e non anche Dio da lontano?
24Puo' forse nascondersi un uomo nei nascondigli
senza che io lo veda?
Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore.
25Ho sentito quanto affermano i profeti che
predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno. 26Fino
a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e
profetizzano gli inganni del loro cuore? 27Essi credono di
far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si
raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per
Baal! 28Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo
sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola.
Che cosa ha in comune la paglia con il grano?
Oracolo del Signore.
29La mia parola non e' forse come il fuoco
- oracolo del Signore -
e come un martello che spacca la roccia?
30Percio', eccomi contro i profeti
- oracolo del Signore -
i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole.
31Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore -
che muovono la lingua per dare oracoli. 32Eccomi contro i
profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li raccontano e
traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati
ne' ho dato alcun ordine; essi non gioveranno affatto a questo
popolo". Parola del Signore.
33Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti
domandera': "Qual e' il peso del messaggio del Signore?", tu
riferirai loro: "Voi siete il peso del Signore! Io vi rigettero'".
Parola del Signore. 34E il profeta o il sacerdote o il popolo
che dica: "Peso del Signore!", io lo puniro' nella persona e
nella famiglia. 35Direte l'uno all'altro: "Che cosa ha
risposto il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?".
36Non farete piu' menzione di peso del Signore, altrimenti
per chiunque la sua stessa parola sara' considerata un peso per avere
travisato le parole del Dio vivente, del Signore degli eserciti, nostro
Dio. 37Cosi' dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto
il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?". 38Ma
se direte "Peso del Signore", allora cosi' parla il Signore:
"Poiche' ripetete: Peso del Signore, mentre vi avevo ordinato di
non dire piu': Peso del Signore, 39ecco, proprio per questo,
io mi carichero' di voi come di un peso e gettero' lontano dal mio volto
voi e la citta' che ho dato a voi e ai vostri padri. 40Vi
copriro' di obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sara' mai
dimenticata".
Capitolo 24
1Il Signore mi mostro' due canestri di
fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodonosor re di Babilonia
aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakim re di Giuda, i
capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia.
2Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi
primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, cosi'
cattivi che non si potevano mangiare.
3Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Geremia?". Io
risposi: "Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono
molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare".
4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5"Dice
il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni,
cosi' io avro' riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho
fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. 6Io
posero' lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurro' in
questo paese, li ristabiliro' fermamente e non li demoliro'; li
piantero' e non li sradichero' mai piu'. 7Daro' loro un cuore
capace di conoscermi, perche' io sono il Signore; essi saranno il mio
popolo e io saro' il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8Come
invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto
sono cattivi - cosi' parla il Signore - cosi' io faro' di Sedecia re di
Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in
questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. 9Li
rendero' oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio,
la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li
scaccero'. 10Mandero' contro di loro la spada, la fame e la
peste finche' non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro
padri".
Capitolo 25
1Questa parola fu rivolta a Geremia per
tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakim figlio di Giosia,
re di Giuda - cioe' nel primo anno di Nabucodonosor re di Babilonia -. 2Il
profeta Geremia l'annuncio' a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli
abitanti di Gerusalemme dicendo: 3"Dall'anno decimoterzo
di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitre' anni
che mi e' stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi
premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4Il
Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti,
ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5quando
vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere
malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e
ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6Non seguite
altri Dei per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle
vostre mani e io non vi faro' del male. 7Ma voi non mi avete
ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle
vostre mani per vostra disgrazia. 8Per questo dice il Signore
degli eserciti: Poiche' non avete ascoltato le mie parole, 9ecco
mandero' a prendere tutte le tribu' del settentrione, le mandero' contro
questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni
confinanti, votero' costoro allo sterminio e li ridurro' a oggetto di
orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10Faro' cessare in
mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello
sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della
lampada. 11Tutta questa regione sara' abbandonata alla
distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re
di Babilonia per settanta anni. 12Quando saranno compiuti i
settanta anni, io puniro' il re di Babilonia e quel popolo - dice il
Signore - per i loro delitti, puniro' il paese dei Caldei e lo ridurro'
a una desolazione perenne. 13Mandero' dunque a effetto su
questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto
e' scritto in questo libro, cio' che Geremia aveva predetto contro tutte
le nazioni.
14Nazioni numerose e re potenti ridurranno
in schiavitu' anche costoro, e cosi' li ripaghero' secondo le loro
azioni, secondo le opere delle loro mani".
15Cosi' mi disse il Signore, Dio di Israele: "Prendi
dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte
le nazioni alle quali ti invio, 16perche' ne bevano, ne
restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che mandero' in
mezzo a loro".
17Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a
bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: 18a
Gerusalemme e alle citta' di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per
abbandonarli alla distruzione, alla desolazione, all'obbrobrio e alla
maledizione, come avviene ancor oggi; 19anche al faraone re
d'Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo; 20alla
gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del
paese dei Filistei, ad Ascalon, a Gaza, a Ekron e ai superstiti di Asdod, 21a Edom, a Moab e agli Ammoniti, 22a
tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidone e ai re dell'isola che e'
al di la' del mare, 23a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si
radono l'estremita' delle tempie, 24a tutti i re degli Arabi
che abitano nel deserto, 25a tutti i re di Zimri', a tutti i
re dell'Elam e a tutti i re della Media, 26a tutti i re del
settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni
che sono sulla terra; il re di Sesach berra' dopo di essi.
27"Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi
davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. 28Se poi
rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da bere, tu dirai
loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete! 29Se
io comincio a castigare proprio la citta' che porta il mio nome,
pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perche'
io chiamero' la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del
Signore degli eserciti. 30Tu preannunzierai tutte queste cose
e dirai loro:
Il Signore ruggisce dall'alto,
dalla sua santa dimora fa udire il suo tuono;
alza il suo ruggito contro la prateria,
manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve,
contro tutti gli abitanti del paese.
31Il rumore giunge fino all'estremita' della terra,
perche' il Signore viene a giudizio con le nazioni;
egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo,
abbandona gli empi alla spada.
Parola del Signore.
32Dice il Signore degli eserciti:
Ecco, la sventura passa
di nazione in nazione,
un grande turbine si alza
dall'estremita' della terra.
33In quel giorno i colpiti dal Signore si
troveranno da un'estremita' all'altra della terra; non saranno pianti
ne' raccolti ne' sepolti, ma saranno come letame sul suolo.
34Urlate, pastori, gridate,
rotolatevi nella polvere, capi del gregge!
Perche' sono compiuti i giorni per il vostro macello;
stramazzerete come scelti montoni.
35Non ci sara' rifugio per i pastori
ne' scampo per i capi del gregge.
36Sentite le grida dei pastori,
gli urli delle guide del gregge,
perche' il Signore distrugge il loro pascolo;
37sono devastati i prati tranquilli
a causa dell'ardente ira del Signore.
38Il leone abbandona la sua tana,
poiche' il loro paese e' una desolazione
a causa della spada devastatrice
e a causa della sua ira ardente".
Capitolo 26
1All'inizio del regno di Ioiakim figlio di
Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del
Signore. 2Disse il Signore: "Va' nell'atrio del tempio
del Signore e riferisci a tutte le citta' di Giuda che vengono per
adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di
annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. 3Forse
ti ascolteranno e ognuno abbandonera' la propria condotta perversa; in
tal caso disdiro' tutto il male che pensavo di fare loro a causa della
malvagita' delle loro azioni.
4Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi
ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a
voi 5e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi
che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete
ascoltato, 6io ridurro' questo tempio come quello di Silo e
faro' di questa citta' un esempio di maledizione per tutti i popoli
della terra".
7I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che
diceva queste parole nel tempio del Signore. 8Ora, quando
Geremia fini' di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire
a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti lo arrestarono dicendo:
"Devi morire! 9Perche' hai predetto nel nome del
Signore: Questo tempio diventera' come Silo e questa citta' sara'
devastata, disabitata?".
Tutto il popolo si raduno' contro Geremia nel tempio del Signore. 10I
capi di Giuda vennero a sapere queste cose e salirono dalla reggia nel
tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio
del Signore. 11Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi
e a tutto il popolo: "Una sentenza di morte merita quest'uomo,
perche' ha profetizzato contro questa citta' come avete udito con i
vostri orecchi!".
12Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo:
"Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e
contro questa citta' le cose che avete ascoltate. 13Or dunque
migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del
Signore vostro Dio e il Signore ritrattera' il male che ha annunziato
contro di voi. 14Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di
me come vi sembra bene e giusto; 15ma sappiate bene che, se
voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa
citta' e sui suoi abitanti, perche' il Signore mi ha veramente inviato a
voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose".
16I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti:
"Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo, perche' ci ha
parlato nel nome del Signore nostro Dio".
17Allora si alzarono alcuni anziani del paese e dissero a
tutta l'assemblea del popolo: 18"Michea il Morastita,
che profetizzava al tempo di Ezechia, re di Giuda, affermo' a tutto il
popolo di Giuda: Dice il Signore degli eserciti:
Sion sara' arata come un campo,
Gerusalemme diventera' un cumulo di rovine,
il monte del tempio un'altura boscosa!
19Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli
di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non placarono
il volto del Signore e cosi' il Signore disdisse il male che aveva loro
annunziato? Noi, invece, stiamo per commettere una grave iniquita' a
nostro danno".
20C'era anche un altro uomo che profetizzava nel nome del
Signore, Uria figlio di Semaia' da Kiriat-Iearim; egli profetizzo'
contro questa citta' e contro questo paese con parole simili a quelle di
Geremia. 21Il re Ioiakim, tutti i suoi prodi e tutti i
magistrati udirono le sue parole e il re cerco' di ucciderlo, ma Uria lo
venne a sapere e per timore fuggi' andandosene in Egitto. 22Allora
il re Ioiakim invio' in Egitto uomini come Elnatan figlio di Acbor, e
altri con lui. 23Costoro fecero uscire dall'Egitto Uria e lo
condussero al re Ioiakim che lo fece uccidere di spada e fece gettare
il suo cadavere nelle fosse della gente del popolo.
24Ma la mano di Achikam figlio di Safan fu a favore di
Geremia, perche' non lo consegnassero in potere del popolo per metterlo
a morte.
Capitolo 27
1Al principio del regno di Sedecia figlio
di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa parola a Geremia da parte del
Signore.
2Mi dice il Signore: "Procurati capestri e un giogo e
mettili sul tuo collo. 3Quindi manda un messaggio al re di
Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di Tiro e al re di
Sidone per mezzo dei loro messaggeri venuti a Gerusalemme da Sedecia,
re di Giuda, 4e affida loro questo mandato per i loro
signori: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, cosi' parlerete
ai vostri signori: 5Io ho fatto la terra, l'uomo e gli
animali che sono sulla terra, con grande potenza e con braccio potente e
li do a chi mi piace. 6Ora ho consegnato tutte quelle regioni
in potere di Nabucodonosor re di Babilonia, mio servo; a lui ho
consegnato perfino le bestie selvatiche perche' lo servano. 7Tutte
le nazioni saranno soggette a lui, a suo figlio e al nipote, finche'
anche per il suo paese non verra' il momento. Allora molte nazioni e re
potenti lo assoggetteranno. 8La nazione o il regno che non si
assoggettera' a lui, Nabucodonosor, re di Babilonia, e che non
sottoporra' il collo al giogo del re di Babilonia, io li puniro' con la
spada, la fame e la peste - dice il Signore - finche' non li avro'
consegnati in suo potere. 9Voi non date retta ai vostri
profeti ne' ai vostri indovini ne' ai vostri sognatori ne' ai vostri
maghi ne' ai vostri stregoni, che vi dicono: Non sarete soggetti al re
di Babilonia! 10Costoro vi predicono menzogne per
allontanarvi dal vostro paese e perche' io vi disperda e cosi' andiate
in rovina. 11Invece io lascero' stare tranquilla sul proprio
suolo - dice il Signore - la nazione che sottoporra' il collo al giogo
del re di Babilonia e gli sara' soggetta; essa lo coltivera' e lo
abitera'".
12A Sedecia re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso
modo: "Piegate il collo al giogo del re di Babilonia, siate
soggetti a lui e al suo popolo e conserverete la vita. 13Perche'
tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come ha
preannunziato il Signore per la nazione che non si assoggettera' al re
di Babilonia? 14Non date retta alle parole dei profeti che vi
dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! perche' essi vi
predicono menzogne. 15Io infatti non li ho mandati - dice il
Signore - ed essi predicono menzogne in mio nome; percio' io saro'
costretto a disperdervi e cosi' perirete voi e i profeti che vi fanno
tali profezie".
16Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: "Dice
il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi predicono
che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da
Babilonia, perche' essi vi predicono menzogne. 17Non
ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di Babilonia e conserverete
la vita. Perche' questa citta' dovrebbe esser ridotta in una
desolazione? 18Se quelli sono veri profeti e se la parola del
Signore e' con essi, intercedano dunque presso il Signore degli eserciti
perche' gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di
Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia".
19Cosi' dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne,
al mare di bronzo, alle basi e al resto degli arredi che sono ancora in
questa citta' 20e che Nabucodonosor, re di Babilonia, non
prese quando deporto' Ieconia figlio di Ioiakim, re di Giuda, da
Gerusalemme in Babilonia con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme.
21Dice dunque cosi' il Signore degli eserciti, Dio di
Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa
del re di Giuda e a Gerusalemme: 22"Saranno portati a
Babilonia e la' rimarranno finche' non li ricerchero' - parola del
Signore - e li portero' indietro e li riporro' in questo luogo".
Capitolo 28
1In quell'anno, all'inizio del regno di
Sedecia re di Giuda, nell'anno quarto, quinto mese, Anania figlio di
Azzur, il profeta di Gabaon, mi riferi' nel tempio del Signore sotto
gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo queste parole: 2"Dice
il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io rompero' il giogo del re
di Babilonia! 3Entro due anni faro' ritornare in questo luogo
tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodonosor, re di
Babilonia, prese da questo luogo e porto' in Babilonia. 4Faro'
ritornare in questo luogo - dice il Signore - Ieconia figlio di Ioiakim,
re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia,
poiche' rompero' il giogo del re di Babilonia".
5Il profeta Geremia rispose al profeta Anania, sotto gli
occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo che stavano nel tempio del
Signore. 6Il profeta Geremia disse: "Cosi' sia! Cosi'
faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai
predette, facendo ritornare gli arredi nel tempio e tutti i deportati da
Babilonia in questo luogo!
7Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire ai tuoi
orecchi e agli orecchi di tutto il popolo. 8I profeti che
furono prima di me e di te dai tempi antichissimi predissero contro
molti paesi, contro regni potenti, guerra, fame e peste. 9Quanto
al profeta che predice la pace, egli sara' riconosciuto come profeta
mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si
realizzera'".
10Allora il profeta Anania strappo' il giogo dal collo del
profeta Geremia e lo ruppe; 11Anania riferi' a tutto il
popolo: "Dice il Signore: A questo modo io rompero' il giogo di
Nabucodonosor re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le
nazioni".
Il profeta Geremia se ne ando' per la sua strada.
12Ora, dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo sul
collo del profeta Geremia, la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13
"Va' e riferisci ad Anania: Cosi' dice il Signore: Tu hai rotto un
giogo di legno ma io, al suo posto, ne faro' uno di ferro. 14Infatti,
dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io porro' un giogo di
ferro sul collo di tutte queste nazioni perche' siano soggette a
Nabucodonosor, re di Babilonia".
15Allora il profeta Geremia disse al profeta Anania:
"Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo
popolo a confidare nella menzogna; 16percio' dice il Signore:
Ecco, ti mando via dal paese; quest'anno tu morirai, perche' hai
predicato la ribellione contro il Signore".
17Il profeta Anania mori' in quello stesso anno, nel settimo
mese.
Capitolo 29
1Queste sono le parole della lettera che il
profeta Geremia mando' da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio,
ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il resto del popolo che Nabucodonosor
aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia; la mando' 2dopo
che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di
Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da
Gerusalemme. 3Fu recata per mezzo di Elasa' figlio di Safan
e di Ghemaria figlio di Chelkia, che Sedecia re di Giuda aveva inviati
a Nabucodonosor re di Babilonia, in Babilonia.
Essa diceva:
4"Cosi' dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele,
a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: 5Costruite
case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6prendete
moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete mogli per i figli e
maritate le figlie; costoro abbiano figlie e figli. Moltiplicatevi li' e
non diminuite. 7Cercate il benessere del paese in cui vi ho
fatto deportare. Pregate il Signore per esso, perche' dal suo benessere
dipende il vostro benessere.
8Cosi' dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Non vi
traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri
indovini; non date retta ai sogni, che essi sognano. 9Poiche'
con inganno parlano come profeti a voi in mio nome; io non li ho
inviati. Oracolo del Signore. 10Pertanto dice il Signore:
Solamente quando saranno compiuti, riguardo a Babilonia, settanta anni,
vi visitero' e realizzero' per voi la mia buona promessa di ricondurvi
in questo luogo. 11Io, infatti, conosco i progetti che ho
fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di
sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi
mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudiro'; 13mi
cercherete e mi troverete, perche' mi cercherete con tutto il cuore; 14mi
lascero' trovare da voi - dice il Signore - cambiero' in meglio la
vostra sorte e vi radunero' da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove
vi ho disperso - dice il Signore - vi ricondurro' nel luogo da dove vi
ho fatto condurre in esilio.
15Certo voi dite: Il Signore ci ha suscitato profeti in
Babilonia.
16Ebbene, queste le parole del Signore al re che siede sul
trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa citta', ai
vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione; 17
dice il Signore degli eserciti: Ecco, io mandero' contro di essi la
spada, la fame e la peste e li rendero' come i fichi guasti, che non si
possono mangiare tanto sono cattivi. 18Li perseguitero' con
la spada, la fame e la peste; li faro' oggetto di orrore per tutti i
regni della terra, oggetto di maledizione, di stupore, di scherno e di
obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19perche'
non hanno ascoltato le mie parole - dice il Signore - quando mandavo
loro i miei servi, i profeti, con continua premura, eppure essi non
hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20Voi pero' ascoltate
la parola del Signore, voi deportati tutti, che io ho mandato da
Gerusalemme a Babilonia.
21Cosi' dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele,
riguardo ad Acab figlio di Kolaia', e a Sedecia figlio di Maasia', che
vi predicono menzogne in mio nome: Ecco, li daro' in mano a
Nabucodonosor
re di Babilonia, il quale li uccidera' sotto i vostri occhi. 22Da
essi si trarra' una formula di maledizione in uso presso tutti i
deportati di Giuda in Babilonia e si dira': Il Signore ti tratti come
Sedecia e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco! 23
Poiche' essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso
adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito in mio nome parole
senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne
sono testimone. Oracolo del Signore".
24 A Semaia' il Nechelamita tu riferirai
queste parole: 25 "Cosi' dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele: Perche' hai mandato in tuo nome lettere a tutto il
popolo di Gerusalemme e a Sofonia figlio di Maasia', il sacerdote, e a
tutti i sacerdoti, dicendo: 26Il Signore ti ha costituito
sacerdote al posto del sacerdote Ioiada', perche' fossi sovrintendente
nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che vuol fare
il profeta, ponendolo in ceppi e in catene. 27Orbene, perche'
non reprimi Geremia da Anatot, che fa profezie fra di voi? 28Infatti
egli ci ha mandato a dire in Babilonia: Sara' lunga la cosa! Edificate
case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!".
29Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del
profeta Geremia.
30Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31"Invia
questo messaggio a tutti i deportati: Cosi' dice il Signore riguardo a
Semaia' il Nechelamita: Poiche' Semaia' ha parlato a voi come profeta
mentre io non l'avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32per
questo dice il Signore: Ecco puniro' Semaia' il Nechelamita e la sua
discendenza; nessuno dei suoi dimorera' in mezzo a questo popolo, ne'
vedra' il bene che faro' al mio popolo - dice il Signore - perche' ha
predicato la ribellione contro il Signore".
Capitolo 30
1Parola che fu rivolta a Geremia da parte
del Signore: 2Dice il Signore, Dio di Israele: "Scriviti
in un libro tutte le cose che ti diro', 3perche', ecco,
verranno giorni - dice il Signore - nei quali cambiero' la sorte del mio
popolo, di Israele e di Giuda - dice il Signore -; li ricondurro' nel
paese che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso". 4Queste
sono le parole che il Signore pronunzio' per Israele e per Giuda:
5Cosi' dice il Signore:
"Si ode un grido di spavento,
terrore, non pace.
6Informatevi e osservate se un maschio puo' partorire.
Perche' mai vedo tutti gli uomini
con le mani sui fianchi come una partoriente?
Perche' ogni faccia e' stravolta,
impallidita? Ohime'!
7Perche' grande e' quel giorno,
non ce n'e' uno simile!
Esso sara' un tempo di angoscia per Giacobbe,
tuttavia egli ne uscira' salvato.
8In quel giorno - parola del Signore degli
eserciti - rompero' il giogo togliendolo dal suo collo, spezzero' le sue
catene; non saranno piu' schiavi di stranieri. 9Essi
serviranno il Signore loro Dio e Davide loro re, che io suscitero' loro.
10Tu, poi, non temere, Giacobbe, mio servo.
Oracolo del Signore.
Non abbatterti, Israele,
Poiche' io liberero' te dal paese lontano,
la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornera' e godra' la pace,
vivra' tranquillo e nessuno lo molestera'.
11Poiche' io sono con te
per salvarti, oracolo del Signore.
Sterminero' tutte le nazioni
in mezzo alle quali ti ho disperso;
ma con te non voglio operare una strage;
cioe' ti castighero' secondo giustizia,
non ti lascero' del tutto impunito".
12Cosi' dice il Signore: "La tua
ferita e' incurabile,
la tua piaga e' molto grave.
13Per la tua piaga non ci sono rimedi,
non si forma nessuna cicatrice.
14Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticato,
non ti cercano piu';
poiche' ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo severo,
per le tue grandi iniquita',
per i molti tuoi peccati.
15Perche' gridi per la ferita?
Incurabile e' la tua piaga.
A causa della tua grande iniquita', dei molti tuoi peccati,
io ti ho fatto questi mali.
16Pero' quanti ti divorano saranno divorati,
i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitu';
i tuoi saccheggiatori saranno abbandonati al saccheggio
e saranno oggetto di preda quanti ti hanno depredato.
17Faro' infatti cicatrizzare la tua ferita
e ti guariro' dalle tue piaghe.
Parola del Signore.
Poiche' ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella di cui nessuno si cura",
18Cosi' dice il Signore.
"Ecco, restaurero' la sorte delle tende di
Giacobbe
e avro' compassione delle sue dimore.
La citta' sara' ricostruita sulle rovine
e il palazzo sorgera' di nuovo al suo posto.
19Ne usiranno inni di lode,
voci di gente festante.
Li moltiplichero' e non diminuiranno,
li onorero' e non saranno disprezzati,
20i loro figli saranno come una volta.
la loro assemblea sara' stabile dinanzi a me;
mentre puniro' i loro avversari.
21Il loro capo sara' uno di essi
e da essi uscira' il loro comandante;
io lo faro' avvicinare ed egli si accostera' a me.
Poiche' chi e' colui che arrischia la vita
per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore.
22Voi sarete il mio popolo
e io il vostro Dio.
23Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente;
si abbatte sul capo dei malvagi.
24Non cessera' l'ira ardente del Signore,
finche' non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete!
Capitolo 31
1In quel tempo - oracolo del Signore -
io saro' Dio per tutte le tribu' di Israele
ed esse saranno il mio popolo".
2Cosi' dice il Signore:
"Ha trovato grazia nel deserto
un popolo di scampati alla spada;
Israele si avvia a una quieta dimora".
3Da lontano gli e' apparso il Signore:
"Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pieta'.
4Ti edifichero' di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine di Israele.
Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi
e uscirai fra la danza dei festanti.
5Di nuovo pianterai vigne
sulle colline di Samaria;
i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno.
6Verra' il giorno in cui grideranno le vedette
sulle montagne di Èfraim:
Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore nostro Dio".
7Poiche' dice il Signore:
"Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
Il Signore ha salvato il suo popolo,
un resto di Israele".
8Ecco, li riconduco dal paese del settentrione
e li raduno all'estremita' della terra;
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente;
ritorneranno qui in gran folla.
9Essi erano partiti nel pianto,
io li riportero' tra le consolazioni;
li condurro' a fiumi d'acqua
per una strada diritta in cui non inciamperanno;
perche' io sono un padre per Israele,
Èfraim e' il mio primogenito.
10Ascoltate, popoli, la parola del Signore,
annunziatela alle isole piu' lontane e dite:
"Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo costudisce come un pastore il suo gregge",
11perche' il Signore ha redento Giacobbe,
lo ha riscattato dalle mani del piu' forte di lui.
12Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion,
affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l'olio,
verso i nati dei greggi e degli armenti.
Essi saranno come un giardino irrigato,
non languiranno piu'.
13Allora si allietera' la vergine alla danza;
i giovani e i vecchi gioiranno.
Io cambiero' il loro lutto in gioia,
li consolero' e li rendero' felici, senza afflizioni.
14Saziero' di delizie l'anima dei sacerdoti
e il mio popolo abbondera' dei miei beni.
Parola del Signore.
15Cosi' dice il Signore: "Una voce si
ode da Rama,
lamento e pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
rifiuta d'essere consolata perche' non sono piu'".
16Dice il Signore:
"Trattieni la voce dal pianto,
i tuoi occhi dal versare lacrime,
perche' c'e' un compenso per le tue pene;
essi torneranno dal paese nemico.
17C'e' una speranza per la tua discendenza:
i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini.
18Ho udito Èfraim rammaricarsi:
Tu mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un giovenco non domato.
Fammi ritornare e io ritornero',
perche' tu sei il Signore mio Dio.
19Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
dopo essermi ravveduto,
mi sono battuto l'anca.
Mi sono vergognato e ne provo confusione,
perche' porto l'infamia della mia giovinezza.
20Non e' forse Èfraim un figlio caro per me,
un mio fanciullo prediletto?
Infatti dopo averlo minacciato,
me ne ricordo sempre piu' vivamente.
Per questo le mie viscere si commuovono per lui,
provo per lui profonda tenerezza".
Oracolo del Signore.
21Pianta dei cippi,
metti pali indicatori,
sta' bene attenta alla strada,
alla via che hai percorso.
Ritorna, vergine di Israele,
ritorna alle tue citta'.
22Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?
Poiche' il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna cingera' l'uomo!
23Cosi' dice il Signore degli eserciti, Dio
di Israele: "Si dira' ancora questa parola nel paese di Giuda e
nelle sue citta', quando avro' cambiato la loro sorte: Il Signore ti
benedica, o dimora di giustizia, monte santo. 24Vi abiteranno
insieme Giuda e tutte le sue citta', agricoltori e allevatori di greggi.
25Poiche' ristorero' copiosamente l'anima stanca e saziero'
ogni anima che languisce".
26A questo punto mi sono destato e ho guardato; il mio sonno
mi parve soave.
27"Ecco verranno giorni - dice il
Signore - nei quali rendero' feconda la casa di Israele e la casa di
Giuda per semenza di uomini e di bestiame. 28Allora, come ho
vegliato su di essi per sradicare e per demolire, per abbattere e per
distruggere e per affliggere con mali, cosi' vegliero' su di essi per
edificare e per piantare". Parola del Signore.
29"In quei giorni non si dira' piu':
I padri han mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!
30Ma ognuno morira' per la sua propria
iniquita'; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i
denti".
31"Ecco verranno giorni - dice il
Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io
concludero' una alleanza nuova. 32Non come l'alleanza che ho
conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal
paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benche' io fossi
loro Signore. Parola del Signore. 33Questa sara' l'alleanza
che io concludero' con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il
Signore: Porro' la mia legge nel loro animo, la scrivero' sul loro
cuore. Allora io saro' il loro Dio ed essi il mio popolo. 34Non
dovranno piu' istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il
Signore, perche' tutti mi conosceranno, dal piu' piccolo al piu' grande,
dice il Signore; poiche' io perdonero' la loro iniquita' e non mi
ricordero' piu' del loro peccato".
35Cosi' dice il Signore
che ha fissato il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde
e il cui nome e' Signore degli eserciti:
36"Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me - dice il Signore -
allora anche la progenie di Israele cessera'
di essere un popolo davanti a me per sempre".
37Cosi' dice il Signore:
"Se si possono misurare i cieli in alto
ed esplorare in basso le fondamenta della terra,
anch'io rigettero' tutta la progenie di Israele
per cio' che ha commesso". Oracolo del Signore.
38"Ecco verranno giorni - dice il
Signore - nei quali la citta' sara' riedificata per il Signore dalla
torre di Cananeel fino alla porta dell'Angolo. 39La corda
per misurare si stendera' in linea retta fino alla collina di Gareb,
volgendo poi verso Goa'. 40Tutta la valle dei cadaveri e
delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all'angolo
della porta dei Cavalli a oriente, saranno consacrati al Signore; non
sara' piu' sconvolta ne' distrutta mai piu'".
Capitolo 32
1Parola che fu rivolta a Geremia dal
Signore nell'anno decimo di Sedecia re di Giuda, cioe' nell'anno decimo
ottavo di Nabucodonosor. 2L'esercito del re di Babilonia
assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso
nell'atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3e
ve lo aveva rinchiuso Sedecia re di Giuda, dicendo: "Perche'
profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco mettero' questa
citta' in potere del re di Babilonia ed egli la occupera'; 4Sedecia
re di Giuda non scampera' dalle mani dei Caldei, ma sara' dato in mano
del re di Babilonia e parlera' con lui faccia a faccia e si guarderanno
negli occhi; 5egli condurra' Sedecia in Babilonia dove egli
restera' finche' io non lo visitero' - oracolo del Signore -; se
combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla"?
6Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7"Ecco
Canamel, figlio di Sallum tuo zio, viene da te per dirti: Cómprati il
mio campo, che si trova in Anatot, perche' a te spetta il diritto di
riscatto per acquistarlo". 8Venne dunque da me Canamel,
figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della
prigione e mi disse: "Compra il mio campo che si trova in Anatot,
perche' a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto. Cómpratelo!".
Allora riconobbi che questa era la volonta' del Signore 9e
comprai il campo da Canamel, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo:
diciassette sicli d'argento. 10Stesi il documento del
contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai l'argento sulla
stadera. 11Quindi presi il documento di compra, quello
sigillato e quello aperto, secondo le prescrizioni della legge. 12Diedi
il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto
gli occhi di Canamel figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni
che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli occhi di
tutti i Giudei che si trovavano nell'atrio della prigione. 13Diedi
poi a Baruc quest'ordine: 14"Dice il Signore degli
eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato
e quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perche' si conservino a
lungo. 15Poiche' dice il Signore degli eserciti, Dio di
Israele: Ancora si compreranno case, campi e vigne in questo
paese".
16Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di
compra a Baruc figlio di Neria: 17"Ah, Signore Dio, tu
hai fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte;
nulla ti e' impossibile. 18Tu usi misericordia con mille e
fai subire la pena dell'iniquita' dei padri ai loro figli dopo di essi,
Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli eserciti. 19Tu
sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono
aperti su tutte le vie degli uomini, per dare a ciascuno secondo la sua
condotta e il merito delle sue azioni. 20Tu hai operato segni
e miracoli nel paese di Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli
uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. 21Tu hai
fatto uscire dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli,
con mano forte e con braccio possente e incutendo grande spavento. 22Hai
dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro,
terra in cui scorre latte e miele.
23Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la
tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non fecero quanto avevi
comandato loro di fare; percio' tu hai mandato su di loro tutte queste
sciagure.
24Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la citta' per
occuparla; la citta' sara' data in mano ai Caldei che l'assediano con la
spada, la fame e la peste. Cio' che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo
vedi. 25E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con
denaro e chiama i testimoni, mentre la citta' sara' messa in mano ai
Caldei".
26Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 27
"Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa e'
forse impossibile per me? 28Pertanto dice il Signore: Ecco io
daro' questa citta' in mano ai Caldei e a Nabucodonosor re di
Babilonia, il quale la prendera'. 29Vi entreranno i Caldei
che combattono contro questa citta', bruceranno questa citta' con il
fuoco e daranno alle fiamme le case sulle cui terrazze si offriva
incenso a Baal e si facevano libazioni agli altri dei per provocarmi. 30Gli
Israeliti e i figli di Giuda non hanno fatto che quanto e' male ai miei
occhi fin dalla loro giovinezza; gli Israeliti hanno soltanto saputo
offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del Signore.
31Poiche' causa della mia ira e del mio sdegno e' stata
questa citta' da quando la edificarono fino ad oggi; cosi' io la faro'
scomparire dalla mia presenza, 32a causa di tutto il male che
gli Israeliti e i figli di Giuda commisero per provocarmi, essi, i loro
re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda
e gli abitanti di Gerusalemme.
33Essi mi voltarono la schiena invece della faccia; io li
istruivo con continua premura, ma essi non ascoltarono e non impararono
la correzione. 34Essi collocarono i loro idoli abominevoli
perfino nel tempio che porta il mio nome per contaminarlo 35e
costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Hinnon per far passare
per il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Moloch - cosa che
io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un
abominio simile -, per indurre a peccare Giuda".
36Ora cosi' dice il Signore Dio di Israele, riguardo a questa
citta' che voi dite sara' data in mano al re di Babilonia per mezzo
della spada, della fame e della peste: 37 "Ecco, li
radunero' da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira, nel
mio furore e nel mio grande sdegno; li faro' tornare in questo luogo e
li faro' abitare tranquilli. 38Essi saranno il mio popolo e
io saro' il loro Dio. 39Daro' loro un solo cuore e un solo
modo di comportarsi perche' mi temano tutti i giorni per il loro bene e
per quello Dei loro figli dopo di essi. 40Concludero' con
essi un'alleanza eterna e non mi allontanero' piu' da loro per
beneficarli; mettero' nei loro cuori il mio timore, perche' non si
distacchino da me. 41Godro' nel beneficarli, li fissero'
stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta
l'anima". 42Poiche' cosi' dice il Signore: "Come ho
mandato su questo popolo tutto questo grande male, cosi' io mandero' su
di loro tutto il bene che ho loro promesso. 43E compreranno
campi in questo paese, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini
e senza bestiame, lasciato in mano ai Caldei. 44Essi si
compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li sigilleranno e
si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di
Gerusalemme, nelle citta' di Giuda e nelle citta' della montagna e nelle
citta' della Sefela e nelle citta' del mezzogiorno, perche' cambiero'
la loro sorte". Oracolo del Signore.
Capitolo 33
1La parola del Signore fu rivolta una
seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora chiuso nell'atrio della
prigione: 2"Cosi' dice il Signore, che ha fatto la terra
e l'ha formata per renderla stabile e il cui nome e' Signore: 3Invocami
e io ti rispondero' e ti annunziero' cose grandi e impenetrabili, che tu
non conosci. 4Poiche' dice il Signore degli eserciti, Dio di
Israele, riguardo alle case di questa citta' e alle case dei re di
Giuda, che saranno diroccate di fronte alle opere di assedio e alle armi
5dei Caldei venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri
degli uomini che io ho colpito nella mia ira e nel mio furore, poiche'
ho nascosto il volto distornandolo da questa citta' a causa di tutta la
loro malvagita': 6Ecco io faro' rimarginare la loro piaga, li
curero' e li risanero'; procurero' loro abbondanza di pace e di
sicurezza. 7Cambiero' la sorte di Giuda e la sorte di Israele
e li ristabiliro' come al principio. 8Li purifichero' da
tutta l'iniquita' con cui hanno peccato contro di me e perdonero' tutte
le iniquita' che han commesso verso di me e per cui si sono ribellati
contro di me. 9Cio' sara' per me titolo di gioia, di lode e
di gloria tra tutti i popoli della terra, quando sapranno tutto il bene
che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene e per
tutta la pace che concedero' loro. 10Dice il Signore: In
questo luogo, di cui voi dite: Esso e' desolato, senza uomini e senza
bestiame; nelle citta' di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, che sono
desolate, senza uomini, senza abitanti e senza bestiame, si udranno
ancora 11grida di gioia e grida di allegria, la voce dello
sposo e quella della sposa e il canto di coloro che dicono: Lodate il
Signore degli eserciti, perche' e' buono, perche' la sua grazia dura
sempre, portando sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore,
perche' ristabiliro' la sorte di questo paese come era prima, dice il
Signore.
12Cosi' dice il Signore degli eserciti: In questo luogo
desolato, senza uomini e senza bestiame, e in tutte le sue citta' ci
saranno ancora luoghi di pastori che vi faranno riposare i greggi. 13Nelle
citta' dei monti, nelle citta' della Sefela, nelle citta' del
mezzogiorno, nella terra di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e
nelle citta' di Giuda passeranno ancora le pecore sotto la mano di chi
le conta, dice il Signore.
14Ecco verranno giorni - oracolo del
Signore - nei quali io realizzero' le promesse di bene che ho fatto alla
casa di Israele e alla casa di Giuda. 15In quei giorni e in
quel tempo faro' germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli
esercitera' il giudizio e la giustizia sulla terra. 16In quei
giorni Giuda sara' salvato e Gerusalemme vivra' tranquilla. Cosi' sara'
chiamata: Signore-nostra-giustizia.
17Cosi' dice il Signore: Davide non sara' mai privo di un
discendente che sieda sul trono della casa di Israele; 18ai
sacerdoti leviti non manchera' mai chi stia davanti a me per offrire
olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e compiere sacrifici tutti
i giorni".
19Questa parola del Signore fu poi rivolta a Geremia: 20"Dice
il Signore: Se voi potete spezzare la mia alleanza con il giorno e la
mia alleanza con la notte, in modo che non vi siano piu' giorno e notte
al tempo loro, 21cosi' sara' rotta anche la mia alleanza con
Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo
trono, e quella con i leviti sacerdoti che mi servono. 22Come
non si puo' contare la milizia del cielo ne' numerare la sabbia del
mare, cosi' io moltiplichero' la discendenza di Davide, mio servo, e i
leviti che mi servono".
23La parola del Signore fu ancora rivolta a Geremia: 24"Non
hai osservato cio' che questo popolo va dicendo: Il Signore ha rigettato
le due famiglie che si era scelte! e cosi' disprezzano il mio popolo
quasi che non sia piu' una nazione ai loro occhi?". 25Dice
il Signore: "Se non sussiste piu' la mia alleanza con il giorno e
con la notte, se io non ho stabilito le leggi del cielo e della terra, 26in
tal caso potro' rigettare la discendenza di Giacobbe e di Davide mio
servo, cosi' da non prendere piu' dai loro posteri coloro che
governeranno sulla discendenza di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.
Poiche' io cambiero' la loro sorte e avro' pieta' di loro".
Capitolo 34
1Parola che fu rivolta a Geremia dal
Signore, quando Nabucodonosor re di Babilonia con tutto il suo esercito
e tutti i regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli
combattevano contro Gerusalemme e tutte le citta' dipendenti: 2Cosi'
dice il Signore, Dio di Israele: "Va' a parlare a Sedecia re di
Giuda e digli: Cosi' parla il Signore: Ecco io do questa citta' in mano
al re di Babilonia, che la dara' alle fiamme. 3Tu non
scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e consegnato in suo potere. I
tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Babilonia, gli parlerai faccia
a faccia e poi andrai a Babilonia. 4Tuttavia, ascolta la
parola del Signore, o Sedecia re di Giuda! Cosi' dice il Signore a tuo
riguardo: Non morirai di spada! 5Morirai in pace e come si
bruciarono aromi per i funerali dei tuoi padri, gli antichi re di Giuda
che furono prima di te, cosi' si bruceranno per te e per te si fara' il
lamento dicendo: Ahime', Signore! Questo ho detto". Oracolo del
Signore.
6Il profeta Geremia riferi' a Sedecia re di Giuda tutte
queste parole in Gerusalemme. 7Frattanto l'esercito del re di
Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le citta' di Giuda che
ancora rimanevano, Lachis e Azeka', poiche' solo queste fortezze erano
rimaste fra le citta' di Giuda.
8Questa parola fu rivolta a Geremia dal
Signore, dopo che il re Sedecia ebbe concluso un'alleanza con tutto il
popolo che si trovava a Gerusalemme, di proclamare la liberta' degli
schiavi, 9rimandando liberi ognuno il suo schiavo ebreo e la
sua schiava ebrea, cosi' che nessuno costringesse piu' alla schiavitu'
un Giudeo suo fratello.
10Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito
all'alleanza, acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio
schiavo e ognuno la propria schiava, cosi' da non costringerli piu' alla
schiavitu': acconsentirono dunque e li rimandarono effettivamente; 11ma
dopo si pentirono e ripresero gli schiavi e le schiave che avevano
rimandati liberi e li ridussero di nuovo schiavi e schiave.
12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13"Cosi'
dice il Signore, Dio di Israele: Io ho concluso un'alleanza con i vostri
padri, quando li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, da una condizione
servile, dicendo: 14Al compiersi di sette anni rimandera'
ognuno il suo fratello ebreo che si sara' venduto a te; egli ti servira'
sei anni, quindi lo rimanderai libero disimpegnato da te; ma i vostri
padri non mi ascoltarono e non prestarono orecchio. 15Ora voi
oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto cio' che e' retto ai miei
occhi, proclamando ciascuno la liberta' del suo fratello; voi avevate
concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui e' invocato il mio
nome. 16Ma poi, avete mutato di nuovo parere e profanando il
mio nome avete ripreso ognuno gli schiavi e le schiave, che avevate
rimandati liberi secondo il loro desiderio, e li avete costretti a
essere ancora vostri schiavi e vostre schiave. 17Percio' dice
il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno
proclamasse la liberta' del proprio fratello e del proprio prossimo:
ora, ecco, io affidero' la vostra liberazione - parola del Signore -
alla spada, alla peste e alla fame e vi faro' oggetto di terrore per
tutti i regni della terra. 18Gli uomini che hanno trasgredito
la mia alleanza, perche' non hanno eseguito i termini dell'alleanza che
avevano conclusa in mia presenza, io li rendero' come il vitello che
spaccarono in due passando fra le sue meta'. 19I capi di
Giuda, i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo
del paese, che passarono attraverso le due meta' del vitello, 20li
daro' in mano ai loro nemici e a coloro che attentano alla loro vita; i
loro cadaveri saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie
selvatiche. 21Daro' Sedecia re di Giuda e i suoi capi in
mano ai loro nemici, in mano a coloro che attentano alla loro vita e in
mano all'esercito del re di Babilonia, che ora si e' allontanato da voi.
22Ecco, io daro' un ordine - dice il Signore - e li faro'
tornare verso questa citta', la assedieranno, la prenderanno e la
daranno alle fiamme e le citta' di Giuda le rendero' desolate, senza
abitanti".
Capitolo 35
1Questa parola fu rivolta a Geremia dal
Signore nei giorni di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Va'
dai Recabiti e parla loro, conducili in una delle stanze nel tempio del
Signore e offri loro vino da bere". 3Io allora presi
Iazania' figlio di Geremia, figlio di Cabassinia', i suoi fratelli e
tutti i suoi figli, cioe' tutta la famiglia dei Recabiti. 4Li
condussi nel tempio del Signore, nella stanza dei figli di Canan figlio
di Iegdalia', uomo di Dio, la quale si trova vicino alla stanza dei
capi, sopra la stanza di Maasia' figlio di Sallum, custode di servizio
alla soglia. 5Posi davanti ai membri della famiglia dei
Recabiti boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: "Bevete
il vino!". 6Essi risposero: "Noi non beviamo vino,
perche' Ionadab figlio di Recab, nostro antenato, ci diede
quest'ordine: Non berrete vino, ne' voi ne' i vostri figli, mai; 7non
costruirete case, non seminerete sementi, non pianterete vigne e non ne
possederete alcuna, ma abiterete nelle tende tutti i vostri giorni,
perche' possiate vivere a lungo sulla terra, dove vivete come
forestieri. 8Noi abbiamo obbedito agli ordini di Ionadab
figlio di Recab, nostro antenato, riguardo a quanto ci ha comandato,
cosi' che noi, le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie, non
beviamo vino per tutta la nostra vita; 9non costruiamo case
da abitare ne' possediamo vigne o campi o sementi. 10Noi
abitiamo nelle tende, obbediamo e facciamo quanto ci ha comandato
Ionadab nostro antenato. 11Quando Nabucodonosor re di
Babilonia e' venuto contro il paese, ci siamo detti: Venite, entriamo in
Gerusalemme per sfuggire all'esercito dei Caldei e all'esercito degli
Aramei. Cosi' siam venuti ad abitare in Gerusalemme".
12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13
"Cosi' dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Va' e
riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non
accetterete la lezione, ascoltando le mie parole? Oracolo del Signore. 14Sono
state messe in pratica le parole di Ionadab figlio di Recab, il quale
aveva comandato ai suoi figli di non bere vino. Essi infatti non lo
hanno bevuto fino a oggi, perche' hanno obbedito al comando del loro
padre. Io vi ho parlato con continua premura, ma voi non mi avete
ascoltato! 15Vi ho inviato tutti i miei servi, i profeti, con
viva sollecitudine per dirvi: Abbandonate ciascuno la vostra condotta
perversa, emendate le vostre azioni e non seguite altri Dei per
servirli, per poter abitare nel paese che ho concesso a voi e ai vostri
padri, ma voi non avete prestato orecchio e non mi avete dato retta. 16Cosi'
i figli di Ionadab figlio di Recab hanno eseguito il comando che il
loro padre aveva dato loro; questo popolo, invece, non mi ha ascoltato. 17Percio'
dice il Signore, Dio degli eserciti e Dio di Israele: Ecco, io mandero'
su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho
annunziato contro di essi, perche' ho parlato loro e non mi hanno
ascoltato, li ho chiamati e non hanno risposto".
18Geremia riferi' alla famiglia dei Recabiti: "Dice il
Signore degli eserciti, Dio di Israele: Poiche' avete ascoltato il
comando di Ionadab vostro padre e avete osservato tutti i suoi decreti
e avete fatto quanto vi aveva ordinato, 19per questo dice il
Signore degli eserciti, Dio di Israele: a Ionadab figlio di Recab non
verra' mai a mancare qualcuno che stia sempre alla mia presenza".
Capitolo 36
1Nel quarto anno di Ioiakim figlio di
Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte del
Signore: 2"Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte
le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le
nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad
oggi. 3Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il
male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua
condotta perversa e allora perdonero' le loro iniquita' e i loro
peccati".
4Geremia chiamo' Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto
la dettatura di Geremia, tutte le cose che il Signore gli aveva detto su
un rotolo per scrivere. 5Quindi Geremia ordino' a Baruc:
"Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio del Signore. 6Andrai
dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura,
le parole del Signore, facendole udire al popolo nel tempio del Signore
in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli
di Giuda che vengono dalle loro citta'. 7Forse si umilieranno
con suppliche dinanzi al Signore e abbandoneranno ciascuno la sua
condotta perversa, perche' grande e' l'ira e il furore che il Signore ha
espresso verso questo popolo".
8Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il
profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole del Signore nel tempio.
9Nel quinto anno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda,
nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti al Signore per tutto il
popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle citta'
di Giuda a Gerusalemme. 10Baruc dunque lesse nel libro
facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio del
Signore, nella stanza di Ghemaria', figlio di Safan lo scriba, nel
cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio del
Signore. 11Michea figlio di Ghemaria', figlio di Safan,
udite tutte le parole del Signore lette dal libro, 12scese
alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco la' si trovavano in
seduta tutti i capi dignitari: Elisama' lo scriba e Delaia' figlio di
Semaia', Elnatan figlio di Acbor, Ghemaria' figlio di Safan, e Sedecia figlio di Anania, insieme con tutti i capi. 13Michea
riferi' loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel
libro al popolo in ascolto.
14Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di
Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: "Prendi
nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni".
Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si reco' da loro. 15Ed
essi gli dissero: "Siedi e leggi davanti a noi". Baruc lesse
davanti a loro.
16Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e
si dissero l'un l'altro: "Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte
queste parole". 17Poi interrogarono Baruc: "Dicci
come hai fatto a scrivere tutte queste parole". 18Baruc
rispose: "Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io
le scrivevo nel libro con l'inchiostro".
19I capi dissero a Baruc: "Va' e nasconditi insieme con
Geremia; nessuno sappia dove siete". 20Essi poi si
recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo
nella stanza di Elisama' lo scriba, e riferirono al re tutte queste
cose.
21Allora il re mando' Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo
prese dalla stanza di Elisama' lo scriba e lo lesse davanti al re e a
tutti i capi che stavano presso il re. 22Il re sedeva nel
palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso
davanti.
23Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re
le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul
braciere, finche' non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul
braciere. 24Il re e tutti i suoi ministri non tremarono ne'
si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. 25Eppure
Elnata'n, Delaia' e Ghemaria' avevano supplicato il re di non bruciare
il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. 26Anzi ordino' a
Ieracmee'l, un principe regale, a Seraia' figlio di Azriel e a Selemia
figlio di Abdeel, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma
il Signore li aveva nascosti.
27Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il
re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto
la dettatura di Geremia: 28Prendi di nuovo un rotolo e
scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato
da Ioiakim re di Giuda. 29Contro Ioiakim re di Giuda
dichiarerai: "Dice il Signore: Hai bruciato quel rotolo, dicendo:
Perche' vi hai scritto queste parole: Certo verra' il re di Babilonia e
devastera' questo paese e fara' scomparire da esso uomini e bestie? 30Per
questo dice il Signore contro Ioiakim re di Giuda: Egli non avra' un
erede sul trono di Davide; il suo cadavere sara' esposto al calore del
giorno e al freddo della notte. 31Io puniro' lui, la sua
discendenza e i suoi ministri per le loro iniquita' e mandero' su di
loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda, tutto il
male che ho minacciato, senza che mi abbiano dato ascolto".
32Geremia prese un altro rotolo e lo consegno' a Baruc figlio
di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia,
tutte le parole del libro che Ioiakim re di Giuda aveva bruciato nel
fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle.
Capitolo 37
1Sedecia figlio di Giosia divenne re al
posto di Conia figlio di Ioiakim; Nabucodonosor re di Babilonia lo
nomino' re nel paese di Giuda. 2Ma ne' lui ne' i suoi
ministri ne' il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore
aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia.
3Il re Sedecia invio' allora Iucal figlio di Selemia e il
sacerdote Sofonia figlio di Maasia' dal profeta Geremia per dirgli:
"Prega per noi il Signore nostro Dio".
4Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era
stato ancora messo in prigione.
5Pero' l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i
Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si
erano allontanati da Gerusalemme.
6Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: 7
"Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha
mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in
vostro aiuto, ritornera' nel suo paese d'Egitto; 8i Caldei
ritorneranno, combatteranno contro questa citta', la prenderanno e la
daranno alle fiamme".
9Dice il Signore: "Non illudetevi pensando: Certo i
Caldei si allontaneranno da noi, perche' non se ne andranno. 10Anche
se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro
di voi, e ne rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero
ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa citta'".
11Quando l'esercito dei Caldei si allontano' da Gerusalemme a
causa dell'esercito del faraone, 12Geremia usci' da
Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di
eredita' tra i suoi parenti.
13Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un
incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di Selemia,
figlio di Anania, costui arresto' il profeta Geremia dicendo: "Tu
passi ai Caldei!". 14Geremia rispose: "È falso! Io
non passo ai Caldei"; ma egli non gli diede retta. E cosi' Ieria
prese Geremia e lo condusse dai capi. 15I capi erano sdegnati
contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di
Gionata lo scriba, che avevano trasformato in un carcere. 16Geremia
entro' in una cisterna sotterranea a volta e rimase la' molti giorni.
17Il re Sedecia mando' a prenderlo e lo interrogo' in casa
sua, di nascosto: "C'e' qualche parola da parte del Signore?".
Geremia rispose: "Si'" e preciso': "Tu sarai dato in mano
al re di Babilonia".
18Geremia poi disse al re Sedecia: "Quale colpa ho
commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo, perche'
mi abbiate messo in prigione? 19E dove sono i vostri profeti,
che vi predicevano: Il re di Babilonia non verra' contro di voi e contro
questo paese? 20Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica
ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Gionata lo scriba,
perche' io non vi muoia".
21Il re Sedecia comando' di custodire Geremia nell'atrio
della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane
proveniente dalla via dei Fornai, finche' non fu esaurito tutto il pane
in citta'.
Cosi' Geremia rimase nell'atrio della prigione.
Capitolo 38
1Sefatia' figlio di Mattan, Godolia figlio
di Pascur, Iucal figlio di Selemia e Pascur figlio di Malchia udirono
queste parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo: 2"Dice
il Signore: Chi rimane in questa citta' morira' di spada, di fame e di
peste, mentre chi passera' ai Caldei vivra': per lui la sua vita sara'
come bottino e vivra'. 3Dice il Signore: Certo questa citta'
sara' data in mano all'esercito del re di Babilonia che la prendera'".
4I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo
uomo, appunto perche' egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in
questa citta' e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole,
poiche' questo uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male".
5Il re Sedecia rispose: "Ecco, egli e' nelle vostre
mani; il re infatti non ha poteri contro di voi".
6Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di
Malchia, principe regale, la quale si trovava nell'atrio della prigione.
Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e
cosi' Geremia affondo' nel fango.
7Ebed-Melech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia,
senti' che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre il re
stava alla porta di Beniamino, 8Ebed-Melech usci' dalla
reggia e disse al re: 9"Re mio signore, quegli uomini
hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia,
gettandolo nella cisterna. Egli morira' di fame sul posto, perche' non
c'e' piu' pane nella citta'". 10Allora il re diede
quest'ordine a Ebed-Melech l'Etiope: "Prendi con te da qui tre
uomini e fa' risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che
muoia".11Ebed-Melech prese con se' gli uomini, ando'
nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di la' pezzi di cenci e
di stracci, li getto' a Geremia nella cisterna con corde.
12Ebed-Melech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei
cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia fece
cosi'. 13Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo
uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio della prigione.
14Il re Sedecia mando' a prendere il
profeta Geremia e, fattolo venire presso di se' al terzo ingresso del
tempio del Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non
nascondermi nulla!". 15Geremia rispose a Sedecia:
"Se te la dico, non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio,
non mi darai ascolto". 16Allora il re Sedecia giuro' in
segreto a Geremia: "Com'e' vero che vive il Signore che ci ha dato
questa vita, non ti faro' morire ne' ti consegnero' in balia di quegli
uomini che attentano alla tua vita!".
17Geremia allora disse a Sedecia: "Dice il Signore, Dio
degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali del re
di Babilonia, allora avrai salva la vita e questa citta' non sara' data
in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete; 18se invece non
uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora questa citta'
sara' messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tu non
scamperai dalle loro mani".
19Il re Sedecia rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei
che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro potere e
che essi mi maltrattino". 20Ma Geremia disse: "Non
ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore riguardo a cio' che
ti dico; ti andra' bene e tu vivrai; 21 se, invece, rifiuti
di uscire, questo il Signore mi ha rivelato: 22Ecco, tutte le
donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re
di Babilonia e diranno:
Ti hanno abbindolato e ingannato
gli uomini di tua fiducia.
I tuoi piedi si sono affondati nella melma,
mentre essi sono spariti.
23Tutte le donne e tutti i tuoi figli
saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai
tenuto prigioniero in mano del re di Babilonia e questa citta' sara'
data alle fiamme".
24Sedeci'a disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi
discorsi perche' tu non muoia. 25Se i dignitari sentiranno
che ho parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici
quanto hai detto al re, non nasconderci nulla, altrimenti ti uccideremo;
raccontaci che cosa ti ha detto il re, 26tu risponderai loro:
Ho presentato la supplica al re perche' non mi mandasse di nuovo nella
casa di Gionata a morirvi".
27Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo
interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, cosi'
che lo lasciarono tranquillo, poiche' la conversazione non era stata
ascoltata.
28Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in
cui fu presa Gerusalemme.
Capitolo 39
1Nel decimo mese del nono anno di Sedecia
re di Giuda, Nabucodonosor re di Babilonia mosse con tutto l'esercito
contro Gerusalemme e l'assedio'. 2Nel quarto mese dell'anno
undecimo di Sedecia, il nove del mese, fu aperta una breccia nella
citta', 3entrarono tutti i generali del re di Babilonia e si
stabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarezer di Sin-Magir,
Nebosar-Sechim, capo dei funzionari, Nergal-Sarezer, comandante delle
truppe di fontiera e tutti gli altri capi del re di Babilonia.
4Appena videro cio', Sedecia re di Giuda e tutti i suoi
guerrieri fuggirono uscendo di notte per la via del giardino del re,
attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba. 5Ma
i soldati caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecia nelle steppe di
Gerico, lo presero e lo condussero da Nabucodonosor re di Babilonia a
Ribla nel paese di Amat, dove il re pronunzio' la sentenza su di lui. 6Il
re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecia, a Ribla, sotto gli
occhi di lui; il re di Babilonia fece anche sgozzare tutti i notabili di
Giuda. 7Cavo' poi gli occhi a Sedecia e lo lego' con catene
per condurlo a Babilonia. 8I Caldei diedero alle fiamme la
reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme. 9Tutto
il resto del popolo rimasto in citta' e i disertori che erano passati a
lui e tutto il resto del popolo, Nabuzaradan, capo delle guardie, li
deporto' a Babilonia. 10Nabuzaradan, capo delle guardie,
lascio' nel paese di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla,
assegnando loro vigne e campi in tale occasione.
11Quanto a Geremia, Nabucodonosor re di Babilonia aveva dato
queste disposizioni a Nabuzaradan, capo delle guardie: 12"Prendilo
e tieni gli occhi su di lui, non fargli alcun male, ma fa' per lui cio'
che egli ti dira'". 13Essi allora - cioe' Nabuzaradan,
capo delle guardie, Nabusazban capo dei funzionari, Nergal-Sarezer,
comandante delle truppe di frontiera e tutti gli alti ufficiali del re
di Babilonia - 14mandarono a prendere Geremia dall'atrio
della prigione e lo consegnarono a Godolia figlio di Achikam, figlio di
Safan, perche' lo conducesse a casa. Cosi' egli rimase in mezzo al
popolo.
15A Geremia era stata rivolta questa parola
del Signore, quando era ancora rinchiuso nell'atrio della prigione: 16"Va'
a dire a Ebed-Melech l'Etiope: Cosi' dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele: Ecco io pongo in atto le mie parole contro questa citta',
a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto
i tuoi occhi. 17Ma io ti liberero' in quel giorno - oracolo
del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi. 18Poiche',
certo, io ti salvero'; non cadrai di spada, ma ti sara' conservata la
vita come tuo bottino, perche' hai avuto fiducia in me. Oracolo del
Signore".
Capitolo 40
1Questa parola fu rivolta a Geremia dal
Signore, dopo che Nabuzaradan, capo delle guardie, lo aveva rimandato
libero da Rama, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a
tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda, i quali venivano condotti
in esilio a Babilonia. 2Il capo delle guardie prese Geremia e
gli disse: "Il Signore tuo Dio ha predetto questa sventura per
questo luogo; 3il Signore l'ha mandata, compiendo quanto
aveva minacciato, perche' voi avete peccato contro il Signore e non
avete ascoltato la sua voce; percio' vi e' capitata una cosa simile. 4Ora
ecco, ti sciolgo queste catene dalle mani. Se preferisci venire con me a
Babilonia, vieni; io vegliero' su di te. Se invece preferisci non venire
con me a Babilonia, rimani. Vedi, tutta la regione sta davanti a te; va'
pure dove ti piace e ti e' comodo andare. 5Torna pure presso
Godolia figlio di Achikam, figlio di Safan, che il re di Babilonia ha
messo a capo delle citta' di Giuda. Rimani con lui in mezzo al popolo
oppure va' dove ti piace andare".
Il capo delle guardie gli diede provviste di cibo e un regalo e lo
licenzio'. 6Allora Geremia ando' in Mizpa' da Godolia figlio
di Achikam, e si stabili' con lui in mezzo al popolo che era rimasto
nel paese.
7Tutti i capi dell'esercito, che si erano
dispersi per la regione con i loro uomini, vennero a sapere che il re di
Babilonia aveva messo a capo del paese Godolia figlio di Achikam, e gli
aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini e i poveri del paese che
non erano stati deportati a Babilonia. 8Si recarono allora da
Godolia in Mizpa' Ismaele figlio di Natania, Giovanni figlio di Kareca,
Seraia' figlio di Tancumet, i figli di Ofi di Netofa e Iezania' figlio
del Maacatita con i loro uomini. 9Godolia figlio di Achikam,
figlio di Safan, giuro' a loro e ai loro uomini: "Non temete i
funzionari caldei; rimanete nel paese e state soggetti al re di
Babilonia e vi troverete bene. 10Quanto a me, ecco, io mi
stabilisco in Mizpa' come vostro rappresentante di fronte ai Caldei che
verranno da noi; ma voi fate pure la raccolta del vino, delle frutta e
dell'olio, riponete tutto nei vostri magazzini e dimorate nelle citta'
da voi occupate".
11Anche tutti i Giudei che si trovavano in Moab, tra gli
Ammoniti, in Edom e in tutte le altre regioni, seppero che il re di
Babilonia aveva lasciato una parte della popolazione in Giuda e aveva
messo a capo di essa Godolia figlio di Achikam, figlio di Safan. 12Tutti
questi Giudei ritornarono da tutti i luoghi nei quali si erano dispersi
e vennero nel paese di Giuda presso Godolia a Mizpa'. Raccolsero vino e
frutta in grande abbondanza.
13Ora Giovanni figlio di Kareca e tutti i capi delle bande
armate che si erano dispersi per la regione, si recarono da Godolia in
Mizpa' 14e gli dissero: "Non sai che Baalis re degli
Ammoniti ha mandato Ismaele figlio di Natania per toglierti la
vita?". Ma Godolia figlio di Achikam non credette loro.
15Allora Giovanni figlio di Kareca parlo' segretamente con
Godolia in Mizpa': "Io andro' a colpire Ismaele figlio di Natania
senza che alcuno lo sappia. Perche' egli dovrebbe toglierti la vita,
cosi' che vadano dispersi tutti i Giudei che si sono raccolti intorno a
te e perisca tutto il resto di Giuda?". 16Ma Godolia
figlio di Achikam rispose a Giovanni figlio di Kareca: "Non
commettere una cosa simile, perche' e' una menzogna quanto tu dici di
Ismaele".
Capitolo 41
1Ora, nel settimo mese, Ismaele figlio di
Natania, figlio di Elisama', di stirpe reale, si reco' con dieci uomini
da Godolia figlio di Achikam in Mizpa' e mentre la' in Mizpa'
prendevano cibo insieme, 2Ismaele figlio di Natania si alzo'
con i suoi dieci uomini e colpirono di spada Godolia figlio di Achikam,
figlio di Safan. Cosi' uccisero colui che il re di Babilonia aveva
messo a capo del paese. 3Ismaele uccise anche tutti i Giudei
che erano con Godolia a Mizpa' e i Caldei, tutti uomini d'arme, che si
trovavano cola'.
4Il secondo giorno dopo l'uccisione di Godolia, quando
nessuno sapeva la cosa, 5vennero uomini da Sichem, da Silo e
da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con
incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani offerte e incenso da
portare nel tempio del Signore. 6Ismaele figlio di Natania
usci' loro incontro da Mizpa', mentre essi venivano avanti piangendo.
Quando li ebbe raggiunti, disse loro: "Venite da Godolia, figlio di
Achikam".
7Ma quando giunsero nel centro della citta', Ismaele figlio
di Natania con i suoi uomini li sgozzo' e li getto' in una cisterna.
8Fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero a Ismaele:
"Non ucciderci, perche' abbiamo nascosto provviste nei campi,
grano, orzo, olio e miele". Allora egli si trattenne e non li
uccise insieme con i loro fratelli. 9La cisterna in cui
Ismaele getto' tutti i cadaveri degli uomini che aveva uccisi era la
cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruita quando era in
guerra contro Baasa re di Israele; Ismaele figlio di Natania la riempi'
dei cadaveri.
10Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si
trovava in Mizpa', le figlie del re e tutto il popolo rimasto in Mizpa',
su cui Nabuzaradan, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia
figlio di Achikam. Ismaele figlio di Natania li condusse via e parti'
per rifugiarsi presso gli Ammoniti.
11Intanto Giovanni figlio di Kareca e tutti i capi delle
bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto
da Ismaele figlio di Natania. 12Raccolsero i loro uomini e si
mossero per andare ad assalire Ismaele figlio di Natania. Essi lo
trovarono presso la grande piscina di Gabaon.
13Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni
figlio di Kareca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui,
se ne rallegro'. 14Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto
via da Mizpa' si volto' e, ritornato indietro, raggiunse Giovanni figlio
di Kareca. 15Ma Ismaele figlio di Natania sfuggi' con otto
uomini a Giovanni e ando' presso gli Ammoniti.
16Giovanni figlio di Kareca e tutti i capi delle bande
armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che Ismaele
figlio di Natania aveva condotto via da Mizpa' dopo aver ucciso Godolia
figlio di Achikam, uomini d'arme, donne, fanciulli ed eunuchi, e li
condussero via da Gabaon. 17Essi partirono e sostarono in
Gherut-Chimam, che si trova a fianco di Betlemme, per proseguire ed
entrare in Egitto, 18lontano dai Caldei. Infatti essi
temevano costoro, poiche' Ismaele figlio di Natania aveva ucciso Godolia
figlio di Achikam, che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese.
Capitolo 42
1Tutti i capi delle bande armate e Giovanni
figlio di Kareca, e Azaria figlio di Osaia e tutto il popolo, dai
piccoli ai grandi, si presentarono 2al profeta Geremia e gli
dissero: "Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il
Signore tuo Dio, in favore di tutto questo residuo di popolazione,
perche' noi siamo rimasti in pochi dopo essere stati molti, come vedi
con i tuoi occhi. 3Il Signore tuo Dio ci indichi la via per
la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo fare". 4Il
profeta Geremia rispose loro: "Comprendo! Ecco, preghero' il
Signore vostro Dio secondo le vostre parole e vi riferiro' quanto il
Signore risponde per voi; non vi nascondero' nulla".
5Essi allora dissero a Geremia: "Il Signore sia contro
di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il Signore tuo
Dio ti rivelera' per noi. 6Che ci sia gradita o no, noi
ascolteremo la voce del Signore nostro Dio al quale ti mandiamo, perche'
ce ne venga bene obbedendo alla voce del Signore nostro Dio".
7Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta
a Geremia. 8Questi chiamo' Giovanni figlio di Kareca e tutti
i capi delle bande armate che erano con lui e tutto il popolo, dai
piccoli ai grandi, 9e riferi' loro: "Dice il Signore,
Dio di Israele, al quale mi avete inviato perche' gli presentassi la
vostra supplica: 10Se continuate ad abitare in questa
regione, vi rendero' stabili e non vi distruggero', vi piantero' e non
vi sradichero', perche' ho pieta' del male che vi ho arrecato. 11Non
temete il re di Babilonia, che vi incute timore; non temetelo - dice il
Signore - perche' io saro' con voi per salvarvi e per liberarvi dalla
sua mano. 12Io gli ispirero' sentimenti di pieta' per voi,
cosi' egli avra' compassione di voi e vi lascera' dimorare nel vostro
paese. 13Se invece, non dando retta alla voce del Signore
vostro Dio, voi direte: Non vogliamo abitare in questo paese, 14e
direte: No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, perche' la' non vedremo
guerre e non udremo squilli di tromba ne' soffriremo carestia di pane:
la' abiteremo; 15in questo caso ascolta la parola del
Signore, o resto di Giuda: Dice il Signore degli eserciti, Dio di
Israele: Se voi intendete veramente andare in Egitto e vi andate per
stabilirvi cola', 16ebbene, la spada che temete vi
raggiungera' laggiu' nel paese d'Egitto, e la fame che temete vi sara'
addosso laggiu' in Egitto e la' morirete. 17Allora tutti gli
uomini che avranno deciso di recarsi in Egitto per dimorarvi moriranno
di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scampera' o sfuggira' alla
sventura che io mandero' su di loro. 18Poiche', dice il
Signore degli eserciti, Dio di Israele: Come si e' rovesciato il mio
furore e la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, cosi' la mia ira
si rovescera' contro di voi quando sarete andati in Egitto. Voi sarete
oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di scherno e non
vedrete mai piu' questo luogo".
19Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: "Non
andate in Egitto. Sappiate bene che oggi io vi ho solennemente
avvertiti. 20Poiche' avete messo a rischio le vostre vite,
quando mi avete mandato dal Signore vostro Dio, dicendomi: Intercedi per
noi presso il Signore nostro Dio, dicci cio' che il Signore nostro Dio
dira' e noi lo eseguiremo. 21Oggi ve l'ho riferito, ma voi
non ascoltate la voce del Signore vostro Dio riguardo a tutto cio' per
cui egli mi ha inviato a voi. 22Percio' sappiate bene che
morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui desiderate andare
a dimorare".
Capitolo 43
1Quando Geremia fini' di riferire a tutto
il popolo tutte le parole del Signore loro Dio - tutte quelle parole per
cui il Signore lo aveva inviato a loro - 2Azaria figlio di
Osaia e Giovanni figlio di Kareca e tutti quegli uomini superbi e
ribelli dissero a Geremia: "Una menzogna stai dicendo! Non ti ha
inviato il Signore nostro Dio a dirci: Non andate in Egitto per dimorare
la'; 3ma Baruch figlio di Neria ti istiga contro di noi per
consegnarci nelle mani dei Caldei, perche' ci uccidano e ci deportino in
Babilonia".
4Pertanto Giovanni figlio di Kareca e tutti i capi delle
bande armate e tutto il popolo non obbedirono all'invito del Signore di
rimanere nel paese di Giuda.
5Cosi' Giovanni figlio di Kareca e tutti i capi delle bande
armate raccolsero tutti i superstiti di Giuda, che erano ritornati per
abitare nella terra di Giuda da tutte le regioni in mezzo alle quali
erano stati dispersi, 6uomini, donne, bambini, le principesse
reali e tutte le persone che Nabuzaradan, capo delle guardie, aveva
lasciate con Godolia figlio di Achikam, figlio di Safan, insieme con
il profeta Geremia e con Baruch figlio di Neria, 7e andarono
nel paese d'Egitto, non avendo dato ascolto alla voce del Signore, e
giunsero fino a Tafni.
8Allora la parola del Signore fu rivolta a
Geremia in Tafni: 9"Prendi in mano grandi pietre e
sotterrale nella mota nel quadrato dei mattoni all'ingresso della casa
del faraone in Tafni, sotto agli occhi dei Giudei. 10Quindi
dirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io
mandero' a prendere Nabucodonosor re di Babilonia, mio servo; egli
porra' il trono su queste pietre che hai sotterrate e stendera' il
baldacchino sopra di esse. 11Verra' infatti e colpira' il
paese d'Egitto, mandando a morte chi e' destinato alla morte, alla
schiavitu' chi e' destinato alla schiavitu' e uccidendo di spada chi e'
destinato alla spada. 12Dara' alle fiamme i templi degli Dei
d'Egitto, li brucera' e portera' gli Dei in esilio; ripulira' il paese
di Egitto come un pastore pulisce dai pidocchi il mantello; poi se ne
andra' tranquillo. 13Frantumera' gli obelischi del tempio del
sole nel paese d'Egitto e dara' alle fiamme i templi degli Dei
d'Egitto".
Capitolo 44
1Questa parola fu rivolta a Geremia per
tutti i Giudei che abitavano nel paese d'Egitto, a Migdol, a Tafni, a
Menfi e nella regione di Patros. 2"Cosi' dice il
Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi avete visto tutte le
sventure che ho mandate su Gerusalemme e su tutte le citta' di Giuda;
eccole oggi una desolazione, senza abitanti, 3a causa delle
iniquita' che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a
venerare altri Dei, che ne' loro conoscevano ne' voi ne' i vostri padri
conoscevate. 4Eppure, io vi avevo premurosamente inviato
tutti i miei servi, i profeti, con l'incarico di dirvi: Non fate questa
cosa abominevole che io ho in odio! 5Ma essi non mi
ascoltarono e non prestarono orecchio in modo da abbandonare la loro
iniquita' cessando dall'offrire incenso ad altri Dei. 6Percio'
la mia ira e il mio furore divamparono come fuoco nelle citta' di Giuda
e nelle strade di Gerusalemme ed esse divennero un deserto e una
desolazione, come sono ancor oggi.
7Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele:
Perche' voi fate un male cosi' grave contro voi stessi tanto da farvi
sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo
che non rimanga di voi neppure un resto? 8Perche' mi
provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinita'
straniere nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare, in modo da
farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra
tutte le nazioni della terra? 9Avete forse dimenticato le
iniquita' dei vostri padri, le iniquita' dei re di Giuda, le iniquita'
dei vostri capi, le vostre iniquita' e quelle delle vostre mogli,
compiute nel paese di Giuda e per le strade di Gerusalemme? 10Fino
ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e
non hanno agito secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a
voi e ai vostri padri".
11Percio' dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:
"Ecco, io rivolgo la faccia verso di voi a vostra sventura e per
distruggere tutto Giuda. 12Abbattero' il resto di Giuda, che
ha deciso di andare a dimorare nel paese d'Egitto; essi periranno tutti
nel paese d'Egitto; cadranno di spada e periranno di fame, dal piu'
piccolo al piu' grande; moriranno di spada e di fame e saranno oggetto
di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio. 13
Puniro' coloro che dimorano nel paese d'Egitto come ho punito
Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. 14Nessuno
scampera' ne' sfuggira' fra il resto di Giuda che e' venuto a dimorare
qui nel paese d'Egitto con la speranza di tornare nella terra di Giuda,
dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai,
eccettuati pochi fuggiaschi".
15Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne
avevano bruciato incenso a divinita' straniere, e tutte le donne che
erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel
paese d'Egitto e in Patros, risposero a Geremia: 16"Quanto
all'ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti
vogliamo dare ascolto; 17anzi decisamente eseguiremo tutto
cio' che abbiamo promesso, cioe' bruceremo incenso alla Regina del cielo
e le offriremo libazioni come abbiamo gia' fatto noi, i nostri padri, i
nostri re e i nostri capi nelle citta' di Giuda e per le strade di
Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non
vedemmo alcuna sventura; 18ma da quando abbiamo cessato di
bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo
sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla
fame". 19E le donne aggiunsero: "Quando noi donne
bruciamo incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse
che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei focacce con
la sua immagine e le offriamo libazioni?".
20Allora cosi' parlo' Geremia a tutto il popolo, agli uomini
e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in quel modo: 21"Forse
che il Signore non si ricorda e non ha piu' in mente l'incenso che voi
bruciavate nelle citta' di Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i
vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? 22Il
Signore non ha piu' potuto sopportare la malvagita' delle vostre azioni
ne' le cose abominevoli che avete commesse. Per questo il vostro paese
e' divenuto un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza
abitanti, come oggi si vede. 23Per il fatto che voi avete
bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato
la voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi
decreti e i suoi statuti, per questo vi e' capitata questa sventura,
come oggi si vede".
24Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne:
"Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nel
paese d'Egitto. 25Dice il Signore degli eserciti, Dio di
Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e messo in atto con
le vostre mani, affermando: Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo
fatto di offrire incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni!
Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libazioni.
26Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di
Giuda che abitate nel paese di Egitto. Ecco, io giuro per il mio grande
nome - dice il Signore - che mai piu' il mio nome sara' pronunciato in
tutto il paese d'Egitto dalla bocca di un uomo di Giuda che possa dire:
Per la vita del Signore Dio! 27Ecco, vegliero' su di essi per
loro disgrazia e non per loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si
trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro
sterminio. 28Gli scampati dalla spada torneranno dal paese
d'Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto il resto di
Giuda, coloro che sono andati a dimorare nel paese d'Egitto, sapranno
quale parola si avverera', se la mia o la loro. 29Questo
sara' per voi il segno - dice il Signore - che io vi puniro' in questo
luogo, perche' sappiate che le mie parole si avverano sul serio contro
di voi, per vostra disgrazia.
30Cosi' dice il Signore: Ecco io mettero' il faraone Cofra'
re di Egitto in mano ai suoi nemici e a coloro che attentano alla sua
vita, come ho messo Sedecia re di Giuda in mano a Nabucodonosor re di
Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita".
Capitolo 45
1Questa e' la parola che il profeta Geremia
comunico' a Baruc figlio di Neria, quando egli scriveva queste parole in
un libro sotto la dettatura di Geremia nel quarto anno di Ioiakim
figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Dice il Signore, Dio di
Israele, su di te, Baruc: 3Tu hai detto: Guai a me poiche' il
Signore aggiunge tristezza al mio dolore. Io sono stanco dei miei gemiti
e non trovo pace. 4Dice il Signore: Ecco io demolisco cio'
che ho edificato e sradico cio' che ho piantato; cosi' per tutta la
terra. 5E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle,
poiche' io mandero' la sventura su ogni uomo. Oracolo del Signore. A te
faro' dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu
andrai".
Capitolo 46
1Parola del Signore che fu rivolta al
profeta Geremia sulle nazioni.
2Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone
Necao re d'Egitto, a Carchemis presso il fiume Eufrate, esercito che
Nabucodonosor re di Babilonia vinse nel quarto anno di Ioiakim figlio
di Giosia, re di Giuda.
3Preparate scudo grande e piccolo
e avanzate per la battaglia.
4Attaccate i cavalli,
montate, o cavalieri.
Schieratevi con gli elmi,
lucidate le lance,
indossate le corazze!
5Che vedo?
Sono sbigottito,
retrocedono!
I loro prodi
sono sconfitti,
fuggono a precipizio
senza voltarsi;
il terrore e' tutt'intorno.
Parola del Signore.
6Il piu' agile non scampera'
ne' il piu' prode si salvera'.
A settentrione, sulla riva dell'Eufrate,
inciampano e cadono.
7Chi e' che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente?
8È l'Egitto che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente.
Esso dice: "Saliro', ricopriro' la terra,
distruggero' la citta' e i suoi abitanti".
9Caricate, cavalli,
avanzate, carri!
Avanti o prodi!
uomini di Etiopia e di Put,
voi che impugnate lo scudo,
e voi di Lud che tendete l'arco.
10Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti,
e' un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici.
La sua spada divorera',
si saziera' e si inebriera' del loro sangue;
poiche' sara' un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti,
nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate.
11Sali in Galaad e prendi il balsamo,
vergine, figlia d'Egitto.
Invano moltiplichi i rimedi,
non c'e' guarigione per te.
12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;
del tuo grido di dolore e' piena la terra,
poiche' il prode inciampa nel prode,
tutti e due cadono insieme.
13Parola che il Signore comunico' al
profeta Geremia quando Nabucodonosor re di Babilonia giunse per colpire
il paese d'Egitto.
14Annunziatelo in Egitto,
fatelo sapere a Migdol,
fatelo udire a Menfi e a Tafni;
dite: "Alzati e preparati,
perche' la spada divora tutto intorno a te".
15Perche' mai Api e' fuggito?
Il tuo toro sacro non resiste?
Il Signore lo ha rovesciato.
16Una gran folla vacilla e stramazza,
ognuno dice al vicino:
"Su, torniamo al nostro popolo,
al paese dove siamo nati,
lontano dalla spada micidiale!".
17Chiamate pure il faraone re d'Egitto:
Frastuono, che lascia passare il momento buono.
18Per la mia vita - dice il re
il cui nome e' Signore degli eserciti -
uno verra', simile al Tabor fra le montagne,
come il Carmelo presso il mare.
19Preparati il bagaglio per l'esilio,
o gente che abiti l'Egitto,
perche' Menfi sara' ridotta a un deserto,
sara' devastata, senza abitanti.
20Giovenca bellissima e' l'Egitto,
ma un tafano viene su di lei dal settentrione.
21Anche i suoi mercenari nel paese
sono come vitelli da ingrasso.
Anch'essi infatti han voltate le spalle,
fuggono insieme, non resistono,
poiche' il giorno della sventura e' giunto su di loro,
il tempo del loro castigo.
22La sua voce e' come di serpente che sibila,
poiche' essi avanzano con un esercito
e armati di scure vengono contro di lei,
come tagliaboschi.
23Abbattono la sua selva - dice il Signore -
e non si possono contare,
essi sono piu' delle locuste, sono senza numero.
24Prova vergogna la figlia d'Egitto,
e' data in mano a un popolo del settentrione.
25Il Signore degli eserciti, Dio di
Israele, dice: "Ecco, puniro' Amo'n di Tebe, l'Egitto, i suoi Dei e
i suoi re, il faraone e coloro che confidano in lui. 26Li
consegnero' in potere di coloro che attentano alla loro vita, in potere
di Nabucodonosor re di Babilonia e in potere dei suoi ministri. Ma dopo
esso sara' abitato come in passato". Parola del Signore.
27"Ma tu non temere, Giacobbe mio
servo,
non abbatterti, Israele;
poiche' ecco, io ti liberero' da un paese lontano
e la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornera' e godra' in pace,
tranquillo e nessuno lo molestera'.
28Tu non temere, Giacobbe mio servo,
- dice il Signore - perche' io sono con te.
Annientero' tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma di te non faro' sterminio;
ti castighero' secondo equita',
ma non ti lascero' del tutto impunito".
Capitolo 47
1Parola del Signore che fu rivolta al
profeta Geremia
sui Filistei, prima che il faraone occupasse Gaza.
2Cosi' dice il Signore:
"Ecco s'avanzano ondate dal settentrione
diventano un torrente che straripa.
Allagano la terra e cio' che e' in essa,
la citta' e i suoi abitanti.
Gli uomini gridano, urlano
tutti gli abitanti della terra.
3Allo scalpitar dei suoi possenti cavalli,
al fragor dei suoi carri, al cigolio delle ruote,
i padri non si voltano verso i figli,
le loro mani sono senza forza
4perche' e' arrivato il giorno
in cui saran distrutti tutti i Filistei
e saranno abbattute Tiro e Sidone,
con tutti i loro ausiliari;
il Signore infatti distrugge i Filistei,
il resto dell'isola di Caftor.
5Fino a Gaza si son rasati per lutto,
e' distrutta Ascalona.
Asdod, povero resto degli Anakiti,
fino a quando ti farai incisioni?
6Ah! spada del Signore,
quando dunque ti concederai riposo?
Rientra nel fodero, riposati e sta' calma.
7Come potra' riposare,
poiche' il Signore le ha ordinato di agire
contro Ascalona e il lido del mare?
La' egli l'ha destinata".
Capitolo 48
1Su Moab.
Cosi' dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele:
"Guai a Nebo poiche' e' devastata,
piena di vergogna e catturata e' Kiriataim;
sente vergogna, e' abbattuta la roccaforte.
2Non esiste piu' la fama di Moab;
in Chesbon tramano contro di essa:
Venite ed eliminiamola dalle nazioni.
Anche tu, Madmen, sarai demolita,
la spada ti inseguira'.
3Una voce, un grido da Coronaim:
Devastazione e rovina grande!
4Abbattuto e' Moab,
le grida si fanno sentire fino in Zoar.
5Su per la salita di Luchit vanno piangendo,
giu' per la discesa di Coronaim
si ode un grido di disfatta.
6Fuggite, salvate la vostra vita!
Siate come l'asino selvatico nel deserto.
7Poiche' hai posto la fiducia
nelle tue fortezze e nei tuoi tesori,
anche tu sarai preso e Camos andra' in esilio
insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi.
8Il devastatore verra' contro ogni citta';
nessuna citta' potra' scampare.
Sara' devastata la valle e la pianura desolata,
come dice il Signore.
9Date ali a Moab,
perche' dovra' prendere il volo.
Le sue citta' diventeranno un deserto,
perche' non vi sara' alcun abitante.
10Maledetto chi compie fiaccamente l'opera del Signore,
maledetto chi trattiene la spada dal sangue!
11Moab era tranquillo fin dalla giovinezza,
riposava come vino sulla sua feccia,
non e' stato travasato di botte in botte,
ne' e' mai andato in esilio;
per questo gli e' rimasto il suo sapore,
il suo profumo non si e' alterato.
12Per questo, ecco, giorni verranno
- dice il Signore -
nei quali gli mandero' travasatori a travasarlo,
vuoteranno le sue botti
e frantumeranno i suoi otri.
13Moab si vergognera' di Camos come la casa
di Israele si e' vergognata di Betel, oggetto della sua fiducia.
14Come potete dire:
Noi siamo uomini prodi
e uomini valorosi per la battaglia?
15Il devastatore di Moab sale contro di lui,
i suoi giovani migliori scendono al macello -
dice il re il cui nome e' Signore degli eserciti.
16È vicina la rovina di Moab,
la sua sventura avanza in gran fretta.
17Compiangetelo, voi tutti suoi vicini
e tutti voi che conoscete il suo nome;
dite: Come si e' spezzata la verga robusta,
quello scettro magnifico?
18Scendi dalla tua gloria, siedi sull'arido suolo,
o popolo che abiti a Dibon;
poiche' il devastatore di Moab e' salito contro di te,
egli ha distrutto le tue fortezze.
19Sta' sulla strada e osserva,
tu che abiti in Aroer.
Interroga il fuggiasco e lo scampato,
domanda: Che cosa e' successo?
20Moab prova vergogna, e' in rovina;
urlate, gridate,
annunziate sull'Arnon
che Moab e' devastato.
21È arrivato il giudizio per la regione
dell'altipiano, per Colon, per Iaaz e per Mefaat, 22per
Dibon, per Nebo e per Bet-Diblataim, 23per Kiriataim, per
Bet-Gamul e per Bet-Meon, 24per Kiriot e per Bozra, per
tutte le citta' della regione di Moab, lontane e vicine.
25È infranta la potenza di Moab
ed e' rotto il suo braccio.
26Inebriatelo, perche' si e' levato contro
il Signore, e Moab si rotolera' nel vomito e anch'esso diventera'
oggetto di scherno. 27Non e' stato forse Israele per te
oggetto di scherno? Fu questi forse sorpreso fra i ladri, dato che
quando parli di lui scuoti sempre la testa?
28Abbandonate le citta' e abitate nelle
rupi,
abitanti di Moab,
siate come la colomba che fa il nido
nelle pareti d'una gola profonda.
29Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
il grande orgoglioso,
la sua superbia, il suo orgoglio, la sua alterigia,
l'altezzosita' del suo cuore.
30Conosco bene la sua tracotanza - dice il
Signore - l'inconsistenza delle sue chiacchiere, le sue opere vane. 31Per
questo alzo un lamento su Moab, grido per tutto Moab, gemo per gli
uomini di Kir-Cheres.
32Io piango per te come per Iazer,
o vigna di Sibma!
I tuoi tralci arrivavano al mare,
giungevano fino a Iazer.
Sulle tue frutta e sulla tua vendemmia
e' piombato il devastatore.
33Sono scomparse la gioia e l'allegria
dai frutteti e dalla regione di Moab.
È sparito il vino nei tini,
non pigia piu' il pigiatore,
il canto di gioia non e' piu' canto di gioia.
34Delle grida di Chesbon e di Eleale' si
diffonde l'eco fino a Iacaz; da Zoar si odono grida fino a Coronaim e a
Eglat-Selisia', poiche' le acque di Nimrim son diventate una zona
desolata. 35Io faro' scomparire in Moab - dice il Signore -
chi sale sulle alture e chi brucia incenso ai suoi Dei. 36Percio'
il mio cuore per Moab geme come i flauti, il mio cuore geme come i
flauti per gli uomini di Kir-Cheres, essendo venute meno le loro scorte.
37Poiche' ogni testa e' rasata, ogni barba e' tagliata; ci
sono incisioni su tutte le mani e tutti hanno i fianchi cinti di sacco. 38Sopra
tutte le terrazze di Moab e nelle sue piazze e' tutto un lamento,
perche' io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Parola del
Signore. 39Come e' rovinato! Gridate! Come Moab ha voltato
vergognosamente le spalle! Moab e' diventato oggetto di scherno e di
orrore per tutti i suoi vicini.
40Poiche' cosi' dice il Signore:
Ecco, come l'aquila egli spicca il volo
e spande le ali su Moab.
41Le citta' son prese, le fortezze sono occupate.
In quel giorno il cuore dei prodi di Moab
sara' come il cuore di donna nei dolori del parto.
42Moab e' distrutto, ha cessato d'essere popolo,
perche' si e' insuperbito contro il Signore.
43Terrore, trabocchetto, tranello
cadranno su di te, abitante di Moab.
Oracolo del Signore.
44Chi sfugge al terrore cadra' nel trabocchetto;
chi risale dal trabocchetto
sara' preso nel tranello,
perche' io mandero' sui Moabiti tutto questo
nell'anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
45All'ombra di Chesbon si fermano
spossati i fuggiaschi,
ma un fuoco esce da Chesbon,
una fiamma dal palazzo di Sicon
e divora le tempie di Moab
e il cranio di uomini turbolenti.
46Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos,
poiche' i tuoi figli sono condotti schiavi,
le tue figlie portate in esilio.
47Ma io cambiero' la sorte di Moab
negli ultimi giorni.
Oracolo del Signore".
Qui finisce il giudizio su Moab.
Capitolo 49
1Sugli Ammoniti.
Dice il Signore:
"Israele non ha forse figli,
non ha egli alcun erede?
Perche' Milcom ha ereditato la terra di Gad
e il suo popolo ne ha occupate le citta'?
2Percio' ecco, verranno giorni
- dice il Signore -
nei quali io faro' udire a Rabba' degli Ammoniti
fragore di guerra;
essa diventera' un cumulo di rovine,
le sue borgate saranno consumate dal fuoco,
Israele spogliera' i suoi spogliatori,
dice il Signore.
3Urla, Chesbon, arriva il devastatore;
gridate, borgate di Rabba',
cingetevi di sacco, innalzate lamenti
e andate raminghe con tagli sulla pelle,
perche' Milcom andra' in esilio,
insieme con i suoi sacerdoti e i suoi capi.
4Perche' ti vanti delle tue valli,
figlia ribelle?
Confidi nelle tue scorte ed esclami:
Chi verra' contro di me?
5Ecco io mandero' su di te il terrore
- parola del Signore Dio degli eserciti -
da tutti i dintorni.
Voi sarete scacciati, ognuno per la sua via,
e non vi sara' nessuno che raduni i fuggiaschi.
6Ma dopo cambiero' la sorte
degli Ammoniti".
Parola del Signore.
7Su Edom.
Cosi' dice il Signore degli eserciti:
"Non c'e' piu' sapienza in Teman?
È scomparso il consiglio dei saggi?
È svanita la loro sapienza?
8Fuggite, partite, nascondetevi in un luogo segreto,
abitanti di Dedan,
poiche' io mando su Esau' la sua rovina,
il tempo del suo castigo.
9Se vendemmiatori verranno da te,
non lasceranno nulla da racimolare.
Se ladri notturni verranno da te,
saccheggeranno quanto loro piace.
10Poiche' io intendo spogliare Esau',
rivelo i suoi nascondigli
ed egli non ha dove nascondersi.
La sua stirpe, i suoi fratelli, i suoi vicini
sono distrutti ed egli non e' piu'.
11Lascia i tuoi orfani, io li faro' vivere,
le tue vedove confidino in me!
12Poiche' cosi' dice il Signore: Ecco,
coloro che non erano obbligati a bere il calice lo devono bere e tu
pretendi di rimanere impunito? Non resterai impunito, ma dovrai berlo 13poiche'
io ho giurato per me stesso - dice il Signore - che Bozra diventera' un
orrore, un obbrobrio, un deserto, una maledizione e tutte le sue citta'
saranno ridotte a rovine perenni.
14Ho udito un messaggio da parte del
Signore,
un messaggero e' stato inviato fra le nazioni:
Adunatevi e marciate contro di lui!
Alzatevi per la battaglia.
15Poiche' ecco, ti rendero' piccolo fra i popoli
e disprezzato fra gli uomini.
16La tua arroganza ti ha indotto in errore,
la superbia del tuo cuore;
tu che abiti nelle caverne delle rocce,
che ti aggrappi alle cime dei colli,
anche se ponessi, come l'aquila, in alto il tuo nido,
di lassu' ti faro' precipitare. Oracolo del Signore.
17Edom sara' oggetto di orrore; chiunque
passera' li' vicino ne restera' attonito e fischiera' davanti a tutte le
sue piaghe. 18Come nello sconvolgimento di Sodoma e Gomorra
e delle citta' vicine - dice il Signore - non vi abitera' piu' uomo ne'
vi fissera' la propria dimora un figlio d'uomo. 19Ecco, come
un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi,
cosi' in un baleno io lo scaccero' di la' e il mio eletto porro' su di
esso; poiche' chi e' come me? Chi puo' citarmi in giudizio? Chi e'
dunque il pastore che puo' resistere davanti a me? 20Per
questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro Edom e le
decisioni che egli ha prese contro gli abitanti di Teman.
Certo, trascineranno via anche i piu' piccoli del
gregge,
e per loro sara' desolato il loro prato.
21Al fragore della loro caduta tremera' la terra.
Un grido! Fino al Mare Rosso se ne ode l'eco.
22Ecco, come l'aquila, egli sale e si libra,
espande le ali su Bozra.
In quel giorno il cuore dei prodi di Edom
sara' come il cuore di una donna nei dolori del parto".
23Su Damasco.
"Amat e Arpad sono piene di confusione,
perche' hanno sentito una cattiva notizia;
esse sono agitate come il mare, sono in angoscia,
non possono calmarsi.
24Spossata e' Damasco, si volge per fuggire;
un tremito l'ha colta,
angoscia e dolori l'assalgono
come una partoriente.
25Come fu abbandonata la citta' gloriosa,
la citta' del tripudio?
26Cadranno i suoi giovani nelle sue piazze
e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno.
Oracolo del Signore degli eserciti.
27Appicchero' il fuoco alle mura di Damasco
e divorera' i palazzi di Ben-Hadad".
28Su Kedar e sui regni di Cazor, che
Nabucodonosor re di Babilonia sconfisse.
Cosi' dice il Signore:
"Su, marciate contro Kedar,
saccheggiate i figli dell'oriente.
29Prendete le loro tende e le loro pecore,
i loro teli da tenda, tutti i loro attrezzi;
portate via i loro cammelli;
un grido si levera' su di loro: Terrore all'intorno!
30Fuggite, andate lontano, nascondetevi in luoghi segreti
o abitanti di Cazor - dice il Signore -
perche' ha ideato un disegno contro di voi.
Nabucodonosor re di Babilonia
ha preparato un piano contro di voi.
31Su, marciate contro la nazione tranquilla,
che vive in sicurezza. Oracolo del Signore.
Essa non ha ne' porte ne' sbarre
e vive isolata.
32I suoi cammelli saranno portati via come preda
e la massa dei suoi greggi come bottino.
Disperdero' a tutti i venti
coloro che si tagliano i capelli alle tempie,
da ogni parte faro' venire la loro rovina.
Parola del Signore.
33Cazor diventera' rifugio di sciacalli,
una desolazione per sempre;
nessuno vi dimorera' piu',
non vi abitera' piu' un figlio d'uomo".
34Parola che il Signore rivolse al profeta
Geremia riguardo all'Elam all'inizio del regno di Sedecia re di Giuda.
35"Dice il Signore degli eserciti:
Ecco io spezzero' l'arco dell'Elam,
il nerbo della sua potenza.
36Mandero' contro l'Elam i quattro venti
dalle quattro estremita' del cielo
e li sparpagliero' davanti a questi venti;
non ci sara' nazione
in cui non giungeranno
i profughi dell'Elam.
37Incutero' terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici
e davanti a coloro che vogliono la loro vita;
mandero' su di essi la sventura,
la mia ira ardente. Parola del Signore.
Mandero' la spada a inseguirli
finche' non li avro' sterminati.
38Porro' il mio trono sull'Elam
e faro' morire il re e i capi.
Oracolo del Signore.
39Ma negli ultimi giorni
cambiero' la sorte dell'Elam". Parola del Signore.
Capitolo 50
1Parola che il Signore pronunzio' contro
Babilonia, contro il paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia.
2"Proclamatelo fra i popoli e fatelo
sapere,
non nascondetelo, dite:
Babilonia e' presa,
Bel e' coperto di confusione,
e' infranto Marduch;
sono confusi i suoi idoli,
sono sgomenti i suoi feticci.
3Poiche' dal settentrione sale contro di
essa un popolo che ridurra' la sua terra a un deserto, non vi abitera'
piu' nessuno; uomini e animali fuggono, se ne vanno. 4In quei
giorni e in quel tempo - dice il Signore - verranno gli Israeliti
insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il
Signore loro Dio. 5Domanderanno di Sion, verso cui sono fissi
i loro volti: Venite, uniamoci al Signore con un'alleanza eterna, che
non sia mai dimenticata. 6Gregge di pecore sperdute era il
mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire
per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il
loro ovile. 7Quanti le trovavano, le divoravano e i loro
nemici dicevano: Non commettiamo nessun delitto, perche' essi hanno
peccato contro il Signore, pascolo di giustizia e speranza dei loro
padri.
8Fuggite da Babilonia,
dalla regione dei Caldei,
uscite e siate come capri
in testa al gregge.
9Poiche', ecco io suscito e mando contro Babilonia
una massa di grandi nazioni
dal paese del settentrione;
queste le si schiereranno contro,
di la' essa sara' presa.
Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere,
nessuna ritorna a vuoto.
10La Caldea sara' saccheggiata,
tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati.
Parola del Signore.
11Gioite pure e tripudiate,
saccheggiatori della mia eredita'!
Saltate pure come giovenchi su un prato
e nitrite come destrieri!
12La vostra madre e' piena di confusione,
e coperta di vergogna colei che vi ha partorito.
Ecco e' l'ultima delle nazioni,
un deserto, un luogo riarso e una steppa.
13A causa dell'ira del Signore non sara' piu' abitata,
sara' tutta una desolazione.
Chiunque passera' vicino a Babilonia rimarra' stupito
e fischiera' davanti a tutte le sue piaghe.
14Disponetevi intorno a Babilonia,
voi tutti che tendete l'arco;
tirate contro di essa, non risparmiate le frecce,
poiche' essa ha peccato contro il Signore.
15Alzate il grido di guerra contro di essa, da ogni parte.
Essa tende la mano,
crollano le sue torri,
rovinano le sue mura,
poiche' questa e' la vendetta del Signore.
Vendicatevi di lei,
trattatela come essa ha trattato gli altri!
16Sterminate in Babilonia chi semina
e chi impugna la falce al momento della messe.
Di fronte alla spada micidiale
ciascuno ritorni al suo popolo
e ciascuno fugga verso il suo paese.
17Una pecora smarrita e' Israele,
i leoni le hanno dato la caccia;
per primo l'ha divorata il re di Assiria,
poi il re di Babilonia ne ha stritolato le ossa.
18Percio', dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:
Ecco, io puniro' il re di Babilonia e il suo paese, come gia' ho punito
il re di Assiria, 19e ricondurro' Israele nel suo pascolo,
pascolera' sul Carmelo e sul Basan; sulle montagne di Èfraim e di
Galaad
si saziera'. 20In quei giorni e in quel tempo - dice il
Signore - si cerchera' l'iniquita' di Israele, ma essa non sara' piu',
si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perche' io
perdonero' a quanti lascero' superstiti.
21Avanza nella terra di Merataim,
avanza contro di essa
e contro gli abitanti di Pekod.
Devasta, annientali - dice il Signore -
eseguisci quanto ti ho comandato!
22Rumore di guerra nella regione,
e grande disastro.
23Perche' e' stato rotto e fatto in pezzi
il martello di tutta la terra?
Perche' e' diventata un orrore
Babilonia fra le nazioni?
24Ti ho teso un laccio e ti ci sei impigliata,
Babilonia, senza avvedertene.
Sei stata sorpresa e afferrata,
perche' hai fatto guerra al Signore.
25Il Signore ha aperto il suo arsenale
e ne ha tratto le armi del suo sdegno,
perche' il Signore Dio degli eserciti
ha un'opera da compiere nel paese dei Caldei.
26Venite ad essa dall'estremo limite,
aprite i suoi granai;
fatene dei mucchi come covoni, sterminatela,
non ne rimanga neppure un resto.
27Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello.
Guai a loro, perche' e' giunto il loro giorno,
il tempo del loro castigo!
28Voce di profughi e di scampati dal paese di Babilonia
per annunziare in Sion
la vendetta del Signore nostro Dio,
la vendetta per il suo tempio.
29Convocate contro Babilonia gli arcieri,
quanti tendono l'arco.
Accampatevi intorno ad essa
in modo che nessuno scampi.
Ripagatela secondo le sue opere,
fate a lei quanto ha fatto agli altri,
perche' e' stata arrogante con il Signore,
con il Santo di Israele.
30Percio' cadranno i suoi giovani nelle sue piazze
e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno".
Parola del Signore.
31"Eccomi a te, o arrogante,
- oracolo del Signore degli eserciti -
poiche' e' giunto il tuo giorno,
il tempo del tuo castigo.
32Vacillera' l'arrogante e cadra',
nessuno la rialzera'.
Io daro' alle fiamme le sue citta',
esse divoreranno tutti i suoi dintorni.
33Dice il Signore degli eserciti: Oppressi
sono i figli di Israele e i figli di Giuda tutti insieme; tutti i loro
deportatori li trattengono e rifiutano di lasciarli andare. 34Ma
il loro vendicatore e' forte, Signore degli eserciti e' il suo nome.
Egli sosterra' efficacemente la loro causa, per rendere tranquilla la
terra e sconvolgere gli abitanti di Babilonia.
35Spada, sui Caldei
e sugli abitanti di Babilonia,
sui suoi capi
e sui suoi sapienti!
36Spada, sui suoi indovini
ed essi impazziscano!
Spada, sui suoi prodi,
ed essi s'impauriscano!
37Spada, sui suoi cavalli e sui suoi carri,
su tutta la gentaglia che e' in essa,
diventino come donne!
Spada, sui suoi tesori
ed essi siano saccheggiati!
38Spada, sulle sue acque
ed esse si prosciughino!
Poiche' essa e' una terra di idoli;
vanno pazzi per questi spauracchi.
39Percio' l'abiteranno animali del deserto
e sciacalli, vi si stabiliranno gli struzzi; non sara' mai piu' abitata,
ne' popolata di generazione in generazione. 40Come quando Dio
sconvolse Sodoma, Gomorra e le citta' vicine - oracolo del Signore -
cosi' non vi abitera' alcuna persona ne' vi dimorera' essere umano.
41Ecco, un popolo viene dal settentrione,
un popolo grande, e molti re sorgono dalle estremita' della terra. 42Impugnano
arco e dardo, sono crudeli, non hanno pieta'; il loro tumulto e' come il
mugghio del mare. Montano cavalli, sono pronti come un sol uomo a
combattere contro di te, figlia di Babilonia. 43Il re di
Babilonia ha sentito parlare di loro e le sue braccia sono senza forza;
lo ha colto l'angoscia, un dolore come di donna nel parto. 44Ecco,
come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre
verdi, cosi' in un batter d'occhio io li faro' fuggire al di la' e vi
mettero' sopra colui che mi piacera'. Poiche' chi e' come me? Chi puo'
citarmi in giudizio? Chi e' dunque il pastore che puo' resistere davanti
a me? 45Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha
fatto contro Babilonia e le decisioni che ha prese contro il paese dei
Caldei. Certo, trascineranno via anche i piu' piccoli del gregge e per
loro sara' desolato il loro prato. 46Al fragore della presa
di Babilonia trema la terra, ne risuonera' il clamore fra le
nazioni".
Capitolo 51
1Cosi' dice il Signore:
"Ecco suscitero' contro Babilonia
e contro gli abitanti della Caldea
un vento distruttore;
2io inviero' in Babilonia spulatori che la spuleranno
e devasteranno la sua regione,
poiche' le piomberanno addosso da tutte le parti
nel giorno della tribolazione".
3Non deponga l'arciere l'arco
e non si spogli della corazza.
Non risparmiate i suoi giovani,
sterminate tutto il suo esercito.
4Cadano trafitti nel paese dei Caldei
e feriti nelle sue piazze,
5bperche' la loro terra e' piena di delitti
davanti al Santo di Israele.
5aMa Israele e Giuda non sono vedove
del loro Dio, il Signore degli eserciti.
6Fuggite da Babilonia,
ognuno ponga in salvo la sua vita;
non vogliate perire per la sua iniquita',
poiche' questo e' il tempo della vendetta del Signore;
egli la ripaga per quanto ha meritato.
7Babilonia era una coppa d'oro in mano del Signore,
con la quale egli inebriava tutta la terra;
del suo vino hanno bevuto i popoli,
percio' sono divenuti pazzi.
8All'improvviso Babilonia e' caduta, e' stata infranta;
alzate lamenti su di essa;
prendete balsamo per il suo dolore,
forse potra' essere guarita.
9"Abbiamo curato Babilonia, ma non e' guarita.
Lasciatela e andiamo ciascuno al proprio paese;
poiche' la sua punizione giunge fino al cielo
e si alza fino alle nubi.
10Il Signore ha fatto trionfare la nostra
giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore nostro
Dio".
11Aguzzate le frecce,
riempite le faretre!
Il Signore suscita lo spirito del re di Media,
perche' il suo piano riguardo a Babilonia
e' di distruggerla;
perche' questa e' la vendetta del Signore,
la vendetta per il suo tempio.
12Alzate un vessillo contro il muro di Babilonia,
rafforzate le guardie,
collocate sentinelle,
preparate gli agguati,
poiche' il Signore si era proposto un piano
e ormai compie quanto aveva detto
contro gli abitanti di Babilonia.
13Tu che abiti lungo acque abbondanti,
ricca di tesori,
e' giunta la tua fine,
il momento del taglio.
14Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso:
"Ti ho gremito di uomini come cavallette,
che intoneranno su di te il canto di vittoria".
15Egli ha formato la terra con la sua potenza,
ha fissato il mondo con la sua sapienza,
con la sua intelligenza ha disteso i cieli.
16Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.
Egli fa salire le nubi dall'estremita' della terra,
produce lampi per la pioggia
e manda fuori il vento dalle sue riserve.
17Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orefice per i suoi idoli,
poiche' e' menzogna cio' che ha fuso
e non ha soffio vitale.
18Esse sono vanita', opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno.
19Non e' tale l'eredita' di Giacobbe,
perche' egli ha formato ogni cosa.
Israele e' la tribu' della sua eredita',
Signore degli eserciti e' il suo nome.
20"Un martello sei stata per me,
uno strumento di guerra;
con te martellavo i popoli,
con te annientavo i regni,
21con te martellavo cavallo e cavaliere,
con te martellavo carro e cocchiere,
22con te martellavo uomo e donna,
con te martellavo vecchio e ragazzo,
con te martellavo giovane e fanciulla,
23con te martellavo pastore e gregge,
con te martellavo l'aratore e il suo paio di buoi,
con te martellavo governatori e prefetti.
24Ma ora ripaghero' Babilonia e tutti gli
abitanti della Caldea di tutto il male che hanno fatto a Sion, sotto i
vostri occhi. Oracolo del Signore.
25Eccomi a te, monte della distruzione,
che distruggi tutta la terra.
Io stendero' la mano contro di te,
ti rotolero' giu' dalle rocce
e faro' di te una montagna bruciata;
26da te non si prendera' piu' ne' pietra d'angolo,
ne' pietra da fondamenta,
perche' diventerai un luogo desolato per sempre".
Oracolo del Signore.
27Alzate un vessillo nel paese,
suonate la tromba fra le nazioni;
preparate le nazioni alla guerra contro di essa,
convocatele contro i regni
di Ararat, di Minni' e di Aschenaz.
Nominate contro di essa un comandante,
fate avanzare i cavalli come cavallette spinose.
28Preparate alla guerra contro di essa le
nazioni, il re della Media, i suoi governatori, tutti i suoi prefetti e
tutta la terra in suo dominio.
29Trema la terra e freme,
perche' si avverano contro Babilonia
i progetti del Signore
di ridurre il paese di Babilonia
in luogo desolato, senza abitanti.
30Hanno cessato di combattere i prodi di Babilonia,
si sono ritirati nelle fortezze;
il loro valore e' venuto meno,
sono diventati come donne.
Sono stati incendiati i suoi edifici,
sono spezzate le sue sbarre.
31Corriere corre incontro a corriere,
messaggero incontro a messaggero
per annunziare al re di Babilonia
che la sua citta' e' presa da ogni lato;
32i guadi sono occupati, le fortezze bruciano,
i guerrieri sono sconvolti dal terrore.
33Poiche' dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:
"La figlia di Babilonia e' come un'aia
al tempo in cui viene spianata;
ancora un poco e verra' per essa
il tempo della mietitura".
34"Mi ha divorata, mi ha consumata
Nabucodonosor, re di Babilonia,
mi ha ridotta come un vaso vuoto,
mi ha inghiottita come fa il coccodrillo,
ha riempito il suo ventre,
dai miei luoghi deliziosi, mi ha scacciata.
35Il mio strazio e la mia sventura ricadano su
Babilonia!"
dice la popolazione di Sion,
"il mio sangue sugli abitanti della Caldea!"
dice Gerusalemme.
36Percio' cosi' parla il Signore:
"Ecco io difendo la tua causa,
compio la tua vendetta;
prosciughero' il suo mare,
dissecchero' le sue sorgenti.
37Babilonia diventera' un cumulo di rovine,
un rifugio di sciacalli,
un oggetto di stupore e di scherno,
senza abitanti.
38Essi ruggiscono insieme come leoncelli,
rugghiano come cuccioli di una leonessa.
39Con veleno preparero' loro una bevanda,
li inebriero' perche' si stordiscano
e si addormentino in un sonno perenne,
per non svegliarsi mai piu'.
Parola del Signore.
40Li faro' scendere al macello come agnelli,
come montoni insieme con i capri".
41Sesac e' stata presa e occupata,
l'orgoglio di tutta la terra.
Babilonia e' diventata un oggetto di orrore
fra le nazioni!
42Il mare dilaga su Babilonia
essa e' stata sommersa dalla massa delle onde.
43Sono diventate una desolazione le sue citta',
un terreno riarso, una steppa.
Nessuno abita piu' in esse
non vi passa piu' nessun figlio d'uomo.
44"Io puniro' Bel in Babilonia,
gli estrarro' dalla gola quanto ha inghiottito.
Non andranno piu' a lui le nazioni".
Perfino le mura di Babilonia sono crollate,
45esci da essa, popolo mio,
ognuno salvi la vita dall'ira ardente del Signore.
46Non si avvilisca il vostro cuore e non
temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e
l'anno dopo un'altra. La violenza e' nel paese, un tiranno contro un
tiranno. 47Per questo ecco, verranno giorni nei quali puniro'
gli idoli di Babilonia. Allora tutto il suo paese sentira' vergogna e
tutti i suoi cadaveri le giaceranno in mezzo. 48Esulteranno
su Babilonia cielo e terra e quanto contengono, perche' da settentrione
verranno i suoi devastatori. Parola del Signore. 49Anche
Babilonia deve cadere per gli uccisi di Israele, come per Babilonia
caddero gli uccisi di tutta la terra. 50Voi scampati dalla
spada partite, non fermatevi; da questa regione lontana ricordatevi del
Signore e vi torni in mente Gerusalemme.
51"Sentiamo vergogna nell'udire l'insulto; la confusione
ha coperto i nostri volti, perche' stranieri sono entrati nel santuario
del tempio del Signore".
52"Percio' ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei
quali puniro' i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i feriti.53Anche
se Babilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse
inaccessibile la sua cittadella potente, da parte mia verranno i suoi
devastatori". Oracolo del Signore.
54Udite! Un grido da Babilonia, una rovina immensa dal paese
dei Caldei. 55È il Signore che devasta Babilonia e fa tacere
il suo grande rumore. Mugghiano le sue onde come acque possenti, risuona
il frastuono della sua voce, 56perche' piomba su Babilonia il
devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi.
Dio e' il Signore delle giuste ricompense, egli ricompensa con
precisione. 57"Io ubriachero' i suoi capi e i suoi
saggi, i suoi governatori, i suoi magistrati e i suoi guerrieri; essi
dormiranno un sonno eterno e non potranno piu' svegliarsi" dice il
re, il cui nome e' Signore degli eserciti.
58Cosi' dice il Signore degli eserciti:
"Il largo muro di Babilonia sara' raso al suolo,
le sue alte porte saranno date alle fiamme.
Si affannano dunque invano i popoli,
le nazioni si affaticano per nulla".
59Ordine che il profeta Geremia diede a
Seraia' figlio di Neria, figlio di Maasia, quando egli ando' con Sedeci'a
re di Giuda in Babilonia nell'anno quarto del suo regno. Seraia' era
capo degli alloggiamenti.
60Geremia scrisse su un rotolo tutte le sventure che dovevano
piombare su Babilonia. Tutte queste cose sono state scritte contro
Babilonia. 61Geremia quindi disse a Seraia': "Quando
giungerai a Babilonia, abbi cura di leggere in pubblico tutte queste
parole 62e dirai: Signore, tu hai dichiarato di distruggere
questo luogo cosi' che non ci sia piu' chi lo abiti, ne' uomo ne'
animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre. 63Ora,
quando avrai finito di leggere questo rotolo, vi legherai una pietra e
lo getterai in mezzo all'Eufrate 64dicendo: Cosi' affondera'
Babilonia e non risorgera' piu' dalla sventura che io le faro' piombare
addosso".
Fin qui le parole di Geremia.
Capitolo 52
1Sedeci'a aveva ventun'anni quando divenne
re e regno' undici anni a Gerusalemme; sua madre si chiamava Camital
figlia di Geremia ed era di Libna. 2Egli fece cio' che
dispiace al Signore, proprio come aveva fatto Ioiakim.
3Ma, a causa dell'ira del Signore, in Gerusalemme e in Giuda
le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scaccio' dalla sua
presenza. Sedecia si era ribellato al re di Babilonia.
4Allora nel decimo mese dell'anno nono del suo regno, il
dieci del mese, venne Nabucodonosor re di Babilonia con tutto
l'esercito contro Gerusalemme. Costoro si accamparono intorno ad essa e
costruirono attorno opere d'assedio. 5La citta' rimase
assediata fino all'undecimo anno del re Sedecia.
6Nel quarto mese, il nove del mese, mentre la fame dominava
nella citta' e non c'era piu' pane per la popolazione, 7fu
aperta una breccia nella citta'. Allora tutti i soldati fuggirono,
uscendo dalla citta' di notte per la via della porta fra le due mura,
che era presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano intorno alla
citta', presero la via dell'Araba.
8Le truppe dei Caldei pero' inseguirono il re e raggiunsero
Sedecia nelle steppe di Gerico; allora tutto il suo esercito lo
abbandono' e si disperse. 9Il re fu catturato e condotto a
Ribla nel paese di Amat presso il re di Babilonia che pronunzio' la
sentenza contro di lui. 10Il re di Babilonia fece sgozzare i
figli di Sedecia sotto i suoi occhi e fece sgozzare anche tutti i capi
di Giuda in Ribla; 11cavo' gli occhi a Sedecia e lo fece
legare con catene e condurre a Babilonia, dove lo tenne in carcere fino
alla sua morte.
12Nel quinto mese, il dieci del mese, essendo l'anno
decimonono del regno di Nabucodonosor re di Babilonia, Nabuzaradan,
capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di
Babilonia, entro' a Gerusalemme. 13Egli incendio' il tempio
del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme, diede alle
fiamme anche tutte le case dei nobili. 14Tutto l'esercito dei
Caldei, che era con il capo delle guardie, demoli' tutte le mura intorno
a Gerusalemme.
15Il resto del popolo che era stato lasciato in citta', i
disertori che erano passati al re di Babilonia e quanti eran rimasti
degli artigiani, Nabuzaradan, capo delle guardie, li deporto': 16dei
piu' poveri del paese Nabuzaradan, capo delle guardie ne lascio' una
parte come vignaioli e come campagnoli. 17I Caldei fecero a
pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi a ruote e il
mare di bronzo che era nel tempio e ne portarono tutto il bronzo in
Babilonia. 18Essi presero ancora le caldaie, le palette, i
coltelli, i bacini per l'aspersione, le coppe e tutti gli arredi di
bronzo che servivano al culto. 19Il capo delle guardie prese
ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le
coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento. 20Quanto alle
due colonne, all'unico mare, ai dodici buoi di bronzo che erano sotto di
esso e alle basi a ruote, cose che aveva fatto il re Salomone per il
tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del
bronzo di tutti questi arredi. 21Delle colonne poi una sola
era alta diciotto cubiti e ci voleva un filo di dodici cubiti per
misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita, essendo
vuota nell'interno. 22Su di essa c'era un capitello di bronzo
e l'altezza di un capitello era di cinque cubiti; tutto intorno al
capitello c'erano un reticolato per lato e melagrane, il tutto di
bronzo; cosi' era anche l'altra colonna. 23Le melagrane erano
novantasei; tutte le melagrane intorno al reticolato ammontavano a
cento.
24Il capo delle guardie fece prigioniero Seraia', sacerdote
capo, e il secondo sacerdote Sofonia insieme con tre custodi della
soglia. 25Dalla citta' egli fece prigionieri un funzionario,
che era a capo dei soldati, e sette uomini fra i piu' familiari del re,
i quali furono trovati in citta', e l'aiutante del capo dell'esercito
che arruolava la gente del paese, e sessanta uomini della gente del
paese, che furono trovati nella citta'. 26Nabuzaradan, capo
delle guardie, li prese e li condusse presso il re di Babilonia, a Ribla.
27Il re di Babilonia li fece percuotere e uccidere a Ribla,
nel paese di Amat. Cosi' fu deportato Giuda dal suo paese.
28Questa e' la gente che Nabucodonosor deporto': nell'anno
settimo tremilaventitre' Giudei; 29nell'anno decimo ottavo di
Nabucodonosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue
persone; 30nell'anno ventitreesimo di Nabucodonosor,
Nabuzaradan capo delle guardie deporto' settecentoquarantacinque
Giudei: in tutto quattromilaseicento persone.
31Ora, nell'anno trentasettesimo della deportazione di
Ioiachin re di Giuda, nel decimosecondo mese, il venticinque del mese,
Evil-Merodach re di Babilonia, nell'anno della sua ascesa al regno,
fece grazia a Ioiachin re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. 32Gli
parlo' con benevolenza e pose il seggio di lui al di sopra dei seggi dei
re che si trovavano con lui a Babilonia. 33Gli cambio' le
vesti da prigioniero e Ioiachin mangio' sempre il cibo alla presenza di
lui per tutti i giorni della sua vita. 34Il suo
sostentamento, come sostentamento abituale, gli era fornito dal re di
Babilonia ogni giorno, fino al giorno della sua morte, per tutto il
tempo della sua vita. |