Ezechiele
Capitolo1
1Il cinque del quarto mese dell'anno
trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale
Chebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine. 2Il
cinque del mese - era l'anno quinto della deportazione del re Ioiachin
- 3la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele
figlio di Buzi', nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebar. Qui fu
sopra di lui la mano del Signore.
4Io guardavo ed ecco un uragano avanzare
dal settentrione, una grande nube e un turbinio di fuoco, che splendeva
tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro
incandescente. 5Al centro apparve la figura di quattro esseri
animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana 6e
avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. 7Le loro gambe
erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei
piedi d'un vitello, splendenti come lucido bronzo. 8Sotto le
ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le
medesime sembianze e le proprie ali, 9e queste ali erano
unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma
ciascuno andava diritto avanti a se'.
10Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva
fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a
sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. 11Le loro
ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano
e due che coprivano il corpo. 12Ciascuno si muoveva davanti a
se'; andavano la' dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si
voltavano indietro.
13Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a
torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco
si sprigionavano bagliori. 14Gli esseri andavano e venivano
come un baleno. 15Io guardavo quegli esseri ed ecco sul
terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro.
16Le ruote avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e
tutt'e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura
era come di ruota in mezzo a un'altra ruota. 17Potevano
muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di voltare nel
muoversi. 18La loro circonferenza era assai grande e i cerchi
di tutt'e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno. 19Quando
quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto
a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si
alzavano. 20Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote
andavano e ugualmente si alzavano, perche' lo spirito dell'essere
vivente era nelle ruote. 21Quando essi si muovevano, esse si
muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si
alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perche' lo
spirito dell'essere vivente era nelle ruote.
22Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una
specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra
le loro teste, 23e sotto il firmamento vi erano le loro ali
distese, l'una di contro all'altra; ciascuno ne aveva due che gli
coprivano il corpo. 24Quando essi si muovevano, io udivo il
rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono
dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un
accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali. 25Ci
fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste.
26Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come
una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in
alto, una figura dalle sembianze umane. 27Da cio' che
sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l'elettro e
da cio' che sembrava dai fianchi in giu', mi apparve come di fuoco. Era
circondato da uno splendore 28il cui aspetto era simile a
quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi
apparve l'aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la
faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.
Capitolo 2
1Mi disse: "Figlio dell'uomo, alzati,
ti voglio parlare". 2Cio' detto, uno spirito entro' in
me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
3Mi disse: "Figlio dell'uomo, io ti mando agli
Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me.
Essi e i loro padri hanno peccato contro di me fino ad oggi. 4Quelli
ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai
loro: Dice il Signore Dio. 5Ascoltino o non ascoltino -
perche' sono una genia di ribelli - sapranno almeno che un profeta si
trova in mezzo a loro.
6Ma tu, figlio dell'uomo non li temere, non aver paura delle
loro parole; saranno per te come cardi e spine e ti troverai in mezzo a
scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non t'impressionino le loro
facce, sono una genia di ribelli. 7Tu riferirai loro le mie
parole, ascoltino o no, perche' sono una genia di ribelli.
8E tu, figlio dell'uomo, ascolta cio' che ti dico e non esser
ribelle come questa genia di ribelli; apri la bocca e mangia cio' che
io ti do". 9Io guardai ed ecco, una mano tesa verso di
me teneva un rotolo. Lo spiego' davanti a me; era scritto all'interno e
all'esterno e vi erano scritti lamenti, pianti e guai.
Capitolo 3
1Mi disse: "Figlio dell'uomo, mangia
cio' che hai davanti, mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa
d'Israele". 2Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare
quel rotolo, 3dicendomi: "Figlio dell'uomo, nutrisci il
ventre e riempi le viscere con questo rotolo che ti porgo". Io lo
mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele. 4Poi egli
mi disse: "Figlio dell'uomo, va', recati dagli Israeliti e
riferisci loro le mie parole, 5poiche' io non ti mando a un
popolo dal linguaggio astruso e di lingua barbara, ma agli Israeliti: 6non
a grandi popoli dal linguaggio astruso e di lingua barbara, dei quali tu
non comprendi le parole: se a loro ti avessi inviato, ti avrebbero
ascoltato; 7ma gli Israeliti non vogliono ascoltar te,
perche' non vogliono ascoltar me: tutti gli Israeliti sono di dura
cervice e di cuore ostinato. 8Ecco io ti do una faccia tosta
quanto la loro e una fronte dura quanto la loro fronte. 9Come
diamante, piu' dura della selce ho reso la tua fronte. Non li temere,
non impaurirti davanti a loro; sono una genia di ribelli".
10Mi disse ancora: "Figlio dell'uomo, tutte le parole
che ti dico accoglile nel cuore e ascoltale con gli orecchi: 11poi
va', recati dai deportati, dai figli del tuo popolo, e parla loro.
Dirai: Cosi' dice il Signore, ascoltino o non ascoltino".
12Allora uno spirito mi sollevo' e dietro a me udii un grande
fragore: "Benedetta la gloria del Signore dal luogo della sua
dimora!". 13Era il rumore delle ali degli esseri viventi
che le battevano l'una contro l'altra e contemporaneamente il rumore
delle ruote e il rumore di un grande frastuono. 14Uno spirito
dunque mi sollevo' e mi porto' via; io ritornai triste e con l'animo
eccitato, mentre la mano del Signore pesava su di me. 15Giunsi
dai deportati di Tel-Aviv, che abitano lungo il canale Chebar, dove
hanno preso dimora, e rimasi in mezzo a loro sette giorni come stordito.
16Al termine di questi sette giorni mi fu
rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, ti ho posto
per sentinella alla casa d'Israele. 17Quando sentirai dalla
mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 18Se
io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perche'
il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il
malvagio, morira' per la sua iniquita', ma della sua morte io domandero'
conto a te. 19Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si
allontana dalla sua malvagita' e dalla sua perversa condotta, egli
morira' per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
20Cosi', se il giusto si allontana dalla sua giustizia e
commette l'iniquita', io porro' un ostacolo davanti a lui ed egli
morira'; poiche' tu non l'avrai avvertito, morira' per il suo peccato e
le opere giuste da lui compiute non saranno piu' ricordate; ma della
morte di lui domandero' conto a te. 21Se tu invece avrai
avvertito il giusto di non peccare ed egli non pecchera', egli vivra',
perche' e' stato avvertito e tu ti sarai salvato".
22Anche la' venne sopra di me la mano del
Signore ed egli mi disse: "Alzati e va' nella valle; la' ti voglio
parlare". 23Mi alzai e andai nella valle; ed ecco la
gloria del Signore era la', simile alla gloria che avevo vista sul
canale Chebar, e caddi con la faccia a terra. 24Allora uno
spirito entro' in me e mi fece alzare in piedi ed egli mi disse:
"Va' e rinchiuditi in casa. 25Ed ecco, figlio dell'uomo,
ti saranno messe addosso delle funi, sarai legato e non potrai piu'
uscire in mezzo a loro. 26Ti faro' aderire la lingua al
palato e resterai muto; cosi' non sarai piu' per loro uno che li
rimprovera, perche' sono una genia di ribelli. 27Ma quando
poi ti parlero', ti apriro' la bocca e tu riferirai loro: Dice il
Signore Dio: chi vuole ascoltare ascolti e chi non vuole non ascolti;
perche' sono una genia di ribelli".
Capitolo 4
1"Tu, figlio dell'uomo, prendi una
tavoletta d'argilla, mettila dinanzi a te, disegnaci sopra una citta',
Gerusalemme, 2e disponi intorno ad essa l'assedio: rizza
torri, costruisci terrapieni, schiera gli accampamenti e colloca intorno
gli arieti. 3Poi prendi una teglia di ferro e mettila come
muro di ferro fra te e la citta', e tieni fisso lo sguardo su di essa,
che sara' assediata, anzi tu la assedierai! Questo sara' un segno per
gli Israeliti.
4Mettiti poi a giacere sul fianco sinistro e sconta su di
esso la iniquita' d'Israele. Per il numero di giorni in cui giacerai su
di esso, espierai le sue iniquita': 5io ho computato a te gli
anni della sua espiazione come un numero di giorni. Per centonovanta
giorni tu espierai le iniquita' degli Israeliti.
6Terminati questi, giacerai sul fianco destro e sconterai l'iniquita'
di Giuda per quaranta giorni, computando un giorno per ogni anno. 7Terrai
fisso lo sguardo contro il muro di Gerusalemme, terrai il braccio
disteso e profeterai contro di essa. Ecco ti ho cinto di catene, 8in
modo che tu non potrai voltarti ne' da una parte ne' dall'altra finche'
tu non abbia compiuto i giorni della tua reclusione.
9Prendi intanto grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e
spelta, mettili in un recipiente e fattene del pane: ne mangerai durante
tutti i giorni che tu rimarrai disteso sul fianco, cioe' per
centonovanta giorni. 10Il cibo che ti prenderai sara' del
peso di venti sicli al giorno: lo consumerai nelle ventiquattr'ore. 11Anche
l'acqua che berrai sara' razionata: un sesto di hin, nelle
ventiquattro ore. 12Mangerai questo cibo in forma di una
schiacciata d'orzo, che cuocerai sopra escrementi umani davanti ai loro
occhi. 13In tal maniera, mi disse il Signore, mangeranno gli
Israeliti il loro pane impuro, in mezzo alle genti fra le quali li
disperdero'".
14Io esclamai: "Ah, Signore Dio, mai mi sono
contaminato! Dall'infanzia fino ad ora mai ho mangiato carne di bestia
morta o sbranata, ne' mai e' entrato nella mia bocca cibo impuro". 15Egli
mi rispose: "Ebbene, invece di escrementi umani ti concedo sterco
di bue; li' sopra cuocerai il tuo pane".
16Poi soggiunse: "Figlio dell'uomo, ecco io tolgo a
Gerusalemme la riserva del pane; mangeranno il pane a razione e con
angoscia e berranno l'acqua a misura in preda all'affanno; 17cosi',
mancando pane e acqua, languiranno tutti insieme e si consumeranno nella
loro iniquita'.
Capitolo 5
1E tu, figlio dell'uomo, prendi una spada
affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la
barba; poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati.
2Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla citta' al
termine dei giorni dell'assedio; prenderai un altro terzo e lo taglierai
con la spada intorno alla citta' e l'altro terzo lo disperderai al
vento, mentre io sguainero' la spada dietro ad essi. 3Di
questi ne prenderai un piccolo numero e li legherai al lembo del tuo
mantello; 4ne prenderai ancora una piccola parte e li
getterai sul fuoco e li brucerai e da essi si sprigionera' il fuoco. A
tutti gli Israeliti riferirai: 5Cosi' dice il Signore Dio:
Questa e' Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle genti e
circondata di paesi stranieri. 6Essa si e' ribellata con
empieta' alle mie leggi piu' delle genti e ai miei statuti piu' dei
paesi che la circondano: hanno disprezzato i miei decreti e non han
camminato secondo i miei comandamenti. 7Percio', dice il
Signore Dio: Poiche' voi siete piu' ribelli delle genti che vi
circondano, non avete seguito i miei comandamenti, non avete osservato i
miei decreti e neppure avete agito secondo i costumi delle genti che vi
stanno intorno, 8ebbene, cosi' dice il Signore Dio: Ecco
anche me contro di te: faro' in mezzo a te giustizia di fronte alle
genti. 9Faro' in mezzo a te quanto non ho mai fatto e non
faro' mai piu', a causa delle tue colpe abominevoli. 10Percio'
in mezzo a te i padri divoreranno i figli e i figli divoreranno i padri.
Compiro' in te i miei giudizi e disperdero' ad ogni vento quel che
restera' di te. 11Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore
Dio, poiche' tu hai profanato il mio santuario con tutte le tue
nefandezze e con tutte le tue cose abominevoli, anch'io radero' tutto,
il mio occhio non s'impietosira', non avro' compassione. 12Un
terzo dei tuoi morira' di peste e perira' di fame in mezzo a te; un
terzo cadra' di spada nei tuoi dintorni e l'altro terzo lo disperdero' a
tutti i venti e sguainero' la spada dietro di essi. 13Allora
daro' sfogo alla mia ira, saziero' su di loro il mio furore e mi
vendichero'; allora sapranno che io, il Signore, avevo parlato con
sdegno, quando sfoghero' su di loro il mio furore. 14Ti
ridurro' a un deserto, a un obbrobrio in mezzo alle nazioni che ti
stanno all'intorno, sotto gli sguardi di tutti i passanti. 15Sarai
un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti
circondano, quando in mezzo a te faro' giustizia, con sdegno e furore,
con terribile vendetta - io, il Signore, parlo - 16quando
scocchero' contro di voi le terribili saette della fame, che portano
distruzione e che lancero' per distruggervi, e aumentero' la fame contro
di voi, togliendovi la riserva del pane. 17Allora mandero'
contro di voi la fame e le belve che ti distruggeranno i figli; in mezzo
a te passeranno la peste e la strage, mentre faro' piombare sopra di te
la spada. Io, il Signore, ho parlato".
Capitolo 6
1Mi fu quindi rivolta questa parola del
Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso i
monti d'Israele e profetizza contro di essi: 3Monti
d'Israele, udite la parola del Signore Dio. Cosi' dice il Signore Dio ai
monti e alle colline, alle gole e alle valli: Ecco, mandero' sopra di
voi la spada e distruggero' le vostre alture; 4i vostri
altari saranno devastati e infranti i vostri altari per l'incenso;
gettero' i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli 5e
disseminero' le vostre ossa intorno ai vostri altari. 6Su
tutto il vostro suolo le vostre citta' saranno rovinate, le vostre
alture demolite, distrutte, e i vostri altari spariranno. Saranno
frantumati e scompariranno i vostri idoli, spezzati i vostri altari per
l'incenso, periranno le vostre opere. 7Trafitti a morte
cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore.
8Tuttavia lascero' alcuni di voi scampati alla spada in mezzo
alle genti, quando vi avro' dispersi nei vari paesi: 9i
vostri scampati si ricorderanno di me fra le genti in mezzo alle quali
saranno deportati; perche' io avro' spezzato il loro cuore infedele che
si e' allontanato da me e i loro occhi che si sono prostituiti ai loro
idoli; avranno orrore di se stessi per le iniquita' commesse e per tutte
le loro nefandezze.
10Sapranno allora che io sono il Signore e che non invano ho
minacciato di infliggere loro questi mali.
11Cosi' dice il Signore Dio : Batti le
mani, pesta i piedi in terra e di': Oh, per tutti i loro orribili
abomini il popolo d'Israele perira' di spada, di fame e di peste! 12Chi
e' lontano morira' di peste, chi e' vicino cadra' di spada, chi e'
assediato morira' di fame: sfoghero' su di loro il mio sdegno.
13Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro
cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su ogni
colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni
quercia frondosa, dovunque hanno bruciato profumi soavi ai loro idoli. 14Stendero'
la mano su di loro e rendero' la terra desolata e brulla dal deserto
fino a Ribla, dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il
Signore".
Capitolo 7
1Questa parola del Signore mi fu rivolta: 2"Ora,
figlio dell'uomo riferisci: Cosi' dice il Signore Dio al paese
d'Israele: La fine! Giunge la fine per i quattro punti cardinali del
paese. 3Ora che su di te pende la fine, io scaglio contro di
te la mia ira per giudicarti delle tue opere e per domandarti conto
delle tue nefandezze. 4Non s'impietosira' per te il mio
occhio e non avro' compassione, anzi ti terro' responsabile della tua
condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze; saprete
allora che io sono il Signore. 5Cosi' dice il Signore Dio:
Sventura su sventura, ecco, arriva. 6Viene la fine, la fine
viene su di te; ecco, viene.
7Sopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il
tempo, e' prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui monti. 8Ora,
fra breve, rovescero' il mio furore su di te e su di te daro' sfogo alla
mia ira. Ti giudichero' secondo le tue opere e ti domandero' conto di
tutte le tue nefandezze. 9ne' s'impietosira' il mio occhio e
non avro' compassione, ma ti terro' responsabile della tua condotta e
saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono
io, il Signore, colui che colpisce. 10Ecco il giorno, eccolo
che arriva. È giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia
l'orgoglio 11e la violenza si leva a scettro d'iniquita'. 12È
giunto il tempo, e' vicino il giorno: chi ha comprato non si allieti,
chi ha venduto non rimpianga; perche' l'ira pende su tutti! 13Chi
ha venduto non tornera' in possesso di cio' che ha venduto anche se
rimarra' in vita, perche' la condanna contro il loro fasto non sara'
revocata e nessuno nella sua perversita' potra' preservare la sua
esistenza.
14Si suona la tromba e tutto e' pronto; ma nessuno muove a
battaglia, perche' il mio furore e' contro tutta quella moltitudine.
15La spada all'esterno, la peste e la fame
di dentro: chi e' per la campagna perira' di spada, chi e' in citta'
sara' divorato dalla fame e dalla peste. 16Chi di loro potra'
fuggire e salvarsi sui monti gemera' come le colombe delle valli, ognuno
per la sua iniquita'.
17Tutte le mani cadranno
e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua.
18Vestiranno il sacco
e lo spavento li avvolgera'.
Su tutti i volti sara' la vergogna
e tutte le teste saranno rasate.
19Getteranno l'argento per le strade
e il loro oro si cambiera' in immondizia,
con esso non si sfameranno,
non si riempiranno il ventre,
perche' e' stato per loro causa di peccato.
20Della bellezza dei loro gioielli
fecero oggetto d'orgoglio
e fabbricarono con essi
le abominevoli statue dei loro idoli:
per questo li trattero' come immondizia,
21li daro' in preda agli stranieri
e in bottino alla feccia del paese
e lo profaneranno.
22Rivolgero' da loro la mia faccia,
sara' profanato il mio tesoro,
vi entreranno i ladri e lo profaneranno.
23Preparati una catena,
poiche' il paese e' pieno di assassini
e la citta' e' piena di violenza.
24Io mandero' i popoli piu' feroci
e s'impadroniranno delle loro case,
abbattero' la superbia dei potenti,
i santuari saranno profanati.
25Giungera' l'angoscia e cercheranno pace,
ma pace non vi sara'.
26Sventura seguira' a sventura,
allarme seguira' ad allarme:
ai profeti chiederanno responsi,
ai sacerdoti verra' meno la dottrina,
agli anziani il consiglio.
27Il re sara' in lutto, il principe ammantato di desolazione,
tremeranno le mani del popolo del paese.
Li trattero' secondo la loro condotta,
li giudichero' secondo i loro giudizi:
cosi' sapranno che io sono il Signore".
Capitolo 8
1Al quinto giorno del sesto mese dell'anno
sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di
Giuda, la mano del Signore Dio si poso' su di me 2e vidi
qualcosa dall'aspetto d'uomo: da cio' che sembravano i suoi fianchi in
giu', appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno
splendore simile all'elettro. 3Stese come una mano e mi
afferro' per i capelli: uno spirito mi sollevo' fra terra e cielo e mi
porto' in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso del cortile
interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l'idolo della
gelosia, che provocava la gelosia. 4Ed ecco la' era la gloria
del Dio d'Israele, simile a quella che avevo visto nella valle.
5Mi disse: "Figlio dell'uomo, alza gli occhi verso
settentrione!". Ed ecco a settentrione della porta dell'altare
l'idolo della gelosia, proprio all'ingresso. 6Mi disse:
"Figlio dell'uomo, vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini
che la casa d'Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario!
Ne vedrai altri ancora peggiori". 7Mi condusse allora
all'ingresso del cortile e vidi un foro nella parete. 8Mi
disse: "Figlio dell'uomo, sfonda la parete". Sfondai la
parete, ed ecco apparve una porta. 9Mi disse: "Entra e
osserva gli abomini malvagi che commettono costoro". 10Io
entrai e vidi ogni sorta di rettili e di animali abominevoli e tutti gli
idoli del popolo d'Israele raffigurati intorno alle pareti 11e
settanta anziani della casa d'Israele, fra i quali Iazania' figlio di
Safan, in piedi, davanti ad essi, ciascuno con il turibolo in mano,
mentre il profumo saliva in nubi d'incenso. 12Mi disse:
"Hai visto, figlio dell'uomo, quello che fanno gli anziani del
popolo d'Israele nelle tenebre, ciascuno nella stanza recondita del
proprio idolo? Vanno dicendo: Il Signore non ci vede... il Signore ha
abbandonato il paese...". 13Poi mi disse: "Hai
visto, figlio dell'uomo? Vedrai che si commettono nefandezze peggiori di
queste". 14Mi condusse all'ingresso del portico della
casa del Signore che guarda a settentrione e vidi donne sedute che
piangevano Tammuz. 15Mi disse: "Hai visto, figlio
dell'uomo? Vedrai abomini peggiori di questi". 16Mi
condusse nell'atrio interno del tempio; ed ecco all'ingresso del tempio,
fra il vestibolo e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle
voltate al tempio e la faccia a oriente che, prostrati, adoravano il
sole. 17Mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo? Come se
fosse piccola cosa per la casa di Giuda, commettere simili nefandezze in
questo luogo, hanno riempito il paese di violenze, per provocare la mia
collera. Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici. 18Ebbene
anch'io agiro' con furore. Il mio occhio non s'impietosira'; non avro'
compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascoltero'".
Capitolo 9
1Allora una voce potente grido' ai miei
orecchi: "Avvicinatevi, voi che dovete punire la citta', ognuno con
lo strumento di sterminio in mano". 2Ecco sei uomini
giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a
settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a
loro c'era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al
fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo. 3La
gloria del Dio di Israele, dal cherubino sul quale si posava si alzo'
verso la soglia del tempio e chiamo' l'uomo vestito di lino che aveva al
fianco la borsa da scriba. 4Il Signore gli disse: "Passa
in mezzo alla citta', in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla
fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che
vi si compiono". 5Agli altri disse, in modo che io
sentissi: "Seguitelo attraverso la citta' e colpite! Il vostro
occhio non perdoni, non abbiate misericordia. 6Vecchi,
giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo
non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio
santuario!". Incominciarono dagli anziani che erano davanti al
tempio. 7Disse loro: "Profanate pure il santuario,
riempite di cadaveri i cortili. Uscite!". Quelli uscirono e fecero
strage nella citta'. 8Mentre essi facevano strage, io ero
rimasto solo: mi gettai con la faccia a terra e gridai: "Ah!
Signore Dio, sterminerai tu quanto e' rimasto di Israele, rovesciando il
tuo furore sopra Gerusalemme?".
9Mi disse: "L'iniquita' di Israele e di Giuda e' enorme,
la terra e' coperta di sangue, la citta' e' piena di violenza. Infatti
vanno dicendo: Il Signore ha abbandonato il paese: il Signore non vede. 10Ebbene,
neppure il mio occhio avra' compassione e non usero' misericordia: faro'
ricadere sul loro capo le loro opere". 11Ed ecco l'uomo
vestito di lino, che aveva la borsa al fianco, fece questo rapporto:
"Ho fatto come tu mi hai comandato".
Capitolo 10
1Io guardavo ed ecco sul firmamento che
stava sopra il capo dei cherubini vidi come una pietra di zaffiro e al
di sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. 2Disse
all'uomo vestito di lino: "Va' fra le ruote che sono sotto il
cherubino e riempi il cavo delle mani dei carboni accesi che sono fra i
cherubini e spargili sulla citta'". Egli vi ando' mentre io lo
seguivo con lo sguardo.
3Ora i cherubini erano fermi a destra del tempio, quando
l'uomo vi ando', e una nube riempiva il cortile interno. 4La
gloria del Signore si alzo' sopra il cherubino verso la soglia del
tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello
splendore della gloria del Signore. 5Il fragore delle ali dei
cherubini giungeva fino al cortile esterno, come la voce di Dio
onnipotente quando parla.
6Appena ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di
prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, egli avanzo' e si
fermo' vicino alla ruota. 7Il cherubino tese la mano per
prendere il fuoco che era fra i cherubini; ne prese e lo mise nel cavo
delle mani dell'uomo vestito di lino, il quale lo prese e usci'. 8Io
stavo guardando: i cherubini avevano sotto le ali la forma di una mano
d'uomo. 9Guardai ancora ed ecco che al fianco dei cherubini
vi erano quattro ruote, una ruota al fianco di ciascun cherubino. Quelle
ruote avevano l'aspetto del topazio. 10Sembrava che tutte e
quattro fossero di una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo
all'altra. 11Muovendosi, potevano andare nelle quattro
direzioni senza voltarsi, perche' si muovevano verso il lato dove era
rivolta la testa, senza voltarsi durante il movimento.
12Tutto il loro corpo, il dorso, le mani, le ali e le ruote
erano pieni di occhi tutt'intorno; ognuno dei quattro aveva la propria
ruota. 13Io sentii che le ruote venivano chiamate
"Turbine". 14Ogni cherubino aveva quattro
sembianze: la prima quella di cherubino, la seconda quella di uomo, la
terza quella di leone e la quarta quella di aquila. 15I
cherubini si alzarono in alto: essi erano quegli esseri viventi che
avevo visti al canale Chebar. 16Quando i cherubini si
muovevano, anche le ruote avanzavano al loro fianco: quando i cherubini
spiegavano le ali per sollevarsi da terra, le ruote non si allontanavano
dal loro fianco; 17quando si fermavano, anche le ruote si
fermavano; quando si alzavano, anche le ruote si alzavano con loro
perche' lo spirito di quegli esseri era in loro.
18La gloria del Signore usci' dalla soglia
del tempio e si fermo' sui cherubini. 19I cherubini
spiegarono le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le
ruote si alzarono con loro e si fermarono all'ingresso della porta
orientale del tempio, mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su
di loro. 20Erano i medesimi esseri che io avevo visti sotto
il Dio d'Israele lungo il canale Chebar e riconobbi che erano
cherubini. 21Ciascuno aveva quattro aspetti e ciascuno
quattro ali e qualcosa simile a mani d'uomo sotto le ali. 22Il
loro sembiante era il medesimo che avevo visto lungo il canale Chebar.
Ciascuno di loro procedeva di fronte a se'.
Capitolo 11
1Uno spirito mi sollevo' e mi trasporto'
alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti
alla porta vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazania'
figlio d'Azzur, e Pelatia figlio di Benaia', capi del popolo. 2Il
Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, questi sono gli uomini che
tramano il male e danno consigli cattivi in questa citta'; 3sono
coloro che dicono: Non in breve tempo si costruiscon le case: questa
citta' e' la pentola e noi siamo la carne. 4Per questo
profetizza contro di loro, profetizza, figlio dell'uomo".
5Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse:
"Parla, dice il Signore: Cosi' avete detto, o Israeliti, e io
conosco cio' che vi passa per la mente. 6Voi avete
moltiplicato i morti in questa citta', avete riempito di cadaveri le sue
strade. 7Per questo cosi' dice il Signore Dio: I cadaveri che
avete gettati in mezzo a essa sono la carne, e la citta' e' la pentola.
Ma io vi scaccero'. 8Avete paura della spada e io mandero' la
spada contro di voi, dice il Signore Dio! 9Vi scaccero' dalla
citta' e vi mettero' in mano agli stranieri e faro' giustizia su di voi.
10Cadrete di spada: sulla frontiera d'Israele io vi
giudichero' e saprete che io sono il Signore. 11La citta' non
sara' per voi la pentola e voi non ne sarete la carne! Sulla frontiera
di Israele vi giudichero': 12allora saprete che io sono il
Signore, di cui non avete eseguito i comandi ne' osservate le leggi,
mentre avete agito secondo i costumi delle genti vicine".
13Non avevo finito di profetizzare quando Pelatia figlio di
Benaia' cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e gridai con
tutta la voce: "Ah! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto
resta d'Israele?".
14Allora mi fu rivolta questa parola del
Signore: 15"Figlio dell'uomo, ai tuoi fratelli, ai
deportati con te, a tutta la casa d'Israele gli abitanti di Gerusalemme
vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi e' stata data
in possesso questa terra. 16Di' loro dunque: Dice il Signore
Dio: Se li ho mandati lontano fra le genti, se li ho dispersi in terre
straniere, saro' per loro un santuario per poco tempo nelle terre dove
hanno emigrato. 17Riferisci: Cosi' dice il Signore Dio: Vi
raccogliero' in mezzo alle genti e vi radunero' dalle terre in cui siete
stati dispersi e a voi daro' il paese d'Israele. 18Essi vi
entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. 19Daro'
loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo mettero' dentro di loro;
togliero' dal loro petto il cuore di pietra e daro' loro un cuore di
carne, 20perche' seguano i miei decreti e osservino le mie
leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io saro' il loro
Dio. 21Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e
le loro nefandezze faro' ricadere le loro opere, dice il Signore
Dio".
22I cherubini allora alzarono le ali e le
ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d'Israele era
in alto su di loro. 23Quindi dal centro della citta' la
gloria del Signore si alzo' e ando' a fermarsi sul monte che e' ad
oriente della citta'. 24E uno spirito mi sollevo' e mi porto'
in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione
che avevo visto disparve davanti a me. 25E io raccontai ai
deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.
Capitolo 12
1Questa parola del Signore mi fu riferita: 2"Figlio
dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genia di ribelli, che hanno occhi
per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perche'
sono una genia di ribelli.
3Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di
giorno davanti ai loro occhi, preparati a emigrare; emigrerai dal luogo
dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse
comprenderanno che sono una genia di ribelli. 4Prepara di
giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro
occhi; uscirai pero' al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un
esiliato. 5Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed
esci di li'. 6Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle
spalle ed esci nell'oscurita': ti coprirai la faccia in modo da non
vedere il paese, perche' io ho fatto di te un simbolo per gli
Israeliti".
7Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il
mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul tramonto feci un foro
nel muro con le mani, uscii nell'oscurita' e mi misi il bagaglio sulle
spalle sotto i loro occhi.
8Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Figlio
dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella genia di
ribelli, che cosa stai facendo? 10Rispondi loro: Cosi' dice
il Signore Dio: Quest'oracolo e' per il principe di Gerusalemme e per
tutti gli Israeliti che vi abitano.
11Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho
fatto a te, sara' fatto a loro; saranno deportati e andranno in
schiavitu'. 12Il principe, che e' in mezzo a loro si
carichera' il bagaglio sulle spalle, nell'oscurita', e uscira' per la
breccia che verra' fatta nel muro per farlo partire; si coprira' il
viso, per non vedere con gli occhi il paese. 13Ma io tendero'
la mia rete contro di lui ed egli rimarra' preso nei miei lacci: lo
condurro' in Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli non la vedra' e
la' morira'. 14Disperdero' ad ogni vento quanti sono intorno
a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe, e snudero' dietro a loro la
spada. 15Allora sapranno che io sono il Signore, quando li
avro' dispersi fra le genti e li avro' disseminati in paesi stranieri. 16Tuttavia
ne risparmiero' alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste,
perche' raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali
andranno e anch'esse sappiano che io sono il Signore".
17Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 18"Figlio
dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con trepidazione e
con angoscia. 19Al popolo del paese dirai: Cosi' dice il
Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, al paese d'Israele: Mangeranno
il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione,
perche' la loro terra sara' spogliata della sua abbondanza per l'empieta'
di tutti i suoi abitanti. 20Le citta' popolose saranno
distrutte e la campagna ridotta a un deserto: saprete che io sono il
Signore".
21Mi fu ancora rivolta questa parola del
Signore: 22"Figlio dell'uomo, che cos'e' questo
proverbio che si va ripetendo nel paese di Israele: Passano i giorni e
ogni visione svanisce? 23Ebbene, riferisci loro: Cosi' dice
il Signore Dio: Faro' cessare questo proverbio e non si sentira' piu'
ripetere in Israele; anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui
si avverera' ogni visione.
24Infatti non ci sara' piu' visione falsa, ne' predizione
fallace in mezzo agli Israeliti, 25perche' io, il Signore,
parlero' e attuero' senza indugio la parola che ho detta. Anzi, ai
vostri giorni, o geni'a di ribelli, pronunziero' una parola e l'attuero':
parola del Signore Dio".
26Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 27"Figlio
dell'uomo, ecco, gli Israeliti van dicendo: La visione che costui vede
e' per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani. 28Ebbene,
riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non sara' ritardata piu' a lungo
ogni mia parola: la parola che diro' l'eseguiro'. Oracolo del Signore
Dio".
Capitolo 13
1Mi fu rivolta ancora questa parola del
Signore: 2"Figlio dell'uomo, profetizza contro i profeti
d'Israele, profetizza e di' a coloro che profetizzano secondo i propri
desideri: Udite la parola del Signore: 3Cosi' dice il Signore
Dio:
Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto
visioni. 4Come sciacalli fra le macerie, tali sono i tuoi
profeti, Israele. 5Voi non siete saliti sulle brecce e non
avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti, perche'
potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. 6Hanno
avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono: Oracolo del
Signore, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si
avveri la loro parola! 7Non avete forse avuto una falsa
visione e preannunziato vaticini bugiardi, quando dite: Parola del
Signore, mentre io non vi ho parlato? 8Pertanto dice il
Signore Dio: Poiche' voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde,
eccomi dunque contro di voi, dice il Signore Dio. 9La mia
mano sara' sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini bugiardi;
non avranno parte nell'assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel
libro d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele: saprete che io
sono il Signore Dio, 10poiche' ingannano il mio popolo
dicendo: Pace! e la pace non c'e'; mentre egli costruisce un muro, ecco
essi lo intonacano di mota. 11Di' a quegli intonacatori di
mota: Cadra'! Scendera' una pioggia torrenziale, una grandine grossa, si
scatenera' un uragano 12ed ecco, il muro e' abbattuto. Allora
non vi sara' forse domandato: Dov'e' la calcina con cui lo avevate
intonacato? 13Percio' dice il Signore Dio: Con ira scatenero'
un uragano, per la mia collera cadra' una pioggia torrenziale, nel mio
furore per la distruzione cadra' grandine come pietre; 14demoliro'
il muro che avete intonacato di mota, lo atterrero' e le sue fondamenta
rimarranno scoperte; esso crollera' e voi perirete insieme con esso e
saprete che io sono il Signore.
15Quando avro' sfogato l'ira contro il muro e contro coloro
che lo intonacarono di mota, io vi diro': Il muro non c'e' piu' e
neppure gli intonacatori, 16i profeti d'Israele che
profetavano su Gerusalemme e vedevano per essa una visione di pace,
mentre non vi era pace. Oracolo del Signore.
17Ora tu, figlio dell'uomo, rivolgiti alle
figlie del tuo popolo che profetizzano secondo i loro desideri e
profetizza contro di loro. 18Dirai loro: Dice il Signore Dio:
Guai a quelle che cuciono nastri magici a ogni polso e preparano veli
per le teste di ogni grandezza per dar la caccia alle persone.
Pretendete forse di dare la caccia alla gente del mio popolo e salvare
voi stesse? 19Voi mi avete disonorato presso il mio popolo
per qualche manciata d'orzo e per un tozzo di pane, facendo morire chi
non doveva morire e facendo vivere chi non doveva vivere, ingannando il
mio popolo che crede alle menzogne.
20Percio' dice il Signore Dio: Eccomi contro i vostri nastri
magici con i quali voi date la caccia alla gente come a uccelli; li
strappero' dalle vostre braccia e liberero' la gente che voi avete
catturato come uccelli. 21Straccero' i vostri veli e
liberero' il mio popolo dalle vostre mani e non sara' piu' una preda in
mano vostra; saprete cosi' che io sono il Signore. 22Voi
infatti avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io
non l'avevo rattristato e avete rafforzato il malvagio perche' non
desistesse dalla sua vita malvagia e vivesse. 23Per questo
non avrete piu' visioni false, ne' piu' spaccerete incantesimi:
liberero' il mio popolo dalle vostre mani e saprete che io sono il
Signore".
Capitolo 14
1Vennero a trovarmi alcuni anziani
d'Israele e sedettero dinanzi a me. 2Mi fu rivolta allora
questa parola del Signore: 3"Figlio dell'uomo, questi
uomini hanno posto idoli nel loro cuore e tengono fisso lo sguardo
all'occasione della loro iniquita' appena si mostri. Mi lascero'
interrogare da loro? 4Parla quindi e di' loro: Dice il
Signore Dio: Qualunque Israelita avra' innalzato i suoi idoli nel
proprio cuore e avra' rivolto lo sguardo all'occasione della propria
iniquita' e verra' dal profeta, gli rispondero' io, il Signore, riguardo
alla moltitudine dei suoi idoli, 5per raggiungere al cuore
gli Israeliti, che si sono allontanati da me a causa di tutti i loro
idoli. 6Riferisci pertanto al popolo d'Israele: Dice il
Signore Dio: Convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la
faccia da tutte le vostre immondezze, 7poiche' a qualunque
Israelita e a qualunque straniero abitante in Israele, che si allontana
da me e innalza nel suo cuore i suoi idoli e rivolge lo sguardo
all'occasione della propria iniquita' e poi viene dal profeta a
consultarmi, rispondero' io, il Signore, da me stesso. 8Distogliero'
la faccia da costui e ne faro' un esempio e un proverbio, e lo
sterminero' dal mio popolo: saprete cosi' che io sono il Signore.
9Se un profeta si lascia sedurre e fa una profezia, io, il
Signore, ho sedotto quel profeta: stendero' la mano contro di lui e lo
cancellero' dal mio popolo Israele. 10Ambedue porteranno la
pena della loro iniquita'. La pena di chi consulta sara' uguale a quella
del profeta, 11perche' gli Israeliti non vadano piu' errando
lontano da me, ne' piu' si contaminino con tutte le loro prevaricazioni:
essi saranno il mio popolo e io saro' il loro Dio. Parola del
Signore".
12Mi fu rivolta questa parola del Signore: 13"Figlio
dell'uomo, se un paese pecca contro di me e si rende infedele, io stendo
la mano sopra di lui e gli tolgo la riserva del pane e gli mando contro
la fame e stermino uomini e bestie; 14anche se nel paese
vivessero questi tre uomini: Noe', Daniele e Giobbe, essi con la loro
giustizia salverebbero solo se stessi, dice il Signore Dio. 15Oppure
se io infestassi quel paese di bestie feroci, che lo privassero dei suoi
figli e ne facessero un deserto che nessuno potesse attraversare a causa
delle bestie feroci, 16anche se in mezzo a quella terra ci
fossero questi tre uomini, giuro com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore
Dio: non salverebbero ne' figli ne' figlie, soltanto loro si
salverebbero, ma la terra sarebbe un deserto.
17Oppure, se io mandassi la spada contro quel paese e
dicessi: Spada, percorri quel paese; e sterminassi uomini e bestie, 18anche
se in mezzo a quel paese ci fossero questi tre uomini, giuro com'e' vero
ch'io vivo, dice il Signore: non salverebbero ne' figli ne' figlie,
soltanto loro si salverebbero.
19Oppure, se io mandassi la peste contro quella terra e
sfogassi nella strage lo sdegno e sterminassi uomini e bestie, 20anche
se in mezzo a quella terra ci fossero Noe', Daniele e Giobbe, giuro
com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero ne' figli
ne' figlie, soltanto essi si salverebbero per la loro giustizia.
21Dice infatti il Signore Dio: Quando mandero' contro
Gerusalemme i miei quattro tremendi castighi: la spada, la fame, le
bestie feroci e la peste, per estirpare da essa uomini e bestie, 22ecco
vi sara' in mezzo un residuo che si mettera' in salvo con i figli e le
figlie. Essi verranno da voi perche' vediate la loro condotta e le loro
opere e vi consoliate del male che ho mandato contro Gerusalemme, di
quanto ho mandato contro di lei. 23Essi vi consoleranno
quando vedrete la loro condotta e le loro opere e saprete che non invano
ho fatto quello che ho fatto in mezzo a lei". Parola del Signore
Dio.
Capitolo 15
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, che pregi ha il legno della vite di fronte a tutti gli altri
legni della foresta?
3Si adopera forse quel legno per farne un
oggetto?
Ci si fa forse un piolo per attaccarci qualcosa?
4Ecco, lo si getta sul fuoco a bruciare,
il fuoco ne divora i due capi
e anche il centro e' bruciacchiato.
Potra' essere utile a qualche lavoro?
5Anche quand'era intatto,
non serviva a niente:
ora, dopo che il fuoco lo ha divorato,
l'ha bruciato,
ci si ricavera' forse qualcosa?
6Percio' cosi' dice il Signore Dio:
Come il legno della vite
fra i legnami della foresta
io l'ho messo sul fuoco a bruciare,
cosi' trattero' gli abitanti di Gerusalemme.
7Volgero' contro di loro la faccia.
Da un fuoco sono scampati,
ma un fuoco li divorera'!
Allora saprete che io sono il Signore
quando volgero' contro di loro la faccia
8e rendero' il paese deserto,
poiche' sono stati infedeli",
dice il Signore Dio.
Capitolo 16
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. 3Dirai
loro: Cosi' dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e
nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre
Hittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato
l'ombelico e non fosti lavata con l'acqua per purificarti; non ti fecero
le frizioni di sale, ne' fosti avvolta in fasce. 5Occhio
pietoso non si volse su di te per farti una sola di queste cose e usarti
compassione, ma come oggetto ripugnante fosti gettata via in piena
campagna, il giorno della tua nascita.
6Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue
e ti dissi: Vivi nel tuo sangue 7e cresci come l'erba del
campo. Crescesti e ti facesti grande e giungesti al fiore della
giovinezza: il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla
puberta'; ma eri nuda e scoperta.
8Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua eta' era l'eta'
dell'amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua
nudita'; giurai alleanza con te, dice il Signore Dio, e divenisti mia. 9Ti
lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio; 10ti
vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso
e ti ricoprii di seta; 11ti adornai di gioielli: ti misi
braccialetti ai polsi e una collana al collo: 12misi al tuo
naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo
capo. 13Cosi' fosti adorna d'oro e d'argento; le tue vesti
eran di bisso, di seta e ricami; fior di farina e miele e olio furono il
tuo cibo; diventasti sempre piu' bella e giungesti fino ad esser regina.
14La tua fama si diffuse fra le genti per la tua bellezza,
che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del
Signore Dio.
15Tu pero', infatuata per la tua bellezza e approfittando
della tua fama, ti sei prostituita concedendo i tuoi favori ad ogni
passante. 16Prendesti i tuoi abiti per adornare a vari colori
le alture su cui ti prostituivi. 17Con i tuoi splendidi
gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo dati, facesti immagini umane
e te ne servisti per peccare; 18poi tu le adornasti con le
tue vesti ricamate e davanti a quelle immagini presentasti il mio olio e
i miei profumi. 19Il pane che io ti avevo dato, il fior di
farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo ponesti davanti ad esse come
offerta di soave odore. Oracolo del Signore Dio.
20Prendesti i figli e le figlie che mi avevi generati e li
sacrificasti loro in cibo. Erano forse poca cosa le tue infedelta'? 21Immolasti
i miei figli e li offristi a loro, facendoli passare per il fuoco. 22Fra
tutte le tue nefandezze e infedelta' non ti ricordasti del tempo della
tua giovinezza, quando eri nuda e ti dibattevi nel sangue! 23Ora,
dopo tutta la tua perversione, guai, guai a te! Oracolo del Signore Dio.
24In ogni piazza ti sei fabbricata un tempietto e costruita
una altura; 25ad ogni crocicchio ti sei fatta un altare,
disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni passante,
moltiplicando le tue prostituzioni. 26Hai concesso i tuoi
favori ai figli d'Egitto, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le
tue infedelta' per irritarmi. 27Ed ecco io ho steso la mano
su di te; ho ridotto il tuo cibo e ti ho abbandonato in potere delle tue
nemiche, le figlie dei Filistei, che erano disgustate della tua condotta
sfrontata.
28Non ancora sazia, hai concesso i tuoi favori agli Assiri;
ma non soddisfatta 29hai moltiplicato le tue infedelta' nel
paese di Canaan, fino nella Caldea: e neppure allora ti sei saziata. 30Come
e' stato abbietto il tuo cuore - dice il Signore Dio - facendo tutte
queste azioni degne di una spudorata sgualdrina! 31Quando ti
costruivi un postribolo ad ogni crocevia e ti facevi un'altura in ogni
piazza, tu non eri come una prostituta in cerca di guadagno, 32ma
come un'adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri! 33Ad
ogni prostituta si da' un compenso, ma tu hai dato il compenso a tutti i
tuoi amanti e hai distribuito loro doni perche' da ogni parte venissero
da te per le tue prostituzioni. 34Tu hai fatto il contrario
delle altre donne, quando ti prostituivi: nessuno e' corso dietro a te,
mentre tu hai distribuito doni e non ne hai ricevuti, tanto eri
pervertita.
35Percio', o prostituta, ascolta la parola del Signore. 36Cosi'
dice il Signore Dio: Per le tue ricchezze sperperate, per la tua nudita'
scoperta nelle prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli
abominevoli, per il sangue dei tuoi figli che hai offerto a loro, 37ecco,
io adunero' da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali sei stata
compiacente, coloro che hai amati insieme con coloro che hai odiati, e
scopriro' di fronte a loro la tua nudita' perche' essi la vedano tutta.
38Ti infliggero' la condanna delle adultere e delle
sanguinarie e riversero' su di te furore e gelosia.
39Ti abbandonero' nelle loro mani e distruggeranno i tuoi
postriboli, demoliranno le tue alture; ti spoglieranno delle tue vesti e
ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta e
nuda. 40Poi ecciteranno contro di te la folla, ti lapideranno
e ti trafiggeranno con la spada. 41Incendieranno le tue case
e sara' fatta giustizia di te sotto gli occhi di numerose donne: ti
faro' smettere di prostituirti e non distribuirai piu' doni. 42Quando
avro' saziato il mio sdegno su di te, la mia gelosia si allontanera' da
te; mi calmero' e non mi adirero' piu'. 43Per il fatto che tu
non ti sei ricordata del tempo della tua giovinezza e mi hai provocato
all'ira con tutte queste cose, ecco anch'io faro' ricadere sul tuo capo
le tue azioni, parola del Signore Dio; non accumulerai altre
scelleratezze oltre tutti gli altri tuoi abomini.
44Ecco, ogni esperto di proverbi dovra' dire questo proverbio
a tuo riguardo: Quale la madre, tale la figlia. 45Tu sei la
degna figlia di tua madre, che ha abbandonato il marito e i suoi figli:
tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno abbandonato il marito e i
loro figli. Vostra madre era una Hittita e vostro padre un Amorreo. 46Tua
sorella maggiore e' Samaria, che con le sue figlie abita alla tua
sinistra; tua sorella piu' piccola e' Sodoma, che con le sue figlie
abita alla tua destra. 47Tu non soltanto hai seguito la loro
condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come se cio'
fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la
tua condotta. 48Per la mia vita - dice il Signore Dio - tua
sorella Sodoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu e le tue
figlie! 49Ecco, questa fu l'iniquita' di tua sorella Sodoma:
essa e le sue figlie avevano superbia, ingordigia, ozio indolente, ma
non stesero la mano al povero e all'indigente: 50insuperbirono
e commisero cio' che e' abominevole dinanzi a me: io le vidi e le
eliminai. 51Samaria non ha peccato la meta' di quanto hai
peccato tu. Tu hai moltiplicato le tue nefandezze piu' di loro, le tue
sorelle, tanto da farle apparire giuste, con tutte le nefandezze che hai
commesse.
52Devi portare anche tu la tua umiliazione, tu che hai
giustificato le tue sorelle. Per i tuoi peccati che superano i loro esse
sono piu' giuste di te: anche tu dunque devi essere svergognata e
portare la tua umiliazione, perche' hai giustificato le tue sorelle. 53Ma
io cambiero' le loro sorti: cambiero' le sorti di Sodoma e delle citta'
dipendenti, cambiero' le sorti di Samaria e delle citta' dipendenti;
anche le tue sorti mutero' in mezzo a loro, 54perche' tu
porti la tua umiliazione e tu senta vergogna di quanto hai fatto per
consolarle. 55Tua sorella Sodoma e le citta' dipendenti
torneranno al loro stato di prima; Samaria e le citta' dipendenti
torneranno al loro stato di prima e anche tu e le citta' dipendenti
tornerete allo stato di prima. 56Eppure tua sorella Sodoma
non era forse sulla tua bocca al tempo del tuo orgoglio, 57prima
che fosse scoperta la tua malvagita'? Perche' ora tu sei disprezzata
dalle figlie di Aram e da tutte le figlie dei Filistei che sono intorno
a te, le quali ti dileggiano da ogni parte? 58Tu stai
scontando la tua scelleratezza e i tuoi abomini. Parola del Signore. 59Poiche',
dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, che
hai disprezzato il giuramento e violato l'alleanza. 60Anch'io
mi ricordero' dell'alleanza conclusa con te al tempo della tua
giovinezza e stabiliro' con te un'alleanza eterna. 61Allora
ti ricorderai della tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le
tue sorelle maggiori insieme a quelle piu' piccole e io le daro' a te
per figlie, ma non in forza della tua alleanza; 62io
ratifichero' la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, 63perche'
te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra piu'
bocca, quando ti avro' perdonato quello che hai fatto. Parola del
Signore Dio".
Capitolo 17
1Mi fu rivolta ancora questa parola del
Signore: 2"Figlio dell'uomo, proponi un enigma e
racconta una parabola agli Israeliti. 3Tu dirai: Dice il
Signore Dio:
Un'aquila grande
dalle grandi ali
e dalle lunghe penne,
folta di piume
dal colore variopinto,
venne sul Libano
e porto' via la cima del cedro;
4stronco' il ramo piu' alto
e lo porto' in un paese di mercanti,
lo depose in una citta' di negozianti.
5Scelse un germoglio del paese
e lo depose in un campo da seme;
lungo il corso di grandi acque,
lo pianto' come un salice,
6perche' germogliasse
e diventasse una vite estesa,
poco elevata,
che verso l'aquila volgesse i rami
e le radici crescessero sotto di essa.
Divenne una vite,
che fece crescere i tralci
e distese i rami.
7Ma c'era un'altra aquila grande,
larga di ali,
folta di penne.
Ed ecco quella vite
rivolse verso di lei le radici
e tese verso di lei i suoi tralci,
perche' la irrigasse
dall'aiuola dove era piantata.
8In un campo fertile,
lungo il corso di grandi acque,
essa era piantata,
per metter rami e dar frutto
e diventare una vite magnifica.
9Riferisci loro: Dice il Signore Dio:
Riuscira' a prosperare?
O non svellera' forse l'aquila le sue radici
e vendemmiera' il suo frutto
e seccheranno tutti i tralci che ha messo?
Non ci vorra' un grande sforzo
o molta gente
per svellerla dalle radici.
10Ecco, essa e' piantata:
riuscira' a prosperare?
O non secchera' del tutto
non appena l'avra' sfiorata il vento d'oriente?
Proprio nell'aiuola dove e' germogliata, secchera'!".
11Mi fu rivolta ancora questa parola del
Signore: 12"Parla dunque a quella geni'a di ribelli: Non
sapete che cosa significa questo? Di' ancora: Ecco, il re di Babilonia
e' giunto a Gerusalemme, ha preso il re e i principi e li ha
trasportati con se' in Babilonia. 13Si e' scelto uno di
stirpe reale e ha fatto un patto con lui, obbligandolo con giuramento.
Ha deportato i potenti del paese, 14perche' il regno fosse
debole e non potesse innalzarsi ed egli osservasse e mantenesse
l'alleanza con lui. 15Ma questi gli si e' ribellato e ha
mandato messaggeri in Egitto, perche' gli fossero dati cavalli e molti
soldati. Potra' prosperare, potra' scampare chi ha agito cosi'? Chi ha
infranto un patto potra' uscirne senza danno? 16Per la mia
vita, dice il Signore Dio, proprio nel paese del re che gli aveva dato
il trono, di cui ha disprezzato il giuramento e infranto l'alleanza,
presso di lui, morira', in Babilonia. 17Il faraone con le sue
grandi forze e il suo ingente esercito non gli sara' di valido aiuto in
guerra, quando si eleveranno terrapieni e si costruiranno baluardi per
distruggere tante vite umane. 18Ha disprezzato un giuramento,
ha infranto un'alleanza: ecco, aveva dato la mano e poi ha agito in tal
modo. Non potra' trovare scampo.
19Percio' cosi' dice il Signore Dio: Com'e' vero ch'io vivo,
il mio giuramento che egli ha disprezzato, la mia alleanza che ha
infranta li faro' ricadere sopra il suo capo. 20Stendero' su
di lui la mia rete e rimarra' preso nel mio laccio. Lo portero' in
Babilonia e la' lo giudichero' per l'infedelta' commessa contro di me. 21Tutti
i migliori delle sue schiere cadranno di spada e i superstiti saranno
dispersi a tutti i venti: cosi' saprete che io, il Signore, ho parlato.
22Dice il Signore Dio:
Anch'io prendero' dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami cogliero' un ramoscello
e lo piantero' sopra un monte alto, massiccio;
23lo piantero' sul monte alto d'Israele.
Mettera' rami e fara' frutti
e diventera' un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all'ombra dei suoi rami riposera'.
24Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,
che umilio l'albero alto e innalzo l'albero basso;
faccio seccare l'albero verde e germogliare l'albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo faro'".
Capitolo 18
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Perche'
andate ripetendo questo proverbio sul paese d'Israele:
I padri han mangiato l'uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati?
3Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore
Dio, voi non ripeterete piu' questo proverbio in Israele. 4Ecco,
tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio e' mia;
chi pecca morira'.
5Se uno e' giusto e osserva il diritto e la giustizia, 6se
non mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa
d'Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a
una donna durante il suo stato di impurita', 7se non opprime
alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il
pane con l'affamato e copre di vesti l'ignudo, 8se non presta
a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquita' e pronunzia retto
giudizio fra un uomo e un altro, 9se cammina nei miei decreti
e osserva le mie leggi agendo con fedelta', egli e' giusto ed egli
vivra', parola del Signore Dio. 10Ma se uno ha generato un
figlio violento e sanguinario che commette qualcuna di tali azioni, 11mentre
egli non le commette, e questo figlio mangia sulle alture, disonora la
donna del prossimo, 12opprime il povero e l'indigente,
commette rapine, non restituisce il pegno, volge gli occhi agli idoli,
compie azioni abominevoli, 13presta a usura ed esige gli
interessi, egli non vivra'; poiche' ha commesso queste azioni
abominevoli, costui morira' e dovra' a se stesso la propria morte. 14Ma,
se uno ha generato un figlio che vedendo tutti i peccati commessi dal
padre, sebbene li veda, non li commette, 15non mangia sulle
alture, non volge gli occhi agli idoli di Israele, non disonora la donna
del prossimo, 16non opprime alcuno, non trattiene il pegno,
non commette rapina, da' il pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo,
17desiste dall'iniquita', non presta a usura ne' a interesse,
osserva i miei decreti, cammina secondo le mie leggi, costui non morira'
per l'iniquita' di suo padre, ma certo vivra'. 18Suo padre
invece, che ha oppresso e derubato il suo prossimo, che non ha agito
bene in mezzo al popolo, morira' per la sua iniquita'.
19Voi dite: Perche' il figlio non sconta l'iniquita' del
padre? Perche' il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha
osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, percio'
egli vivra'.
20Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non
sconta l'iniquita' del padre, ne' il padre l'iniquita' del figlio. Al
giusto sara' accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua
malvagita'.
21Ma se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha
commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce con giustizia e
rettitudine, egli vivra', non morira'. 22Nessuna delle colpe
commesse sara' ricordata, ma vivra' per la giustizia che ha praticata.
23Forse che io ho piacere della morte del malvagio - dice il
Signore Dio - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
24Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l'iniquita'
e agisce secondo tutti gli abomini che l'empio commette, potra' egli
vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa
della prevaricazione in cui e' caduto e del peccato che ha commesso,
egli morira'.
25Voi dite: Non e' retto il modo di agire del Signore.
Ascolta dunque, popolo d'Israele: Non e' retta la mia condotta o
piuttosto non e' retta la vostra? 26Se il giusto si allontana
dalla giustizia per commettere l'iniquita' e a causa di questa muore,
egli muore appunto per l'iniquita' che ha commessa. 27E se
l'ingiusto desiste dall'ingiustizia che ha commessa e agisce con
giustizia e rettitudine, egli fa vivere se stesso. 28Ha
riflettuto, si e' allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo
vivra' e non morira'. 29Eppure gli Israeliti van dicendo: Non
e' retta la via del Signore. O popolo d'Israele, non sono rette le mie
vie o piuttosto non sono rette le vostre?
30Percio', o Israeliti, io giudichero' ognuno di voi secondo
la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da
tutte le vostre iniquita', e l'iniquita' non sara' piu' causa della
vostra rovina. 31Liberatevi da tutte le iniquita' commesse e
formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perche' volete morire, o
Israeliti? 32Io non godo della morte di chi muore. Parola del
Signore Dio. Convertitevi e vivrete".
Capitolo 19
1Intona ora un lamento sui capi d'Israele 2dicendo:
"Che cos'era tua madre?
Una leonessa fra leoni.
Accovacciata in mezzo ai leoni
allevava i suoi cuccioli.
3Essa innalzo' uno dei cuccioli
che divenne leone,
imparo' a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
4Ma contro di lui le genti fecero lega,
resto' preso nella loro fossa
e in catene fu condotto in Egitto.
5Quando essa vide che era lunga l'attesa
e delusa la sua speranza,
prese un altro cucciolo
e ne fece un leoncino.
6Egli se ne andava e veniva fra i leoni,
divenuto leoncello,
e imparo' a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
7Penetro' nei loro palazzi,
devasto' le loro citta'.
Il paese e i suoi abitanti
sbigottivano al rumore del suo ruggito.
8Lo assalirono le genti,
le contrade all'intorno;
tesero un laccio contro di lui
e resto' preso nella loro fossa.
9Lo chiusero in una gabbia,
lo condussero in catene al re di Babilonia
e lo misero in una prigione,
perche' non se ne sentisse la voce sui monti d'Israele.
10Tua madre era come una vite
piantata vicino alle acque.
Era rigogliosa e frondosa
per l'abbondanza dell'acqua;
11ebbe rami robusti
buoni per scettri regali;
il suo fusto si elevo'
in mezzo agli arbusti
mirabile per la sua altezza
e per l'abbondanza dei suoi rami.
12Ma essa fu sradicata con furore
e gettata a terra;
il vento d'oriente la dissecco',
dissecco' i suoi frutti;
il suo ramo robusto inaridi'
e il fuoco lo divoro'.
13Ora e' trapiantata nel deserto,
in una terra secca e riarsa;
14un fuoco usci' da un suo ramo,
divoro' tralci e frutti
ed essa non ha piu' alcun ramo robusto,
uno scettro per dominare".
Questo e' un lamento e come lamento e' passato nell'uso.
Capitolo 20
1Il dieci del quinto mese, anno settimo,
alcuni anziani d'Israele vennero a consultare il Signore e sedettero
davanti a me. 2Mi fu rivolta questa parola del Signore: 3"Figlio
dell'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Dice il Signore Dio:
Venite voi per consultarmi? Com'e' vero ch'io vivo, non mi lascero'
consultare da voi. Oracolo del Signore Dio. 4Vuoi giudicarli?
Li vuoi giudicare, figlio dell'uomo? Mostra loro gli abomini dei loro
padri. 5Di' loro: Dice il Signore Dio: Quando io scelsi
Israele e alzai la mano e giurai per la stirpe della casa di Giacobbe,
apparvi loro nel paese d'Egitto e giurai per loro dicendo: Io, il
Signore, sono vostro Dio. 6Allora alzai la mano e giurai di
farli uscire dal paese d'Egitto e condurli in una terra scelta per loro,
stillante latte e miele, che e' la piu' bella fra tutte le terre. 7Dissi
loro: Ognuno getti via gli abomini dei propri occhi e non vi contaminate
con gl'idoli d'Egitto: sono io il vostro Dio.
8Ma essi mi si ribellarono e non mi vollero ascoltare: non
gettarono via gli abomini dei propri occhi e non abbandonarono gli idoli
d'Egitto. Allora io decisi di riversare sopra di loro il mio furore e di
sfogare contro di loro la mia ira, in mezzo al paese d'Egitto. 9Ma
feci diversamente per riguardo al mio nome, perche' non fosse profanato
agli occhi delle genti in mezzo alle quali si trovavano, poiche' avevo
dichiarato che li avrei fatti uscire dal paese d'Egitto sotto i loro
occhi. 10Cosi' li feci uscire dall'Egitto e li condussi nel
deserto; 11diedi loro i miei statuti e feci loro conoscere le
mie leggi, perche' colui che le osserva viva per esse. 12Diedi
loro anche i miei sabati come un segno fra me e loro, perche' sapessero
che sono io, il Signore, che li santifico.
13Ma gli Israeliti si ribellarono contro di me nel deserto:
essi non camminarono secondo i miei decreti, disprezzarono le mie leggi,
che bisogna osservare perche' l'uomo viva, e violarono sempre i miei
sabati. Allora io decisi di riversare su di loro il mio sdegno nel
deserto e di sterminarli.
14Ma agii diversamente per il mio nome, perche' non fosse
profanato agli occhi delle genti di fronte alle quali io li avevo fatti
uscire. 15Avevo giurato su di loro nel deserto che non li
avrei piu' condotti nella terra che io avevo loro assegnato, terra
stillante latte e miele, la piu' bella fra tutte le terre, 16perche'
avevano disprezzato i miei comandamenti, non avevano seguito i miei
statuti e avevano profanato i miei sabati, mentre il loro cuore si era
attaccato ai loro idoli. 17Tuttavia il mio occhio ebbe pieta'
di loro e non li distrussi, non li sterminai tutti nel deserto.
18Dissi ai loro figli nel deserto: Non seguite le regole dei
vostri padri, non osservate le loro leggi, non vi contaminate con i loro
idoli: 19sono io, il Signore, il vostro Dio. Camminate
secondo i miei decreti, osservate le mie leggi e mettetele in pratica. 20Santificate
i miei sabati e siano un segno fra me e voi, perche' si sappia che sono
io, il Signore vostro Dio.
21Ma anche i figli mi si ribellarono, non camminarono secondo
i miei decreti, non osservarono e non misero in pratica le mie leggi,
che danno la vita a chi le osserva; profanarono i miei sabati. Allora io
decisi di riversare il mio sdegno su di loro e di sfogare contro di essi
l'ira nel deserto.
22Ma ritirai la mano e feci diversamente per riguardo al mio
nome, perche' non fosse profanato agli occhi delle genti, alla cui
presenza io li avevo fatti uscire. 23E nel deserto giurai
loro, alzando la mia mano, che li avrei dispersi fra le genti e
disseminati in paesi stranieri, 24perche' non avevano
praticato le mie leggi, anzi, avevano disprezzato i miei decreti,
profanato i miei sabati e i loro occhi erano sempre rivolti agli idoli
dei loro padri.
25Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per
le quali non potevano vivere. 26Feci si' che si
contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro
primogenito, per atterrirli, perche' riconoscessero che io sono il
Signore. 27Parla dunque agli Israeliti, figlio dell'uomo, e
di' loro: Dice il Signore Dio: Ancora in questo mi offesero i vostri
padri agendo con infedelta' verso di me: 28dopo che io li
ebbi introdotti nel paese che, levando la mia mano, avevo giurato di
dare loro, essi guardarono ogni colle elevato, ogni albero verde e la'
fecero i sacrifici e portarono le loro offerte provocatrici: la'
depositarono i loro profumi soavi e versarono le loro libazioni. 29Io
dissi loro: Che cos'e' quest'altura alla quale voi andate? Il nome
altura e' rimasto fino ai nostri giorni.
30Ebbene, di' agli Israeliti: Cosi' dice il Signore Dio: Vi
contaminate secondo il costume dei vostri padri, vi prostituite secondo
i loro abomini, 31vi contaminate con tutti i vostri idoli
fino ad oggi, facendo le vostre offerte e facendo passare per il fuoco i
vostri figli e io mi dovrei lasciare consultare da voi, uomini
d'Israele? Com'e' vero ch'io vivo - parola del Signore Dio - non mi
lascero' consultare da voi. 32E cio' che v'immaginate in cuor
vostro non avverra', mentre voi andate dicendo: Saremo come le genti,
come le tribu' degli altri paesi che prestano culto al legno e alla
pietra. 33Com'e' vero ch'io vivo - parola del Signore Dio -
io regnero' su di voi con mano forte, con braccio possente e rovesciando
la mia ira. 34Poi vi faro' uscire di mezzo ai popoli e vi
radunero' da quei territori dove foste dispersi con mano forte, con
braccio possente e con la mia ira traboccante 35e vi
condurro' nel deserto dei popoli e li' a faccia a faccia vi giudichero'.
36Come giudicai i vostri padri nel deserto del paese di
Egitto cosi' giudichero' voi, dice il Signore Dio. 37Vi faro'
passare sotto il mio bastone e vi condurro' sotto il giogo
dell'alleanza. 38Separero' da voi i ribelli e quelli che si
sono staccati da me; li faro' uscire dal paese in cui dimorano, ma non
entreranno nel paese d'Israele: cosi' saprete che io sono il Signore. 39A
voi, uomini d'Israele, cosi' dice il Signore Dio: Andate, servite pure
ognuno i vostri idoli, ma infine mi ascolterete e il mio santo nome non
profanerete piu' con le vostre offerte, con i vostri idoli; 40poiche'
sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele - oracolo del Signore Dio
- mi servira' tutta la casa d'Israele, tutta riunita in quel paese; la'
mi saranno graditi e la' richiedero' le vostre offerte, le primizie dei
vostri doni in qualunque forma me li consacrerete. 41Io vi
accettero' come soave profumo, quando vi avro' liberati dai popoli e vi
avro' radunati dai paesi nei quali foste dispersi: mi mostrero' santo in
voi agli occhi delle genti.
42Allora voi saprete che io sono il Signore, quando vi
condurro' nel paese d'Israele, nel paese che alzando la mia mano giurai
di dare ai vostri padri. 43La' vi ricorderete della vostra
condotta, di tutti i misfatti dei quali vi siete macchiati, e proverete
disgusto di voi stessi, per tutte le malvagita' che avete commesse. 44Allora
saprete che io sono il Signore, quando agiro' con voi per l'onore del
mio nome e non secondo la vostra malvagia condotta e i vostri costumi
corrotti, uomini d'Israele". Parola del Signore Dio.
Capitolo 21
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, parla alla regione
australe e predici contro la selva del mezzogiorno. 3Dirai
alla selva del mezzogiorno: Ascolta la parola del Signore: Dice il
Signore Dio: Ecco, io accendero' in te un fuoco che divorera' in te ogni
albero verde e ogni albero secco: la fiamma ardente non si spegnera' e
ogni sembiante sara' bruciato dal mezzogiorno al settentrione. 4Ogni
vivente vedra' che io, il Signore, l'ho incendiato e non si spegnera'".
5Io dissi: "Ah! Signore Dio, essi vanno dicendo di me:
Non e' forse costui uno che racconta delle favole?".
6Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7"Figlio
dell'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme e parla contro i suoi
santuari, predici contro il paese d'Israele. 8Tu riferirai al
paese d'Israele: Cosi' dice il Signore Dio: Eccomi contro di te.
Sguainero' la spada e uccidero' in te il giusto e il peccatore. 9Se
uccidero' in te il giusto e il peccatore, significa che la spada
sguainata sara' contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione. 10Cosi'
ogni vivente sapra' che io, il Signore, ho sguainato la spada ed essa
non rientrera' nel fodero. 11Tu, figlio dell'uomo, piangi:
piangi davanti a loro con il cuore infranto e pieno d'amarezza. 12Quando
ti domanderanno: Perche' piangi?, risponderai: Perche' e' giunta la
notizia che il cuore verra' meno, le mani s'indeboliranno, lo spirito
sara' costernato, le ginocchia vacilleranno. Ecco e' giunta e si
compie". Parola del Signore Dio. 13Mi fu rivolta questa
parola del Signore: 14"Figlio dell'uomo, profetizza e
di' loro: Cosi' dice il Signore Dio:
Spada, spada aguzza e affilata,
15aguzza per scannare, affilata per lampeggiare!
16L'ha fatta affilare perche' la si impugni,
l'ha aguzzata e affilata
per darla in mano al massacratore!
17Grida e lamentati, o figlio dell'uomo,
perche' essa pesa sul mio popolo,
su tutti i principi d'Israele:
essi cadranno di spada insieme con il mio popolo.
Percio' battiti il fianco,
18perche' e' una prova:
che cosa accadrebbe se nemmeno un bastone sprezzante ci fosse
Parola del Signore Dio.
19Tu, o figlio dell'uomo,
predici e batti le mani:
la spada si raddoppi e si triplichi,
e' la spada dei massacri,
la grande spada del massacro che li circonda.
20Perche' i cuori si struggano e si moltiplichino le vittime,
ho messo ad ogni porta la punta della spada,
fatta per lampeggiare, affilata per il massacro.
21Volgiti a destra, volgiti a sinistra,
ovunque si diriga la tua lama.
22Anch'io battero' le mani e saziero' la mia ira.
Io, il Signore, ho parlato".
23Mi fu rivolta questa parola del Signore:
24"Figlio dell'uomo, traccia due strade per il passaggio
della spada del re di Babilonia; proverranno tutte e due dallo stesso
paese; tu metti un segnale a capo della strada che conduce nella citta'.
25Traccia la strada per cui la spada giunga a Rabba' degli
Ammoniti e in Giuda, a Gerusalemme nella citta' fortificata. 26Infatti
il re di Babilonia e' fermo al bivio, all'inizio delle due strade, per
interrogare le sorti: agita le frecce, interroga gli Dei domestici,
osserva il fegato. 27Nella sua destra e' uscito il responso:
Gerusalemme, per porre contro di essa gli arieti, per farle udire
l'ordine del massacro, echeggiare grida di guerra, disporre gli arieti
contro le sue porte, innalzare terrapieni, costruire trincee.
28Ma questo non e' che un vano presagio agli occhi di quelli
che hanno fatto loro solenni giuramenti. Egli pero' ricorda loro l'iniquita'
per cui saranno catturati". 29Percio' dice il Signore:
"Poiche' voi avete fatto ricordare le vostre iniquita', rendendo
manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il
vostro modo di agire, poiche' ve ne vantate, voi resterete presi al
laccio. 30A te, sconsacrato, empio principe d'Israele, di cui
e' giunto il giorno con il tempo della tua iniquita' finale, 31cosi'
dice il Signore Dio: Deponi il turbante e togliti la corona: tutto sara'
cambiato: cio' che e' basso sara' elevato e cio' che e' alto sara'
abbassato. 32In rovina, in rovina, in rovina la ridurro' e
non si rialzera' piu' finche' non giunga colui al quale appartiene di
diritto e al quale io la daro'".
33Tu, figlio dell'uomo, profetizza e
annunzia: "Cosi' dice il Signore Dio agli Ammoniti e riguardo ai
loro insulti. Di' dunque: La spada, la spada e' sguainata per la strage,
e' affilata per sterminare, per lampeggiare, 34mentre tu hai
false visioni e ti si predicono sorti bugiarde, la spada sara' messa
alla gola degli empi perversi, il cui giorno e' venuto, al colmo della
loro malvagita'.
35Rimettila nel fodero. Nel luogo stesso in cui tu fosti
creato, nella terra stessa in cui sei nato, io ti giudichero'; 36rovescero'
su di te il mio sdegno, contro di te soffiero' nel fuoco della mia ira e
ti abbandonero' in mano di uomini violenti, portatori di distruzione. 37Sarai
preda del fuoco, del tuo sangue sara' intrisa la terra, non ti si
ricordera' piu' perche' io, il Signore, ho parlato".
Capitolo 22
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Tu,
figlio dell'uomo, forse non giudicherai, non giudicherai tu la citta'
sanguinaria? Mostrale tutti i suoi abomini. 3Tu riferirai:
Dice il Signore Dio: O citta' che sparge il sangue in mezzo a se stessa,
perche' giunga il suo tempo, e fabbrica a suo danno idoli con cui
contaminarsi! 4Per il sangue che hai sparso, ti sei resa
colpevole e ti sei contaminata con gli idoli che hai fabbricato: hai
affrettato il tuo giorno, sei giunta al termine dei tuoi anni. Ti
rendero' percio' l'obbrobrio dei popoli e lo scherno di tutta la terra. 5I
vicini e i lontani si faran beffe di te o citta' infamata e piena di
disordini. 6Ecco in te i principi d'Israele, ognuno secondo
il suo potere, intenti a spargere sangue. 7In te si disprezza
il padre e la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprime
l'orfano e la vedova. 8Hai disprezzato i miei santuari, hai
profanato i miei sabati. 9Vi sono in te calunniatori che
versano il sangue. C'e' in te chi banchetta sui monti e chi commette
scelleratezze. 10In te si hanno rapporti col proprio padre,
in te si giace con la donna in stato di mestruazione. 11Uno
reca oltraggio alla donna del prossimo, l'altro contamina con incesto la
nuora, altri viola la sorella, figlia del padre. 12In te si
ricevono doni per spargere il sangue, tu presti a interesse e a usura,
spogli con la violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi. Oracolo
del Signore Dio.
13Ecco, io batto le mani per le frodi che hai commesse e per
il sangue che e' versato in mezzo a te. 14Reggera' il tuo
cuore e saranno forti le mani per i giorni che io ti preparo? Io, il
Signore, l'ho detto e lo faro'; 15ti disperdero' fra le
nazioni e ti disseminero' in paesi stranieri; ti purifichero' della tua
immondezza, 16poi ti riprendero' in eredita' davanti alle
nazioni e tu saprai che io sono il Signore".
17Mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio
dell'uomo, gli Israeliti si son cambiati in scoria per me; sono tutti
rame, stagno, ferro e piombo dentro un crogiuolo: sono scoria di
argento. 19Percio' cosi' dice il Signore: Poiche' vi siete
tutti cambiati in scoria, io vi radunero' dentro Gerusalemme. 20Come
si mette insieme argento, rame, ferro, piombo, stagno dentro un
crogiuolo e si soffia nel fuoco per fonderli, cosi' io, con ira e con
sdegno, vi mettero' tutti insieme e vi faro' fondere; 21vi
radunero', contro di voi soffiero' nel fuoco del mio sdegno e vi
fondero' in mezzo alla citta'. 22Come si fonde l'argento nel
crogiuolo, cosi' sarete fusi in mezzo ad essa: saprete che io, il
Signore, ho riversato il mio sdegno contro di voi".
23Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24"Figlio
dell'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata, non
lavata da pioggia in un giorno di tempesta. 25Dentro di essa
i suoi principi, come un leone ruggente che sbrana la preda, divorano
la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove
in mezzo ad essa. 26I suoi sacerdoti violano la mia legge,
profanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il
profano, non insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i
miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. 27I suoi
capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il
sangue, fanno perire la gente per turpi guadagni. 28I suoi
profeti hanno come intonacato tutti questi delitti con false visioni e
oracoli fallaci e vanno dicendo: Cosi' parla il Signore Dio, mentre
invece il Signore non ha parlato. 29Gli abitanti della
campagna commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il
povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni diritto. 30Io
ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla
breccia di fronte a me, per difendere il paese perche' io non lo
devastassi, ma non l'ho trovato. 31Io rovescero' su di essi
il mio sdegno: li consumero' con il fuoco della mia collera: la loro
condotta faro' ricadere sulle loro teste". Oracolo del Signore Dio.
Capitolo 23
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, vi erano due donne, figlie della stessa madre, 3le
quali si erano prostituite in Egitto fin dalla loro giovinezza, dove
venne profanato il loro petto e oppresso il loro seno verginale. 4Esse
si chiamano Oola' la maggiore e Ooliba' la piu' piccola, sua sorella.
L'una e l'altra divennero mie e partorirono figli e figlie. Oola' e'
Samaria e Ooliba' e' Gerusalemme. 5Oola' mentre era mia si
dimostro' infedele: arse d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi
vicini, 6vestiti di porpora, pri'ncipi e governatori, tutti
giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli. 7Concesse
loro i suoi favori, al fiore degli Assiri, e si contamino' con gli idoli
di coloro dei quali si era innamorata. 8Non rinuncio' alle
sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei
nella sua giovinezza, avevano profanato il suo seno verginale, sfogando
su di lei la loro libidine. 9Per questo l'ho data in mano ai
suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. 10Essi
scoprirono la sua nudita', presero i suoi figli e le sue figlie e la
uccisero di spada. Divenne cosi' come un monito fra le donne, per la
condanna esemplare che essi avevano eseguita su di lei.
11Sua sorella Ooliba' la vide e si corruppe piu' di lei nei
suoi amoreggiamenti; con le sue infedelta' supero' la sorella. 12Spasimo'
per gli Assiri suoi vicini, principi e capi, vestiti di porpora,
cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti. 13Io
vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via. 14Ma
essa moltiplico' le prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete,
figure di Caldei, disegnati con il minio, 15con cinture ai
fianchi, ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi,
rappresentanti i figli di Babilonia, originari di Caldea: 16essa
se ne innamoro' non appena li vide e invio' loro messaggeri in Caldea. 17I
figli di Babilonia andarono da lei al letto degli amori e la
contaminarono con le loro fornicazioni ed essa si contamino' con loro
finche' ne fu nauseata. 18Poiche' aveva messo in pubblico le
sue tresche e scoperto la sua nudita', anch'io mi allontanai da lei come
mi ero allontanato dalla sorella. 19Ma essa continuo' a
moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventu',
quando si prostituiva in Egitto. 20Arse di libidine per
quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni, 21e
cosi' rinnovo' l'infamia della sua giovinezza, quando in Egitto veniva
profanato il suo petto, oppresso il suo seno verginale. 22Per
questo, Ooliba', cosi' dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di
te gli amanti di cui mi sono disgustato e li condurro' contro di te da
ogni parte, 23i figli di Babilonia e di tutti i Caldei,
quelli di Pekod, di Soa e di Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti i
giovani attraenti, principi e capi, tutti capitani e cavalieri famosi; 24verranno
contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine
di popolo e si schiereranno contro di te da ogni parte con scudi grandi
e piccoli ed elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno
secondo le loro leggi. 25Scatenero' la mia gelosia contro di
te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i
superstiti cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie
e cio' che rimarra' di te sara' preda del fuoco. 26Ti
spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli. 27Mettero'
fine alle tue scelleratezze e alle tue prostituzioni commesse in Egitto:
non alzerai piu' gli occhi verso di loro, non ricorderai piu' l'Egitto.
28Perche' cosi' dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in
mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei nauseata. 29Ti
tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni,
lasciandoti nuda e scoperta; sara' svelata la turpitudine delle tue
scelleratezze, la tua libidine e la tua disonesta'. 30Cosi'
sarai trattata perche' tu mi hai tradito con le genti, perche' ti sei
contaminata con i loro idoli. 31Hai seguito la via di tua
sorella, la sua coppa porro' nelle tue mani".
32Dice il Signore Dio:
"Berrai la coppa di tua sorella,
profonda e larga,
sarai oggetto di derisione e di scherno;
la coppa sara' di grande capacita'.
33Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno,
coppa di desolazione e di sterminio
era la coppa di tua sorella Samaria.
34Anche tu la berrai, la vuoterai, ne succhierai i cocci,
ti lacererai il seno,
poiche' io ho parlato". Parola del Signore.
35Percio' dice il Signore Dio: "Poiche'
tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle, sconterai dunque la
tua disonesta' e le tue dissolutezze!".
36Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, non
giudicherai tu Oola' e Ooliba'? Non mostrerai ad esse i loro abomini? 37Sono
state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso
adulterio con i loro idoli; perfino i figli che mi avevano partorito, li
hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto. 38Ancor
questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio
santuario e profanato i miei sabati; 39dopo avere immolato i
loro figli ai loro idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio
santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la mia
casa!
40Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli
per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei lavata, ti
sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi, 41ti
sei stesa su un magnifico divano davanti ad una tavola imbandita, su cui
hai posto il mio olio, i miei profumi. 42Si udiva lo strepito
di una moltitudine festante di uomini venuti dal deserto, i quali
avevano messo braccialetti ai polsi e una corona di gloria sul loro
capo. 43Io pensavo di costei, abituata agli adulteri: Ora
costoro si faranno complici delle sue prostituzioni. 44Infatti
entrarono da lei, come si entra da una prostituta: cosi' entrarono da
Oola' e da Ooliba', donne di malaffare. 45Ma uomini retti le
giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani
sono lorde di sangue".
46Dice infatti il Signore Dio: "Si fara' venire contro
di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni e al
saccheggio. 47La folla le lapidera' e le fara' a pezzi con le
spade; ne uccidera' i figli e le figlie e dara' alle fiamme le case. 48Eliminero'
cosi' un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non
commettere infamie simili. 49Faranno ricadere la vostra
infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete
cosi' che io sono il Signore Dio".
Capitolo 24
1Il dieci del decimo mese, dell'anno nono,
mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, metti per iscritto la data di oggi, di questo giorno, perche'
proprio oggi il re di Babilonia punta contro Gerusalemme. 3Proponi
una parabola a questa genia di ribelli dicendo loro: Cosi' dice il
Signore Dio:
Metti su la pentola,
mettila e versavi acqua.
4Mettici dentro i pezzi di carne,
tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla,
e riempila di ossi scelti;
5prendi il meglio del gregge.
Mettici sotto la legna e falla bollire molto,
si' che si cuociano dentro anche gli ossi.
6Poiche' dice il Signore Dio:
Guai alla citta' sanguinaria,
alla pentola arrugginita,
da cui non si stacca la ruggine!
Vuotala pezzo per pezzo, senza fare le parti,
7poiche' il suo sangue e' dentro,
lo ha versato sulla nuda roccia,
non l'ha sparso in terra per ricoprirlo di polvere.
8Per provocare la mia collera,
per farne vendetta,
ha posto il suo sangue
sulla nuda roccia, senza ricoprirlo.
9Percio' dice il Signore Dio:
Guai alla citta' sanguinaria!
Anch'io faro' grande il rogo.
10Ammassa la legna,
fa' divampare il fuoco,
fa' consumare la carne,
riducila in poltiglia
e le ossa siano riarse.
11Vuota la pentola sulla brace,
perche' si riscaldi
e il rame si arroventi;
si distrugga la sozzura che c'e' dentro
e si consumi la sua ruggine.
12Quanta fatica!
Ma l'abbondante sua ruggine non si stacca,
non scompare da essa neppure con il fuoco.
13La tua immondezza e' esecrabile: ho
cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Percio'
dalla tua immondezza non sarai purificata finche' non avro' sfogato su
di te la mia collera. 14Io, il Signore, ho parlato! Questo
avverra', lo compiro' senza revoca; non avro' ne' pieta', ne'
compassione. Ti giudichero' secondo la tua condotta e i tuoi
misfatti". Oracolo del Signore Dio.
15Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16"Figlio
dell'uomo ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che e' la delizia dei
tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una
lacrima. 17Sospira in silenzio e non fare il lutto dei morti:
avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti
velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto".
18La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie
mori'. La mattina dopo feci come mi era stato comandato 19e
la gente mi domandava: "Non vuoi spiegarci che cosa significa
quello che tu fai?". 20Io risposi: "Il Signore mi
ha parlato: 21Annunzia agli Israeliti: Cosi' dice il Signore
Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra
forza, delizia dei vostri occhi e amore delle vostre anime. I figli e le
figlie che avete lasciato cadranno di spada. 22Voi farete
come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane
del lutto. 23Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai
piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le
vostre iniquita' e gemerete l'uno con l'altro. 24Ezechiele
sara' per voi un segno: quando cio' avverra', voi farete in tutto come
ha fatto lui e saprete che io sono il Signore. 25Tu, figlio
dell'uomo, il giorno in cui togliero' loro la loro fortezza, la gioia
della loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i
loro figli e le loro figlie, 26allora verra' a te un profugo
per dartene notizia. 27In quel giorno la tua bocca si aprira'
per parlare con il profugo, parlerai e non sarai piu' muto e sarai per
loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore".
Capitolo 25
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, rivolgiti agli Ammoniti e predici contro di loro. 3Annunzierai
agli Ammoniti: Udite la parola del Signore Dio. Dice il Signore Dio:
Poiche' tu hai esclamato: Ah! Ah! riguardo al mio santuario poiche' e'
stato profanato, riguardo al paese di Israele perche' e' stato
devastato, e riguardo alla casa di Giuda perche' condotta in esilio, 4per
questo:
Ecco, io ti do in mano ai figli d'oriente.
Metteranno in te i loro accampamenti,
e in mezzo a te pianteranno le loro tende:
mangeranno i tuoi frutti e berranno il tuo latte.
5Faro' di Rabba' una stalla da cammelli
e delle citta' di Ammon un ovile per pecore.
Allora saprete che io sono il Signore".
6Perche' dice il Signore Dio:
"Siccome hai battuto le mani,
hai pestato i piedi in terra e hai gioito in cuor tuo
con pieno disprezzo per il paese d'Israele,
7per questo, eccomi:
Io stendo la mano su di te
e ti daro' in preda alle genti;
ti sterminero' dai popoli
e ti cancellero' dal numero delle nazioni.
Ti annientero' e allora saprai che io sono il Signore".
8Dice il Signore Dio:
"Poiche' Moab e Seir hanno detto:
Ecco, la casa di Giuda e' come tutti gli altri popoli,
9ebbene, io apro il fianco di Moab,
in tutto il suo territorio anniento le sue citta',
decoro del paese,
Bet-Iesimot, Baal-Meon, Kiriataim,
10e le do in possesso ai figli d'oriente,
come diedi loro gli Ammoniti,
perche' non siano piu' ricordati fra i popoli.
11Cosi' faro' giustizia di Moab
e sapranno che io sono il Signore".
12Dice il Signore Dio: "Poiche' Edom
ha sfogato crudelmente la sua vendetta contro la casa di Giuda e s'e'
reso colpevole vendicandosi su di essa, 13per questo, cosi'
dice il Signore Dio:
Anch'io stendero' la mano su Edom,
sterminero' in esso uomini e bestie
e lo ridurro' a un deserto.
Da Teman fino a Dedan cadranno di spada.
14La mia vendetta su Edom la compiro'
per mezzo del mio popolo, Israele,
che trattera' Edom secondo la mia ira e il mio sdegno.
Si conoscera' cosi' la mia vendetta".
Oracolo del Signore Dio.
15Dice il Signore Dio: "Poiche' i
Filistei si son vendicati con animo pieno di odio e si son dati a
sterminare, mossi da antico rancore, 16per questo, cosi' dice
il Signore Dio:
Ecco, io stendo la mano sui Filistei,
sterminero' i Cretei e annientero'
il resto degli abitanti sul mare.
17Faro' su di loro terribili vendette,
castighi furiosi,
e sapranno che io sono il Signore,
quando eseguiro' su di loro la vendetta".
Capitolo 26
1Il primo giorno del mese, dell'anno
undecimo, mi fu rivolta questa parola del Signore:
2"Figlio dell'uomo, poiche' Tiro ha
detto di Gerusalemme:
Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni;
verso di me essa si volge, la sua ricchezza e' devastata.
3Ebbene, cosi' dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, Tiro.
Mandero' contro di te molti popoli,
come il mare solleva le onde,
4e distruggeranno le mura di Tiro,
e demoliranno le sue torri:
spazzero' via da essa anche la polvere
e la ridurro' a un arido scoglio.
5Essa diverra', in mezzo al mare,
un luogo dove stendere le reti,
poiche' io ho parlato - oracolo del Signore.
Essa sara' data in preda ai popoli
6e le sue figlie in piena campagna
saranno uccise di spada;
allora sapranno che io sono il Signore.
7Perche' dice il Signore Dio:
Io mando da settentrione contro Tiro
Nabucodonosor re di Babilonia, il re dei re,
con cavalli, carri e cavalieri
e una folla, un popolo immenso.
8Le tue figlie, in terra ferma, uccidera' di spada,
contro di te costruira' bastioni, alzera' terrapieni,
disporra' un tetto di scudi.
9Con gli arieti colpira' le tue mura,
demolira' le tue torri con i suoi ordigni.
10La moltitudine dei suoi cavalli sara' tale
che ti coprira' con la sua polvere,
per lo strepito dei cavalieri, delle ruote e dei carri
tremeranno le tue mura,
quando entrera' dalle tue porte
come si entra in una citta' espugnata.
11Con gli zoccoli dei suoi cavalli
calpestera' tutte le tue strade,
passera' il tuo popolo a fil di spada,
abbattera' le tue colonne protettrici.
12Saccheggeranno le tue ricchezze,
faran bottino delle tue mercanzie.
Abbatteranno le tue mura,
demoliranno i tuoi splendidi palazzi:
getteranno in mezzo al mare
le tue pietre, i tuoi legnami e la tua polvere.
13Faro' cessare lo strepito delle tue canzoni
e non si udra' piu' il suono delle tue cetre.
14Ti rendero' simile a un arido scoglio,
a un luogo dove stendere le reti;
tu non sarai piu' ricostruita,
poiche' io, il Signore, ho parlato".
Oracolo del Signore Dio.
15Cosi' dice a Tiro il Signore Dio:
"Al fragore della tua caduta, al gemito dei feriti, quando la
strage infierira' in mezzo a te, le isole forse non tremeranno? 16Tutti
i principi del mare scenderanno dai loro troni, deporranno i loro
manti, si spoglieranno delle vesti ricamate, si vestiranno a lutto e
seduti per terra tremeranno ad ogni istante, spaventati per te.
17Su di te alzeranno un lamento e diranno:
Perche' sei scomparsa dai mari, citta' famosa,
potente sui mari?
Essa e i suoi abitanti,
che incutevano terrore
su tutta la terraferma.
18Ora le isole tremano,
nel giorno della tua caduta,
le isole del mare sono spaventate per la tua fine".
19Poiche' dice il Signore Dio: "Quando
avro' fatto di te una citta' deserta, come sono le citta' disabitate, e
avro' fatto salire su di te l'abisso e le grandi acque ti avranno
ricoperto, 20allora ti faro' scendere nella fossa, verso le
generazioni del passato, e ti faro' abitare nelle regioni sotterranee,
in luoghi desolati da secoli, con quelli che sono scesi nella fossa,
perche' tu non sia piu' abitata: allora io daro' splendore alla terra
dei viventi.
21Ti rendero' oggetto di spavento e piu' non sarai, ti si
cerchera' ma ne' ora ne' mai sarai ritrovata". Oracolo del Signore
Dio.
Capitolo 27
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Orsu',
figlio dell'uomo, intona un lamento su Tiro. 3Di' a Tiro,
alla citta' situata all'approdo del mare, che commercia con i popoli e
con le molte isole:
Cosi' dice il Signore Dio:
Tiro, tu dicevi: Io sono una nave di perfetta bellezza.
4In mezzo ai mari e' il tuo dominio.
I tuoi costruttori ti hanno reso bellissima:
5con cipressi del Senir
hanno costruito tutte le tue fiancate,
hanno preso il cedro del Libano
per farti l'albero maestro;
6i tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan;
il ponte te lo hanno fatto d'avorio,
intarsiato nel bossolo delle isole di Chittim.
7Di lino ricamato d'Egitto
era la tua vela che ti servisse d'insegna;
di giacinto scarlatto delle isole di Elisa'
era il tuo padiglione.
8Gli abitanti di Sidone e d'Arvad erano i tuoi rematori,
gli esperti di Semer erano in te, come tuoi piloti.
9Gli anziani di Biblos e i suoi esperti erano in te
per riparare le tue falle.
Tutte le navi del mare e i loro marinai
erano in te per scambiare merci.
10Guerrieri di Persia, di Lud e di Put
erano nelle tue schiere,
appendevano in te lo scudo e l'elmo,
ti davano splendore.
11I figli di Arvad e il loro esercito
erano intorno alle tue mura
vigilando sui tuoi bastioni,
tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi,
coronando la tua bellezza.
12Tarsis commerciava con te, per le tue
ricchezze d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro,
stagno e piombo. 13Anche la Grecia, Tubal e Mesech
commerciavano con te e scambiavan le tue merci con schiavi e oggetti di
bronzo. 14Quelli di Togarma' ti fornivano in cambio cavalli
da tiro, da corsa e muli. 15Gli abitanti di Dedan
trafficavano con te; il commercio delle molte isole era nelle tue mani:
ti davano in pagamento corni d'avorio ed ebano. 16Aram
commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti e pagava le tue
merci con pietre preziose, porpora, ricami, bisso, coralli e rubini. 17Con
te commerciavano Giuda e il paese d'Israele. Ti davano in cambio grano
di Minnit, profumo, miele, olio e balsamo. 18Damasco
trafficava con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi beni di ogni
specie scambiando vino di Chelbon e lana di Zacar. 19Vedan
e Iavan da Uzal ti rifornivano ferro lavorato, cassia e canna
aromatica in cambio dei tuoi prodotti. 20Dedan trafficava con
te in coperte di cavalli. 21L'Arabia e tutti i principi di
Kedar mercanteggiavano con te: trafficavano con te agnelli, montoni e
capri. 22I mercanti di Saba e di Raema' trafficavano con te,
scambiando le tue merci con i piu' squisiti aromi, con ogni sorta di
pietre preziose e con oro.
23Carran, Canne', Eden, i mercanti di Saba, Assur, Kilmad
commerciavano con te. 24Scambiavano con te vesti di lusso,
mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi
ritorte e robuste, sul tuo mercato. 25Le navi di Tarsis
viaggiavano, portando le tue mercanzie.
Cosi' divenisti ricca e gloriosa
in mezzo ai mari.
26In alto mare ti condussero i tuoi rematori,
ma il vento d'oriente ti ha travolto
in mezzo ai mari.
27Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,
i tuoi marinai e i tuoi piloti,
i riparatori delle tue avarie
i trafficanti delle tue merci,
tutti i guerrieri che sono in te
e tutta la turba che e' in mezzo a te
piomberanno nel fondo dei mari,
il giorno della tua caduta.
28All'udire il grido dei tuoi nocchieri
tremeranno le spiagge.
29Scenderanno dalle loro navi
quanti maneggiano il remo:
i marinai, e tutti i piloti del mare
resteranno a terra.
30Faranno sentire il lamento su di te
e grideranno amaramente,
si getteranno sulla testa la polvere,
si rotoleranno nella cenere;
31si raderanno i capelli per te
e vestiranno di sacco;
per te piangeranno nell'amarezza dell'anima
con amaro cordoglio.
32Nel loro pianto intoneranno su di te un lamento,
su di te comporranno elegie:
Chi era come Tiro, ora distrutta in mezzo al mare?
33Quando dai mari uscivano le tue mercanzie,
saziavi tanti popoli;
con l'abbondanza delle tue ricchezze
e del tuo commercio
arricchivi i re della terra.
34Ora tu giaci travolta dai flutti
nelle profondita' delle acque:
il tuo carico e tutto il tuo equipaggio
sono affondati con te.
35Tutti gli abitanti delle isole
sono rimasti spaventati per te
e i loro re, colpiti dal terrore,
hanno il viso sconvolto.
36I mercanti dei popoli fischiano su di te,
tu sei divenuta oggetto di spavento,
finita per sempre".
Capitolo 28
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, parla al principe di Tiro: Dice il Signore Dio:
Poiche' il tuo cuore si e' insuperbito e hai detto:
Io sono un dio,
siedo su un seggio divino in mezzo ai mari,
mentre tu sei un uomo e non un dio,
hai uguagliato la tua mente a quella di Dio,
3ecco, tu sei piu' saggio di Daniele,
nessun segreto ti e' nascosto.
4Con la tua saggezza e il tuo accorgimento
hai creato la tua potenza
e ammassato oro e argento nei tuoi scrigni;
5con la tua grande accortezza e i tuoi traffici
hai accresciuto le tue ricchezze
e per le tue ricchezze si e' inorgoglito il tuo cuore.
6Percio' cosi' dice il Signore Dio:
Poiche' hai uguagliato la tua mente a quella di Dio,
7ecco, io mandero' contro di te
i piu' feroci popoli stranieri;
snuderanno le spade contro la tua bella saggezza,
profaneranno il tuo splendore.
8Ti precipiteranno nella fossa e morirai
della morte degli uccisi in mezzo ai mari.
9Ripeterai ancora: "Io sono un dio",
di fronte ai tuo uccisori?
Ma sei un uomo e non un dio
in balia di chi ti uccide.
10Della morte dei non circoncisi morirai
per mano di stranieri, perche' io l'ho detto".
Oracolo del Signore Dio.
11Mi fu rivolta questa parola del Signore: 12"Figlio
dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Cosi' dice il
Signore Dio:
Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza;
13in Eden, giardino di Dio,
tu eri coperto d'ogni pietra preziosa:
rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici
e diaspri, zaffiri, carbonchi e smeraldi;
e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature,
preparato nel giorno in cui fosti creato.
14Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
15Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finche' fu trovata in te l'iniquita'.
16Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco.
17Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza,
la tua saggezza si era corrotta
a causa del tuo splendore:
ti ho gettato a terra
e ti ho posto davanti ai re che ti vedano.
18Con la gravita' dei tuoi delitti,
con la disonesta' del tuo commercio
hai profanato i tuoi santuari;
percio' in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco
per divorarti.
Ti ho ridotto in cenere sulla terra
sotto gli occhi di quanti ti guardano.
19Quanti fra i popoli ti hanno conosciuto
sono rimasti attoniti per te,
sei divenuto oggetto di terrore, finito per sempre".
20Mi fu rivolta questa parola del Signore: 21"Figlio
dell'uomo, volgiti verso Sidone e profetizza contro di essa: 22Annunziale:
Dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, Sidone,
e mostrero' la mia gloria in mezzo a te.
Si sapra' che io sono il Signore
quando faro' giustizia di te
e manifestero' la mia santita'.
23Mandero' contro di essa la peste
e il sangue scorrera' per le sue vie:
cadranno in essa i trafitti di spada
e questa da ogni parte gravera';
e sapranno che io sono il Signore.
24Non ci sara' piu' per gli Israeliti un
aculeo pungente, una spina dolorosa tra tutti i suoi vicini che la
disprezzano: sapranno che io sono il Signore".
25Cosi' dice il Signore Dio; "Quando avro' radunato gli
Israeliti di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi, io manifestero'
in essi la mia santita' davanti alle genti: abiteranno il paese che
diedi al mio servo Giacobbe, 26vi abiteranno tranquilli,
costruiranno case e pianteranno vigne; vi abiteranno tranquilli, quando
avro' eseguito i miei giudizi su tutti coloro che intorno li
disprezzano: e sapranno che io sono il Signore loro Dio".
Capitolo 29
1Il dodici del decimo mese, anno decimo, mi
fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, rivolgiti contro il faraone re d'Egitto e profetizza contro
di lui e contro tutto l'Egitto. 3Parla dunque dicendo: Cosi'
dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, faraone re d'Egitto;
grande coccodrillo, sdraiato in mezzo al fiume,
hai detto: Il fiume e' mio, e' mia creatura.
4Mettero' ganci alle tue mascelle
e faro' si' che i pesci dei tuoi fiumi
ti si attacchino alle squame
e ti faro' uscire dalle tue acque
insieme con tutti i pesci dei tuoi fiumi
attaccati alle squame;
5gettero' nel deserto te
e tutti i pesci dei tuoi fiumi
e andrai a cadere in mezzo alla campagna
e non sarai ne' raccolto ne' sepolto:
ti daro' in pasto alle bestie selvatiche
e agli uccelli del cielo.
6Tutti gli abitanti dell'Egitto
sapranno che io sono il Signore,
poiche' tu sei stato un sostegno di canna
per gli Israeliti.
7Quando questi ti vollero afferrare
ti rompesti lacerando loro tutta la spalla
e quando si appoggiarono a te, ti spezzasti
facendo vacillare loro tutti i fianchi".
8Percio' dice il Signore Dio: "Ecco,
io mandero' contro di te una spada ed eliminero' da te uomini e bestie. 9L'Egitto
diventera' un luogo desolato e deserto e sapranno che io sono il
Signore. Perche' egli ha detto: Il fiume e' mio, e' mia creatura. 10Ebbene
eccomi contro di te e contro il tuo fiume. Io faro' dell'Egitto, da
Migdol ad Assuan, fino alla frontiera d'Etiopia, una terra deserta e
desolata. 11Piede d'uomo o d'animale non vi transitera' e
rimarra' deserto per quarant'anni. 12Ridurro' l'Egitto una
terra desolata fra le terre assolate e le sue citta' saranno distrutte,
rimarranno una desolazione per quarant'anni e disperdero' gli Egiziani
fra le genti e li disseminero' fra altre regioni".
13Perche' dice il Signore Dio: "Al termine dei
quarant'anni io radunero' gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali li
avevo dispersi: 14mutero' la loro sorte e li ricondurro' nel
paese di Patros, nella loro terra d'origine, e li' formeranno un
piccolo regno; 15sara' il piu' modesto fra gli altri regni e
non si ergera' piu' sugli altri popoli: li rendero' piccoli e non
domineranno piu' le altre nazioni. 16Non costituiranno piu'
una speranza per gli Israeliti, anzi ricorderanno loro l'iniquita' di
quando si rivolgevano ad essi: sapranno allora che io sono il Signore
Dio".
17Ora, il primo giorno del primo mese dell'anno
ventisettesimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio
dell'uomo, Nabucodonosor re di Babilonia ha fatto compiere al suo
esercito una grave impresa contro Tiro: ogni testa e' diventata calva e
ogni spalla e' piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da
Tiro il compenso per l'impresa compiuta contro di essa. 19Percio'
cosi' dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodonosor re di
Babilonia il territorio d'Egitto; portera' via le sue ricchezze, si
impadronira' delle sue spoglie, lo saccheggera'; questa sara' la mercede
per il suo esercito. 20Per l'impresa compiuta contro Tiro io
gli consegno l'Egitto, poiche' l'ha compiuta per me. Oracolo del Signore
Dio.
21In quel giorno io faro' spuntare un potente per la casa
d'Israele e a te faro' aprire la bocca in mezzo a loro: sapranno che io
sono il Signore".
Capitolo 30
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, predici dicendo: Dice il Signore Dio:
Gemete: Ah, quel giorno!
3Perche' il giorno e' vicino,
vicino e' il giorno del Signore,
giorno di nubi sara' il giorno delle nazioni.
4La spada verra' sull'Egitto
e ci sara' l'angoscia in Etiopia,
quando cadranno in Egitto i trafitti,
le sue ricchezze saranno asportate
e le sue fondamenta disfatte.
5Etiopia, Put e Lud e stranieri d'ogni specie
e Cub e i figli del paese dell'alleanza
cadranno con loro di spada. 6Dice il Signore:
Cadranno gli alleati dell'Egitto
e sara' abbattuto l'orgoglio della sua forza:
da Migdol fino ad Assuan cadranno di spada.
Parola del Signore Dio.
7Sara' un deserto fra terre devastate
e le sue citta' fra citta' desolate.
8Sapranno che io sono il Signore
quando daro' fuoco all'Egitto
e tutti i suoi sostenitori saranno schiacciati.
9In quel giorno partiranno da me messaggeri
su navi a spargere il terrore in Etiopia che si crede sicura, e in essa
vi sara' spavento nel giorno dell'Egitto, poiche' ecco gia' viene".
10Cosi' dice il Signore Dio: "Faro' cessare il
tumultuare dell'Egitto per mezzo di Nabucodonosor re di Babilonia. 11Egli
e il suo popolo, il piu' violento dei popoli, saranno inviati a
devastare il paese e sguaineranno la loro spada contro l'Egitto e
riempiranno il terreno di cadaveri. 12Faro' seccare i fiumi e
daro' il paese in mano a genti barbare, devastero' il territorio e cio'
che contiene, per mezzo di stranieri: io, il Signore, l'ho detto".
13Dice il Signore Dio: "Distruggero'
gli idoli
e faro' sparire gli dei da Menfi.
Non ci sara' piu' principe nel paese d'Egitto,
vi spandero' il terrore,
14devastero' Patros,
daro' fuoco a Tanis,
faro' giustizia su Tebe.
15Scatenero' l'ira su Sin, la roccaforte
d'Egitto, sterminero' la moltitudine di Tebe. 16Mettero' a
fuoco l'Egitto: Sin si torcera' dal dolore, Tebe sara' squassata, Menfi
sara' smantellata dai nemici in pieno giorno. 17I giovani di
Eliopoli e di Bubaste cadranno di spada e queste citta' andranno in
schiavitu'. 18In Tafni si oscurera' il giorno, quando vi
spezzero' i gioghi imposti dall'Egitto e verra' meno in lei l'orgoglio
della sua potenza; una nube la coprira' e le sue figlie saranno condotte
schiave. 19Faro' giustizia dell'Egitto e si sapra' che io
sono il Signore".
20Al settimo giorno del primo mese dell'undecimo anno, mi fu
rivolta questa parola del Signore: 21"Figlio dell'uomo,
ho spezzato il braccio del faraone re d'Egitto; egli non e' stato curato
con medicamenti ne' fasciato con bende per fargli riprender forza e
maneggiare la spada". 22Percio' dice il Signore Dio:
"Eccomi contro il faraone re d'Egitto: gli spezzero' il braccio
ancora valido e gli faro' cadere la spada di mano. 23Disperdero'
gli Egiziani fra le genti e li disperdero' in altre regioni. 24Invece
rafforzero' le braccia del re di Babilonia e nella sua mano porro' la
mia spada: spezzero' le braccia del faraone che gemera' davanti a lui
come geme uno ferito a morte. 25Fortifichero' le braccia del
re di Babilonia, mentre le braccia del faraone cadranno. Si sapra' che
io sono il Signore, quando porro' la mia spada nella mano del re di
Babilonia ed egli la stendera' sulla terra d'Egitto. 26Disperdero'
gli Egiziani fra le genti e li disperdero' in altre regioni: si sapra'
che io sono il Signore".
Capitolo 31
1Il primo giorno del terzo mese
dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, di' al faraone re d'Egitto e alla moltitudine dei suoi
sudditi:
A chi credi di essere simile nella tua grandezza?
3Ecco, l'Assiria era un cedro del Libano,
bello di rami e folto di fronde, alto di tronco;
fra le nubi era la sua cima.
4Le acque lo avevano nutrito,
l'abisso lo aveva fatto innalzare
inviando i suoi fiumi
attorno al suolo dov'era piantato
e mandando i suoi ruscelli
anche a tutti gli alberi dei campi.
5Per questo aveva superato in altezza
tutti gli alberi dei campi:
i suoi rami si erano moltiplicati,
le sue fronde si erano distese
per l'abbondanza delle acque, durante la sua crescita.
6Fra i suoi rami fecero il nido
tutti gli uccelli del cielo,
sotto le sue fronde partorirono
tutte le bestie selvatiche,
alla sua ombra sedettero
tutte le grandi nazioni.
7Era bello nella sua altezza
e nell'ampiezza dei suoi rami,
poiche' la sua radice era presso grandi acque.
8I cedri non l'uguagliavano
nel giardino di Dio,
i cipressi non gli assomigliavano con le loro fronde,
i platani non erano neppure
come uno dei suoi rami:
nessun albero nel giardino di Dio
lo pareggiava in magnificenza.
9Bello lo aveva fatto
nella moltitudine dei suoi rami,
percio' lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden
nel giardino di Dio".
10Percio' dice il Signore Dio: "Poiche'
si era elevato in altezza e aveva messo la cima fra le nubi e il suo
cuore si era inorgoglito per la sua grandezza, 11io lo diedi
in balia di un principe di popoli; lo rigettai a causa della sua
empieta'. 12Popoli stranieri, fra i piu' barbari, lo
tagliarono e lo distesero sui monti. Per ogni valle caddero i suoi rami
e su ogni pendice della terra furono spezzate le sue fronde. Tutti i
popoli del paese si allontanarono dalla sua ombra e lo abbandonarono.
13Sui suoi resti si posano
tutti gli uccelli del cielo
e fra i suoi rami
ogni bestia selvatica,
14perche' nessun albero irrigato dalle
acque si esalti nella sua altezza ed elevi la cima fra le nubi, ne' per
la propria altezza confidi in se' nessun albero che beve le acque.
Poiche'
tutti sono destinati alla morte,
alla regione sotterranea,
in mezzo ai figli dell'uomo,
fra coloro che scendono nella fossa".
15Cosi' dice il Signore Dio: "Quando
scese negli inferi io feci far lutto: coprii per lui l'abisso, arrestai
i suoi fiumi e le grandi acque si fermarono; per lui feci vestire il
Libano a lutto e tutti gli alberi del campo si seccarono per lui. 16Al
rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere
negli inferi con quelli che scendono nella fossa. Si consolarono nella
regione sotterranea tutti gli alberi dell'Eden, la parte piu' scelta e
piu' bella del Libano, tutti quelli abbeverati dalle acque. 17Anch'essi
con lui erano scesi negli inferi fra i trafitti di spada, quelli che in
mezzo alle nazioni erano il suo braccio e dimoravano alla sua ombra.
18A chi credi di essere simile per gloria e per grandezza fra
gli alberi dell'Eden? Anche tu sarai precipitato insieme con gli alberi
dell'Eden nella regione sotterranea; giacerai fra i non circoncisi
insieme con i trafitti di spada. Tale sara' il faraone e tutta la sua
moltitudine". Parola del Signore Dio.
Capitolo 32
1Il primo giorno del dodicesimo mese
dell'anno decimosecondo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, intona un lamento sul faraone re d'Egitto dicendo:
Leone fra le genti eri considerato;
ma eri come un coccodrillo nelle acque,
erompevi nei tuoi fiumi
e agitavi le acque con le tue zampe,
intorbidandone i corsi".
3Dice il Signore Dio:
"Tendero' contro di te la mia rete
con una grande assemblea di popoli
e ti tireranno su con la mia rete.
4Ti gettero' sulla terraferma
e ti abbandonero' al suolo.
Faro' posare su di te tutti gli uccelli del cielo
e saziero' di te tutte le bestie della terra.
5Spargero' per i monti la tua carne
e riempiro' le valli della tua carogna.
6Faro' bere alla terra il tuo scolo,
il tuo sangue, fino ai monti,
e i burroni saranno pieni di te.
7Quando cadrai estinto, copriro' il cielo
e oscurero' le sue stelle,
velero' il sole di nubi e la luna non brillera'.
8Oscurero' tutti gli astri del cielo su di te
e stendero' sulla tua terra le tenebre.
Parola del Signore Dio.
9Sgomentero' il cuore di molti popoli,
quando faro' giungere la notizia della tua rovina alle genti, in regioni
a te sconosciute. 10Per te faro' stupire molti popoli e
tremeranno i loro re a causa tua, quando sguainero' la spada davanti a
loro. Ognuno tremera' ad ogni istante per la sua vita, nel giorno della
tua rovina". 11Poiche' dice il Signore Dio: "La
spada del re di Babilonia ti raggiungera'.
12Abbattero' la tua moltitudine con la
spada dei prodi,
dei popoli piu' feroci;
abbatteranno l'orgoglio dell'Egitto
e tutta la sua moltitudine sara' sterminata.
13Faro' perire tutto il suo bestiame
sulle rive delle grandi acque,
che non saranno piu' turbate da piede d'uomo,
ne' unghia d'animale le intorbidera'.
14Allora faro' ritornare tranquille le loro acque
e faro' scorrere i loro canali come olio.
Parola del Signore Dio.
15Quando avro' fatto dell'Egitto una terra desolata,
tutta priva di quanto contiene,
quando avro' percosso tutti i suoi abitanti,
allora si sapra' che io sono il Signore.
16Questo e' un lamento e lo si cantera'. Lo
canteranno le figlie delle genti, lo canteranno sull'Egitto e su tutta
la sua moltitudine". Oracolo del Signore Dio.
17Ai quindici del primo mese, dell'anno
decimosecondo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio
dell'uomo, intona un canto funebre sugli abitanti dell'Egitto. Falli
scendere insieme con le figlie di nazioni potenti, nella regione
sotterranea, con quelli che scendono nella fossa.
19Di chi tu sei piu' bello?
Scendi e giaci con i non circoncisi.
20Cadranno fra gli uccisi di spada; la
spada e' gia' consegnata. Colpite a morte l'Egitto e tutta la sua gente.
21I piu' potenti eroi si rivolgeranno a lui e ai suoi
ausiliari e dagli inferi diranno: Vieni, giaci con i non circoncisi, con
i trafitti di spada. 22La' e' Assur e tutta la sua gente,
intorno al suo sepolcro, uccisi, tutti trafitti di spada; 23poiche'
le loro sepolture sono poste nel fondo della fossa e la sua gente e'
intorno alla sua tomba: uccisi, tutti, trafitti di spada, essi che
seminavano il terrore nella terra dei viventi.
24La' e' Elam e tutto il suo esercito, intorno al suo
sepolcro. Uccisi, tutti, trafitti di spada, scesi non circoncisi nella
regione sotterranea, essi che seminavano il terrore nella terra dei
viventi. Ora portano la loro ignominia con quelli che scendono nella
fossa. 25In mezzo ai trafitti posero il suo giaciglio e tutta
la sua gente intorno al suo sepolcro, tutti non circoncisi, trafitti di
spada; perche' avevano sparso il terrore nella terra dei viventi,
portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa; sono
stati collocati in mezzo ai trafitti di spada.
26La' e' Mesech, Tubal e tutta la sua gente, intorno al suo
sepolcro: tutti non circoncisi, trafitti di spada, perche' incutevano il
terrore nella terra dei viventi. 27Non giaceranno al fianco
degli eroi caduti da secoli, che scesero negli inferi con le armi di
guerra, con le spade disposte sotto il loro capo e con gli scudi sulle
loro ossa, perche' tali eroi erano un terrore nella terra dei viventi. 28Cosi'
tu giacerai fra i non circoncisi e con i trafitti di spada.
29La' e' Edom, i suoi re e tutti i suoi principi che,
nonostante il loro valore, sono posti con i trafitti di spada: giacciono
con i non circoncisi e con quelli che scendono nella fossa. 30La'
sono tutti i pri'ncipi del settentrione, tutti quelli di Sidone, che
scesero con i trafitti, nonostante il terrore sparso dalla loro potenza;
giacciono i non circoncisi con i trafitti di spada e portano la loro
ignominia con quelli che scendono nella fossa.
31Il faraone li vedra' e si consolera' alla vista di tutta
questa moltitudine; il faraone e tutto il suo esercito saranno trafitti
di spada. Oracolo del Signore Dio. 32Perche' aveva sparso il
terrore nella terra dei viventi, ecco giace in mezzo ai non circoncisi,
con i trafitti di spada, egli il faraone e tutta la sua
moltitudine". Parola del Signore Dio.
Capitolo 33
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: Se mando la spada
contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo
territorio e lo pone quale sentinella, 3e questa, vedendo
sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e da' l'allarme al
popolo: 4se colui che ben sente il suono della tromba non ci
bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovra' a se stesso la
propria rovina. 5Aveva udito il suono della tromba, ma non ci
ha badato: sara' responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si
sarebbe salvato. 6Se invece la sentinella vede giunger la
spada e non suona la tromba e il popolo non e' avvertito e la spada
giunge e sorprende qualcuno, questi sara' sorpreso per la sua iniquita':
ma della sua morte domandero' conto alla sentinella. 7O
figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti;
ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. 8Se
io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier
l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morira' per la sua iniquita';
ma della sua morte chiedero' conto a te.
9Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perche'
si converta ed egli non si converte, egli morira' per la sua iniquita'.
Tu invece sarai salvo.
10Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli
Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di
noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere? 11Di'
loro: Com'e' vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo
della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e
viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perche' volete
perire, o Israeliti?
12Figlio dell'uomo, di' ancora ai figli del tuo popolo: La
giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la
sua iniquita' se desiste dall'iniquita', come il giusto non potra'
vivere per la sua giustizia se pecca. 13Se io dico al giusto:
Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquita',
nessuna delle sue azioni buone sara' piu' ricordata e morira' nella
malvagita' che egli ha commesso. 14Se dico all'empio:
Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquita' e compie cio' che e' retto
e giusto, 15rende il pegno, restituisce cio' che ha rubato,
osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivra' e non
morira'; 16nessuno dei peccati che ha commessi sara' piu'
ricordato: egli ha praticato cio' che e' retto e giusto e certamente
vivra'.
17Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di
agire del Signore non e' retto. È invece il loro modo di agire che non
e' retto! 18Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il
male, per questo certo morira'. 19Se l'empio desiste dall'empieta'
e compie cio' che e' retto e giusto, per questo vivra'. 20Voi
andate dicendo: Non e' retto il modo di agire del Signore. Giudichero'
ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti".
21Il cinque del decimo mese dell'anno
decimosecondo della nostra deportazione arrivo' da me un fuggiasco da
Gerusalemme per dirmi: La citta' e' presa. 22La sera prima
dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino,
quando il fuggiasco giunse, il Signore mi apri' la bocca. La mia bocca
dunque si apri' e io non fui piu' muto.
23Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24"Figlio
dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, vanno
dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese e noi siamo
molti: a noi dunque e' stato dato in possesso il paese!
25Percio' dirai loro: Cosi' dice il Signore Dio: Voi mangiate
la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il
sangue, e vorreste avere in possesso il paese? 26Voi vi
appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi
disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il
paese? 27Annunzierai loro: Dice il Signore Dio: Com'e' vero
ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; daro' in
pasto alle belve quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle
fortezze e dentro le caverne moriranno di peste. 28Ridurro'
il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della sua forza
cessera'. I monti d'Israele saranno devastati, non ci passera' piu'
nessuno. 29Sapranno che io sono il Signore quando faro' del
loro paese una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che
hanno commessi.
30Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo
parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un
l'altro: Andiamo a sentire qual e' la parola che viene dal Signore. 31In
folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue
parole, ma poi non le mettono in pratica, perche' si compiacciono di
parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno. 32Ecco,
tu sei per loro come una canzone d'amore: bella e' la voce e piacevole
l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le
mettono in pratica. 33Ma quando cio' avverra' ed ecco
avviene, sapranno che c'e' un profeta in mezzo a loro".
Capitolo 34
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai
pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se
stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? 3Vi
nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore piu' grasse,
ma non pascolate il gregge. 4Non avete reso la forza alle
pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle
ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle
smarrite, ma le avete guidate con crudelta' e violenza. 5Per
colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie
selvatiche: sono sbandate. 6Vanno errando tutte le mie pecore
in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. 7Percio',
pastori, ascoltate la parola del Signore: 8Com'e' vero ch'io
vivo, - parla il Signore Dio - poiche' il mio gregge e' diventato una
preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del
pastore e poiche' i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge
- hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - 9udite
quindi, pastori, la parola del Signore: 10Dice il Signore
Dio: Eccomi contro i pastori: chiedero' loro conto del mio gregge e non
li lascero' piu' pascolare il mio gregge, cosi' i pastori non pasceranno
piu' se stessi, ma strappero' loro di bocca le mie pecore e non saranno
piu' il loro pasto. 11Perche' dice il Signore Dio: Ecco, io
stesso cerchero' le mie pecore e ne avro' cura. 12Come un
pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle
sue pecore che erano state disperse, cosi' io passero' in rassegna le
mie pecore e le radunero' da tutti i luoghi dove erano disperse nei
giorni nuvolosi e di caligine. 13Le ritirero' dai popoli e le
radunero' da tutte le regioni. Le ricondurro' nella loro terra e le
faro' pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie
della regione. 14Le condurro' in ottime pasture e il loro
ovile sara' sui monti alti d'Israele; la' riposeranno in un buon ovile e
avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. 15Io stesso
condurro' le mie pecore al pascolo e io le faro' riposare. Oracolo del
Signore Dio. 16Andro' in cerca della pecora perduta e
ricondurro' all'ovile quella smarrita; fascero' quella ferita e curero'
quella malata, avro' cura della grassa e della forte; le pascero' con
giustizia.
17A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudichero'
fra pecora e pecora, fra montoni e capri. 18Non vi basta
pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della
vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidare con i
piedi quella che resta. 19Le mie pecore devono brucare cio'
che i vostri piedi hanno calpestato e bere cio' che i vostri piedi hanno
intorbidato. 20Percio' dice il Signore Dio a loro riguardo:
Ecco, io giudichero' fra pecora grassa e pecora magra. 21Poiche'
voi avete spinto con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna le
piu' deboli fino a cacciarle e disperderle, 22io salvero' le
mie pecore e non saranno piu' oggetto di preda: faro' giustizia fra
pecora e pecora.
23Suscitero' per loro un pastore che le pascera', Davide mio
servo. Egli le condurra' al pascolo, sara' il loro pastore; 24io,
il Signore, saro' il loro Dio e Davide mio servo sara' principe in mezzo
a loro: io, il Signore, ho parlato. 25Stringero' con esse
un'alleanza di pace e faro' sparire dal paese le bestie nocive,
cosicche' potranno dimorare tranquille anche nel deserto e riposare
nelle selve.
26Faro' di loro e delle regioni attorno al mio colle una
benedizione: mandero' la pioggia a tempo opportuno e sara' pioggia di
benedizione. 27Gli alberi del campo daranno i loro frutti e
la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena sicurezza nella loro
terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avro' spezzato le
spranghe del loro giogo e li avro' liberati dalle mani di coloro che li
tiranneggiano. 28Non saranno piu' preda delle genti, ne' li
divoreranno le fiere selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li
spaventera'.
29Faro' germogliare per loro una florida vegetazione; non
saranno piu' consumati dalla fame nel paese e non soffriranno piu' il
disprezzo delle genti. 30Sapranno che io, il Signore, sono il
loro Dio e loro, la gente d'Israele, sono il mio popolo. Parola del
Signore Dio.
31Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono
il vostro Dio". Oracolo del Signore Dio.
Capitolo 35
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, volgiti verso il monte Seir e profetizza contro di esso. 3Annunzierai:
Dice il Signore Dio:
Eccomi a te, monte Seir,
anche su di te stendero' il mio braccio
e faro' di te una solitudine, un luogo desolato.
4Ridurro' le tue citta' in macerie,
e tu diventerai un deserto;
cosi' saprai che io sono il Signore.
5Tu hai mantenuto un odio secolare contro
gli Israeliti e li hai consegnati alla spada nel giorno della loro
sventura, quando ho posto fine alla loro iniquita'; 6per
questo, com'e' vero ch'io vivo - dice il Signore Dio - ti abbandonero'
al sangue e il sangue ti perseguitera'; tu hai odiato il sangue e il
sangue ti perseguitera'. 7Faro' del monte Seir una solitudine
e un deserto e vi eliminero' chiunque su di esso va e viene. 8Riempiro'
di cadaveri i tuoi monti; sulle tue alture, per le tue pendici, in tutte
le tue valli cadranno i trafitti di spada. 9In solitudine
perenne ti ridurro' e le tue citta' non saranno piu' abitate: saprete
che io sono il Signore. 10Poiche' hai detto: Questi due
popoli, questi due territori saranno miei, noi li possiederemo, anche se
la' e' il Signore. 11Per questo, com'e' vero ch'io vivo -
oracolo del Signore Dio - io agiro' secondo quell'ira e quel furore che
tu hai dimostrato nell'odio contro di loro e mi rivelero' in mezzo a
loro quando faro' giustizia di te: 12saprai allora che io
sono il Signore. Ho udito tutti gli insulti che tu hai proferiti contro
i monti d'Israele: Sono deserti; son dati a noi perche' vi pascoliamo. 13Contro
di me avete fatto discorsi insolenti, contro di me avete moltiplicato le
parole: ho udito tutto. 14Cosi' dice il Signore Dio: Poiche'
tutto il paese ha gioito, faro' di te una solitudine: 15poiche'
tu hai gioito per l'eredita' della casa d'Israele che era devastata,
cosi' io trattero' te: sarai ridotto a una solitudine, o monte Seir, e
tu Edom, tutto intero; si sapra' che io sono il Signore".
Capitolo 36
1"Ora, figlio dell'uomo, profetizza ai
monti d'Israele e di': Monti d'Israele, udite la parola del Signore. 2Cosi'
dice il Signore Dio: Poiche' il nemico ha detto di voi: Ah! Ah! I colli
eterni son diventati il nostro possesso, 3ebbene, profetizza
e annunzia: Dice il Signore Dio: Poiche' siete stati devastati e
perseguitati dai vicini per renderci possesso delle altre nazioni e
poiche' siete stati fatti oggetto di maldicenza e d'insulto della gente,
4ebbene, monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio:
Dice il Signore Dio ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli,
alle rovine desolate e alle citta' deserte che furono preda e scherno
dei popoli vicini: 5ebbene, cosi' dice il Signore Dio: Si',
con gelosia ardente io parlo contro gli altri popoli e contro tutto Edom,
che con la gioia del cuore, con il disprezzo dell'anima, hanno fatto del
mio paese il loro possesso per saccheggiarlo. 6Per questo
profetizza al paese d'Israele e annunzia ai monti, alle colline, alle
pendici e alle valli: Dice il Signore Dio: Ecco, io parlo con gelosia e
con furore: Poiche' voi avete portato l'obbrobrio delle genti, 7ebbene,
dice il Signore Dio, io alzo la mano e giuro: anche le genti che vi
stanno d'intorno subiranno il loro vituperio.
8E voi, monti d'Israele, mettete rami e producete frutti per
il mio popolo d'Israele perche' sta per tornare. 9Ecco
infatti a voi, a voi io mi volgo; sarete ancora lavorati e sarete
seminati. 10Moltiplichero' sopra di voi gli uomini, tutta la
gente d'Israele, e le citta' saranno ripopolate e le rovine ricostruite.
11Moltiplichero' su di voi gli uomini e gli armenti e
cresceranno e saranno fecondi: faro' si' che siate popolati come prima e
vi elargiro' i miei benefici piu' che per il passato e saprete che io
sono il Signore.
12Ricondurro' su di voi degli uomini, il mio popolo Israele:
essi vi possederanno e sarete la loro eredita' e non li priverete piu'
dei loro figli.
13Cosi' parla il Signore Dio: Poiche' si va dicendo di te: Tu
divori gli uomini, tu hai privato di figli il tuo popolo, 14ebbene,
tu non divorerai piu' gli uomini, non priverai piu' di figli la nazione.
Oracolo del Signore Dio. 15Non ti faro' piu' sentire gli
insulti delle nazioni e non ti faro' piu' subire lo scherno dei popoli;
non priverai piu' di figli la tua gente". Parola del Signore Dio.
16Mi fu rivolta questa parola del Signore: 17"Figlio
dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava il suo paese, lo rese
impuro con la sua condotta e le sue azioni. Come l'impurita' di una
donna nel suo tempo e' stata la loro condotta davanti a me. 18Percio'
ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel
paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato. 19Li
ho dispersi fra le genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho
giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni. 20Giunsero
fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo,
perche' di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia
sono stati scacciati dal suo paese. 21Ma io ho avuto riguardo
del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti
presso le quali sono andati. 22Annunzia alla casa d'Israele:
Cosi' dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente
d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra
le genti presso le quali siete andati. 23Santifichero' il mio
nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro.
Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio
- quando mostrero' la mia santita' in voi davanti ai loro occhi. 24Vi
prendero' dalle genti, vi radunero' da ogni terra e vi condurro' sul
vostro suolo. 25Vi aspergero' con acqua pura e sarete
purificati; io vi purifichero' da tutte le vostre sozzure e da tutti i
vostri idoli; 26vi daro' un cuore nuovo, mettero' dentro di
voi uno spirito nuovo, togliero' da voi il cuore di pietra e vi daro' un
cuore di carne. 27Porro' il mio spirito dentro di voi e vi
faro' vivere secondo i miei statuti e vi faro' osservare e mettere in
pratica le mie leggi. 28Abiterete nella terra che io diedi ai
vostri padri; voi sarete il mio popolo e io saro' il vostro Dio. 29Vi
liberero' da tutte le vostre impurita': chiamero' il grano e lo
moltiplichero' e non vi mandero' piu' la carestia. 30Moltiplichero'
i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perche' non soffriate
piu' la vergogna della fame fra le genti. 31Vi ricorderete
della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone
e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquita' e le vostre
nefandezze. 32Non per riguardo a voi, io agisco - dice il
Signore Dio - sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra
condotta, o Israeliti". 33Cosi' dice il Signore Dio:
"Quando vi avro' purificati da tutte le vostre iniquita', vi faro'
riabitare le vostre citta' e le vostre rovine saranno ricostruite. 34Quella
terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto,
sara' ricoltivata 35e si dira': La terra, che era desolata,
e' diventata ora come il giardino dell'Eden, le citta' rovinate,
desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate. 36I
popoli che saranno rimasti attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho
ricostruito cio' che era distrutto e ricoltivato la terra che era un
deserto. Io, il Signore, l'ho detto e lo faro'".
37Dice il Signore Dio: "Permettero' ancora che la gente
d'Israele mi preghi di intervenire in suo favore. Io moltiplichero' gli
uomini come greggi, 38come greggi consacrati, come un gregge
di Gerusalemme nelle sue solennita'. Allora le citta' rovinate saran
ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore".
Capitolo 37
1La mano del Signore fu sopra di me e il
Signore mi porto' fuori in spirito e mi depose nella pianura che era
piena di ossa; 2mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse.
Vidi che erano in grandissima quantita' sulla distesa della valle e
tutte inaridite. 3Mi disse: "Figlio dell'uomo, potranno
queste ossa rivivere?". Io risposi: "Signore Dio, tu lo
sai". 4Egli mi replico': "Profetizza su queste ossa
e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. 5Dice
il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito
e rivivrete. 6Mettero' su di voi i nervi e faro' crescere su
di voi la carne, su di voi stendero' la pelle e infondero' in voi lo
spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore". 7Io
profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii
un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno
all'altro, ciascuno al suo corrispondente. 8Guardai ed ecco
sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non
c'era spirito in loro. 9Egli aggiunse: "Profetizza allo
spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il
Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti,
perche' rivivano". 10Io profetizzai come mi aveva
comandato e lo spirito entro' in essi e ritornarono in vita e si
alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.
11Mi disse: "Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la
gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono
inaridite, la nostra speranza e' svanita, noi siamo perduti. 12Percio'
profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri
sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco
nel paese d'Israele. 13Riconoscerete che io sono il Signore,
quando apriro' le vostre tombe e vi risuscitero' dai vostri sepolcri, o
popolo mio. 14Faro' entrare in voi il mio spirito e
rivivrete; vi faro' riposare nel vostro paese; saprete che io sono il
Signore. L'ho detto e lo faro'". Oracolo del Signore Dio.
15Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16"Figlio
dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti
a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Èfraim
e tutta la casa d'Israele unita a lui, 17e accostali l'uno
all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella
tua mano. 18Quando i figli del tuo popolo ti diranno: Ci vuoi
spiegare che significa questo per te?, 19tu dirai loro: Dice
il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che e' in mano d'Èfraim
e le tribu' d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per
farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia.
20Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai
scritto e 21di' loro: Cosi' dice il Signore Dio: Ecco, io
prendero' gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li
radunero' da ogni parte e li ricondurro' nel loro paese: 22faro'
di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re
regnera' su tutti loro e non saranno piu' due popoli, ne' piu' saranno
divisi in due regni. 23Non si contamineranno piu' con i loro
idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquita'; li liberero' da
tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purifichero' e saranno il
mio popolo e io saro' il loro Dio. 24Il mio servo Davide
sara' su di loro e non vi sara' che un unico pastore per tutti;
seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le
metteranno in pratica. 25Abiteranno nella terra che ho dato
al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri,
abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, attraverso i
secoli; Davide mio servo sara' loro re per sempre. 26Faro'
con loro un'alleanza di pace, che sara' con loro un'alleanza eterna. Li
stabiliro' e li moltiplichero' e porro' il mio santuario in mezzo a loro
per sempre. 27In mezzo a loro sara' la mia dimora: io saro'
il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 28Le genti
sapranno che io sono il Signore che santifico Israele quando il mio
santuario sara' in mezzo a loro per sempre".
Capitolo 38
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio
dell'uomo, volgiti verso Gog nel paese di Magog, principe capo di
Mesech e Tubal, e profetizza contro di lui.
Annunzierai: 3Dice il Signore Dio: Eccomi contro di te Gog,
principe capo di Mesech e Tubal, 4io ti aggirero', ti
mettero' ganci alle mascelle e ti faro' uscire con tutto il tuo
esercito, cavalli e cavalieri tutti ben equipaggiati, truppa immensa con
scudi grandi e piccoli, e tutti muniti di spada. 5La Persia,
l'Etiopia e Put sono con loro, tutti con scudi ed elmi. 6Gomer
e tutte le sue schiere, la gente di Togarma', le estreme regioni del
settentrione e tutte le loro forze, popoli numerosi sono con te.
7Sta' pronto, fa' i preparativi insieme con tutta la
moltitudine che si e' radunata intorno a te: sii a mia disposizione. 8Dopo
molto tempo ti sara' dato l'ordine: sul finire degli anni tu andrai
contro una nazione che e' sfuggita alla spada, che in mezzo a molti
popoli si e' radunata sui monti d'Israele, rimasti lungamente deserti.
Essa rimpatrio' dalle genti e tutti abitano tranquilli. 9Tu
vi salirai, vi giungerai come un uragano: sarai come un nembo che
avvolge la terra, tu con tutte le tue schiere e con i popoli numerosi
che sono con te. 10Dice il Signore Dio: In quel giorno ti
verranno in mente dei pensieri e concepirai progetti malvagi. 11Tu
dirai: Andro' contro una terra indifesa, assaliro' genti tranquille che
si tengono sicure, che abitano tutte in luoghi senza mura, che non hanno
ne' sbarre ne' porte, 12per depredare, saccheggiare, metter
la mano su rovine ora ripopolate e sopra un popolo che si e' riunito
dalle nazioni, dedito agli armenti e ai propri affari, che abita al
centro della terra.
13Saba, Dedan, i commercianti di Tarsis e tutti i suoi
leoncelli ti domanderanno: Vieni per saccheggiare? Hai radunato la tua
gente per venir a depredare e portar via argento e oro, per rapire
armenti e averi e per fare grosso bottino? 14Percio' predici,
figlio dell'uomo, e annunzia a Gog: Cosi' dice il Signore Dio: In quel
giorno, quando il mio popolo Israele dimorera' del tutto sicuro, tu ti
leverai, 15verrai dalla tua dimora, dagli estremi confini del
settentrione, tu e i popoli numerosi che sono con te, tutti su cavalli,
una turba grande, un esercito potente. 16Verrai contro il mio
popolo Israele, come un nembo per coprire la terra. Sul finire dei
giorni io ti mandero' sulla mia terra perche' le genti mi conoscano
quando per mezzo tuo, o Gog, manifestero' la mia santita' davanti ai
loro occhi. 17Cosi' dice il Signore Dio: Non sei tu quegli di
cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi, i profeti
d'Israele, i quali, in quei tempi e per molti anni, profetizzarono che
io ti avrei mandato contro di loro? 18Ma, quando Gog
giungera' nel paese d'Israele - parola del Signore Dio - divampera' la
mia collera. 19Nella mia gelosia e nel mio furore ardente io
vi dichiaro: In quel giorno ci sara' un gran terremoto nel paese di
Israele: 20davanti a me tremeranno i pesci del mare, gli
uccelli del cielo, gli animali selvatici, tutti i rettili che strisciano
sul terreno e ogni uomo che e' sulla terra: i monti franeranno, le rocce
cadranno e ogni muro rovinera' al suolo.
21Contro di lui, per tutti i monti d'Israele, chiamero' la
spada. Parola del Signore Dio. La spada di ognuno di essi sara' contro
il proprio fratello. 22Faro' giustizia di lui con la peste e
con il sangue: faro' piovere su di lui e le sue schiere, sopra i popoli
numerosi che sono con lui, torrenti di pioggia e grandine, fuoco e
zolfo. 23Io mostrero' la mia potenza e la mia santita' e mi
rivelero' davanti a genti numerose e sapranno che io sono il
Signore".
Capitolo 39
1"E tu, figlio dell'uomo, profetizza
contro Gog e annunzia: Cosi' dice il Signore Dio: Eccomi contro di te,
Gog, principe capo di Mesech e di Tubal. 2Io ti sospingero' e
ti condurro' e dagli estremi confini del settentrione ti faro' salire e
ti condurro' sui monti d'Israele. 3Spezzero' l'arco nella tua
mano sinistra e faro' cadere le frecce dalla tua mano destra. 4Tu
cadrai sui monti d'Israele con tutte le tue schiere e i popoli che sono
con te: ti ho destinato in pasto agli uccelli rapaci d'ogni specie e
alle bestie selvatiche. 5Tu sarai abbattuto in aperta
campagna, perche' io l'ho detto. Oracolo del Signore Dio.
6Mandero' un fuoco su Magog e sopra quelli che abitano
tranquilli le isole: sapranno che io sono il Signore. 7Faro'
conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele, e non
permettero' che il mio santo nome sia profanato; le genti sapranno che
io sono il Signore, santo in Israele. 8Ecco, questo avviene e
si compie - parola del Signore Dio -: e' questo il giorno di cui ho
parlato. 9Gli abitanti delle citta' d'Israele usciranno e per
accendere il fuoco bruceranno armi, scudi grandi e piccoli e archi e
frecce e mazze e giavellotti e con quelle alimenteranno il fuoco per
sette anni. 10Non andranno a prendere la legna nei campi e
neppure a tagliarla nei boschi perche' faranno il fuoco con le armi:
spoglieranno coloro che li avevano spogliati e deprederanno coloro che
li avevano saccheggiati. Parola del Signore Dio.
11In quel giorno assegnero' a Gog come sepolcro un luogo
famoso in Israele, la valle di Abarim, a oriente del mare: essa chiude
il passo ai viandanti. Li' sara' sepolto Gog e tutta la sua moltitudine
e quel luogo si chiamera' Valle della moltitudine di Gog. 12La
casa di Israele dara' loro sepoltura per sette mesi per purificare il
paese. 13Li' seppellira' tutto il popolo del paese e sara'
per loro glorioso il giorno in cui manifestero' la mia gloria. Parola
del Signore Dio. 14Saranno scelti uomini che percorreranno di
continuo il paese per seppellire con l'aiuto dei viandanti quelli che
son rimasti a fior di terra, per renderla pura; cominceranno le ricerche
alla fine del settimo mese. 15Quando percorrendo il paese
vedranno ossa umane, vi porranno un segnale, finche' i becchini non le
seppelliscano nella valle della moltitudine di Gog: 16Hamona'
sara' chiamata la citta'. Cosi' purificheranno il paese. 17A
te, figlio dell'uomo, dice il Signore Dio: Annunzia agli uccelli d'ogni
specie e a tutte le bestie selvatiche: Radunatevi, venite; raccoglietevi
da ogni parte sul sacrificio che offro a voi, sacrificio grande, sui
monti d'Israele. Mangerete carne e berrete sangue; 18mangerete
carne d'eroi, berrete sangue di principi del paese: montoni, agnelli,
capri e tori grassi di Basan, tutti. 19Mangerete grasso a
sazieta' e berrete fino all'ebbrezza il sangue del sacrificio che
preparo per voi. 20Alla mia tavola vi sazierete di cavalli e
cavalieri, di eroi e di guerrieri d'ogni razza. Parola del Signore Dio.
21Fra le genti manifestero' la mia gloria e
tutte le genti vedranno la giustizia che avro' fatta e la mano che avro'
posta su di voi. 22La casa d'Israele da quel giorno in poi
sapra' che io, il Signore, sono il loro Dio. 23Le genti
sapranno che la casa d'Israele per la sua iniquita' era stata condotta
in schiavitu', perche' si era ribellata a me e io avevo nascosto loro il
mio volto e li avevo dati in mano ai loro nemici, perche' tutti
cadessero di spada. 24Secondo le loro nefandezze e i loro
peccati io li trattai e nascosi loro la faccia.
25Percio' cosi' dice il Signore Dio: Ora io ristabiliro' la
sorte di Giacobbe, avro' compassione di tutta la casa d'Israele e saro'
geloso del mio santo nome. 26Quando essi abiteranno nella
loro terra tranquilli, senza che alcuno li spaventi, si vergogneranno di
tutte le ribellioni che hanno commesse contro di me.
27Quando io li avro' ricondotti dalle genti e li avro'
radunati dalle terre dei loro nemici e avro' mostrato in loro la mia
santita', davanti a numerosi popoli, 28allora sapranno che
io, il Signore, sono il loro Dio, poiche' dopo averli condotti in
schiavitu' fra le genti, li ho radunati nel loro paese e non ne ho
lasciato fuori neppure uno. 29Allora non nascondero' piu'
loro il mio volto, perche' diffondero' il mio spirito sulla casa
d'Israele". Parola del Signore Dio.
Capitolo 40
1Al principio dell'anno venticinquesimo
della nostra deportazione, il dieci del mese, quattordici anni da quando
era stata presa la citta', in quel medesimo giorno, la mano del Signore
fu sopra di me ed egli mi condusse la'. 2In visione divina mi
condusse nella terra d'Israele e mi pose sopra un monte altissimo sul
quale sembrava costruita una citta', dal lato di mezzogiorno. 3Egli
mi condusse la': ed ecco un uomo, il cui aspetto era come di bronzo, in
piedi sulla porta, con una cordicella di lino in mano e una canna per
misurare. 4Quell'uomo mi disse: "Figlio dell'uomo:
osserva e ascolta attentamente e fa' attenzione a quanto io sto per
mostrarti, perche' tu sei stato condotto qui perche' io te lo mostri e
tu manifesti alla casa d'Israele quello che avrai visto".
5Ed ecco il tempio era tutto recinto da un
muro. La canna per misurare che l'uomo teneva in mano era di sei cubiti,
d'un cubito e un palmo ciascuno. Egli misuro' lo spessore del muro: era
una canna, e l'altezza una canna.
6Poi ando' alla porta che guarda a oriente,
sali' i gradini e misuro' la soglia della porta; era una canna di
larghezza. 7Ogni stanza misurava una canna di lunghezza e una
di larghezza, da una stanza all'altra vi erano cinque cubiti: anche la
soglia del portico dal lato dell'atrio della porta stessa, verso
l'interno, era di una canna. 8Misuro' l'atrio della porta:
era di otto cubiti; 9i pilastri di due cubiti. L'atrio della
porta era verso l'interno.
10Le stanze della porta a oriente erano tre da una parte e
tre dall'altra, tutt'e tre della stessa grandezza, come di una stessa
misura erano i pilastri da una parte e dall'altra. 11Misuro'
la larghezza dell'apertura del portico: era di dieci cubiti; l'ampiezza
della porta era di tredici cubiti. 12Davanti alle stanze vi
era un parapetto di un cubito, da un lato e dall'altro; ogni stanza
misurava sei cubiti per lato. 13Misuro' poi il portico dal
tetto di una stanza al suo opposto; la larghezza era di venticinque
cubiti; da un'apertura all'altra; 14i pilastri li calcolo'
alti sessanta cubiti, dai pilastri cominciava il cortile che circondava
la porta. 15Dalla facciata della porta d'ingresso alla
facciata dell'atrio della porta interna vi era uno spazio di cinquanta
cubiti. 16Le stanze e i pilastri avevano finestre con grate
verso l'interno, intorno alla porta, come anche vi erano finestre
intorno che davano sull'interno dell'atrio. Sui pilastri erano disegnate
palme.
17Poi mi condusse nel cortile esterno e
vidi delle stanze e un lastricato costruito intorno al cortile; trenta
erano le stanze lungo il lastricato. 18Il lastricato si
estendeva ai lati delle porte per una estensione uguale alla larghezza
delle porte stesse: era il lastricato inferiore. 19Misuro' lo
spazio dalla facciata della porta inferiore da oriente a settentrione
alla facciata della porta interna, erano cento cubiti.
20Poi misuro' la lunghezza e la larghezza
della porta che guarda a settentrione e conduce al cortile esterno. 21Le
sue stanze, tre da una parte e tre dall'altra, i pilastri, l'atrio
avevano le stesse dimensioni della prima porta: cinquanta cubiti di
lunghezza per venticinque di larghezza. 22Le finestre,
l'atrio e le palme avevano le stesse dimensioni di quelle della porta
che guarda a oriente. Vi si accedeva per sette scalini: l'atrio era
davanti. 23Di fronte al portico di settentrione vi era la
porta, come di fronte a quello di oriente; misuro' la distanza fra
portico e portico: vi erano cento cubiti.
24Mi condusse poi verso mezzogiorno: ecco
un portico rivolto a mezzogiorno. Ne misuro' i pilastri e l'atrio;
avevano le stesse dimensioni. 25Intorno al portico, come
intorno all'atrio, vi erano finestre uguali alle altre finestre. Esso
misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 26Vi
si accedeva per sette gradini: il vestibolo stava verso l'interno. Sui
pilastri, da una parte e dall'altra, vi erano ornamenti di palme. 27Il
cortile interno aveva un portico verso mezzogiorno; egli misuro' la
distanza fra porta e porta in direzione del mezzogiorno; erano cento
cubiti.
28Allora mi introdusse nell'atrio interno,
per il portico meridionale, e misuro' questo portico; aveva le stesse
dimensioni. 29Le stanze, i pilastri e l'atrio avevano le
medesime misure. Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi erano
finestre. Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di
larghezza.
30Intorno vi erano vestiboli di venticinque cubiti di
lunghezza per cinque di larghezza.
31Il suo vestibolo era rivolto verso l'atrio esterno; sui
pilastri c'erano ornamenti di palme; i gradini per i quali si accedeva
erano otto.
32Poi mi condusse al portico dell'atrio
interno che guarda a oriente e lo misuro': aveva le solite dimensioni. 33Le
stanze, i pilastri e l'atrio avevano le stesse dimensioni. Intorno al
portico, come intorno all'atrio, vi erano finestre. Esso misurava
cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 34Il
suo vestibolo dava sull'atrio esterno: sui pilastri, da una parte e
dall'altra vi erano ornamenti di palme: i gradini per i quali si
accedeva erano otto.
35Poi mi condusse al portico settentrionale
e lo misuro': aveva le solite dimensioni, 36come le stanze, i
pilastri e l'atrio. Intorno vi erano finestre. Esso misurava cinquanta
cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 37Il suo
vestibolo dava sull'atrio esterno; sui pilastri, da una parte e
dall'altra, c'erano ornamenti di palme: i gradini per cui vi si accedeva
erano otto.
38C'era anche una stanza con la porta
vicino ai pilastri dei portici; la' venivano lavati gli olocausti. 39Nell'atrio
del portico vi erano due tavole da una parte e due dall'altra, sulle
quali venivano sgozzati gli olocausti e i sacrifici espiatori e di
riparazione. 40Altre due tavole erano sul lato esterno, a
settentrione di chi entra nel portico, e due tavole all'altro lato
presso l'atrio del portico. 41Cosi' a ciascun lato del
portico c'erano quattro tavole da una parte e quattro tavole dall'altra:
otto tavole in tutto. Su di esse si sgozzavano le vittime. 42C'erano
poi altre quattro tavole di pietre squadrate, per gli olocausti, lunghe
un cubito e mezzo, larghe un cubito e mezzo e alte un cubito: su di esse
venivano deposti gli strumenti con i quali si immolavano gli olocausti e
gli altri sacrifici. 43Uncini d'un palmo erano attaccati
all'interno tutt'intorno; sulle tavole si mettevano le carni delle
offerte.
44Fuori del portico interno, nell'atrio interno, vi erano due
stanze: quella accanto al portico settentrionale guardava a mezzogiorno,
l'altra accanto al portico meridionale guardava a settentrione. 45Egli
mi disse: "La stanza che guarda a mezzogiorno e' per i sacerdoti
che hanno cura del tempio, 46mentre la stanza che guarda a
settentrione e' per i sacerdoti che hanno cura dell'altare: sono essi i
figli di Zadok che, tra i figli di Levi, si avvicinano al Signore per
il suo servizio".
47Misuro' quindi l'atrio: era un quadrato
di cento cubiti di larghezza per cento di lunghezza. L'altare era di
fronte al tempio.
48Mi condusse poi nell'atrio del tempio e
ne misuro' i pilastri: erano ognuno cinque cubiti da una parte e cinque
cubiti dall'altra; la larghezza del portico: tre cubiti da una parte e
tre cubiti dall'altra. 49La lunghezza del vestibolo era di
venti cubiti e la larghezza di dodici cubiti. Vi si accedeva per mezzo
di dieci gradini; accanto ai pilastri c'erano due colonne, una da una
parte e una dall'altra.
Capitolo 41
1M'introdusse poi nel santuario e misuro' i
pilastri: erano larghi sei cubiti da una parte e sei cubiti dall'altra. 2La
porta era larga dieci cubiti e i lati della porta cinque cubiti da una
parte e cinque cubiti dall'altra. Misuro' quindi il santuario: era lungo
quaranta cubiti e largo venti.
3Ando' poi nell'interno e misuro' i
pilastri della porta, due cubiti, e la porta, sei cubiti; la larghezza
della porta, sette cubiti. 4Ne misuro' ancora la lunghezza,
venti cubiti e la larghezza, davanti al santuario, venti cubiti, poi mi
disse: "Questo e' il Santo dei santi".
5Misuro' poi il muro del tempio, sei
cubiti; poi la larghezza dell'edificio laterale, quattro cubiti, intorno
al tempio. 6Le celle laterali erano una sull'altra, trenta
per tre piani. Per le celle all'intorno, c'erano, nel muro del tempio,
rientranze in modo che fossero collegate fra di loro, ma non collegate
al muro del tempio. 7Salendo da un piano all'altro l'ampiezza
delle celle aumentava, percio' la costruzione era piu' larga verso
l'alto. Dal piano inferiore si poteva salire al piano di mezzo e da
questo a quello piu' alto. 8Io vidi intorno al tempio una
elevazione. I fondamenti dell'edificio laterale erano di una canna
intera di sei cubiti. 9La larghezza del muro esterno
dell'edificio laterale era di cinque cubiti, come quella dello spazio
rimanente. Fra l'edificio laterale del tempio 10e le stanze
c'era una larghezza di venti cubiti intorno al tempio. 11Le
porte dell'edificio laterale rimanevano sullo spazio libero; una porta
dava a settentrione e una a mezzogiorno. Lo spazio libero era cinque
cubiti tutt'intorno.
12La costruzione che era di fronte allo
spazio libero sul lato d'occidente, aveva settanta cubiti di larghezza;
il muro della costruzione era tutt'intorno dello spessore di cinque
cubiti; la sua lunghezza di novanta cubiti.
13Poi misuro' il tempio: lunghezza cento cubiti; lo spazio
libero, edificio e sue mura, anch'essi cento cubiti. 14La
larghezza della facciata del tempio con lo spazio libero, cento cubiti. 15Misuro'
ancora la larghezza dell'edificio di fronte allo spazio libero nella
parte retrostante, con le gallerie di qua e di la': era cento cubiti.
L'interno del santuario, il suo vestibolo, 16gli
stipiti, le finestre a grate e le gallerie attorno a tutti e tre, a
cominciare dalla soglia, erano rivestiti di tavole di legno,
tutt'intorno, dal pavimento fino alle finestre, che erano velate. 17Dalla
porta, dentro e fuori del tempio e su tutte le pareti interne ed esterne
erano dipinti 18cherubini e palme. Fra cherubino e cherubino
c'era una palma; ogni cherubino aveva due aspetti: 19aspetto
d'uomo verso una palma e aspetto di leone verso l'altra palma, effigiati
intorno a tutto il tempio. 20Da terra fino sopra la porta
erano disposti cherubini e palme sulle pareti del santuario.
21Gli stipiti del santuario erano quadrangolari.
Davanti al Santo dei santi c'era come 22un
altare di legno, alto tre cubiti, due cubiti di lunghezza e due di
larghezza. Gli angoli, la base e i lati erano di legno. Mi disse:
"Questa e' la tavola che sta davanti al Signore".
23Il santuario e il Santo dei santi avevano
due porte ciascuno. 24Ogni porta aveva due battenti e ogni
battente si ripiegava in due pezzi: due per un battente e due per
l'altro. 25Sulle porte erano dipinti cherubini e palme come
sulle pareti: un portale di legno era sulla facciata dell'atrio
all'esterno. 26Finestre e grate e palme erano da tutt'e due
le parti, ai lati del vestibolo, alle celle annesse al tempio e agli
architravi.
Capitolo 42
1Allora mi fece uscire nell'atrio esterno
dal lato settentrionale e mi condusse all'appartamento che sta di fronte
allo spazio libero prospicente l'edificio verso settentrione. 2Nella
facciata aveva una lunghezza di cento cubiti, verso settentrione, e
cinquanta cubiti di larghezza. 3Di fronte ai venti cubiti
dell'atrio interno e di fronte al lastricato esterno, vi era un
porticato davanti a un altro porticato a tre piani; 4davanti
alle stanze c'era un corridoio di dieci cubiti di larghezza per cento di
lunghezza: le porte delle stanze guardavano a settentrione. 5Le
stanze superiori erano piu' strette delle inferiori e intermedie,
perche' i porticati occupavano parte dello spazio. 6Erano a
tre piani, ma non avevano colonne come quelle degli altri, e percio' le
stanze superiori erano piu' strette rispetto a quelle intermedie e a
quelle inferiori. 7Il muro esterno parallelo alle stanze, dal
lato del corridoio esterno, aveva, davanti alle stanze, una lunghezza di
cinquanta cubiti. 8Infatti la lunghezza delle stanze
dell'atrio esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal lato del tempio
era di cento cubiti. 9In basso le stanze avevano l'ingresso
rivolto verso oriente, entrando dall'atrio esterno, sulla larghezza del
muro dell'atrio.
10A mezzogiorno, di fronte allo spazio libero e alla muraglia
di cinta, c'erano stanze 11e, davanti ad esse, un passaggio
simile a quello delle stanze poste a settentrione: la lunghezza e la
larghezza erano uguali a quelle, come anche le varie uscite e le loro
disposizioni; come le porte di quelle, 12cosi' erano le porte
delle stanze che davano a mezzogiorno; una porta era al principio
dell'ambulacro, lungo il muro corrispondente, a oriente di chi entra. 13Egli
mi disse: "Le stanze a settentrione e quelle a mezzogiorno, di
fronte allo spazio libero, sono le stanze sacre, dove i sacerdoti che si
accostano al Signore mangeranno le cose santissime: ivi riporranno le
cose santissime, le oblazioni e le vittime di espiazione e di
riparazione, perche' santo e' questo luogo. 14Quando i
sacerdoti vi saranno entrati, non usciranno dal luogo santo verso
l'atrio esterno, ma deporranno la' le loro vesti con le quali hanno
prestato servizio, perche' esse sono sante: indosseranno altre vesti e
cosi' si avvicineranno al luogo destinato al popolo".
15Terminato ch'egli ebbe di misurare
l'interno del tempio mi condusse fuori per la porta che guarda a
oriente, e misuro' la cinta intorno. 16Misuro' il lato
orientale con la canna per misurare: era cinquecento canne, in canne da
misura, all'intorno. 17Misuro' il lato settentrionale: era
cinquecento canne, in canne da misura, all'intorno. 18Misuro'
il lato meridionale: era cinquecento canne, con la canna da misura. 19Si
volse al lato occidentale: misuro' cinquecento canne con la canna da
misura. 20Da quattro lati egli misuro' il tempio; aveva
intorno un muro lungo cinquecento canne e largo cinquecento, per
separare il luogo sacro da quello profano.
Capitolo 43
1Mi condusse allora verso la porta che
guarda a oriente 2ed ecco che la gloria del Dio d'Israele
giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle
grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria. 3La
visione che io vidi era simile a quella che avevo vista quando andai per
distruggere la citta' e simile a quella che avevo vista presso il canale
Chebar. Io caddi con la faccia a terra. 4La gloria del
Signore entro' nel tempio per la porta che guarda a oriente.
5Lo spirito mi prese e mi condusse nell'atrio interno: ecco,
la gloria del Signore riempiva il tempio. 6Mentre quell'uomo
stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi
parlava 7e mi diceva: "Figlio dell'uomo, questo e' il
luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io
abitero' in mezzo agli Israeliti, per sempre. E la casa d'Israele, il
popolo e i suoi re, non profaneranno piu' il mio santo nome con le loro
prostituzioni e con i cadaveri dei loro re e con le loro stele, 8collocando
la loro soglia accanto alla mia soglia e i loro stipiti accanto ai miei
stipiti, cosi' che fra me e loro vi era solo il muro, hanno profanato il
mio santo nome con tutti gli abomini che hanno commessi, percio' li ho
distrutti con ira. 9Ma d'ora in poi essi allontaneranno da me
le loro prostituzioni e i cadaveri dei loro re e io abitero' in mezzo a
loro per sempre.
10Tu, figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa
d'Israele, perche' arrossiscano delle loro iniquita'; ne misurino la
pianta 11e, se si vergogneranno di quanto hanno fatto,
manifesta loro la forma di questo tempio, la sua disposizione, le sue
uscite, i suoi ingressi, tutti i suoi aspetti, tutti i suoi regolamenti,
tutte le sue forme e tutte le sue leggi: mettili per iscritto davanti ai
loro occhi, perche' osservino tutte queste norme e tutti questi
regolamenti e li mettano in pratica. 12Questa e' la legge del
tempio: alla sommita' del monte, tutto il territorio che lo circonda e'
santissimo; ecco, questa e' la legge del tempio.
13Queste sono le misure dell'altare in
cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. La base era di un cubito di
altezza per un cubito di larghezza: il suo bordo intorno era un palmo.
Tale lo zoccolo dell'altare.
14Dalla base che posava a terra fino alla piattaforma
inferiore vi erano due cubiti di altezza e un cubito di larghezza: dalla
piattaforma piccola alla piattaforma piu' grande vi erano quattro cubiti
di altezza e un cubito di larghezza.
15Il focolare era di quattro cubiti e sul focolare vi erano
quattro corni. 16Il focolare era dodici cubiti di lunghezza
per dodici di larghezza, cioe' quadrato. 17La piattaforma
superiore era un quadrato di quattordici cubiti di lunghezza per
quattordici cubiti di larghezza, con un orlo intorno di mezzo cubito, e
la base, intorno, di un cubito: i suoi gradini guardavano a oriente.
18Egli mi parlo': "Figlio dell'uomo,
dice il Signore Dio: Queste sono le leggi dell'altare, quando verra'
costruito per offrirvi sopra il sangue. 19Ai sacerdoti leviti
della stirpe di Zadok, che si avvicineranno a me per servirmi, tu darai
- parola del Signore Dio - un giovenco per l'espiazione. 20Prenderai
di quel sangue e lo spanderai sui quattro corni dell'altare, sui quattro
angoli della piattaforma e intorno all'orlo. Cosi' lo purificherai e ne
farai l'espiazione. 21Prenderai poi il giovenco del
sacrificio espiatorio e lo brucerai in un luogo appartato del tempio,
fuori del santuario. 22Il secondo giorno offrirai, per il
peccato, un capro senza difetto e farai la purificazione dell'altare
come hai fatto con il giovenco. 23Terminato il rito della
purificazione, offrirai un giovenco senza difetti e un montone del
gregge senza difetti. 24Tu li presenterai al Signore e i
sacerdoti getteranno il sale su di loro, poi li offriranno in olocausto
al Signore. 25Per sette giorni sacrificherai per il peccato
un capro al giorno e verra' offerto anche un giovenco e un montone del
gregge senza difetti. 26Per sette giorni si fara'
l'espiazione dell'altare e lo si purifichera' e consacrera'. 27Finiti
questi giorni, dall'ottavo in poi, i sacerdoti immoleranno sopra
l'altare i vostri olocausti, i vostri sacrifici di comunione e io vi
saro' propizio". Oracolo del Signore Dio.
Capitolo 44
1Mi condusse poi alla porta esterna del
santuario dalla parte di oriente; essa era chiusa. 2Mi disse:
"Questa porta rimarra' chiusa: non verra' aperta, nessuno vi
passera', perche' c'e' passato il Signore, Dio d'Israele. Percio'
restera' chiusa. 3Ma il principe, il principe siedera' in
essa per cibarsi davanti al Signore; entrera' dal vestibolo della porta
e di li' uscira'".
4Poi mi condusse per la porta
settentrionale, davanti al tempio. Guardai ed ecco la gloria del Signore
riempiva il tempio. Caddi con la faccia a terra 5e il Signore
mi disse: "Figlio dell'uomo, sta' attento, osserva bene e ascolta
quanto io ti diro' sulle prescrizioni riguardo al tempio e su tutte le
sue leggi; sta' attento a come si entra nel tempio da tutti gli accessi
del santuario. 6Riferirai a quei ribelli, alla gente
d'Israele: Cosi' dice il Signore Dio: Troppi sono stati per voi gli
abomini, o Israeliti! 7Avete introdotto figli stranieri, non
circoncisi di cuore e non circoncisi di carne, perche' stessero nel mio
santuario e profanassero il mio tempio, mentre mi offrivate il mio cibo,
il grasso e il sangue, rompendo cosi' la mia alleanza con tutti i vostri
abomini. 8Non vi siete presi voi la cura delle mie cose sante
ma avete affidato loro, al vostro posto, la custodia del mio santuario. 9Cosi'
dice il Signore Dio: Nessuno straniero, non circonciso di cuore, non
circonciso nella carne, entrera' nel mio santuario, nessuno di tutti gli
stranieri che sono in mezzo agli Israeliti.
10Anche i leviti, che si sono allontanati
da me nel traviamento d'Israele e hanno seguito i loro idoli,
sconteranno la propria iniquita'; 11serviranno nel mio
santuario come guardie delle porte del tempio e come servi del tempio;
sgozzeranno gli olocausti e le vittime del popolo e staranno davanti ad
esso pronti al suo servizio. 12Poiche' l'hanno servito
davanti ai suoi idoli e sono stati per la gente d'Israele occasione di
peccato, percio' io ho alzato la mano su di loro - parola del Signore
Dio - ed essi sconteranno la loro iniquita'. 13Non si
avvicineranno piu' a me per servirmi come sacerdoti e toccare tutte le
mie cose sante e santissime, ma sconteranno la vergogna degli abomini
che hanno compiuti. 14Affido loro la custodia del tempio e
ogni suo servizio e qualunque cosa da compiere in esso.
15I sacerdoti leviti figli di Zadok, che
hanno osservato le prescrizioni del mio santuario quando gli Israeliti
si erano allontanati da me, si avvicineranno a me per servirmi e
staranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue. Parola del
Signore Dio. 16Essi entreranno nel mio santuario e si
avvicineranno alla mia tavola per servirmi e custodiranno le mie
prescrizioni.
17Quando entreranno dalle porte dell'atrio interno,
indosseranno vesti di lino; non porteranno alcun indumento di lana,
quando essi eserciteranno il ministero alle porte dell'atrio interno e
nel tempio. 18Porteranno in capo turbanti di lino e avranno
mutande ai fianchi: non si cingeranno di quanto provochi il sudore. 19Quando
usciranno nell'atrio esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti
con le quali hanno ufficiato e le deporranno nelle stanze del santuario:
indosseranno altre vesti per non comunicare con esse la consacrazione al
popolo. 20Non si raderanno il capo, ne' si lasceranno
crescere la chioma, ma avranno i capelli normalmente tagliati. 21Nessun
sacerdote berra' vino quando dovra' entrare nell'atrio interno. 22Non
prenderanno in sposa una vedova, ne' una ripudiata, ma solo una vergine
della stirpe d'Israele: potranno sposare pero' una vedova, se e' la
vedova di un sacerdote. 23Indicheranno al mio popolo cio' che
e' santo e cio' che e' profano e gli insegneranno cio' che e' mondo e
cio' che e' immondo. 24Nelle liti essi saranno i giudici e
decideranno secondo le mie leggi. In tutte le mie feste osserveranno le
mie leggi e i miei statuti e santificheranno i miei sabati. 25Nessuno
di essi si avvicinera' a un cadavere per non rendersi immondo, ma potra'
rendersi immondo per il padre, la madre, un figlio, una figlia, un
fratello o per una sorella non maritata: 26dopo essersi
purificato, gli si conteranno sette giorni 27e quando egli
rientrera' nel luogo santo, nell'atrio interno per servire nel
santuario, offrira' il suo sacrificio espiatorio. Parola del Signore
Dio.
28Essi non avranno alcuna eredita'. Io saro' la loro eredita':
non sara' dato loro alcun possesso in Israele; io sono il loro possesso.
29Saranno loro cibo le oblazioni, i sacrifici espiatori, i
sacrifici di riparazione; apparterra' loro quanto e' stato votato allo
sterminio in Israele. 30La parte migliore di tutte le vostre
primizie e ogni specie di offerta apparterranno ai sacerdoti: cosi'
darete al sacerdote le primizie dei vostri macinati, per far posare la
benedizione sulla vostra casa. 31I sacerdoti non mangeranno
la carne di alcun animale morto di morte naturale o sbranato, di uccelli
o di altri animali".
Capitolo 45
1"Quando voi spartirete a sorte la
regione, in eredita', preleverete dal territorio, in offerta al Signore,
una porzione sacra, lunga venticinquemila cubiti e larga ventimila: essa
sara' santa per tutta la sua estensione. 2Di essa sara' per
il santuario un quadrato di cinquecento cubiti per cinquecento, con una
zona libera all'intorno di cinquanta cubiti. 3In quella
superficie misurerai un tratto di venticinquemila cubiti di lunghezza
per diecimila di larghezza, dove sara' il santuario, il Santo dei santi.
4Esso sara' la parte sacra del paese, sara' per i sacerdoti
ministri del santuario, che si avvicinano per servire il Signore: questo
luogo servira' per le loro case e come luogo sacro per il santuario. 5Uno
spazio di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza
sara' il possesso dei leviti che servono nel tempio, con citta' dove
abitare. 6Come possesso poi delle citta' assegnerete un
tratto di cinquemila cubiti di larghezza per venticinquemila di
lunghezza, parallelo alla parte assegnata al santuario: apparterra' a
tutta la gente d'Israele.
7Al principe sara' assegnato un possesso di
qua e di la' della parte sacra e del territorio dalle citta', al fianco
della parte sacra e al fianco del territorio della citta', a occidente
fino all'estremita' occidentale e a oriente sino al confine orientale,
per una lunghezza uguale a ognuna delle parti, dal confine occidentale
sino a quello orientale. 8Questa sara' la sua terra, il suo
possesso in Israele e cosi' i miei principi non opprimeranno il mio
popolo, ma lasceranno la terra alla gente d'Israele, alle sue tribu'".
9Dice il Signore Dio: "Basta, principi d'Israele, basta
con le violenze e le rapine! Agite secondo il diritto e la giustizia;
eliminate le vostre estorsioni dal mio popolo. Parola del Signore Dio. 10Abbiate
bilance giuste, efa giusta, bat giusto. 11L'efa
e il bat saranno della medesima misura cosi' che il bat e
l'efa contengano un decimo del comer, la loro misura sara'
in relazione al comer. 12Il siclo sara' di venti ghere:
venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli saranno la vostra mina.
13Questa sara' l'offerta che voi
preleverete: un sesto di efa per ogni comer di frumento e
un sesto di efa per ogni comer di orzo. 14Norma
per l'olio - che si misura con il bat - e' un decimo del bat
per ogni kor. Dieci bat corrispondono ad un comer,
perche' dieci bat formano un comer. 15Dal
gregge, una pecora ogni duecento, dai prati fertili d'Israele. Questa
sara' data per le oblazioni, per gli olocausti, per i sacrifici di
comunione, in espiazione per loro. Parola del Signore Dio. 16Tutta
la popolazione del paese sara' tenuta a questa offerta verso il principe
d'Israele. 17A carico del principe saranno gli olocausti, le
oblazioni e le libazioni nelle solennita', nei noviluni e nei sabati, in
tutte le feste della gente d'Israele. Egli provvedera' per il sacrificio
espiatorio, l'oblazione, l'olocausto e il sacrificio di comunione per
l'espiazione della gente d'Israele".
18Dice il Signore Dio: "Il primo
giorno del primo mese, prenderai un giovenco senza difetti e
purificherai il santuario. 19Il sacerdote prendera' il sangue
della vittima per il peccato e lo mettera' sugli stipiti del tempio e
sui quattro angoli dello zoccolo dell'altare e sugli stipiti delle porte
dell'atrio interno. 20Lo stesso fara' il sette del mese per
chi abbia peccato per errore o per ignoranza: cosi' purificherete il
tempio. 21Il quattordici del primo mese sara' per voi la
pasqua, festa d'una settimana di giorni: mangeranno pane azzimo. 22In
quel giorno il principe offrira', per se' e per tutto il popolo del
paese, un giovenco per il peccato; 23nei sette giorni della
festa offrira' in olocausto al Signore sette giovenchi e sette montoni,
senza difetti, in ognuno dei sette giorni, e un capro in sacrificio per
il peccato, ogni giorno. 24In oblazione offrira' un'efa
per giovenco e un'efa per montone, con un hin di olio per
ogni efa.
25Il quindici del settimo mese fara' per la
festa come in quei sette giorni, per i sacrifici espiatori, per gli
olocausti, le oblazioni e l'olio".
Capitolo 46
1Dice il Signore Dio: "Il portico
dell'atrio interno che guarda a oriente rimarra' chiuso nei sei giorni
di lavoro; sara' aperto il sabato e nei giorni del novilunio. 2Il
principe entrera' dal di fuori passando dal vestibolo del portico
esterno e si fermera' presso lo stipite del portico, mentre i sacerdoti
offriranno il suo olocausto e il suo sacrificio di comunione. Egli si
prostrera' sulla soglia del portico, poi uscira' e il portico non sara'
chiuso fino al tramonto. 3Il popolo del paese si prostrera'
nei sabati e nei giorni del novilunio all'ingresso del portico, davanti
al Signore.
4L'olocausto che il principe offrira' al Signore nel giorno
di sabato sara' di sei agnelli e un montone senza difetti; 5come
oblazione offrira' un'efa per il montone, per gli agnelli
quell'offerta che potra' dare; di olio un hin per ogni efa.
6Nel giorno del novilunio offrira' in olocausto un giovenco
senza difetti, sei agnelli e un montone senza difetti; 7in
oblazione, un'efa per il giovenco e un'efa per il montone
e per gli agnelli quanto potra' dare; d'olio, un hin per ogni efa.
8Quando il principe entrera', dovra' entrare passando per
l'atrio del portico e da esso uscira'. 9Quando verra' il
popolo del paese davanti al Signore nelle solennita', coloro che saranno
entrati dalla porta di settentrione per adorare, usciranno dal portico
di mezzogiorno; quelli che saranno entrati dal portico di mezzogiorno
usciranno dal portico di settentrione. Nessuno uscira' dal portico da
cui e' entrato ma uscira' da quello opposto. 10Il principe
sara' in mezzo a loro; entrera' come entrano loro e uscira' come escono
loro. 11Nelle feste e nelle solennita' l'oblazione sara' di
un'efa per il giovenco e di un'efa per il montone; per gli
agnelli quello che potra' dare; l'olio sara' di un hin per ogni efa.
12Quando il principe vorra' offrire volontariamente al
Signore un olocausto o sacrifici di comunione, gli sara' aperto il
portico che guarda ad oriente e offrira' l'olocausto e il sacrificio di
comunione come li offre nei giorni di sabato; poi uscira' e il portico
verra' chiuso appena sara' uscito.
13Ogni giorno tu offrirai in olocausto al Signore un agnello
di un anno, senza difetti; l'offrirai ogni mattina. 14Su di
esso farai ogni mattina un'oblazione di un sesto di efa; di olio
offrirai un terzo di hin per intridere il fior di farina: e'
un'oblazione al Signore, la legge dell'olocausto quotidiano. 15Si
offrira' dunque l'agnello, l'oblazione e l'olio, ogni mattina: e'
l'olocausto quotidiano".
16Dice il Signore Dio: "Se il principe dara' in dono ad
uno dei suoi figli qualcosa della sua eredita', il dono rimarra' ai suoi
figli come eredita'. 17Se invece egli fara' sulla sua
eredita' un dono a uno dei suoi servi, il dono apparterra' al servo fino
all'anno dell'affrancamento, poi ritornera' al principe: ma la sua
eredita' restera' ai suoi figli. 18Il principe non prendera'
niente dell'eredita' del popolo, privandolo, con esazioni, del suo
possesso; egli lascera' in eredita' ai suoi figli parte di quanto
possiede, perche' nessuno del mio popolo sia scacciato dal suo
possesso".
19Poi egli mi condusse, per il corridoio che sta sul fianco
del portico, alle stanze del santuario destinate ai sacerdoti, dalla
parte di settentrione: ed ecco alla estremita' di occidente un posto
riservato. 20Mi disse: "Questo e' il luogo dove i
sacerdoti cuoceranno le carni dei sacrifici di riparazione e di
espiazione e dove cuoceranno le oblazioni, senza portarle fuori
nell'atrio esterno e correre il rischio di comunicare la consacrazione
al popolo". 21Mi condusse nell'atrio esterno e mi fece
passare presso i quattro angoli dell'atrio e a ciascun angolo dell'atrio
vi era un cortile; 22quindi ai quattro angoli dell'atrio vi
erano quattro piccoli cortili lunghi quaranta cubiti e larghi trenta,
tutti d'una stessa misura. 23Un muro girava intorno a tutt'e
quattro e dei fornelli erano costruiti in basso intorno al muro. 24Egli
mi disse: "Queste sono le cucine dove i servi del tempio cuoceranno
i sacrifici del popolo".
Capitolo 47
1Mi condusse poi all'ingresso del tempio e
vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiche'
la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il
lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. 2Mi
condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno
fino alla porta esterna che guarda a oriente, e vidi che l'acqua
scaturiva dal lato destro. 3Quell'uomo avanzo' verso oriente
e con una cordicella in mano misuro' mille cubiti, poi mi fece
attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. 4Misuro'
altri mille cubiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al
ginocchio. Misuro' altri mille cubiti, poi mi fece attraversare l'acqua:
mi giungeva ai fianchi. 5Ne misuro' altri mille: era un fiume
che non potevo attraversare, perche' le acque erano cresciute, erano
acque navigabili, un fiume da non potersi passare a guado. 6Allora
egli mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo?".
Poi mi fece ritornare sulla sponda del fiume; 7voltandomi,
vidi che sulla sponda del fiume vi era un grandissima quantita' di
alberi da una parte e dall'altra. 8Mi disse: "Queste
acque escono di nuovo nella regione orientale, scendono nell'Araba ed
entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque. 9Ogni
essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivra': il pesce
vi sara' abbondantissimo, perche' quelle acque dove giungono, risanano e
la' dove giungera' il torrente tutto rivivra'. 10Sulle sue
rive vi saranno pescatori: da Engaddi a En-Eglaim vi sara' una distesa
di reti. I pesci, secondo le loro specie, saranno abbondanti come i
pesci del Mar Mediterraneo. 11Pero' le sue paludi e le sue
lagune non saranno risanate: saranno abbandonate al sale. 12Lungo
il fiume, su una riva e sull'altra, crescera' ogni sorta di alberi da
frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e
ogni mese matureranno, perche' le loro acque sgorgano dal santuario. I
loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina".
13Dice il Signore Dio: "Questi saranno
i confini della terra che spartirete fra le dodici tribu' d'Israele,
dando a Giuseppe due parti. 14Ognuno di voi possedera' come
l'altro la parte di territorio che io alzando la mano ho giurato di dare
ai vostri padri: questa terra sara' in vostra eredita'.
15Ecco dunque quali saranno i confini del paese. A
settentrione, dal Mar Mediterraneo lungo la via di Chetlon fino a Zedad;
16il territorio di Amat, Berota', Sibraim, che e' fra il
territorio di Damasco e quello di Amat, Cazer-Ticon, che e' sulla
frontiera di Hauran. 17Quindi la frontiera si estendera' dal
mare fino a Cazer-Enon, con il territorio di Damasco e quello di Amat a
settentrione. Questo il lato settentrionale. 18A oriente, fra
l'Hauran, Damasco e Galaad e il paese d'Israele, sara' di confine il
Giordano, fino al mare orientale, e verso Tamar. Questo il lato
orientale.
19A mezzogiorno, da Tamar fino alle acque di Meriba-Kades,
fino al torrente verso il Mar Mediterraneo. Questo il lato meridionale
verso il Negheb.
20A occidente, il Mar Mediterraneo, dal confine sino davanti
all'ingresso di Amat. Questo il lato occidentale.
21Vi spartirete questo territorio secondo le tribu'
d'Israele. 22Lo dividerete in eredita' fra voi e i forestieri
che abitano con voi, i quali hanno generato figli in mezzo a voi; questi
saranno per voi come indigeni fra gli Israeliti e tireranno a sorte con
voi la loro parte in mezzo alle tribu' d'Israele. 23Nella
tribu' in cui lo straniero e' stabilito, la' gli darete la sua
parte". Parola del Signore Dio.
Capitolo 48
1Questi sono i nomi delle tribu': dal
confine settentrionale, lungo la via di Chetlon che conduce ad Amat,
fino a Cazer-Enon, con a settentrione la frontiera di Damasco e lungo
il confine di Amat, dal lato d'oriente fino al mare, sara' assegnata a
Dan una parte.
2Sulla frontiera di Dan, dal limite orientale al limite
occidentale: Aser, una parte.
3Sulla frontiera di Aser, dal limite orientale fino al limite
occidentale: Neftali, una parte.
4Sulla frontiera di Neftali, dal limite orientale fino al
limite occidentale: Manasse, una parte.
5Sulla frontiera di Manasse, dal limite orientale fino al
limite occidentale: Èfraim, una parte.
6Sulla frontiera di Èfraim, dal limite orientale fino al
limite occidentale: Ruben, una parte.
7Sulla frontiera di Ruben, dal limite orientale fino al
limite occidentale: Giuda, una parte.
8Sulla frontiera di Giuda, dal limite orientale fino al
limite occidentale, stara' la porzione che preleverete, larga
venticinquemila cubiti e lunga come una delle parti dal limite orientale
fino al limite occidentale: in mezzo sorgera' il santuario.
9La parte che voi preleverete per il Signore avra'
venticinquemila cubiti di lunghezza per ventimila di larghezza. 10Ai
sacerdoti apparterra' la parte sacra del territorio, venticinquemila
cubiti a settentrione e diecimila di larghezza a ponente, diecimila
cubiti di larghezza a oriente e venticinquemila cubiti di lunghezza a
mezzogiorno. In mezzo sorgera' il santuario del Signore. 11Essa
apparterra' ai sacerdoti consacrati, ai figli di Zadok, che furono
fedeli alla mia osservanza e non si traviarono nel traviamento degli
Israeliti come traviarono i leviti. 12Sara' per loro come una
parte sacra prelevata sulla parte consacrata del paese, cosa santissima,
a fianco del territorio assegnato ai leviti.
13I leviti, lungo il territorio dei sacerdoti, avranno
venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza: tutta la
lunghezza sara' di venticinquemila cubiti e tutta la larghezza di
diecimila.
14Essi non ne potranno vendere ne' permutare, ne' potra'
essere alienata questa parte migliore del paese, perche' e' sacra al
Signore.
15I cinquemila cubiti di lunghezza che restano sui
venticinquemila, saranno terreno profano per la citta', per abitazioni e
dintorni; in mezzo sorgera' la citta'. 16Le sue misure
saranno le seguenti: il lato settentrionale avra' quattromilacinquecento
cubiti; il lato meridionale, quattromilacinquecento cubiti; il lato
orientale quattromilacinquecento cubiti e il lato occidentale
quattromilacinquecento cubiti. 17I dintorni della citta'
saranno duecentocinquanta cubiti a settentrione, duecentocinquanta a
mezzogiorno, duecentocinquanta a oriente e duecentocinquanta a ponente. 18Rimarra'
accanto alla parte sacra un terreno lungo diecimila cubiti a oriente e
diecimila a occidente, i cui prodotti saranno il cibo per coloro che
prestan servizio nella citta', 19i quali saranno presi da
tutte le tribu' d'Israele. 20Tutta la zona sara' di
venticinquemila cubiti per venticinquemila. Preleverete, come possesso
della citta', un quarto della zona sacra.
21Il resto, da una parte e dall'altra della zona sacra e del
possesso della citta', su un fronte di venticinquemila cubiti della zona
sacra a oriente, verso il confine orientale, e a ponente, su un fronte
di venticinquemila cubiti verso il confine occidentale, parallelamente
alle parti, sara' per il principe. La zona sacra e il santuario del
tempio rimarranno in mezzo, 22fra il possesso dei leviti e il
possesso della citta', e fra cio' che spetta al principe; quel che si
trova tra la frontiera di Giuda e quella di Beniamino sara' del
principe.
23Per le altre tribu', dalla frontiera orientale a quella
occidentale: Beniamino, una parte.
24Al lato del territorio di Beniamino, dalla frontiera
orientale a quella occidentale: Simeone, una parte.
25Al lato del territorio di Simeone, dalla frontiera
orientale a quella occidentale: Ìssacar, una parte.
26Al lato del territorio di Ìssacar, dalla frontiera
orientale a quella occidentale: Zabulon, una parte.
27Al lato del territorio di Zabulon, dalla frontiera
orientale a quella occidentale: Gad, una parte.
28Al lato del territorio di Gad, dalla frontiera meridionale
verso mezzogiorno, la frontiera andra' da Tamar alle acque di
Meriba-Kades e al torrente che va al Mar Mediterraneo. 29Questo
e' il territorio che voi dividerete a sorte in eredita' alle tribu'
d'Israele e queste le loro parti, dice il Signore Dio.
30Queste saranno le uscite della citta':
sul lato settentrionale: quattromilacinquecento cubiti. 31Le
porte della citta' porteranno i nomi delle tribu' d'Israele. Tre porte a
settentrione: la porta di Ruben, una; la porta di Giuda, una; la porta
di Levi, una. 32Sul lato orientale: quattromilacinquecento
cubiti e tre porte: la porta di Giuseppe, una; la porta di Beniamino,
una; la porta di Dan, una. 33Sul lato meridionale:
quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Simeone, una; la
porta di Ìssacar, una; la porta di Zabulon, una.
34Sul lato occidentale: quattromilacinquecento cubiti e tre
porte: la porta di Gad, una; la porta di Aser, una; la porta di Neftali,
una.
35Perimetro totale: diciottomila cubiti. La citta' si
chiamera' da quel giorno in poi: La' e' il Signore. |