Vangelo secondo LucaCapitolo 11Poiche' molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, 3cosi' ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, 4perche' ti possa rendere conto della solidita' degli insegnamenti che hai ricevuto. 5Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era
un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie
una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. 6Erano giusti
davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le
prescrizioni del Signore. 7Ma non avevano figli, perche'
Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. 26Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu
mandato da Dio in una citta' della Galilea, chiamata Nazaret, 27a
una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato
Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei,
disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore e' con te". 29A
queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un
tale saluto. 30L'angelo le disse: "Non temere, Maria,
perche' hai trovato grazia presso Dio. 31Ecco concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesu'. 32Sara'
grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli dara' il
trono di Davide suo padre 33e regnera' per sempre sulla casa
di Giacobbe e il suo regno non avra' fine". 39In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una citta' di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, saluto' Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussulto' nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42ed esclamo' a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44Ecco, appena la voce del tuo saluto e' giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore". 46Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore 56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi torno' a casa sua. 57Per Elisabetta intanto si compi' il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. 59All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. 60Ma sua madre intervenne: "No, si chiamera' Giovanni". 61Le dissero: "Non c'e' nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome". 62Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63Egli chiese una tavoletta, e scrisse: "Giovanni e' il suo nome". Tutti furono meravigliati. 64In quel medesimo istante gli si apri' la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 65Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. 66Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: "Che sara' mai questo bambino?" si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. 67Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profeto' dicendo: 68"Benedetto il Signore Dio
d'Israele, 80Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. Capitolo 21In quei giorni un decreto di Cesare
Augusto ordino' che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo
primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. 3Andavano
tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua citta'. 4Anche
Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla citta' di
Nazaret e dalla Galilea sali' in Giudea alla citta' di Davide, chiamata
Betlemme, 5per farsi registrare insieme con Maria sua sposa,
che era incinta. 6Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si
compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo
figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia,
perche' non c'era posto per loro nell'albergo. 14"Gloria a Dio nel piu' alto dei
cieli 15Appena gli angeli si furono allontanati
per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a
Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto
conoscere". 16Andarono dunque senz'indugio e trovarono
Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17E
dopo averlo visto, riferirono cio' che del bambino era stato detto loro.
18Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i
pastori dicevano. 19Maria, da parte sua, serbava tutte queste
cose meditandole nel suo cuore. 21Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesu', come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. 22Quando venne il tempo della loro
purificazione secondo la Legge di Mose', portarono il bambino a
Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23come e' scritto nella
Legge del Signore: ogni maschio primogenito sara' sacro al Signore;
24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di
giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. 29"Ora lascia, o Signore, che il tuo
servo 33Il padre e la madre di Gesu' si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e parlo' a Maria, sua madre: "Egli e' qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione 35perche' siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggera' l'anima". 36C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribu' di Aser. Era molto avanzata in eta', aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. 39Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro citta' di Nazaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. 41I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; 43ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesu' rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perche' ci hai fatto cosi'? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". 49Ed egli rispose: "Perche' mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". 50Ma essi non compresero le sue parole. 51Parti' dunque con loro e torno' a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesu' cresceva in sapienza, eta' e grazia davanti a Dio e agli uomini. Capitolo 31Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell'Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com'e' scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: 7Diceva dunque alle folle che andavano a
farsi battezzare da lui: "Razza di vipere, chi vi ha insegnato a
sfuggire all'ira imminente? 8Fate dunque opere degne della
conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per
padre! Perche' io vi dico che Dio puo' far nascere figli ad Abramo anche
da queste pietre. 9Anzi, la scure e' gia' posta alla radice
degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sara' tagliato e
buttato nel fuoco". 19Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodiade, moglie di suo fratello, e per tutte le scelleratezze che aveva commesso, 20aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione. 21Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesu', ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si apri' 22e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto". 23Gesu' quando incomincio' il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, 24figlio di Mattat, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innai, figlio di Giuseppe, 25figlio di Mattatia, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Nagga'i, 26figlio di Maat, figlio di Mattattia, figlio di Semein, figlio di Iosek, figlio di Ioda, 27figlio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di Zorobabele, figlio di Salatiel, figlio di Neri, 28figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadam, figlio di Er, 29figlio di Gesu', figlio di Eliezer, figlio di Iorim, figlio di Mattat, figlio di Levi, 30figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliacim, 31figlio di Melea, figlio di Menna, figlio di Mattata', figlio di Natam, figlio di Davide, 32figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naasson, 33figlio di Aminadab, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda, 34figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, 35figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, 36figlio di Cainam, figlio di Arfacsad, figlio di Sem, figlio di Noe', figlio di Lamech, 37figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di Iaret, figlio di Malleel, figlio di Cainam, 38figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, Figlio di Dio. Capitolo 41Gesu', pieno di Spirito Santo, si allontano' dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto 2dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangio' nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane". 4Gesu' gli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivra' l'uomo". 5Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: 6"Ti daro' tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perche' e' stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. 7Se ti prostri dinanzi a me tutto sara' tuo". 8Gesu' gli rispose: "Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai". 9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, buttati giu'; 10sta scritto infatti: Ai suoi angeli dara' ordine per te, 11e anche: essi ti sosterranno con le mani, 12Gesu' gli rispose: "È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo". 13Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontano' da lui per ritornare al tempo fissato. 14Gesu' ritorno' in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. 16Si reco' a Nazaret, dove era stato allevato; ed entro', secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzo' a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovo' il passo dove era scritto: 18Lo Spirito del Signore e' sopra di me; 20Poi arrotolo' il volume, lo consegno'
all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano
fissi sopra di lui. 21Allora comincio' a dire: "Oggi si
e' adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri
orecchi". 22Tutti gli rendevano testimonianza ed erano
meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e
dicevano: "Non e' il figlio di Giuseppe?". 23Ma
egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura
te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche
qui, nella tua patria!". 24Poi aggiunse: "Nessun
profeta e' bene accetto in patria. 25Vi dico anche: c'erano
molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per
tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26ma
a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di
Sidone. 27C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del
profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il
Siro". 31Poi discese a Cafarnao, una citta' della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. 32Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perche' parlava con autorita'. 33Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e comincio' a gridare forte: 34"Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesu' Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!". 35Gesu' gli intimo': "Taci, esci da costui!". E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, usci' da lui, senza fargli alcun male. 36Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: "Che parola e' mai questa, che comanda con autorita' e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?". 37E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione. 38Uscito dalla sinagoga entro' nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. 39Chinatosi su di lei, intimo' alla febbre, e la febbre la lascio'. Levatasi all'istante, la donna comincio' a servirli. 40Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41Da molti uscivano demoni gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perche' sapevano che era il Cristo. 42Sul far del giorno usci' e si reco' in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perche' non se ne andasse via da loro. 43Egli pero' disse: "Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre citta'; per questo sono stato mandato". 44E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea. Capitolo 51Un giorno, mentre, levato in piedi, stava
presso il lago di Genesaret 2e la folla gli faceva ressa
intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla
sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3Sali' in
una barca, che era di Simone, e lo prego' di scostarsi un poco da terra.
Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. 12Un giorno Gesu' si trovava in una citta' e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si getto' ai piedi pregandolo: "Signore, se vuoi, puoi sanarmi". 13Gesu' stese la mano e lo tocco' dicendo: "Lo voglio, sii risanato!". E subito la lebbra scomparve da lui. 14Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: "Va', mostrati al sacerdote e fa' l'offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mose', perche' serva di testimonianza per essi". 15La sua fama si diffondeva ancor piu'; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermita'. 16Ma Gesu' si ritirava in luoghi solitari a pregare. 17Un giorno sedeva insegnando. Sedevano la' anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. 18Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. 19Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesu', nel mezzo della stanza. 20Veduta la loro fede, disse: "Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi". 21Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: "Chi e' costui che pronuncia bestemmie? Chi puo' rimettere i peccati, se non Dio soltanto?". 22Ma Gesu', conosciuti i loro ragionamenti, rispose: "Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? 23Che cosa e' piu' facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Àlzati e cammina? 24Ora, perche' sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamo' rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua". 25Subito egli si alzo' davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avvio' verso casa glorificando Dio. 26Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose". 27Dopo cio' egli usci' e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi!". 28Egli, lasciando tutto, si alzo' e lo segui'. 29Poi Levi gli preparo' un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. 30I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: "Perche' mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?". 31Gesu' rispose: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi". 33Allora gli dissero: "I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; cosi' pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!". 34Gesu' rispose: "Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo e' con loro? 35Verranno pero' i giorni in cui lo sposo sara' strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno". 36Diceva loro anche una parabola: "Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. 37E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. 38Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. 39Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perche' dice: Il vecchio e' buono!". Capitolo 61Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. 2Alcuni farisei dissero: "Perche' fate cio' che non e' permesso di sabato?". 3Gesu' rispose: "Allora non avete mai letto cio' che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? 4Come entro' nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangio' e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?". 5E diceva loro: "Il Figlio dell'uomo e' signore del sabato". 6Un altro sabato egli entro' nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era la' un uomo, che aveva la mano destra inaridita. 7Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. 8Ma Gesu' era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: "Alzati e mettiti nel mezzo!". L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. 9Poi Gesu' disse loro: "Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?". 10E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: "Stendi la mano!". Egli lo fece e la mano guari'. 11Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesu'. 12In quei giorni Gesu' se ne ando' sulla montagna a pregare e passo' la notte in orazione. 13Quando fu giorno, chiamo' a se' i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: 14Simone, che chiamo' anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 15Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, 16Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore. 17Disceso con loro, si fermo' in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, 18che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. 19Tutta la folla cercava di toccarlo, perche' da lui usciva una forza che sanava tutti. 20Alzati gli occhi verso i suoi discepoli,
Gesu' diceva: 24Ma guai a voi, ricchi, 27Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. 29A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. 30Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. 31Cio' che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 32Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 33E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sara' grande e sarete figli dell'Altissimo; perche' egli e' benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. 36Siate misericordiosi, come e' misericordioso il Padre vostro. 37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sara' perdonato; 38date e vi sara' dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sara' versata nel grembo, perche' con la misura con cui misurate, sara' misurato a voi in cambio". 39Disse loro anche una parabola: "Puo'
forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una
buca? 40Il discepolo non e' da piu' del maestro; ma ognuno
ben preparato sara' come il suo maestro. 41Perche' guardi la
pagliuzza che e' nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della
trave che e' nel tuo? 42Come puoi dire al tuo fratello:
Permetti che tolga la pagliuzza che e' nel tuo occhio, e tu non vedi la
trave che e' nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e
allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo
fratello. 46Perche' mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate cio' che dico? 47Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrero' a chi e' simile: 48e' simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riusci' a smuoverla perche' era costruita bene. 49Chi invece ascolta e non mette in pratica, e' simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investi' e subito crollo'; e la rovina di quella casa fu grande". Capitolo 71Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entro' in Cafa'rnao. 2Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. 3Percio', avendo udito parlare di Gesu', gli mando' alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. 4Costoro giunti da Gesu' lo pregavano con insistenza: "Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, 5perche' ama il nostro popolo, ed e' stato lui a costruirci la sinagoga". 6Gesu' si incammino' con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mando' alcuni amici a dirgli: "Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; 7per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sara' guarito. 8Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorita', e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Va' ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa". 9All'udire questo Gesu' resto' ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: "Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede cosi' grande!". 10E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito. 11In seguito si reco' in una citta' chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. 12Quando fu vicino alla porta della citta', ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della citta' era con lei. 13Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: "Non piangere!". 14E accostatosi tocco' la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Giovinetto, dico a te, alzati!". 15Il morto si levo' a sedere e incomincio' a parlare. Ed egli lo diede alla madre. 16Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: "Un grande profeta e' sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo". 17La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione. 18Anche Giovanni fu informato dai suoi
discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamo' due di essi 19e
li mando' a dire al Signore: "Sei tu colui che viene, o dobbiamo
aspettare un altro?". 20Venuti da lui, quegli uomini
dissero: "Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti:
Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?". 21In
quello stesso momento Gesu' guari' molti da malattie, da infermita', da
spiriti cattivi e dono' la vista a molti ciechi. 22Poi diede
loro questa risposta: "Andate e riferite a Giovanni cio' che avete
visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi
camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti
risuscitano, ai poveri e' annunziata la buona novella. 23E
beato e' chiunque non sara' scandalizzato di me!". Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, 28Io vi dico, tra i nati di donna non c'e' nessuno piu' grande di Giovanni, e il piu' piccolo nel regno di Dio e' piu' grande di lui. 29Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. 30Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio. 31A chi dunque paragonero' gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? 32Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; 33È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. 34È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. 35Ma alla sapienza e' stata resa giustizia da tutti i suoi figli". 36Uno dei farisei lo invito' a mangiare da
lui. Egli entro' nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed
ecco una donna, una peccatrice di quella citta', saputo che si trovava
nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38e
fermatasi dietro si rannicchio' piangendo ai piedi di lui e comincio' a
bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e
li cospargeva di olio profumato. Capitolo 81In seguito egli se ne andava per le citta' e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. 2C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermita': Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni, 3Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. 4Poiche' una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni citta', disse con una parabola: 5"Il seminatore usci' a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. 6Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridi' per mancanza di umidita'. 7Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. 8Un'altra cadde sulla terra buona, germoglio' e frutto' cento volte tanto". Detto questo, esclamo': "Chi ha orecchi per intendere, intenda!". 9I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 10Ed egli disse: "A voi e' dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perche' vedendo non vedano 11Il significato della parabola e' questo: Il seme e' la parola di Dio. 12I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perche' non credano e cosi' siano salvati. 13Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. 14Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. 15Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza. 16Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perche' chi entra veda la luce. 17Non c'e' nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. 18Fate attenzione dunque a come ascoltate; perche' a chi ha sara' dato, ma a chi non ha sara' tolto anche cio' che crede di avere". 19Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 20Gli fu annunziato: "Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti". 21Ma egli rispose: "Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica". 22Un giorno sali' su una barca con i suoi discepoli e disse: "Passiamo all'altra riva del lago". Presero il largo. 23Ora, mentre navigavano, egli si addormento'. Un turbine di vento si abbatte' sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. 24Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Maestro, maestro, siamo perduti!". E lui, destatosi, sgrido' il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia. 25Allora disse loro: "Dov'e' la vostra fede?". Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: "Chi e' dunque costui che da' ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?". 26Approdarono nella regione dei Geraseni,
che sta di fronte alla Galilea. 27Era appena sceso a terra,
quando gli venne incontro un uomo della citta' posseduto dai demoni. Da
molto tempo non portava vestiti, ne' abitava in casa, ma nei sepolcri. 28Alla
vista di Gesu' gli si getto' ai piedi urlando e disse a gran voce:
"Che vuoi da me, Gesu', Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non
tormentarmi!". 29Gesu' infatti stava ordinando allo
spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era
impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in
ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi
deserti. 30Gesu' gli domando': "Qual e' il tuo
nome?". Rispose: "Legione", perche' molti demoni erano
entrati in lui. 31E lo supplicavano che non ordinasse loro di
andarsene nell'abisso. 40Al suo ritorno, Gesu' fu accolto dalla
folla, poiche' tutti erano in attesa di lui. 41Ed ecco venne
un uomo di nome Giairo, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi
di Gesu', lo pregava di recarsi a casa sua, 42perche' aveva
un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il
cammino, le folle gli si accalcavano attorno. 43Una donna che
soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a
guarire, 44gli si avvicino' alle spalle e gli tocco' il lembo
del mantello e subito il flusso di sangue si arresto'. 45Gesu'
disse: "Chi mi ha toccato?". Mentre tutti negavano, Pietro
disse: "Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti
schiaccia". 46Ma Gesu' disse: "Qualcuno mi ha
toccato. Ho sentito che una forza e' uscita da me". 47Allora
la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti
tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiaro' davanti a tutto il popolo
il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita. 48Egli
le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata, va' in pace!". Capitolo 91Egli allora chiamo' a se' i Dodici e diede loro potere e autorita' su tutti i demoni e di curare le malattie. 2E li mando' ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 3Disse loro: "Non prendete nulla per il viaggio, ne' bastone, ne' bisaccia, ne' pane, ne' denaro, ne' due tuniche per ciascuno. 4In qualunque casa entriate, la' rimanete e di la' poi riprendete il cammino. 5Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro citta', scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi". 6Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni. 7Intanto il tetrarca Erode senti' parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perche' alcuni dicevano: "Giovanni e' risuscitato dai morti", 8altri: "È apparso Elia", e altri ancora: "È risorto uno degli antichi profeti". 9Ma Erode diceva: "Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi e' dunque costui, del quale sento dire tali cose?". E cercava di vederlo. 10Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesu' tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con se' e si ritiro' verso una citta' chiamata Betsaida. 11Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. 12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: "Congeda la folla, perche' vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiche' qui siamo in una zona deserta". 13Gesu' disse loro: "Dategli voi stessi da mangiare". Ma essi risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente". 14C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: "Fateli sedere per gruppi di cinquanta". 15Cosi' fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. 16Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzo' e li diede ai discepoli perche' lo distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste. 18Un giorno, mentre Gesu' si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: "Chi sono io secondo la gente?". 19Essi risposero: "Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che e' risorto". 20Allora domando': "Ma voi chi dite che io sia?". Pietro, prendendo la parola, rispose: "Il Cristo di Dio". 21Egli allora ordino' loro severamente di non riferirlo a nessuno. 22"Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno". 23Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno
vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni
giorno e mi segua. 27In verita' vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio". 28Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con se' Pietro, Giovanni e Giacomo e sali' sul monte a pregare. 29E, mentre pregava, il suo volto cambio' d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mose' ed Elia, 31apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesu': "Maestro, e' bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mose' e una per Elia". Egli non sapeva quel che diceva. 34Mentre parlava cosi', venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura. 35E dalla nube usci' una voce, che diceva: "Questi e' il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo". 36Appena la voce cesso', Gesu' resto' solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno cio' che avevano visto. 37Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro. 38A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: "Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perche' e' l'unico che ho. 39Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli da' schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito. 40Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti". 41Gesu' rispose: "O generazione incredula e perversa, fino a quando saro' con voi e vi sopportero'? Conducimi qui tuo figlio". 42Mentre questi si avvicinava, il demonio lo getto' per terra agitandolo con convulsioni. Gesu' minaccio' lo spirito immondo, risano' il fanciullo e lo consegno' a suo padre. 43E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio. Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: 44"Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini". 45Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava cosi' misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento. 46Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il piu' grande. 47Allora Gesu', conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: 48"Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiche' chi e' il piu' piccolo tra tutti voi, questi e' grande". 49Giovanni prese la parola dicendo: "Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demoni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perche' non e' con noi tra i tuoi seguaci". 50Ma Gesu' gli rispose: "Non glielo impedite, perche' chi non e' contro di voi, e' per voi". 51Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme 52e mando' avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. 53Ma essi non vollero riceverlo, perche' era diretto verso Gerusalemme. 54Quando videro cio', i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?". 55Ma Gesu' si volto' e li rimprovero'. 56E si avviarono verso un altro villaggio. 57Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguiro' dovunque tu vada". 58Gesu' gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". 59A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre". 60Gesu' replico': "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio". 61Un altro disse: "Ti seguiro', Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa". 62Ma Gesu' gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, e' adatto per il regno di Dio". Capitolo 101Dopo questi fatti il Signore designo'
altri settantadue discepoli e li invio' a due a due avanti a se' in ogni
citta' e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: "La
messe e' molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone
della messe perche' mandi operai per la sua messe. 3Andate:
ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate
borsa, ne' bisaccia, ne' sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
5In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6Se
vi sara' un figlio della pace, la vostra pace scendera' su di lui,
altrimenti ritornera' su di voi. 7Restate in quella casa,
mangiando e bevendo di quello che hanno, perche' l'operaio e' degno
della sua mercede. Non passate di casa in casa. 8Quando
entrerete in una citta' e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sara'
messo dinanzi, 9curate i malati che vi si trovano, e dite
loro: Si e' avvicinato a voi il regno di Dio. 10Ma quando
entrerete in una citta' e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e
dite: 11Anche la polvere della vostra citta' che si e'
attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate
pero' che il regno di Dio e' vicino. 12Io vi dico che in quel
giorno Sodoma sara' trattata meno duramente di quella citta'. sarai innalzata fino al cielo? 16Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato". 17I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: "Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome". 18Egli disse: "Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potra' danneggiare. 20Non rallegratevi pero' perche' i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli". 21In quello stesso istante Gesu' esulto' nello Spirito Santo e disse: "Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Si', Padre, perche' cosi' a te e' piaciuto. 22Ogni cosa mi e' stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi e' il Figlio se non il Padre, ne' chi e' il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare". 23E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: "Beati gli occhi che vedono cio' che voi vedete. 24Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere cio' che voi vedete, ma non lo videro, e udire cio' che voi udite, ma non l'udirono". 25Un dottore della legge si alzo' per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?". 26Gesu' gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?". 27Costui rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso". 28E Gesu': "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai". 29Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a
Gesu': "E chi e' il mio prossimo?". 30Gesu'
riprese: 38Mentre erano in cammino, entro' in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. 39Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesu', ascoltava la sua parola; 40Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: "Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". 41Ma Gesu' le rispose: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, 42ma una sola e' la cosa di cui c'e' bisogno. Maria si e' scelta la parte migliore, che non le sara' tolta". Capitolo 111Un giorno Gesu' si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". 2Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, 5Poi aggiunse: "Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, 6perche' e' giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; 7e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta e' gia' chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; 8vi dico che, se anche non si alzera' a darglieli per amicizia, si alzera' a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. 9Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sara' dato, cercate e troverete, bussate e vi sara' aperto. 10Perche' chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sara' aperto. 11Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli dara' una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dara' al posto del pesce una serpe? 12O se gli chiede un uovo, gli dara' uno scorpione? 13Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto piu' il Padre vostro celeste dara' lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!". 14Gesu' stava scacciando un demonio che era
muto. Uscito il demonio, il muto comincio' a parlare e le folle rimasero
meravigliate. 15Ma alcuni dissero: "È in nome di
Beelzebul, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni". 16Altri
poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 17Egli,
conoscendo i loro pensieri, disse: "Ogni regno diviso in se stesso
va in rovina e una casa cade sull'altra. 18Ora, se anche
satana e' diviso in se stesso, come potra' stare in piedi il suo regno?
Voi dite che io scaccio i demoni in nome di Beelzebul. 19Ma
se io scaccio i demoni in nome di Beelzebul, i vostri discepoli in
nome di chi li scacciano? Percio' essi stessi saranno i vostri giudici. 20Se
invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, e' dunque giunto a voi
il regno di Dio. 23Chi non e' con me, e' contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. 24Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornero' nella mia casa da cui sono uscito. 25Venuto, la trova spazzata e adorna. 26Allora va, prende con se' altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima". 27Mentre diceva questo, una donna alzo' la voce di mezzo alla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!". 28Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!". 29Mentre le folle si accalcavano, Gesu' comincio' a dire: "Questa generazione e' una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sara' dato nessun segno fuorche' il segno di Giona. 30Poiche' come Giona fu un segno per quelli di Ninive, cosi' anche il Figlio dell'uomo lo sara' per questa generazione. 31La regina del sud sorgera' nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannera'; perche' essa venne dalle estremita' della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben piu' di Salomone c'e' qui. 32Quelli di Ninive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perche' essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben piu' di Giona c'e' qui. 33Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perche' quanti entrano vedano la luce. 34La lucerna del tuo corpo e' l'occhio. Se il tuo occhio e' sano, anche il tuo corpo e' tutto nella luce; ma se e' malato, anche il tuo corpo e' nelle tenebre. 35Bada dunque che la luce che e' in te non sia tenebra. 36Se il tuo corpo e' tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sara' luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore". 37Dopo che ebbe finito di parlare, un
fariseo lo invito' a pranzo. Egli entro' e si mise a tavola. 38Il
fariseo si meraviglio' che non avesse fatto le abluzioni prima del
pranzo. 39Allora il Signore gli disse: "Voi farisei
purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno e'
pieno di rapina e di iniquita'. 40Stolti! Colui che ha fatto
l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? 41Piuttosto
date in elemosina quel che c'e' dentro, ed ecco, tutto per voi sara'
mondo. 42Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della
menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e
l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. 43Guai
a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti
sulle piazze. 44Guai a voi perche' siete come quei sepolcri
che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo". Capitolo 121Nel frattempo, radunatesi migliaia di
persone che si calpestavano a vicenda, Gesu' comincio' a dire anzitutto
ai discepoli: "Guardatevi dal lievito dei farisei, che e'
l'ipocrisia. 2Non c'e' nulla di nascosto che non sara'
svelato, ne' di segreto che non sara' conosciuto. 3Pertanto
cio' che avrete detto nelle tenebre, sara' udito in piena luce; e cio'
che avrete detto all'orecchio nelle stanze piu' interne, sara'
annunziato sui tetti. 13Uno della folla gli disse: "Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredita'". 14Ma egli rispose: "O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?". 15E disse loro: "Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perche' anche se uno e' nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni". 16Disse poi una parabola: "La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. 17Egli ragionava tra se': Che faro', poiche' non ho dove riporre i miei raccolti? 18E disse: Faro' cosi': demoliro' i miei magazzini e ne costruiro' di piu' grandi e vi raccogliero' tutto il grano e i miei beni. 19Poi diro' a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. 20Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sara' richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sara'? 21Cosi' e' di chi accumula tesori per se', e non arricchisce davanti a Dio". 22Poi disse ai discepoli: "Per questo
io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che
mangerete; ne' per il vostro corpo, come lo vestirete. 23La
vita vale piu' del cibo e il corpo piu' del vestito. 24Guardate
i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio ne' granaio,
e Dio li nutre. Quanto piu' degli uccelli voi valete! 25Chi
di voi, per quanto si affanni, puo' aggiungere un'ora sola alla sua
vita? 26Se dunque non avete potere neanche per la piu'
piccola cosa, perche' vi affannate del resto? 27Guardate i
gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che
neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 28Se
dunque Dio veste cosi' l'erba del campo, che oggi c'e' e domani si getta
nel forno, quanto piu' voi, gente di poca fede? 29Non cercate
percio' che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: 30di
tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa
che ne avete bisogno. 31Cercate piuttosto il regno di Dio, e
queste cose vi saranno date in aggiunta. 33Vendete cio' che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. 34Perche' dove e' il vostro tesoro, la' sara' anche il vostro cuore. 35Siate pronti, con la cintura ai fianchi e
le lucerne accese; 36siate simili a coloro che aspettano il
padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e
bussa. 37Beati quei servi che il padrone al suo ritorno
trovera' ancora svegli; in verita' vi dico, si cingera' le sue vesti, li
fara' mettere a tavola e passera' a servirli. 38E se,
giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li trovera' cosi',
beati loro! 39Sappiate bene questo: se il padrone di casa
sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40Anche
voi tenetevi pronti, perche' il Figlio dell'uomo verra' nell'ora che non
pensate". 49Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia' acceso! 50C'e' un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finche' non sia compiuto! 51Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. 52D'ora innanzi in una casa di cinque persone 53si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, 54Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e cosi' accade. 55E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sara' caldo, e cosi' accade. 56Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? 57E perche' non giudicate da voi stessi cio' che e' giusto? 58Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perche' non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. 59Ti assicuro, non ne uscirai finche' non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo". Capitolo 131In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2Prendendo la parola, Gesu' rispose: "Credete che quei Galilei fossero piu' peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4O quei diciotto, sopra i quali rovino' la torre di Si'loe e li uccise, credete che fossero piu' colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo". 6Disse anche questa parabola: "Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovo'. 7Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perche' deve sfruttare il terreno? 8Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finche' io gli zappi attorno e vi metta il concime 9e vedremo se portera' frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai". 10Una volta stava insegnando in una
sinagoga il giorno di sabato. 11C'era la' una donna che aveva
da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non
poteva drizzarsi in nessun modo. 12Gesu' la vide, la chiamo'
a se' e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermita'", 13e
le impose le mani. Subito quella si raddrizzo' e glorificava Dio. 18Diceva dunque: "A che cosa e' simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomigliero'? 19È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi e' cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami". 20E ancora: "A che cosa rassomigliero' il regno di Dio? 21È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finche' sia tutta fermentata". 22Passava per citta' e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Rispose: 24"Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perche' molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzera' e chiudera' la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi rispondera': Non vi conosco, non so di dove siete. 26Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. 27Ma egli dichiarera': Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquita'! 28La' ci sara' pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. 29Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi". 31In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perche' Erode ti vuole uccidere". 32Egli rispose: "Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demoni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avro' finito. 33Pero' e' necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perche' non e' possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. 34Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! 35Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete piu' fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!". Capitolo 141Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. 2Davanti a lui stava un idropico. 3Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesu' disse: "È lecito o no curare di sabato?". 4Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guari' e lo congedo'. 5Poi disse: "Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirera' subito fuori in giorno di sabato?". 6E non potevano rispondere nulla a queste parole. 7Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: 8"Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perche' non ci sia un altro invitato piu' ragguardevole di te 9e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. 10Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perche' venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa piu' avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. 11Perche' chiunque si esalta sara' umiliato, e chi si umilia sara' esaltato". 12Disse poi a colui che l'aveva invitato: "Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, ne' i tuoi fratelli, ne' i tuoi parenti, ne' i ricchi vicini, perche' anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. 13Al contrario, quando da'i un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14e sarai beato perche' non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti". 15Uno dei commensali, avendo udito cio', gli disse: "Beato chi mangera' il pane nel regno di Dio!". 16Gesu' rispose: "Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. 17All'ora della cena, mando' il suo servo a dire agli invitati: Venite, e' pronto. 18Ma tutti, all'unanimita', cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. 19Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. 20Un altro disse: Ho preso moglie e percio' non posso venire. 21Al suo ritorno il servo riferi' tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della citta' e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. 22Il servo disse: Signore, e' stato fatto come hai ordinato, ma c'e' ancora posto. 23Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perche' la mia casa si riempia. 24Perche' vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggera' la mia cena". 25Siccome molta gente andava con lui, egli si volto' e disse: 26"Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puo' essere mio discepolo. 27Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non puo' essere mio discepolo. 28Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? 29Per evitare che, se getta le fondamenta e non puo' finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: 30Costui ha iniziato a costruire, ma non e' stato capace di finire il lavoro. 31Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puo' affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32Se no, mentre l'altro e' ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. 33Cosi' chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non puo' essere mio discepolo. 34Il sale e' buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salera'? 35Non serve ne' per la terra ne' per il concime e cosi' lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda". Capitolo 151Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui riceve i peccatori e mangia con loro". 3Allora egli disse loro questa parabola: 4"Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finche' non la ritrova? 5Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, 6va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perche' ho trovato la mia pecora che era perduta. 7Cosi', vi dico, ci sara' piu' gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. 8O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finche' non la ritrova? 9E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perche' ho ritrovato la dramma che avevo perduta. 10Cosi', vi dico, c'e' gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte". 11Disse ancora: "Un uomo aveva due
figli. 12Il piu' giovane disse al padre: Padre, dammi la
parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le
sostanze. 13Dopo non molti giorni, il figlio piu' giovane,
raccolte le sue cose, parti' per un paese lontano e la' sperpero' le sue
sostanze vivendo da dissoluto. 14Quando ebbe speso tutto, in
quel paese venne una grande carestia ed egli comincio' a trovarsi nel
bisogno. 15Allora ando' e si mise a servizio di uno degli
abitanti di quella regione, che lo mando' nei campi a pascolare i porci.
16Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i
porci; ma nessuno gliene dava. 17Allora rientro' in se stesso
e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza
e io qui muoio di fame! 18Mi levero' e andro' da mio padre e
gli diro': Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19non
sono piu' degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi
garzoni. 20Parti' e si incammino' verso suo padre. Capitolo 161Diceva anche ai discepoli: "C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 2Lo chiamo' e gli disse: Che e' questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perche' non puoi piu' essere amministratore. 3L'amministratore disse tra se': Che faro' ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. 4So io che cosa fare perche', quando saro' stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. 5Chiamo' uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: 6Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. 7Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. 8Il padrone lodo' quell'amministratore disonesto, perche' aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piu' scaltri dei figli della luce. 9Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con
la disonesta ricchezza, perche', quand'essa verra' a mancare, vi
accolgano nelle dimore eterne. 14I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. 15Egli disse: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: cio' che e' esaltato fra gli uomini e' cosa detestabile davanti a Dio. 16La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi. 17È piu' facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziche' cada un solo trattino della Legge. 18Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio. 19C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. 20Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, 21bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22Un giorno il povero mori' e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Mori' anche il ricco e fu sepolto. 23Stando nell'inferno tra i tormenti, levo' gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. 24Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pieta' di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perche' questa fiamma mi tortura. 25Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui e' consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 26Per di piu', tra noi e voi e' stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, ne' di costi' si puo' attraversare fino a noi. 27E quegli replico': Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, 28perche' ho cinque fratelli. Li ammonisca, perche' non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. 29Ma Abramo rispose: Hanno Mose' e i Profeti; ascoltino loro. 30E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andra' da loro, si ravvederanno. 31Abramo rispose: Se non ascoltano Mose' e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi". Capitolo 171Disse ancora ai suoi discepoli: "È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. 2È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 3State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. 4E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai". 5Gli apostoli dissero al Signore: 6"Aumenta la nostra fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. 7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dira' quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? 8Non gli dira' piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finche' io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? 9Si riterra' obbligato verso il suo servo, perche' ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Cosi' anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi e' stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare". 11Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesu' attraverso' la Samaria e la Galilea. 12Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, 13alzarono la voce, dicendo: "Gesu' maestro, abbi pieta' di noi!". 14Appena li vide, Gesu' disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati. 15Uno di loro, vedendosi guarito, torno' indietro lodando Dio a gran voce; 16e si getto' ai piedi di Gesu' per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesu' osservo': "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si e' trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". E gli disse: 19"Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato!". 20Interrogato dai farisei: "Quando verra' il regno di Dio?", rispose: 21"Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dira': Eccolo qui, o: eccolo la'. Perche' il regno di Dio e' in mezzo a voi!". 22Disse ancora ai discepoli: "Verra' un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23Vi diranno: Eccolo la', o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24Perche' come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, cosi' sara' il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25Ma prima e' necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. 26Come avvenne al tempo di Noe', cosi' sara' nei giorni del Figlio dell'uomo: 27mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noe' entro' nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29ma nel giorno in cui Lot usci' da Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30Cosi' sara' nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelera'. 31In quel giorno, chi si trovera' sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; cosi' chi si trovera' nel campo, non torni indietro. 32Ricordatevi della moglie di Lot. 33Chi cerchera' di salvare la propria vita la perdera', chi invece la perde la salvera'. 34Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verra' preso e l'altro lasciato; 35due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verra' presa e l'altra lasciata". 36. 37Allora i discepoli gli chiesero: "Dove, Signore?". Ed egli disse loro: "Dove sara' il cadavere, la' si raduneranno anche gli avvoltoi". Capitolo 181Disse loro una parabola sulla necessita' di pregare sempre, senza stancarsi: 2"C'era in una citta' un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. 3In quella citta' c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. 4Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra se': Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, 5poiche' questa vedova e' cosi' molesta le faro' giustizia, perche' non venga continuamente a importunarmi". 6E il Signore soggiunse: "Avete udito cio' che dice il giudice disonesto. 7E Dio non fara' giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li fara' a lungo aspettare? 8Vi dico che fara' loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verra', trovera' la fede sulla terra?". 9Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: 10"Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava cosi' tra se': O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adu'lteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pieta' di me peccatore. 14Io vi dico: questi torno' a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perche' chi si esalta sara' umiliato e chi si umilia sara' esaltato". 15Gli presentavano anche i bambini perche' li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo cio', li rimproveravano. 16Allora Gesu' li fece venire avanti e disse: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perche' a chi e' come loro appartiene il regno di Dio. 17In verita' vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrera'". 18Un notabile lo interrogo': "Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?". 19Gesu' gli rispose: "Perche' mi dici buono? Nessuno e' buono, se non uno solo, Dio. 20Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre". 21Costui disse: "Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza". 22Udito cio', Gesu' gli disse: "Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi". 23Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perche' era molto ricco. 24Quando Gesu' lo vide, disse: "Quant'e' difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. 25È piu' facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!". 26Quelli che ascoltavano dissero: "Allora chi potra' essere salvato?". 27Rispose: "Cio' che e' impossibile agli uomini, e' possibile a Dio". 28Pietro allora disse: "Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito". 29Ed egli rispose: "In verita' vi dico, non c'e' nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, 30che non riceva molto di piu' nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verra'". 31Poi prese con se' i Dodici e disse loro: "Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto cio' che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compira'. 32Sara' consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi 33e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgera'". 34Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano cio' che egli aveva detto. 35Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. 36Sentendo passare la gente, domando' che cosa accadesse. 37Gli risposero: "Passa Gesu' il Nazareno!". 38Allora incomincio' a gridare: "Gesu', figlio di Davide, abbi pieta' di me!". 39Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perche' tacesse; ma lui continuava ancora piu' forte: "Figlio di Davide, abbi pieta' di me!". 40Gesu' allora si fermo' e ordino' che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domando': 41"Che vuoi che io faccia per te?". Egli rispose: "Signore, che io riabbia la vista". 42E Gesu' gli disse: "Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato". 43Subito ci vide di nuovo e comincio' a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di cio', diede lode a Dio. Capitolo 191Entrato in Gerico, attraversava la citta'. 2Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere quale fosse Gesu', ma non gli riusciva a causa della folla, poiche' era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per poterlo vedere, sali' su un sicomoro, poiche' doveva passare di la'. 5Quando giunse sul luogo, Gesu' alzo' lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perche' oggi devo fermarmi a casa tua". 6In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo cio', tutti mormoravano: "È andato ad alloggiare da un peccatore!". 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la meta' dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". 9Gesu' gli rispose: "Oggi la salvezza e' entrata in questa casa, perche' anch'egli e' figlio di Abramo; 10il Figlio dell'uomo infatti e' venuto a cercare e a salvare cio' che era perduto". 11Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesu' disse ancora una parabola perche' era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. 12Disse dunque: "Un uomo di nobile stirpe parti' per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. 13Chiamati dieci servi, consegno' loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. 14Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. 15Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. 16Si presento' il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. 17Gli disse: Bene, bravo servitore; poiche' ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci citta'. 18Poi si presento' il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. 19Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque citta'. 20Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; 21avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. 22Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: 23perche' allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. 24Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci 25Gli risposero: Signore, ha gia' dieci mine! 26Vi dico: A chiunque ha sara' dato; ma a chi non ha sara' tolto anche quello che ha. 27E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me". 28Dette queste cose, Gesu' prosegui' avanti
agli altri salendo verso Gerusalemme. 38"Benedetto colui che viene, 39Alcuni farisei tra la folla gli dissero: "Maestro, rimprovera i tuoi discepoli". 40Ma egli rispose: "Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre". 41Quando fu vicino, alla vista della citta', pianse su di essa, dicendo: 42"Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai e' stata nascosta ai tuoi occhi. 43Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; 44abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perche' non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata". 45Entrato poi nel tempio, comincio' a cacciare i venditori, 46dicendo: "Sta scritto: La mia casa sara' casa di preghiera. 47Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e cosi' anche i notabili del popolo; 48ma non sapevano come fare, perche' tutto il popolo pendeva dalle sue parole. Capitolo 201Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo: 2"Dicci con quale autorita' fai queste cose o chi e' che t'ha dato quest'autorita'". 3E Gesu' disse loro: "Vi faro' anch'io una domanda e voi rispondetemi: 4Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?". 5Allora essi discutevano fra loro: "Se diciamo "dal Cielo", rispondera': "Perche' non gli avete creduto?". 6E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapidera', perche' e' convinto che Giovanni e' un profeta". 7Risposero quindi di non saperlo. 8E Gesu' disse loro: "Nemmeno io vi dico con quale autorita' faccio queste cose". 9Poi comincio' a dire al popolo questa parabola: "Un uomo pianto' una vigna, l'affido' a dei coltivatori e se ne ando' lontano per molto tempo. 10A suo tempo, mando' un servo da quei coltivatori perche' gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote. 11Mando' un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote. 12Ne mando' ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono. 13Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Mandero' il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto. 14Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui e' l'erede. Uccidiamolo e cosi' l'eredita' sara' nostra. 15E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa fara' dunque a costoro il padrone della vigna? 16Verra' e mandera' a morte quei coltivatori, e affidera' ad altri la vigna". Ma essi, udito cio', esclamarono: "Non sia mai!". 17Allora egli si volse verso di loro e disse: "Che cos'e' dunque cio' che e' scritto: La pietra che i costruttori hanno scartata, 18Chiunque cadra' su quella pietra si sfracellera' e a chi cadra' addosso, lo stritolera'". 19Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro. 20Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorita' e al potere del governatore. 21Costoro lo interrogarono: "Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verita' la via di Dio. 22È lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?". 23Conoscendo la loro malizia, disse: 24"Mostratemi un denaro: di chi e' l'immagine e l'iscrizione?". Risposero: "Di Cesare". 25Ed egli disse: "Rendete dunque a Cesare cio' che e' di Cesare e a Dio cio' che e' di Dio". 26Cosi' non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero. 27Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: 28"Maestro, Mose' ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. 29C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, mori' senza figli. 30Allora la prese il secondo 31e poi il terzo e cosi' tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. 32Da ultimo anche la donna mori'. 33Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sara' moglie? Poiche' tutti e sette l'hanno avuta in moglie". 34Gesu' rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie ne' marito; 36e nemmeno possono piu' morire, perche' sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mose' a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 38Dio non e' Dio dei morti, ma dei vivi; perche' tutti vivono per lui". 39Dissero allora alcuni scribi: "Maestro, hai parlato bene". 40E non osavano piu' fargli alcuna domanda. 41Egli poi disse loro: "Come mai dicono che il Cristo e' figlio di Davide, 42se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Ha detto il Signore al mio Signore: 44Davide dunque lo chiama Signore; percio' come puo' essere suo figlio?". 45E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: 46"Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; 47divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna piu' severa". Capitolo 211Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. 2Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli 3e disse: "In verita' vi dico: questa vedova, povera, ha messo piu' di tutti. 4Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere". 5Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: 6"Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non restera' pietra su pietra che non venga distrutta". 7Gli domandarono: "Maestro, quando accadra' questo e quale sara' il segno che cio' sta per compiersi?". 8Rispose: "Guardate di non lasciarvi
ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io"
e: "Il tempo e' prossimo"; non seguiteli. 9Quando
sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate.
Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sara' subito la
fine". 20Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione e' vicina. 21Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la citta' se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in citta'; 22saranno infatti giorni di vendetta, perche' tutto cio' che e' stato scritto si compia. 23Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perche' vi sara' grande calamita' nel paese e ira contro questo popolo. 24Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sara' calpestata dai pagani finche' i tempi dei pagani siano compiuti. 25Vi saranno segni nel sole, nella luna e
nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore
del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la
paura e per l'attesa di cio' che dovra' accadere sulla terra. Le
potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 29E disse loro una parabola: "Guardate il fico e tutte le piante; 30quando gia' germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate e' vicina. 31Cosi' pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio e' vicino. 32In verita' vi dico: non passera' questa generazione finche' tutto cio' sia avvenuto. 33Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 34State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; 35come un laccio esso si abbattera' sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate e pregate in ogni momento, perche' abbiate la forza di sfuggire a tutto cio' che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo". 37Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. 38E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo. Capitolo 221Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, 2e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiche' temevano il popolo. 3Allora satana entro' in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici. 4Ed egli ando' a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani. 5Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro. 6Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla. 7Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. 8Gesu' mando' Pietro e Giovanni dicendo: "Andate a preparare per noi la Pasqua, perche' possiamo mangiare". 9Gli chiesero: "Dove vuoi che la prepariamo?". 10Ed egli rispose: "Appena entrati in citta', vi verra' incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrera' 11e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'e' la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 12Egli vi mostrera' una sala al piano superiore, grande e addobbata; la' preparate". 13Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua. 14Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 15e disse: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, 16poiche' vi dico: non la mangero' piu', finche' essa non si compia nel regno di Dio". 17E preso un calice, rese grazie e disse: "Prendetelo e distribuitelo tra voi, 18poiche' vi dico: da questo momento non berro' piu' del frutto della vite, finche' non venga il regno di Dio". 19Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzo' e lo diede loro dicendo: "Questo e' il mio corpo che e' dato per voi; fate questo in memoria di me". 20Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice e' la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi". 21"Ma ecco, la mano di chi mi tradisce e' con me, sulla tavola. 22Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto e' stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale e' tradito!". 23Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto cio'. 24Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il piu' grande. 25Egli disse: "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. 26Per voi pero' non sia cosi'; ma chi e' il piu' grande tra voi diventi come il piu' piccolo e chi governa come colui che serve. 27Infatti chi e' piu' grande, chi sta a tavola o chi serve? Non e' forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. 28Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; 29e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, 30perche' possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribu' di Israele. 31Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; 32ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli". 33E Pietro gli disse: "Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte". 34Gli rispose: "Pietro, io ti dico: non cantera' oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi". 35Poi disse: "Quando vi ho mandato senza borsa, ne' bisaccia, ne' sandali, vi e' forse mancato qualcosa?". Risposero: "Nulla". 36Ed egli soggiunse: "Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e cosi' una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37Perche' vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine". 38Ed essi dissero: "Signore, ecco qui due spade". Ma egli rispose "Basta!". 39Uscito se ne ando', come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. 40Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione". 41Poi si allontano' da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: 42"Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volonta'". 43Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. 44In preda all'angoscia, pregava piu' intensamente; e il suo sudore divento' come gocce di sangue che cadevano a terra. 45Poi, rialzatosi dalla preghiera, ando' dai discepoli e li trovo' che dormivano per la tristezza. 46E disse loro: "Perche' dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione". 47Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accosto' a Gesu' per baciarlo. 48Gesu' gli disse: "Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?". 49Allora quelli che eran con lui, vedendo cio' che stava per accadere, dissero: "Signore, dobbiamo colpire con la spada?". 50E uno di loro colpi' il servo del sommo sacerdote e gli stacco' l'orecchio destro. 51Ma Gesu' intervenne dicendo: "Lasciate, basta cosi'!". E toccandogli l'orecchio, lo guari'. 52Poi Gesu' disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: "Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? 53Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa e' la vostra ora, e' l'impero delle tenebre". 54Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. 55Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. 56Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: "Anche questi era con lui". 57Ma egli nego' dicendo: "Donna, non lo conosco!". 58Poco dopo un altro lo vide e disse: "Anche tu sei di loro!". Ma Pietro rispose: "No, non lo sono!". 59Passata circa un'ora, un altro insisteva: "In verita', anche questo era con lui; e' anche lui un Galileo". 60Ma Pietro disse: "O uomo, non so quello che dici". E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo canto'. 61Allora il Signore, voltatosi, guardo' Pietro, e Pietro si ricordo' delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte". 62E, uscito, pianse amaramente. 63Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesu' lo schernivano e lo percuotevano, 64lo bendavano e gli dicevano: "Indovina: chi ti ha colpito?". 65E molti altri insulti dicevano contro di lui. 66Appena fu giorno, si riuni' il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: 67"Se tu sei il Cristo, diccelo". Gesu' rispose: "Anche se ve lo dico, non mi crederete; 68se vi interrogo, non mi risponderete. 69Ma da questo momento stara' il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio". 70Allora tutti esclamarono: "Tu dunque sei il Figlio di Dio?". Ed egli disse loro: "Lo dite voi stessi: io lo sono". 71Risposero: "Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca". Capitolo 231Tutta l'assemblea si alzo', lo condussero
da Pilato 2e cominciarono ad accusarlo: "Abbiamo trovato
costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare
e affermava di essere il Cristo re". 3Pilato lo
interrogo': "Sei tu il re dei Giudei?". Ed egli rispose:
"Tu lo dici". 4Pilato disse ai sommi sacerdoti e
alla folla: "Non trovo nessuna colpa in quest'uomo". 5Ma
essi insistevano: "Costui solleva il popolo, insegnando per tutta
la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui". 8Vedendo Gesu', Erode si rallegro' molto, perche' da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9Lo interrogo' con molte domande, ma Gesu' non gli rispose nulla. 10C'erano la' anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. 11Allora Erode, con i suoi soldati, lo insulto' e lo scherni', poi lo rivesti' di una splendida veste e lo rimando' a Pilato. 12In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro. 13Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le
autorita' e il popolo, 14disse: "Mi avete portato
quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a
voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo
accusate; 15e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco,
egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 16Percio', dopo
averlo severamente castigato, lo rilascero'". 17. 18Ma
essi si misero a gridare tutti insieme: "A morte costui! Dacci
libero Barabba!". 19Questi era stato messo in carcere
per una sommossa scoppiata in citta' e per omicidio. 26Mentre lo conducevano via, presero un
certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso
la croce da portare dietro a Gesu'. 27Lo seguiva una gran
folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti
su di lui. 28Ma Gesu', voltandosi verso le donne, disse:
"Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi
stesse e sui vostri figli. 29Ecco, verranno giorni nei quali
si dira': Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le
mammelle che non hanno allattato. Cadete su di noi! 31Perche' se trattano cosi' il legno verde,
che avverra' del legno secco?". 33Quando giunsero al luogo detto Cranio,
la' crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a
sinistra. 34Gesu' diceva: "Padre, perdonali, perche' non
sanno quello che fanno". 35Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se e' il Cristo di Dio, il suo eletto". 36Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: 37"Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". 38C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi e' il re dei Giudei. 39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". 40Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? 41Noi giustamente, perche' riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". 42E aggiunse: "Gesu', ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". 43Gli rispose: "In verita' ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". 44Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclisso' e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 45Il velo del tempio si squarcio' nel mezzo. 46Gesu', gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spiro'. 47Visto cio' che era accaduto, il centurione glorificava Dio: "Veramente quest'uomo era giusto". 48Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. 49Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e cosi' le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti. 50C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. 51Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, una citta' dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52Si presento' a Pilato e chiese il corpo di Gesu'. 53Lo calo' dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. 54Era il giorno della parasceve e gia' splendevano le luci del sabato. 55Le donne che erano venute con Gesu' dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesu', 56poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento. Capitolo 241Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con se' gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; 3ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesu'. 4Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. 5Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perche' cercate tra i morti colui che e' vivo? 6Non e' qui, e' risuscitato. Ricordatevi come vi parlo' quando era ancora in Galilea, 7dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno". 8Ed esse si ricordarono delle sue parole. 9E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10Erano Maria di Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. 11Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. 12Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E torno' a casa pieno di stupore per l'accaduto. 13Ed ecco in quello stesso giorno due di
loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da
Gerusalemme, di nome Èmmaus, 14e conversavano di tutto
quello che era accaduto. 15Mentre discorrevano e discutevano
insieme, Gesu' in persona si accosto' e camminava con loro. 16Ma
i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. 17Ed egli disse
loro: "Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante
il cammino?". Si fermarono, col volto triste; 18uno di
loro, di nome Cleopa, gli disse: "Tu solo sei cosi' forestiero in
Gerusalemme da non sapere cio' che vi e' accaduto in questi
giorni?". 19Domando': "Che cosa?". Gli
risposero: "Tutto cio' che riguarda Gesu' Nazareno, che fu profeta
potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come
i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo
condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. 21Noi speravamo
che fosse lui a liberare Israele; con tutto cio' son passati tre giorni
da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle
nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro 23e
non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche
una visione di angeli, i quali affermano che egli e' vivo. 24Alcuni
dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le
donne, ma lui non l'hanno visto". 36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesu' in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 37Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse: "Perche' siete turbati, e perche' sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho". 40Dicendo questo, mostro' loro le mani e i piedi. 41Ma poiche' per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangio' davanti a loro. 44Poi disse: "Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mose', nei Profeti e nei Salmi". 45Allora apri' loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46"Cosi' sta scritto: il Cristo dovra' patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. 49E io mandero' su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in citta', finche' non siate rivestiti di potenza dall'alto". 50Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. 51Mentre li benediceva, si stacco' da loro e fu portato verso il cielo. 52Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; 53e stavano sempre nel tempio lodando Dio. |