Vangelo secondo GiovanniCapitolo 11In principio era il Verbo, 19E questa e' la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Chi sei tu?". 20Egli confesso' e non nego', e confesso': "Io non sono il Cristo". 21Allora gli chiesero: "Che cosa dunque? Sei Elia?". Rispose: "Non lo sono". "Sei tu il profeta?". Rispose: "No". 22Gli dissero dunque: "Chi sei? Perche' possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?". 23Rispose: "Io sono voce di uno che grida nel deserto: come disse il profeta Isaia". 24Essi
erano stati mandati da parte dei farisei. 25Lo interrogarono
e gli dissero: "Perche' dunque battezzi se tu non sei il Cristo,
ne' Elia, ne' il profeta?". 26Giovanni rispose loro:
"Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non
conoscete, 27uno che viene dopo di me, al quale io non son
degno di sciogliere il legaccio del sandalo". 28Questo
avvenne in Betania, al di la' del Giordano, dove Giovanni stava
battezzando. 35Il giorno dopo Giovanni stava ancora la'
con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesu'
che passava, disse: "Ecco l'agnello di Dio!". 37E i
due discepoli, sentendolo parlare cosi', seguirono Gesu'. 38Gesu'
allora si volto' e, vedendo che lo seguivano, disse: "Che
cercate?". Gli risposero: "Rabbi' (che significa maestro),
dove abiti?". 39Disse loro: "Venite e
vedrete". Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si
fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Capitolo 21Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a
Cana di Galilea e c'era la madre di Gesu'. 2Fu invitato alle
nozze anche Gesu' con i suoi discepoli. 3Nel frattempo,
venuto a mancare il vino, la madre di Gesu' gli disse: "Non hanno
piu' vino". 4E Gesu' rispose: "Che ho da fare con
te, o donna? Non e' ancora giunta la mia ora". 5La madre
dice ai servi: "Fate quello che vi dira'". 13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesu' sali' a Gerusalemme. 14Trovo' nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. 15Fatta allora una sferza di cordicelle, scaccio' tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; getto' a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovescio' i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato". 17I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?". 19Rispose loro Gesu': "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo faro' risorgere". 20Gli dissero allora i Giudei: "Questo tempio e' stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?". 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesu'. 23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome. 24Gesu' pero' non si confidava con loro, perche' conosceva tutti 25e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'e' in ogni uomo. Capitolo 31C'era tra i farisei un uomo chiamato
Nicodemo, un capo dei Giudei. 2Egli ando' da Gesu', di
notte, e gli disse: "Rabbi', sappiamo che sei un maestro venuto da
Dio; nessuno infatti puo' fare i segni che tu fai, se Dio non e' con
lui". 3Gli rispose Gesu': "In verita', in verita'
ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non puo' vedere il regno di
Dio". 4Gli disse Nicodemo: "Come puo' un uomo
nascere quando e' vecchio? Puo' forse entrare una seconda volta nel
grembo di sua madre e rinascere?". 5Gli rispose Gesu':
"In verita', in verita' ti dico, se uno non nasce da acqua e da
Spirito, non puo' entrare nel regno di Dio. 6Quel che e' nato
dalla carne e' carne e quel che e' nato dallo Spirito e' Spirito. 7Non
ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8Il
vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e
dove va: cosi' e' di chiunque e' nato dallo Spirito". 9Replico'
Nicodemo: "Come puo' accadere questo?". 10Gli
rispose Gesu': "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? 11In
verita', in verita' ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e
testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra
testimonianza. 12Se vi ho parlato di cose della terra e non
credete, come crederete se vi parlero' di cose del cielo? 13Eppure
nessuno e' mai salito al cielo, fuorche' il Figlio dell'uomo che e'
disceso dal cielo. 14E come Mose' innalzo' il serpente nel
deserto, cosi' bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15perche'
chiunque crede in lui abbia la vita eterna". 22Dopo queste cose, Gesu' ando' con i suoi
discepoli nella regione della Giudea; e la' si trattenne con loro, e
battezzava. 23Anche Giovanni battezzava a Ennon, vicino a
Salim, perche' c'era la' molta acqua; e la gente andava a farsi
battezzare. 24Giovanni, infatti, non era stato ancora
imprigionato. Capitolo 41Quando il Signore venne a sapere che i
farisei avevan sentito dire: Gesu' fa piu' discepoli e battezza piu' di
Giovanni 2- sebbene non fosse Gesu' in persona che
battezzava, ma i suoi discepoli -, 3lascio' la Giudea e si
diresse di nuovo verso la Galilea. 4Doveva percio'
attraversare la Samaria. 5Giunse pertanto ad una citta'
della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva
dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c'era il pozzo di Giacobbe.
Gesu' dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso
mezzogiorno. 7Arrivo' intanto una donna di Samaria ad
attingere acqua. Le disse Gesu': "Dammi da bere". 8I
suoi discepoli infatti erano andati in citta' a far provvista di cibi. 9Ma
la Samaritana gli disse: "Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da
bere a me, che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non
mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10Gesu' le
rispose: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi e' colui che ti
dice: "Dammi da bere!", tu stesso gliene avresti chiesto ed
egli ti avrebbe dato acqua viva". 11Gli disse la donna:
"Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo e' profondo;
da dove hai dunque quest'acqua viva? 12Sei tu forse piu'
grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve
lui con i suoi figli e il suo gregge?". 13Rispose Gesu':
"Chiunque beve di quest'acqua avra' di nuovo sete; 14ma
chi beve dell'acqua che io gli daro', non avra' mai piu' sete, anzi,
l'acqua che io gli daro' diventera' in lui sorgente di acqua che
zampilla per la vita eterna". 15"Signore, gli disse
la donna, dammi di quest'acqua, perche' non abbia piu' sete e non
continui a venire qui ad attingere acqua". 16Le disse:
"Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui". 17Rispose
la donna: "Non ho marito". Le disse Gesu': "Hai detto
bene "non ho marito"; 18infatti hai avuto cinque
mariti e quello che hai ora non e' tuo marito; in questo hai detto il
vero". 19Gli replico' la donna: "Signore, vedo che
tu sei un profeta. 20I nostri padri hanno adorato Dio sopra
questo monte e voi dite che e' Gerusalemme il luogo in cui bisogna
adorare". 21Gesu' le dice: "Credimi, donna, e'
giunto il momento in cui ne' su questo monte, ne' in Gerusalemme
adorerete il Padre. 22Voi adorate quel che non conoscete, noi
adoriamo quello che conosciamo, perche' la salvezza viene dai Giudei. 23Ma
e' giunto il momento, ed e' questo, in cui i veri adoratori adoreranno
il Padre in spirito e verita'; perche' il Padre cerca tali adoratori. 24Dio
e' spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verita'".
25Gli rispose la donna: "So che deve venire il Messia (cioe'
il Cristo): quando egli verra', ci annunziera' ogni cosa". 26Le
disse Gesu': "Sono io, che ti parlo". 43Trascorsi due giorni, parti' di la' per andare in Galilea. 44Ma Gesu' stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria. 45Quando pero' giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero con gioia, poiche' avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa. 46Ando' dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. 47Costui, udito che Gesu' era venuto dalla Giudea in Galilea, si reco' da lui e lo prego' di scendere a guarire suo figlio poiche' stava per morire. 48Gesu' gli disse: "Se non vedete segni e prodigi, voi non credete". 49Ma il funzionario del re insistette: "Signore, scendi prima che il mio bambino muoia". 50Gesu' gli risponde: "Va', tuo figlio vive". Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesu' e si mise in cammino. 51Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: "Tuo figlio vive!". 52S'informo' poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: "Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato". 53Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesu' gli aveva detto: "Tuo figlio vive" e credette lui con tutta la sua famiglia. 54Questo fu il secondo miracolo che Gesu' fece tornando dalla Giudea in Galilea. Capitolo 51Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesu'
sali' a Gerusalemme. 2V'e' a Gerusalemme, presso la porta
delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaeta', con cinque
portici, 3sotto i quali giaceva un gran numero di infermi,
ciechi, zoppi e paralitici. 4Un angelo infatti in certi
momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi
dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse
affetto. 5Si trovava la' un uomo che da trentotto anni era
malato. 6Gesu' vedendolo disteso e, sapendo che da molto
tempo stava cosi', gli disse: "Vuoi guarire?". 7Gli
rispose il malato: "Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella
piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche
altro scende prima di me". 8Gesu' gli disse:
"Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina". 9E
sull'istante quell'uomo guari' e, preso il suo lettuccio, comincio' a
camminare. 19Gesu' riprese a parlare e disse: "In
verita', in verita' vi dico, il Figlio da se' non puo' fare nulla se non
cio' che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.
20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello
che fa e gli manifestera' opere ancora piu' grandi di queste, e voi ne
resterete meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e
da' la vita, cosi' anche il Figlio da' la vita a chi vuole; 22il
Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,
23perche' tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi
non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. 24In
verita', in verita' vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui
che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma
e' passato dalla morte alla vita. 25In verita', in verita' vi
dico: e' venuto il momento, ed e' questo, in cui i morti udranno la voce
del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. 26Come
infatti il Padre ha la vita in se stesso, cosi' ha concesso al Figlio di
avere la vita in se stesso; 27e gli ha dato il potere di
giudicare, perche' e' Figlio dell'uomo. 28Non vi meravigliate
di questo, poiche' verra' l'ora in cui tutti coloro che sono nei
sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: 29quanti fecero
il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una
risurrezione di condanna. 30Io non posso far nulla da me
stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio e' giusto,
perche' non cerco la mia volonta', ma la volonta' di colui che mi ha
mandato. Capitolo 61Dopo questi fatti, Gesu' ando' all'altra
riva del mare di Galilea, cioe' di Tiberiade, 2e una grande
folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3Gesu'
sali' sulla montagna e la' si pose a sedere con i suoi discepoli. 4Era
vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5Alzati quindi gli
occhi, Gesu' vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo:
"Dove possiamo comprare il pane perche' costoro abbiano da
mangiare?". 6Diceva cosi' per metterlo alla prova; egli
infatti sapeva bene quello che stava per fare. 7Gli rispose
Filippo: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure
perche' ognuno possa riceverne un pezzo". 8Gli disse
allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9"C'e'
qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'e'
questo per tanta gente?". 10Rispose Gesu': "Fateli
sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed
erano circa cinquemila uomini. 11Allora Gesu' prese i pani e,
dopo aver reso grazie, li distribui' a quelli che si erano seduti, e lo
stesso fece dei pesci, finche' ne vollero. 12E quando furono
saziati, disse ai discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati, perche'
nulla vada perduto". 13Li raccolsero e riempirono dodici
canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che
avevano mangiato. 16Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare 17e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafa'rnao. Era ormai buio, e Gesu' non era ancora venuto da loro. 18Il mare era agitato, perche' soffiava un forte vento. 19Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesu' che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. 20Ma egli disse loro: "Sono io, non temete". 21Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca tocco' la riva alla quale erano diretti. 22Il giorno dopo, la folla, rimasta
dall'altra parte del mare, noto' che c'era una barca sola e che Gesu'
non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi
discepoli erano partiti. 23Altre barche erano giunte nel
frattempo da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane
dopo che il Signore aveva reso grazie. 24Quando dunque la
folla vide che Gesu' non era piu' la' e nemmeno i suoi discepoli, sali'
sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesu'.
25Trovatolo di la' dal mare, gli dissero: "Rabbi',
quando sei venuto qua?". 67Disse allora Gesu' ai Dodici: "Forse anche voi volete andarvene?". 68Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; 69noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio". 70Rispose Gesu': "Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi e' un diavolo!". Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici. Capitolo 71Dopo questi fatti Gesu' se ne andava per
la Galilea; infatti non voleva piu' andare per la Giudea, perche' i
Giudei cercavano di ucciderlo. 25Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: "Non e' costui quello che cercano di uccidere? 26Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli e' il Cristo? 27Ma costui sappiamo di dov'e'; il Cristo invece, quando verra', nessuno sapra' di dove sia". 28Gesu' allora, mentre insegnava nel tempio, esclamo': "Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato e' veritiero, e voi non lo conoscete. 29Io pero' lo conosco, perche' vengo da lui ed egli mi ha mandato". 30Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riusci' a mettergli le mani addosso, perche' non era ancora giunta la sua ora. 31Molti della folla invece credettero in
lui, e dicevano: "Il Cristo, quando verra', potra' fare segni piu'
grandi di quelli che ha fatto costui?". 37Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesu' levatosi in piedi esclamo' ad alta voce: "Chi ha sete venga a me e beva 38chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno". 39Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perche' Gesu' non era stato ancora glorificato. 40All'udire queste parole, alcuni fra la
gente dicevano: "Questi e' davvero il profeta!". 41Altri
dicevano: "Questi e' il Cristo!". Altri invece dicevano:
"Il Cristo viene forse dalla Galilea? 42Non dice forse
la Scrittura che il Cristo verra' dalla stirpe di Davide e da
Betlemme, il villaggio di Davide?". 43E nacque
dissenso tra la gente riguardo a lui. 53E tornarono ciascuno a casa sua. Capitolo 81Gesu' si avvio' allora verso il monte
degli Ulivi. 2Ma all'alba si reco' di nuovo nel tempio e
tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 3Allora
gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e,
postala nel mezzo, 4gli dicono: "Maestro, questa donna
e' stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mose', nella
Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne
dici?". 6Questo dicevano per metterlo alla prova e per
avere di che accusarlo. Ma Gesu', chinatosi, si mise a scrivere col dito
per terra. 7E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzo' il
capo e disse loro: "Chi di voi e' senza peccato, scagli per primo
la pietra contro di lei". 8E chinatosi di nuovo,
scriveva per terra. 9Ma quelli, udito cio', se ne andarono
uno per uno, cominciando dai piu' anziani fino agli ultimi. 12Di nuovo Gesu' parlo' loro: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminera' nelle tenebre, ma avra' la luce della vita". 13Gli dissero allora i farisei: "Tu
dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non e' vera". 14Gesu'
rispose: "Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia
testimonianza e' vera, perche' so da dove vengo e dove vado. Voi invece
non sapete da dove vengo o dove vado. 15Voi giudicate secondo
la carne; io non giudico nessuno. 16E anche se giudico, il
mio giudizio e' vero, perche' non sono solo, ma io e il Padre che mi ha
mandato. 17Nella vostra Legge sta scritto che la
testimonianza di due persone e' vera: 18orbene, sono io che
do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi
da' testimonianza". 19Gli dissero allora: "Dov'e'
tuo padre?". Rispose Gesu': "Voi non conoscete ne' me ne' il
Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio". 20Queste
parole Gesu' le pronunzio' nel luogo del tesoro mentre insegnava nel
tempio. E nessuno lo arresto', perche' non era ancora giunta la sua ora. 31Gesu' allora disse a quei Giudei che
avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete
davvero miei discepoli; 32conoscerete la verita' e la verita'
vi fara' liberi". 33Gli risposero: "Noi siamo
discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come
puoi tu dire: Diventerete liberi?". 34Gesu' rispose:
"In verita', in verita' vi dico: chiunque commette il peccato e'
schiavo del peccato. 35Ora lo schiavo non resta per sempre
nella casa, ma il figlio vi resta sempre; 36se dunque il
Figlio vi fara' liberi, sarete liberi davvero. 37So che siete
discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perche' la mia
parola non trova posto in voi. 38Io dico quello che ho visto
presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal
padre vostro!". 39Gli risposero: "Il nostro padre
e' Abramo". Rispose Gesu': "Se siete figli di Abramo, fate le
opere di Abramo! 40Ora invece cercate di uccidere me, che vi
ho detto la verita' udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. 41Voi
fate le opere del padre vostro". Gli risposero: "Noi non siamo
nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!". 42Disse
loro Gesu': "Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perche'
da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha
mandato. 43Perche' non comprendete il mio linguaggio? Perche'
non potete dare ascolto alle mie parole, 44voi che avete per
padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli e'
stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verita',
perche' non vi e' verita' in lui. Quando dice il falso, parla del suo,
perche' e' menzognero e padre della menzogna. 45A me, invece,
voi non credete, perche' dico la verita'. 46Chi di voi puo'
convincermi di peccato? Se dico la verita', perche' non mi credete? 47Chi
e' da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate,
perche' non siete da Dio". Capitolo 91Passando vide un uomo cieco dalla nascita 2e
i suoi discepoli lo interrogarono: "Rabbi', chi ha peccato, lui o i
suoi genitori, perche' egli nascesse cieco?". 3Rispose
Gesu': "ne' lui ha peccato ne' i suoi genitori, ma e' cosi' perche'
si manifestassero in lui le opere di Dio. 4Dobbiamo compiere
le opere di colui che mi ha mandato finche' e' giorno; poi viene la
notte, quando nessuno puo' piu' operare. 5Finche' sono nel
mondo, sono la luce del mondo". 6Detto questo sputo' per
terra, fece del fango con la saliva, spalmo' il fango sugli occhi del
cieco 7e gli disse: "Va' a lavarti nella piscina di
Siloe
(che significa Inviato)". Quegli ando', si lavo' e torno' che ci
vedeva. 8Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima,
poiche' era un mendicante, dicevano: "Non e' egli quello che stava
seduto a chiedere l'elemosina?". 9Alcuni dicevano:
"È lui"; altri dicevano: "No, ma gli assomiglia".
Ed egli diceva: "Sono io!". 10Allora gli chiesero:
"Come dunque ti furono aperti gli occhi?". 11Egli
rispose: "Quell'uomo che si chiama Gesu' ha fatto del fango, mi ha
spalmato gli occhi e mi ha detto: Va' a Siloe e lavati! Io sono andato
e, dopo essermi lavato, ho acquistato la vista". 12Gli
dissero: "Dov'e' questo tale?". Rispose: "Non lo
so". Capitolo 101"In verita', in verita' vi dico: chi
non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra
parte, e' un ladro e un brigante. 2Chi invece entra per la
porta, e' il pastore delle pecore. 3Il guardiano gli apre e
le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e
le conduce fuori. 4E quando ha condotto fuori tutte le sue
pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perche'
conoscono la sua voce. 5Un estraneo invece non lo seguiranno,
ma fuggiranno via da lui, perche' non conoscono la voce degli
estranei". 6Questa similitudine disse loro Gesu'; ma
essi non capirono che cosa significava cio' che diceva loro. 22Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la
festa della Dedicazione. Era d'inverno. 23Gesu' passeggiava
nel tempio, sotto il portico di Salomone. 24Allora i Giudei
gli si fecero attorno e gli dicevano: "Fino a quando terrai l'animo
nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente". 25Gesu'
rispose loro: "Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio
nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; 26ma
voi non credete, perche' non siete mie pecore. 27Le mie
pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io
do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapira'
dalla mia mano. 29Il Padre mio che me le ha date e' piu'
grande di tutti e nessuno puo' rapirle dalla mano del Padre mio. 30Io
e il Padre siamo una cosa sola". 40Ritorno' quindi al di la' del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermo'. 41Molti andarono da lui e dicevano: "Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero". 42E in quel luogo molti credettero in lui. Capitolo 111Era allora malato un certo Lazzaro di
Betania, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. 2Maria
era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva
asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3Le
sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, il tuo amico e'
malato". 45Molti dei Giudei che erano venuti da
Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui. 46Ma
alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesu' aveva
fatto. 47Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il
sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. 48Se
lo lasciamo fare cosi', tutti crederanno in lui e verranno i Romani e
distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione". 49Ma
uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse
loro: "Voi non capite nulla 50e non considerate come sia
meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione
intera". 51Questo pero' non lo disse da se stesso, ma
essendo sommo sacerdote profetizzo' che Gesu' doveva morire per la
nazione 52e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire
insieme i figli di Dio che erano dispersi. 53Da quel giorno
dunque decisero di ucciderlo. 55Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56Essi cercavano Gesu' e stando nel tempio dicevano tra di loro: "Che ve ne pare? Non verra' egli alla festa?". 57Intanto i sommi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunziasse, perche' essi potessero prenderlo. Capitolo 121Sei giorni prima della Pasqua, Gesu' ando'
a Betania, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai
morti. 2E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro
era uno dei commensali. 3Maria allora, presa una libbra di
olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesu'
e li asciugo' con i suoi capelli, e tutta la casa si riempi' del profumo
dell'unguento. 4Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi
discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: 5"Perche'
quest'olio profumato non si e' venduto per trecento denari per poi darli
ai poveri?". 6Questo egli disse non perche'
gl'importasse dei poveri, ma perche' era ladro e, siccome teneva la
cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7Gesu' allora
disse: "Lasciala fare, perche' lo conservi per il giorno della mia
sepoltura. 8I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non
sempre avete me". 12Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesu' veniva a Gerusalemme, 13prese dei rami di palme e usci' incontro a lui gridando: Osanna! 14Gesu', trovato un asinello, vi monto' sopra, come sta scritto: 15Non temere, figlia di Sion! 16Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesu' fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fatto. 17Intanto la gente che era stata con lui quando chiamo' Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscito' dai morti, gli rendeva testimonianza. 18Anche per questo la folla gli ando' incontro, perche' aveva udito che aveva compiuto quel segno. 19I farisei allora dissero tra di loro: "Vedete che non concludete nulla? Ecco che il mondo gli e' andato dietro!". 20Tra quelli che erano saliti per il culto
durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. 21Questi si
avvicinarono a Filippo, che era di Betsa'ida di Galilea, e gli chiesero:
"Signore, vogliamo vedere Gesu'". 22Filippo ando' a
dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesu'. 23Gesu'
rispose: "È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. 24In
verita', in verita' vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non
muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi
ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la
conservera' per la vita eterna. 26Se uno mi vuol servire mi
segua, e dove sono io, la' sara' anche il mio servo. Se uno mi serve, il
Padre lo onorera'. 27Ora l'anima mia e' turbata; e che devo
dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a
quest'ora! 28Padre, glorifica il tuo nome". Venne allora
una voce dal cielo: "L'ho glorificato e di nuovo lo glorifichero'!". 37Sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui; 38perche' si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? 39E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora: 40Ha reso ciechi i loro occhi 41Questo disse Isaia quando vide la sua
gloria e parlo' di lui. 42Tuttavia, anche tra i capi, molti
credettero in lui, ma non lo riconoscevano apertamente a causa dei
farisei, per non essere espulsi dalla sinagoga; 43amavano
infatti la gloria degli uomini piu' della gloria di Dio. Capitolo 131Prima della festa di Pasqua Gesu', sapendo
che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver
amato i suoi che erano nel mondo, li amo' sino alla fine. 2Mentre
cenavano, quando gia' il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota,
figlio di Simone, di tradirlo, 3Gesu' sapendo che il Padre
gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio
ritornava, 4si alzo' da tavola, depose le vesti e, preso un
asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. 5Poi verso'
dell'acqua nel catino e comincio' a lavare i piedi dei discepoli e ad
asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. 6Venne
dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i
piedi a me?". 7Rispose Gesu': "Quello che io
faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo". 8Gli
disse Simon Pietro: "Non mi laverai mai i piedi!". Gli rispose
Gesu': "Se non ti lavero', non avrai parte con me". 9Gli
disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e
il capo!". 10Soggiunse Gesu': "Chi ha fatto il
bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed e' tutto mondo; e voi
siete mondi, ma non tutti". 11Sapeva infatti chi lo
tradiva; per questo disse: "Non tutti siete mondi". 21Dette queste cose, Gesu' si commosse profondamente e dichiaro': "In verita', in verita' vi dico: uno di voi mi tradira'". 22I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. 23Ora uno dei discepoli, quello che Gesu' amava, si trovava a tavola al fianco di Gesu'. 24Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi e' colui a cui si riferisce?". 25Ed egli reclinandosi cosi' sul petto di Gesu', gli disse: "Signore, chi e'?". 26Rispose allora Gesu': "È colui per il quale intingero' un boccone e glielo daro'". E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. 27E allora, dopo quel boccone, satana entro' in lui. Gesu' quindi gli disse: "Quello che devi fare fallo al piu' presto". 28Nessuno dei commensali capi' perche' gli aveva detto questo; 29alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesu' gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30Preso il boccone, egli subito usci'. Ed era notte. 31Quand'egli fu uscito, Gesu' disse:
"Ora il Figlio dell'uomo e' stato glorificato, e anche Dio e' stato
glorificato in lui. 32Se Dio e' stato glorificato in lui,
anche Dio lo glorifichera' da parte sua e lo glorifichera' subito. 33Figlioli,
ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia' detto
ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire. 34Vi
do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho
amato, cosi' amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo
tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli
altri". Capitolo 141"Non sia turbato il vostro cuore.
Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa
del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a
prepararvi un posto; 3quando saro' andato e vi avro'
preparato un posto, ritornero' e vi prendero' con me, perche' siate
anche voi dove sono io. 4E del luogo dove io vado, voi
conoscete la via". Capitolo 151"Io sono la vera vite e il Padre mio
e' il vignaiolo. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo
toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perche' porti piu'
frutto. 3Voi siete gia' mondi, per la parola che vi ho
annunziato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non
puo' far frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosi' anche voi
se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi
rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perche' senza di me non
potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via
come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e
lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in
voi, chiedete quel che volete e vi sara' dato. 8In questo e'
glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei
discepoli. 9Come il Padre ha amato me, cosi' anch'io ho amato
voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei
comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i
comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Questo
vi ho detto perche' la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 18Se il mondo vi odia, sappiate che prima
di voi ha odiato me. 19Se foste del mondo, il mondo amerebbe
cio' che e' suo; poiche' invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti
dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20Ricordatevi della
parola che vi ho detto: Un servo non e' piu' grande del suo padrone. Se
hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la
mia parola, osserveranno anche la vostra. 21Ma tutto questo
vi faranno a causa del mio nome, perche' non conoscono colui che mi ha
mandato. 22Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non
avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23Chi
odia me, odia anche il Padre mio. 24Se non avessi fatto in
mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun
peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25Questo
perche' si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno
odiato senza ragione. Capitolo 161Vi ho detto queste cose perche' non abbiate a scandalizzarvi. 2Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verra' l'ora in cui chiunque vi uccidera' credera' di rendere culto a Dio. 3E faranno cio', perche' non hanno conosciuto ne' il Padre ne' me. 4Ma io vi ho detto queste cose perche', quando giungera' la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato. Non ve le ho dette dal principio, perche' ero con voi. 16Ancora un poco e non mi vedrete; un po'
ancora e mi vedrete". 17Dissero allora alcuni dei suoi
discepoli tra loro: "Che cos'e' questo che ci dice: Ancora un poco
e non mi vedrete, e un po' ancora e mi vedrete, e questo: Perche' vado
al Padre?". 18Dicevano percio': "Che cos'e' mai
questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che
vuol dire". 19Gesu' capi' che volevano interrogarlo e
disse loro: "Andate indagando tra voi perche' ho detto: Ancora un
poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete? 20In
verita', in verita' vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il
mondo si rallegrera'. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si
cambiera' in gioia. Capitolo 171Cosi' parlo' Gesu'. Quindi, alzati gli
occhi al cielo, disse: "Padre, e' giunta l'ora, glorifica il Figlio
tuo, perche' il Figlio glorifichi te. 2Poiche' tu gli hai
dato potere sopra ogni essere umano, perche' egli dia la vita eterna a
tutti coloro che gli hai dato. 3Questa e' la vita eterna: che
conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesu' Cristo. 4Io
ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da
fare. 5E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella
gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. Capitolo 181Detto questo, Gesu' usci' con i suoi discepoli e ando' di la' dal torrente Cedron, dove c'era un giardino nel quale entro' con i suoi discepoli. 2Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perche' Gesu' vi si ritirava spesso con i suoi discepoli. 3Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si reco' la' con lanterne, torce e armi. 4Gesu' allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?". 5Gli risposero: "Gesu', il Nazareno". Disse loro Gesu': "Sono io!". Vi era la' con loro anche Giuda, il traditore. 6Appena disse "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra. 7Domando' loro di nuovo: "Chi cercate?". Risposero: "Gesu', il Nazareno". 8Gesu' replico': "Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano". 9Perche' s'adempisse la parola che egli aveva detto: "Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato". 10Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpi' il servo del sommo sacerdote e gli taglio' l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. 11Gesu' allora disse a Pietro: "Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?". 12Allora il distaccamento con il comandante
e le guardie dei Giudei afferrarono Gesu', lo legarono 13e lo
condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era
sommo sacerdote in quell'anno. 14Caifa poi era quello che
aveva consigliato ai Giudei: "È meglio che un uomo solo muoia per
il popolo". 28Allora condussero Gesu' dalla casa di
Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio
per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. 29Usci'
dunque Pilato verso di loro e domando': "Che accusa portate contro
quest'uomo?". 30Gli risposero: "Se non fosse un
malfattore, non te l'avremmo consegnato". 31Allora
Pilato disse loro: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra
legge!". Gli risposero i Giudei: "A noi non e' consentito
mettere a morte nessuno". 32Cosi' si adempivano le
parole che Gesu' aveva detto indicando di quale morte doveva morire. Capitolo 191Allora Pilato fece prendere Gesu' e lo
fece flagellare. 2E i soldati, intrecciata una corona di
spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di
porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: 3"Salve,
re dei Giudei!". E gli davano schiaffi. 4Pilato intanto
usci' di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perche'
sappiate che non trovo in lui nessuna colpa". 5Allora
Gesu' usci', portando la corona di spine e il mantello di porpora. E
Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!". 6Al vederlo i
sommi sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo,
crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e
crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa". 7Gli
risposero i Giudei: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge
deve morire, perche' si e' fatto Figlio di Dio". 12Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: "Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare". 13Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesu' e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Lito'stroto, in ebraico Gabbata'. 14Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!". 15Ma quelli gridarono: "Via, via, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Mettero' in croce il vostro re?". Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare". 16Allora lo consegno' loro perche' fosse crocifisso. 17Essi allora presero Gesu' ed egli, portando la croce, si avvio' verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Go'lgota, 18dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesu' nel mezzo. 19Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: "Gesu' il Nazareno, il re dei Giudei". 20Molti Giudei lessero questa iscrizione, perche' il luogo dove fu crocifisso Gesu' era vicino alla citta'; era scritta in ebraico, in latino e in greco. 21I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: "Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei". 22Rispose Pilato: "Cio' che ho scritto, ho scritto". 23I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesu', presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. 24Percio' dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Cosi' si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti E i soldati fecero proprio cosi'. 25Stavano presso la croce di Gesu' sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. 26Gesu' allora, vedendo la madre e li' accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". 27Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. 28Dopo questo, Gesu', sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete". 29Vi era li' un vaso pieno d'aceto; posero percio' una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesu' disse: "Tutto e' compiuto!". E, chinato il capo, spiro'. 31Era il giorno della Preparazione e i
Giudei, perche' i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era
infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero
loro spezzate le gambe e fossero portati via. 32Vennero
dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era
stato crocifisso insieme con lui. 33Venuti pero' da Gesu' e
vedendo che era gia' morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma
uno dei soldati gli colpi' il fianco con la lancia e subito ne usci'
sangue e acqua. 38Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesu', ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesu'. Pilato lo concesse. Allora egli ando' e prese il corpo di Gesu'. 39Vi ando' anche Nicodemo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e porto' una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. 40Essi presero allora il corpo di Gesu', e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'e' usanza seppellire per i Giudei. 41Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. 42La' dunque deposero Gesu', a motivo della Preparazione dei Giudei, poiche' quel sepolcro era vicino. Capitolo 201Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si reco' al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 2Corse allora e ando' da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesu' amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". 3Usci' allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse piu' veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entro'. 6Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entro' nel sepolcro e vide le bende per terra, 7e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. 8Allora entro' anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioe' doveva risuscitare dai morti. 10I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa. 11Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chino' verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesu'. 13Ed essi le dissero: "Donna, perche' piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". 14Detto questo, si volto' indietro e vide Gesu' che stava li' in piedi; ma non sapeva che era Gesu'. 15Le disse Gesu': "Donna, perche' piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andro' a prenderlo". 16Gesu' le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbuni'!", che significa: Maestro! 17Gesu' le disse: "Non mi trattenere, perche' non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". 18Maria di Magdala ando' subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche cio' che le aveva detto. 19La sera di quello stesso giorno, il primo
dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano
i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesu', si fermo' in mezzo a
loro e disse: "Pace a voi!". 20Detto questo,
mostro' loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il
Signore. 21Gesu' disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come
il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". 22Dopo aver
detto questo, alito' su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito
Santo; 23a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi
non li rimetterete, resteranno non rimessi". 30Molti altri segni fece Gesu' in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. 31Questi sono stati scritti, perche' crediate che Gesu' e' il Cristo, il Figlio di Dio e perche', credendo, abbiate la vita nel suo nome. Capitolo 211Dopo questi fatti, Gesu' si manifesto' di
nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifesto' cosi': 2si
trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di
Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse
loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero:
"Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla
barca; ma in quella notte non presero nulla. 24Questo e' il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza e' vera. 25Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesu', che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. |