Seconda lettera a TimoteoCapitolo 11Paolo,
apostolo di Cristo Gesu' per volonta' di Dio, per annunziare la promessa
della vita in Cristo Gesu', 2al diletto figlio Timoteo:
grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesu'
Signore nostro. 6Per
questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che e' in te per
l'imposizione delle mie mani. 7Dio infatti non ci ha dato uno
Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. 8Non
vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, ne'
di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me
per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio. 9Egli infatti ci
ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non gia' in base
alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia
che ci e' stata data in Cristo Gesu' fin dall'eternita', 10ma
e' stata rivelata solo ora con l'apparizione del salvatore nostro Cristo
Gesu', che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalita'
per mezzo del vangelo, 11del quale io sono stato costituito
araldo, apostolo e maestro. Capitolo 21Tu
dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che e' in Cristo
Gesu' 2e le cose che hai udito da me in presenza di molti
testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di
ammaestrare a loro volta anche altri. Se
moriamo con lui, vivremo anche con lui; 14Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta. 15Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verita'. 16Evita le chiacchiere profane, perche' esse tendono a far crescere sempre piu' nell'empieta'; 17la parola di costoro infatti si propaghera' come una cancrena. Fra questi ci sono Imeneo e Fileto, 18i quali hanno deviato dalla verita', sostenendo che la risurrezione e' gia' avvenuta e cosi' sconvolgono la fede di alcuni. 19Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquita' chiunque invoca il nome del Signore. 20In una casa grande pero' non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi piu' spregevoli. 21Chi si manterra' puro astenendosi da tali cose, sara' un vaso nobile, santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona. 22Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carita', la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro. 23Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. 24Un servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare, paziente nelle offese subite, 25dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perche' riconoscano la verita' 26e ritornino in se' sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perche' facessero la sua volonta'. Capitolo 31Devi
anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. 2Gli
uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi,
bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, 3senza
amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, 4traditori,
sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri piu' che a Dio, 5con
la parvenza della pieta', mentre ne hanno rinnegata la forza interiore.
Guardati bene da costoro! 6Al loro numero appartengono certi
tali che entrano nelle case e accalappiano donnicciole cariche di
peccati, mosse da passioni di ogni genere, 7che stanno sempre
li' ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della
verita'. 8Sull'esempio di Iannes e di Iambres che si opposero
a Mose', anche costoro si oppongono alla verita': uomini dalla mente
corrotta e riprovati in materia di fede. 9Costoro pero' non
progrediranno oltre, perche' la loro stoltezza sara' manifestata a
tutti, come avvenne per quelli. Capitolo 41Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesu' che verra' a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: 2annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimita' e dottrina. 3Verra' giorno, infatti, in cui non si sopportera' piu' la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, 4rifiutando di dare ascolto alla verita' per volgersi alle favole. 5Tu pero' vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. 6Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed e' giunto il momento di sciogliere le vele. 7Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. 8Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnera' in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. 9Cerca
di venire presto da me, 10perche' Dema mi ha abbandonato
avendo preferito il secolo presente ed e' partito per Tessalonica;
Crescente e' andato in Galazia, Tito in Dalmazia. 11Solo Luca
e' con me. Prendi Marco e portalo con te, perche' mi sara' utile per il
ministero. 12Ho inviato Tichico a Èfeso. 13Venendo,
portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo e anche i
libri, soprattutto le pergamene. 14Alessandro, il ramaio, mi
ha procurato molti mali. Il Signore gli rendera' secondo le
sue opere; 15guardatene anche tu, perche' e' stato un
accanito avversario della nostra predicazione. 19Saluta
Prisca e Aquila e la famiglia di Onesiforo. 20Erasto e'
rimasto a Corinto; Trofimo l'ho lasciato ammalato a Mileto. 21Affrettati
a venire prima dell'inverno. |