Lettera agli EbreiCapitolo 11Dio, che aveva gia' parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, 2in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. 3Questo Figlio, che e' irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si e' assiso alla destra della maesta' nell'alto dei cieli, 4ed e' diventato tanto superiore agli angeli quanto piu' eccellente del loro e' il nome che ha ereditato. 5Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato? E ancora: Io saro' per lui padre ed egli sara' per me figlio? 6E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio. 7Mentre degli angeli dice: Egli
fa i suoi angeli pari ai venti, 8del Figlio invece afferma: Il tuo trono, Dio, sta in eterno e: Scettro
giusto e' lo scettro del tuo regno; 10E ancora: Tu,
Signore, da principio hai fondato la terra 13A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi
alla mia destra, 14Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? Capitolo 21Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada. 2Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si e' dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, 3come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza cosi' grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all'inizio dal Signore, e' stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita, 4mentre Dio testimoniava nello stesso tempo con segni e prodigi e miracoli d'ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volonta'. 5Non certo a degli angeli egli ha assoggettato il mondo futuro, del quale parliamo. 6Anzi, qualcuno in un passo ha testimoniato: Che
cos'e' l'uomo perche' ti ricordi di lui Avendogli
assoggettato ogni cosa, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso.
Tuttavia al presente non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui
sottomessa. 9Pero' quel Gesu', che fu fatto di poco
inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore
a causa della morte che ha sofferto, perche' per la grazia di Dio egli
provasse la morte a vantaggio di tutti. Annunziero'
il tuo nome ai miei fratelli, 13e ancora: Io mettero' la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccoci, io e i figli che Dio mi ha dato. 14Poiche' dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch'egli ne e' divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioe' il diavolo, 15e liberare cosi' quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitu' per tutta la vita. 16Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. 17Percio' doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. 18Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, e' in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova. Capitolo 31Percio', fratelli santi, partecipi di una vocazione celeste, fissate bene lo sguardo in Gesu', l'apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo, 2il quale e' fedele a colui che l'ha costituito, come lo fu anche Mose' in tutta la sua casa. 3Ma in confronto a Mose', egli e' stato giudicato degno di tanta maggior gloria, quanto l'onore del costruttore della casa supera quello della casa stessa. 4Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto e' Dio. 5In verita' Mose' fu fedele in tutta la sua casa come servitore, per rendere testimonianza di cio' che doveva essere annunziato piu' tardi; 6Cristo, invece, lo fu come figlio costituito sopra la sua propria casa. E la sua casa siamo noi, se conserviamo la liberta' e la speranza di cui ci vantiamo. 7Per questo, come dice lo Spirito Santo: Oggi,
se udite la sua voce, 12Guardate percio', fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. 13Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finche' dura quest'oggi, perche' nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato. 14Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio. 15Quando pertanto si dice: Oggi,
se udite la sua voce, 16chi furono quelli che, dopo aver udita la sua voce, si ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall'Egitto sotto la guida di Mose'? 17E chi furono coloro di cui si e' disgustato per quarant'anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? 18E a chi giuro' che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto? 19In realta' vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro mancanza di fede. Capitolo 41Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. 2Poiche' anche a noi, al pari di quelli, e' stata annunziata una buona novella: purtroppo pero' ad essi la parola udita non giovo' in nulla, non essendo rimasti uniti nella fede a quelli che avevano ascoltato. 3Infatti noi che abbiamo creduto possiamo entrare in quel riposo, secondo cio' che egli ha detto: Sicche'
ho giurato nella mia ira: Questo, benche' le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. 4Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E Dio si riposo' nel settimo giorno da tutte le opere sue. 5E ancora in questo passo: Non entreranno nel mio riposo! 6Poiche' dunque risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza, 7egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo tanto tempo: Oggi,
se udite la sua voce, 8Se
Giosue' infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe
parlato, in seguito, di un altro giorno. 9È dunque riservato
ancora un riposo sabatico per il popolo di Dio. 10Chi e'
entrato infatti nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come
Dio dalle proprie. 14Poiche' dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesu', Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. 15Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermita', essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. 16Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. Capitolo 51Ogni
sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene
degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici
per i peccati. 2In tal modo egli e' in grado di sentire
giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore,
essendo anch'egli rivestito di debolezza; 3proprio a causa di
questa anche per se stesso deve offrire sacrifici per i peccati, come lo
fa per il popolo. Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato. 6Come in un altro passo dice: Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchisedek. 7Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offri' preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pieta'; 8pur essendo Figlio, imparo' tuttavia l'obbedienza dalle cose che pati' 9e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, 10essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di Melchisedek. 11Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perche' siete diventati lenti a capire. 12Infatti, voi che dovreste essere ormai maestri per ragioni di tempo, avete di nuovo bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi degli oracoli di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. 13Ora, chi si nutre ancora di latte e' ignaro della dottrina della giustizia, perche' e' ancora un bambino. 14Il nutrimento solido invece e' per gli uomini fatti, quelli che hanno le facolta' esercitate a distinguere il buono dal cattivo. Capitolo 61Percio',
lasciando da parte l'insegnamento iniziale su Cristo, passiamo a cio'
che e' piu' completo, senza gettare di nuovo le fondamenta della
rinunzia alle opere morte e della fede in Dio, 2della
dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione
dei morti e del giudizio eterno. 3Questo noi intendiamo fare,
se Dio lo permette. 9Quanto
a voi pero', carissimi, anche se parliamo cosi', siamo certi che sono in
voi cose migliori e che portano alla salvezza. 10Dio infatti
non e' ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carita' che avete
dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete
tuttora ai santi. 11Soltanto desideriamo che ciascuno di voi
dimostri il medesimo zelo perche' la sua speranza abbia compimento sino
alla fine, 12e perche' non diventiate pigri, ma piuttosto
imitatori di coloro che con la fede e la perseveranza divengono eredi
delle promesse. Capitolo 71Questo Melchisedek infatti, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, ando' incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; 2a lui Abramo diede la decima di ogni cosa; anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia; e' inoltre anche re di Salem, cioe' re di pace. 3Egli e' senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni ne' fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio e rimane sacerdote in eterno. 4Considerate pertanto quanto sia grande costui, al quale Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino. 5In verita' anche quelli dei figli di Levi, che assumono il sacerdozio, hanno il mandato di riscuotere, secondo la legge, la decima dal popolo, cioe' dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo. 6Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario della promessa. 7Ora, senza dubbio, e' l'inferiore che e' benedetto dal superiore. 8Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; la' invece le riscuote uno di cui si attesta che vive. 9Anzi si puo' dire che lo stesso Levi, che pur riceve le decime, ha versato la sua decima in Abramo: 10egli si trovava infatti ancora nei lombi del suo antenato quando gli venne incontro Melchisedek. 11Or dunque, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico - sotto di esso il popolo ha ricevuto la legge - che bisogno c'era che sorgesse un altro sacerdote alla maniera di Melchisedek, e non invece alla maniera di Aronne? 12Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della legge. 13Questo si dice di chi e' appartenuto a un'altra tribu', della quale nessuno mai fu addetto all'altare. 14È noto infatti che il Signore nostro e' germogliato da Giuda e di questa tribu' Mose' non disse nulla riguardo al sacerdozio. 15Cio' risulta ancor piu' evidente dal momento che, a somiglianza di Melchisedek, sorge un altro sacerdote, 16che non e' diventato tale per ragione di una prescrizione carnale, ma per la potenza di una vita indefettibile. 17Gli e' resa infatti questa testimonianza: Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchisedek. 18Si ha cosi' l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilita' - 19la legge infatti non ha portato nulla alla perfezione - e si ha invece l'introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale ci avviciniamo a Dio. 20Inoltre cio' non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento; 21 costui al contrario con un giuramento di colui che gli ha detto: Il
Signore ha giurato e non si pentira': 22Per
questo, Gesu' e' diventato garante di un'alleanza migliore. 26Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; 27egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiche' egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso. 28La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che e' stato reso perfetto in eterno. Capitolo 81Il
punto capitale delle cose che stiamo dicendo e' questo: noi abbiamo un
sommo sacerdote cosi' grande che si e' assiso alla destra del
trono della maesta' nei cieli, 2ministro del santuario e
della vera tenda che il Signore, e non un uomo, ha costruito. 6Ora invece egli ha ottenuto un ministero tanto piu' eccellente quanto migliore e' l'alleanza di cui e' mediatore, essendo questa fondata su migliori promesse. 7Se la prima infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un'altra. 8Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: Ecco
vengono giorni, dice il Signore, 13Dicendo pero' alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima; ora, cio' che diventa antico e invecchia, e' prossimo a sparire. Capitolo 91Certo,
anche la prima alleanza aveva norme per il culto e un santuario terreno.
2Fu costruita infatti una Tenda: la prima, nella quale vi
erano il candelabro, la tavola e i pani dell'offerta: essa veniva
chiamata il Santo. 3Dietro il secondo velo poi c'era una
Tenda, detta Santo dei Santi, con 4l'altare d'oro per i
profumi e l'arca dell'alleanza tutta ricoperta d'oro, nella quale si
trovavano un'urna d'oro contenente la manna, la verga di Aronne che
aveva fiorito e le tavole dell'alleanza. 5E sopra l'arca
stavano i cherubini della gloria, che facevano ombra al luogo
dell'espiazione. Di tutte queste cose non e' necessario ora parlare nei
particolari. 15Per
questo egli e' mediatore di una nuova alleanza, perche', essendo ormai
intervenuta la sua morte per la rendenzione delle colpe commesse sotto
la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredita'
eterna che e' stata promessa. 16Dove infatti c'e' un
testamento, e' necessario che sia accertata la morte del testatore, 17perche'
un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto
finche' il testatore vive. 18Per questo neanche la prima
alleanza fu inaugurata senza sangue. 19Infatti dopo che tutti
i comandamenti furono promulgati a tutto il popolo da Mose', secondo la
legge, questi, preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana
scarlatta e issopo, ne asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20dicendo:
Questo e' il sangue dell'alleanza che Dio ha stabilito per voi. 21Alla
stessa maniera asperse con il sangue anche la Tenda e tutti gli arredi
del culto. 22Secondo la legge, infatti, quasi tutte le cose
vengono purificate con il sangue e senza spargimento di sangue non
esiste perdono. Capitolo 101Avendo infatti la legge solo un'ombra dei beni futuri e non la realta' stessa delle cose, non ha il potere di condurre alla perfezione, per mezzo di quei sacrifici che si offrono continuamente di anno in anno, coloro che si accostano a Dio. 2Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che i fedeli, purificati una volta per tutte, non avrebbero ormai piu' alcuna coscienza dei peccati? 3Invece per mezzo di quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati, 4poiche' e' impossibile eliminare i peccati con il sangue di tori e di capri. 5Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu
non hai voluto ne' sacrificio ne' offerta, 8Dopo aver detto prima non hai voluto e non hai gradito ne' sacrifici ne' offerte, ne' olocausti ne' sacrifici per il peccato, cose tutte che vengono offerte secondo la legge, 9soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volonta'. Con cio' stesso egli abolisce il primo sacrificio per stabilirne uno nuovo. 10Ed e' appunto per quella volonta' che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del corpo di Gesu' Cristo, fatta una volta per sempre. 11Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e ad offrire molte volte gli stessi sacrifici che non possono mai eliminare i peccati. 12Egli al contrario, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati una volta per sempre si e' assiso alla destra di Dio, 13aspettando ormai solo che i suoi nemici vengano posti sotto i suoi piedi. 14Poiche' con un'unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 15Questo ce lo attesta anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto: 16Questa
e' l'alleanza che io stipulero' con loro 17dice: 18Ora, dove c'e' il perdono di queste cose, non c'e' piu' bisogno di offerta per il peccato. 19Avendo
dunque, fratelli, piena liberta' di entrare nel santuario per mezzo del
sangue di Gesu', 20per questa via nuova e vivente che egli ha
inaugurato per noi attraverso il velo, cioe' la sua carne; 21avendo
noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio, 22accostiamoci
con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da
ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23Manteniamo
senza vacillare la professione della nostra speranza, perche' e' fedele
colui che ha promesso. 26Infatti, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verita', non rimane piu' alcun sacrificio per i peccati, 27ma soltanto una terribile attesa del giudizio e la vampa di un fuoco che dovra' divorare i ribelli. 28Quando qualcuno ha violato la legge di Mose', viene messo a morte senza pieta' sulla parola di due o tre testimoni. 29Di quanto maggior castigo allora pensate che sara' ritenuto degno chi avra' calpestato il Figlio di Dio e ritenuto profano quel sangue dell'alleanza dal quale e' stato un giorno santificato e avra' disprezzato lo Spirito della grazia? 30Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io daro' la retribuzione! E ancora: Il Signore giudichera' il suo popolo. 31È terribile cadere nelle mani del Dio vivente! 32Richiamate alla memoria quei primi giorni nei quali, dopo essere stati illuminati, avete dovuto sopportare una grande e penosa lotta, 33ora esposti pubblicamente a insulti e tribolazioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. 34Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di esser spogliati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e piu' duraturi. 35Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale e' riservata una grande ricompensa. 36Avete solo bisogno di costanza, perche' dopo aver fatto la volonta' di Dio possiate raggiungere la promessa. 37Ancora
un poco, infatti, un poco appena, 39Noi pero' non siamo di quelli che indietreggiano a loro perdizione, bensi' uomini di fede per la salvezza della nostra anima. Capitolo 111La
fede e' fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non
si vedono. 2Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero
buona testimonianza. Capitolo 121Anche noi dunque, circondati da un cosi' gran nugolo di testimoni, deposto tutto cio' che e' di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, 2tenendo fisso lo sguardo su Gesu', autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si e' assiso alla destra del trono di Dio. 3Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di se' una cosi' grande ostilita' dei peccatori, perche' non vi stanchiate perdendovi d'animo. 4Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato 5e avete gia' dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli: Figlio
mio, non disprezzare la correzione del Signore 7È
per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e
qual e' il figlio che non e' corretto dal padre? 8Se siete
senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete
bastardi, non figli! 9Del resto, noi abbiamo avuto come
correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non
ci sottometteremo percio' molto di piu' al Padre degli spiriti, per
avere la vita? 10Costoro infatti ci correggevano per pochi
giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo
scopo di renderci partecipi della sua santita'. 11Certo, ogni
correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza;
dopo pero' arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo
mezzo sono stati addestrati. 14Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedra' mai il Signore, 15vigilando che nessuno venga meno alla grazia di Dio. Non spunti ne' cresca alcuna radice velenosa in mezzo a voi e cosi' molti ne siano infettati; 16non vi sia nessun fornicatore o nessun profanatore, come Esau', che in cambio di una sola pietanza vendette la sua primogenitura. 17E voi ben sapete che in seguito, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, perche' non trovo' possibilita' che il padre mutasse sentimento, sebbene glielo richiedesse con lacrime. 18Voi
infatti non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un fuoco
ardente, ne' a oscurita', tenebra e tempesta, 19ne' a squillo
di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano
scongiuravano che Dio non rivolgesse piu' a loro la parola; 20non
potevano infatti sopportare l'intimazione: Se anche una bestia tocca
il monte sia lapidata. 21Lo spettacolo, in realta', era
cosi' terrificante che Mose' disse: Ho paura e tremo. 22Voi
vi siete invece accostati al monte di Sion e alla citta' del Dio
vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza
festosa 23e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli,
al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla
perfezione, 24al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue
dell'aspersione dalla voce piu' eloquente di quello di Abele. Capitolo 131Perseverate
nell'amore fraterno. 2Non dimenticate l'ospitalita'; alcuni,
praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. 3Ricordatevi
dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che
soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale. 4Il
matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I
fornicatori e gli adulteri saranno giudicati da Dio. Il
Signore e' il mio aiuto, non temero'. 7Ricordatevi
dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio;
considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la
fede. 8Gesu' Cristo e' lo stesso ieri, oggi e sempre! 9Non
lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine, perche' e' bene che
il cuore venga rinsaldato dalla grazia, non da cibi che non hanno mai
recato giovamento a coloro che ne usarono. 10Noi abbiamo un
altare del quale non hanno alcun diritto di mangiare quelli che sono al
servizio del Tabernacolo. 11Infatti i corpi degli animali, il
cui sangue vien portato nel santuario dal sommo sacerdote per i peccati,
vengono bruciati fuori dell'accampamento. 12Percio' anche
Gesu', per santificare il popolo con il proprio sangue, pati' fuori
della porta della citta'. 13Usciamo dunque anche noi
dall'accampamento e andiamo verso di lui, portando il suo obbrobrio, 14perche'
non abbiamo quaggiu' una citta' stabile, ma cerchiamo quella futura. 15Per
mezzo di lui dunque offriamo continuamente un sacrificio di lode a Dio,
cioe' il frutto di labbra che confessano il suo nome. |