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FRIDA / SABINA |
Su Frida Kahlo il contributo di Rachel Sztajnberg "Frida Kahlo: la détresse incarnée" (http://www.etatsgeneraux-psychanalyse.net/archives/texte56.html). La psicanalista brasiliana approfondisce le dinamiche identificatorie di Frida con le figure genitoriali: <<Frida Kahlo sembra aver trovato un punto di "ancoraggio" identificatorio con la figura del padre, come lei riproduttore d'immagini. (...) Frida sembra aver percorso con molta difficoltà il cammino che porta dall'identificazione con la potenza paterna alla femminilità. Per quanto riguarda i rapporti con la madre, sembrano essere stati ambigui. La madre resta incinta proprio dopo la nascita di Frida, cosa che spiega la presenza di una nutrice, "i cui seni erano lavati appena prima della mia poppata" come lei stessa ci racconta.Nell'opera che lei considera come una delle più potenti, Frida si rappresenta con un viso di donna in un corpo infantile nelle braccia della nutrice, "col latte che cola dal suo seno come se cadesse dal cielo". Nel film di J. Taymor le dinamiche relazionali familiari sono ben delineate, ed abbastanza fedeli al contenuto delle note autobiografiche di Frida.
Al contrario, il personaggio di Sabina Spielrein, nel film "Rrendimi l'anima", mostra una "costellazione" di dinamiche identificatorie genitoriali del tutto diversa. il padre di Sabina viene da lei rievocato come figura fredda e, per certi versi, sadica, mentre la madre, che nel film appare nella scena in cui accompagna la figlia al Burgholzli, appare ipercoinvolta nella vita di Sabina. Non possiamo escludere che la qualità di tali relazioni oggettuali possano aver giocato un ruolo nella "psicopatogenesi" del disturbo che Jung diagnosticò come "isteria", seppure di gravità psicotica.
Sulla Spielrein rinviamo alle seguenti risorse:
"Ich hiess Sabina Spielrein" (http://www.sabinaspielrein.com).Fornisce informazioni biografiche corredate da un interessante archivio di foto di Sabina e della sua famiglia.
"Oedipus redivivus. Freud, Jung and Psychoanalysis" di Douglas A. Davis (http://www.haverford.edu/psych/ddavis/jungfreu.html).L'articolo accenna al ruolo di Sabina nell'ambito della relazione tra Jung e Freud.
"Jung, Freud
e Sabina Spielrein" di Agnese Galotti (www.geagea.com/39indi/39_11.htm).
Dall'articolo:<<Il
travagliato incontro con Sabina aprì le porte infatti ad una ricerca che impegnò
Jung per tutta la vita e che lo spinse a forza ad addentrarsi in quel viaggio
interiore - Ellenberger, nel suo saggio "La scoperta dell'inconscio",
la definì la sua malattia creativa - fino a penetrare nell'oscuro e
terrifico "mondo delle Madri", che lo portò infine alla formulazione
del concetto di Archetipo e di Inconscio Collettivo.
Questo, è forse il maggior contributo che Sabina Spielrein ha dato al pensiero
psicoanalitico, l'eredità spirituale o il compito che dir si voglia, che Sabina
lasciò a Jung: l'incontro con l'Anima, con l'archetipo terrifico e sublime ad
un tempo.
Attraverso l'elaborazione interiore, durata anni, di tale rapporto, che oltre
all'eroico aprirsi al "sentire" richiese a Jung, come ad ogni adepto
al percorso iniziatico nelle profondità di se stesso, l'abiura di ogni
"credo" a priori, - l'uccisione del padre - Jung approdò alle forme
più alte della realizzazione dell'Eros cui il Femminile prelude.
Egli potè così formulare una concezione del rapporto eterosessuale che non si
ferma ad Eva, quale simbolo dell'aspetto pulsionale biologico, ma, pur
rendendole giustizia, ne coglie l'aspetto estetico romantico (Elena), quello
spirituale (Maria) per giungere a quella che egli individua come la più alta
forma, la saggezza (Sofia), là dove l'amore si svela essere tutt'uno con la
conoscenza.>>
Sabina
Spielrein, una vittima precoce della professione psicoanalitica.
Per una preistoria del movimento psicoanalitico. di Johannes
Cremerius
(Tratto da Forum der Psychoanalyse, Springer 1987, pp.127-42) (http://digilander.libero.it/pumpmoon/authors/cremerius.htm).
L'autore
sottolinea il percorso esistenziale che condusse Sabina ad una doppia
vittimizzazione, stretta com'era nel triangolo "perverso" formato
con Jung e Freud.
Spielrein Sabina (http://javari.com/FreudPsa/spielrein.htm).