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 Chronology

L'ANTISEMITISMO E LE SCIENZE MODERNE.
di Cesare LOMBROSO
(dal cap.III,pagg.21-31, de "L'antisemitismo e le scienze moderne", Roux, Torino, 1894) 
EPIDEMIA. 

 

                                                                                         

            

Ma, come giustamente osserva il Ferri (Nuova Rassegna,1893 ), se queste cause spiegano l'antipatia latente da secoli tra l'Ebreo e i suoi concittadini, non ispiegano quegli scoppi d'antipatia violenta, epidemica, che fanno diventare questo sentimento latente e sporadico, un sentimento collettivo, violento, una passione, un'ubbriachezza momentanea, quasi generale, che spinge alle espulsioni e alle stragi coi più strani pretesti, fino a farne un triste avvenimento storico che commosse ed insanguinò intieri paesi. Tali furono le stragi del 1096, 1146, 1306, 1321, 1541, 1559, 1576, 1614, 1623, 1628, 1653, col solito pretesto del bimbo cristiano sgozzato, o dello sprezzo d'una predica, ecc., ed ora le esplosioni della Russia e della Germania.

Questi tristi fenomeni non si possono spiegare che colla legge ora rivelataci sperimentalmente: che le epidemie sono una acutizzazione rapida, intermittente, dei morbi che ci affliggono sporadici con molto meno intensità in tutta la vita.

Così nota bene l'Hericourt che il colera indiano non è che un'acutizzazione del colera nostrale, tantochè i microbi specifici paiono identici o di ben poca differenza, salvo che nel colera prendono una diffusione enorme, si moltiplicano a milioni, e dànno prodotti assai più virulenti. E' noto che i fenomeni dell'influenza si hanno sporadici e leggerissimi nel comunissimo grippe; e così il gozzo epidemico alle volte assale una intera caserma, un intero collegio, specialmente nei paesi dove domina il gozzo cronico; e così la scrofola è la forma attenuata della tisi; la febbre gastrica del tifo; tutte queste forme acute epidemiche prendono origineda cause locali (pellegrinaggio alla Mecca, temperature calde, carestie) e finiscono per scomparire grazie appunto alla propria diffusione, dopo cioè che hanno colpito e più o meno vaccinato tutta l'intera popolazione. Altrettanto accadde dell'antisemitismo.

Ma qual'è la causa che ha fatto acutizzare in questi ultimi anni l'endemia? Giustamente osserva il Ferri che venne dalle arti dei governi e delle sètte, a scopo politico. Bismark, che vedeva negli oppositori un bel numero di semiti, Lasker alla testa, con quella sua brutale e facile politica che risolveva colla spada di Brenno le questioni che un grand'uomo di Stato come Cavour avrebbe risolto coll'arti delicate della politica e coll'eloquenza, scatenò gli istinti popolari latenti contro gli Ebrei onde vincere la loro tenacia, allo stesso modo e per le stesse cause che combatteva i cattolici coi sequestri e le carceri: il popolo favorito nei suoi istinti più atavici da un alto politico non se lo fece ripetere due volte, e così una volta incominciato il moto, accrebbe assai più forse che non volesse chi lo provocava.

Così accadde in Russia, che sperò affogare negli odi sanguinosi suscitati contro gli Ebrei le simpatie pel nikilismo, e distrar le plebi dalle reazioni violente che dovevan suscitare le orribili carestie provocate dal suo cattivo governo: essa applicò tristamente l'antica massima: dividere per imperare: il tutto favorito poi anche da un fanatismo barbaro di religione da cui pare colpito il Preside del santo Sinodo, che ha nelle mani il cuore dell'onnipotente signore di quello sventurato paese.

Abusando dei pregiudizi e degli odi religiosi (scrive Ferri), profondamente radicati per trasmissione ereditaria nelle masse popolari, specialmente delle campagne, si è creduto di deviare il movimento di protesta contro la ricchezza esagerata di pochi e la miseria eccessiva dei più, aizzando gli istinti popolari contro <<gli uccisori di Cristo>> e i <<monopolizzatori della pubblica ricchezza>>.

Qui, al paro che in Germania, (e ciò era naturale in popolo meno incivilito), quegli odi presero una forma così acuta e così epidemica che ne vennero affetti non solo i contadini, ma perfino i seri e imparziali pensatori che, interrogati da me, per es. Drill e Tarnonski, dichiararonmi non trovar nulla di strano in quelle misure, poichè gli Ebrei della Russia erano diversi da quelli di tutte le altre parti del mondo, e meritavano la loro sorte. Eppure, come vedremo, essi erano non utili, ma necessari al paese; formavano, come ora in Rumenia, come gi° da noi nel Medio Evo, quel primo sottostrato della classe borghese ed industriale che manca a questo popolo di impiegati e di soldati, di nobili e di contadini.

E i politici e i popoli vi furono trascinati anche da un altro movente, da un altro bacillo epidemico. Ogni epoca, anzi, ogni frazione di epoca in Europa ha, chi ben vi studia, un dato andazzo politico. Nell'89 erano i diritti dell'uomo, nel '15 la legittimità, nel '59  la nazionalità , dopo l'80 circa, in tutta Europa, e per riflesso forse anche nell'america del nord, prevale quell'andazzo del protezionismo e di un internazionalismo alla rovescia, per cui i vari popoli cercano di escludersi l'un l'altro, di chiudersi dentro i propri confini, cercando la propria fortuna nel danno degli altri, non pensando punto, tanto è miope lo sguardo degli uomini di Stato, che ciò si risolve nel danno di tutti, e quindi nel proprio. Da ciò le barriere doganali rialzate da tutte le parti, ecc., da ciò gli odi rinnovati dei Francesi contro gli Italiani, dei Russi contro i Tedeschi, dell'America contro tutti, contro il chinese e l'italiano, ora, in ispecie. Perfino l'Australiano, il frutto della massima modernità, comincia a organizzare e meditare decreti contro l'odiato straniero, di cui pur tanto abbisogna per estendere la sua cultura. Tutti, insomma, tornano all'antico hostis-hostis (straniero - nemico ). Quindi è naturale che le differenze di razza tra l'Ebreo e le altre nazioni dessero un appiglio contro lui nel senso, o meglio nel pretesto patrio, nazionale, come lo destano i Tedeschi in Russia, gl'Inglesi nelle colonie portoghesi e viceversa.

Vi contribuì infine da una parte il sentimento religioso, dall'altra il movimento socialistico, un po' per secondare (ad imitazione di governi) gli istinti popolari, e un po' per  un odio alla ricchezza maggiore di cui quelle classi difettano.

Infatti, mentre l'antisemitismo (nota il Ferri) latente e sporadico si nota, più o meno, in ogni paese d'Europa, l'antisemitismo epidemico e politico si è sviluppato soltanto nei paesi dove più è rigoroso il movimento di riforma sociale o politica (socialismo in Germania, nichilismo in Russia, nazionalismo in Austria), mentre è atrofica e si dibatte nel vuoto la propaganda antisemitica nei paesi dove il socialismo è meno sviluppato, come in Italia, Francia, Spagna ed anche Inghilterra.

Non solo, ma i paesi nei quali si è più sviluppato l'antisemitismo politico sono anche quelli dove il sentimento religioso cristiano ha ancora una vitalità sufficiente. (FERRI).

A ciò deve aggiungersi che tutte queste cause s'acutizzano e dànno luogo (come nei morbi) ad epidemie dove gli Ebrei trovansi molto numerosi (Russia, Rumenia, Germania), ove i germi del morbo sono quindi in maggior numero e più grandi le occasioni d'attriti!

E come succede sempre nelle epidemie morali, i matti e più ancora i mattoidi soffiarono nel fuoco più dei capi politici, degli uomini di Stato.

Ed i pazzi o mezzi-pazzi sono i propagandisti più efficaci, perchè all'eloquenza strana, infocata, primitiva, che più fa impressione sul popolo, aggiungono la mancanza di quel rispetto al galateo o alle consuetudini più o meno convenzionali, che sono proprie dei cervelli medi ed equilibrati e quindi si impongono anche per il loro modo anormale di agire.

Tale è quell'ingegnere Paasch, autore del rumoroso opuscolo: <<Un'ambasciata giudaico-prussiana all'estero>> giudicato come pazzo a Berlino, nel giugno scorso.

L'Ahlvart come il Morés sono evidentemente pazzi o mattoidi, che sostituiscono la energica impulsività della follìa illogica, assurda, ma grande, e il fanatismo alla logica, ai fatti, ed appunto perciò hanno un'azione potente sulle masse, le quali non ragionano, ma sentono e si lasciano trascinare dagli uomini a forti passioni ed a più forti fanatismi.

E' in questo senso che io mi spiego una comunicazione stranissima che mi venne da Bucarest dal dott. H. Focsanlance a proposito di alcune mie linee sull'antisemitismo riportate dalla Neue Freie Presse: Secondo questo i più fanatici antisemiti sarebbero tutti affetti da sifilide e ne portan le tracce nel corpo.

<<Io, nato ed educato in Rumenia - mi scrive, -dove vige l'antisemitismo per eccellenza, dove l'antisemitismo, cioè, non si trova sporadico (come in Austria, in Germania e in Francia), ma è entrato nei costumi, e tutti i governi che si succedono lo sostengono aumentando la legge di eccezione contro gli Israeliti, in modo che ora gli Israeliti sono, attualmente in Rumenia, in un tale stato d'inferiorità come non potrebbe neppure immaginare l'antisemita più ardente della Germania e dell'Austria - io ho potuto in Rumenia fare questa osservazione.

<<Notate che non parlo di chi è antisemita per seguir la moda, di chi lo è perchè non vuol avere seccature che non lo riguardino, nè dell'antisemita per pigrizia, nè di quello che lascia fare stropicciandosi in silenzio le mani, pensando che meglio sarà per lui ogni volta che una nuova misura restrittiva venga presa contro gli Ebrei; ma io voglio dire dell'antisemita per passione, di quelli che nel loro odio mostrano tutto quello che c'è di più abbietto nell'uomo, di quelli che aizzano le passioni più basse e che sarebbero certo condannati alla galera se quelli contro i quali si scagliano non fossero Ebrei>>.

<<Ebbene io ho notato che tutti questi antisemiti hanno avuto la sifilide e il loro cervello certamente se ne è risentito. Ho fatto la statistica di tutti quelli che nel nostro paese sono stati più accaniti per l'antisemitismo e tutti sono stati malati e sono morti paralitici o pazzi in seguito a questa malattia.

<<Ho osservato fra i miei conoscenti, fra le persone che vedo sempre, che tutti quelli che hanno avuto la sifilide mostrano più odio contro i semiti ( non eccettuati certi Ebrei stessi che sono antisemiti).

<<Ho conosciuto persone pacifiche che non avrebbero saputo far male ad una mosca e che dopo aver preso la sifilide divennero  fanatici antisemiti, benchè non avessero mai avuto nè prima nè dopo a che fare cogli Ebrei.

<<Se le mie osservazioni non si devono riferire ad un caso inesplicabile, io potrei affermare che gli antisemiti più ardenti come Ahlwardt, Lichermann von Souvenleug, Stolter, Rohiing, Gessmann, Luegel, Drumont, Poliedonostzew, Morés, ecc., hanno avuto la sifilide acquistata oppure ereditaria.

<<Bucarest, 16 giugno 1893>>

  A primo acchito, il sospetto che ti viene da questa lettera è che si tratti di uno scherzo o di un'idea pazzesca; e certo perchè possa seriamente discutersi bisognerebbe che egli avesse seguìto le norme che la nuova scuola antropologica esige per dare una conclusione, servendosi di un numero, cioè, di fatti sicuri e vagliati: e ci dicesse cioè quanti su ceno antisemiti sono sifilitici, ecc., e quante persone estranee a questa questione lo sieno pure.

Quindi fino a che questo non venga fatto non si tratta che di una osservazione senza sicurezza e serietà, ma è tutt'altro però che da mettersi in ridicolo, come parrebbe a primo tratto. E prima di ogni altra cosa bisogna pensare che la sifilide fa enorme strage in Rumenia, specialmente nelle classi colte, forse più che in tutte le altre parti d'Europa.

Certamente devesi a questo se quando incominciai alcune indagini sulla pellagra in Rumenia, mi sentii rispondere, e da persone serie, che secondo essi la pellagra si doveva alla sifilide. Ora non v'è dubbio alcuno che la pellagra non ha alcun rapporto diretto colla sifilide, poichè deriva dall'uso del maiz guasto; ma trovandosi spessissimo colà associato l'un mala all'altro, si  attribuisce all'uno l'influenza principale. Del resto se una proporzione si avvera di sifilitici, maggiore in questo partito politico, la spiegazione non sarebbe assolutamente impossibile, poichè molte malattie mentali, nervose, come la paralisi generale, la tabe dorsale sono generate ed esagerate direttamente dalla sifilide. E come ho dimostrato nel mio Delitto politico e le rivoluzioni, molti dei fanatici più esagerati, sopratutto quelli che portano nella politica gli istinti crudeli dei criminali che convertono insomma e sfogano molte delle loro tendenze criminali o pazzesche colle esagerazioni politiche e di partito, sono individui affeti da vere malattie mentali larvate: paralisi generali, paranoia (Marat ne sia un classico esempio).

Or queste possono essere esagerate o anche generate dall'alcoolismo, dal morfinismo e dalla sifilide, da tutti quei virus che favoriscono le così dette degenerazioni cerebrali o spinali.

E da quanto posso studiare in Italia, p. es. nei paesi dove si abusa di alcool, in Romagna, sonvi partiti politici portati agli eccessi; e altrettanto nei paesi dove vi è malaria, come nelle Calabrie, come in Grosseto, come in Pavia, paesi in cui raramente predominano i partiti medi. Anche la Comune di Parigi è noto che fu favorita e provocata si può dire dall'abuso degli alcool che si fece durante l'assedio. (Delitto politico di C. Lombroso - Bocca, 1888).

Senza accogliere dunque l'affermazione di questo mio strano corrispondente, io credo che sia almeno da discutersi e da sottoporsi ad una ricerca.