Didattica
della biblioteca scolastica
La biblioteca scolastica è uno strumento indispensabile per la didattica,
un luogo di progettualità ampia e di supporto ai processi di
apprendimento-insegnamento, come prevedono documenti internazionali.
di Ivo
Mondini (pubblicato su Record ottobre 2004 allegato alla
rivista Liber) e rintracciabile in www.liberweb.it
/appofondrec11.htm
1.
Introduzione
Quando
si pensa alla funzione di una biblioteca scolastica organizzata secondo il
modello Crems,(1) si ipotizza una biblioteca ben strutturata che sia di
supporto alla promozione della lettura libera e consapevole e il cui
patrimonio sia in buona parte di narrativa per ragazzi. In quest’ottica
negli ultimi anni sono nate ottime esperienze di biblioteche scolastiche
che hanno sviluppato progetti di lettura di successo conquistando lettori
tra i bambini e i ragazzi,(2) nonostante i dati nazionali dell’editoria
dei ragazzi segnalino un momento di crisi e di calo delle vendite, come
riferisce il censimento annuale di LiBeR.(3). In
questa sede tuttavia si proverà a ipotizzare un ruolo della BS (d’ora
in poi per biblioteche scolastiche) più variegato e pertinente alla
scuola, cioè un luogo di progettualità ampia e di supporto complessivo
alla didattica e ai processi di apprendimento-insegnamento, come del resto
prevedono documenti internazionali.
2.
Limiti della didattica frontale: indagine PISA 2000
La
didattica più diffusa nelle nostre scuole è quella frontale che si
limita al libro di testo come fonte univoca di contenuti e
all’insegnante come mediatore di conoscenze, riservando all’alunno il
ruolo di uditore passivo. Questo modello era buono in una scuola che si
limitava a trasferire conoscenze, ma se vogliamo impostare una scuola
basata sulle competenze e capacità (saper fare e saper essere), come
recitano le Indicazioni Nazionali della Riforma Moratti, è chiaro che a
ogni livello di scolarità si devono impostare almeno a livello
dell’orario opzionale e facoltativo dei laboratori che sviluppino
cacacità e competenze trasversali al curricolo. Del
resto quando i nostri alunni si confrontano con indagini statistiche a
livello internazionale, vanno incontro a un sicuro insuccesso. A
dimostrazione della mia tesi cito l’indagine PISA 2000 (Programme for
International Student Assessment)(4) che aveva l’obiettivo di
verificare in che misura i giovani che terminano o si avvicinano alla fine
della scuola dell’obbligo, i quindicenni, abbiano acquisito le
conoscenze e le capacità necessarie per svolgere un ruolo attivo nella
società. L’indagine
Pisa ha misurato la reading literacy, cioè le conoscenze e abilità
di applicare “la lettura all’apprendimento” piuttosto che ad abilità
tecniche acquisite nell’”apprendimento della lettura”.(5) Per
un’analisi approfondita dei risultati rimando alla Sintesi
dell’indagine disponibile sul sito della BDP utile anche per capire il
tipo di prove somministrate;(6) qui mi limito a constatare che il
punteggio complessivo degli studenti italiani nelle competenze di lettura
(reading literacy) ci colloca al 20° posto (su 34 paesi),
molto distante dai cosiddetti Paesi Industrializzati che ci sopravanzano
tutti, tranne la Germania. Molto peggio se consideriamo le competenze di
lettura di testi matematici non specialistici (26° posto su 32 paesi) e
di testi scientifici di divulgazione (22° posizione di 32).
Merita
tuttavia citare una conclusione a sostegno del nostro ragionamento:
“Agli studenti sono state fatte domande relative al loro uso della
biblioteca, computer, calcolatori, laboratori e collegamenti internet
disponibili nella loro scuola. Nelle scuole in cui l’uso di queste
strutture è relativamente alto, i risultati medi tendono ad essere più
elevati, anche quando non vengono presi in considerazione altri
fattori”.
Risultati
nettamente migliori si ottengono nelle indagini internazionale IEA –
PIRLS sulla comprensione della lettura dei bambini di 9 anni, che analizza
testi di tipo narrativo e informativo.(7) Rimando anche in questo
caso al Rapporto finale,(8) limitandomi ad annotare che i risultati sono
molto buoni nella lettura di testi narrativi, ma calano nettamente quando
i bambini affrontano testi informativi, a dimostrazione del fatto che la
didattica della lettura in Italia è spostata sui testi narrativi, ma è
carente sulle altre tipologie testuali, tanto che nei 15enni questo
divario risulta drammatico.
Come
è possibile dunque colmare queste lacune? È nostra convinzione che una
BS ben impostata possa essere di supporto ad una serie di competenze
interdisciplinari che permettano di intrecciare competenze di lettura e
scrittura con quelle informative (abilità di ricerca o information
skills), informatiche e di studio (study skills).
3.
Un’ipotesi complessiva di Didattica della Biblioteca – Sviluppo della
Mappa concettuale e Risorse
La
mappa è centrata sulle competenze e capacità che una BS può fornire
agli alunni; da qui è possibile sviluppare una didattica con la classe o
per gruppi, favorendo gli apprendimenti specifici che cerchiamo di
descrivere.
La
mappa è stata elaborata dallo scrivente, ma tiene conto delle riflessioni
ed esperienze maturate con i colleghi e referenti della rete delle
biblioteche scolastiche veronesi ed è scaricabile dal sito <http://web.tiscali.it/biblioscuola/>.
Vengono
evidenziati 4 campi di intervento centrali (1. le abilità di studio, 2.
le competenze di lettura, 3. di scrittura, 4. le competenze informative o
abilità di ricerca) e 4 snodi di relazione ed integrazione
(a.
le conoscenze curricolari, b. le competenze informatiche, c. le occasioni
di lettura e d. di scrittura).
MAPPA CONCETTUALE
DELLA DIDATTICA NELLA BIBLIOTECA SCOLASTICA
3.1 Favorisce le abilità di studio (study skills) e quindi integra le
conoscenze curricolari
In
un’ottica che non rimanda sempre alla famiglia l’acquisizione di un
metodo di studio e l’elaborazione delle diverse strategie di lettura, ma
nella quale la scuola si fa carico di recuperare svantaggio e deprivazione
culturale,(9) con una biblioteca si mettono in atto strategie di recupero
formidabili che possono prevedere momenti al mattino (orario opzionale) o
corsi specifici pomeridiani. Una bibliografia sulle tecniche di
apprendimento e sul metodo di studio è stata elaborata dallo scrivente
per i genitori, ma può essere molto utile anche per gli insegnanti, nel
pieghevole: Lo scaffale dei genitori consultabile in <http://web.tiscali.it/biblioscuola/>.
Alcune
indicazioni per approfondire l’argomento:
–
Appunti per un metodo di studio, di L. Rossetti (tecniche per
rimotivare gli alunni): < http:// www.fausernet.novara.it/ ~itcberma/varie/metod.htm
>
–
Tecniche di studio e di apprendimento, di M. Rizzi (indicazioni per
studenti delle superiori): http://www.studiofacile.org/ studio/0_studio
>
–
Bibliografia ragionata sul metodo si studio, di D. Trovato e P. Lucchi
(utile soprattutto per gli insegnanti): <http://www.delfo.
forli-cesena.it/scuoleinrete/ rubriche/bibliografie/
BibMetodostudi.htm>
–
Guida al metodo di studio, di T. Trivella (fruibile dai ragazzi dagli 8 ai
13 anni): <http://www. nonsoloscuola.org/Metodo/index.htm>.
3.1.1
La biblioteca come Centro di autoapprendimento
L’ITC
Tosi di Varese ha strutturato la biblioteca come Centro di
autoapprendimento che fornisce agli studenti la possibilità di
recuperare in modo autonomo con i mezzi informatici singole carenze
disciplinari o interdisciplinari; il personale si limita ad attività
di tutoraggio di tipo tecnico, mentre l’alunno dopo aver consultato il
catalogo delle risorse informative, sceglie quale strumento e quali
risorse utilizzare <http://www. itctosi. va.it/speciali/
centro.htm>); è possibile anche consultare singole unità di
apprendimento divise per discipline (<http://www. itctosi.va.it/
speciali/salc /self.htm>) o prove didattiche svolte negli anni
precedenti <http://www. itctosi.va.it/ prove/prove.htm>).
Il
vantaggio di un Centro di autoapprendimento è che sviluppa nell’alunno
una forte motivazione ad apprendere e a recuperare le proprie carenze,
costruendosi un portfolio di competenze su misura.
Un’esperienza
positiva condotta nelle BS veronesi è quella di rendere disponibili e
consultabili dai computer della biblioteca i cd rom allegati ai libri di
testo adottati; di solito questi cd hanno una struttura autocorrettiva,
per cui l’utilizzo è molto semplice e serve in particolare per il
recupero delle abilità linguistiche Lingua 1 e lingua 2, ma anche
per approfondimenti personali di storia, scienze, arte...
Qualora
le risorse della biblioteca fossero carenti, abbiamo ipotizzato la
possibilità di costruirsi un centro di autoapprendimento, sfruttando le
risorse di libero accesso della rete sul modello della Biblioteca
scolastica virtuale;(10) in alcuni casi è richiesta un’iscrizione
gratuita.
3.1.2
Centro di autoapprendimento in linea (indicazioni per iniziare)
Di
seguito: tipo di esercizi, editore o autore e indirizzo web.
–
Storia: La scuola: <http://www. storia.lascuola.it/esercizi.php>
–
Grammatica: Archimede: <http:// www.archimedeedizioni.com/
home_esercizi.php>
–
Italiano scritto: Ilus free demo: <http://www.iluss.it/
il_free_demo_it.html>
–
Matematica : Due frazioni: <http://www.brunod.it/ duefrazioni.html>
–
Latino: Irre E.R.: <http://kidmir. bo.cnr.it/irrsaeer/lat/index.html>
–
Francese : Didier: <http://www. didieraccord.com/Accord1/>
–
Italiano scritto retorica e stilistica: Pianeta Scuola: <http://
www.pianetascuola.it/ leggere_scrivere/retorica/default.html>
–
Geografia e storia: P. Alpino: <http://www.falco.mi.it/~ paoloalpino/curricolo/geostoria.htm#terza>
–
Matematica: C. Pischedda: <http://www.math.it/>
–
Informatica fantastica: Trifone-Gargano: <http:// 195.31.165.220/graphis/
informaticafantastica/>
3.1.3
Strumenti utili per reperire risorse off line (ma anche on line), e
trovare valutazioni sulla loro efficacia sono:
–
Servizio Documentazione del software didattico dell’Istituto per le
Tecnologie Didattiche del CNR: <http://sd2.itd.ge.cnr.it/
servizio.php>
–
Valutazione del software didattico di Indire: <http:// www.bdp.it/software>
–
Archivio Gold, Sistema nazionale per la valutazione scolastica di
Indire: <http://gold.bdp.it/nuovo/>
–
Intersiti, Risorse internet per la didattica di Indire: <http://www.
indire.it/siti>
–
Dienneti - Risorse e Materiali: <http://www.dienneti.it/risorse/
index.htm>
3.2
Sviluppa le abilità di ricerca (competenze informative) e
arrichisce le competenze informatiche e di navigazione in rete
3.2.1
Riferimenti teorici prima di predisporre un progetto di ricerca in
biblioteca
Per
inquadrare il problema rimando alle relazioni di Vera Marzi e alla
relativa bibliografia di approfondimento.(11)
I
suoi studi sono interessanti perché invece di un approccio distinto che
fa apprendere separatamente le library skills (competenze di consultazione
della biblioteca) e le information skills (le abilità di ricerca e uso
competente delle informazioni), propone un percorso che unisce le due
competenze nella strategia propria del Problem Solving.(12) In particolare
ha approfondito un modello molto in uso in campo anglosassone: quello
elaborato da Berkovitz e Eisemberg delle Six Big Skills cioè delle Sei
Grandi Abilità di ricerca.(13)
3.2.2
Progetti di didattica della ricerca in biblioteca
–
La biblioteca scolastica nella società dell’informazione: <http://www.fausernet.novara.it/
library/ ita/indexit.htm>
–
Insegnamento delle abilità informative–Corso ipertestuale di
autoistruzione: <http://www. fausernet.novara.it/library/ita/
itiper.htm>
–
Metodologia della ricerca nella BS Esperienza francese di Fabden-CDI:
<http://www.aib.it/ aib/sezioni/veneto/sansone/ fabden/mediadoc.htm>
–
I capelli di Sansone-Foglio informativo sulle BS: <http://www.aib.it/aib/sezioni/
veneto/sansone/sansone.htm>
–
Progetto di didattica della ricerca in biblioteca di M. Bolletti: <http://www.liceocornaro.com/
default.php?t=site&pgid=34>
–
Didattica della ricerca in biblioteca di M. Motta: <http://
www.valsesiascuole.it/biblioteca/ bibliorete/incontro5.htm>
–
Didattica della ricerca - Esperienze in ambito linguistico di S. Fogliato:
<http://www. valsesiascuole.it/biblioteca/ bibliorete/incontro7.htm>
–
Chi sa cercare trova di R. De Vecchi: <http://web.tiscali.it/
biblioscuola/>
–
Materiali di didattica della ricerca di N. Opocher: <http://web.
tiscali.it/biblioscuola/>.
3.1.3
Guide alla ricerca sul web - materiali utilizzabili con gli alunni:
–
Come si fa ricerca ai tempi di Internet di Luigi Tremoloso - Suggerimenti
e schede di lavoro per una ricerca guidata: <http://
www.pavonerisorse.it/cacrt/ ricerca/default.htm>
–
Guide alla ricerca; in particolare Ipertesto per cercare informazioni:
<http://web. tiscali.it/ biblioscuola/>
–
Chercher pour trouver di H.. Guertin
- Guida in parte in italiano: <http://www.ebsi. umontreal.ca/jetrouve/>
- <http://www.ebsi.umontreal.ca/ jetrouve/projet/6_italia.htm>
–
Come si prepara una tesina di storia - Istruzioni e consigli per gli
studenti delle superiori di Patrizia Vayola: <http://www.bibliolab.it/
tesina/tesina_def2.htm>.
3.1.4
Guide all’uso dei motori di ricerca
–
Suggerimenti da MotoridiRicerca.it: <http://www. motoridiricerca.it/suggeri.html>
–
Internet per la scuola - Corso introduttivo alla ricerca
bibliografica in Internet di M. Busato: <http://www.provincia.
venezia.it/querini/biblioteca/corsi/stefanini/bibliografia/index.html>
–
Motori di ricerca dal punto di vista formativo – di M. Guastavigna:
<http://www. pavonerisorse.to.it/pstd/vda/ motori.htm>
–
Strumenti e strategie per la ricerca di informazioni WWW di R. Ridi:
<http://www.burioni.it/forum/ ridimot.htm>
–
La ricerca in biblioteca e in Internet di A. De Robbio dal sito di
Voltapagina – Padova: <http:// www.istruzionepadova.it/
voltapagina>.
3.1.5
Cercare tra i virtual reference desk
Sul
sito delle Biblioteche scolastiche veronesi BSVR (<http://web.
tiscali.it/biblioscuola>) ho realizzato una Biblioteca scolastica
virtuale, cioè una raccolta di risorse on line ad accesso gratuito
organizzandole – come in una biblioteca reale – in:
–
Sala Consultazione, dove è possibile interrogare molte fonti (raccolte in
Enciclopedie, Dizionari, Atlanti, Mappe, Guide, Biografie, Bibliografie);
–
Sala Lettura, dove sono disponibili numerosi testi completi di letteratura
classica, letteratura italiana e straniera;
–
Sala Periodici, che permette di eseguire una ricerca di articoli apparsi
su alcune tra le
principali
riviste italiane e straniere e consultare indici di periodici, quotidiani
italiani e stranieri;
–
Libreria, che rimanda all’indice generale degli editori italiani e
stranieri.
Nella
stessa pagina rimando ad alcuni VRD italiani e stranieri utili per
allargare il campo di ricerca: un esempio di VRD dedicato all’arte è in
<http://www.lastoria.org/nicola2/ index.htm>.
4.
Creare occasioni di lettura e di scrittura in Biblioteca
Essendo
la promozione della lettura un tema ampiamente trattato, mi limiterò qui
a segnalare alcune relazioni di esperienze che segnalano anche le
risorse a cui attingere per predisporre progetti di didattica delle
lettura e della scrittura in una BS.
4.1
Didattica della lettura
–
Materiali e risorse di Luisa Fazzini: <http://web.tiscali.it/
biblioscuola/>
–
La promozione della lettura in BS di I. Mondini: <http://web.
tiscali.it/ biblioscuola/>
–
Leggere ad alta voce di Zanchin: <http://www.istruzionepadova.it/
voltapagina/>
–
Giornata nazionale di Studio Lettura a scuola – Giunti: <http://
www.giuntiscuola.it/home.htm>.
4.2
Didattica della scrittura
–
Laboratorio letterario di A. Adami: <http://web.tiscali.it/
biblioscuola/>
–
Laboratorio del Fumetto: <http:// web.tiscali.it/biblioscuola/>
–
Laboratorio di scrittura del sé di C. Lazzarini: <http://www.
istruzionepadova.it/voltapagina/>
–
Giornali scolastici, come inventarli di O. Favero: <http://
www.istruzionepadova.it/ voltapagina/>
–
La biblioteca a scuola – Giunti: <http://www.giuntiscuola.it/home.
htm>.
Tutti
gli indirizzi internet sono stati controllati il 5 agosto 2004, quando è
stato chiuso l’articolo.
Ivo Mondini
1.
Per Crems si intende Centro risorse educative multimediali e scolastiche,
modello di biblioteca scolastica pensato da una commissione nazionale
dell’Indire (ex BDP) presieduta dalla dott. M. Trigari nel 1997 che ha
comparato i modelli europei di biblioteche scolastiche giungendo alla
definizione di un modello italiano, consultabile in <http://web.
tiscali.it/biblioscuola> nel kit del bibliotecario scolastico.
2.
Si rimanda alle esperienze raccontate ad esempio nei volumi monografici: Biblioteche
scolastiche, Rassegna annuale di temi, informazione, documenti, a cura
di C.I. Salviati, Editrice Bibliografica, Milano 2000 e i numeri
successivi; ma anche agli articoli contenuti nelle riviste di settore,
come LiBeR, Sfoglialibro, Andersen. In particolare
rimando a “Biblioteche scolastiche nascono e crescono”, intervista a
Ivo Mondini responsabile delle biblioteche dell’Istituto Cavalchini-Moro
di Villafranca (Record n. 3, ott. 2002).
3. I
dati riferiti dal numero 62 di LiBeR (apr.-giu. 2004) registrano un calo
consistente delle vendite.
4.
Finalità e obiettivi del progetto Pisa 2000 concluso e di Pisa 2003 in
corso di rilevamento si trovano sul sito italiano gestito dall’Invalsi
in <http://www.cede.it/ri2003/pisa2003/ index.htm>.
5.
In pieno accordo con le più recenti teorie sulla lettura, PISA si
focalizza sulla misurazione di quanto ciascun individuo sia in grado di
costruire, espandere e riflettere sul significato di quanto ha letto in
un’ampia gamma di testi di contenuto scolastico ed extra-scolastico.
Pisa 2000 ha valutato la capacità degli studenti di applicare conoscenze
e abilità alla lettura in generale e in particolare all’abilità di
leggere testi di natura matematica e scientifica. Queste capacità vengono
definite come abilità di lettura di testi di natura non specialistica o
“reading literacy”; abilità di lettura di testi matematici
“literacy matematica” e capacità di lettura di testi di natura
scientifica o “literacy scientifica” e sono considerate prerequisiti
essenziali che tutti gli studenti devono aver per affrontare la vita
adulta. Per accedere alle prove somministrate consulta <http://www.cede.it/ricerche-internazionali/pisa/index.htm>.
6.
L’indirizzo è <http://www.bdp.it/adi/pisa/ sintesi_pisa.htm>.
7.
Progress International Reading Literacy Study promosso dall’International
Association for the Evaluation of Educational Achievement. La
documentazione italiana è disponibile in <http://www.cede.it/ricerche-internazionali/
iea-icona>.
8.
Rintracciabile in <http://www.cede. it/ricerche-internazionali/iea-icona/rapporto/
RapportoFinaleMaggioICONA.pdf.>
9.
Una scuola che sappia recuperare le abilità di studio, superando le
disparità sociali e familiari è descritta in P. Meirieu. I compiti a
casa. Genitori, figli, insegnanti: a ciascuno il suo ruolo, Milano,
Feltrinelli, 2003.
10.
Rimando la descrizione di quest’idea al sito web <http://web.tiscali.it/biblioscuola/>.
11.
Le relazioni e la relativa bibliografia sono reperibili anche in
“Documentare la scuola in Piemonte” (<http://irre.scuole.piemonte.it/
documentazione/DSP/documenti.htm>).
12
Accedere alle informazioni di qualunque tipo e natura, strutturate o
destrutturate, mediante la tecnica della risoluzione di un problema
rispetto ad un’esigenza informativa reale o simulata.
13
Sono state tradotte anche in italiano in <http://www.big6.com/showarticle.
php?id=350#Italian>.
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