CDD - Catalogazione decimale Dewey
Cos'è la CDD?
La classificazione bibliografica è un argomento assai complesso, sia per
la vastità che per la varietà del suo campo di azione.
Nell'introduzione alla diciassettesima edizione delle tavole Dewey,
Benjamin A. Custer ne definisce in qualche modo la struttura generale:
"Classificare una raccolta di oggetti o di concetti significa
collocare insieme in 'classi' quegli oggetti e quei concetti che
possiedono certe caratteristiche comuni e separarne gli oggetti o concetti
che non possiedono tali caratteristiche. Per esempio possiamo classificare
una collezione di francobolli secondo i paesi d'emissione, ognuno dei
quali costituirà una classe separata: i francobolli emessi dal Canada,
dall'Italia, dal Giappone, ecc. Oppure possiamo seguire altri principi
come basi di suddivisione: il colore, il formato, la forma, il soggetto
illustrato, o nel nostro caso, qualunque altra caratteristica che abbia
rilevanza per l'utilizzazione e la valutazione di una specifica
collezione.
Se la suddivisione viene fatta secondo i paesi d'emissione, possiamo
ulteriormente classificare i francobolli di ciascun paese secondo il
valore facciale, per esempio francobolli emessi dal Canada da un cent, da
due cents, da cinque cents, da un dollaro; ognuna di queste suddivisioni
costituirà una sottoclasse che potrà venire ancora suddivisa: per
esempio secondo le date di emissione".
La Classificazione decimale Dewey (in inglese Dewey Decimal Classification)
appartiene al tipo di classificazione enciclopedica, cioè che deriva da
un tentativo filosofico di sistematizzare lo scibile umano: "intende
fornire un sistema per organizzare un universo di cose, siano esse
oggetti, concetti o registrazioni" (1).
Com'è
nata la CDD?
"Lo schema di Classificazione decimale Dewey venne pubblicato per la
prima volta nel 1876 dal bibliotecario americano dell'Amherst College (nel
Massachusetts) Melvil Louis Kossuth Dewey (1851-1931), con il titolo 'A
classification and subject index for cataloguing and arranging the books
and pamphlets of a library'. Il successo ottenuto, nonostante le vivaci
polemiche suscitate, spinse Dewey a pubblicare nel 1885 una seconda
edizione dell'opera con il titolo 'Desimal classification and relative
index', le cui pagine passavano dalle 44 della prima edizione alle
486" (2).
Tappa finale della lunga evoluzione della Classificazione Dewey è la
ventesima edizione, datata 1988 e pubblicata in versione integrale anche
in italiano (1). Riportiamo un brano della Premessa dell'editore americano
a quest'ultima edizione:
"L'anno 1988 ha visto eventi che avranno conseguenze profonde sul
futuro della Classificazione Decimale Dewey e sugli altri sistemi generali
di classificazione. È singolare che siano avvenuti nello stesso giorno.
Il 29 luglio un nastro di elaboratore contenente sostanzialmente l'intero
testo di DDC 20 era inviato a una ditta del Massachusetts per cominciare a
produrre la presente edizione. Il contenuto intellettuale di quel nastro
era il risultato di un intenso lavoro decennale del gruppo redazionale
della Library of Congress e di numerosi comitati e consulenti, e dei
consigli di utenti della DDC d'ogni parte del mondo. Il nastro era stato
prodotto dai redattori mediante un sofisticato sistema su microelaboratore
e mediante la base di dati DDC.
Lo stesso giorno Forest Press e Classificazione Decimale Dewey diventano
parte di OCLC
Online Computer Library Center, l'organizzazione senza scopo di lucro
che ha il suo centro in Ohio e che fornisce servizi e prodotti di
elaborazione, con una rete che si estende all'Europa e all'Asia, a più di
8.000 biblioteche. L'integrazione della DDC con le capacità e le risorse
di OCLC permetterà di sviluppare i prodotti e i servizi che occorrono
agli utenti della Classificazione."
Questi dunque sono gli scopi e l'impostazione del lavoro svolto dagli
esperti chiamati a redigere la complessa catalogazione.
In Italia la Classificazione
Decimale Dewey si è diffusa nell'uso generale in particolare a partire
dal 1958, anno in cui la Bibliografia Nazionale Italiana ha adottato
proprio la CDD per ordinare le schede che, all'interno dei fascicoli
mensili, descrivono le pubblicazioni.
Com'è
strutturata la CDD?
"La CDD si fonda essenzialmente su due elementi principali:
- la classificazione di
Bacone (in The advancement of learning, 1608) dello scibile umano
- il sistema decimale
Secondo Bacone lo scibile umano dipende da tre facoltà
fondamentali dell'uomo:
- MEMORIA - Storia
- IMMAGINAZIONE -
Poesia/Arte
- RAGIONE- Filosofia
Dewey, ispirandosi all'ordinamento della biblioteca di St. Louis, a
Jacob Schwart e a William Torrey Harris, a cui si deve l'ordinamento
della biblioteca stessa, a Natale Battezzati, che nel 1871 aveva
pubblicato a Milano il 'Nuovo sistema di catalogazione bibliografico
generale', giunse all'adozione di uno schema baconiano ma invertito:
- RAGIONE - Filosofia
- IMMAGINAZIONE -
Poesia
- MEMORIA - Storia
A questa suddivisione si possono ricondurre le nove classi
che nella CDD rappresentano ciascuna un determinato ramo del sapere:
- RAGIONE - Classi 1-6
- IMMAGINAZIONE -
Classi 7-8
- MEMORIA - Classe 9
Le opere generali ... rientrano in una decima classe
contrassegnata dal numero 0 (zero)" (2).
La "struttura portante" della CDD si fonda dunque sui seguenti
grandi raggruppamenti:
0
|
GENERALITÀ
|
1
|
FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
|
2
|
RELIGIONE
|
3
|
SCIENZE SOCIALI
|
4
|
LINGUAGGIO
|
5
|
SCIENZE PURE
|
6
|
TECNOLOGIA (SCIENZE APPLICATE)
|
7
|
LE ARTI
|
8
|
LETTERATURA
|
9
|
GEOGRAFIA E STORIA GENERALI
|
A questi raggruppamenti fu abbinato il sistema decimale e,
conseguentemente, la notazione decimale
"Questa notazione è espressa da una sequenza di numeri (cifre arabe
universalmente conosciute) considerati sempre come decimali, come fossero
cioè preceduti da uno zero (0,); sfruttando le proprietà del sistema
decimale ogni indice può essere diviso in altri dieci teoricamente
all'infinito
0,1 --- 0,10 - 0,19
0,101 - 0,109 ecc.
Eliminando lo zero e la virgola seguente, che in teoria precede il numero,
questo assume forma di intero anche se resta per convenzione un decimale.
Poiché ogni indice della CDD deve essere costituito da almeno tra cifre
otterremo: 000 - 999
000
|
GENERALITÀ
|
100
|
FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
|
200
|
RELIGIONE
|
300
|
SCIENZE SOCIALI
|
400
|
LINGUAGGIO
|
500
|
SCIENZE PURE
|
600
|
TECNOLOGIA (SCIENZE APPLICATE)
|
700
|
LE ARTI
|
800
|
LETTERATURA
|
900
|
GEOGRAFIA E STORIA GENERALI
|
Ognuna di queste classi può essere suddivisa in dieci divisioni
010 - 090:
010
|
BIBLIOGRAFIA
|
020
|
BIBLIOTECONOMIA E SCIENZE DELL'INFORMAZIONE
|
030
|
ENCICLOPEDIE GENERALI
|
040
|
NON ASSEGNATO
|
050
|
PUBBLICAZIONI GENERALI IN SERIE
|
060
|
ORGANIZZAZIONI GENERALI E MUSEOLOGIA
|
070
|
GIORNALISMO, EDITORIA, GIORNALI
|
080
|
RACCOLTE GENERALI
|
090
|
MANOSCRITTI E LIBRI RARI
|
(Per esemplificare è stata scelta la suddivisione della
classe 000)
Ognuna di queste divisioni può essere a sua volta suddivisa in dieci sezioni
010 - 019:
010
|
BIBLIOGRAFIA
|
011
|
BIBLIOGRAFIE GENERALI
|
012
|
PERSONALI (BIBLIOGRAFIE)
|
013
|
DI SPECIFICHE CATEGORIE DI AUTORI
|
014
|
DI OPERE ANONIME E PSEUDONIME
|
015
|
PER LUOGO DI PUBBLICAZIONE
|
016
|
BIBLIOGRAFIE
|
017
|
CATALOGHI GENERALI PER SOGGETTO
|
018
|
CATALOGHI PER AUTORI E CRONOLOGICI
|
019
|
CATALOGHI DIZIONARI
|
Ogni sezione potrà essere (teoricamente) suddivisa all'infinitoaggiungendo
alle prime tre cifre, dopo un punto decimale, altri numeri decimali:
010.1 --- 010.2 --- 010.3 ecc.
Maggiore è dunque l'estensione numerica della notazione, più viene
sviluppato l'argomento da classificare rappresentato dalle prime tre
cifre" (2).
Da sottolineare, infine, l'esistenza di una edizione abbreviata,
contraddistinta da uno sviluppo contenuto delle notazioni e da note di
inclusione molto sviluppate, che ricordano i soggetti che possono essere
simbolizzati dalla notazione breve (mediamente contenuta entro le 5
cifre). Della versione abbreviata (giunta alla dodicesima edizione) è
disponibile la traduzione italiana, a cura di Daniele Danesi, pubblicata
dall'AIB nel 1995.
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