Interpello....../2001-ART.11,
legge 27-7-2000, n.212 [1] . COMUNE DI.................... Istanza
prot. n......./2001. Erogazioni
liberali [2] per progetti culturali. Art. 65, comma 2, lettera
c-nonies), del TUIR
Con l'istanza di interpello di cui all'oggetto concernente l'esatta
applicazione dell'art. 65, comma 2, lettera c-nonies), del testo unico
delle imposte sui redditi, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n. 917, e'
stato esposto il seguente
QUESITO
Il Comune di ........ dovrebbe ricevere da una Società
di Capitali [3] una erogazione liberale in denaro da destinarsi
all'ampliamento della biblioteca dei bambini presso la Scuola Elementare.
Chiede se la Società può avvalersi della disposizione contenuta
nell'art. 65, comma 2, lett.c-nonies), del testo unico delle imposte sui
redditi, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n. 917, introdotta dall'art.
38 della legge 21 novembre 2000, n. 342.
Il Comune ha un interesse concreto e diretto alla questione in quanto
la disposizione stabilisce che gli enti beneficiari che abbiano ricevuto
somme di importo superiore alla quota assegnata dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali debbano versare allo Stato un importo pari al 37%
della differenza tra l'importo ricevuto e quello assegnato dal predetto
Ministero sulla base degli stanziamenti di bilancio.
SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
La soluzione interpretativa prospettata dal Comune, anche se non
espressamente formulata, è tuttavia implicitamente affermativa.
PARERE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
L'art. 38 della legge 21 novembre 200, n. 342, con l'aggiunta della
lettera c-nonies al comma 2
dell'art. 65 del TUIR [4] , ha disciplinato la deducibilità dal
reddito d'impresa "delle erogazioni liberali in denaro effettuate a
favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti
o istituzioni pubbliche, di fondazioni e di associazioni legalmente
riconosciute, per lo svolgimento dei loro compiti istituzionali e per la
realizzazione di programmi culturali nei settori dei beni culturali e
dello spettacolo".
Il Ministero per i beni e le attività culturali con decreto 11 aprile
2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 luglio 2001, ha
individuato i soggetti e le categorie di soggetti beneficiari delle
suddette erogazioni liberali, prevedendo altresì gli adempimenti a carico
degli interessati.
In particolare l'art. 1 del suddetto decreto ministeriale, al comma 1,
lettera a), stabilisce che possono essere destinatari di erogazioni
liberali in denaro "lo Stato, le regioni e gli enti locali,
relativamente alle attività nei settori dei beni culturali e dello
spettacolo".
L'art. 3, comma 1, dello stesso decreto stabilisce che "per
attività inerenti ai beni culturali si intendono tutte le attività di
tutela, conservazione, promozione, gestione e valorizzazione dei beni e
attività culturali, come definite dagli articoli 148 e successivi del
decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, nonché dal decreto legislativo
29 ottobre 1999, n. 490, ed inoltre le attività di cui all'art.6, comma
2, del decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368".
Tutto ciò premesso questa Agenzia, sentito al riguardo anche il
Ministero per i beni e le attività culturali, ritiene che l'erogazione
liberale in denaro effettuata a favore dell'amministrazione comunale,
finalizzata all'ampliamento della biblioteca dei bambini presso la scuola
elementare, possa essere considerata riconducibile tra le erogazioni
liberali previste dall'art. 65, comma 2, lett. c-nonies), del TUIR.
La risposta di cui alla presente risoluzione, sollecitata con istanza
di interpello presentata alla Direzione regionale della ......, viene resa
dalla scrivente ai sensi dell'articolo 4, comma 1, ultimo periodo, del
D.M. 26 aprile 2001, n. 209.