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alla Biblioteca di Covo |
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Al ghibellino Buoso da Dovara, signorotto cremonese, è
attribuita la edificazione nel 1264 del Castello di Covo dotato di nove torri e due
fossati, la cui vita è però breve.
A seguito della battaglia contro Milanesi e Bergamaschi, il 4 giugno 1266, il castello
venne parzialmente distrutto grazie anche al tradimento di Buoso.
In seguito fu ricostruito e venne accordato da GiamMaria Visconti al Conte Nicolò Covo
nel 1410.
Il Castello di Covo, nel 1441 tocca in feudo a B. Colleoni che però lo perdette nel 1443
e lo riprese nel 1448 con l'aiuto del Senato Veneto; ma in quell'anno Francesco Sforza si
impadronisce di Covo, Antegnate e Fontanella.
Ai giorni nostri il fossato che circondava il castello esiste ancora (anche se in parte
coperto e ridimensionato), del castello e delle mura che lo circondavano, non rimane che
qualche parte (scarsa) di muratura. La torre centrale, la più alta, soppravvisse quasi
intatta, fu demolita solamente nel 1805.
Delle nove torri non ne rimane che una, quella che oggi ospita i locali della Biblioteca
Comunale di Covo e che si possono ammirare nelle foto che trovate in questa pagina. |
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