Il Santuario della Madonna del Balzo |
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Il Santuario, costruito tra il 1664 e il
1679, è posto su un dirupo del Monte Triona, ai piedi del quale si
sviluppa Bisacquino.Dallo spiazzale antistante la Chiesa si gode un
magnifico panorama che spazia dai ruderi dei castelli arabi di
"Battellaro" e "Calatamauro ", al Castello Svevo di
Giuliana, dal monastero di S. Maria del Bosco alla Valle del Belice e ai
monti che sovrastano Palermo e Trapani. |
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Esso è meta di pellegrinaggio nei giorni che precedono la festa della Madonna del Balzo (15 Agosto ) cui il Santuario è dedicato. La sua storia si ricollega ad un episodio, tra leggenda e verità, che scosse il popolo bisacquinese nell'anno 1664. Già prima di questa data correva voce che un giovane bisacquinese, un certo Vincenzo Addorno, mentre pascolava il gregge sul Monte Triona, aveva visto irradiarsi una luce da alcuni massi; avvicinatosi poi, aveva scoperto nella cavità di uno di essi, una effigie della Madonna,diventata poi per lui oggetto di segreta venerazione. Di questa immagine, però, correva voce anche tra il popolo, perchè un altro pastore, un certo Francesco Perratori, aveva avuto una simile visione e non finiva di parlarne a parenti e amici: pertanto in molti si recavano sul luogo dove era l'immagine per venerarla. |
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Si racconta che un giorno due giovani si
recarono lì a giocarsi una moneta. Il perdente, infuriatosi, vedendo
nella cavità del masso l'immagine della Madonna, le scagliò contro una
pietra che ne raggiunse la fronte. Del sangue zampillò da essa mentre il
giovane cadeva privo di sensi. Il compagno spaventato corse in paese e
raccontava l'avvenimento alle persone che incontrava. Una folla di popolo
salì sul luogo e qui la madre del ragazzo che aveva lanciato la pietra
implorò perdono alla Madonna e le chiese grazia per il figlio. Avvenne il
miracolo: questi ritornò in vita e il luogo diventò meta di
pellegrinaggio. In questo miracolo tutti videro la volontà della Vergine
di essere venerata su quel monte. |
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Fu allora che sorse l'idea, sfidando l'asperità del luogo, di costruire il Santuario grazie alle elemosine del popolo. Al Santuario si arriva attraverso due strade, una rotabile e ed una, un tempo acciottolata, costeggiata da quattordici croci di pietra lungo la quale si svolge il pellegrinaggio nei quattordici giorni precedenti la festa; questo comincia dai cosiddetti "Pileri", obelischi posti all'inizio della strada. |
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