Festa del Miracolo


Questa è una festa molto antica con una  storia alle spalle che ha inizio nei primi decenni del 700. Varie leggende precedono la comparsa della Madonna del Miracolo, non avendo documenti, dobbiamo affidarci alla tradizione. Si narra di una giovane madre, che, venuta da lontano (da Mamoiada si dice) per la festa di San Michele per chiedere al Sant’Arcangelo la guarigione di una figlioletta muta fin dalla nascita, non avendo da questi ottenuto alcun segno, si sia invocata con immensa fede alla Madonna che si trovava in un altare laterale e, che subito la bambina abbia parlato con gran meraviglia di tutti. Da allora quella Madonna fu chiamata "Nostra Signora de su Meraculu".
Inoltre si pensa che questa Madonna sia quella che prima di allora era chiamata Madonna dalla Neve, perché non vi era altra Madonna, se non quella, nella chiesa di San Michele.
A questo punto la devozione verso la Madonna si espande molto in fretta, tanto che nel 700 è già imponente, infatti, da un documento del 1777 sappiamo che c’è già una festa per la Madonna del Miracolo.
I fedeli perciò non si accontentano più di un semplice altare nella chiesa di San Michele, così essendovi la chiesa di Sant’Antioco ed essendo fuori uso, essi fanno domanda al vescovo Mons. Salinas Alberto Maria di restaurare la chiesa e dedicarla alla Vergine del Miracolo.
ornando ancora più in dietro per cercare l’origine della devozione della Madonna del Miracolo, dovremmo prendere per buono

Madonna del Miracolo

 anche la leggenda che riguarda la distruzione di Dure che risale alla prima metà del’400.Secondo questa leggenda "una povera donna, avendo da farsi il pane, va da una comare a chiedere un pezzetto di lievito. La comare pur avendolo, esce dalla porta e risponde che non ne ha, così quella poveretta, trattata in quel modo dalla comare comincia a maledire sia la comare sia tutta Dure; e Dio l’ha esaudita. Comincia a piovere zolfo e fuoco e lampi e fulmini finche tutto il paese di Dure non è stato distrutto dalle fondamenta."Tre Nostre Signore, presenti anch’esse a questo fracasso, impaurite se ne sono fuggite chi qui chi lì. Una di queste pare sia andata a Lula ed esiste ancora. L’altra fuggita da Dure pare sia quella del Miracolo che ora è a Gorofai (Bitti) e che ogni anno fa un miracolo nuovo, come per esempio quello di aver ridato la parola ad una povera muta di Lollove che non poteva parlare da 12 anni, oppure un altro miracolo è di aver fatto rivivere un ragazzo di Torpè che era già messo con le mani in croce.
Questi miracoli attirarono ogni anno molti pellegrini, che giungevano a piedi o a cavallo dai paesi vicini, per chiedere delle grazie e pregare.
Ancora oggi in occasione della festa di N.S. del Miracolo, che è festeggiata il 30 settembre, accorrono molti fedeli come negli anni passati. Numerosi sono anche i fedeli che assistono a tutta la novena, che ha inizio il 21 settembre e finisce il 29.Si afferma che anticamente la festa fosse più bella, iniziava il giorno di San Michele (il 29 settembre) quando i cavalieri di Pattada con le loro donne in groppa, con gli stendardi innalzati arrivavano a Bitti e si presentavano davanti a N.S. del Miracolo, scendevano da cavallo e deponevano gli stendardi. Questi si trattenevano solo il giorno della festa, per far riposare i cavalli, poi ripartivano.
Gli abitanti di Nule arrivavano, sentivano la messa e la sera ripartivano dopo aver offerto dei regali come i tappeti, gioielli ecc.
In antichità la Madonna era portata in processione con il carro e buoi, mentre oggi viene portata sopra un comiancino e, solo in questi ultimi anni si è cercato di riprendere le vecchie tradizioni riutilizzando il carro e buoi. Anche i festeggiamenti serali erano diversi, infatti, si facevano dei balli sardi nel piazzale della chiesa e partecipavano tutti.
Oggi l'intera festa è organizzata da un comitato che è formato dai 30enni (perciò cambia ogni anno), questi si occupano dell'organizzazione e dell'animazione serale con cantanti o spettacoli d'intrattenimento.
Il 1° ottobre in tarda mattinata viene svolta in località "Sa Pruna" una corsa dei cavalli in cui gareggiano i cavalieri di Bitti. La sera avviene la premiazione dei cavalieri e, l'estrazione della lotteria. Con questa serata viene chiusa la festa.
Le differenze tra i festeggiamenti del passato e quelli d'oggi sono molte, ma la cosa più importante e che non si perda il significato di questa festa e in altre parole rendere omaggio e pregare con fede verso la Madonna del Miracolo, senza dimenticare che questa è principalmente una festa religiosa.
Ancora oggi la festa è molto sentita dai cavalieri di Pattada e dai fedeli di Nule, infatti, la mattina del 30 settembre, molti pellegrini arrivano a piedi dai paesi vicini, assistono al corteo di macchine che accompagnano la Madonna dal Santuario del Miracolo alla Parrocchia di San Giorgio (patrono di Bitti). Il pomeriggio si svolge la processione che inizia dalla chiesa di San Giorgio e attraversando le vie del paese, la Madonna è accompagnata dai cavalieri di Pattada e di Bitti, dai gruppi con il costume sardo di Bitti e dei paesi che ogni anno sono invitati dal comitato, dietro di questi ci sono i fedeli che accompagnano la Madonna fino alla chiesa del Miracolo. La sera i gruppi con il costume sardo ballano nella piazza principale del paese, cioè Piazza Asproni dove è allestito un palco per l'occasione, inoltre ci sono anche i gruppi folk che animano la serata.

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            Chiara Caria