i consigli del

Dottor Wally

 

 

gli appunti del Dottor Wally

finalmente un vero dottore risponde ai vostri quesiti!
scrivi a wallyforever@virgilio.it o contatta il Dottore su ICQ n. 94685645

 

Egregio Stimatissimo Dottore, sono un notabile milanese e vivo in Zona Piazzale Lodi, e vorrei prim'ancora di sottoporLe il mio quesito farLe i più vivi e sentiti complimenti per le iniziative che la Blasé MSC escogita e produce per noi metropolitani sempre in cerca della situazione giusta. Inoltre grazie alle Vostre imprese sempre meno mi turbo di fare le ore piccole ed essere poco presente durante il giorno: emulo del Lord cerco di crescere a Sua immagine e somiglianza. Ma veniamo al mio cruccio: da qualche tempo il folleggiare notturno procura al mio fisico non pochi problemi. Mi sveglio emaciato, dolorante, e non capita di rado che io debba vomitare. I colori della città restano quotidianamente appannati, fino alle ore 19 circa, quando dopo un paio di abbondanti Negroni tutto torna al suo posto. Anche in ufficio ho le mie grane, e i clienti cominciano a lamentarsi per la mia sempre minore professionalità. Che posso fare? Cordiali Saluti.

lettera firmata

 

Bella Dottore. Ieri sera mi sono seccata una bottiglia di pessimo limoncello da sola, guardando in televisione un vecchio film con Charles Bronson e bramandolo. Oggi sto malissimo. Cosa mi consigli?

Alessia da Vimercate

 

Egregio Wally. Non so tu, ma io dopo il barbera dell'altra sera ho avuto gravi problemi nel rincasare e solo le mie tasche vuote hanno impedito che cedessi alle avances di una dolce lucciola alta e sciantosa, che ripensandoci probabilmente era un uomo. E' così tutte le volte che mi trattengo a bere con gli amici, il ritorno è denso di insidie e tranelli. Aiutami!

Dj Poldo

 

Caro Notabile, a te l'onore di dare inizio a questa -non v'è dubbio- gloriosa rubrica che sono stato costretto ad aprire, nonostante i numerosi impegni di laboratorio, a causa delle montagne di mail che quotidianamente giungono alla nostra redazione. Sarò lieto di rispondere ai vostri dubbi e quesiti, cari amici, e non abbiate timore di prendere tutto alla lettera: il Dottore non sbaglia (quasi) mai. Torniamo a bomba. Trattiamo una questione difficilmente esauribile in pochi consigli, sulla quale pertanto torneremo più volte, essendo croce e delizia della nostra way of life: l'alcoolismo. E dando per scontato che nessuno di noi è intenzionato a guarirne, focalizziamone l'effetto collaterale: i postumi, o come dicono altrove l'hanghover.

 

Tanto per cominciare, prevenire è meglio che curare. Alcune regole fondamentali: non mischiare grano con uva, ovvero non assumere assieme alcoolici di base cereale con alcoolici a base di vite. Niente vino e birra assieme. Separare brandy da whisky eccetera.

 

 

L'etanolo, causa della nostra blasetudine e dei nostri mal di testa, ha un effetto disidratante: bere anche acqua con i superalcoolici (il che, sopratutto col whisky, dà anche quell'aria retrò che a noi gusta).

In genere si consiglia di non mischiare nemmeno le basi superalcooliche bianche, come vodka tequila gin ecc ma questo ci priverebbe di alcuni cocktails fondamentali, quindi tralasciamo.

 

Bere a digiuno ha pregi e difetti. Pochi pregi in realtà, che riduciamo a 1: per la modica cifra di 10 euro (2 drinks) ci si può blasonare di imprese al limite del pudico. Non a caso l'aperitivo offre al giovane spregiudicato come al calciatore o al barbiere la giusta dose di cibo. Conosco veri campioni che però si sottopongono ad una adeguata preparazione atletica prima di rinfrescare le proprie gole: tale preparazione normalmente prevede uova sode e un cucchiaio di olio extravergine di oliva che a detta di alcuni crea una pellicola protettiva nello stomaco. Non ci giurerei.

 

Non molto tempo addietro fui in Australia per affari, e difficilmente dimenticherò i rientri all'alba con l'amico Paul Hogan, in aereo. Già, perché dal villaggio alla discoteca sul mare c'erano almeno 300 km. Là usa così. Purtroppo l'amico Paul alzava puntualmente il gomito, poi cominciava a vantarsi. E il viaggio di ritorno con Paul del tutto privo di senso della misura mi inquietava non poco. Ma il vecchio e segaligno attore prima di salire sul trabiccolo volante estraeva un flacone contenente delle capsule e recante in caratteri cubitali la scritta BEROCCA.

Venni così a conoscenza di questo medicinale tutto Oceanico che mi salvò più volte la vita. Dovete sapere che difficilmente un Australiano esce di casa senza aver riposto nella tasca del jeans questo prodotto, che va usato prima durante o dopo la bevuta. Infatti una mattina dovemmo soccorrere un mio connazionale ignorante del Berocca e per questo planato in una palude densa di caimani; questo povero sprovveduto, tale Prof Corna Pellegrini e la sua donna Pepita, evidentemente attratta solo dal suo conto in banca, venne estratto illeso dalle viscere fumanti dell'alligatore che Paul aveva sbudellato.Bei tempi.Da qualche tempo il BEROCCA è commercializzato anche in UK e reperibile su Internet.
Incuriosito dalla capsula magica , dopo averla non troppo positivamente testata su me stesso presi contatto con la BEROCCA Union Trade la quale, grazie alla disponibilità della prosperosa Dottoressa A. Lee non fece segreto della propria ricetta. Di cosa si compone quindi la pozione magica? Intanto di tutte le vitamine del gruppo B. Queste infatti sono indicatissime per la metabolizzazione del'alcool. La vitamina C, che combatte i numerosi radicali liberi che a causa del bere ossidano le nostre cellule, Calcio, Sale per lenire gli scompensi della disidratazione e una fonte di glucosio per sostenere corpo e spirito dell'Australiano. Quindi niente di che: tutte cose facilmente reperibili e certamente benefiche per il nostro fisico, ma forse poco indicate per sbronze pesanti. Ma ricordate: le vitamine del Gruppo B sono importanti. A questi ingredienti la formula inglese aggiunge con saggia spregiudicatezza il paracetamolo. In questo caso la BEROCCA me la assumi solo prima di andare a dormire e se non hai gravi problemi ai reni (o Signur, ma chi non ne ha?).

Durante il mio indimenticabile Capodanno ad Amsterdam ho fatto esperienza di molti preparati come e più del sopracitato BEROCCA. A differenza di altri stati dove proibire è bello l'Olanda da sempre è tollerante e paciosa, quindi nelle capsule anti-hangover troviamo anche la famigerata efedrina, un eccitante naturale che si trova appunto nella pianta di Efedra, e che è proibito in Italia. Ottimo dimagrante, ma pericoloso per le sue spiccate caratteristiche diuretiche e tachicardiche.

 

 

Per chi riuscisse a ingurgitare, il giorno dopo sono molto indicate sempre le uova e un caffè bastardo, nero come il mio collega Benton, e lungo come il cavello di Buddy. La caffeina infatti giova allo smaltimento degli effetti psichici dell'alcool mentre i numerosi aminoacidi nonché la cisteina contenuti nell'albume d'uovo ripristinano una certa normalità fisica. Questo rimedio casalingo britannico funziona nei casi di sbornia mediograve perpetrata, ovvero risolve i problemi dell'uomo inglese medio. Il caffè come eccitante o i suoi numerosi surrogati - the guaranà- possono essere anche assunti prima della sbronza e certo con profitto, ma hanno il difetto di essere loro stessi diuretici e di abbandonarvi quando proprio non sarebbe il caso: non ne abusate. L'aminoacido NAC (N-acetyl-Cisteina) è comunque molto indicato per il trattamento dei postumi di ogni genere e facilmente reperibile nei beveroni da palestra.

 

 
Dagli USA ci viene invece il classico rimedio omeopatico detto del perseverare: la mattina dopo bere un pò di alcool provoca un certo riequilibrio del tasso alcoolico del sangue nonché frena la degenerazione dell'etanolo in metanolo: il nutriente Bloody Mary pare sia la cosa giusta, o per chi si sente più mediterraneo il Gazpacho con Vodka. Difetto del metodo ad oltranza: entrate in un qualsiasi bar tabaccheria della pianura padania la mattina e osservate l'occhio pesto del vecchio come si arzilla dopo il bianco spruzzato. Non aggiungo altro.

 

Alcuni igienisti consigliano di sottoporsi ad una doccia calda e potente, che dilatando i vasi sanguigni dovrebbe rendere più veloce il ritorno in vita del malcapitato. Questa cura prevede altresì l'uso di una sedia di plastica sulla quale adagiarsi. Piuttosto ridicolo.

La digitopressione suggerisce di premere per 30 secondi ogni 5 minuti sul palmo della mano sinistra, e più precisamente nello spazio tra pollice e indice. Secondo gli insegnamenti orientali questo farebbe passare il mal di testa.

 

 

Esistono diversi tipi di postumo, e per ognuno di essi vi è una cura appropriata. Alcuni addirittura, detti dell'INERZIA, se colpiscono di sabato o domenica risultano altresì piacevoli e non vanno curati. Io personalmente vengo spesso e malvolentieri colpito dal postumo detto dell'IMPIEGATO preceduto a volte dal postumo DANNUNZIANO. Il primo elenca tutti i classici malesseri nel coricarsi, ma non comunica al proprio fisico il giusto orario di risveglio: ecco allora che addormentatosi alle 6 di domenica il tapino si sveglia di soprassalto alle 7.30 con infiniti dolori, nausee e tristezza. In questo caso sono avvezzo chiedere aiuto ad un medicinale diffuso presso i giovani per vari motivi, che vanno dalle mestruazioni alle palpitazioni da anfetamina: l'ottimo PLASIL, che una volta aveva la scatola blu ora azzurra, a richiamare la pace e la giusta sonnolenza che dona. Posso così ricoricarmi e tranquillamente ridestarmi ad un'ora più umana, come le 18 (non superare i 500 microgr al giorno grazie). Il postumo Dannunziano invece provoca superomismo e iperattività del tutto incongrue, appena svegli. Quindi può capitare di uscire di casa pimpanti dopo solo 2 ore di sonno e pentirsene amaramente quando nella ricolma metropolitana domenicale affiorano i primi moti di svenimento. Obbligarsi quindi a restare in casa.

 

 
Bene, consapevole di non essere stato easuriente e promettendo di ritornare presto sull'argomento vi saluto e proseguo i miei esperimenti sulla clonazione dei divi del passato. Non abbiate eccessivo timore reverenziale e scrivetemi. A presto.