“Lo, the Poor Peacock!” – Bachelor Party @ Agharti Pub – via Vigevano, 1 Milano 15 Febbraio 2003

 

Brunetto I've Beeen working

Already know

The 95's Generation

Speak to me

Trouble One

Patatina

Double Trouble

The Good The Bad & The 4Skins

With a Winner

You win I lose

Lovingly Yours

Doc Blasé

Man strong woman stronger

Falling Apart

Loving Mitchum

They Go to Hell only to Regroup

Grattatina

VIPs

Da-a-ance

Three Queens

Doc & Lord Dreams Away

Happy End.

 
Dio, adoro svegliarmi con le vene delle braccia piene di quella specie di gel del doposbronza e ricordare, sì ricordare, tutta la serata prima non nel dettaglio né per sommi capi ma così, a spennellate vivide e corpose, come se fossi ancora lì, come se il Dottor Wally fosse un Renoir ed io lì sbronzo lo stroncassi nelle vesti di Vittorio Sgarbi. Eccoci quindi in macchina ad ascoltare Radiodue ed ecco come se niente fosse che il noto DJ Matteo Bordone mi parla – a sproposito- di una presunta “malattia … blasé” che affliggerebbe la nota etichetta Shadow Records, al che mi chiedo: “Ma qual è stato allora il ruolo storico del fenomeno Naziskin tra ’80 e ’90? Non è servito a nulla tutto questo?”; e la tronco qui, perché la parola vada al Dottore in altra sede, o meglio si passi ai fatti, ed invito solo tutto il nostro grande pubblico a documentarsi prima di aprir bocca ed imparare di blasé il significhé, it’s not only a pour parlé. In un attimo eccoci allora in riva alla Darsena, questa minuscola luccicante affascinante irresistibile Senna milanese che è tutta per noi e solo per noi che la capiamo e non la compriamo , per quanto voi vi sforziate, ragazzi not from the streets: è solo per noi; così come la Riviera era solo per Scott e Zelda e non per tutti i ricchi viziati e poco fantasiosi che la infestarono poi – rovinandola. Ma “loro sono diversi da noi…”
Veniamo alla serata: Agarthi Pub, è una location incredibilmente blasé, scusate ma lo devo proprio dire, piccolo ma non quanto possa sembrare, anni Venti quanto basta, vi si beve e vi si balla e vi si incontra la femme fatale: non per altro è qui che si terrà la Soirée Blasée. Devo tenere duro e non divagare… era questa una Festa Plurima di Laurea ed ogni festa vagamente universitaria viene dal mio tenero cuoricino investita di valori e suggestioni che fatico ad esprimere… le ragazze sono decisamente sopra la media, devo dire, con buona pace dei kids della Facoltà di Medicina a cui si fa riferimento in questi casi come pietra di paragone. Medicine men siete fané. L’Agharti è stipatissimo e Gaetano travestito da Kabir Bedi impazza… io voglio salutare Marco, l’unico dei festeggiati/e che sia riuscito a conoscere per nome, e qui mi chiedo: perché lui? Per quanto simpatico, perché ho conosciuto l’unico festeggiato maschio? Mah. Le ragazze a schiena scoperta spiccano il volo dai divanetti e in formazione stormo planano sul bancone in cerca di un Cuba, cinguettando a proposito di un flyer con su il loro idolo Robert Mitchum, gli occhioni lucidi di emozione e non si sa perché, avranno visto me? Il Dottore si innamora: lo fa ogni volta. Lopezzini e Peppe presenziano come di rigore. Io voglio spezzare una lancia (Delta) a favore di Peppe e di sua sorella e delle amiche di sua sorella. Invitatissime per il 28.
Non preoccuparsi, solo divertirsi. Brunetto è troppo preso perché la gente sta bevendo a nastro. Siamo qui per lavorare, però… Dottore! Dottore! Dov’è il Dottore? In bagno come una tipa come usava in Facoltà. Ora mettono del reggae… ora mettono il Piotta. Ma è già il momento del Trofeo. Come sapete c’è un Trofeo Blasé per ogni serata e per quanto non stia scritto nel regolamento, il Trofeo Blasé va per consuetudine ad una ragazza. Due nomination, come solito, due come le teste pensanti di questa immensa organizzazione che è la BMS – Gazza non è pensante ma filosofeggiante; due nomination: Gaia e Chiara. La danzereccia scatenata baby’s in black e la più morbida fiammeggiante sweet gal segnalatami dai talent scout peresi. Questi due nomi messi lì così non sono carini? Troppo carini per dirlo a parole. Un futuro tutto rosa e oro r per noi una immensa tenuta in Martinica, con due nomi così. Siamo perduti, Doc, ma tutti gli altri sono più in basso… Con due nomi così puoi fare di tutto. Gaia e Chiara, chi vince? Bhò. Credo di essere andato avanti a promettere la vittoria all’una e all’altra, come si sa le ragazze sono pronte a tutto concedere pur di conquistare un Trofeo Blasé, e non mi è difficile ipotizzare che il Dottore abbia fatto lo stesso…. Con compiaciuta e disperata mossa alla Scott Fitzgerald assegno pertanto unilateralmente il TROFEO BLASE’ 15 Febbraio 2003 a Chiara ed alla sua voce violoncellata irregolare e tragica, creando istantaneamente di lei la leggenda ed il rimpianto manco fosse la Michela, e me la cavo promettendo a Gaia il Trofeo di stasera visto che ha giurato di venire al Ragno, ed istituisco d’amblé il premio “Belle of The Ball”, solo per il gusto di consegnarlo a Laura la Kelly Rowland bianca. Se vi state chiedendo come sia terminata la serata per me e il Dottore temo di non potervi rispondere, perché come sapete il mito di noi galoppa più velocemente dei nostri mustang e non si è vista un’alba che non ci abbia teneramente cullato tra le braccia, perché l’alba è la notte che diventa rossa d’imbarazzo spogliandosi al nostro cospetto splendidi irraggiungibili arbiter elegantiarum di una città gettata in pasto ai vigili ed alla danarosa feccia. I’ll wake up and do it again, amen.

This is dedicated to Sergio “Barba” forever the best.

15-2-2003