Dio,
adoro svegliarmi con le vene delle braccia piene di quella specie
di gel del doposbronza e ricordare, sì ricordare, tutta la
serata prima non nel dettaglio né per sommi capi ma così,
a spennellate vivide e corpose, come se fossi ancora lì,
come se il Dottor Wally fosse un Renoir ed io lì
sbronzo lo stroncassi nelle vesti di Vittorio Sgarbi. Eccoci quindi
in macchina ad ascoltare Radiodue ed ecco come se niente fosse che
il noto DJ Matteo Bordone mi parla – a sproposito- di una
presunta “malattia … blasé”
che affliggerebbe la nota etichetta Shadow Records, al che mi chiedo:
“Ma qual è stato allora il ruolo storico del fenomeno
Naziskin tra ’80 e ’90? Non è servito a nulla
tutto questo?”; e la tronco qui, perché la parola vada
al Dottore in altra sede, o meglio si passi ai fatti, ed invito
solo tutto il nostro grande pubblico a documentarsi prima di aprir
bocca ed imparare di blasé il significhé,
it’s not only a pour parlé. In un attimo eccoci
allora in riva alla Darsena, questa minuscola luccicante
affascinante irresistibile Senna milanese che è tutta per
noi e solo per noi che la capiamo e non la compriamo
, per quanto voi vi sforziate, ragazzi not from the streets: è
solo per noi; così come la Riviera era solo per Scott e Zelda
e non per tutti i ricchi viziati e poco fantasiosi che la infestarono
poi – rovinandola. Ma “loro sono diversi da noi…”
Veniamo alla serata: Agarthi Pub, è una location incredibilmente
blasé, scusate ma lo devo proprio dire, piccolo ma non quanto
possa sembrare, anni Venti quanto basta, vi si
beve e vi si balla e vi si incontra la femme fatale:
non per altro è qui che si terrà la Soirée
Blasée. Devo tenere duro e non divagare… era
questa una Festa Plurima di Laurea ed ogni festa
vagamente universitaria viene dal mio tenero cuoricino investita
di valori e suggestioni che fatico ad esprimere… le ragazze
sono decisamente sopra la media, devo dire, con
buona pace dei kids della Facoltà di Medicina a cui si fa
riferimento in questi casi come pietra di paragone. Medicine
men siete fané. L’Agharti è stipatissimo
e Gaetano travestito da Kabir Bedi impazza…
io voglio salutare Marco, l’unico dei festeggiati/e che sia
riuscito a conoscere per nome, e qui mi chiedo: perché lui?
Per quanto simpatico, perché ho conosciuto l’unico
festeggiato maschio? Mah. Le ragazze a schiena scoperta
spiccano il volo dai divanetti e in formazione stormo planano sul
bancone in cerca di un Cuba, cinguettando a proposito di un flyer
con su il loro idolo Robert Mitchum, gli occhioni lucidi di emozione
e non si sa perché, avranno visto me? Il Dottore si innamora:
lo fa ogni volta. Lopezzini e Peppe presenziano come di rigore.
Io voglio spezzare una lancia (Delta) a favore di Peppe e di sua
sorella e delle amiche di sua sorella. Invitatissime per il 28.
Non preoccuparsi, solo divertirsi. Brunetto è troppo preso
perché la gente sta bevendo a nastro. Siamo qui per lavorare,
però… Dottore! Dottore! Dov’è
il Dottore? In bagno come una tipa come usava in Facoltà.
Ora mettono del reggae… ora mettono il Piotta. Ma è
già il momento del Trofeo. Come sapete c’è un
Trofeo Blasé per ogni serata e per quanto non stia scritto
nel regolamento, il Trofeo Blasé va per consuetudine ad una
ragazza. Due nomination, come solito, due come le teste pensanti
di questa immensa organizzazione che è la BMS – Gazza
non è pensante ma filosofeggiante; due nomination: Gaia
e Chiara. La danzereccia scatenata baby’s in black
e la più morbida fiammeggiante sweet gal segnalatami dai
talent scout peresi. Questi due nomi messi lì così
non sono carini? Troppo carini per dirlo a parole. Un futuro tutto
rosa e oro r per noi una immensa tenuta in Martinica, con due nomi
così. Siamo perduti, Doc, ma tutti gli altri sono più
in basso… Con due nomi così puoi fare di tutto. Gaia
e Chiara, chi vince? Bhò. Credo di essere andato avanti a
promettere la vittoria all’una e all’altra, come si
sa le ragazze sono pronte a tutto concedere pur di conquistare un
Trofeo Blasé, e non mi è difficile ipotizzare che
il Dottore abbia fatto lo stesso…. Con compiaciuta e disperata
mossa alla Scott Fitzgerald assegno pertanto unilateralmente
il TROFEO BLASE’ 15 Febbraio 2003 a Chiara
ed alla sua voce violoncellata irregolare e tragica, creando istantaneamente
di lei la leggenda ed il rimpianto manco fosse la Michela, e me
la cavo promettendo a Gaia il Trofeo di stasera visto che ha giurato
di venire al Ragno, ed istituisco d’amblé il premio
“Belle of The Ball”, solo per il gusto
di consegnarlo a Laura la Kelly Rowland bianca.
Se vi state chiedendo come sia terminata la serata per me e il Dottore
temo di non potervi rispondere, perché come sapete il mito
di noi galoppa più velocemente dei nostri mustang e non si
è vista un’alba che non ci abbia teneramente cullato
tra le braccia, perché l’alba è la notte che
diventa rossa d’imbarazzo spogliandosi al nostro cospetto
splendidi irraggiungibili arbiter elegantiarum di una città
gettata in pasto ai vigili ed alla danarosa feccia. I’ll wake
up and do it again, amen.
This is dedicated
to Sergio “Barba” forever the best.
15-2-2003 |