Rodolfo Maltese

Rodolfo Maltese nasce ad Orvieto il 26/02/1947.  
Grazie al padre appassionato di jazz, di musica classica e della canzone napoletana tradizionale, si abitua fin da piccolo ad ascoltare anche se nei vari stili, la buona musica.
Verso i dieci anni, sempre grazie al padre che suonava discretamente la chitarra, inizia ad avvicinarsi a questo strumento da autodidatta. Intorno al 1956 vi sono delle sporadiche esibizioni musicali legate all’ambiente scolastico, come recite e saggi. 


Ma la prima vera esperienza avviene intorno ai 16 anni, quando entra a far parte, come chitarrista, di un gruppo di ragazzi di età superiore alla sua, con i quali suona brani di musica leggera italiana ed anglosassone, come pure standard jazz, verso i quali Maltese già allora mostra un notevole interesse. Intorno al 1962 si iscrive al conservatorio Boccherini di Lucca dove frequenta per tre anni il corso di tromba, continuando a suonare anche la chitarra. 

In quegli anni si dedica all’ascolto di musica classica, assiste fral’altro ai concerti di Vatislav Richter, del grande pianista Anton Rubinstein, di Andres Segovia, l’amore per il jazz lo porta ad approndire la materia e ad entrare in contatto con artisti come W. Mongomery, Barney Kessel, Bill Evans, Errol Garner, Art Tatum, John Coltrane e Gerry Mulligan.

Nel 1966 entra a far parte degli Homo Sapiens, collaborando con il cantautore Herbert Pagani per Radio Montecarlo. Un anno dopo incide i primi 45 giri commerciali, per l’etichetta discografica Rifi, la stessa de ‘I Giganti’ e ‘Iva Zanicchi’. 
Nel 1971 partecipa con gli Homo Sapiens al‘Festival Pop di Nuove tendenze", presentato da Edy Ponti alle Terme di Caracalla a Roma, dove conosce Vittorio Nocenzi, che proprio in quel momento sta formando quello che sarebbe diventato il Banco del Mutuo Soccorso. 

Nocenzi propone a Rodolfo di entrare a far parte del suo gruppo in qualità di chitarrista, ma gli impegni presi in precedenza con la suddetta band e la contemporanea iscrizione alll’Accademia di Belle Arti di Firenze lo costringono, a malincuore, a rifiutare l’offerta. Nell’inverno del 1972 incontra nuovamente Vittorio Nocenzi in un locale a Città di Castello (il Gattopardo), dove il BMS faceva un’ora di ‘attrazione’, come si usava nelle sale da ballo in quegli anni. Maltese è ancora in forza agli Homo Sapiens. E’ un momento importante e al tempo stesso esaltante, viene prospettata l’eventualità di entrare a far parte del Banco in sostituzione di Marcello Todaro. 
Nel frattempo sono stati pubblicati "Banco del Mutuo Soccorso" e "Darwin!". 

A pochi mesi di distanza il chitarrista riceve una lettera di Vittorio che lo invita a fare un periodo di prova con la formazione a quei tempi impegnata a realizzare il suo terzo album "Io sono nato libero". Così Rodolfo parte da Firenze (dove ha da poco conseguito il diploma di ‘Scenografia’) alla volta di Marino (località poco distante da Roma) con tromba e chitarra, per dare l’avvio alla bella avventura con il Banco.
Le prove hanno inizio in una cantina per poi proseguire a Milano in un garage messo a disposizione dall’Equipe 84. Dopo pochi giorni Maltese registra le parti di chitarra del nuovo LP del gruppo dei fratelli Nocenzi. I brani che permettono l’esordio del chitarrista sono "Canto nomade per un prigioniero politico", "Non mi rompete" e "La città sottile", la cui registrazione ha inizio di sera per concludersi il mattino del giorno seguente. 

Da allora in poi ha sempre fatto parte del Banco. Fra il ‘75 ed il ‘76 collabora con il chitarrista finger picking Stefan Grossman, con il quale si esibisce in concerto.
Collabora alla realizzazione di "Concerto", album live di Angelo Branduardi. Successivamente lavora anche con Edoardo De Angelis per il suo album "Cammina,cammina". Partecipa poi al tour di Riccardo Cocciante "La grande avventura"(1988-89) da cui viene tratto il disco live "W Cocciante" .

Nel 1986 fonda il‘Rodolfo Maltese Group’, formazione jazz-fusion che schiera Toni Armetta al basso, Andrea Alberti al piano e alle tastiere, Francesco Marini al sax, Walter Martino alla batteria e Massimo Carrano alle percussioni. Con questo organico incide un album mai pubblicato per la ‘Flight Bye Night’, etichetta indipendente. A partire da quello stesso anno è inoltre insegnante di chitarra blues, rock, jazz presso‘Progetto Musica’ in viale Mazzini 119 a Roma, struttura ancora esistente. 

Nel 1992 collabora con i Fancyfluid (band progressive italiana) alla realizzazione del CD "King’s Journey", pubblicato su etichetta Musea. Due anni dopo è la volta dei Mirage ("Frammenti" - Mellow Records). Saltuariamente tiene seminari sulla tecnica dell’improvvisazione, non ultimo quello tenutosi a Roccasecca, paese d’origine di Severino Gazzelloni. 
Inoltre sta continuando la collaborazione con i‘Tetes de bois’ e con Indaco di cui è uscito il nuovo CD "Vento nel deserto" realizzato insieme a musicisti del calibro di Mauro Pagani, Toni Armetta, Antonello Salis e Francesco Di Giacomo. 

In tempi recenti ha ultimato, insieme agli altri componenti del Banco, il nuovo lavoro "Nudo".