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Messaggi da 101 a 200 - sett. 2000 / mar. 2003

 


 

 

 

200. BOCCONE AVVELENATO

Data: 16/03/2003
Da: wolla77@libero.it

 

 

Caro sig. Barbi

le scrivo perché ho bisogno di comunicare a qualcuno, che sia in grado di poter capire, che cosa vuol dire vergognarsi di appartenere al genere umano. Di appartenere alla stessa razza di coloro che non si fanno scrupolo di mettere nei boschi bocconi avvelenati per uccidere tassi, volpi, faine, donnole e qualsiasi altro animale che inconsapevolmente spinto dalla fame o dalla semplice curiosità possa inghiottire una di queste bombe.

E perché tutto questo? Per difendere una proprietà e un diritto che questi animali non sono in grado di riconoscere all'uomo, una proprietà e un diritto che essi violano o ledono senza colpa, o meglio ancora senza consapevolezza, perché l'unico territorio che essi sono in grado per istinto di riconoscere e difendere è il loro e quello degli animali simili a loro, e per farlo raramente arrivano ad uccidere.

Che cosa ne penserebbe un contadino se venisse ucciso perché una volpe ha deciso quel giorno che l'insalata piantata in quel punto si trova nel suo territorio? Chi è l'uomo per decidere che da quel momento in poi, semplicemente perché ha acquistato una proprietà, questo suo diritto valga anche nei confronti degli animali? ha forse chiesto: - signora volpe è d'accor do che io acquisti questi terreno? E signor tasso lei è d'accordo? E lei signora faina? -

Perché poi un qualsiasi proprietario di un pollaio o qualche cacciatore decide di mettere del veleno? Per difendere forse ciò che ama o chi ama? No. Per rivendicare il suo diritto ad uccidere lui quel pollo, quella gallina o quel fagiano! Per fare in modo che nessun altro possa farlo al posto suo!

E l'altro chi è? Un essere che certamente non può recarsi ad un supermercato o da un macellaio, ma che ha biso gno di conquistarsi il boccone "sul campo"! Un contadino non avrebbe forse altri modi per difendere la sua proprietà? Non potrebbe questo intelligentissimo contadino migliorare la sua recinzione? No, perché è un uomo e l'uomo è la bestia che uccide per crudeltà e non per necessità! Sarebbe come se io per difendere la mia casa un bel giorno decidessi di piazzare delle mine antiuomo? Per vera necessità? No, per semplice prevenzione, perché preferisco fregare che essere fregata, ah ah perché io sono furba, e "a me nessuna mi frega!!".

Il 22 febbraio '03 mi trovavo a passeggiare in un bosco con i miei cani e vedo che il mio dalmata si ferma a mangiare qualcosa. Non prestando inizialmente molta attenzione all'accaduto e non per menefreghismo ma perchè la mia canina va purtroppo ghiotta di escrementi di lepre, dico purtroppo perché le leccate alla cacca non sono il massimo per me. Tornata a casa mentre i miei cani continuavano a giocare nel tappeto di fronte al camino, improvvisamente la mia canina è stata presa da una crisi che sul momento mi sembrò molto simile ad una crisi epilettica.

Presa dal terrore metto la mia canina in macchina e mi dirigo a casa del mio ragazzo il quale, vedendo lo stato confusionale in cui mi trovavo, si mette al volante e insieme ci precipitiamo dal veterinario della zona, il quale appena vede uno dei suoi attacchi subito dice che era stata avvelenata con della stricnina e che le crisi che lei aveva erano crisi tetaniche, che si scatenavano ad ogni minimo rumore o movimento.

Il panico, il dolore, la morte nel cuore.

Il veterinario mi dice con estrema dolcezza che difficilmente si sarebbe salvata. Non potevo credere che finisse tutto lì, non potevo credere che quello sarebbe stato l'ultimo giorno che avrei visto quello splendido musino che avevo visto per sei interi anni, tutti i giorni, non potevo credere che avrei perso il mio amore così, per la crudeltà dei miei sporchi simili, non volevo credere di aver perso così la mia compagna di vita.

Mia madre, medico, quel giorno si trovava a fare la guardia medica e subito, appresa la notizia, si precipita dal veterinario. Mia madre ama questa canina come fosse un'altra figlia. Pregavo il veterinario che la salvasse, lo pregavo che facesse qualcosa, pregavo di non abbandonarci. E così ha fatto, con un amore, con una cura, con una partecipazione che non credo siano ravvisabili in chiunque svolga la sua professione. Il dottore ha fatto tutto ciò che la medicina gli dava la possibilità di fare e ci disse che però l'unico che fosse in grado di salvarla era solo Dio.

Per tre lunghi giorni e tre notti abbiamo vegliato la nostra creatura, senza far rumore, al buio, in silenzio. E Dio ci ha guardate e ha deciso che quello non fosse il momento per Wolla di dover morire. Dio e l'amore, mio, di mia madre, del mio ragazzo, del veterinario, della fidanzata di questo e di tutte le persone che hanno pregato per lei, l'hanno salvata.

Un miracolo hanno detto tutti i veterinari ai quali abbiamo raccontato questa esperienza. Adesso, mentre scrivo Wolla è qui sul divano accanto a me, e tutte le volte che guardo i suoi occhi ringrazio Dio di aver salvato la vita anche a noi.

Noi siamo state fortunate ma non tutti lo sono e allora il mio abbraccio e il mio pensiero va a tutti quegli animali, che sono morti così, e a tutte quelle persone che hanno perso i loro compagni di vita così.

Ma con amore ancora più grande il mio pensiero va a tutti quei poveri animali selvatici che muoiono da soli, con gli occhi al cielo, senza avere accanto nessuno che li accompagni per mano incontro alla morte, e a questi animali vorrei dire che desidererei essere lì per chiedere loro perdono per quello che i miei simili fanno, per dire loro che li amo e che tutte le volte che uno di loro muore il mio grido di dolore si alza in cielo con loro.

Lucia Elena Lepri (Pg)

 


La splendida WOLLA...

 

 

 


 

199. VELENI

Data: 14/03/2003
Da: Mailing List Bairo <bairos@tin.it>

 

Da Gabry da Torre de' Passeri (Pescara), ricevo e giro
saluti Bairo
http://www.geocities.com /Bairo.geo


Io stasera all'IPERCOOP ho visto esposto sugli scaffali "ESCHE PER TOPI" della VAPE e di un altro produttore veleno in bustine!

Dovremmo protestare! Come si può vendere in un supermecato il veleno per topi?

Gabry
T.d.P.

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Data: 15/03/2003
Da: Mailing List Bairo <bairos@tin.it>


Da Elvio da Milano:

Tutti i nostri supermercati e drogherie sono pieni di sostanze velenose o nocive. Esche per topi, scarafaggi e formiche, insetticidi potentissimi, ecc. (per esempio il Baygon della Bayer è un veleno che agisce sul sitema nervoso, praticamente è la versione "domestica" di un gas nervino per uso bellico).
Poi troviamo anche diluenti, detersivi, coloranti, vernici, ecc. l' elenco sarebbe lunghissimo.

Cara Gabry il problema, come al solito, non sono i prodotti, ma l' uomo...

Anche una banale aspirina per un gatto rappresenta un potente e letale veleno...

Elvio & mici

 

 



 

198. INVIO NEWSLETTER DA LICIA COLO' (www.animalieanimali.it)

Data: 03/03/2003
Da: marina.berati@mclink.it
(Da:
animali@peacelink.it)

 

Dove c'è bisogno d'Aiuto

STOP VELENO, ALLARME NEL PADOVANO
di Donatella Fassina*

Già dieci cani morti per il rodenticida distribuito dall Asl 15 di Cittadella e Camposanpiero. Aiutiamo un gruppo locale a fermare questa inutile iniziativa che non risolve sulla presenza dei topi e mette a repentaglio la vita di bambini ed altri animali...

La redazione
Licia Colò
Marco D'Amico
Alessio Guerrini
animalieanimali.it

 

 

 


 

197. MESSAGGIO

Data: 05/03/2003
Da: barbaradallindia@hotmail.com



Innanzi tutto complimenti per il vostro sito.

Mi chiamo Isabella, e sono la felice proprietaria di Lora, una splendida meticcia, incrocio tra setter e breton, di circa 5 anni, che vive con me da luglio dopo aver soggiornato da sempre nel canile municipale di Terni.

Lora è stata fortunata: è sopravvissuta all'avvelenamento.

Circa due mesi fa, infatti, in un tragico sabato pomeriggio, mentre correva libera in un prato, per la precisione il prato di Ponte Allende, ha mangiato una polpetta imbottita di stricnina. Fortunatamente me ne sono accorta, e appena rientrata a casa ho chiamato la sua veterinaria, che qui voglio ringraziare per la disponibilità e l'estrema professionalità. La dottoressa Alessandra De Pellegrini, infatti, mi ha guidato passo passo e nonostante non fosse lì con me, mi ha spiegato esattamente cosa fare. Lora ha rimesso la polpetta praticamente integra, e non ne ha assolutamente risentito.

Ad un primo esame la polpetta sembrava proprio imbottita di stricnina...

Mi hanno detto che il colore non lasciava proprio dubbi... Purtroppo, per una mia leggerezza e per il disagio di dover conservare quell'orrore fino al lunedì, l'ho buttata e non ho potuto farla analizzare. In più, in questura, mi è stato detto che non avendo più il boccone avvelenato non potevo far altro che sporgere denuncia contro ignoti...

Francamente mi sono scoraggiata e ho lasciato perdere. Oggi mi rendo conto di aver sbagliato... Anche se forse la denuncia sarebbe stata inutile, era un atto dovuto, ma la sfiducia che mi hanno trasmesso i poliziotti ha prevalso. Comunque ho allertato tutti quelli che frequentano quel parco... Non ci siamo più tornate.

Purtroppo, non più di due settimane fa, su un giornale locale, il "Corriere dell'Umbria", ho letto che in Via XX Settembre, sempre a Terni, sono state trovate numerose salsicce riempite di schegge di vetro. I cani le mangiano, e a quel punto non c'è assolutamente nulla da fare, se non farli morire, almeno, senza soffrire inutilmente. Numerosi cani sono già morti per emorragie... Purtroppo spesso non ci si accorge di nulla, l'unico sintomo è un certo abbattimento nel cane...

Mi sento disperata, impotente, non so più dove poter passeggiare con la mia Lora... Ogni volta che mette il muso nell'erba, che fra l'altro lei adora mangiare, mi viene un colpo pensando che possa trovarci qualche "sorpresina"...

Come possiamo fermare questa barbarie? perchè devono farci vivere nel terrore?

Isabella
bioro76@hotmail.com

 

 

 


 

196. CANI E GATTI AMMAZZATI COL VELENO PER TOPI

Data: 03/03/2003
Da: marina.berati@mclink.it
(Da:
animali@peacelink.it)

Segnalazione di Donatella Fassina, lellafassina@libero.it
(per informazioni rivolgersi direttamente a lei)



Qui da noi l'ASL derattizza mettendo lungo le strade e nei piccoli fossati vicini alle case delle esche avvelenate per i ratti.

Sono bustine contenenti una polvere rosa. Le bustine sono facilmente raggiungibili anche da bambini. In pochi giorni sono morti
almeno una decina di cani e non si sa quanti gatti.

I cani sono morti con bave alla bocca e dolori atroci, perchè prima di morire gridavano.

Da Il Mattino di Padova, 26 febbraio 2003

PIAZZOLA. Un centinaio di cani morti da avvelenamento in un anno. E' quanto denuncia Ledar Lav «Noi animali con gli altri animali»: quasi tutti i casi sono analoghi, probabilmente la morte giunge dopo aver ingerito topicida disseminato dalla ditta incaricata dall'Usl 15 della derattizzazione.

«Andremo all'Usl - annuncia Donatella Fassina, responsabile del gruppo - Non è possibile che per uccidere i topi si ammazzino cani e gatti. Continuiamo a ricevere segnalazioni, attuali e riferite ai mesi scorsi, anche su come vengono distribuite le bustine di
topicida. Tanti dicono di aver visto operatori lanciarle dai finestrini ai bordi delle strade, facilitando il contatto con le sostanze tossiche da parte di animali e bambini. Andremo a chiedere all'Usl i danni per gli animali morti dal veleno comprato e distribuito con denaro pubblico.

Intanto invitiamo tutti a segnalare i casi d'avvelenamento al Corpo forestale dello Stato, perchè i numeri non risultino solo a noi, ma anche agli enti competenti».

All'Usl non sono giunte segnalazioni, conferma il dirigente del servizio veterinario Graziano Pirocca: «Da 10 anni viene fatta la derattizzazione per conto dei comuni e la ditta incaricata ha messo in atto tutti i controlli. Le bustine non provocano nulla agli
animali domestici. E comunque, se ci sono stati tutti questi casi, perchè nessuno ha mai pensato di chiamarci o portare l'animale morto per gli accertamenti diagnostici, gli unici a stabilire la causa dei decessi?

Bisognerebbe rivolgersi a Comuni e l'Usl: sicuramente attiverebbero tutti i controlli».

Ammazzare i topi con un veleno che li fa morire fra tormenti atroci e' un'azione moralmente inaccettabile. Ma e' purtroppo
legale. Non e' legale invece avvelenare cani e gatti domestici.
Protestiamo allora ALMENO per questo (ma di gia' che ci siamo non e' male fare un accenno anche ai topi, chiedendo
di usare metodi non cruenti per risolvere eventuali problemi di sovrapopolazione - prevenendoli, soprattutto).

Scriviamo a:
Veterinaria_csp@ulss15.pd.it
Dott. Pirrocca Graziano - Responsabile del settore veterinario, che assicura l'innocuita' del prodotto per cani e gatti

Comuni:
protocollo@comune.piazzola-sul-brenta.pd.it
urp@comune.curtarolo.pd.itASL:
urp@ulss15.pd.it

Per conoscenza:
mattino@mattinopadova.it
padova@gazzettino.it

Lettera tipo (aggiungete qualche riga di personalizzazione, grazie!):

Al settore Veterinario
All'ASL 15
Ai Comuni
e, p.c., alla stampa

Mi unisco alla protesta per la modalita' di derattizzazione messa in atto dall'ASL 15, che, oltre a far morire i topi in modo atroce (perche' usare sempre la violenza e non ricorrere invece a metodi non cruenti?), provoca la morte di cani e gatti domestici,
secondo quanto segnalato da vari cittadini.

Protesto per la mancanza di rispetto per la vita di altri animali e per quella dei cittadini, sia per l'esposizione al rischio dei bambini sia per la perdita di animali domestici.

Distinti saluti,

Firma

 

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(Aggiornamento del 17/03/2003)

Segnalazione di Donatella Fassina, lellafassina@libero.it

 

Qui da noi l'ASL derattizza mettendo lungo le strade e nei piccoli fossati vicini alle case delle esche avvelenate per i ratti. Sono bustine contenenti una polvere rosa. Le bustine sono facilmente raggiungibili anche da bambini. In pochi giorni sono morti almeno una decina di cani e non si sa quanti gatti.
I cani sono morti con bave alla bocca e dolori atroci, perchè prima di morire gridavano.

Sono state mandate molte proteste, ma l'ASL e i Comuni continuano a dire che non hanno notizia di alcun avvelenamento.
Si e' costituito il "comitato cittadino a tutela della salute di ogni essere vivente", per combattere questa battaglia contro l'ASL.


Questi sono alcuni degli articoli pubblicati negli ultimi giorni sui giornali:

http://www.mattinopadova.quotidianiespresso.it/mattinopadova/arch_07/padova/cittadella/mp201.htm

http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Codice=1368736&Luogo=Padova&Data=2003-03-04&Pagina=17&Hilights=ratcontrol

Alcuni estratti:

"Tante mail di protesta, ma nessuna denuncia di animale morto per presunto avvelenamento da topicida."

...." preciso dice il sindaco di Piazzola che non risponderò ad alcun messaggio, altrimenti ci vorrebbe un impiegato a tempo pieno solo per questo"

".... i rischi che deriverebbero dalla mancata disinfestazione del territorio sia per gli animali che per le persone"

" La leptospirosi dice Coin responsabile del settore igiene pubblica, è una malattia atroce per gli esseri umani, certamente più atroce di come a parere degli animalisti, muoiono i topi con la derattizzazione. Invitiamo le persone a portarci le carcasse per verificare le cause dell'avvelenamento, che potrebbe essere dovuto a stricnina, usata illegalmente per avvelenare le volpi."

Ecco la dura replica di Lella Fassina, che sta portando avanti questa battaglia. Invito tutti a prendere spunto per continuare a protestare, in modo sempre piu' duro, per questo vergognoso comportamento che sta portando una morte atroce a decine di animali:

Io dopo la testimonianza raccolta pochi giorni fa non ho più dubbi: una cagnolina è stata salvata facendole immediatamente vomitare il veleno
(una bustina intera ed una già rosicchiata), l'intervento è stato tempestivo perchè l'anno precedente era morta alle stesse persone un'altra cagnolina, sempre a causa di bustine lasciate dall'ASL vicino al cancello di casa.
Noi animalisti non ci aspettiamo nessuna risposta, le risposte vanno date ai cittadini che vi hanno votati ed ai cittadini che pagano un servizio pubblico basato sulla IRRESPONSABILITA' e sulla IGNORANZA delle più moderne tecniche di disinfestazione, rispettose anche della vita dei topi.
Forse che interessi economici sono più importanti della salute pubblica, animale ed ambientale?
Questi atteggiamenti irresponsabili devono finire. Il territorio deve essere liberato dai veleni sparsi ovunque, lanciati dagli addetti dalle auto in corsa all'interno del cortile della scuola, alla fermata dello scuolabus, in proprietà private.
VERGOGNA.
Parlare di stricnina per le volpi quando sette studi veterinari su dieci hanno dichiarato un allarmante aumento di morti di cani e gatti per veleno topicida, sparso in terreno pubblico.

Siete tutti invitati (TUTTI, non il solito 10% che partecipa, siate piu' partecipativi, per favore, si tratta di 5 minuti per scrivere 3 righe di messaggio) a protestare duramente contro l'ASL, che dovrebbe proteggere la salute e non contribuire far morire animali domestici tra atroci sofferenze; dovrebbe preoccuparsi di indagare sull'operato dell'azienda di derattizzazione e non solo di negare le proprie responsabilita'.

 

 

 

 


 

196. PER GLI AVVELENAMENTI A CAMPOBASSO, LAV E VERDI ATTACCANO IL SINDACO

Data: 02/03/2003
Da: agreen@cheyennepeak.com
(Da:
animali@peacelink.it)

 


La Lav chiede al Sindaco di Campobasso la bonifica della zona incriminata e la tabellazione per segnalarla come "zona pericolosa"

I campioni di materiale gastrico prelevato, sono finiti in un buco nero?

Non si conoscono ancora i risultati, dopo più di un mese... è vergognoso!!!


Agreen

http://www.cheyennepeak.com/focus20012003/lav.htm

agreen@cheyennepeak.com

 

Aggiunta del 06/03/2003

Per i cani avvelenati il 18 Gennaio c.a. il Comune ha finalmente presentato un esposto alla Procura della Repubblica, in data 4 Marzo, per la prima volta nella storia del randagismo a Campobasso.

Ora si conoscono anche i risultati degli esami dell'Istituto zooprofilattico

http://www.cheyennepeak.com/focus20012003/cani_avvelenati.htm

 

 

 


 

195. BOCCONE AVVELENATO

Data: 28/02/2003
Da: sabrina1964@supereva.it

 

Domenica 23 febbraio 2003, una domenica di sole, passeggiando lungo un sentiero di Collegonzi nei pressi di Vinci, la nosta canina Brenda ha raccolto un boccone avvelenato...

ci ha lasciato così, soffrendo , senza poter far altro che guardarla morire tra le nostre braccia... la nostra piccola beagolina così desiderata, così amata.

Aveva solo 7 mesi e non ha mai conosciuto la primavera. Piccola Brenda, piccolo nostro tesoro...

Quella domenica io e mio marito avevamo deciso di fare un regalo a Brenda che usualmente portavamo a passeggiare sulle sponde dell'Arno, cosi' siamo andati in campagna, qui vicino nel Comune di Vinci, in una localita' chiamata Collegonzi, per lasciarla un po' libera di scorrazzare tra l'erba.

Nei pressi di un piccolo rio, in Fenza, mentre la canina era sotto i nostri occhi, ha raccolto un qualcosa che a me è sembrato una pallina di lardo grigio. Le abbiamo detto di lasciare ma lei ormai aveva deglutito. Siamo rimasti nel dubbio alcuni minuti e messo il gunzaglio ci siamo incamminati verso la strada.

Faccio notare che alla nostra sinistra la zona è boscosa con divieto di caccia affisso, mentre a destra, oltre il piccolo fosso di acqua, ci sono campi coltivati e qua e là diverse paratie.

Dopo circa 15 minuti dalla ingestione, Brenda ha fatto un salto indietro ed ha iniziato ad avere convulsioni senza sosta, con perdita di urina. Disperata ho preso l'auto e abbiamo contattato il primo veterinario, nel giro di 30 minuti la nostra amata canina è morta tra sofferenze atroci, senza la possibilità di fare niente.

Il medico ha detto che la dose di stricnina ingerita era così tanta da non permettere alcuna possibilità di vita.

Non so se il veterinario abbia fatto denuncia e abbia predisposto l'autopsia.

Personalmente mi sono rivolta prima ai carabinieri e successivamente ho fatto denuncia alla Polizia provinciale. Spero con tutto il cuore che questi casi riescano in qualche modo ad essere arginati se non altro con controlli più stretti del territorio.

Ci sono persone che, magari contrari alla violenza e alle guerre, non sanno minimamente cosa vuol dire amare, quale rispetto abbia la vita.

 

 

 


 

194. ANCORA BOCCONI AVVELENATI

Data: 27/02/2003
Da: Mailing List Bairo <bairos@tin.it>

 

In data 24 febbraio u.s., a Capua (CE), adiacente l'Ospedale Civile Palasciano, sono state trovate avvelenate tre bestiole che avevano eletto a loro dimora stanziale il giardinetto poco distante dall'Ospedale.

Qualche tempo prima erano state avvelenate alcuni cuccioli di una cagnetta.

Vincenzo da Catanzaro

 

 

 


 

193. DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI CAMPOBASSO

Data: 25/02/2003
Da: agreen@cheyennepeak.com
(Da:
animali@peacelink.it)

 

Venerdì 21 Febbraio 2003 la Lega Molisana per la Difesa del cane ha presentato alla Procura della Repubblica di Campobasso, un esposto denuncia per gli ultimi avvelenamenti di cani di strada (6 + tanti altri che non si sono ritrovati e si suppone che siano andati a morire lontano).

Nell'esposto è stato anche citato il veterinario reperibile della ASL (Dr. Raffaele Amicone) che per tutto il tempo ha guardato i cani sofferenti solo da lontano, mentre fumava un sigaro comodamente seduto in auto, perchè "il suo capo non gli passa materiale, neanche una siringa". Il "suo capo" è il responsabile del servizio veterinario della ASL n. 3 di CB, dott. Liborio La
Porta, molto bravo a far risparmiare soldi all'azienda ASL...

A curare i cani (3 si sono salvati) è stato un veterinario privato, Dr. Martino Cocca, chiamato sul posto dalla presidente della Lega... E' stata l'unica volta in cui la nota spese per le cure è andata alla ASL, di solito ci pensa la Lega.

Speriamo che almeno questa volta la denuncia non venga archiviata.

Agreen
agreen@cheyennepeak.com
http://www.cheyennepeak.com

 

 

 


 

192. QUALE TIPO DI VELENO ?

Data: 25/02/2003
Da: skippy_98@libero.it

 

Egr. Sig.Barbi,

mi chiamo Roberta Berrone, e le scrivo dalla città di Genova.

Volevo chiederle quale tipo di veleno (penso ad un veleno ad uso agricolo), possa aver causato questi sintomi al mio cane. Cercherò di essere il più possibile descrittiva (il mio veterinario stà preparando la relazione sulla morte della mia cagnetta Litz).

Durante la notte di Mercoledì 12.02.03, la mia cagnetta ha vomitato, mentre pulivo ho sentito qualcosa di durissimo, lavando l'oggetto, notai che era del filo spinato fatto ad anello ed intorciliato, con le estremità aperte a V. Ne dedussi che era un boccone.

Giovedì mattina chiamai subito il mio Veterinario che mi consigliò di tenerla sotto controllo, che forse ci era andata BENE... il fatto stesso che lei l'aveva vomitato (senza sangue).

Per tutta la giornata di Giovedì, il cane si comportò come gli altri giorni, giocava, e mangiava la sua pappa normalmente (riso soffiato coi cereali e macinata di pollo bollito, la sua dieta era varia a volte il pollo, il pesce, la carne; ma sempre bollita).

La notte del Giovedì il cane si lamentava, e non stava ferma in una posizione se non per pochi minuti.

Venerdì mattina la portai dal mio veterinario che le fece subito un prelievo del sangue per vederne la coagulazione (il sospetto era su un topicida). Dopo il risultato, mi preparò delle flebo e delle punture di antibiotico (non riesco a scriverle il contenuto dei medicinali) comunque c'era: del cortisone, delle vitamine e degli anti infiammatori, se non sbaglio.

Al Veterinario chiesi se potevamo sapere di che veleno poteva trattarsi, ma era ormai passato troppo tempo, (feci urine ecc...). Nella bocca aveva come delle ulcere o ustioni... non beveva nè mangiava, e dopo una settimana morì per delle complicazioni ai reni.

Dal Veterinario devo ancora andare a ritirare la relazione perchè stiamo facendo una ricerca sui veleni, lui mi ha detto che secondo la composizione di un veleno, si potrebbe capire dai sintomi del cane quale veleno sia stato usato, e se è stato usato un boccone, comunque qualcosa di caustico e tossico.

Visto la sua esperienza, anche a lei gentilmente chiedo nonostante le poche indicazioni che le ho descritto, se per caso ha idea di quale veleno si possa trattare.


Grazie per tutto quello che fà.

Roberta

 

 

 


 

 

191. DOMANDE

Data: 24/02/2003
Da: paogio@virgilio.it

 

Gentile Coordinamento,
vi scrivo perchè ho appena sperimentato l'esperienza di perdere il mio gatto Tom per avvelenamento.

Io vivo fuori città, in una zona residenziale circondata da campi e mai avrei pensato che la crudeltà della gente contro gli animali
potesse arrivare fino a lì.

Venerdì scorso ho portato il mio gatto dal veterinario perchè da un paio di giorni respirava male. Nella mia ingenuità pensavo fosse semplice influenza o, magari, che avesse preso un brutto colpo cadendo da un muretto o da un albero. Dal veterinario ha avuto una crisi, abbiamo tentato di tutto, ma è morto soffocato.

Mi ha detto che non c'erano dubbi: avvelenamento da topicida.

Io non so cosa fare, sono 3 giorni che piango anche se so che questo non può cambiare le cose.

Il mio gatto era impossibile da odiare e non faceva niente di male. Non si allontanava mai molto dal giardino di casa e se lo faceva andava o dai miei vicini (che comunque hanno anche loro animali) o in un campetto, che non è di nessuno, vicino ad un altro condominio. Forse è stato un incidente, nel senso che avevano sparso topicida, un topino l'ha mangiato e poi il mio Tom ha mangiato il topino e così si è intossicato. Spero non ci siano di mezzo bocconi avvelenati e io tendo ad escludere che si tratti di una pazzia di questo tipo.

Non conosco molto la normativa, però vorrei sapere se una persona poteva fare questo, ovvero se poteva spargere topicida in giro anche se nel suo cortile, ad esempio.

Non ho fatto eseguire nessuna autopsia, il veterinario ha detto che non c'erano dubbi sulla causa di morte.

Adesso non so cosa devo fare. Dovrei fare denuncia? Potrebbe realmente servire a qualcosa?

Ringraziandovi in anticipo per l'attenzione, Vi porgo i miei più cordiali saluti.

Paola

 

 

 


 

 

190. AIUTO: AVVISO URGENTE A TUTELA DELLA SALUTE UMANA E DEGLI ANIMALI

Data: 24/02/2003
Da:
schenettir@elettrondata.it

 

TRACCIA DI AVVISO DA DIFFONDERE NELLA ZONA INTERESSATA
AVVISO URGENTE A TUTELA DELLA SALUTE UMANA E DEGLI ANIMALI

Sono stati rinvenuti nella zona di SASSUOLO - ANCORA sostanze velenose che hanno purtroppo causato l'uccisione ultimamente di 6 (numero e descrizione degli animali).

Gli ultimi 2 casi proprio a me. DOMENICA 16 è morto TOMMY, SABATO 22 è stato avvelenato RUSTY (tutt'ora RUSTY sembra fuori pericolo).

Il tutto può essere confermato da il Veterinario PIVA (di Sassuolo, Via della Pace).

PS: attualmente sono in possesso di: guanti, sacchetto e cibo avvelenato trovati proprio dietro a casa.



Distinti Saluti
Schenetti R.
schenettir@elettrondata.it

 

 



 

189. AVVELENAMENTO?

Data: 09/01/2003
Da: mariaalfieri@virgilio.it

 

Salve,
cercavo un sito che mi desse informazioni circa un sospetto caso di avvelenamento, dato che i veterinari che hanno cercato di curare il mio cane sono stati molto vaghi, e credo di averlo trovato.

I sintomi nei primi giorni sono stati vomito e inappetenza a cui è seguita una rapida perdita di peso, i medici mi hanno
detto di curarla con dei lavaggi (carnitina). Il cane però anzichè migliorare è stato molto male e abbiamo deciso di ricoverarlo anche perchè oltre al vomito, l'inappetenza e la perdita di peso, si è agiunta una forte debolezza e un bisogno eccessivo di bere.

In più, dopo il ricovero, ha avuto forti emorragie vaginali ed è morto dopo due giorni strazianti per lei oltre che per me e la mia famiglia.

Non ho voluto fare l'autopsia ma me ne pento perchè tra l'altro ho altri due cani.

Premesso che non si è trattato di Lehismaniosi perchè abbiamo fatto l'analisi, vi sembrano sintomi da avvelenamento? E
se si, di che tipo di veleno si può trattare?

Nessuno potrà restituirmi il mio adorato cane ma se qualcuno l'ha avvelenata deve pagare, è per questo che ho bisogno del vostro aiuto.

Vi ringrazio, Maria

 

 


 

 


CI SCUSIAMO CON TUTTI COLORO CHE CI HANNO INVIATO MESSAGGI, A PARTIRE DAL 1 NOVEMBRE 2002
E FINO AL 9 GENNAIO 2003

PER UNA IMPROVVISA ROTTURA DEL DISCO RIGIDO SUL QUALE ERANO DEPOSITATI TUTTI I MESSAGGI, DI ESSI NON E' RIMASTA ALCUNA TRACCIA E SOPRATTUTTO ABBIAMO PERDUTO L'INDIRIZZO E-MAIL DEI LORO AUTORI

PREGHIAMO PERTANTO TUTTI COLORO CHE LO AVESSERO FATTO IN QUEL PERIODO, DI INVIARCI DI NUOVO IL LORO MESSAGGIO

ANCORA TANTE SCUSE A TUTTI

 

 


 

 

188. Vorrei fare una segnalazione...

Data: 30 ott 2002
Da: Fabio e Tina <fabio.tina@virgilio.it>

 

Salve,

Prima di tutto complimenti per il sito e capisco benissimo il dolore che afflige tutte le persone che hanno perso un loro amico in questo modo barbaro.

Anch'io ho perso uno dei miei mici, si chiamava Heathcliff, nato a casa mia, ero stata la sua mamma (perché la madre naturale lo rifiutava), non era di razza pregiata, non era neanche particolarmente bello, un semplice europeo, poco sviluppato, bianco e grigio tigrato.

Ma era il mio gatto e lo amavo (e solo chi ha un animale può capire quello che le parole non riescono ad esprimere).

Ebbene in quel giorno maledetto, anni fa ormai, in mattinata mio padre è venuto a dirmi che il gatto era in garage e vomitava sangue.

Sono corsa e l'ho visto in preda alla convulsioni, spasmi e il sangue che usciva dalla sua bocca, in una quantità impressionante, io non sapevo cosa fare, non avevo mai visto un caso di avvelenamento, ma istintivamente ho tenuto lontano gli altri gatti e i cani che si avvicinavano incuriositi, disperata ho chiamato il veterinario, mentre aspettavo il suo arrivo, mi sono messa li, vicina a lui, mio piccolo Heathcliff. Al mio fianco uno dei miei cani, guaiva disperato vedendo il suo inseparabile compagno di giochi soffrire così.

Il veterinario è arrivato in pochi minuti, che per me e i miei animali potevano essere ore di agonia. Non c'era niente da fare, neanche la eutanasia, perché Heathcliff è morto ancora prima che il veterinario finisse di fargli la iniezione.

Tutto questo è successo in Brasile ed io, ingenuamente, pensavo che queste cose fossero possibili solo in un posto dove la gente è più povera, più ignorante, dove se i bambini vengono abbandonati per le strade, figuriamoci cosa succede agli animali.

Pensavo che una cosa così non sarebbe mai possibile in un paese ricco e"civilizzato", dove la gente è informata e più sensibile alle sofferenze...

Invece, ancora l'altro giorno, mentre portavo in giro il mio meticcio, adottato al canile pochi mesi fa, una signora in bici si avvicinò e mi disse che dovevo stare attenta perché in zona tre cani erano morti avvelenati dentro la proprietà del loro padrone (Mortara, prov. Pavia).

Bocconi avvelenati in giro non sono stati ancora segnalati, ma chi ha fatto questo ha una mente così malata che può benissimo prenderci gusto e cominciare a spargerli dappertutto!

Mi fermo qui perché la indignazione comincia a essere così grande che non riesco più a scrivere.

Cordiali saluti.

 

(Senza dubbio vi terrò informati, perché penso che solo così si riuscirà, forse a non eliminare completamente il problema, ma almeno a sensibilizzare la gente di modo che se vedono uno di questi " £$%&^" che sparge dei bocconi possa denunciarlo alle autorità.
Grazie comunque a voi per questo spazio di speranza e sfogo
Cristina)

 

 

 


 

187. il parroco di via Vignali minaccia strage

(Da: Mailing List Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: 01 ott 2002
Da Lili da Roma

 

(Bairo, puoi per favore girare il messaggio alla ML? Grazie)

Ho ricevuto la chiamata di una signora molto anziana che si occupa da anni di una colonia felina in via Vignali, a Roma.

I gatti, non avendo lì altro riparo e rifuggendo i cani randagi che in zona, numerosi, girano in branco, "risiedono" nel terreno della parrocchia. La vecchia signora porta loro cibo e acqua, li coccola un po', controlla che stiano bene e poi ripulisce tutto (questo al di fuori, lungo il muretto di recinzione).

Già in passato io e mia sorella abbiamo denunciato la sparizione di alcune cucciolate, avvenute sempre dopo reiterate minacce del parroco che aggredisce puntualmente la signora terrorrizzandola "o porta via questi gatti o ci penso io a farli sparire!".

La capostipite della colonia, una gattina dolcissima di nome Gigetta, fu trovata avvelenata lo scorso inverno, e non fu l'unica.

Ora pare sia arrivato un viceparroco ancora più violento nell'intento persecutorio, che ha impedito alla signora di entrare (ma non era aperta a tutti la casa di dio?) e minaccia sparizioni e polpette avvelenate, o nel migliore dei casi, di chiamare la polizia veterinaria per far portare via i gatti.

Ora, a parte il fatto che la povera signora vive per quei gattini e ci ha chiamato piangendo, non mi andrebbe proprio di dovermi trovare, a cose compiute, a fare un'altra denuncia, inutile quanto la prima. Cosa mi consigliate? Vi premetto che con quei tipi la persuasione non funziona, quando abbiamo ricordato loro di san Francesco ci siamo sentite rispondere "E mica mi chiamo Francesco, io!"

Per favore, è importante!

Lili da Roma

 

 

 


 

186. denuncia per uccisione cane

Data: 27 sett 2002
Da: Giuseppe <tm95@libero.it>

 

 

Premetto che è la prima volta che visito questo sito.

Mi chiamo Giuseppe ho 39 anni, sono di Aversa (prov. di Caserta).

Da alcune settimane si era intrufolato nel nostro parco un cucciolo di cane impaurito e denutrito attirando l"attenzione di tutti noi con quegli occhi dolcissimi. Nei giorni successivi ci siamo mobilitati per i vari controlli medici, vaccinazioni, etc.

Era scontato che il cucciolo avrebbe recato dei disagi attribuibili ad un fattore igienico, ma ci muevevamo pure in tal proposito considerando che da lì ad una settimana il cucciolo aveva un'altra sistemazione a casa di una ragazza che lo voleva adottare nell'attesa che si finisse la cura che stava facendo il cucciolo.

A quanto pare la cosa non interessava ad uno dei condomini che un brutto mattino è sceso con al suo seguito le 2 figlie ed un bambino di appena11 anni, armati di spranghe di ferro e coltello infierendo sul cucciolo che stava dormendo, colpendolo con tale afferatezza da massacrargli il cranio e poi finirlo a coltellate.

La cosa ci ha lasciati sconvolti pensando che tale crimine è partito da una persona che non solo è un papà ma anche un maestro di scuola, mi ciedo cosa potrà mai insegnare questa persona che ha reso partecipi i suoi figli in tale crimine?.

Noi comunque non siamo stati zitti, anche se minacciati, facendo regolare denuncia, anche se non è stato tanto facile visto la grande superficialità delle forze dell'ordine chiamate sul posto, ma la nostra caparbietà ci ha fatto andare oltre rivolgendoci al comando di Casapesenna, il quale si è mobilitato celermente facendo arrivare sul posto il m. veterinario.

Abbiamo fatto anche denuncia alla lega animali.

Scriviamo a voi perchè queste cose siano di dominio publico e non muoiano lì...

Giuseppe.

 

 

 


 

185. La storia di Mary

Data: 20 sett 2002
Da: STEFANO <stefano@tecnocor.it>

 

 

Salve, mi chiamo STEFANO, abito nella provincia di Verona.

Vi scrivo perché sono veramente arrabbiato per quanto mi è successo, mi piacerebbe molto avere un Vs. consiglio. Vi racconto i fatti.

Da cir ca 9 anni avevo una cagnolina di nome Mary, bastardina taglia piccola raccolta per strada alla quale ero molto affezionato, praticamente un componente della mia famiglia.

Verso la fine di luglio poi ho coronato il sogno della mia vita, ho preso un cucciolo di pastore tedesco in un allevamento, ora ha 4 mesi e si chiama Indian.

Circa un mese fa però sia Mary che Indian hanno manifestato una inappetenza preoccupante che si è protratta per 2-3 giorni, ho deciso quindi di rivolgermi ad un veterinario il quale, grazie ad un flebo e ad una cura, ha guarito il cucciolo che ha regolarmente ripreso a mangiare. Mary invece andava sempre peggiorando: il veterinario ha deciso quindi di fare il prelievo del sangue, dal quale è arrivato alla diagnosi di AVVELENAMENTO !! (ma come è possibile, Mary negli ultimi 2-3 anni non è mai uscita dal giardino, anche perché era un po’ cardiopatica, sono sicurissimo di non aver alcun tipo di veleno da nessuna parte in casa mia, di notte pur dormendo all’aperto non aveva mai abbaiato e quindi i vicini non avevano alcun motivo... mistero).

Purtroppo Mary dopo una settimana di flebo, trasfusioni, medicinali, è morta.

Ricordo ancora i suoi occhi, alle 5 del mattino mentre si contorceva dai dolori e moriva, che mi chiedeva: perché ???

Non convinto della diagnosi del veterinario ho manifestato la mia intenzione ad eseguire una autopsia che purtroppo ha svolto lo stesso veterinario che la curava, e che ha portato alla certezza dell’avvelenamento (personalmente non ne sono tuttora convinto).

Dando comunque per certo la diagnosi del veterinario, ho alcuni sospetti sull’autore del gesto, ma come ben saprete l’avvelenamento è un gesto molto subdolo in quanto non si può altro che sospettare.

Da quella mattina in poi vorrei fare qualcosa per i cani avvelenati, posso avere del tempo libero e lo vorrei dedicare a questo, cosa posso fare ?

 

 

 


 

184. Cani avvelenati

Data: 06 sett 2002
Da: Francesca Monzo <francesca_monzo@hotmail.com>

 


A Stella Cilento, nel cuore del Parco del Cilento e Vallo di Diano, ogni anno vengono avvelenati cani randagi. Il fenomeno del randagismo è molto frequente in questa zona ed è aggravato dal fatto che esiste un unico canile operante (a Cicerale; di questo canile e della sua inefficienza si è occupato Striscia La Notizia). Inoltre la legge sull'anagrafe canina è entrata in vigore nella Regione Campania, ma non viene applicata.

A ciò bisogna aggiungere il disinteresse delle A.S.L. e la trascuratezza delle Amministrazioni Comunali.

Nella serata del 29/08/02 un cucciolo meticcio, in buone condizioni e per niente aggressivo, è stato avvelenato. Trovatolo davanti all'unico bar del paese, lo abbiamo portato da un veterinario che ha confermato l'ipotesi dell'avvelenamento. Il cane presentava tremito, convulsioni, bava e dopo un primo intervento diarrea (gli escrementi erano di colore verde).

Il veterinario ha diagnosticato un avvelenamento probabilmente causato da una dose massiccia o di veleno per lumache o acidi per automobili.

Abbiamo lasciato il cucciolo ancora vivo, ma in condizioni pietose, nell'ambulatorio e all'indomani il veterinario ci ha informate della sua morte. Ha affermato che si sarebbe occupato della carcassa. Abbiamo chiesto al veterinario dei consigli su come procedere, ma ha cercato di scoraggiare la nostra iniziativa sostenendo l'ipotesi dell'incidente, nonostante gli avessimo più volte ripetuto della frequenza dei casi di avvelenamento nel paese.

Nella serata del 30/08/02 un altro cane è stato avvelenato, per la seconda volta in poco più di un mese. E' stato ritrovato nello stesso posto e non c'è stato il tempo di soccorrerlo. I sintomi erano gli stessi. La carcassa è stata depositata non si sa dove da un operatore ecologico su ordine del Comune.

Quando il cane è stato avvelenato per la prima volta, hanno provveduto a liberarsi della "carcassa" senza accorgersi che era ancora vivo. Infatti dopo un breve periodo di tempo il cane è tornato in paese.

Un altro cane è stato avvelenato qualche mese prima.

Numerosissimi sono i casi di cani e gatti avvelenati nei cortili dei loro padroni: almeno una decina di vittime. Quanto ai cani randagi, nell'estate del 2001 ne sono stati avvelenati un paio; nel 2000 altri due; nel 1999 tre in un solo giorno. Ovviamente non è facile fare una stima precisa del numero delle vittime, ma il dato che si evince da questi episodi è comunque allarmante. E a tutto ciò bisogna aggiungere episodi di maltrattamenti corporali subiti sia da cani che da gatti.

Oltretutto non si sa come e dove il veleno venga somministrato, quindi esiste un pericolo anche per l'ambiente e per i bambini.

Abbiamo informato dell'accaduto alcune associazioni ambientaliste (WWF, LAV, ENPA). Abbiamo fatto una denuncia ai Carabinieri e abbiamo contattato un quotidiano locale. Stiamo anche cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica, ma numerosi sono gli ostacoli a partire dall'Amministrazione Comunale e dal Sindaco che finora ci hanno solo rivolto minacce.

Se qualcuno volesse contattarci, può farlo al seguente recapito:
francesca_monzo@hotmail.com

Ci scusiamo per la lunga lettera.

Cordiali saluti.

 

 

 


 

183. Come prevenire?

Data: 03 sett 2002
Da: aleh@virgilio.it

 


Ho letto alcuni messaggi, mi sono abbastanza impaurita nell'apprendere che l'avvelenamento non riguarda "solo" i cani grossi che abbaiano e danno fastidio al vicinato...

come posso tutelare il mio cucciolo meticcio di 3 mesi da un boccone avvelenato lasciato nel parco?

Dovrei portarlo ad addestrare?

Purtroppo riesco a malapena a permettermi i vaccini dal veterinario!

C'è un sistema x insegnargli a non mangiare nulla che stia al di fuori della sua ciotola?

Grazie e buon proseguimento.

Alessandra

 

 


 

182. Da mio padre ad un ignoto vigliacco!

Data: mar 27 ago 2002
Da: Gianluca <thunderboltplus@virgilio.it>

Questa lettera è stata pubblicata sulla "Gazzetta del sud" di Messina il giorno 28/8/02.
Io sono Gianluca Sciacca e Pablo era il mio migliore amico!

(Rubrica lettere al direttore)

Lettera aperta ad un ignoto vigliacco

Pablo sono certo adesso è luce.

Pablo era il mio Amico; la mia famiglia era il Suo mondo, ci ha dato tanto, gli abbiamo dato tanto, spero; la sua esistenza è stata breve. Appena 19 mesi, ma quanto abbiamo avuto!

Era un Labrador, una razza docile inoffensiva particolarmente legata ai bimbi ed, in casa c'è Alessandro che lo aspetta, invano…..

Sento che tu mi dici: -che aspetti? Acquistane un altro, tutto passa- Forse hai ragione, succederà anche questo, forse….

Ma intanto tu continuerai a seminare esche di odio, distratto passerai sul dolore di chi incautamente percorrerà sentieri di boschi.

Non voglio sembrare patetico, però voglio in qualche modo e sinteticamente farti conoscere quale sofferenze hai procurato a Pablo.

Erano le 16 di domenica 25/8, mio figlio Gianluca insieme alla sua ragazza decidono di portare ai colli Gaya e Pablo, (Gaya è la sorella di Pablo) giunti alle 4 strade si inoltravano verso un sentiero liberandoli dai collari, erano momenti di gioia, si rincorrevano, saltavano inseguendo le pigne che Gianluca lanciava lontano, forse un momento di disattenzione in tutto questo, alle 16:30 Gianluca mi telefonava dicendomi che Pablo era a terra, respirava affannosamente e non sembrava più riconoscerlo, gli suggerivo di bagnarlo abbondantemente e raggiungermi immediatamente al bivio di Via Pietro Castelli dove accorrevo munito di Bentelan e quant'altro, a mio avviso poteva prontamente essere utile; avvertivo inoltre il veterinario pregandoLo di raggiungermi prontamente a casa, Pablo soffriva, si contorceva, guaiva, era una crisi simile a quella epilettica, i suoi occhi mi chiedevano perché? Così fino a quanto non è spirato. Non ho voluto spiegargli negli ultimi attimi, che tu hai determinato la Sua fine e chissà per quale gusto.

Pablo adesso è luce, corre nei miei pensieri e nei pensieri di tutti noi, non saprà mai il perché, ho voluto tacere per sempre, in fondo io e te siamo simili e me ne vergogno! Spero che tu possa cambiare.

Giovanni Sciacca.

 

 

 


 

181. Cosa si può fare?

Data: lun 26 ago 2002
Da: Annamaria <annamaria.zamuner@libero.it>

 

Cari amici,
mi chiamo Annamaria, ho 30 anni, abito in provincia di Asti, in una piccola borgata di poche anime, e adoro gli animali. I miei preferiti sono i gatti: ora ne ho sette, tutti coccolati ed accuditi con cura.
Vi scrivo per un fatto grave che però si è risolto tragicamente.
Venerdì 16/08. Ora di cena. Chiamo la mia “tribù” a rapporto per la pappa. Arrivano tutti. Tranne la mia Betty. Penso sia andata a farsi un giro, magari non ha fame.
Sabato 17/08. Mattino. Ora di colazione. Betty non arriva. Mi preoccupo. Poi mi dico: ”vedrai che arriverà per pranzo o per cena”.
Ora di cena. Nulla. E così domenica e lunedì. Presa dall’ansia la cerco e la chiamo per due giorni.
Martedì 20/08 ore 19 circa. Una signora che abita a 30 m da me, mi suona il campanello e mi dice che c’è un gatto morto nel suo orto.
Corro disperata. E’ la mia Betty. Stava cercando di tornare a casa da me, ma non c'è riuscita. La porto a casa. Sono sola e scioccata. Mi attacco al telefono per rintracciare uno dei miei veterinari, ma nessuno può venire. Devo andare io in capo al mondo, a portarla per l’autopsia. Ho la certezza che sia stata avvelenata.
Adagio, in una grossa scatola, una maglia e, sopra, la mia piccola.
Rintraccio il mio ragazzo e gli dico di raggiungermi a casa subito per accompagnarmi a casa del veterinario.
Mercoledì 21/08. Referto dell’autopsia. Forte emorragia allo stomaco ed ai polmoni. Reni disintegrati. Morte per avvelenamento.
Sabato 24. Vado dai Carabinieri per la denuncia. Prima non me la sono sentita. Consegno al Maresciallo la lunga lista dei mie mici spariti, bastonati e morti per percosse o per veleno negli ultimi 10 anni. Non possono fare nulla, purtroppo.
C’è una sola famiglia, marito e moglie, che sono miei vicini, che odiano gli animali (ed è stato apertamente ammesso) e che si sa’ che mettono bocconi avvelenati, ma non si hanno le prove. Tutti noi che abbiamo cani e gatti abbiamo paura e non possiamo fare nulla.
Da quando è mancato mio papa’, 10 anni fa’, e siamo rimaste solo io e la mamma, hanno iniziato i problemi seri e le cattiverie. Perché prendersela con le povere bestiole? Cosa possiamo fare per difenderle?
Si sa, i gatti vanno in giro, ma non si allontanano da casa, stanno nelle vicinanze.
Questi vicini sono stati visti (non da me ma da altri vicini) tirare dei mattoni dietro ai gatti ed agitare bastoni per mandarli via dal loro orto privo di recinzione: dovrebbero essere contenti, i gatti tengono un orto “pulito” dai roditori.
La mia piccola Betty era andata a farsi una passeggiata. Non si allontanava mai da casa. Era bella. Occhi verdi, pelo lungo grigio tigrato, pancia panna ricciolina e coda folta ed importante. Aveva le fattezze e le caratteristiche fisiche del gatto selvatico dei paesi nordici. Incredibilmente affettuosa, vitale, giocherellona; continuava a prendersi cura del suo unico figlio, nonostante lui abbia 2 anni e mezzo. Una gatta bella, sana e forte. C’era un legame particolare tra noi e sento tremendamente la sua mancanza. Era un membro della mia famiglia e non riesco ad accettare che sia morta per una cattiveria gratuita.
Ho saputo che la gatta di un’altra persona che abita vicino a me, poco tempo fa, è stata avvelenata. E’ mai possibile che non si possa fare nulla?
Grazie per la Vostra attenzione e buona giornata.
Annamaria

 

 

 


 

180. Avvelenamenti a Modena

Data: mer 21 Aug 2002
Da: tommolo@tin.it

 

Ciao Luciano, ti invio ulteriori articoli uscti oggi su gazzetta e resto del carlino.
Come associazione stiamo facendo i turni nelle ore notturne per presidiare il parco ma penso serva a poco o nulla, ho parlato con alcuni veterinari che hanno soccorso i cani e sembra che i bocconi siano sotto forma di croccantino molto piccolo, è semplicissimo per chiunque gettarne una manciata mentre passa in bicicletta per il parco senza che nessuno se ne accorga.
Ancora non sappiamo se si tratta di stricnina, i veterinari propendono per un liquido simile al paraflu (attendiamo gli esami).
Se avro aggiornamenti te li farò avere.
Ciao e buon lavoro.
Lorenzo

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Gazzetta di Modena 21/8/02

MODENA mercoledì 21 agosto 2002
S. Pio X - Ieri sfalciata d'erba e controlli nella zona avvelenata del Parco Divisione Acqui, per le autorità locali sono solo due i decessi ma non è così.
Cani morti, Comune minimizza ma fa denuncia
L'elenco degli uccisi e dei salvati in extremis, un caso identico al Parco Buon Pastore

di Carlo Gregori

Una sfalciata d'erba e un numero di telefono per le emergenze. Il Comune affronta la strage di cani al Parco Divisione Acqui con qualche cartello
attaccato ai lampioni, un'imminente denuncia contro ignoti e una buona secchiata di acqua sul fuoco.
Secondo il Comune, ad esempio, sono solo due i cani morti da venerdì mentre per un terzo si starebbe «aspettando la denuncia ufficiale».
A noi ne risultano sicuramente quattro provenienti dal Parco Divisione Acqui: Bacco morto venerdì mattina alla Clinica Gariboldi, Lucky morto domenica alla Clinica Buon Pastore, un caso mortale registrato a Maranello (indicazione fornita dallo stesso Servizio Veterinario Usl; mancano dati precisi) e Art deceduto lunedì pomeriggio alla Clinica Estense.
A questi casi si aggiunge Micky, morto venti giorni fa alla Clinica Buon Pastore: proveniva proprio dal Parco Buon Pastore dove è rimasto mortalmente intossicato con sintomi identici, come confermano i veterinari.
Quattro poi sono i cani salvati dai veterinari: Mozart alla Clinica Wiligelmo, Briscola e Kelly alla Clinica San Geminiano e Pulce alla Clinica Gariboldi.
Che per Usl e Comune i casi ufficiali di morte sono comunque solo due, «lo sottolinea l'Ufficio Diritti degli Animali», si legge in una nota che fornisce anche un numero di telefono: 059/206211. Questo numero (responsabile assente fino al 25 agosto) rinvia però ad un altro numero del Comune (059/206151) che a sua volta rinvia ad un veterinario dell'Ausl.
Sempre la nota del Comune sottolinea che lunedì mattina i vigili e le guardie ecologiche «hanno setacciato la zona senza però trovare nulla». Ma proprio lunedì mattina, attorno alle 11.45, siamo purtroppo stati testimoni oculari dell'avvelenamento di un golden retriever di nome Art, morto neppure un'ora dopo. E' avvenuto nel vialetto accanto all'attrezzatura per skateboard. Sempre lì poche ore prima era morto un volpino. La padrona ha lasciato nello stesso punto un vistoso cartello nel quale malediceva l'autore della strage. Accanto, un frammento di confezione di croccantini per cani.
Ancora l'Ufficio Diritti Animali chiede «che se si dovessero verificare morti sospette di cani di non seppellire le carcasse ma contattare immediatamente il Servizio Veterinario (059/2134800) per gli accertamenti del caso».
Sono infine in corso le analisi autoptiche - sui corpi dei cani morti per avvelenamento e su un presunto boccone consegnato da un privato - ad opera dell'Istituto Zooprofilattico di Modena che poi contatterà anche i colleghi dell'Istituto di Brescia. Solo al termine di queste analisi sarà possibile stabilire con certezza la causa dell'avvelenamento. L'ipotesi più fondata resta la stricnina.
I padroni dei cani morti hanno l'obbligo di segnalare il decesso al Comune, dove i loro amici uccisi erano registrati.
La sepoltura del cane è un'altra questione. A Modena non esiste un cimitero per animali, anche se se ne parla da anni. Bisogna andare a Reggio, dove uno spazio costa intorno a 400 euro, oppure a Bologna, un po' meno caro.
«Quanto è stato denunciato nella zona del Parco Divisione Acqui - commenta Mauro Tesauro, assessore all'Ambiente - non può che essere etichettato come un episodio criminale. Una situazione dagli effetti micidiali creata proprio in una zona deputata alla sgambata dei nostri amici cani. Dopo gli esiti delle analisi è intenzione dell'amministrazione comunale sporgere denuncia contro ignoti affinché un gesto criminale - conclude Tesauro - non resti impunito».

 

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Gazzetta di Modena 21/8/02

MODENA mercoledì 21 agosto 2002, S. Pio X La Lega e Forza Italia «Pericolo per i bimbi» «Indagate»

Sulla vicenda dei cani avvelenati intervengono anche Andrea Leoni consigliere regionale di Forza Italia e Angelo Alessandri segretario regionale della Lega Nord. Il consigliere azzurro ha presentato una interrogazione nella quale sottolinea che non dovrebbe essere difficile, per gli organi competenti, svolgere adeguate indagini «per smascherare i colpevoli di tali barbare azioni». Leoni conclude sollecitando la giunta regionale affinchè inviti il sindaco di Modena e l'Ausl a maggiore vigilanza sullatutela degli animali.
Il rappresentante del Carroccio, dopo aver ricordato che episodi simili sono avvenuti nel Reggiano, si domanda: «E se a raccogliere quei bocconi fosse un bambino piccolo che passeggia?... Stiano all'erta le forze dell'ordine, vigilino le guardie provinciali e vengano denunciati i deficienti che hanno commesso questi episodi, qualora si riuscisse a catturarli o identificarli.
E si denuncino pubblicamente in modo che tutti sappiano chi sono: senza paure o remore. Chi arriva a questo è un soggetto pericoloso per la società». Angelo Alessandri conclude segnalando che «dal mantovano arrivano preoccupanti allarmi di spostamento di mafiette varie verso il territorio modenese, dedite alla crudele pratica del combattimento tra cani».

 

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Resto del Carlino Modena 21/8/02

Bocconi avvelenati nell'erba

«Stiamo facendo del nostro meglio per difendere i cani dallo sconsiderato e criminale comportamento di chi semina polpette avvelenate nel parco Divisione Acqui». Lo afferma la dottoressa Angela Spampinato dell'Ufficio comunale Diritti degli Animali,precisando che i cani morti per avere ingerito stricnina ufficialmente sono solo due (uno venerdì e uno domenica).
Ieri mattina si era sparsa voce di una terza morte sospetta, ma la notizia non è stata confermata ufficialmente. «Oltre ai due cani deceduti - spiega la dottoressa Lombardini, responsabile di Igiene Pubblica comunale - siamo a conoscenza di soli altri tre casi di avvelenamento non mortale, tutti risalenti a venerdì. I veterinari che prestano cure a cani che si sospetta siano stati avvelenati sono tenuti a presentare denuncia al nostro ufficio e, fortuntamente, non abbiamo avuto altre segnalazioni. Ciò non toglie che la zona sia oggetto di costanti controlli e sopralluoghi». «Stamattina (ieri per chi legge) - prosegue la dottoressa Lombardini - è stata tagliata a zero l'erba ed è stata subito portata via, per controllare che non contenesse residui di veleno. Io stessa, che ho assistito all'operazione, ho recuperato altri residui di esche alla carne, disseminate al margine dell'area di libertà per i cani. Ho fatto pervenire all'istituto zooprofilattico questi bocconi per gli esami». Mentre l'assessore all'Ambiente, Tesauro, ribadisce la volontà di effettuare denuncia contro ignoti appena conoscerà gli esiti degli esami che si stanno effettuando sulla polpetta che un privato cittadino ha trovato domenica mattina nel parco e consegnata ai vigili urbani, anche la Procura della Repubblica è pronta ad aprire un fascicolo contro ignoti per maltrattamento di animali.
I corpi dei due cani morti per avvelenamento sono subito stati consegnati a Meta. Nel caso che si verifichino altre morti sospette, l'ufficio Diritti degli Animali invita a non seppellire le carcasse,ma a contattare immediatamente il servizio veterinario (059/2134800) per gli accertamenti del caso. Coloro che portano cani nel parco, è bene inoltre che in questi giorni li tengano sempre al guinzaglio e con la museruola.

di Grazia Franchini

 

 

 


 

179. Avvelenamento di gatti a Pisticci (MT)

Data: mar 02 luglio 2002
Da: gala torino <gala_torino@hotmail.com>

 

 

(Segnalazione di CO.VO.PRI.ECA covopri@covoprieca.com e per conoscenza da Barbara di Genova)

Sono iniziati gli avvelenamenti dei gatti a Pisticci (Matera). Come se non bastasse, è giunta voce a Carmelina Malvasi (che da anni porta loro da mangiare e che si sta battendo per loro) che se continua a portare loro cibo, perderà anche il lavoro. Lavoro per cui ha fatto gavetta in città come Torino ed altri posti prima di arrivare nel proprio. Man mano che perverranno notizie o altra documentazione, inseriremo tutto nel nostro sito http://www.covoprieca.com.
Ma non muovetevi quando la strage sarà ormai compiuta!
Grazie. Ciao a presto. Bacioni Wendy e saluti Dylan

La signora Carmelina Malvasi ha ottenuto l'autorizzazione nel 1998 a portare da mangiare ad una colonia felina sui tetti del Tribunale di Pisticci (Matera). Le suore della Chiesa vicino, l'asilo e lo stesso Tribunale hanno iniziato a lamentarsi della situazione igienica e hanno fatto recintare la zona. Questi gatti non sono mai scesi da lì, la signora non riesce a prenderli e adesso, con le barriere non può più portare loro da mangiare e bere. Stanno morendo in pratica. La signora ha subito minacce di licenziamento e non ha aiuti. Dobbiamo scrivere in massa.

Barbara

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Scriviamo a:
Sig. Giovanni Giannone, Sindaco Comune di Pisticci, Piazza Umberto I, 75015 Pisticci (Matera)
Fax 0835/587246 - Indirizzi e-mail:
sindaco@comune.mt.it , procura.matera@giustizia.it , lettere@lastampa.it ,specchiotempi@lastampa.it ;

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Messaggio-tipo da personalizzare:

Caro Sindaco Giovanni Giannone (e per conoscenza al Sig. Angelo Minieri, Sindaco di Matera)

Le scrivo in merito alle attuali e precarie condizioni di vita nelle quali si riversa una colonia felina che da tempo ormai abita nei pressi del Tribunale di Pisticci. La Sig.ra Carmelina Malvasi, la persona che da molti anni si prende cura di questi gatti randagi, ha ottenuto nel 1998 l’autorizzazione per portare loro da mangiare e da allora, questa donna si è occupata del loro benessere e della loro tutela, ma ultimamente, sono iniziate purtroppo le lamentele relative all’igiene, provenienti dalle suore della Chiesa adiacente al Tribunale, dall’asilo accanto ad esso e dal Tribunale stesso.

Pertanto la zona occupata dalla colonia felina è stata recintata e tale barriera impedisce alla Sig.ra Malvasi di accedere al territorio dei gatti e di portare loro cure, cibo ed acqua. I gatti randagi stanno morendo ed è giunta voce che, se tale persona cercherà di offrire ancora il suo appoggio alla colonia felina, perderà il suo lavoro. In poche parole, è stata minacciata.

L’insofferenza da parte della gente nei confronti dei gatti randagi nella zona del Tribunale sta esplodendo in atti di crudeltà ed inciviltà: è iniziata la strage degli avvelenamenti, reato questo perseguibile di legge in base all’art. 727 del Codice Penale per la tutela degli animali.

Sig. Sindaco, Le chiedo quindi di prendere provvedimenti riguardo a questa terribile piaga che sta invadendo una parte del suolo di Pisticci e di permettere alla Sig.ra Malvasi di continuare a prendersi cura della colonia felina.

Le ricordo inoltre che in base all’art. 1 della legge 281/91 (legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo) lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente.

In base all’art. 2 sempre della legge 281/91 è vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà, le colonie feline sono pertanto protette ed è compito del Comune assicurare loro cure e benessere.

La prego quindi di intervenire tempestivamente onde evitare che l’inciviltà vinca ancora una volta: lo sterminio non è mai la risposta giusta a questi casi.

Infine desidero esprimere la mia più sincera delusione nel sapere che la Chiesa sia stata tra coloro che si sono lamentati di una simile situazione: il gatto non è forse un’altra creatura di Dio degna di rispetto?

La ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di un Suo gentile riscontro.

Cordialmente,

nome, cognome, indirizzo e città

 

 


 

178. Barletta - cani avvelenati - taglia mille euro

(Da: Mailing List Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: lun 24 giugno 2002

 

 

Da Giulia da Molfetta, Bari, ricevo e giro
saluti Bairo

----- Original Message -----

Cari Bairo ed amici della mailing list, ecco le novità sui 15 cani avvelenati.... Un abbraccio forte, Giulia da Molfetta (Ba)

 

Ha forti sospetti ma spera che, con una “spinta” economica, chiunque abbia visto o sentito qualcosa, parli.

Continua la sua battaglia Ester Montesanti, la proprietaria del terreno adibito a canile in cui sono stati avvelenati quindici cani nella notte tra il 20 e il 21 giugno. La giovane, volontaria dell’Enpa di Barletta, ha fissato una taglia di mille euro, pari a quasi due milioni delle vecchie lire, che si impegna a versare a chiunque collaborerà all’identificazione dei responsabili del massacro, parlando o rivolgendosi alla polizia, che indaga sull’accaduto.

“Se le indicazioni fornite condurranno ad accertare legalmente l’identità dell’individuo protagonista di questa ignobile azione – dice – mi impegno personalmente a versagli una ricompensa di mille euro. Chi ha ucciso gli animali si è servito di un potente veleno, un insetticida per il cui acquisto è indispensabile il possesso di un particolare patentino”.

“E’ una vergogna per l’intera città di Barletta – continua – che possano circolare nella più completa impunità individui capaci di tali misfatti. Di un orribile e macabro misfatto si tratta, non di un semplice e pur deprecabile maltrattamento, perché l’autore conosceva bene gli effetti micidiali del veleno e le atroci sofferenze che avrebbe procurato alle povere innocenti bestiole”.

Va giù pesante Ester: “Un simile individuo denota una natura crudele e sadica, priva di qualsiasi risonanza affettiva, e perciò pericoloso non solo per gli animali ma anche per la società”. Parole condivisibili. Del resto, lo diceva anche Orazio: “La crudeltà sugli animali è il tirocinio della crudeltà sugli uomini”.

Intanto, l’uccisione gratuita dei quindici cagnolini ha suscitato vivo sdegno non solo a Barletta, ma anche nel resto d’Italia. La notizia è stata ripresa dai principali telegiornali nazionali ed è finita al centro di dibattiti tra iscritti a mailing list di siti Internet animalisti, come “Bairo…io randagio” di Milano che, dopo questo ennesimo episodio di violenza, spinge, insieme agli Animalisti Italiani di Roma, per l’approvazione di una proposta di legge che preveda l’inasprimento delle pene - tra cui il carcere - per chi maltratta, sevizia e uccide un animale. L’articolo 727 del codice penale, infatti, prevede solo una denuncia e una pena pecuniaria. Troppo poco per Ester e tutti gli altri animalisti che conducono battaglie quotidiane in difesa degli animali.

Sì, perché per Ester “è giusto che il responsabile della morte dei 15 cagnolini venga punito dalla legge e che, soprattutto, una volta individuato possa avvertire sulla sua pelle tutto il peso del disprezzo da parte di quella comunità civile di cui è indegno partecipe”.

Chi sa parli. Ora c’è anche una taglia.

(Giulia La Volpe)

 

 

 


 

177. Basta ai veleni!

Data: sab 22 Jun 2002
Da: Giuseppina Mattoni <gmattoni@libero.it>

 

 

Otto giorni fa, uno splendido cane meticcio - abbandonato sette anni fa nella zona industriale di Deruta (PG) - che aveva scelto di allietare con il suo improvviso arrivo la mia famiglia, a tre metri da casa e dal suo recinto, nel campetto libero comunale dove lui due volte al giorno "espletava" i suoi bisogni, ha trovato la morte dopo aver ingerito crocchette unite ad una grossa quantità di metaldeide, "antilumaca".

Inutile dire il dolore che ci attanaglia: più passa il tempo e più aumenta.

Fatta la denuncia contro ignoti ai carabinieri del mio paese; segnalato il fatto alla USL Veterinaria N. 2 del perugino; avvertita la polizia municipale. Lunedì parlerò anche con il sindaco. Ho scritto anche all'ENPA di Roma, ora lo sto facendo dopo aver consultato il Vostro sito.

Ho scritto ad un quotidiano nazionale per dire come nella mia cittadina stiano aumentando casi come questo. Non ho scritto a quotidiani regionali per paura di "rappresaglie", ho un'altro cane, amatissimo e la mia famiglia Ha Paura.

Parlando con i carabinieri si capisce come sia inutile denunciare avvelenamenti da metaldeide: l'acquisto di tale sostanza, velenosissima per tutti gli esseri viventi, è consentito a chiunque!!! Tutti o quasi, nel mio paese coltivano gli "stramaledetti orti" e spesso usano l'antilumaca per uccidere gatti.

Invece per cinque minuti, il mio cane è stato attratto dal sapore dolcissimo del metaldeide servitogli in mezzo a due cassonetti per la raccolta differenziata di carta e vetro, "frequentati" da numerosi cittadini, spesso accompagnati dai loro amici a quattro zampe.

Con questa mia E.Mail, vorrei solo dire che è inutile fare campagne contro l'abbandono degli animali, o il loro maltrattamento!!! Se poi, quelli che li amano sono soli ed impotenti davanti alla vendita libera in ogni consorzio agrario o negozi per animali di Schifezze mortali come il Metaldeide!!! Basta!

Cordiali saluti

l'amica fedele del vecchio SQUILY

 

 


 

176. Stricnina

Data: ven 21 giugno 2002
Da: Cornelia Pfeffer <0565940094@iol.it>

 

 

Gentile Signore e Signori

Da due anni abito vicino a Masio, in provincia di Alessandria. Verso metà di gennaio, la mia amatissima cagnolina trovatella (sterilizzata) aveva preso - purtroppo, e non sapeva ancora come evitarlo - l'abitudine, di andarsene in giro, più lontano che solo intorno alla mia abitazione (tirandosi dietro i due amici sempre trovatelli, castrati).

Il 28 di febbraio sono tornati solo i due maschi, le mie ricerche, anche seguendo i due cani, non mi sono servite a nulla. Poi ho appeso dei manifesti, ed allora sono stata chiamata da un proprietario di una vigna (attraverso i boschi ca. 2 - 3 km da casa mia), il quale l'ha trovata morta sdraiata in mezzo alla sua vigna.

Non conosco altro che stricnina per far sì che un cane - specie se giovane - muore dove sta, senza nascondersi da nessuna parte. Tutti negano, non ho nemmeno visto il cane in quanto già seppellito, non ho potuto fare l'autopsia in quanto sono venuta a conoscenza solo 10 giorni dopo la morte ed il mio veterinario ha detto, che in questo caso l'autopsia non lo farebbe più nessuno.

Un cacciatore "buono" mi ha detto, che quella zona lì era quella, dove due anni fà hanno messo veleni, e che lui al suo tempo era stato avvertito "di non andare in giro con il cane", e che mettevano stricnina.

Qui credono tutti, che i cani muoiono spesso di infarto cardiaco!!!! Ultima possibilità di morte per un cane!!!! Secondo me sono proprio i cacciatori che mettono i bocconi, a raccontare queste balle per i loro sporchi interessi.

Io amavo questa cagnolina alla pazzia, e lei a me (sono una gattara, quindi vuol dire qualcosa!!!). Ora i maschi, senza di lei, non si allontanano mai di casa, ma ormai è successo. E tutti continuano a negare il fenomeno nella zona di Masio ("no, non lo fanno più, da quando ci siamo lamentati, non lo fanno più!"). Secondo me invece il fenomeno è vivo e vegeto.

Io credevo che la Toscana avesse il primato per gli avvelenamenti, ma allora non sapevo dell'entità di questo fenomeno nel Piemonte!!!!!!!!!! Subito ho messo un articolo nel giornale ("sospetto").

Sto brava e buona, ma per me la faccenda non è chiusa. Sto solo apettando nuove e migliore possibilità. Cosa posso fare?

cordiali saluti

Cornelia Pfeffer
Strada Serra 37 - 15024 Masio (AL)

 

 

 


 

175. Abbiate il coraggio per favore!!!!!

(Da: Mailing List Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: giov 20 giugno 2002

Giulia La Volpe, giornalista del quotidiano di Bari, oggi 20/06, ci ha inviato in anteprima l'articolo che ha scritto e che ho provveduto a pubblicare.
15 cani avvelenati chiusi in un recinto privato, morti tra atroci sofferenze. Un vero massacro!
Vi allego le foto che dovete guardare - scusate l'imperativo ma è d'obbligo per spronarvi a combattere queste atrocità che si vanno espandendo sempre di più.
GUARDATE LE FOTO IN ALLEGATO PER FAVORE!!!!!
Non ho voglia di commentare questa sera........ sono stanco........... molto stanco!
Bairo

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Caro Bairo, ti scrivo per segnalarti un altro orrore.
Di nuovo.
A Barletta.
Quindici cani sono stati avvelenati in un terreno recintato.
Io sono stata sul posto per fare l'articolo, che allego con foto.
Le immagini sono molto forti. E io sto sempre più male.
Il pezzo sarà pubblicato domani. Ve lo inoltro in anteprima.
Se volete, amici della Mailing list, scrivete lettere al direttore come avete fatto nel caso delle mattanze al canile comunale, all'indirizzo: quotidianobari@caltanet.it

Giulia La Volpe da Molfetta (Ba)

 

 

(L'articolo pibblicato su: "Il quotidiano di Bari")

Barletta. Contrada Piscina. Ore 19. Scene da brivido. Nichi Inchingolo raggiunge un terreno adibito a canile e si trova davanti l’orrore. Due cani – Andrea e Lupo – corrono verso il cancello e si infilano in macchina terrorizzati. Sono loro gli unici superstiti dell’ennesima strage, dopo le mattanze compiute il 28 gennaio, 7 febbraio e 2 marzo nel canile comunale.

Quindici dei suoi diciassette cani erano stati avvelenati nella notte. Morti, tra atroci sofferenze, dopo ore di agonia. Qualcuno ho trovato la forza di rifugiarsi nella cuccia, altri si sono accasciati sul terreno. Rigidi, sanguinanti, invasi dagli insetti. “Entrate solo se avete stomaco – avverte Nichi – qui è l’inferno”.

Oltre quel cancello, in un fondo di proprietà di Ester Montesanti, ti accorgi che quello è un massacro. Gratuito. E chi ha agito non ha lasciato traccia. “Me li hanno uccisi senza pietà – dice tra le lacrime. E, pensando al dolore patito dai suoi cani, confessa: “Avrei preferito che li avessero sparati, ma con il veleno no”.

Nessuno sa spiegarsi le ragioni del gesto. Si ipotizza una vendetta nei confronti dell’Enpa, in seguito ad una denuncia per maltrattamento di animali. Quindici giorni fa, Nichi ha trovato il cancello forzato. Con lui, c’è il presidente dell’associazione, Mimmo Francone: “Vigliacchi. Se la sono presa con i cani, che non c’entrano niente. E’ a noi che si dovevano rivolgere. Ma quella è gente che infierisce su chi non può difendersi. Li sto aspettando. Se hanno il coraggio, si facciano vivi. Tanto, sanno dove trovarmi”.

Francone, piangendo, fa un nome. Ma sono solo sospetti. Non ci sono prove. Delle polpette avvelenate non è rimasta traccia. Gli autori hanno imboccato gli animali attraverso la recinzione, facendo il giro del terreno dall’esterno. Consumato il pasto mortale, le bestiole si sono sentite subito male.

Sono poi morte, dopo ore di lenta agonia, per paralisi cardio-circolatoria. E nessuno ha potuto fare nulla per salvarle. Solo il giorno dopo, quando ha imboccato quella complanare di via Madonna della Croce per portare loro da mangiare, Nichi Inchingolo ha fatto la macabra scoperta. Il fatto è stato denunciato al Commissariato di polizia che ora indaga nei confronti di ignoti. Già, nessuno ha visto nulla. Non ci sono indizi. Resta solo il dolore per un gesto definito “subdolo e malvagio”. Li accarezza piangendo ad uno a uno Nichi i suoi cani. Rea, Dafne, Ciccio, Lupetto, Berni, Lilli, Tina, Chino, Pino, Spillo, Mandy, Ciccia, Marx, Marpol e Dado. Li aveva strappati dalla strada. E dice: “Io qui non metterò più piede”.

(Giulia La Volpe)

 

 

 


 

174. TESTIMONIANZA DELLA CRUDELTÀ

Data: gio 20 giugno 2002
Da: Termoidraulica 2001 <termoidraulica2001@libero.it>

 

 

Ciao sono Laura,

è la prima volta che visito il vostro sito. Ho passato l'intero pomeriggio ha cercare informazioni sugli effetti dei veleni. Le informazioni mi servivano per capire come posso curare i miei cani, sono stati avvelenati dai miei vicini di casa!

Per fortuna sono forti e ce l'hanno fatta non sono in gran forma ma si stanno rimettendo!!!! Ai miei piccoli amici avevo fatto una promessa: che se guarivano li vendicavo e visto che denuncie non ne posso fare, almeno volantini con informazioni sugli effetti dei veleni per topi li metto in tutta la mia via, affinche chiunque sia stato se ha un po di coscenza capisce che al posto di uccidere degli animali innocenti, per farci comprendere che disturbano alla notte, possono usare anche le parole!!!

Io vi invio questo messaggio come testimone della crudelta delle persone nei confronti degli animali!!

Io spero che se qualcuno come me ha avuto o sta vivendo questa esperienza possa farla pagare a quelle persone così crudeli!!

Grazie per avermi dato modo di parlare a delle persone che penso mi possano comprendere.

Un bacio laura86

 

 


 

173. com'è possibile?

Data: ven 14 giugno 2002
Da: Maria Patricia Host ivessich <nekochan11@virgilio.it>

 

 

Buongiorno,

mi chiamo maria, ed ho 13 anni.

Sono capitata su queste pagine x caso, e ne sn rimasta sconvolta. A me nn è capitato, un avvelenamento. ma il cane di mia nonna Sweety, ha subito delle enormi atrocità.

Mia madre, l'ha trovato in metropolitana, tutto sanguinante, una carcassa. Non sapendo se fosse vivo o morto, l'ha portato dal vet. Sweety è sopravvisuto, ma con 3 gambe, e senza la coda.

Esso è andato a fare compagnia all'altro cane di mia nonna, jasper, e sn subito diventati amici.

Ma com'è possibile che certa gente possa fare cose simili? cos'hanno nel cuore? dove trovano il coragio x sopportare la vista di una povera bestia indifesa ke agonizza sotto i tuoi calci? LI ODIO!

il fatto di cui parlo, però, risale a 10 anni fa. Quando mia madre mi racconto ciò, piansi.

3 anni fa, Sweety, ke era al massimo delle forze, è morto di colpo. Mia nonna era lì, ha visto il suo cane morire. Ha voluto seporlo nel giardino.
Da quel momento, jasper, un beagle, il cane + ingordo del mondo, ha smesso di mangiare. Se ne stava tutto il tempo immobile sul tappeto del soggiorno. Era triste x la morte dell'amico, secondo me. 2 mesi dopo, è morto anche lui.

Vorrei tanto fare a quegli individui quello ke loro hanno fatto a Sweety. LI ODIO

maria

 

 

 


 

172. Ricordo dell'amico Spike

Data: gio 13 giugno 2002
Da: spyke <spyke2002@libero.it>

 

(In allegato un ricordo di Spike, saluti - Carlo Bergonzi)

 

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Caro Spike,

sei sempre stato un nostro carissimo compagno di vita e di giochi: generoso, affettuoso, giocherellone (quanti palloni sono stati bucati dai tuoi dentoni), tenero (nonostante la mole) ed anche un pizzico pauroso (specie per i tuoni, i botti ed il fuoco).
Ti consideravamo uno di noi, solo un po' più peloso.

Ti auguriamo di trovare, nell'aldilà canino, ancora tanti amici da accompagnare a scuola, magari con il pulmino e scatolette del tuo cibo preferito in quantità.

I bambini della 5^ elementare di Santa Maria Versa - Santa Maria della Versa (PV) 28/05/2002

 

 

Ieri sera, dopo una lunga passeggiata con la sua padroncina Elena ed altri amici, Spike si è sentito male ed in pochi minuti è spirato.

Immediatamente è stato portato dal veterinario, che non ha potuto far altro che costatarne la morte, per aver mangiato un boccone avvelenato: pare infatti che nel nostro territorio molti altri cani abbiano subito la stessa sorte.

MA E' GIUSTO ?

A lei "signore", che ha nascosto tra l'erba QUEL BOCCONE, vogliamo raccontare chi era Spike e farle capire perché riteniamo che il suo sia stato un gesto odioso.

Spike era un cagnone dallo spirito libero: molti lo credevano randagio perché girava spesso per le vie del paese, ma non "bighellonava", anzi, aveva sempre una meta ed ogni sera tornava a casa da Alfredo ed Elena.

Pensava di avere un compito ben preciso che eseguiva con grande serietà: quello di accompagnare a scuola i suoi padroncini. Di questi tempi non si sa mai! Così ogni mattina, saliva sul pulmino con Alfredo (o lo inseguiva di corsa), si assicurava che entrasse nell'edificio scolastico, poi tornava a casa, pronto a rifare la strada con Elena.

Riservava queste attenzioni anche a tutti i bambini di Santa Maria, cioè li accompagnava o in palestra o al parco giochi e, solo a richiesta, giocava a pallone esprimendo grandi doti di difensore.

Partecipava alle feste di compleanno e alle cene in pizzeria, lasciava che gli salissero in groppa per far finta di essere su di un aeroplano, non perdeva mai una prova di recita sul palco della scuola, amava i gatti e non capiva perché quegli stupidelli scappavano quando lo vedevano…
Insomma, era un animale rassicurante, dignitoso e mai invadente.

Mancherà a tutti la sua robusta figura fuori dalla scuola, pronta a riprendere con fermezza il suo compito di "accompagnatore ufficiale" dei bambini di Santa Maria...

 

 

(Aggiornamento successivo)

L'avvelenamento di Spyke è stato il fatto che ha portato il problema degli avvelenamenti agli onori della cronaca. Vi è stato un servizio in Verissimo un altro per una rubbrica di Italia 1 e svariati articoli sui giornali locali e sul Corriere dela Sera. L'Unione Agrcoltori della provincia di Pavia ha fin messo una taglia ,provocatoria, di 1000 €.

In effetti Spyke non era il bersaglio ed è capitato quasi per caso in questa brutta faccenda.

Nei dintorni di Santa Maria della Versa, comune agricolo con circa 3000 abitanti, in un'area di circa 10 KM/quadrati, sono stati avvelenati nell'arco di tempo di un mese e mezzo circa 30 cani.
Questi erano i cani dei cascinali dislocati in quella zona, quei cani meticcci che solitamente vivono liberi nell'aia e seguono i padroni durante i lavori in campagna.

Sono stati eliminati in modo scientifico buttando polpatte alla stricnina nelle vicinanze o anche all'interno delle aie. Questi cani avevano la colpa di essere un pericolo per i giovani leprotti nati in primavera e che in autunno saranno bersaglio dei cacciatori che senza nessun timore di polpette andranno in quelle zone con i loro cani per praticare uno stupido tipo di caccia con i segugi, cani che lasciati liberi a fondo valle spingono le lepri verso la sommità della collina dove sono alla posta i cacciatori.

Individuato il motivo ed il gruppo sociale responsabile degli avvelenamenti, non è facile individuare le responsabilità personali tra l'altro vi è una certa reticenza in quanto pare che siano direttamente implicate le stesse guardie venatorie, persone che solitamente sono ex bracconieri o persone grette e poco intelligenti che si fregiano di questo incarico (i volontari) e sono pronte a soddisfare le volontà dei caporioni delle varie associazioni. Con la speranza di aver chiarito il quadro della situazione, porgo cordiali saluti

Carlo Bergonzi

 

 

 


 

171. E' successo anche a me!

Data: mer 12 giugno 2002
Da:
Paola <bennithebau@libero.it>

 

Carissimo Luciano

ti ricordi di me? Sono Paola, quella del sito di Benny... Ti scrivo per cercare di soffocare una rabbia tremenda... Lunedì il mio Bennybau è stato avvelenato da uno sconosciuto mentecatto che ha sparso veleno per topi in aperta campagna (capito bene? Non vicino a una casa, un fienile o che...).

Per fortuna è ancora vivo... ho visto le mucose pallidissime e le estremità fredde, la tosse secca e convulsa e l'ho portato subito dalla veterinaria. Il veleno in questione appartiene a una classe di sostanze (mi sembra che siano "dicumarinici" ma forse ho capito male) la cui azione anticoagulante si manifesta anche 3 giorni dopo essere state ingerite... E' stata grande la dottoressa a fare una diagnosi "al buio" (poi confermata dalle analisi) e somministrare subito dosi massicce di vitamina K.

Benny è vivo, anche se non è ancora fuori pericolo... ma per lui che ha avuto fortuna, quanti non ce la fanno? C'è un modo di agire quì a PG?

Un saluto carissimo e uno slurp da Benny

Paola
paola@qualcosadime.com

http://www.qualcosadime.com

 

 

(Aggiornamento successivo)

Ciao Luciano!
Bennybau è guarito, sta bene anche se l'edema alla trachea ha lasciato un pò di infezione che stiamo curando con degli antibiotici, ma non desta preoccupazione.
La denuncia, come previsto, è rimasta lettera morta ma l'avvelenatore (avevi ragione, gira gira sono riuscita a rintracciarlo) sta seriamente meditando di rivendere la terra... ho reso l'idea? Qualche mio carissimo amico ha pensato bene di spiegargli (con le cattive) che il veleno per topi va messo in posti da topi... Non mi piacciono questi sistemi, ma a volte sono l'ultima spiaggia. Spero cmq che abbia afferrato il concetto.
Di una cosa sono contenta: alla caserma dei carabinieri sono arrivata traboccante di leggi :-) proprio grazie al tuo sito mi hanno almeno dato ascolto! C'è ancora tanto da fare, soprattutto per sensibilizzare i rappresentanti delle forze dell'ordine...
Se hai bisogno di una mano o di un contatto quì a PG, sono a disposizione, chiamami pure! Un bacione grande e grazie per l'interessamento!

paola@qualcosadime.com
http://www.qualcosadime.com

 

 

 


 

170. informazioni

Data: mar 11 giugno 2002
Da: "levinas@inwind.it"

 

Sono una studentessa e scrivo dalla provincia di bari.

Da una settimana ho trovato 21 cuccioli randagi di cane nati da tre diverse cucciolate che sto cercando di nutrire nel modo migliore e secondo le mie possibilità, facendomi aiutare dalle poche persone che si interessano al problema.

Vorrei avere l'indirizzo email o comunque un qualsiasi recapito di enti o associazioni di bari che potrebbero aiutarmi a trovare una sistemazione ai cuccioli, visto che ho segnalato la loro presenza a persone che fanno parte dell'amministrazione comunale e che mi hanno proposto come soluzione il loro abbattimento tramite bocconcini avvelenati.

Vorrei risolvere la situazione prima che lo facciano loro.

Per favore aiutatemi ad aiutare i cuccioli. grazie

antonella.

 

 


 

169. Imiei amici

Data: ven 07 giugno 2002
Da: paolaossola <paolaossola@libero.it>

 

Ciao a tutti,
ho scoperto questa sera il vostro interessante sito e ho deciso di lasciarvi anch'io una breve testimonianza.

Il 26 aprile 2002, Pulcio, uno dei miei mici, non ha più fatto ritorno dalla sua passeggiata quotidiana; a nulla sono valsi i volantini esposti con la sua foto e le ricerche in tutto il paese (una piccola località in pv di Novara)... anzi chiedendo notizie ai vicini di casa ho scoperto che in quei giorni sono scomparsi altri due mici, così come si sono perse le tracce di una piccola colonia di randagi.

Ma non finisce qui: la mattina del 22 maggio una vicina suona al campanello di casa e ci invita ad uscire... Pippo, amico inseparabile di Pulcio, era a terra, ormai rigido, con la bava alla bocca.... chi non ama veramente gli animali non può nemmeno immaginare la sofferenza che questo gesto crudele ci ha causato.

Per noi, i nostri animali sono parte della famiglia, li abbiamo sempre trattati con la massima cura e rispetto, ricambiati dal loro infinito amore e dalla loro dolce compagnia. Pulcio era con noi da 4 anni e Pippo ormai da 8, e ora ci mancano immensamente...

Grazie per lo spazio

Saluti a tutti

Paola

 

 


 

168. Avvelenamento

Data: ven 07 giugno 2002
Da: umberto <umbalbie@tin.it>

 

Ciao ragazzi,
vorrei farvi una domanda... Io sono il "proprietario" di due cani bastardini che mi tengono compagnia ormai da parecchi anni, non mi soffermo a dire quanto ci sono affezionato.
Purtroppo sono stati avvelenati entrambi da bocconi, ma io a differenza di molti ho avuto la fortuna e la sveltezza di salvarli dopo giorni e giorni di valium, flebo, vitamine e quanlt'altro, tutte cose che purtroppo molti di voi hanno avuto la sfortuna di provare....

Questa sera sono tornato sul luogo del delitto dove 4 giorni fa la mia cagnetta Cipolla è stata avvelenata, il prato è quello del mio vicino di casa che più volte ha manifestato la sua volontà di compiere gesti malsani contro qualunque animale osasse calpestare il suo fantastico prato, e.... udite udite ho trovato un altro boccone, come quello che aveva avvelenato il cane di un altro vicino (in parte siamo riusciti a strapparglelo) e anche lei salva per miracolo...

Domani vado alla sezione carabinieri di Ivrea per sporgere denuncia contro questo essere che si diverte a concimare il prato con carne tritata e veleno, che per altro porterò ad analizzare all'istituto zooprofilattico di Torino.

Secondo voi basterà una denuncia per fargli passare la voglia, o devo tenere una parte di boccone per fargliela ingoiare ?????

Scusate la grammatica ma sono parecchio su di giri..........

Datemi un consiglio, credo di aver bisogno di appoggio morale, perchè so che vado incontro a possibili querele, ma nonostante il rischio continuerò e cercherò di fargliela pagare a qualunque costo...

AH ! i cani avvelenati di mia conoscenza sono stati 8 negli ultimi mesi e 3 purtroppo non sono stati fortunati come i miei........

Ciao a tutti e grazie della solidarietà, ne avrò bisogno

Umberto Albiero Chiaverano (TO)
umbalbie@tin.it

 

 


 

167. Articolo del 31/05/02, "Piacenza - Un avvelenatore di animali: «Ecco perché spargo esche-killer» l'intervista"

Data: ven 07 giugno 2002
Da: lucilla.mattei@agip.it

(Testo dell'articolo tratto dal sito www.akela.it)

 

Richiedo con la presente che, visto che gli autori dell'articolo (in particolare chi lo ha firmato: Giovanni Gilioli) sono riusciti ad avvicinare un "avvelenatore" reo - confesso, ne facciano espressa denuncia alle autorità compententi ai sensi dell'art. 727 del c.p., anche perché altrimenti si rendono complici dei delitti reitetati che si continuranno a perpetrare ad opera di questo individuo - che evidentemente necessita di cure, e mi chiedo quando la cosa non gli darà più nessun piacere, a cosa passerà: i suoi animali, i figli, la moglie??! che sono ignari del tutto riguardo il suo "vizietto" - meglio un marito e padre gay! - Inoltre complici per reato di omissione.

Inoltre prego tutti i destinatari del messaggio in c.c. del comune di Piacenza di attivarsi per quanto di loro competenza e dovere!

Disitinti saluti
Lucilla Mattei - via Perugino 16 Milano

P.S per tutti gli altri destinatari c.c associazioni animaliste di attivarsi di conseguenza con altrettante e-mail di protesta e con il passa parola, grazie!

 

Piacenza - Un avvelenatore di animali: «Ecco perché spargo esche-killer» l'intervista

PIACENZA - Non chiedeteci come abbiamo fatto, ma siamo riusciti a metterci in contatto con un "avvelenatore", uno di quegli individui che, da molto tempo ormai, massacrano cani e gatti in giro per la nostra provincia.

Il tale (che sigleremo "A") ci accoglie con scarso imbarazzo nel giardinetto fiorito della sua linda palazzina a due piani, dove - ironia del destino - scorrazzano due splendidi esemplari di pastore maremmano. E' sposato, ha due figli piccoli, ma il nostro colloquio è ovviamente faccia a faccia, semiclandestino, perché - ha detto - «volevo togliermi un peso». Ecco una sintesi dell'incontro.

G - Quando ha iniziato ad avvelenare animali?
A - Circa tre anni fa, mese più, mese meno.
G - La sua prima vittima?
A - Il gatto di un vicino, che veniva a rasparmi il prato appena seminato. Non c'era verso di farlo smettere, odiavo lui e i suoi padroni, che facevano finta di niente...
G - E poi?
A - Poi è stato un crescendo, non mi sono più potuto fermare. La cosa mi eccitava sempre di più, era un po' un gioco, un po' una droga.
G - Cioè?
A - Immaginavo il cagnolino che trova il boccone, lo annusa, lo addenta, mangiandoselo di gusto e, poco dopo, le convulsioni, i guaiti, i rantoli... G - Tutto questo, non le sembra perverso e sadico?
A - Si, ma non posso tirarmi indietro, adesso. E' troppo tardi.
G - Perché lo fa?
A - Di preciso, non lo so. I cani non mi hanno mai addentato... Sfogo così il mio odio verso gli altri, la mia voglia di vendetta, il mio desiderio represso di far del male a qualcuno...
G - Non si sente un vigliacco, ad agire così?
A - Se ci penso, si, mi faccio anche molto schifo... Cerco di non farci mente locale, prendo la polpetta preparata con cura, la metto in tasca, faccio magari molti chilometri con la macchina, adocchio un posto buono, fuori mano, che nessuno controlla e lascio cadere l'esca. Questo è il momento più emozionante, per me, quando la sento cadere per terra, in mezzo alle foglie, fra l'erba di un praticello...
G - Non sente il minimo senso di colpa?
A - A volte sì, quando mia moglie legge sul giornale la notizia di un nuovo avvelenamento e magari non sono stato io, quella volta, ma i bambini fanno la faccia triste, quasi piangono... Altrimenti, no, non ho rimorsi.
G - Come si considera?
A - Non lo so... Pazzo, chissà... O malato, come tanti altri che ci sono in giro e che fanno tante altre schifezze, magari peggio delle mie...
G - Fino a quando continuerà?
A - Finchè non mi beccheranno, cioè mai.
G - Ne è proprio sicuro?
A - Altrochè! (sorride compiaciuto, gli occhi allucinati).
G - E le povere bestiole indifese?
A - La vita è crudele, per tutti, senza pietà. Il più forte ha sempre ammazzato il più debole, anche fra noi uomini, no?

Ci salutiamo, non riesco a stringergli la mano. Ho un groppo in gola. I suoi cani gli scodinzolano intorno, come in un macabro incubo, dal quale fuggo, inorridito.

di GIOVANNI ZILIOLI

 

 


 

166. Avvelenamento del mio cane

Data: 3 giu 2002
Da: <artka@libero.it>

 

Caro Luciano,

sento il bisogno di sfogarmi e di esprimerti il profondo dolore che provo e che non riesco ad esternare fino in fondo.....

mi hanno da pochi istanti avvelenato il cane....

era rientrato da poco dalla sua uscita d'aria quotidiana, sono andata ad aprirgli la porta e lui mi ha accolto con uno scodinzolio continuo come faceva sempre per esprimermi la sua felicità, poi si è diretto verso il balcone per abbaiare un po' verso tutto ciò che lo incuriosiva, è rientrato e mi ha fatto capire che aveva voglia di riposare sul suo lettino come era suo solito...

abbiamo giocato un pò ... poi lui si è accucciato ed io ho continuato a sbrigare i miei servizi quotidiani...

dopo pochi attimi ho sentito un tonfo violento dalla stessa stanza in cui riposava Amos (questo era il suo nome)... mi sono precipitata... e l'ho trovato agonizzante in preda a crisi epilettiche, ho cercato di rianimarlo... vedevo che lui cercava disperatamente di aiutarsi... gli urlavo di non arrendersi... l'ho preso in braccio per condurlo verso il balconcino... non avevo coscienza di ciò che facevo... chiedevo aiuto... ero sola in casa... Amos ha cominciato a vomitare sangue...

è morto fra le mie braccia... un grido di disperazione... niente sarà come prima senza Amos... anche se era solo un cane aveva tutta la forza del mondo... era riuscito a salvarmi da una profonda depressione.....

caro Luciano, adesso come farò senza di lui?... provo rabbia, rancore per coloro che me l'hanno ammazzato...

grazie a te per essere stato ancora il mio punto di riferimento e scusa il mio sfogo e usa se puoi questa mia denuncia contro queste persone senza cuore.

Ti scrivo da un piccolo paese della Basilicata, Rivello in provincia di Potenza... un paese di poche anime... qualche gatto e cane... gente buona e cattiva... ma oggi è la cattiva che ha preso il sopravvento... spero che le vittime non si trasformino in persone... si comincia sempre così.

Con stima e affetto. Laura Cavaliere

 

 

 


 

165. Il caso: Rivello, mattanza di animali innocenti

Articolo comparso su: LucaniaNet.it, all'indirizzo:
http://www.lucanianet.it/IlBanditore/showart.asp?idcat=1&ArtID=713

3 giugno 2002

 

Il Caso: Rivello, mattanza di animali innocenti

In queste ultime settimane nel Comune di Rivello stanno accadendo incresciosi episodi di avvelenamento ai danni degli animali, che se da un lato hanno causato la sfiducia e le dure reazioni dei padroni e degli animalisti, dall'altra, a quanto pare, non hanno minimamente toccato l'opinione pubblica e le Istituzioni.

E' stata una vera e propria mattanza: si parla di circa 8 cani e 10 gatti tra Rivello e Contrade, ed il numero, purtroppo è destinato a salire. La pericolosità del gesto e dell'individuo che ha commesso questo 'omicidio' non trova riscontro in nessun tipo di logica e sensibilità umana; e la situazione generale è ancor più preoccupante se si considera che il veleno usato ha un effetto rapido e devastante. Quindi, non si parla più di un pericolo isolato, generico o da sottovalutare, ma di una seria minaccia anche nei confronti dei bambini e della comunità stessa. Addirittura, ci sono delle possibilità che la sostanza usata possa ancora essere nell'aria.

Si presume che il veleno sia stato accuratamente posizionato nelle vicinanze dei contenitori della nettezza urbana, luoghi, spesso, frequentati da cani e gatti randagi. Voleva, forse, essere un tentativo di risolvere il problema del randagismo? Ed anche in questo caso non ci sono giustificazioni, perché la tematica appena affrontata, attualmente, dispone di leggi ben precise che tutelano e garantiscono la protezione degli animali.

"Convenzione Europea per la Protezione degli animali…Strasburgo 1987 - Capitolo III articolo 12 - Riduzione del numero di animali randagi: quando una Parte ritiene che il numero di animali randagi rappresenta un problema per detta Parte, essa deve adottare le misure legislative e/o amministrative necessarie a ridurre tale numero con metodi che non causino dolori, sofferen ze o angosce che potrebbero essere vietate…".

Ripercorrendo brevemente la cronaca di questi ultimi mesi, dobbiamo tener conto delle lamentele della cittadinanza nei confronti di un numero sempre crescente di cani randagi; lamentele rivolte sia verso il Comune, sia verso l' ASL 3 di Lagonegro. Tenendo, comunque, presente le difficoltà di risoluzione del problema in tempi brevi, ci aspettavamo risposte diverse e concrete da parte degli Enti interpellati. No n è nostra intenzione rivolgere accuse gratuite, ma chiediamo che sia fatta chiarezza intorno a questi episodi che in molti casi hanno sconvolto gli equilibri di alcune famiglie, non meno quelli di una società civile.

Questa vivace protesta parte da un episodio accaduto al sottoscritto il giorno 30 maggio 2002, che si è visto privare del suo cane (Amos, un incrocio di 4 anni) e che si fa portavoce di chi ha subito la stessa atroce sorte.

Come concreta risposta a quanto accaduto, senza perderci d'animo e ancor più motivati nel ricercare un colpevole, abbiamo interpellato tutte le Associazioni che si occupano della Protezione Animale; non è mancata una denuncia al Comando dei Carabinieri nei confronti di ignoti, 'che si spera al più presto diventino noti' e punibili ai sensi della legge; e seguiremo sempre con attenzione l'evolversi della vicenda.

"Ogni animale ha diritto all'Esistenza, al Rispetto e alla Protezione"

Per notizie, documentazioni, informazioni, solidarietà in riguardo: artka@libero.it

Giuseppe Cavaliere

 

 

 


 

164. Bocconi avvelenati a Vobbia (GE)

Data: 28 mag 2002
Da: gala torino <gala_torino@hotmail.com>

Segnalazione di Dennis Pesce (dddennis@libero.it)

 

Invio i dati relativi al luogo dove il mio cane ha ingoiato un boccone avvelenato messo per strada

Località Vallenzona, Comune di Vobbia, in provincia di Genova: è un piccolo paese dove già nel 2000 sono stati avvelenati quasi tutti i gatti e non è mai stato scoperto un colpevole.

Bob, il mio cane, è morto il 28 Settembre 2001, chi possa essere stato non si sa e questo, mi fa ancora più male. Non è stata fatta nessuna denuncia, perché mi rifiutavo di credere che fosse successo proprio a noi: il mio cane non si allontanava da me di oltre una ventina di metri, quindi quel giorno, non so come sia potuto accadere, per quello che so, potrebbero aver anche buttato il boccone avvelenato nel mio giardino, ovviamente di nascosto.

L'ignoranza in questo paese è di casa e qui da noi, è tanto piccolo che le vie non posseggono un nome (le vie non ci sono). Comunque il veleno è stato messo in una stradina non privata, dove anche un bimbo poteva ingerirlo. So che è passato un po' di tempo, ma il dolore è sempre acceso e la rabbia è sempre viva………Chi è davvero la bestia?

Dennis Pesce

Santa Margherita Ligure

 

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Scriviamo a:

Comune di Vobbia, c.a. Sindaco Dr. Ennio Beroldo, Vice Sindaco, Dr. Marino Garavano e Segretario Comunale, Dr. Carlo Selvino

Località Vobbia n.29, 16010 Vobbia (Genova)

e-mail: vobbia@lignet.provincia.genova.it

Tel. 010/939311, fax 010/931543

Purtroppo non abbiamo trovato altri indirizzi a cui scrivere (quali l’Assessorato all’Ambiente, la Polizia Municipale, l’USL Servizio Veterinario, i Carabinieri, la Vigilanza Ambientale, il Corpo Forestale, ecc.) poiché Vobbia è un piccolissimo Comune (vedere sito: http://www.vobbia.ge.liguriainrete.it ) ed al telefono ci hanno comunicato che tutti i servizi citati fanno capo al Comune stesso.

Ai giornali:

Il Secolo XIX: nello spazio dedicato alle lettere http://www.ilsecoloxix.it/lettere/lettere.asp , nell’iconcina "Rubrica", cliccare su: "Cronaca di Genova", compilare i dati richiesti ed inviare

Alla redazione: redazione@ilsecoloxix.it

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Messaggio-tipo (da personalizzare):

Alla cortese attenzione

del Sindaco del Comune di Vobbia, Dr. Ennio Beroldo,

del Vice Sindaco, Dr. Marino Garavano

e del Segretario Comunale, Dr. Carlo Selvino

Egr. Sigg.

Siamo venuti a sapere che, in località Vallenzona, Comune di Vobbia, in provincia di Genova sono stati ritrovati per le strade ed all’interno dei giardini privati, numerosi bocconi avvelenati che hanno causato l’inevitabile morte di molti cani di proprietà di cittadini residenti del luogo e nelle vicinanze.

Tale allarmante comunicazione ci arriva appunto dagli abitanti del paesino stesso e dintorni, seriamente preoccupati del fatto che, i bocconi, contenenti sostanze velenose, sono dannosi anche alla salute umana, oltre che a quella animale.

Considerato pertanto il frequente e continuo ripetersi di simili atti di inciviltà (inoltre siamo stati informati che, nel 2000, a causa dello spargimento dei bocconi avvelenati, sono stati sterminati quasi tutti i gatti randagi e non del paesino) e, come cittadini civili che hanno a cuore i diritti dei propri simili umani ed animali, è nostro dovere avvisarVi che, la disseminazione sul territorio pubblico di tali sostanze velenose, pone in gravissimo pericolo la vita, la salute e l'incolumità fisica delle persone, soprattutto i bambini, e degli animali che vengono in contatto diretto con tali bocconi.

Poiché le regole di civile convivenza e di rispetto per la sicurezza ed il benessere degli uomini e degli animali sono ripetutamente violate e, dato che è compito delle autorità competenti garantire ordine tra i cittadini, chiediamo:

che venga effettuata una bonifica immediata del territorio in questione ed un controllo a tappeto dei terreni adiacenti ad esso;
che venga ordinato il divieto di confezionare, detenere o disseminare su proprietà comunali esche o bocconi contenenti sostanze nocive all'uomo ed agli animali;
che i responsabili di simili atti vengano denunciati e puniti con le sanzioni amministrative previste dalle leggi in vigore;
che i trasgressori siano perseguiti giudizialmente per i reati più gravi, quali morte o lesioni fisiche di persone o animali (art. 727 del Codice Penale per la tutela dei diritti degli animali);
che gli Organi di Polizia e dei Carabinieri e l'Autorità Sanitaria vigilino ed intervengano per evitare che comportamenti illeciti possano danneggiare l'uomo, gli animali e l'ambiente nel quale essi vivono.

Con la speranza di un Vostro pronto intervento e di un Vostro cortese riscontro, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

nome, cognome, indirizzo e città

 

 


 

163. CANE AVVELAENATO

Data: 24 mag 2002
Da: Mozzati Anna <amozzati@tntlogistics.it>

 

VI SCRIVO X SEGNALARVI UN CASO, PURTROPPO UN NUMERO CRUDELE IN PIU' CHE SI VA AD AGGIUNGERE AD ALTRE VITTIME DI QUESTO ORRENDO E SCABROSO MESSAGGIO.

CIRCA UNA SETTIMANA FA A CREMA E' STATAO AVVELENATO IL CANE DELLA RAGAZZA DI UN MIO AMICO, DI SERA CREDO CHE SIA SUCCESSO.

PURTROPPO NON PSSO DIRVI DI PIU' X' NON MI HA DETTO DI PIU'.

QUELLO CHE HO FATTO APPENA MI E' ARRIVATO L'AVVISO DELL'AGGIORNAMENTO DEL VOSTRO SITO (A PROPOSITO L'ATTESA SARA' STATA LUNGA MA NE E' VALSA LA PENA) GLIEL'HO SEGNALATO PREGANDOLO DI FAR FARE DENUNCIA ALLA SUA RAGAZZA, ANCHE SE OVVIAMENTE CHI SI MACCHIA DI QUESTI CRIMINI POI E' TALMENTE VIGLIACCO CHE NON SI FIRMA.

CONTINUATE COSì. DAL CANTO MIO (SO CHE E' POCO COSA) FACCIO UN FORWRD AI MJIE AMICI CHIEDENDO DI FARE ALTRETTANTO.

QUESTA FACCENDA VA APPROFONDITA. CHIEDERO' ANCHE ALLA LEAL (SONO ISCRITTA DA POCO) SE FARANNO QUALCHE COSA QUA A MILANO.

GRAZIE PER AVERMI RISPOSTO. CONTINUATE COSI'

ANNA

 

 


 

162. I DS ALLEATI CON BERLUSCONI NEL DISTRUGGERE L'AMBIENTE!

Data: 10 mag 2002

Da: animali@peacelink.it
From: Paolo Bonanomi <pablino@anticaccia.it>

Troppi girotondi fanno male alla testa!!!

Gente vecchia che vive solo di politica, attaccata con la colla alle poltrone.
Non si sono accorti che i cacciatori sono poche centinaia... E che continuano impunemente a distruggere l'ambiente...

Specie selvatiche in estinzione, tonnellate di piombo nel terreno, decine e decine di morti fra gli esseri umani, incendi e avvelenamenti, ripopolamenti che portano alla distruzione ambientale...
Niente.. Tutto cio passa sulla loro testa... Solo slogan....

Urlano contro I conflitti di interessi, contro le menzogne del governo...
E intanto con le menzogne liberalizzano la caccia.
E intanto fanno decidere in materia di caccia, chi di caccia vive.

Chiedono liberta' di parola e un nuovo mondo.
E intanto non hanno il coraggio di fare piazza pulita dei servi di lobby in decadenza.

VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

Io il 12 sono alla marcia della Pace a cui questi servi delle menzogne aderiscono. Da un lato questi meri esecutori di interessi delle lobby che per sport uccidono, dicono di essere contro le armi e il commercio (e hanno anche il coraggio di marciare), dall'altro sono chini ai voleri di chi le armi le produce e le usa!
Spero di non trovarmi uno di questi diessini davanti.

VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

Abbiate il coraggio di rendere pubblico l'importo dei danni provocati all'agricoltura dagli storni!!!!
Abbiate il coraggio di guardare e non nascondere i dati dei danni procurati dai cacciatori, vostri padroni, allo stato italiano!
Abbiate il coraggio di guardare I vostri figli e I vostri compagni e dirgli: "Rinchiudere un uccello in gabbia..., sequestrargli la vita, Tenerlo al freddo e al buio in estate... Strappargli le piume... Accecarlo affinche non capisca che quando e' giorno o notte... O tenerlo sveglio con luce artificiale... E poi tenerlo in piccole gabbie affinche "richiami" i suoi "amici" nel vano tentativo di ridargli la vita.
E' Cultura!, la cultura che figlio mio devi imparare!"

Oppure insegnate a vostro figlio a tendere imboscate, nascosti dentro un capanno e quando la vittima è a dieci metri dal vostro naso, SPARAGLI FIGLIO, SPARAGLI!!!!

O disseminare di bocconi avvelenati... Perche il cacciatore PAGA e chi ha I soldi e PAGA ha piu diritti degli altri!!!!
PUO' UCCIDERE!!!! UCCIDE TUTTO..CANI..GATTI..UCCELLI..VOLPI.....FIGLI..FRATELLI..SORELLE...

VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

Ps.
Ricordo che Fulvia Bandoli e' responsabile della tematica ambiente dei ds. (chissa come I cacciatori riescono a mettere I loro servi sempre nei posti giusti, e continuano a parlare di liberta di informazione);

VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

Paolo Bonanomi - Lega per l'Abolizione della Caccia - Bergamo.

COMUNICATO ALLA STAMPA: I DS CONTRO GLI UCCELLI E CONTRO LA SCIENZA - FULVIA BANDOLI MALE INFORMATA

Fulvia Bandoli, deputato DS, responsabile per l’ambiente dei DS, ha diramato ieri un comunicato, dichiarando da un lato l’opposizione dei DS al disegno di legge sulla caccia nei Parchi e dall’altro appoggiando il disegno di legge Berlusconi per le deroghe alla direttiva comunitaria sulla caccia affidate alle Regioni. Essa ha giustificato tale atteggiamento con i danni all’agricoltura provocati dagli storni, che sarebbero indennizzati dalle Regioni per decine di miliardi all’anno.

Fulvia Bandoli è male informata, infatti lo storno è un insettivoro specializzato che rende preziosi servigi all’agricoltura distruggendo una quantità di insetti, questi sì dannosissimi, come il maggiolino, il bruco dell’ifantria e la mosca olearia. Esso può divorare 360 larve di maggiolino al giorno.

Dichiara il Prof. Carlo Consiglio, già ordinario di zoologia nell’Università: “Lo storno possiede una speciale tecnica, detta prying, per estrarre insetti dal terreno. Nei dintorni di Roma lo storno continua a cibarsi di olive a gennaio e febbraio quando il raccolto è ormai avvenuto e le uniche olive disponibili sono quelle cadute a terra, molte delle quali contengono la larva della mosca olearia. Lo storno è talmente specializzato come insettivoro che in cattività, se tenuto a dieta di soli vegetali, i testicoli non si sviluppano”.

La verità è che i DS, fin da quando si chiamavano PCI, e fatte rare eccezioni, non sono mai stati ambientalisti, né tanto meno animalisti. Essi hanno una visione antropocentrica del mondo, e sono pronti a sacrificare gli altri esseri viventi ad interessi elettorali e corporativi. È ora di aprire gli occhi!

È vergognoso che i DS non solo non si oppongano alle deroghe alla direttiva comunitaria sugli uccelli selvatici, ma facciano addirittura del terrorismo culturale diffondendo notizie false e tendenziose. È vergognosa anche questa gara tra Governo e opposizione a chi distrugge più animali e danneggia più l’ambiente.

9 maggio 2002

 

 


 

161. Stragi di animali, esche sempre più crudeli. Guardiacaccia sotto inchiesta - (messaggio tipo)

(Da: Mailing List Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: giov 9 mag 2002

E' chiaramente sottinteso che dovete parteciapre tutti.

Da Mariangela da Firenze, ricevo e giro
saluti Bairo
http://www.geocities.com/Bairo.geo

Stragi di animali, esche sempre più crudeli. Guardiacaccia sotto inchiesta

La pratica dei bocconi avvelenati non tende a cessare perchè niente di concreto viene fatto per fermarla.
Se fossero animali "produttivi" forse ci sarebbe maggiore impegno nel predisporre i rimedi.
Poichè sappiamo quanto il mondo venatorio sia implicato in questo crimine, se non vengono presi provvedimenti sappiamo perchè.
Le proposte ci sono da molti anni e restano lettera morta.
Ma i cittadini pensano e votano.
Ci ribellerem o sempre più al silenzio degli amministratori e dei politici i quali, nonostante il grande "chiasso" quotidiano fatto dai mass media, resiste imperterrito come se a morire tra atroci dolori per mano di gente sporca nell'animo, siano soprammobili.

nome........cognome..........città
Gruppo Bairo www.geocities.com/Bairo.geo


La Repubblica
Firenze - mercoledì 8 maggio 2002

Stragi di animali, esche sempre più crudeli. Guardiacaccia sotto inchiesta - Conigli killer e uova al veleno

FRANCA SELVATICI

UNA guardia volontaria che svolge mansioni di guardiacaccia in un 'azienda agrituristicovenatoria di Barberino di Mugello è sotto inchiesta per la morte di tre cuccioli di cane di razza Border Collie e di un gatto, che vivevano nel maneggio di cavalli Le Maschere e sono stati uccisi a febbraio da una carcassa di coniglio riempita di veleno. Nel corso delle perquisizioni nell'azienda venatoria la polizia provinciale ha trovato, fra l'altro, uova di gallina avvelenate: servono ad uccidere le cornacchie, temibili predatrici, golose sia delle uova di fagiani sia dei fagianotti e dei leprotti appena nati. Il concessionario dell'azienda venatoria, un commerciante di Prato titolare di alcune macellerie, si è assunto la responsabilità delle uovaanticornacchie. E anche lui è finito sotto inchiesta.

Ancora una volta un'indagine sulla feroce pratica dei bocconi avvelenati conduce dritta al mondo dei cacciatori e delle aziende di ripopolamento e cattura. Per proteggere le piccole lepri e i piccoli fagiani destinati ad< BR>essere impallinati dai cacciatori, c'è chi non esita a spargere il terreno di bocconi e di uova al veleno per uccidere i predatori: volpi, faine, istrici, cornacchie, cani e gatti. Una strage che ogni anno si ripete sulle colline toscane.

L'inchiesta, coordinata dal pm Emma Cosentino, è partita da una denuncia del proprietario dei cuccioli avvelenati. Nella casa del guardiacaccia, 76 anni, la polizia provinciale ha trovato veleni simili a quello estratto dai corpi degli a nimali uccisi. Il pm ha disposto una consulenza tossicologica. Sono state sequestrate anche tagliole, lacci, trappole per uccelli, pelli di volpe e di faina. Poi la perquisizione si è spostata in un recinto dell'azienda venatoria a disposizione del guardiacaccia. E qui sono saltate fuori, oltre ad altre trappole e lacci, anche le uova di gallina, presumibilmente avvelenate, utilizzate per far fuori le cornacchie. Poiché il titolare dell'azienda si è assunto la responsabilità di trappole e uova, la perquisizione si è spostata nella sua casa di caccia, dove sono stati sequestrati antiparassitari, anticrittogamici e siringhe per iniettare il veleno nelle uova.

 

 

 


 

160.  Bocconi avvelenati a Lido di Classe (RA)

Data: 10 apr. 2002 
Da: gala torino <gala_torino@hotmail.com>



Segnalazione di Elisa Fiorentini elisafiorentini@libero.it 

Elisa ci scrive per comunicarci che, nel parco che si trova tra Via Cabral e Viale G. Da Verazzano, a Lido di Classe, in provincia di Ravenna, sono stati ritrovati molti bocconi avvelenati che hanno causato purtroppo la morte di tanti cani. Uno dei numerosi bocconi mortali ha rischiato di uccidere anche il suo cane....

E' bene segnalare (via e-mail, lettere e fax) questo vergognoso fatto alle varie autorità del luogo in modo che queste siano informate dell'attuale situazione.

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Scriviamo a:

Vigilanza Ambientale: info@vigilanzambientale.it 
Guardie Ecologiche Volontarie di Forlì: gevfo@libero.it 
Corpo Forestale dello Stato: posta@corpoforestale.it 
Comune di Ravenna, Piazza del Popolo 1, 48100 Ravenna, e-mail: urp@comune.ra.it ,
Presidente@provincia.ra.it 
Comando Carabinieri per la Sanità: carabinieri_sanita@sanita.it 
Assessorato all'Ambiente: fax n. 0544/482250
Azienda U.S.L. di Ravenna (Igiene Pubblica): fax n. 0544/286700
Corpo dei Carabinieri di Saio (Ravenna), Viale Stazione 27, 48100 Savio (Ravenna), fax n.: 0544/928114
Blocco copia-incolla ( info@vigilanzambientale.it , gevfo@libero.it , posta@corpoforestale.it , urp@comune.ra.it, presidente@provincia.ra.it , carabinieri_sanita@sanita.it )

********************************

Titolo della mail: Bocconi avvelenati a Lido di Classe (RA)

Messaggio-tipo (da personalizzare, se ritenete opportuno):

Gent.mi Sigg.,

siamo stati informati che, nel parco situato tra Via Cabral e Viale G. Da Verazzano, a Lido di Classe, in provincia di Ravenna, sono stati ritrovati esche e bocconi avvelenati che hanno causato la spiacevole morte di numerosi cani appartenenti a cittadini residenti del luogo o delle zone limitrofe.

Vi comunichiamo la nostra crescente preoccupazione nel sapere che, questi bocconi, contenenti sostanze velenose, non soltanto risultano dannosi per la salute degli animali, ma anche per quella umana.

Come cittadini appartenenti ad una società civile e, considerato il frequente e continuo ripetersi di simili atti di inciviltà, ci sentiamo in dovere di avvisarVi che, la disseminazione sul territorio pubblico di tali sostanze velenose, mette incontestabilmente in serissimo pericolo la vita, la salute e l'incolumità fisica delle persone, in particolare i bambini, e degli animali che vengono in contatto diretto con esche e bocconi.

Poiché le regole di civile convivenza e di rispetto per la sicurezza ed il benessere degli uomini e degli
animali sono ripetutamente violate e dato che è compito delle autorità competenti garantire ordine tra i cittadini, chiedamo:

- che venga effettuta una bonifica immediata del territorio in questione ed un controllo a tappeto dei
terreni adiacenti ad esso;

- che venga ordinato il divieto di confezionare, detenere o disseminare su proprietà comunali esche o
bocconi contenenti sostanze nocive all'uomo ed agli animali;

- che i responsabili di simili atti vengano denunciati e puniti con le sanzioni amministrative previste dalle leggi in vigore;

- che i trasgressori siano perseguiti giudizialmente per i reati più gravi, quali morte o lesioni fisiche di
persone o animali;

- che gli Organi di Polizia e dei Carabinieri e l'Autorità Sanitaria vigilino ed intervengano per evitare che comportamenti illeciti possano danneggiare l'uomo, gli animali e l'ambiente nel quale essi vivono.

Con la speranza di un Vostro pronto intervento e di un Vostro cortese riscontro, porgiamo i nostri più
cordiali saluti.

nome, cognome e città

(aggiungere il proprio indirizzo di residenza nei fax e nelle lettere)


 


 

159.  Cani

Data: 6 apr. 2002 
Da: LALLABELLSE@tiscali.it
(seguito del messaggio 146)



Ciao, scusa il ritardo della risposta, ma non mi collego spesso... e poi pensavo non mi avresti risposto!!! Non so perchè...

Mi ha fatto molto piacere ricevere questa e-mail, e mi farà altrettanto piacere sapere che la mia servirà a qualcosa di utile. Quindi se la vuoi metere tra le altre ne sarò fiera. Ora non mi fanno più paura, anche se so che non devo abbbassare la guardia.

Non ho sentito più nulla, pare che ora le acque si siano calmate, ma potrebbe essere la quiete prima della tempesta.

Ti do anche un'altra notizia... "pare" che la stricnina se la procurino grazie a dei veterinari... Ora, non so quanto questa notizia sia attendibile e quanto sia possibile che esistano persone simili, spero di no...

Non appena avrò sviluppato le foto della morte del dalmata te le spedirò.

Grazie
Fa piacere pensare che esiste qualcuno che non ha paura e che fa una cosa così nobile, complimenti

ILARIA 

 

 


 

158.  Bocconi avvelenati

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: 3 apr. 2002 



Da Vincenzo da Catanzaro


Nel mese di marzo, in un paesino del basso ionio catanzarese, i bocconi avvelenati mietono altre vittime: nei giorni 4 e 31 marzo muoiono dopo atroci sofferenze Nero e Tris, entrambi randagi. 

Nero e Tris erano molto amati dai bambini del paese ma a qualcuno davano fastidio. Nemmeno la Pasqua del Signore ha fermato la mano assassina! Nero ha esalato gli ultimi respiri sotto la statua di Padre Pio il giorno in cui molto probabilmente il suo assassino ha festeggiato la Pasqua del Signore.

Vincenzo da Catanzaro


P.S. In allegato ci sono le foto di Nero e Tris, morti.


 


 

157. Vendita di stricnina

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: 27 mar 2002

* * * * *

Barbara da Genova ha scritto:

Nel mese di marzo l'avvocato Lina Musumarra, impegnata da anni in difesa degli animali, scrive al Ministero della Sanità per ricevere informazioni sul commercio e l'utilizzo della stricnina nel nostro Paese. Pubblichiamo la risposta del Direttore Generale del Dipartimento Alimenti e Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria del Ministero della Sanità.

In relazione alla richiesta in oggetto, si fa presente quanto segue.
La stricnina, secondo le indicazioni riportate nella tabella 3 della F.U. IX Edizione, viene considerata una sostanza velenosa.
Conseguentemente, la fabbricazione, la detenzione, la vendita o distribuzione della stessa, così come tutte le sostanze velenose, sono regolamentate dal T.U.LL.SS (Testo Unico delle leggi sanitarie).
La vendita della sostanza in forma o dose di medicamento, può avvenire esclusivamente in farmacia, se destinata all'uomo ed in farmacia o presso grossisti autorizzati alla detenzione, se destinata agli animali. In entrambi i casi l a vendita deve essere effettuata dietro presentazione di ricetta non ripetibile.
Qualora si faccia riferimento a preparazioni estemporanee queste possono essere preparate in farmacia e, di conseguenza, vendute esclusivamente in questo ambito (art. 123 e 167 del T.U.LL.SS).
In merito alla vendita di sostanze velenose non presentate in forma o dose di medicamento, si richiamano agli artt. 146 e 147 del T.U.LL.SS, in base ai quali la fabbricazione, la detenzione o vendita di queste sostanze possono essere effettuate da un farmacista o commerciante detentore di prodotti chimici, di droghe e di colori.
In particolare la vendita può essere effettuata solo a persone direttamente conosciute dal venditore e munite di certificato di pubblica sicurezza e che siano in grado di dimostrare l'effettiva necessità di tale sostanza per l'esercizio della loro arte o professione.
La quantità e la qualità della sostanza velenosa venduta devono essere annotate in un apposito registro unitamente al giorno della vendita, nonché alle generalità dell'acquirente.
Tale obbligo esiste anche per tutti i produttori e distributori di sostanze farmacologiche attive destinate alla preparazione di medicinali veterinari; anche in questo caso è d'obbligo la registrazione di tutte le transazioni commerciali riguardanti tali sostanze e la conservazione dei registri per almeno tre anni dall'ultima registrazione, secondo quanto previsto dall'art. 36 del D. Lg. N. 47/97.

IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO

* * * * *

Da Clementina da Bolgona:

Io mi sono occupata in passato di stricnina e sono riuscita a sapere che molta arriva di contrabbando in Italia dai paesi dell'Est

Clementina

 

* * * * *

 

Da nonna Manu da Milano:

ciao a tutti, qui nonna manu
leggendo la risposta del ministero della sanità mi chiedo: come cazzo è che la legge detta regole così severe per la vendita di sostanze velenose e non si riesca mai a beccare quei gran bastardi che avvelenano gli animali?

CONNIVENZE tra veterinari, farmacisti, cacciatori e tutto il seguito della feccia umana che si presta a seminare........................?

Misteri della vita......................

Se passi col rosso ti beccano, se porti il peloso a spasso senza guinzaglio ti beccano, se giri in motorino con passeggero al seguito, ti beccano, se fumi in luogo pubblico ti beccano, se parcheggi in divieto ti beccano, se non paghi le tasse ti beccano. Allora vorrei lanciare un'appello alle forze dell'ordine, alle guardie ecologiche e a tutti coloro preposti a queste indagini: ci diamo una mossa per cercare di beccare questi assassini??????????????????

saluti animalisti / nonna manu

 

* * * * *

 

Da Elvio da Milano:

Cari Amici,
non credo che il problema riguardi solo la stricnina. Provate a pensare quanti veleni micidiali si trovano liberamente in commercio.
Topicidi, insetticidi, anticrittogamici, diserbanti, concimi, detersivi, ecc., ecc.
Prodotti di basso costo e facilmente reperibili. Se un figlio di putt.... decide di confezionare polpette avvelenate deve solamente scegliere..... senza correre inutili pericoli per acquistare stricnina di "contrabbando".
Alla fine il vero problema è sempre l' uomo. Campione assoluto di cattiveria...

Elvio & mici



 

156.  morte di yorick

Data:  26 Mar 2002
Da: Maurizio Laurenti <mc6294@mclink.it>



Il 12/10/2000 il mio cucciolone di neanche 2 anni è morto avvelenato nei pressi del parco regionale della valle dell'Insugherata in
Roma, seguito pochi giorni dopo dalla morte di altri 3 cani, tutti di taglia grande come lui che era un dalmata.

Lo strazio della morte è avvenuto in pochi secondi sicuramente per dosi molto potenti di stricnina sparse in polvere e liquidi sull'erba perchè il mio cane era addestrato a non mangiare nulla ed era ancora al guinzaglio.

Non sono riuscita a scoprire alcunchè di interessante sul colpevole di questa strage e di quelle che sono susseguite sempre in quella zona, ma il risultato è che chiunque l'abbia fatto sia riuscito nel suo scopo. Infatti l'intero parco non è più frequentato da chi ama gli animali e il proprio cane, ma solo da chi nasconde i propri loschi affari (caccia di frodo e prelievo di legna non autorizzato) nel folto dei boschi.

Ovviamente l'autorità non ha preso in considerazione nè la mia nè le altre denuncie e neanche le associazioni animaliste si sono preoccupate di rispondere alle nostre chiamate perchè non suffrogate da prove (cadaveri) nè da autopsie che ci sarebbero costate veramente molto.

Io e miei amici amici piangiamo ancora la morte dei nostri cani e cerchiamo ancora di avvertire tutti di non portare i loro in quella zona.

Questa è la mia testimonianza e spero che possa esservi utile.

 

 


 

155. PUNTO

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)
Data: 22 mar 2002

 

Barbara da Padova ha scritto:

ciao Bairo, ti chiedo un favore personale di mettere in lista questo messaggio mandatomi da una mia amica che stimo moltissimo che ama gli animali come noi che non mi dice mai di no quando gli chiedo di aiutarci che ha adottato gli occhi tristi di cuccioli nei canili, le hanno portato via questo musetto che fa tenerezza per la sua dolcezza. grazie
Barbara PD

* * * * * *

PUNTO: NATA DIC. 90 - “UCCISA” 19 MARZO 2002

Questo cucciolo è la mia cagnetta, compagna fedele insieme ad altri animali dell a mia vita, una compagna particolare, che ti seguiva ovunque solo per il piacere di stare con te, senza mai lamentarsi o al massimo un bau di gioia o di uffi che barba ho fame riportami a casa.

Ogni sera intorno alle 18.00 era la segretaria di mia mamma, le andava incontro abbaiando e scodinzolando per r icordarle che era l’ora della pappa.

Ogni mattina in compagnia delle sue due sorelline era felice di scendere ai giardini per sgranchirsi le zampine dopo una nottata passata anche russando (quasi peggio di me) e sognando.

E’ stata con me in molti posti, l’ho portata al mare, in montagna (mi ha seguito anche sulle piste da sci), a Venezia, dove non amava molto quella maledetta scala chiocciola e allora li, ferma impietrita che con i suoi occhini dolci ti diceva “ue se vuoi che vengo giu’ con te ciapami in braccio, mi sun troppo vecia per far sta scala”.

Io l’adoravo, era un’attrice melodrammatica di tutto rispetto, scenate di gelosia nei confronti della sua sorellina, scenate perche’ non voleva mai rinunciare ad ulteriori coccole.

Bene questa bellissima cucciola e’ stata un dono meraviglioso, ma che qualche essere umano “CODARDO ED IGNOBILE” ha voluto porre fine alla sua vita buttando del mangiare avvelenato nei giardini sotto casa mia (Cinisello B. – giardini ex “Millepiedi” tra Via Liberta’ e Via Cantore).

A questo “IGNOBILE” essere umano auguro solo una cosa di cuore:

“CHE TU POSSA SOFFRIRE DI LUNGHE E INTERMINABILI AGONIE E CHE LA MORTE NON TI VENGA AD ACCOGLIER SUBITO”

Cristiana

 

 


 

154. Quesito sul tipo di veleno

Data: 19 mar 2002
Da: ROBERTO DE NART

 

Sono stati ritrovate delle polpette di carne contenenti dei piccoli grani neri simili al caviale e contemporaneamente si sono verificati una decina di casi di gatti morti ed un cane.

Un altro cane è sopravvissuto grazie all'intervento del proprietario e del veterinario immediatamente avvisato che ha soltanto potuto somministrargli del valium per placare una sorta di crisi con bave.

Le analisi di laboratorio ancora non sono ultimate, a Vostro parere che genere di veleno può essere? Stricnina? o sostanze usate in agricoltura, antiparassitari? o topicida?

Vi ringrazio, con i migliori saluti

 

 


 

153.  Il mio cane

Data:  16 Mar 2002
Da: bruno <brunola@libero.it>



Salve

sono un ragazzo di Amandola, un piccolo paese in provincia di Ascoli Piceno e vi ho scritto perchè voglio dirvi che stamattina il mio cane è morto per avvelenamento.

Purtroppo ha detto il veterinario che non c'è stato nulla da fare, perchè aveva già preso il veleno la sera prima.

L'anno scorso, ha lo stesso rischiato la morte sempre a causa di avvelenamento, ma in quel caso, da stricnina, che neanche i medici la trovano in commercio. Per fortuna ce l'aveva fatta (in quel caso), restando un'intera notte sotto le cure con flebo. Poi è succeso questo fatto.

Cosa posso fare?

 

 


 

152. Quando sei a passeggio con Aisha, fai attenzione....

(Da: animali@peacelink.it)
Data: 12 mar 2002
da: letizia <lrtizia@libero.it>

11 marzo - Parma

Bocconi avvelenati al topicida per cani. Sventato pericolo in pieno centro.

Tre salamini al topicida sono stati trovati l'altro giorno in borgo San Biagio, a pochi passi da via Cavour.
A scoprirli è stato un Vigile urbano mentre non in servizio era a passeggio con il suo cane. «Un episodio inquietante, gravissimo, mai accaduto prima d'ora in città» ha commentato alla "Gazzetta di Parma" Lella Gialdi, presidente provinciale dell'Enpa, l'Ente protezione animali, a cui il vigile ha richiesto l'intervento, immediatamente dopo la scoperta del boccone «sospetto».

«L'animale - racconta la presidente, riportando la testimonianza del vigile - ha cominciato a tirare il guinzaglio, attirato dalla presenza in terra di tre salamini. Il padrone insospettito ha trattenuto a fatica la cagnetta, di nome Jenny, e ha portato a controllare il boccone. Le analisi eseguite dall'Istituto zooprofilattico di Brescia hanno rivelato che all'interno dei salamini era stata iniettata una forte dose di Romadiolone, un potente topicida che provoca la morte sicura».

Chi può avere messo quel boccone in borgo San Biagio? E chi lo ha fatto, chi voleva «colpire»? Secondo Lella Gialdi l'episodio non può che mettere a nudo la conflittualità esistente fra i proprietari di cani e gli altri cittadini. «E' necessario creare una cultura di tolleranza e rispetto per evitare questa conflittualità - dice Lella Gialdi - e i primi devono essere proprio i proprietari degli animali a rispettare le regole imposte dalle ordinanze comunali e a lasciarli liberi negli appositi spazi».

L'episodio di borgo San Biagio è un fatto isolato o è riconducibile ad analoghi episodi accaduti in questi giorni a Fidenza?
«Sicuramente si tratta di un caso isolato commesso da qualcuno inviperito con qualche padrone, per l'abbaiare del cane o perché magari gli ha sporcato davanti a casa; un atto dimostrativo fortunatamente fallito, che però non va per niente sottovalutato».

E il Comune per primo non intende sottovalutare l'episodio: per questo, infatti, sono già stati messi in atto accertamenti e indagini per dare un
nome e un volto all'autore del gesto.

 


 

151. olio Carli (protesta)

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: 11 mar 2002
Da Diletta da Ancona

Attorno e dentro l'Azienda faunistica venatoria dell'imprenditore oleario Carlo Carli gli agenti hanno trovato le ESCHE AVVELENATE con cianuro!

E' stato denunciato dagli agenti del Nucleo di polizia ambientale del Corpo Forestale dello Stato per gravi reati ambientali!!!

L'OLIO D'OLIVA DI UN CACCIATORE NON CI PIACE!!!

l'indirizzo a cui inviare le proteste è:

info@oliocarli.it

Diletta, An

 

 


 

150. Cani

Data: 9 mar 2002
Da: lalla <lallabellse@tiscalinet.it>


ciao,
mi chiamo Ilaria.
casualmente sono arrivata al sito "Selvatica.." e ne sono contenta.

E' ormai da un mese che ad Assolo un paese in provincia di Oristano, Sardegna i cani muoiono avvelenati a causa delle famose polpette... è una vera strage, l'ultima cagnolina è morta martedì 5 Marzo, dalla bocca le usciva un liquido verde e aveva come degli spasmi muscolari.

Comunque lei è solo uno dei tanti casi, forse questi balordi puntano a decimare i cani del paese (solo 400 abitanti), il fatto è che nessuno ha il coraggio dei denunciarli, per paura di ritorsioni...io sono la prima ad aver paura visto che ho un cane ed è da un mese che non lo faccio uscire di casa e controllo sempre il cortile...già, perchè questi non si limitano a mettere il veleno in campagna, ma lo buttano anche nei cortili delle case.

Si pensa proprio alla Stricnina...ma dove la comprano è possibile indagare in questo senso???

Grazie per l'attenzione... se ne ho la possibilità mi procuro le foto dell'ultimo cane morto.

Ilaria

 

 


 

149. Cani avvelenati ad orbetello (grosseto)

Data: 2 mar 2002
Da: ursula <ursuland@inwind.it>


Ciao Luciano,

volevo farti presente che ad Orbetello, proprio alle mura di Ponente sulla laguna, c'è stata un'altra denuncia del quinto cane avvelenato da bocconi.

Il proprietario del cane si chiama: Fabio Lunghi. E da un anno che va avanti questa triste storia, è stato interpellato anche il sindaco di Orbetello, che ha assicurato al sign. Lunghi che faranno controlli.

Parlando con lui ho avuto la notizia che nessuna associazione animalista si è occupata di questo problema forse nessuno ha pensato di interpellarle. Il sign. Fabio Lunghi, proprietario del cane, mi ha detto che andrà a parlare con il Sindaco di Orbetello per fargli presente l'urgenza del problema e gli farà presente che non c'è nessun obbligo di raccoglitore per gli escrementi dei cani e nessun cartello che lo indica. Non ci sono rivendite di palette e sacchetti.

I criminali che hanno messo le polpette sicuramente esausti dalla sporcizia di escrementi disseminati ovunque lungo la riviera di ponenete, con questo non si giustifica il grave atto criminale che non solo mette a rischio i tanti cani che passeggiano liberi, ma anche i bambini che si fermano a giocare con i sassolini, rischiando di met tere in bocca pezzetti di esca avvelenata!

Il nome del sindaco è: Rolando Di Vincenzo. email del comune di Orbetello è:info@comune.orbetello.gr.it , o se serve ffari.generali@comune.orbetello.gr.it

il numero di telefono del comune è:0564/862427, il numero fax è:0564/860648. Spero che questa brutta storia si risolverà al più presto se devo fare qualcosa dimmelo che seguirò le tue istruzioni.
Bisogna intervenire subito! Senti hai per caso qualche indirizzo di posta elettronica di animalisti zona Grosseto?

a presto Ursula Mazzucchetti

 

 


 

148. Segnalazione avvelenamenti cani

Data: 18 feb 2002
Da: Elisa Fiorentini <elisafiorentini@libero.it>


Gentili signori, mi chiamo Elisa Fiorentini e abito a Forlì.

Ieri,durante una passeggiata nella Riviera Romagnola, a Lido di Classe (RA) la mia cagnolina di 2 anni, Asia, ha mangiato un boccone avvelenato, o meglio, l'ha solo preso in bocca perchè poi io gliel'ho strappato e gettato via.

Era un pezzetto di carne cotta. Pensavo non facesse effetto, ma mi sbagliavo, perchè dopo poco tempo iniziano gli effetti del veleno.

Fortunatamente siamo arrivati in tempo dal veterinario di turno, ma inutile dirvi che è stata la giornata più brutta della mia vita. Bava, gemiti, lingua dentro che ho dovuto tenere fuori io durante il tragitto, e rigidità muscolare... non è morta per poco.

In quel parco sono morti 4 cani, e i loro padroni stanno sicuramente peggio di me.

Grazie per l'attenzione

Distinti saluti

Elisa Fiorentini

 

(Il parco è una piccola area verde adibita a giochi x bambini, in cui i cani non possono entrare, ma io non sono entrata, Asia ha preso il boccone nel marciapiede adiacente il parco.

Lido di Classe è una piccola frazione sul mare di turismo estivo, in inverno è vuota e desolata. Ci abiteranno una cinquantina di famiglie in tutto. Zone di caccia non ce ne sono, c'è una pineta lì vicino, molto grande, ma è assolutamente vietata la caccia.

Precedenti negli anni non credo, o almeno io non ho mai sentito parlare. Sporgerò denuncia al più presto, e spargerò la voce nei dintorni e sui giornali.

Grazie Elisa Fiorentini)

 

 


 

147. Segnalazione

Data: 16 feb 2002
Da: Benedetta Lolli <bedilolli@hotmail.com>


Volevo segnalare che in data 15/02/02 sono morti avvelenati da stricnina i miei amatissimi cani, un setter gordon di 8 anni e un cucciolo di pastore corso di appena 5 mesi!

Il fatto è avvenuto dentro la nostra proprietà che si trova a Perugia in S. S Vetturino n. 30, una zona residenziale nell'immediata periferia perugina ancora a carattere agricolo.

Al confine con la proprietà è stato rilevato un capanno da caccia.

Famiglia Lolli

 

 


 

146. SONO TROPPO TRISTE !!!!

Data: 11 feb 2002
Da: anna teggi <anna_18t@yahoo.it>


Ieri sera purtroppo ho perso il mio amico migliore!!

Eravamo io e il mio moroso in casa nostra stavamo prendendo il caffè quando ci è venuto a suonare il nostro vicino dicendoci che il nostro cane stava male

abbiamo visto subito che era gravissimo aveva la bava e si agitava come un matto

allaora io sono andata a prendere una coperta e lo abbiamo caricato sulla gip io ero con lui lo tenevo si agitava senpre più forte.

siamo andati a casa del veterinario ma lui era fuori

in una stalla lo abbiamo aspettato per 15 minuti sembrano pochi ma sono stati per me un'eternità dI DOLORE.

ho visto l'animale più bello più affettuoso e intellligente spegnersi nelle mie braccia per colpa di persone che non si sa come definirle

io spero solo che la smettano e che incomincino a farsele per loro le polpette così forse noi amanti degli animali e degli affetti forse vivremmo meglio!!

solo che anche se esprimiamo la nostra rabbia nel peggir dei modi i nostri cari animali non ritorneranno purtroppo.

questa mattina prima di venire al lavoro ho guardato la sua cuccia l'ho salutato come tutte le mattine anche se lui non c'era.

Ciao Dark mio pastore tedesco stupendo morto con il veleno "strictina" in soli 30 minuti!! Sarai sempre nel mio cuore!!

Anna dalle montagne di Modena

 

(Data: 12 feb 2002)

(...) La denuncia io l'ho già fatta e ti spiego anche dove abito: io abito in un paesino in montagna si chiama "Varana" vicino a Sassuolo.

Quest'estate sono spariti 3 cagnolini di piccola taglia e non si sono mai + rivisti.
La mia rabbia è che il mio cane non dava fastidio a nessuno io lo tenevo alla catena (ci tengo a precisare che la catena è lunga 15/20 metri, cuccia più un tettuccio per andarci sotto nelle ore troppo calde)

quando ero a lavorare nel mezzogiorno libero alla sera libero poi prima di andare a dormire lo tornavo a legare praticamente aveva molte ore in libertà che però dedicava a me e al mio moroso. Questo per dirvi che era sempre com me quando andavo a stendere fuori a prendere la legna a portare via il pattume sempre.

tanto per dirti che Domenica io sono convinta che me lo abbiano avvelenato davanti a casa perchè non vi è altra soluzione

io l'ho mandato fuori casa alle 8 perchè dovevamo mangiare, alle 9 meno un quarto l'ho visto nelle condizioni che ti ho già detto bava alla bocca e tutto il resto.

La zona è di caccia ma non capisco adesso la caccia!!! Lui non l'ha trovata la plpetta io sono convinta che gli è stata portata vicino e sopprattutto che è stato qualcuno che lui conosceva per prenderla perchè aveva dei gusti suoi particolari.

Ti volevo solo chiedere una cosa possono averlo messo nel pane? sapendo che lui ne era ghiotto?????

Appena posso ti faccio avere una foto del mio bellissimo cane (non ho lo scanner qui!!)

Ciao e grazie ancora.

un bacio a tutti gli animali del mondo e a chi li ama tanto come me!!

Anna

 

 


 

145. Olga...avvelenata nel cortile di casa

Data: 2 Feb 2002
Da: Anatol Kraczyna <kraczyna@dada.it>

 

Cari organizzatori del coordinamento,

è con la morte nel cuore che vi scrivo...
ieri pomeriggio, il 31 Gennaio, giorno di chiusura definitiva della "stagione venatoria", hanno ucciso la nostra amata canina di nome Olga, con un'esca avvelenata. Nel giardino di casa. Era un Boxer ed aveva appena 18 mesi, ma l'amavamo come una figlia...

Lo strazio è enorme. So che al mondo, in questo mondo, iniquo e crudele, ci sono tanti, troppi, problemi più grandi, più importanti. Ma so anche che da sempre, siete stati sensibili a questo problema specifico, piccolo, ma potenzialmente pericoloso. E non soltanto per gli animali domestici o meno che siano, ma oramai, anche per gli umani.

Negli ultimi 3 anni, sistematicamente, con la precisione di un orologio, la mia famiglia, ed ora anche io, abbiamo subito la perdita di 3 cani. Un'altro si è salvato dopo una settimana di cure intensive soltanto perchè ha ingerito una dose minima di veleno. Questo a Ottobre. I gatti uccisi non si contano. Il cane del contadino, che viveva in un recinto proprio per salvaguardarlo dal veleno, ha fatto la stessa fine. Due dei tre cani deceduti, sono morti nel cortile antistante le nostre abitazioni. Il mio ha ingerito il boccone nel giardino, ed è morto in casa, dopo lunghi minuti di agonia...

Questa non è vita. Questa non è civiltà. In un paese "civile" (e ogni giorno che passa mi sembra che il nostro lo sia sempre meno) non dovrebbe essere soltanto la Legge a garantire i diritti fondamentali delle persone (Genova insegna...) ma anche un'altra componente fondamentale della convivenza democratica fra le persone: l'educazione Civica...Francamente, da queste parti, a pochi passi da Tavarnuzze, in una campagna semi-abbandonata e disfatta, oramai zona di frangia sub-urbana, dove i tralicci e i raddoppi di autostrade spopolano, qualche persona, o meglio sub-umano, non conosce il significato di questa parola.

Con un gesto codardo e infame, coperto da un'omertà degna delle migliori tradizioni mafiose, queste "persone" pensano di rivalersi su uno che "gli rompe i coglioni" ogni volta che allegramente vengono a spararmi in casa...

Ho fatto denunce su denunce, presso i Carabinieri, presso la Polizia Provinciale, alla Polizia Municipale (qui siamo in Comune di Impruneta). Ho scritto lettere al Sindaco, ai giornali, alle associazioni dei consumatori...ma non è bastato. Evidentemente qualcuno non reputa queste odiose pratiche un rischio sufficientemente elevato da giustificare una qualche forma di intervento ficcante nei confronti del fenomeno.

Purtroppo, personalmente non sono di questo avviso: anzi. Mi chiedo quanti animali dovranno morire di una morte atroce prima che tocchi ad un bambino...? E' proprio impossibile che un infante entri in contatto con queste sostanze micidiali? I bimbi, le manine, dove se le cacciano ogni secondo? In bocca forse? O sono soltanto io un paranoico convinto che qualcuno mi voglia male?

A settembre, sono venuti i Carabinieri a cercarmi a casa. Brutta sensazione. Io ero al lavoro, in città. Sono venuti per "identificarmi". Identificarmi perchè "indagato a piede libero"... dei cacciatori buontemponi mi hanno querelato perchè io gli ho intimato in modo "troppo scortese", evidentemente, di non sparare a una trentina di metri dal fienile dietro casa! Naturalmente ho sporto querela anch'io (dopo) nei confronti dei tre buontemponi. Ma loro, o qualche loro amichetto gestore di un "Area di rispetto Venatorio" dell' ATC5 che è posta davanti a casa, ha trovato il modo di punirmi... Del resto di minacce ne ho subite tantissime. Dirette e inequivocabili: "Bastardo! so dove abiti...Te ne pentirai, te ne pentirai amaramente!"

E invece no! Non mi pento. Non mi pento di insistere sul fatto che tutto questo è incivile e va fermato. Per questo confido nel vostro aiuto. Per il bene di tutti.

Grazie.
Anatol Kraczyna & Monica Pani

 

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Data: 3 Feb 2002
Da: Anatol Kraczyna <kraczyna@dada.it>

Gentile Sig. Barbi,
Grazie per la sua risposta e la vostra solidarietà. E' nostra ferma intenzione non cedere davanti a questi soprusi e a queste indimidazioni.

Anzi, non so dove vi troviate fisicamente, ma se avete bisogno di una mano, per la pagina web, per la grafica, per qualsiasi cosa fatecelo sapere: saremo a disposizione.

Le invio, in versione piccola, un cartello che ho preparato e che ho intenzione di affiggere nei dintorni di casa per sensibilizzare le persone che vanno a passeggio la domenica...

Grazie ancora,
Anatol e Monica

 

 


 

144. Thelma

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: 26 gen 2002
Da: Da Elena da Reggio Emilia


Ha mangiato pezzi di pane cosparsi di esseri fosforici, caccia a chi li ha disseminati
Ucciso da bocconi avvelenati
Un Terranova muore dopo un giorno di agonia

Thelma, il Terranova di 7 anni ucciso dai bocconi

Ha mangiato bocconi avvelenati, sparsi sul muretto di un cortile tra via dello Statuto e via Nobili, vicino al centro, ed è morta dopo un giorno di agonia. Non sono bastate una lavanda gastrica, le medicine e le affettuose cure dei padroni per salvare Thelma, 7 anni, splendido esemplare di Terranova.

Prima del cane, nella stessa zona, erano morti parecchi piccioni. A ucciderli, una miscela mortale di pane, miglio e granaglie, avvelenata con esseri fosforici e, forse, stricnina.

Saranno gli esami che verranno eseguiti all'istituto zooprofilattico di via Cisalpina a chiarire il tipo di veleno che ha ucciso il cane e i piccioni e che, disseminato ad altezza d'uomo, avrebbe potuto provocare conseguenze ancor più gravi. Il cane, di proprietà di Emilio Ciliberti ed Elena Ferrari, si è sentito male mercoledì, dopo aver mangiato alcuni bocconi che ha trovato sul muretto. In pochi minuti è caduto a terra, in preda alle convulsioni, ed è stato portato subito dal veterinario, Stefano Ferri. Le cure, però, non sono bastate e ieri alle 8 il cane è morto.

I bocconi avvelenati potrebbero essere stati sparsi da qualcuno al quale davano noia i piccioni ma nessuno, nel quartiere, ha visto nulla.

Toccherà ai carabinieri di Reggio e ai vigili provinciali, ai quali i coniugi Ciliberti si sono presentati per sporgere denuncia, cercare di rintracciare il colpevole. Rischia fino a 5.164 euro di multa (10 milioni di lire) per aver ucciso gli animali, ma l'accusa potrebbe essere anche più grave, avendo provocato un pericolo sociale.

Sta meglio, invece, la gattina di proprietà di Teresa Iori, Fumina, che rischia di perdere le zampe posteriori, ustionate da una sostanza acida. Il veterinario che la sta curando, Oscar Grazioli, spera di salvarle almeno una zampa e appare fiducioso. Due sere fa lo stesso veterinario ha curato altri due cani, avvelenati con una miscela di essere fosforici a Neviano, nel Parmense: un segnale che questi gravi episodi di crudeltà nei confronti degli animali sono in continua crescita.

 

 


 

143. SOSPETTO AVVELENAMENTO: aiutatemi!

Data: 11 gen 2002
Da: ISABELLA RIVERA <sigla.rivera@tiscalinet.it>

 

Il mio nome è Isabella Rivera,

Le scrivo nella speranza di poter far luce su quanto accaduto al mio cane e sperando che il vostro supporto non sia soltanto regionale (essendo il fatto accaduto in Liguria).

Vivo con 5 cani (fino al mese scorso) ora sono soltanto 3 in una zona particolarmente isolata, nell'entroterra di Savona. I cani hanno a disposizione circa 5000 di terreno completamente recintato vicino a casa (tre Husky, una meticcia e un American Staffordshire Terrier) per questo motivo e per il fatto che si tratta di cani adulti siamo soliti recarci da loro (salvo loro problemi di salute) una volta al giorno per il cibo.

Ieri, all'ora di cena, l'husky femmina più giovane mancava all'appello, era buio nel boschetto in cui vivono i cani e solo dopo alcune ore di ricerche siamo riusciti a trovare Kim stesa a terra immobile ma ancora viva.

L'abbiamo trasportata immediatamente dal veterinario, il cane ha avuto due scariche ravvicinate di diarrea emorragica, aveva le mucose praticamente bianche, non è stata vista vomitare, non era in grado di muoversi e respirava affannosamente, la sua temperatura però era normale.

Dato che la zona in cui abitiamo è frequentata da fanatici cacciatori (che sparano anche in direzione della casa) e probabilmente anche da bracconieri (di notte notiamo auto e uomini abbigliati come cacciatori aggirarsi vicino al terreno e vediamo luci di torce ) e dato che il cane in questione non aveva problemi di salute, il mio sospetto è stato subito di avvelenamento, ne ho parlato con il veterinario ma era più convinto che si trattasse di una gastroenterite acuta.

Il veterinario, senza effettuare alcun esame o prelievo, ha effettuato una terapia a base di antibiotici, antiemorragici e flebo con aggiunta di 'ricostituenti' ma dopo cinque minuti dall'inizio della terapia Kim è morta. Ho chiesto al veteriario di fare tutti gli accertamenti possibili per capire quale fosse stata la causa della morte ma c'è stata molta reticenza da parte sua circa l'evenutalità di effettualre esami per riscontrare eventuali tracce di avvelenamento e ci ha consigliato più volte di riportarla a casa. Io però sono sempre più convinta che possa trattarsi di avvelenamente e, avendo altri tre cani e quattro gatti, sono seriamente preoccupata, tanto più che il mese scorso è morto un'altro dei miei cani, una meticcia molto anziana che presentava in parte gli stessi sintomi (non riusciva più a muoversi, diarrea). In quel caso il veteriario, data la sua età e i problemi che aveva avuto in passato non si è neppure pronunciato sulle cause della morte.

Ora però ripensandoci le due morti potrebbero essere collegate, tutte e due sono avvenute improvvisamente (nell'arco di mezza o una giornata dalla comparsa dei sintomi più evidenti). Purtroppo il terreno in cui vivono i cani è talmente vasto e ricco di vegetazione che è impossibile rivelare tracce di eventuali bocconi e anche verificare l'espletamento delle funzioni fisiologiche dei cani.

Ieri sera il cane è stato sepolto ma vorrei sapere se sarebbe ancora possibile diseppellirla e poter effettuare degli esami che possano rivelare eventuali tracce di veleno oppure è effettivamente così difficile da stabilire?

La prego di aiutarmi oppure di mettermi in contatto con qualcuno in grado di farlo.

Isabella Rivera

 

 


 

142. Avvelenamento cani

Data: 11 gen 2002
Da: Negro Marisa <Marisa.Negro@TILAB.COM>

 

Vi scrivo anche io per un caso di avvelenamento cani, evidenziando alcune cose che io ho imparato quando ormai era troppo tardi.

Nella mia casa di campagna vicino ad Alba (CN), dove mia mamma passa la primavera e l'estate, avevamo accolto via via quattro cani, di cui tre abbandonati da qualche disgraziato nei paraggi di casa nostra ed uno figlio della cagnetta che faceva parte dei tre abbandonati.

La mamma si curava di loro nei mesi in cui era la' e nei mesi invernali si occupava dei cani un vicino di casa che si era dichiarato disposto a collaborare quando abbiamo accolto i cani.

L'inverno scorso (dicembre 2000) abbiamo trovato motro uno dei tre nel cortile di casa (si noti che la casa è completamente recintata); l'autopsia del veterinario di Alba ha decretato che era stato avvelenato con topicida. Abbiamo quindi sporto denuncia ai carabinieri del paese, ma non abbiamo saputo più nulla.

Nella primavera, poi, la cagnetta e' sparita e non l'abbiamo più trovata.

La settimana scorsa (gennaio 2002), infine, ci telefonano dicendo che gli ultimi due cani sono morti nel nostro cortile. Partiamo decisi e li portiamo dallo stesso veterinario dell'altra volta, ma, a causa del gelo, i cani erano congelati e lui non ha potuto fare nulla. E nemmeno ci ha detto nulla. Con molta rabbia abbiamo incaricato una persona preposta allo smaltimento delle carcasse di prendere i nostri cani e portarli all'inceneritore, non essendo possibile seppellirli nella terra perche' e' tutto gelato.

I giorni seguenti parlo con la veterinaria dei miei gatti, che sta a Torino, e vengo a scoprire che:

* una semplice autopsia del veterinario non e' sufficiente per sporgere denuncia, ma è necessario un referto dell'Istituo Tossicologico
* l'Istituto Tossicologico riceve residui degli animali o anche gli animali morti, ma solo CONGELATI, che sarebbe stato il caso ideale
per noi, se solo il veterinario di Alba ce l'avesse detto.

In casi come questi e' quindi utile cercare di parlare con persone competenti, che per questi aspetti e' piu' facile trovare nelle citta' piuttosto che nei piccoli centri. Un'altra cosa da fare e', se possibile, non avere troppa fretta nel rimuovere le carcasse degli animali morti.

La cosa di cui mi pento di piu' in questi giorni e' di avere fatto portare via il giorno stesso i cani.

Marisa Negro

 

 


 

141. Nuova strage e... BUON NATALE

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)

Data: 23 dic 2001
Da Fiorenzo da Torino

Cari amici,
stamane alle 09/30 mi ha chiamato un mio collega dell'ENPA per dirmi che stavano, o meglio, stanno morendo decine di colombi avvelenati nei giardini del centro di questa schifosa città

Non c'è tregua, amici miei. Nemmeno in questi giorni l'essere umano riesce a mostrarsi un pò meno brutale di quello che è, anzi sembra che le festività stimolino ancor più atti di crudeltà.

Non stupiamoci dell'assassinio di alcuni volatili, visto quello che capita oggi nel mondo. Da quando l'uomo evoluto ha cominciato a calpestare la terra di questo pianeta, non vi è stato un giorno senza una gerra in qualche sperduto angolo del mondo. Oggi è in TERRA SANTA!!!, in Afganistan, in Argentina e chissà in quale altra parte del mondo.

Credo che fra due giorni, a NATALE l'avvelenatore colpirà nuovamente. Forse questa è la sua guerra personale, che come tutte la guerre fa morti innocenti. Spero che questi giorni di feste trascorrano velocemente e si portino via questa voglia di uccidere. Trascorrerò la mattina di dopodomani a piantonare i giardini, ma so già che mentre sarò in uno di questi, lui metterà il veleno in un'altro.

Sono quasi 4 anni che tra appostamenti notturni e diurni andiamo avanti così, ma è l'unica cosa che posso fare. Stamattina ho una rabbia enorme dentro di me, che non trovo nemmeno le parole per esprimerla chiaramente.

Cosa posso fare,... un pensiero Natalizio in questi giorni di festa e di BONTA' potrebbe essere onestamente che vorrei vedere chi cosparge di veleni i nostri giardini, morire con le sofferenze atroci, causate dalle emorragie addominali, che devono subìre i colombi,... ma questo non è un pensiero Nataliz io, però è quello che penso.

Voglio ringraziare tutti voi per le cose che fate per i nostri animali, perchè sono nostri, sono parte della nostra vita, di tutti noi, per come siete capaci di condividere idee, fatti, dolore, di come in questi mesi avete aiutato chi in momenti di difficoltà morale e materiale, per la civiltà con la quale avete intrapreso strade di discussione con altre persone, per l'odio che ci accomuna nei confronti di chi compie malvagità.

Trascorrete buone feste con i vostri cari ed i vostri amici, con coloro che avete a fianco nella vita ed ai quali dimostrate continuamente il vostro Amore, con chi non è più con noi perchè ha finito di gioire e di soffrire in questa vita, ma che dall'alto di un qualche posto nell'immensità, ci guarda e continua ad Amarci.

I miei pen sieri vanno in questi giorni a chi soffre, a chi muore a causa della violenza dissennata e dalla sete di potere degli uomini, ai bambini che soffrono la fame, la sete, di malattie in paesi nei quali la povertà è ormai a livelli spaventosi, ai poveri e per primi gli sbandati e rifiutati del mondo, della nostra civiltà che non sicura più di nessuno. agli anziani che in solitudine, espesso in povertà trascorrono questi giorni, ai nostri
animali, al mondo intero con le sue piante, i suoi fiori, mondo che velocemente stiamo semprè più distruggendo, a tutti coloro che mentre io sto scrivendo, in qualche parte del mondo stanno soffrendo.

Se dovessi chiedere un regalo, vorrei che, se esiste, il DIO dormiglione e svogliato mandi un'occhiata qua da noi, che osservi attentamente ciò che accade, e se può, vorrei che aprisse la sua mano su di noi e si portasse via tuttte le brutture del mondo. Vorrei che portasse gioia nei nostri cuori invece dell'amarezza che continuamente ci assale, giustizia, bontà, Amore. Ma come tutti i regali che da bambini sognavamo di trovare,
questo rimane solo un sogno.

Ringrazio personalmente tutti per l'aiuto che mi avete dato in questi mesi e vi assicuro che il vostro supporto è stato per me di grande aiuto. In particolare, senza nulla togliere a tutti voi, ringrazio Mariangela da Firenze anche per il molto materiale che mi ha inviato, Enrica ed Elena da Cremona, Gabry da Torre dè Passeri, Elvio da Milano, Simona da Torino, Giada da Milano con la quale ho un dialogo diretto e comunque
tutti coloro che appartengono all m.l. e che hanno rivolto i loro pensieri ai miei problemi.

A tutti voi vanno i miei migliori auguri.
Che il Natale porti a tutti noi voglia e grinta per lottare come abbiamo fatto finora e sempre di più.
Un abbraccio a tutti voi, senza dimenticare il Gruppo Bairo che ha messo in moto questa meravigliosa macchina.

Fiorenzo.

 

 


 

140. Informazione

Data: 22 dic 2001
Da: Starfighter <starfighter.pas@tin.it>


Sono molto preoccupato per il mio cane.

Ho sentito parlare delle cosiddette spugne fritte che vengono utilizzate per avvelenamenti.

In cosa consistono?

Ciao e grazie.

 

 


 

139. Una domanda

Data: 15 dic 2001
Da: amozzati <amozzati@inwind.it>


Ho conosciuto tardi il vostro sito e la trovo interessante

purtroppo la raccolta firma secondo quanto scritta è terminata

ce ne saranno altre di questo tenore? fatemi sapere tenendomi aggiornata

p.s. quando scopro un sito simile con (anche senza iniziative) bombardo i miei amici (già sensibilizzati a questi problemi per conto loro con dei
forward dicendo a loro volta di fare altrettanto)

buon lavoro

grazie

Anna Mozzati

 

 


 

138. Otto cani avvelenati

Data: 14 dic 2001
Da: "e.free@libero.it"


Otto cani sono stati avvelenati sabato!!!!

Il delitto è stato commesso da un pecoraio che si è introdotto nella nostra proprietà lasciando un agnello avvelenato.

Li abbiamo trovati morti in posizioni che lasciano supporre che siano deceduti all'istante

nessuno ha visto, noi straziati dal dolore stiamo reagendo oggi, sporgeremo denuncia compilando la vostra scheda e rivolgendoci alla polizia

è un dolore immenso che ci ha annichilito.

Il fatto è successo nel Lazio e precisamente a Località Castello strada provinciale Giulianello - Artena.

Ci chiediamo se anche la stampa ci può dare una mano a denunciare questo orrore e a trovare gli assassini.

grazie Emita Frigato

 

 


 

137. Da Errico

Data: 5 dic 2001
Da: errico <errico10@supereva.it>

 

Sono propietario di un bellissimo terranova di 11 anni

Quando aveva pochi mesi, nel cortile, trovai un boccone di carne che feci analizzare nel lab dell'asl grazie a conoscenze e risultò che conteneva del banale veleno per topi al suo interno

Persone che compiono queste gesta sono vigliacche

Qualora riuscissi a risalire al colpevole penso che non mi limiterei a denunciarlo ma gli farei (anzi gli faccio) mangiare il suo stesso boccone
Sarà il signore, poi, a decidere se questo schifo di persona debba vivere oppure no



 

136. Avvelenamento cani

Data: 6 nov 2001
Da: Cecilia Sciubba <Scodinzolandia@email.it>

 

Salve!
mi chiamo Cecilia Sciubba e vorrei avvisare tutte le persone che abitano nelle zone di Imola (Bo), Sesto Imolese e dintorni.

Io sono romana e per motivi affettivi mi sono trasferita a vivere da queste parti.

Ho due bracchi tedeschi che però non vanno a caccia, non perchè sia contraria dato che rispetto il loro istinto sarebbe giusto farglielo seguire (logicamente svolto in modo equilibrato e civile) ma esclusivamente per mancanza di tempo. L'unica cosa che ho fatto con loro sono state delle lezioni di addestramento alla caccia per motivi di brevetti per la loro carriera.

Questa zona durante il periodo è riservata alla caccia e spesso mi sono sentita minacciare con il fucile puntato da svariati cacciatori (le minacce erano che mi avvelenavano o gli sparavano) perchè, abitando in mezzo i campi, mi vietavano di uscire per portare fuori a fare una corsa i miei cani.

Logicamente ho denunciato il tutto alla polizia regionale e all'ARCI CACCIA.

Inoltre in queste zone durante l'estate gli stessi assassini e poco cacciatori usano fare il ripopolamento per far si che durante la caccia possano portare a casa il loro trofeo e quindi per evitare che il cane possa uccidere le loro prede gettano delle polpette avvelenate con delle sostanze
praticamente lecite.

Mescolano in una polpetta di carne due tipi di diserbanti che si trovano nei negozi agricoli con un dosaggio che ammazzerebbe anche un cavallo!!!!

Però non sono solo loro a farlo pare siano anche i contadini che avendo un concetto primitivo di come si dovrebbe gestire un cane non tollerano che l'animale vada a zonzo per le loro terre!e venga trattato come uno di famiglia!!

Secondo loro potrebbe distruggere tutto............mah........

Il mio veterinario di Imola può confermare il tutto visto che ha fatto analizzare le polpette ingoiate da un terranova che dopo morto è stato sottoposto all'autopsia. (Dott.Penazzi di Imola)

Mi auguro che queste mie righe possano servire a qualcosa!

Cordiali Saluti

Cecilia

 

 


 

135. da LA PROVINCIA PAVESE: attenzione veleno!

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)
Data: 22 ott 2001

Cinque i cani avvelenati con stricnina - Sospetti sugli abitanti della strada

di Sisto Capra

CASORATE. Quattro cani morti e uno grave: è il bilancio dell'avvelenamento da stricnina o metaldeide in corso Europa Unita. Le misteriose esche sarebbero state sparse venerdì 12, tra le ore 8,50 e le 9 e un quarto, nelle aiuole lungo il lato sinistro del viale, opposto alla scuola materna. Numerosi cartelli a pennarello rosso affissi sul fusto dei tigli dicono: «Attenzione, pericolo! Veleno per animali».

I carabinieri di Casorate hanno ricevuto due denunce: una del sindaco Giovanni Orlandi contro ignoti e una, per attentato alla salute pubblica e danni, di Lucia Poli, proprietaria del negozio "Lo Zoo" di Casorate, in via Dall'Orto 30, e di Wallace, un setter irlandese che ha mangiato il boccone al veleno ma si è salvato. Gli atti sono alla procura della Repubblica di Pavia.

«La scuola materna statale Tosi non è stata presa di mira - dice il sindaco Orlandi per rassicurare bimbi, insegnanti e genitori - e non abbia trovato bocconi sospetti nei giardinetti». Tuttavia, l'istituto ha ricevuto la disposizione che i bambini non venissero portati in giardino il giorno seguente: «Una misura a scopo cautelativo», spiega la responsabile. A diffondere la notizia per il paese ci ha pensato il gruppo cinofilo "Amici degli animali", che venerdì stesso ha tappezzato Casorate di manifestini listati a lutto.

Per la verità i cinofili parlano di sei cani e due gatti: il sesto Fido e i due mici mancano all'appello. «Solo un cane si è salvato per miracolo - recita il volantino - Ci sono persone crudeli e senza cuore. Chi non ha cuore non conosce la parola amore: se non c'è amore, non c'è pace e non c'è vita. Amore e più rispetto per gli animali». Il gruppo cinofilo ha anche stampato una vera requisitoria: «E' un atto criminale d'inaudita gravità verso animali che i proprietari portavano a passeggio nel rispetto delle ordinanze del sindaco, ma anche un attentato alla salute pubblica, poichè a pochi metri c'è il cancello d'uscita dei bambini dall'asilo. Il veleno era potentissimo, stricnina o equivalente, ed era in quantità tale da uccidere in pochi minuti un cane di media taglia, più o meno del peso di un bambino dell'asilo!». I cinofili invitano «chi ha visto o sentito qualcosa a comunicarlo ai carabinieri».

Ed eccoci al capitolo possibili autori & moventi. I bene informati avanzano tre ipotesi. La prima: vendetta-ritorsione. Sarebbe opera di uno degli abitanti di corso Europa Unita, che avrebbe deciso di farla pagare cara e salata ai possessori di cani della zona, che li accompagnano a fare la passeggiatina mattutina e serale nelle aiuole del corso. A favore di questa ipotesi, la potenza del veleno. «Si tratta di sostanze non in vendita - dice Vittorio Negri, agente di commercio e proprietario di cinque cani - Chi se l'è procurate ha agito scientificamente».

Seconda ipotesi: uno che voleva avvelenare i topi che circolano tra i rifiuti lasciati a marcire da cittadini scriteriati nei giorni in cui la spazzatura non viene ritirata (ma ci si può rivolgere agli uffici competenti per la rattizzazione).

Terza ipotesi: si tratterebbe di esche per uccidere le nutrie (a Vernate un cane e due gatti avvelenati da stricnina se la sono cavata).

 

 

 


 

134. GATTI ASSASSINATI A FIANO ROMANO

(Da: Bairo <bairos@tin.it> - http://www.geocities.com/Bairo.geo)
Data: 04 ott 2001



Abbiamo scritto finalmente il testo da inoltrare al comune di Fiano Romano che trasmetto come allegato da divulgare alla ml
Grazie, Antonella

A TUTTI GLI AMICI DELLA ML - DA ANTONELLA DI FIANO ROMANO

ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE CHE ABBIAMO PREPARATO PER LE BARBARE UCCISIONI DI GATTI A FIANO ROMANO.
NONOSTANTE SIA STATA SPORTA UNA DENUNCIA NOMINATIVA PRESSO I CARABINIERI PER I PRIMI 30 GATTI AVVELENATI, PROSEGUONO LE BARBARIE.
VI CHIEDIAMO DI INOLTRARE UNA PROTESTA ED UNA RICHIESTA ALLE AUTORITA' LOCALI AFFINCHE' FACCIANO ALMENO RISPETTARE QUANTO PREVISTO DAL REGOLAMENTO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE LO SCORSO ANNO.

ECCO IL TESTO CHE SUGGERIAMO E CHE PUO' ESSERE SPEDITO PER POSTA O VIA FAX (PURTROPPO IL COMUNE DI FIANO R. NON HA ANCORA UN INDIRIZZO E-MAIL). GRAZIE PER QUANTO POTRETE FARE


(INIZIO TESTO :)

Al COMUNE DI FIANO ROMANO
Piazza Matteotti - 00065 FIANO ROMANO RM

Fax 0765-480385

All'attenzione del Sindaco
All'attenzione dell'Assessore all'Ambiente
All'attenzione dell'Assessore ai Servizi Sociali, Istruzione e Sanità


Egregi Signori,

Vi scrivo in merito all'assassinio di circa 30 gatti appartenenti alla colonia del centro storico di Fiano Romano in data 23 agosto 2001. A seguito di autopsie fatte eseguire al veterinario dai volontari animalisti, si è saputo che i gatti sono morti per avvelenamento dopo lentissima agonia.
Saprete anche che il giorno 27 settembre u.s. sono stati barbaramente uccisi a bastonate e poi abbandonati in un lago di sangue davanti alla porta di casa dei proprietari altri due gatti.
Chi vi scrive sente la necessità non solo di esprimere il più fermo dissenso, ma anche di sollecitare l'Amministrazione Comunale affinché faccia rispettare, con i mezzi a sua disposizione, quanto previsto dalle vigenti normative:
- Regolamento Comunale per la tutela dei diritti degli animali approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 82 del 28.12.1999 con particolare riferimento agli artt. 5 e 16.
- Legge Regione Lazio n. 34/1997 (artt. 11 e 19)
- Legge n. 281/1991 (art. 2)
- Legge n. 157/1992 (art. 21-U)
- Artt. 638 e 727 del Codice Penale.

Affinché queste stragi non passino inosservate Vi chiedo di far rispettare le normative sopra elencate applicando il massimo dell'ammenda prevista dal Regolamento Comunale sopra menzionato al cittadino fianese per mano del quale sono morti sicuramente i primi 30 gatti e che è già stato denunciato alla locale Stazione dei Carabinieri.
Chiedo inoltre che venga distribuito capillarmente il testo del Regolamento Comunale, in particolare a tutti gli alunni ed insegnanti delle scuole elementari e medie, affinché i docenti possano essere in grado di sensibilizzare i giovani ad un corretto e civile rapporto uomo-animale-ambiente.
Distinti saluti,

Nome e Cognome

Indirizzo


(FINE TESTO)

 

 


 

133. Gatti avvelenati a Chiavari

(Da: pck-animali@peacelink.it)

Data: 26 sett 2001
Da Enrica, enrica_ina@altavista.com

 

A Chiavari (provincia di Genova) esiste un grave problema per quanto riguarda la sensibilità della popolazione e dell'amministrazione nei confronti degli animali randagi.
Vi sono stati in passato diversi episodi per lo meno discutibili ma la cosa più urgente, al momento, è quella di far rispettare le leggi relative alla protezione delle colonie feline.
In particolare, ci riferiamo ad una colonia di gatti che viveva in una zona incolta vicino al lungomare.
L'amministrazione comunale ha fatto in questo posto, qualche mese fa, una nuova via (Via dei velieri) e dei giardini pubblici, eliminando ogni spazio in cui la colonia possa vivere. Io mi occupo, di persona o tramite amici, della colonia stessa e, tutte le volte, mi trovo ad affronatre la popolazione del quartiere che insulta chiunque porti da mangiare ai gatti e fa di tutto per cercare di allontanarli (rimuove le ciotole con l'acqua, butta via il cibo ecc).
Dalla primavera ad oggi (da quando cioè sono stati fatti i giardini), la popolazione della colonia si è praticamente dimezzata e io stessa ho raccolto due gatti agonizzanti che sono morti nel giro di pochi minuti.
Li ho portati all'associazione Ayusya (con la quale collaboro per le sterilizzazioni degli animali) e l'analisi su uno di essi (l'altro è sotto indagine) ha rivelato che è morto avvelenato.

E' di oggi la notizia che sempre a Chiavari, in Via Tripoli, la colonia ivi residente è stata avvelenata in massa ma, per fortuna, grazie al pronto intervento dei volontari di Ayusya, tutti i felini sono stati ricoverati presso l'associazione e sono in terapia intensiva. Abbiamo inviato una lettera
al sindaco di Chiavari ed alla provincia di Genova chiedendo l'applicazione delle leggi in vigore per la salvaguardia delle colonie feline.

Chiedo a tutti di darci una mano scrivendo a:

Sindaco di Chiavari e-mail: sindaco@comune.chiavari.ge.it
e in copia per conoscenza:
Regione Liguria: igiene.pubblica@regione.liguria.it.
Provincia di Genova: e-mail : info@mbox.provincia.genova.it
Il SecoloXIX - all'attenzione del Dott. Cavallo: e-mail cavallo@ilsecoloxix.it
Associazione Ayusya: ass.ayusya@libero.it

Messaggio-tipo:

Solidali con le richieste dell'Ass. di Volontariato Ayusya e di numerosi cittadini su temi inerenti la protezione degli animali, aderiamo alle denunce presentate per i disagi e per le gravi azioni arrecate alle colonie feline di Via dei Velieri, di Via Tripoli e del Parco di Villa Rocca, ubicate nel Comune di Chiavari (GE).
In tal contesto richiediamo al Comune di Chiavari, alla Regione Liguria e alla Provincia di Genova l'applicazione immediata della normativa in vigore: art. 727 C.P., legge quadro n. 281 del 1991, L. reg.n. 23 del 2000 per la protezione dei gatti che vivono in libertà sul territorio.
Chiediamo che sia fornita risposta (L. 241/90) alla presente all'indirizzo: ass.ayusya@libero.it.

Ringraziamo sin d'ora per la cortese attenzione.

Distinti saluti.

Nome e cognome



 

132. Fucilazione di piccioni

(Da: pck-animali@peacelink.it)

Data: 28 agosto 2001
Da: olgaolga@katamail.com


A proposito di piccioni: due amici mi hanno segnalato che a Cagliari, vicino a casa di una di loro, Via Salvator Rosa, c'è una tale che sparge pezzi di pane con acido muriatico allo scopo di "liberarsi dei piccioni" che le sporcano il balcone.

A parte gli ovvi commenti sulla demenza criminale di questa persona: un po' di cacca=pena di morte atroce, è evidente come qualsiasi altro animale che magari non fa neanche pupù sul suo balcone può rimanere vittima di questi bocconi assassini.

Cosa possiamo fare?

Livia

 

 


 

131. Segnalazione

Data: 16 agosto 2001
Da: marina minnone <marinaminnone@hotmail.com>


Desidero segnalarvi, che anche a Palermo ci sono molti casi di avvelenamenti di cani e gatti, avvelenati anche dentro villini privati, per esempio nella zona di Trabia o nelle vie cittadine.

Le vittime sono cani e gatti anche se hanno i padroni, non solo randagi.

Cosa possiamo fare? Visto che le denunce contro "anonimi" sono inutili e il comune è impotente.

Come fermare questa barbarie?

 

 


 

130. Segnalazione

Data: 1 agosto 2001
Da: AAGG Reggello <szaniol@yahoo.it>


Ciao, mi chiamo stefano e martedì 17/07/01 la mia femmina di razza dalmata ha ingerito vicino alla casa di un mio amico un boccone avvelenato.

La cosa per fortuna ha avuto un esito positivo il medico è riuscito a salvarla, e questa sera tornerà a casa.

Abito nel comune di Reggello (FI) tristemente conosciuto nella zona per la pratica continuata nel tempo di gettare esche avvelenate per eliminare "animali nocivi" alle zone ripopolate per la caccia. Va da sè che la cosa non ha mai trovato colpevoli o altro e nemmeno
il Sindaco quale ufficiale sanitario e di governo abbia mai provveduto in tal senso, credo sia veramente una depravazione del comportarsi ma questo si sa', ma non si riesce a fare nulla in merito.

Niente è stato fatto perchè la lobby dei cacciatori in questo paese è molto forte e "governa" per così dire le scelte ambientaliste di tutti gli schieramenti politici.

Grazie per l'attenzione.

Stefano. (la mia mail è szaniol@yahoo.it)

 

 


 

129.    Io e Marco

Data: Sun, 24 Jun 2001 
Da: Marco Nodari <marco.nodari@inwind.it>



Io e Marco abbiamo due gatti, uno salvato da morte sicura dopo essere stato investito da un auto. Ora sta bene, ha subito 3 operazioni ed ha perso un occhio. A un anno di distanza ogni gesto che fa ci esprime tutta la sua gratitudine.
GRAZIE MIKI

Arrivati a questo punto ci chiediamo come ancora le persone possano comportarsi così. 

Abbiamo letto da poco che in un paese limitrofo alla nostra provincia stanno facendo una strage di cani e gatti grazie ai bocconi avvelenati. Addirittura 2 cani erano dello stesso padrone: come puo sentirsi questo povero uomo? 

Ma la domanda principale: COME UNA PERSONA UMANA PUO' COMPORTARSI IN QUESTO MODO?

E SUCCEDESSE A UN MEMBRO DELLA SUA FAMIGLIA?

 

 


 

128.   Avvelenato nel giardino di casa

Data: 27 Apr 2001 
Da: Andrea Leonardi <andleonard@tin.it>



Cari amici del coordinamento 

scrivo per comunicarvi l'ennesimo avvelenamento che ormai sta diventando un fenomeno sempre piu' grande. 

Il mio caso pero' credo che sia importante in quanto il fatto si è verificato all'interno del mio giardino pensile. Questa volta non si tratta di un qualunque delinquente che si diverte a piazzare BOCCONI AVVELENATI nei boschi o nelle strade!!!!!! Non
ho il minimo dubbio che il personaggio con cui ho a che fare non è altro che un PAZZO, UN VIGLIACCO E CRiMINALE. GLI AUGURO CON TUTTO IL CUORE CHE POSSA AL PIU' PRESTO SOFFRIRE 10 VOLTE DI PIU' DI QUANTO NON ABBIA SOFFERTO IL MIO "LEO".

La cosa che a me pare veramente grave è che, oltre alla perdita del mio cane, io ho un bambino piccolo e poteva succedere anche a lui!!!!!!!!

Sono bastate poche ore per trovarlo agonizzante nella propria cuccia ed è morto dopo mille sofferenze. 

Non posso perdonare questo e mi sento angosciato sapendo che nel proprio
condominio esistono persone tanto cattive e capaci di tutto. 

LEO era un cane abbandonato a cui noi avevamo dato tutte le cure e l'amore possibile eravamo felici di esserci riusciti, ma adesso siamo affranti perchè non gli abbiamo evitato una morte straziante.

Faremo tutto il possibile perchè questo fatto venga pubblicizzato all'opinione pubblica e denunciato alle autorità giudiziarie.

Sono incorso gli esami necroscopici e tossicologici per essere certi del tipo di veleno usato, inoltre abbiamo trovato nel nostro giardino anche degli uccellini morti in prossimità del luogo ove si trovava il cane, una scena veramente non bella da vedere.

Siena, 27.04.2001

ANDREA e Famiglia 
andleonard@tin.it

 

 


 

127.   Tristi notizie da Ravenna

Data: 10 Apr 2001 
Da: Silvia Subini <silvia.subini@tin.it>



Ieri è morta la mia dolcissima amica Dubhe di soli due anni, non sto neanche a descrivervi come ci sente a guardare, impotenti, mentre la vostra compagna se ne va con atroci sofferenze. 

Penso che tutti voi abbiate provato lo stesso terribile dolore. Il dolore delle perdita viene reso ancora più insopportabile dall'azione criminale e totalmente vigliacca che solo un uomo può fare. 

Ancora non riesco a capire il perchè (se mai ce ne fosse uno) di questa azione ignobile. La mia cagnolona era molto ingorda e si faceva accarezzare da tutti, quindi quell'essere ignobile che le ha dato il maledetto boccone avvelenato non deve avere fatto neanche molta fatica...

BASTARDO SPERA SOLO CHE IO NON SCOPRA CHI SEI PERCHE' NESSUNO TI POTREBBE SALVARE. 

Penso che l'unica nostra arma, oltre alla denuncia, sia quella di raccontare a tutti la nostra esperienza per sensibilizzare la gente. 

TI AMEREMO SEMPRE DUBHE 

Silvia

 

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(Ulteriori precisazioni aggiunte in un secondo tempo)

Abito in campagna, a Villanova di Ravenna; siamo venuti ad abitare qui due anni fa proprio perchè volevamo un cane. 

Purtroppo, nonostante tutti abbiano almeno un cane, ho scoperto che qui (siamo a soli 6 km dalla città) avere un cane è come possedere una cosa, deve principalmente fare la guardia e basta. 

Per noi era diverso, era un membro a tutti degli effetti della nostra famiglia, viveva
con noi (pensa che non riesco a sedermi nella poltrona dove si metteva sempre lei); spesso i miei cugini venivano apposta per giocare con lei, e i nostri amici la adoravano. Era un cane veramente simpatico e amabile. 

Purtroppo so che ci sono stati almeno altri due casi, uno quindici giorni fa e uno
l'anno scorso, ma nessuno dei due ha fatto la denuncia ai Carabinieri. Io l'ho fatta subito, ma mi hanno detto che è molto improbabile che facciano una inchiesta. Che beffa! Per me è omicidio, per loro no. 

Il terrore che possa capitare di nuovo è enorme, ma cosa dobbiamo fare? Per ora non
possiamo fare altro che consolarci con la nostra micia, di ben 22 anni, e chissà che nel futuro non venga un'altra stella nella nostra famiglia.

Ciao. Silvia

p.s. ho saputo che nella zona di Marina di Ravenna, soprattutto nella pineta davanti al mare, si sono verificati numerosi casi di avvelenamento (spargono le polpette in giro).

 


 

126.  è spuntata la .........LUNA !!!

Data: 26 Mar 2001 
Da: Francesca Vannini <fvannini@cno.it>



Ciao,
vi ho scritto circa 4 mesi fa, per denunciare la morte di Nuvola!!!!  un labrador meraviglioso, di cui Vi ho inviato anche le foto!!! 

Spero vi ricordiate di Lei!!! 

Bhe!!!!  Vi scrivo ora per farvi sapere che da poco è arrivata Luna!!!!  un cucciolo di labrador di appena 3 mesi!!! 

E' bellissima!!!!  se posso Vi invierò una foto!!!! 

Certo sono nuove emozioni, nuove sensazioni, ma il ricordo di Nuvola è sempre presente anzi in alcuni momenti è talmente forte che pur facendomi rabbia non riesco ad istaurare con Luna un rapporto libero ed incondizionato, considerando che la sua venuta è strettamente legata alla morte di Nuvola.

Aspetto una vostra risposta di auguri. Saluti

Francesca Vannini

 


 

125.   un amico da Cervia

Data: Thu, 22 Mar 2001 
Da: silva <mimi974@libero.it>



Un saluto da Cervia, 
io sono un ragazzo che oggi per la prima volta ha visitato il vostro sito, ma ne sono rimasto notevolmente impressionato, dimenticavo di dirvi che io mi chiamo sandro, ho 30 anni e sono felicemente sposato.

Tutte e due siamo vegetariani ed amiamo miolto gli animali e a proposito dei bocconi avvelenati vorrei citare che anche nella bellissima pineta c'e qualche assassino che si diverte a spese degli animali.

Fino ad ora i carabinieri hanno semplicemente risposto che si trattano di casi isolati, ma secondo me 40 cani deceduti non sono casi isolati.
Ma ora grazie ai vostri consigli cerchero' di far piu' presente la nostra voce a tutela degli animali.

un GRAZIE

SANDRO E SILVA 

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(Ulteriori precisazioni aggiunte in un secondo tempo)

Volevo precisare che gli avvelenementi piu'che sospetti sono una quarantina nell'arco di 3 anni scarsi, tra cui una decina di cani anche di turisti sono deceduti.

Voglio precisare che una parte della pineta è adibita ad attività sportive tra cui footing, montain bike ecc. ed un'altra area è riservata alla caccia (una minima parte). 

So anche di preciso che erano state viste nei paraggi alcune volpi. 

Per quel che riguarda il numero di denunce non sono informato ma presto vedrò di fare qualcosa.

A presto. 

Sandro.

 

 


 

124.  avvelenamento

Data: Sat, 17 Mar 2001 
Da: GUIDO TOZZI PEVERE <gtozzip@tin.it>



Ho appena dato un'occhiata al sito, sono talmente incazzato che non ho nemmeno capito chi siete, comunque mi fa piacere ci siano iniziative volte a denunciare la barbarie che si nasconde in alcuni di noi (principalmente, credo, i soliti cacciatori...) e che colpisce subdolamente i nostri migliori amici.

Quest'oggi il solito ignoto dispensatore di esche avvelenate ha ucciso Bambi (una delle mie due canine che avevo trovato 4 anni or sono in mezzo ad una strada a Firenze alle 3 di notte) e vorrei comunicarvi dove affinchè la notizia possa correre ed essere appresa da chi, come me, ama tenere i cani liberi a correre nei boschi.

E' stato un collo di pollo riempito di veleno per lumache e antiparassitari (roba che si vende alla coop e che chiunque può comprare!) che ha ucciso la mia canina in meno di mezz'ora con i sintomi ormai tristemente noti del tremito, le convulsioni, la bava alla bocca.

Il fatto è avvenuto (fra le tante in un bosco di mia proprietà) in Comune di Pontassieve, località Pian di Casi, Strada Vicinale di Uscioli-Stia; per intenderci si tratta delle zona di Colognole, sopra la Rufina, nel tratto che sale verso il Monte Giovi.

Anche lo scorso anno svariati cani furono uccisi nelle stesso modo e nello stesso posto; come sempre non si è saputo nulla sui responsabili.

Questa volta (ho appena fatto la denunzia ai Carabinieri di Pontassieve) è stata vista il giorno prima una Panda 4X4 di colore argento metallizzato con un uomo e una donna. Chissà...

A chi ha messo le esche auguro solo di vedere morire i loro figli nello stesso modo (sono un giurista e mi vergogno e scrivere certe frasi ma vengono dal cuore) ed agli amici con cani consiglio di evitare la zona o di tenere la museruola ai loro amici a quattro zampe.

Ah - purtroppo nel mio caso non sarebbe servito a molto - ricordatevi di far vomitare il cane (con acqua ossigenata o salata), tenerlo fermo e al caldo e di correre dal veterinario.

Chi mi vuol contattare può mandarmi una e-mail a gtozziipe@tin.it o a antincendio@vab.it o chidere i miei dati al centralino della mia Associazione (la V.A.B.) al numero 800/991577.

Grazie per lo spazio.

Guido Tozzi Pevere

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(Ulteriori precisazioni aggiunte in un secondo tempo)


Gentile Sig. Barbi, La ringrazio per le parole e per l'attenzione che mi ha prestato e mi pongo - per il poco tempo libero che ho - a disposizione del Coordinamento per quanto sia in mia facoltà fare.

In ordine alle maggiori notizie sugli altri casi di avvelenamento verificatisi in zona, posso segnalarLe - sulla stessa Via di Uscioli - la casa "il poeta" dove l'amica Antonella ed suo compagno Riccardo hanno salvato appena in tempo Rosy, la loro "canessa" (come a casa mia chiamiamo la femmina del cane)... Il fatto è accaduto a primavera dello scorso anno, mi sembra, e negli stessi giorni è stato ucciso un pastore maremmano in località Brucoli, ancora sulla stessa via. 
Contemporaneamente - mi si è detto, ma non posso garantire sulla veridicità dell'informazione avuta - ad Acone (proprio sopra Brucoli) erano stati avvelenati 7 o 8 cani addirittura nelle vicinanze delle case. 
Sempre lo scorso anno all'amica Alessia è stato ucciso con la stricnina il proprio cane in Comune di Borgo San Lorenzo, sopra l'abitato di Ronta, su di una strada forestale. Delle persone sopra elencate posso - se del caso - fornirLe i dati completi.
Tornando al mio caso, una volta assopito un pò il dolore, ho interessato la Polizia Provinciale, l'E.N.P.A., il C.F.S. oltre ad avere fatto pubblicare sul quotidiano La Nazione due articoli ed oltre ad aver affisso nella zona e nell'abitato di Rufina numerosi cartelli di segnalazione e di dura denuncia del fatto.

Guido Tozzi Pevere

 

 


 

123.  si può fare qualcosa???

Data: Thu, 15 Mar 2001 
Da: teatrosociale@comune.rovigo.it (Teatro Sociale di Rovigo)



Venerdì scorso il mio cane è stato avvelenato, ho presentato denuncia contro ignoti alla questura, sono in attesa di ricevere informazioni dal laboratorio di analisi, circa il veleno che l'ha uccisa.

Al dolore della perdita del mio cane di giorno in giorno aumenta la rabbia è il senso di impotenza, possibile che non si possa fare nulla per fermare chi si arroga il diritto di sopprimere?

Ogni giorno cerco di raccogliere indizi, informazioni per capire quali "regole" esistono in questo luogo dove da soli 15 giorni mi sono trasferito.

Se è possibile fare qualcosa Vi pregherei di scrivermi clafabu@libero.it , ogni informazione credo possa essere utile.

Grazie, Claudio 

 

 


 

122.  Informazione

Data: Fri, 16 Feb 2001 
Da: ilenia stasolla <ilenia.stasolla@tin.it>


Sono la titolare di un ambulatorio veterinario, ma soprattutto un'animalista convinta. 
Vi scrivo da Procida provincia di Napoli. 
Procida è un'isola di 13000 abitanti su un territorio molto piccolo, ma la densità di animali è molto alta. 
L'isola è piena di cani e gatti che vanno soggetti spessissimo ad avvelenamento. La media in un anno è di circa 50 casi. 
E' possibile secondo voi fare qualcosa? Perchè non creare una sede per la protezione degli animali? Noi siamo a vostra completa disposizione...

Ciao Ilenia
Ambulatorio veterinario Tom & Jerry

 


 

121.  Avvelenamento cani

Data: Wed, 14 Feb 2001 
Da: Babele <babelesrl@tin.it>



Ci siamo trasferiti da Roma a Bassano Romano (VT) nel 1990. Abbiamo scelto questa zona proprio per la sua disponibilità naturale ad essere vissuta con i nostri animali cani, cavalli, gatti ecc. (zone prevalentemente di pascolo non coltivate). Purtroppo siamo capitati vicino ad una riserva di caccia ed in particolare vicinissimi alla Casa di caccia con relativo allevamento di poveri fagiani.

La riserva è gestita da tale Rolando Orsini, da suo figlio (efferato sostenitore e distributore di lacci e trappole) e da alcuni "accompagnatori", esseri primitivi incapaci di comunicare se non con la violenza (uno di essi ha sparato in testa al proprio cane pastore maremmano "a catena" perché non sapeva fare la guardia). Non mi dilungo sull'arroganza con cui siamo stati apostrofati allorché abbiamo lamentato la presenza di lacci in tutta la zona in cui restavano intrappolati poveri cani e gatti e neanche una delle "terribili volpi" temute da questi aguzzini. Comunque, in presenza di testimoni, ci hanno confermato la loro volontà e responsabilità nel mettere i lacci e il loro disinteresse nei confronti dell'illegalità di tale azione. Ci hanno anche apertamente minacciato di rappresaglia nel caso in cui fossimo andati a passeggio nelle strade vicinali (!) con i nostri cani.

Ciò accadeva al nostro arrivo in zona. Successivamente è iniziata la strage: dal 1991 ad oggi abbiamo perso 11 cani: 8 scomparsi nel nulla e 3 avvelenati dentro la nostra proprietà. La nostra proprietà è di due ettari e mezzo, di cui mezzo ettaro di bosco non visibile dalla casa e potete immaginare come sia difficile controllare costantemente che non vi siano buchi nella recinzione o che le rete non sia tagliata o alzata, visto che i cacciatori in continuazione producono questo tipo di danni allorchè sparano ad un fagiano e questo cade dentro una proprietà. Perciò i nostri cani a volte uscivano dalla proprietà (solo di giorno, in quanto di notte li tenevamo chiusi in un ulteriore recinto): erano tutti cani mansueti abituati a convivere liberi con gatti, galline e pecore, quindi dubitiamo che nelle loro uscite abbiamo provocato danni che comunque abbiamo sempre detto di essere disposti a rimborsare essendo assicurati. Nessuno ha mai accusato i nostri cani di alcun danno, tuttavia alla media di uno all'anno circa sono scomparsi senza lasciare traccia di sé.

Abbiamo sempre sporto regolare denuncia ai carabinieri, messo avvisi e percorso chilometri nella speranza di trovarli senza risultato. Nel marzo1998 la strage è diventata più esplicita e mirata: hanno gettato dentro la proprietà bocconi avvelenati (che abbiamo rinvenuto, salsicce alla stricnina) che hanno ucciso i nostri due cani, Vecio e Ada, un meticcio derivato collie e una pastore maremmano di 8 mesi: denuncia ai carabinieri, constatazione del veterinario ASL, nostro trasporto dei cani morti all'Istituto Zooprofilattico di Viterbo per l'autopsia e qui è finito tutto, non abbiamo avuto più alcun segno da alcuno.

Il 4 febbraio di quest'anno si è ripetuto l'evento: Oscar, bovaro delle fiandre di 4 anni, cane mansueto e festoso che avevamo da due anni e non si era mai mosso dal cancello di casa, è stato ucciso con il veleno dentro la proprietà. 

I cani sono scomparsi e morti quasi prevalentemente dopo la chiusura della caccia:
- Fischio, scomparso gen 91
- Pedalino e Foxy, scomparsi feb 92
- Scuro, scomparso feb 92
- Chiara, scomparsa feb 93
- Buccia, scomparso gen 95
- Botero, scomparso mar 96
- Bingo, scomparso giugno 97
- Vecio e Ada, avvelenati mar 98
- Oscar, avvelenato feb 2001 

Oggi sappiamo che, se non lasceremo questa casa che abbiamo scelto proprio per vivere con gli animali, non potremo più godere dell'affetto di un cane e a questo punto temiamo che la persecuzione sia mirata nei nostri confronti (altri cani della zona non sono stati uccisi quando i nostri sono stati avvelenati) temiamo anche per la vita dei nostri cavalli.
Che altro dire? Abbiamo sensibilizzato a suo tempo ENPA, Leghe varie di protezione animali, Guardia Forestale con nessun risultato. Ora ci rivolgeremo al nostro avvocato e tenteremo di fare la nostra guerra privata. 

Grazie 
Silvia Guglielmi

 

 


 

120.  PASTORE TEDESCO

Data: Tue, 13 Feb 2001 
Da: Rossella <rosss.73@libero.it>


Ciao a tutti,
proprio ieri, in giardino, ho trovato il mio cucciolone di due anni, morto.
Tutto porta a pensare ad avvelenamento da stricnina, ma stiamo comunque aspettando l'esito degli esami per sapere esattamente che cosa gli ha provocato la morte.
Spero tanto che non si tratti di avvelenamento, è impensabile la cattiveria che ci deve essere in una persona per essere capace di concepire un atto del genere.
Scrivo questo messaggio per allertare i proprietari di cani, in particolare della provincia di Bologna, occorre fare molta attenzione, certe persone sono veramente cattive.

 

 


 

119.  Informazioni e dati forniti dalla Polizia Provinciale
Attività / casi di avvelenamento di animali - anno 2000, Provincia di Firenze

Data: Fri, 26 Jan 2001 
Da: Luciano Barbi <barbi@dicos.unifi.it>


Firenze, 26.01.01

Quelli che seguono sono dati informativi forniti, a me personalmente (in rappresentanza del Coordinamento fiorentino), da un Ufficiale di P.G. della Polizia Provinciale di Firenze, in prima persona impegnato nella salvaguardia e nella difesa del patrimonio faunistico della Provincia di Firenze e che ha personalmente svolto molte indagini relative alle segnalazioni pervenute al suo ufficio, tutte improntate sull'uccisione di animali domestici e selvatici.

E' su questi dati oggettivi (a seguito riportati) che la Provincia di Firenze ha rilevato nel corso degli anni - con presenza sul territorio, con particolari indagini di polizia giudiziaria, con centinaia di atti, con collaborazione tra i cittadini e associazioni protezionistiche e l'Autorità Giudiziaria, i Carabinieri, ecc. - che si possono accertare responsabilità a livello penale di presunti responsabili di reati criminosi a danno delle persone e dei loro animali.

* * * * *


Prospetto riepilogativo degli episodi di avvelenamento di animali domestici e selvatici, rilevati nel corso dell'anno 2000, avvenuti nella Provincia di Firenze

ANNO CASI RISOLTI
     
1997 n° 47 n° 3
1998 n° 48 n° 3
1999 n° 111 n° 1 
2000 n° 134 n° 7



Anche ai fini di una corretta analisi statistica, si precisano le attività svolte dal nucleo di Pol. Provinciale nell'anno 2000:

Agenti addetti al nucleo dal mese di Febbraio al mese di Giugno: n° 4 
Agenti addetti al nucleo dal mese di Settembre al mese di Dicembre: n° 1 
Uff.le di P.G.: n° 1

(Da notare che l'apporto di personale nei primi mesi dell'anno, ha consentito un incremento delle attività di indagine, con relativa trasmissione all' Autorità Giudiziaria degli atti).


             a) SEGNALAZIONI AMIMALI UCCISI

CANI AVVELENATI n° 140 

GATTI AVVELENATI n° 114 

POLLI AVVELENATI n° 80 

VOLPI AVVELENATE n° 2 

LUPO ITALICO AVVELENATO n° 1 

PICCIONI TORRAIOLI AVVELENATI n° 20 accertati (e altri imprecisati)


               b) INDAGINI DI POLIZIA GIUDIZIARIA EFFETTUATE

NOTIZIE DI REATO EFFETTUATE n° 32 

PERSONE INDAGATE n° 7 

PERQUISIZIONI EFFETTUATE n° 6 

QUERELE RICEVUTE n° 20 

ACQUISIZIONE SOMMARIE INFORMAZIONI n° 153 

SOPRALLUOGHI EFFETTUATI n° 37 

RELAZIONI EFFETTUATE n° 18 

ATTI ACQUISITI n° 3 

ANALISI RICHIESTE n° 49 


                 c) SEQUESTRI EFFETTUATI

VELENI SEQUESTRATI n° 65 

ARMI SEQUESTRATE n° 8 

MUNIZIONI SEQUESTRATE n° 142 

TAGLIOLE SEQUESTRATE n° 16 

LACCI SEQUESTRATI n° 13 

TRAPPOLA SEQUESTRATA n° 1 

RADIO RICETRASMITTENTI SEQUESTRATE n° 3 

ANIMALI TASSIDERMIZZATI SEQUESTRATI n° 30 

PELLI DI VOLPE SEQUESTRATE n° 15 

PELLI DI CAPRIOLO SEQUESTRATE n° 3 )

 

Lo stesso Ufficiale di P.G. della Polizia Provinciale di Firenze che mi ha fornito tale quadro informativo, mi chiede di precisare quanto segue:

"A seguito di quanto sopra, al contrario degli anni passati, si notano i risultati ottenuti con un minimo di personale e d'indagine, effettuata con finalità atte ad individuare le persone responsabili di azione criminose a danno degli animali.

Si fa inoltre presente che la mole di lavoro accumulata e svolta, indica quale sia la difficoltà oggettiva d'intervento che richiede specializzazione ed impegno da parte del personale partecipante a simili operazioni di polizia giudiziaria.

Spero che questa segnalazione sia di gradimento a chi ha subito un danno, anche se non ripaga il dolore per la perdita dei suoi animali, ma evidenzia un sintomo di sensibilità e crescita anche nelle Istituzioni.

Tale supposizione è stata avvalorata anche dalla sentenza n° 3084 del 28/11/00, del Giudice Monocratico del Tribunale di Firenze, il quale ha condannato l'imputato Pucci Franco, resosi responsabile della uccisione di tre cani, alla multa di L. 1.000.000, al risarcimento dei danni delle parti civili di L. 1.000.000 ciascuna e al pagamento delle spese processuali in favore delle costituite parti civili, compresa la Provincia di Firenze, per una somma totale di L. 16.000.000." 

* ° * ° *

 


 

118.  Fw: Ve ne occupate voi?

Data: Thu, 25 Jan 2001 
Da: Bairo <bairos@tin.it>
(http://www.geocities.com/Bairo.geo)


Cari,
Vi giro questo messaggio, ricevuto tramite un amico. E' la solita storia dei bocconi avvelenati.
A quando una normativa che ne impedisca la libera vendita?
Ciao a tutti
Carla Maria


-----Messaggio Originale-----
Da: "Pi oOo" <dharmapi@yahoo.com>
Data invio: giovedì 25 gennaio 2001 11.50

Buongiorno, il mio nome è Francesca Bruzzesi.Vi scrivo in virtu' di un triste episodio, non il primo, accadutomi qualche giorno fa' e conclusosi infelicemente ieri pomeriggio.

Io,e la mia famiglia, possediamo un casale nel Viterbese da ormai diversi anni. Abbiamo diversi animali, che amiamo enormemente. 10 giorni fa', esatti, i miei tre cani (cani assolutamente pacifici) hanno mangiato dei bocconi di Paraquat, lasciati di fronte al mio cancello. Due dei cani sono morti ieri, dopo aver passato 9 giorni d'inferno allo zoo ospedale di Roma. La causa principale del decesso e' stata una crisi respiratoria, causata da un enfisema polmonare, causato a sua volta da questa atroce sostanza. Questo veleno, sul quale ho effettuato diverse ricerche e' tra i piu' dannosi e nocivi che esistano. Casi clinici hanno riscontrato, su esseri umani, 9 morti su 10. 

L'architetto Leonardo Scrocchia, ha dovuto fare diverse analisi, solo perche' ne era venuto a contatto cutaneo, per togliere il boccone ad uno dei tre cani. E' stato sotto osservazione per due giorni presso l'Ospedale di Capranica. Non sappiamo chi sia stato, solo qualche idea..., ma il mio obbiettivo, per quanto troppo tardi, e' quello di sensibilazzare la gente su questo tema. Sul fatto che prodotti come questo sia tranquillamente in vendita (se pur tossici solo al contatto cutaneo anche per gli esseri umani), mi domando: se mio nipote di 8 anni fosse stato li' a giocare con i cani e lo avesse mangiato, o anche solo toccato? 

Questa lettera, breve, ma spero abbastanza chiara, verra' inviata per conoscenza alla Regione, alla Provincia, alla lega per la Difesa degli animali, al WWF, LAV e a tutti gli enti ambientalisti e per la difesa degli animali. Verra' anche inviata ai Verdi e a diversi partiti. Non so, se potete aiutarmi, o anche solo consigliarmi che fare, ma apprezzero' una qualunque risposta purche' sia nota di un degno interesse. 

Grazie per la cortese attenzione. Cordiali saluti, Francesca Bruzzesi. 
Il mio indirizzo di e-mail: dharmapi@yahoo.com



 

117. Divulgazione fenomeno

Data: 14 gen 2001 From:
Aquamarine Labradors <aquamarine.labradors@tin.it>

 

Salve,
siamo arrivati al vostro sito tramite una ricerca a titolo informativo, ci siamo stupiti delle dimensioni di questo fenomeno.

La nostra ricerca era a scopo di prevenzione per incidenti causati da veleni. Avendo un allevamento amatoriale di Labradors, e amandoli in modo smisurato, ci documentiamo su tutto quello che può servire a tutelarli da malattie e pericoli.

Pensare che animali debbano morire crudelmente per mani assassine di umani, ci vergogniamo di appartenere alla stessa specie.

Il nostro piccolo contributo lo abbiamo fatto creando un link con il vostro sito alla voce VETERINARY.

Per quanto precisa e ben fatta, preferiremmo che la vostra pagina web, non avesse più motivo di esistere.

Complimenti per l' impegno ed il lavoro svolto.
Cordiali saluti

AQUAMARINE LABRADORS di Fabio e Cristina Mambelli
via Andrea Costa, 42 - 41033 Concordia sulla Secchia (MO) ITALY
tel.e fax 0039 (0) 53540076
mobile 0039 0347 3509785//3692345
2°fax 0039 (0)2700448795
mailto:muschio@aquamarine-labradors.com
www.aquamarine-labradors.com

 

 


 

116.  SOSPETTO AVVELENAMENTO: aiutatemi!

Data: 11 gen 2001 
Da: ISABELLA RIVERA <sigla.rivera@tiscalinet.it>



Il mio nome è Isabella Rivera,
vi scrivo nella speranza di poter far luce su quanto accaduto al mio cane e sperando che il vostro supporto non sia soltanto regionale (essendo il fatto accaduto in Liguria).

Vivo con 5 cani (fino al mese scorso) ora sono soltanto 3 in una zona particolarmente isolata, nell'entroterra di Savona.
I cani hanno a disposizione circa 5000 di terreno completamente recintato vicino a casa (tre Husky, una meticcia e un American Staffordshire Terrier) per questo motivo e per il fatto che si tratta di cani adulti siamo soliti recarci da loro (salvo loro problemi di salute) una volta al giorno per il cibo.

Ieri, all'ora di cena, l'husky femmina più giovane mancava all'appello, era buio nel boschetto in cui vivono i cani e solo dopo alcune ore di ricerche siamo riusciti a trovare Kim stesa a terra immobile ma ancora viva.
L'abbiamo trasportata immediatamente dal veterinario, il cane ha avuto due scariche ravvicinate di diarrea emorragica, aveva le mucose praticamente bianche, non è stata vista vomitare, non era in grado di muoversi e respirava affannosamente, la sua temperatura però era normale.
Dato che la zona in cui abitiamo è frequentata da fanatici cacciatori (che sparano anche in direzione della casa) e probabilmente anche da bracconieri (di notte notiamo auto e uomini abbigliati come cacciatori aggirarsi vicino al terreno e vediamo luci di torce ) e dato che il cane in questione non aveva problemi di salute, il mio sospetto è stato subito di avvelenamento, ne ho parlato con il veterinario ma era più convinto che si trattasse di una gastroenterite acuta.

Il veterinario, senza effettuare alcun esame o prelievo, ha effettuato una terapia a base di antibiotici, antiemorragici e flebo con aggiunta di 'ricostituenti' ma dopo cinque minuti dall'inizio della terapia Kim è morta.
Ho chiesto al veteriario di fare tutti gli accertamenti possibili per capire quale fosse stata la causa della morte ma c'è stata molta reticenza da parte sua circa l'evenutalità di effettuare esami per riscontrare eventuali tracce di avvelenamento e ci ha consigliato più volte di riportarla a casa.

Io però sono sempre più convinta che possa trattarsi di avvelenamento e, avendo altri tre cani e quattro gatti, sono seriamente preoccupata, tanto più che il mese scorso è morto un'altro dei miei cani, una meticcia molto anziana che presentava in parte gli stessi sintomi (non riusciva più a muoversi, diarrea). In quel caso il veterinario, data la sua età e i problemi che aveva avuto in passato, non si è neppure pronunciato sulle cause della morte.
Ora però ripensandoci le due morti potrebbero essere collegate, tutte e due sono avvenute improvvisamente (nell'arco di mezza o una giornata dalla comparsa dei sintomi più evidenti).

Purtroppo il terreno in cui vivono i cani è talmente vasto e ricco di vegetazione che è impossibile rivelare tracce di eventuali bocconi e anche verificare l'espletamento delle funzioni fisiologiche dei cani.

Ieri sera il cane è stato sepolto ma vorrei sapere se sarebbe ancora possibile diseppellirla e poter effettuare degli esami che possano rivelare eventuali tracce di veleno oppure è effettivamente così difficile da stabilire?

Vi prego di aiutarmi oppure di mettermi in contatto con qualcuno in grado di farlo.

Isabella Rivera

 


 

115.  Esche avvelenate a Bologna

Rispedito-Da: pck-animali@peacelink.it
Data: Sat, 06 Jan 2001 
Da: davide celli <davcelli@tin.it>



Cari Amici Animalisti,
delle polpette avvelenate si é detto molto, ma non è bene abbassare la guardia perché a Bologna e provincia, come immagino in molte alte zone d'Italia, il fenomeno è in costante crescita.
A Bologna con la Lipu ho organizzato un gruppo per dare la caccia ad un'organizzazione che avvelena i piccioni. Dopo due giorni di appostamento, sono riuscito a riprendere l'avvelenatore. Nel mio film è ripreso un signore con impermeabile bianco e in sella a un vespino che si ferma e raccoglie delle lattine vuote gettate sul luogo dove qualche giorno prima erano stati anvvelenati una ventina di piccioni. La sua ricerca è molto meticolosa, si piega e guarda sotto le macchine. Le lattine vengono riposte nel bauletto del motorino e la sella viene richiusa. 

Ho mostrato il filmino ad una guardia provinciale, ne ho parlato con il comandante dei Noe dei Carabinieri, e la Lipu ha consegnato la cassetta al corpo dei vigili urbani, ma non è é stato fatto niente, se non rassicurarmi che raccogliere delle lattine vuote, non
prova nulla. Tutto era destinato a finire nel vuoto. Non contento ho inoltrato tramite mio padre una fila infinita di interrogazioni al Sindaco Guazzaloca per sapere cosa era stato trovato nei campioni consegnati all'USL raccolti sul luogo della moria. Dopo lunghe insistenze mi hanno risposto dicendo che il veleno usato è potentissimo e di conseguenza ne viene vietata la vendita se non sotto presentazione di apposito patentino. Ho informato la Polizia Municipale. Al telefono mi è stato detto che l'ammissione da parte dell'USL della presenza di sostanze tossiche vietate presenti in campioni sparsi sul territorio, avrebbe attivato automaticamente un'indagine ufficiale, con una serie di controlli a catena nei negozi che detengono il veleno trovato. La telefonata si é conclusa con la promessa che dopo quindici giorni mi avrebbero informato.

Sono passati quaranta giorni e non si é sentito ancora nessuno. Prima delle vacanze ho inoltrato un'ennesima interpellanza per sapere se erano in corso indagini dei vigili sui recenti fatti in materia di avvelenamenti.
Tutto finirà nuovamente nel vuoto? Temo di si.

Propongo di organizzare dei gruppi di bersagliamento, ovvero scegliamo un obiettivo, come un giornale o una trasmissione o un sito, e decidiamo di bombardarlo con richieste e sollecitazioni varie.
Ad esempio, la trasmissione Report di rai tre (www.report.rai.it) è decisamente indipendente. Sono giornalisti bravi e interessati agli scoop.

Sempre a Bologna, in seguito alla messa in onda di una puntata dove si parlava di doping e di come certi farmaci vietati venivano venduti alla luce del sole da palestre e riviste specializzate, sono scattate delle indagini e hanno arrestato molte persone che distribuivano anabolizzanti e steroidi senza ricetta negli ambienti sportivi.
Ecco sono convinto che se Report si interessasse al problema delle esche potrebbe andare presso i vari consorzi e comprare i vari pesticidi vietati con cui vengono fabbricate le polpette. Chiuso un consorzio gli altri ci penserebbero due volte prima di vendere roba vietata al primo che passa.

A Report ho scritto più volte, ma loro non si muovono.
Li ho sollecitati dicendo che non agivo per fama, che non mi interessava comparire, ma che volevo solo che il loro programma denunciasse la libera vendita di sostanze tossiche. Gli ho mandato tutti i documenti possibili (articoli, indirizzi internet, recapiti di persone colpite, foto di esche, petizioni). Il silenzio continua.
Perché non mi date una mano inoltrando le vostre proteste o le vostre segnalazioni al loro sito? Per spedirgli un e-mail è possibile dall'interno del loro stesso sito:
www.report.rai.it.
Chi mi aiuta?

Davide Celli

 

 


 

114.  grazie

Data: Fri, 05 Jan 2001 
Da: "manisi@inwind.it" <manisi@inwind.it>


Salve,

Vivo a roma e ho visto oggi per la prima il vostro sito.
Collaboro con una associazione animalista romana. Purtroppo due mesi fa sotto casa mia nel cortile interno della Confartigianato hanno avvelenato ben 14 gatti. La colonia felina viveva li da molti anni e ogni tanto quando diventano troppi, li avvelenano. Naturalmente sono stati avvertiti giornali e l'ufficio dei diritti degli animali.

Il Messaggero ha dato molto risalto all'accaduto, mettendo un richiamo sulla prima pagina nazionale (ediz. del 11/10/2000).

Il racconto pero' era distorto e se la sono cavata tutti con un nulla di fatto. Ho letto con molto piacere della notizia di una sentenza di condanna nel vostro sito e spero nel disegno di legge.
Grazie per il vostro impegno, vi visitero' spesso.

Marina Nisi

 


 

113.  messaggio

Data: Sat, 30 Dec 2000 
Da: Ruggero <trulliruggero@supereva.it>



Vi scrivo per farvi sapere che non ho casi di avvelenamento per mia fortuna, ma approvo in pieno la vostra iniziativa, il pensiero che il mio cane possa morire per colpa di persone senza scrupoli mi fa orrore e paura. 

Quindi ho pensato di inserire il vostro link sul mio sito cercando in qualche modo di diffondere la voce e fermare la strage, spero di aprire il cuore di ghiaccio di qualcuno o aiutare altri cuori feriti che hanno perso un amico sincero.

Il mio sito è trulliruggero.supereva.it 

 

 


 

112. segnalazione avvelenamento colonia felina E.N.P.A. - Valdarno Superiore

Data: Fri, 29 Dec 2000 
Da: Simona Fabbrini <s.fabbrini@tin.it>



Sono una volontaria E.N.P.A. del Valdarno Superiore. Vorrei segnalare alcuni casi di avvelenamento, avvenuti presso nostre colonie feline. 

Il primo episodio risale al 24 marzo 2000, giorno in cui sono state ritrovate alcune polpettine, risultate poi velenose, nei pressi della colonia felina sita in San Giovanni V.no, Via Pier Sansoni angolo Via Montegrappa.
L'altro episodio risale al 10.12.2000, giorno in cui sono stati avvelenati quattro gatti della colonia felina di Via Puccini a Montevarchi. 

Nel primo caso abbiamo inviato lettera raccomandata alla Polizia di Stato, alla Polizia Municipale, al Sindaco e all'Assessorato Sanità e Sicurezza Sociale ed Ambientale, valutando l'episodio altamente pericoloso poiché i bocconi avvelenati sono stati ritrovati in prossimità di due scuole. Nel secondo caso ho provveduto ad inoltrare la denuncia ai Carabinieri.

Grazie per il servizio che offrite.
Buon anno
Simona Fabbrini

 

 


 

111.  Axelino....

Data: Mon, 11 Dec 2000 
Da: "b.cagli" <b.cagli@libero.it>


... un vecchio detto dice "il tempo lenisce il dolore...." sarà, eppure ogni mia giornata è scandita dal ricordo e soprattutto, nonostante la presenza di un nuovo pelosone, dalla mancanza del mio adorato Axel!!! 

Sapevo di amarlo tanto ma l'averlo perso mi ha fatto rendere conto di quanto grande fosse il mio amore per lui. 

Mi fa piacere notare che il Ponte dell'Arcobaleno che avevo trovato tanto tempo fa
e tradotto sia stato messo così in evidenza sul sito, spero almeno che sia di aiuto per tutti quelli che come devono convivere ogni giorno con questo immenso vuoto lasciato dai nostri amici. 

Ma ora bando alle chiacchiere... ammmetto che era un po' di tempo che non andavo sul sito; nel frattempo però ho raccolto tante firme (tutte corredate dei dati necessari come la scheda che ho visto sul sito in accordo con Walter Caporale della PETA) delle quali una volta consegnate all'associazione non ho più avuto notizia. Vista la faticaccia che io e la mia famiglia abbiamo fatto mi chiedevo se è possibile recuperarle ed aggiungerle alle vostre??

Aspetto al più presto notizie! Grazie come sempre 

Barbara Cagli

 

 


 

110. Segnalazione di anni fa.

Data: dom. 03 dic. 2000 
Da: CristinaParnetti <cristinapar@hotmail.com>



Vi scrivo dalla provincia di Arezzo(Anghiari). 

Avevo Camillo, Rumba, Ciro, Pippo.

Sono stati avvelenati e sono morti , rispettivamente negli anni 88 , 89, 90, antesignani nella strage delle polpette.

Cosa volete che aggiunga?

Cristina.

***************

Ecco i dettagli della questione.

Da sempre accompagnati da cani "effettivi" o trovati e relativi gatti, ci trasferimmo da Città di Castello in un luogo ameno di proprietà dei miei nonni allora viventi (dove peraltro tutt'ora viviamo).
All'epoca ( si ricordi siamo nel 1987) il fenomeno dell'avvelenamento mi era fortunatamente quasi del tutto sconosciuto, seppur sentore ne avessi già avuto in Umbria, in particolar modo nelle zone dove tuttora esiste la guerra del territorio per i cercatori di tartufi.

Tengo a precisare sin da ora che non ho mai nutrito odi atavici ed aprioristici verso categorie o tipologie di persone (leggasi cacciatori o tartufai) i quali, ogniqualvolta esercitino il loro diritto nelle forme di legge che lo Stato consente ed autorizza, non possono essere oggetto di nessuna azione (rebus sic stantibus!) ma l'eventualità di incontrare qualche esponente di tale specie rispettoso degli altri è di fatto ipotesi piuttosto remota..!

Proverò ad omettere qualsiasi ricordo personale dei miei cani per fornire invece un'informazione dettagliata (visto che il dispiacere fino in fondo non mi è mai passato). 

Ciò premesso veniamo alle vicende.

Il primo cane che poi scoprì essere stato avvelenato era un bastardino "classico": bianco e nero con orecchie triangolari parzialmente ricadenti, pelo raso, muscoloso di circa 10 kg. L'avevamo salvato un'infinità di volte da notevoli scorribande amorose dalle quali aveva collezionato forconate dei padroni delle amate, distaccamento con morso degli organi sferici (riattaccati di corsa e per questo asimmetrici!) ed altre ferite di guerra: come se non bastasse aveva anche il femore con tanto di chiodo in acciaio poiché era stato investito dall'auto di un nostro amico.

Morì davanti a me al ritorno da una passeggiata (dunque il boccone era vicino a casa!) dove c'era anche l'altro mio cane di allora, (Lya, pastore tedesco) che, non muovendosi letteramente a più di un metro da me, probabilmente aveva evitato l'esca.

Camillo mostrava con evidenza la "fame atavica dei cani bastardi": ciò purtroppo rende questi nostri fratellini pelosi molto più vulnerabili a terribili tentazioni alimentari dimodoché un succulento boccone è per essi, anche se sono a pancia piena, un'occasione irrinunciabile.

Solo due giorni prima erano stati "lanciati" quei patetici volatili che vengono poi in seguito cacciati....

L'autopsia fatta tramite un amico di famiglia rivelò un quantitativo cavallino di stricnina.

Evidentemente dunque qualcuno era riuscito a procurarsi tale sostanza - cosa non facile visto che la somministrazione di stricnina è sottoposta a controlli, autorizzazioni e registrazioni (che, italicamente parlando fanno piuttosto ridere!!) - e così aveva , con un criterio selettivo degno di Goebbels, scongiurato il pericolo "volpi".
Sì perchè in paese girava la voce che dette polpette fossero state messe dalle guardie venatorie per fare strage di volpi che altrimenti avrebbero divorato fagiani, lepri, bambini se del caso...

Munitami di normativa appresi che il discorso non stava in piedi in quanto non era consentita ormai da anni tale possibilità. Inoltre, se per ipotesi eccezionali fosse stato necessario prendere misure di tal tipo, le autorità preposte oltre ad avere un'autorizzazione specifica, avrebbero dovuto avvisare adeguatamente (si pensi alle esche per le derattizzazioni in città, la situazione è analoga) con cartelli e quant'altro nonchè porre le esche al tramonto e ritirarle all'alba. E le guardie venatorie e forestali mi assicurarono che non avevano ricevuto alcun ordine in tal senso.

Non so in realtà se si volesse avvelenare solo Camillo od anche altri cani (che in effetti perirono, almeno un paio ma a circa 2 km da me), ma sono piuttosto convinta che fra i rischi considerati c'era sicuramente anche quello di poterlo fare fuori, poiché la polpetta fu messa nei luoghi prossimi a casa, e dunque si poteva immaginare che la bestiola li avrebbe prima o poi percorsi. Era il febbraio 1988.

Non sapevo che pesci prendere: in compenso prenotai due figlioli dell'ultima amante che il focoso Camillo aveva visitato. Nacquero circa un mese dopo la sua morte.

Per la prima volta mi ridussi a tenere legati i miei cani: situazione grottesca oltre che dolorosa.

Inoltre cominciavo a divenire fobica; infatti ogniqualvolta mi accorgevo che Rumba e Ciro, dopo una bella corsa con me (dove io controllavo ogni singolo movimento), mordendosi amichevolmente correvano con le loro andature da cuccioli spensierati verso il "trogoletto" di pietra dell'acqua fresca, mi predeva il panico che fossero stati avvelenati.
Ciò perchè l'effetto bruciante - arsura da avvelenamento - che il veleno, provocando lesioni ed emorragie delle pareti dell'apparato intestinale crea, induce la povera bestiola all'ingurgitare dell'acqua per tacitarlo, come era successo a Camillo che si era messo a bere come un forsennato per poi irrigidirsi, tremare violentemente e morire.

Un giorno, (eravamo nei primi di marzo del 1989) dopo molte insistenze dei due bricconi, li slegai ed andai con loro nel campo sottostante casa mia per giocare con loro: li vidi diretti verso di me, con una sola indecisione per annusare qualcosa, almeno così sembrò a me... in realtà avevano preso una sostanziosa dose di altri veleni (si presume lumachicida tutt'ora facilmente reperibile!) che li portò a morire l'uno sopra una pozzanghera nel tentativo di bere, l'altra di lì a poco all'entrata della sua cuccia.

Peso dei cani relativo, proporzione di veleno elefantina.

Disperazione e denuncia presso i Carabinieri. Anche in questo caso dopo solo una settimana dal lancio degli animali da ripopolamento. Sempre nelle vicinanze di casa. Omertà e risatine fra gli oriundi.

Non mi sono mai persa d'animo e così andai a cercare ed acquistai il fratello di Rumba e Ciro, Pippo.

Lo trovai morto un anno dopo nelle medesime circostanze una mattina, al ritorno da una delle sue fughe notturne. 

Morirono altri cani, nonché 2 pecore di un gregge vicino. A quel punto non ci vidi più.

Mi rivolsi - e lo consiglio a tutti- al Corpo Forestale dello Stato, all'USL ed ai Carabinieri. Feci presente che esche di tal fatta erano state messe nei pressi di una civile abitazione, che avevo dei nipotini in età prescolare che avrebbero anche potuto portare alla bocca dosi letali di veleno e che avrei considerato responsabili gli organi preposti (dopo adeguata segnalazione come nel mio caso) se il territorio non fosse stato adeguatamente controllato.
In particolare mi rivolsi al Corpo Forestale dello Stato, unico interlocutore dei cacciatori, che fu di grande aiuto. Infatti non potevamo accusare nessuno, ma probabilmente i controlli serrati a tutte le ore sul territorio con relative domande da parte degli agenti avevano sortito un bell'effetto intimidatorio... (almeno fino ad ora).

***************

Attualmente molti abitanti del paese (Ponte alla Piera, a 7 km da Anghiari) tengono i loro cani liberi, io ne ho due: Lola e Frangia, nonchè 5 gatti.

Ultimo dettaglio: presi Lola nel 1992 da una signora che aveva raccolto una trovatella incinta in loc. Cenerente di Perugia: di lì a pochi mesi vennero avvelenati con un lumachicida tutti e tre i suoi fratelli.

Frangia è un'adozione raccolta in situazioni estreme l'8 dicembre 1996.

I gatti mi scompaiono sistematicamente, ma le cause non penso siano da ascriversi ai veleni quanto piuttosto a ragioni di territorio, almeno in parte (nonchè all'istinto intermittente di Lola di cacciarli, ahimé!).

Ovviamente non escludo che i veleni prima o poi vengano sparsi di nuovo ed allora vedremo il da farsi. 

Spero non avervi annoiato più del dovuto. Grazie per l'interesse dimostratomi e buon lavoro.

Cordialmente, Cristina Parnetti

 

 


 

109.  Nuvola ........ ora sta nel cielo !!!!!!!!

Data: mart. 22 nov. 2000 
Da: Francesca Vannini <fvannini@cno.it>



Cari amici,
vi scrivo per condividere con qualcuno la sofferenza ed il dolore per la perdita del mio cane, un bellissimo esemplare di labrador di soli 2 anni e 3 mesi, non perchè fosse il mio, ma NUVOLA era veramente un cane meraviglioso in tutti i sensi. 

Vi allego una foto per rendere meglio !!!!!

L'abbiamo acquistata due anni fa a soli 3 mesi di vita e sabato scorso l'abbiamo trovata morta !!! Non posso certificare che sia stata avvelenata, ma dallo stato fisico in cui l'abbiamo trovata, una rigidità muscolare insolita, ci è sembrato riscontrare la morte per avvelenamento, escludendo patologie cardiache e respiratorie. Infatti Nuvola non ha mai dato segnali di malesseri vari, amava correre e non poco, giocare, insomma una vera atleta.

Non abbiamo indizi o comunque idee su chi possa aver compiuto un gesto così ignobile e terribile e forse è anche meglio. Io e mio marito siamo assaliti da un forte senso di sconforto e di rabbia, di paura di prendere un nuovo cane e di voglia di poter dare lo stesso amore che abbiamo dato a Nuvola ad un altro cane. Siamo tristi ed addolorati ma con la consapevolezza che il poco tempo trascorso insieme è stato intenso e pieno di gioie, così per noi come per lei !!!

Se pensate che possa fare qualcosa di utile per Nuvola e per tutti gli altri fatemelo sapere!!!

Grazie Francesca vannini

 

(Dimenticavo: viviamo a Manziana nella provincia di Roma, sulle dolci colline del lago di Bracciano, un paese residenziale molto tranquillo, dove quasi tutti avendo case o meglio ville con giardino posseggono un cane !!!! 
Proprio in questo senso siamo ancora più stupiti di ciò che è accaduto !!! )

 

 


 

108. polpette alla stricnina

Data: dom. 19 nov. 2000 
Da: katia <katia.vis@tin.it>


L'Aquila, 19 Novembre, 2000

Ciao Amici, volevo farvi sapare che anche nella mia città (L' Aquila), o meglio nel mio quartiere (San Sisto), negli ultimi tre mesi sono stati uccisi tre cani padronali, Macalu', Furia e Duca. Quest'ultimo, un barboncino dolcissimo, mi era stato regalato nove anni fa da una mia amica.

"A chi poteva dar fastidio quel barboncino che regalava a tutti simpatia ed affettuosità, eppure, anche se viveva sempre in casa, in una delle sue brevi passeggiate è stato avvelenato!!!"

Abbiamo tentato di tutto per salvarlo, per due giorni Duca è sopravvissuto grazie alle costanti cure del veterinario e alla nostra continua assistenza, ma dopo questa lenta agonia, è deceduto. Lo abbiamo portato subito all'Istituto Zooprofilattico di Teramo per l'autopsia.......polpette alla STRICNINA!!!! Micidiale, contro di essa è praticamente impossibile porre rimedio.

Dopo aver informato tutti dell'accaduto attraverso la stampa locale, abbiamo fatto una regolare denuncia contro ignoti ai carabinieri, ma purtroppo tutto questo rimane soltanto sulla carta!!!

Ciao Katia 

 


 

107.  Da Torino

Data: merc. 15 nov. 2000 
Da: Flavia Di Bartolo <f_dibartolo@yahoo.it>

Gentili amici,
vi scrivo per segnalarvi che qui a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, da qualche tempo un ignoto avvelenatore sparge esche contro i cani. 

La notizia è stata pubblicata dal quotidiano La Stampa di qualche giorno fa. Finora hanno trovato morte almeno una decina di cani (senza considerare che forse anche altri animali, quali gatti e uccelli, possono essere rimasti vittime).

Inoltre vorrei chiedervi se mi potete fornire gli estremi degli articoli di legge in cui si parla di caccia nei fondi privati e vicino alle abitazioni.  

Molte grazie 

Flavia Di Bartolo

 


 

106.  Oggetto: ......non finirà mai.......

Data: mart. 31 ott. 2000 
Da: "Agreen" agreen@cheyennepeak.com
(Tratto da: pck-animali@peacelink.it)

Ad Oratino (CB), due giorni fa, ancora due cani avvelenati.....uno dei due è morto stamattina..... L'altro, un husky ancora con il collare, forse ce la farà. 

Sembra che abbiano ingerito un boccone avvelenato in campagna e che poi siano arrivati in paese già sofferenti. 

L'husky che stava un pò meglio vegliava il suo compagno e catturarlo per poterlo curare è stata un'impresa. Lui è dolcissimo ma ha avuto paura e si è ribellato, come è naturale che avvenga ma i due "accalappiacani" lo hanno definito "feroce" 

Stanotte i due cani, dopo che è stata praticata loro una flebo, sono stati trasportati in uno dei canili di Campobasso ma credo che nessuno se ne sia occupato.

Il cane superstite, sarà rimesso in strada, nessuno dei canili può più prendere altri cani.......1500 sono già troppi e si aggrediscono tra di loro

Avremmo bisogno di volontari, almeno per portare un pò in giro la nostra voce tra gli abitanti di quest'isola che non c'è.......non riesco a credere che in tutta la città non ci sia nessuno che ami gli animali.........ma è così. 

Le poche persone (i soliti 6 o 7 ) non riescono a far fronte a tutto. 
Mia figlia è stata nel laboratorio veterinario tutta la giornata di ieri e stamattina.....se qualcuno c'è, per favore batta un colpo.....i miei cani vengono presi ancora di mira .....continuamente...... e devo vigilare per gran parte della giornata.

Siamo stanchi......
Buona vita
Agreen

agreen@cheyennepeak.com
http://www.cheyennepeak.com



 

105.  Robby lascia una segnalazione

Data: ven. 20 ott. 2000
Da: Robbi <rubo67@interfree.it>

 

Buongiorno

Oggi 20 ottobre ho letto la gazzetta di reggio come al solito in internet.

Ho trovato un articolo che parlava di avvelenamento di gatti e cani nella zona tra Scandiano Arceto e Rubiera.

Io abito nella collina di Reggio Emilia a 600 m in un paesino di 50 abitanti che si chiama Costaferrata. E' vicino al castello di Canossa, la frazione si chiama Paullo, il comune Casina.

Siccome nel 97 mi hanno avvelenato 2 volte una lupa pastore belga (la prima volta son riuscito a salvarla, la seconda era troppo tardi), vi lascio questa segnalazione.

ps: sapete delle spugne nascoste nella carne ?? la mia layla è stata avvelenata in questo modo

Se posso fare qualcosa per esservi di aiuto fatemi sapere.

ciao

 

 


 

104.  Gatti, ricci ...

Data: sab. 30 sett. 2000
Da: Paolo Bonanomi <pablino@keytech.it>
(Tratto da: pck-animali@peacelink.it)

 

dalla lista leggo:

...la sfortuna di passare vicino a un cacciatore...

...il cacciatore con una fucilata esplosa da distanza ravvicinata (lo ha accertato il veterinario) le ha devastato la scatola cranica conficcandoci 58 pallini, mentre altri due hanno centrato entrambi gli occhi...

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Ieri ricci, prima una lista infinita di animali selvatici protetti, ora i gatti:
be va bene che i cacciatori sono malati psicologicamente e pure ignoranti (non riescono a capire neanche le specie che la legge concede loro massacrare...) ma non e' che iniziano ad essere pericolosi anche per l'incolumita' pubblica???

Chissa quanto tempo passera' perchè, almeno per la nostra sicurezza, venga vietato a queste persone, che uccidono per divertimento, di circolare armate!

Se in lista c'e' qualche politico, se non lo vuole fare per questioni di civilta' (uccidere per divertimento non e' quel che si dice una bella cosa... anzi. Massacrare il piu debole , soppraffarlo e sterminarlo, e questa e' la caccia, niente eroismi, un essere vigliacco con un fucile che abbatte un fagiano d'allevamento e si sente come rambo che si sbarazza dei vietcong, non e' segno di civilta ), almeno pensi all'incolumita della gente normale, quella che vuole passeggiare tra i monti senza aver paura dei pallini tirati da qualche pirla, quella che vuole vivere tra la natura VIVA.

ciao

paolo bonanomi

LEGA PER L'ABOLIZIONE DELLA CACCIA - Lecco.

 

 


 

103.  Granaglie avvelenate, un consiglio x favore

Data: mart. 26 sett. 2000
Da: daniela casprini <morgana@ftbcc.it>
(Tratto da: pck-animali@peacelink.it)

 

Un consglio per favore:

E' in tema il veleno per topi. Tempo fa ritrovai una certa quantita' di esche avvelenate lungo gli argini di un torrente, forse destinate ai ratti.

Erano granaglie rosate quindi imbevute con dicumarolo che provoca un'atroce morte per emorragia e distruzione degli organi interni. Naturalmente tolsi tutte quelle che trovai in giro chiudendo le granaglie in una doppia busta e portandomele a casa.

Vorrei disfarmene ma se le getto nel cassonetto e' possibile che vengano trovate da uccelli o topi in discarica... se le bruciassi i fumi sarebbero tossici...

Non so proprio come distruggere questa porcheria, qualcuno ha dei suggerimenti, per favore?

grazie daniela

 

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Acqua ossigenata o acqua e sale?

Devo solo dare un consiglio ad una persona che è stata minacciata ed abita lontano da centri abitati, quindi l'arrivo del veterinario o il portare il cane non è questione di pochi minuti... in questo caso far rigettare il cane potrebbe salvargli la vita (così mi disse il veterinario qualche anno fa...).

Consiglio di tenere sempre in casa delle fiale di vitamina K iniettabile (antiemorragico) nel caso di avvelenamento da DICUMAROLO (il veleno di colore rosa generalmente usato con granaglie varie contro i poveri topi, ma largamente usato anche per altre specie).

Ovviamente questo è solo uno dei tanti vili mezzi usati dagli assassini maledetti e altrettante dovrebbero essere le risposte all'emergenza avvelenamenti. Non dimentichiamo anche le spugne fritte che provocano blocco intestinale...

Ma nel caso specifico che segnala Flavio trovo che la minaccia debba ricevere una risposta forte e perentoria. Consiglio di mandare subito (per raccomandata e per conoscenza ai carabinieri e prefetto ecc.) una diffida a chi ha minacciato di avvelenare. Prevenire è meglio che curare, non è solo una frase fatta per la pubblicià.

ciao daniela

 

 


 

102.  legambiente e la caccia

Data: mart. 26 sett. 2000
Da: daniela casprini <morgana@ftbcc.it>
(Tratto da: pck-animali@peacelink.it)

 

Oggi sabato 22 Legambiente Toscana ha organizzato PULIRE IL MONDO a Reggello (FI) con le associazioni Venatorie locali.

Il Circolo locale, con sincero imbarazzo, si dissocia dall'iniziativa.

Gabriele

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Da LA NAZIONE di ieri: "Puliamo il mondo: gli ambientalisti lo dedicano al recupero del ponte di S. Giovenale a Reggello."

Chissà se i solerti cacciatori reggellesi, improvvisamente illuminati dal senso civico e ambientalista nonchè da tanto sano igienismo estetico, non hanno anche ripulito San Giovenale delle tagliole, i lacci e le polpette avvelenate che loro stessi hanno messo e che hanno causato indicibili sofferenze e perdite di familiari alla sottoscritta...

Tutto il piombo che hanno disseminato in quei luoghi ameni (degni di gloriosa memoria storica ma privati di un presente a misura di tutti i suoi abitanti) è forse meno inquinante delle lavatrici e i materassi lerci gettati giù dall'antico ponte romano su cui passò Annibale?

Meno inquinante no, ma certamente il piombo si nota meno, e questo a Reggello basta...

un saluto, daniela

ps. In memoria di Erasmo, Paolino, Iu', Otello, L'Etiope, Macula, Nera, Biondino, Fumo, Scatoletta, il Rosso, Bullone, Morbillo, Pao, Siam e tutti quelli che non avevano un nome ma esistevano lo stesso...

 

 


 

101.  Avvelenamenti a Cuneo

Data: mart. 19 sett. 2000
Da: lidacuneo@virgilio.it

 

Sabato 16 Settembre, all’interno di un cortile prospiciente Piazza del Seminario a Cuneo, sono stati ritrovati 3 gatti, ormai boccheggianti e con chiari sintomi di avvelenamento.

E' solo l'ultimo di una serie di episodi in quella zona; a oggi sono oltre una ventina i gatti avvelenati, di cui molti deceduti fra sofferenze atroci. Le segnalazioni dei cittadini, informati nelle scorse settimane dalle pagine della stampa locale e da una campagna divulgativa in loco operata dai volontari LIDA, hanno permesso il rapido intervento di questi ultimi, che sono riusciti a salvarli attraverso cure veterinarie d’urgenza.

Assenti ancora una volta le Istituzioni. Nonostante numerose chiamate alla Polizia Municipale dei cittadini nessun intervento è stato attuato, malgrado la rapidità richiesta dal pericolo di vita delle bestiole e le Leggi Regionali del Piemonte, che affidano specificatamente al Comune la tutela delle colonie feline.

Tutto ciò è di una gravità inaudita, soprattutto a fronte di episodi che configurano reati di natura penale. Stiamo raccogliendo testimonianze e facendo indagini, al termine delle quali valuteremo se inoltrare alla Magistratura segnalazione di atti omissivi.

Chiediamo ai cittadini di continuare a vigilare sia per la tutela degli animali che per la salute dei cittadini. Lo spargimento incontrollato di veleni può essere lesivo per chiunque.

La LIDA, in qualità di unica Associazione iscritta all'apposito Albo Regionale, operante in una città che conta più di 50.000 abitanti, ha proposto da tempo al Comune di Cuneo il progetto CUNEO FELINA, che prevede una serie di interventi per il controllo e la tutela delle colonie feline, coadiuvando gli enti preposti. Aiutateci a sensibilizzarli inviando a: "webmaster@comune.cuneo.it" (ed in copia a noi, oppure in forma cartacea in Via Roma, 4 12100 CUNEO) il seguente messaggio:

EGR. SIG. SINDACO COMUNE DI CUNEO Dott. Elio ROSTAGNO,

IL PROBLEMA DELLE COLONIE FELINE NEL VOSTRO COMUNE STA DIVENTANDO SEMPRE PIU' GRAVE.
AVVELENAMENTI, EPISODI DI CRUDELTA', ASSENZA DI CONTROLLO SANITARIO E SULLA RIPRODUZIONE STANNO DETERMINANDO EMERGENZE SUL PIANO ETICO, SANITARIO E DELLA PUBBLICA SICUREZZA.
LE CHIEDO DI ESAMINARE IL PROGETTO "CUNEO FELINA" DELLA L.I.D.A. DI CUNEO, TESO A COADIUVARE IL COMUNE NELLE ATTIVITA' A CUI E' PREPOSTO DALLE LEGGI.
AIUTARE I CITTADINI "ANIMALI" SPESSO SERVE A FAR VIVERE MEGLIO ANCHE QUELLI UMANI.
IN ATTESA DI UN SUO RISCONTRO,CORDIALI SALUTI.
(FIRMA)

Grazie a tutti per la collaborazione.

Marco BRAVI - Coordinamento Provinciale Lega Italiana Diritti dell’Animale
Via Carlo Emanuele III, 34 - 12100 - CUNEO - Tel./Fax 0171/67888

 


 

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