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I primi insediamenti umani risalgono
ad epoche molto remote, gli archeologi, fanno riferimento
ad una "cultura di Bonnanaro", questa insieme
ad un'altra cultura, quella del vaso campaniforme,
caratterizzano la prima e la seconda età del bronzo.
Le due culture presentano delle similitudini sotto
diversi aspetti.
In modo particolare alcuni punti di contatto sono stati
riscontrati nell'ambito di prodotti industriali.
Alla cultura di Bonnanaro si deve la diffusione in
Sardegna della pratica etnoiatrica della trapanazione
cranica in vivo, pratica che le genti "campaniformi"
praticavano avendola anch'essi appresa nel loro
peregrinare nei vari territori europei.
Questa cultura fu importante per lo svolgersi delle
future vicende nuragiche, infatti nel territorio comunale
è presente un importante sito ipogeo in località Korona
Moltana. La scoperta di tale sito è avvenuta nel 1889,
gli ipogei sono stati scavati nella roccia calcarea, sono
formati da sei celle alcune delle quali comunicanti tra
loro.
L'eccezionale ritrovamento è stato caratterizzato dalla
scoperta di alcuni scheletri umani accanto ai quali era
presente un corredo funerario costituito da suppellettili
di ceramica.
Questi importanti reperti si trovano attualmente al museo
Sanna di Sassari.
Il territorio comunale è ricco di numerosi nuraghi e di
Domus de Janas.
Le domus de janas o casa delle fate: è un termine che
deriva dal latino e significa: casa di Diana, dea della
caccia.
In sardo: pelstusos (cavità, apertura).
Questi sono considerati rispettivamente esempi
dell'architettura militare e culturale della zona.
Di rilevante importanza in regione "sas turres"
ci sono i resti di una "mansio", una stazione
di posta di epoca romana ove si incrociavano le antiche
strade per Olbia e Porto Torres.
Il villaggio di Bonnanaro nasce indicativamente intorno
all'anno 1000 d.C., anticamente si chiamava "Gunar"
poi trasformato in "Gunnanor"e faceva
sicuramente parte della diocesi di Sorres.
I motivi della sua origine possono essere diversi ma
sicuramente sono legati alla vicinanza del monastero di
San Pietro di Sorres situato sul vicino colle, inoltre un
suolo ricco di acque e un luogo favorevole agli scambi e
riparato dai monti sono stati sicuramente elementi
determinanti per l'avvenuta dei primi insediamenti umani.
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