Liga spaccaci i maroni!!

Liga LIVE!!!

Puoi startene zitto, far finta di niente e vivere in un mondo di MERDA, oppure provarci e rischiare di mandarli a fanculo!!!

MILANO - VENERDI' 5 LUGLIO 2002: Un giorno qualunque: Un tranquillo venerdì d'estate, sveglia presto, come ogni mattina per andare al solito lavoro di pigiatasti a milano, il solito treno, la solita noia e la solita voglia di uscire alle 18.La solita corsa a casa pensando già alla serata, ai sogni e alle speranze che poi, come ogni volta sfumano con lo sfumare della notte.E poi a casa, il solito letto, il solito sonno e il solito risveglio comatoso il mattino successivo.

MILANO - VENERDI' 5 LUGLIO 2002: Il giorno del ritorno: E' mattina, una tranquilla mattina di venerdì nella più qualunque delle estati?......E invece no, oggi è il GIORNO DEL RITORNO, il ritorno di chi?IL ritorno di una delle più grandi persone dell'italia: LUCIANO LIGABUE, in arte, il LIGA!! La mattina non è delle migliori, il sole sembra non avere voglia di farsi vedere, o forse si sta solo risparmiando per dopo! Corro in macchina al lavoro, ma la mia testa è già la,i pensieri corrono veloce e forse in questo racconto non tutti riusciranno ad uscire dalla mente, alcuni si perderanno, ma saranno solo quelli meno importanti che dopo qualche giorno si dissolvono definitivamente. Alle 16.30 scappo letteralmente dal lavoro e insieme a Chiara e Simona (le mie due stelle!!), andiamo il più velocemente possibile verso lo stadio! Finalmente arriviamo dentro, e incominciamo a farci largo fino a raggiungere i nostri amici più avanti.Adesso non ci resta altro che aspettare, già solo aspettare; in questi momenti sembra che il tempo si diverta ad andare più piano, a non scorrere, forse, è proprio questo che rende un momento indimenticabile:l'attesa, l'ignoto, l'ansia,l'aspettativa o forse solo la speranza che tutti i nostri sogni si realizzino.Il sole cala, la notte inizia a farsi largo e inizia a cullare i nostri pensieri, quando ad un certo punto l'interruttore viene abbassato, le luci si accendono, la gente scalpita,iniziano le urla che liberano tutta la gioia che è rimasta soffocata per parecchie ore,le prime note si diffondono nell'aria e le parole segnano l'inizio dell'evento.Si vedono solo gli occhi, gli occhi sinceri di chi sa che deve fare divertire, 65 mila persone, gli occhi di chi è riuscito a realizzare la sua leggenda personale, gli occhi di chi ha gioito, di ha sofferto di chi ormai ha qualcosa da raccontarci e da insegnarci. Le canzoni sfilano come un onda, strana, a volte dolce come 'Eri bellissima', a volte forte, maestosa, e incazzata perchè racchiude in sè la rabbia di un momento.Solo una cosa è rimasta uguale dall'inizio del concerto, la gente che salta e urla!Tra tutti questi momenti di gioia, anche un momento commovente,quando dedica 'Ho messo via' al 'Giuanin!, suo padre, Giovanni Ligabue,morto appena 7 mesi fa!Il concerto fila come da copione,la gente conta e si diverte, e anche sul palco la gente sembra divertirsi;è uno spettacolo puro, senza effetti speciali esagerati, solo musica e cuore.La scenografia è semplice, un grande schermo alle spalle della banda manda immagini, le luce illumina il cielo, i fuochi d'artificio stanno a sancire la vera è propria aria di festa,dal cielo piovono coriandoli argentati che fanno sembrare la stadio come un cielo pieno di stelle! Tutti si stanno divertendo, grandi, piccoli, uomini, donne, giovani, anziani e anche la band sul palco si diverte, e lo si vede, da come suonano, dalla passione, dall'allegria che sprigionano,dalle corse da una parte all'altra del palco;il Liga, ha voluto stare più vicino al pubblico, ha voluto lasciare perdere gli effetti speciali e ha voluto mostrarsi così com'è,senza finzione,con tutte le sue esperienze, con l'amore, col sesso, e con le sue paure;come quando è spuntata una passerella, sopra la testa di tutti noi, ed è passato, fino ad arrivare ad un palchetto, dove ci ha regalato una serie di medley acustici, voleva stare vicino alle persone che lo amano, voleva ringraziarle tutte di persona. E poi avanti così fino alla fine, quando non poteva non lasciarci se non con ‘Urlando contro il cielo’, dove tutta la gente saltava e urlava a non finire.Meglio di così, forse non poteva fare:canta, corre, suona e ci insegna che certe serate non si possono dimenticare, già aveva proprio ragione.

Grazie a tutti, alla band, al Liga, ai tecnici, ai miei amici: Angelo e il Borgo, alle mie due stelle: Chiara e Simona, per la loro pazienza, per avermi caricato, e per avermi fatto passare una splendida serata, che sono sicuro, rimarrà per sempre con me!

Massy '79

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